Cos'è l'HPV e come possiamo proteggerci da esso? - Emma Bryce

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Prima o poi, le persone più sessualmente attive verranno contagiate dal papilloma virus umano, o "HPV". Esistono più di 100 tipi di HPV, e quasi sempre il corpo elimina l'infezione senza presentare sintomi, ma alcuni ceppi possono causare seri rischi per la salute in futuro. Come possiamo proteggerci dall'HPV? Emma Bryce spiega i danni causati dal virus, chi è a rischio e come minimizzare tali rischi.

Lezione a cura di Emma Bryce, diretta da Sharon Colman

Prima o poi,

le persone più sessualmente attive
verranno contagiate dal papilloma virus,

o HPV.

Esistono più di 100 tipi di HPV

e, quasi sempre, il corpo elimina
le infezioni senza presentare sintomi,

ma alcuni ceppi possono causare
seri rischi per la salute in futuro.

L'HPV provoca infezioni da contatto,

cioè il virus rimane nelle cellule
vicine al punto dell'infezione

invece di diffondersi in tutto il corpo.

Poiché l'HPV si trasmette spesso
per via sessuale,

solitamente colpisce le cellule
della vagina, della vulva,

del pene, dell'ano,

della bocca e della gola.

Si può identificare l'HPV
dalle cellule presenti in queste aree,

ma anche se è possibile
effettuare dei test scientifici,

non è prassi comune.

Questo principalmente perché,

anche se esistono cure
per gli effetti sulla salute dell'HPV,

non c'è modo di curare il virus.

Perciò, i test HPV produrrebbero
moltissimi risultati positivi

e sebbene molti di essi non siano
motivo di preoccupazione,

non esiste ancora un trattamento
per eliminare il virus dal corpo.

Ci sono altri ottimi modi
per proteggersi dall'HPV.

Spiegheremo quali sono
i danni causati dall'HPV,

chi è a rischio
e come minimizzare tali rischi.

Il sistema immunitario può eliminarne
la maggior parte dei ceppi

prima che possano causare dei danni,

senza che le persone si accorgano
di essere state contagiate.

Altri ceppi,

come l'HPV 6 e l'11,

provocano alterazioni nelle cellule
del tessuto infetto,

che possono trasformarsi
in verruche genitali.

Anche se sono contagiose
e richiedono un trattamento,

solitamente con creme topiche,

non creano danni a lungo termine.

Altri 13 ceppi causano mutazioni del DNA
che inducono le cellule a dividersi

a una velocità superiore al normale,

stimolando lo sviluppo
di tumori cancerosi.

Le cellule del collo dell'utero
sono a più alto rischio.

Due tipi in particolare,

l'HPV 16 e il 18,

sono responsabili della maggior parte
dei casi di tumore del collo dell'utero,

che è oggi il quarto tipo di cancro
più comune nelle donne.

Possono volerci fino a 20 anni prima
che appaiano i sintomi del cancro,

ma con screening periodici

si possono scoprire le alterazioni
cellulari nel collo dell'utero

prima che evolvano in cancro.

Le donne con più di 21 anni possono
sottoporsi al normale pap test,

dove un campione di tessuto
viene prelevato dal collo dell'utero

per identificare le cellule anormali.

Un test positivo non significa
che la persona abbia il cancro,

ma che ci sono delle cellule irregolari
nella cervice

che potrebbero evolversi
in cancro in futuro.

I pazienti vengono poi monitorati
con pap test più frequenti

o, nel caso di irregolarità più gravi,

si sottopongo a un esame
chiamato colposcopia.

Il medico esamina il collo dell'utero
attraverso un microscopio,

possibilmente facendo una piccola biopsia
del tessuto per un esame più approfondito.

In alcuni casi, il tessuto colpito
può essere rimosso.

Le infezioni della gola possono
causare tumori alla testa e al collo,

ma per ora non esiste un equivalente
del pap test per la gola.

L'uso dei preservativi aiuta a prevenire
la diffusione dell'HPV durante il sesso.

Esistono tre vaccini sicuri ed efficaci
che attaccano l'HPV 16 e il 18.

Il vaccino arriva in due o tre dosi
a distanza di pochi mesi

ed è utile solo se vengono
somministrate tutte le dosi.

Per ora, il vaccino è una terapia standard
per le bambine tra gli 11 e i 18 anni

in molti paesi,

sebbene stia diventando
disponibile anche per i ragazzi.

Le donne e gli uomini in paesi
come gli Stati Uniti e il Regno Unito

possono scegliere di vaccinarsi

e le prove dimostrano che la vaccinazione
di donne e uomini

può ridurre l'incidenza del cancro
del collo dell'utero di quasi il 90%.

I ricercatori stanno anche
sviluppando un'iniezione

per le persone già contagiate
dall'HPV 16 e dal 18,

che colpisce le cellule infette

impedendo loro di evolversi
in cellule cancerogene.

Sebbene ci siano ancora
possibili sviluppi nello screening,

nelle cure e nell'accesso di entrambi,

l'uso di preservativi, la vaccinazione
e lo screening

possono ridurre
i danni provocati dall'HPV.