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Il DIALETTO è importante? Come impararlo?

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    Davide: Ciao a tutti e benvenuti su Podcast
    Italiano. Questo video è molto speciale,
  • 0:05 - 0:09
    so che lo dico sempre, ma lo è davvero questa
    volta perché abbiamo delle persone fantastiche.
  • 0:09 - 0:15
    Siamo in un posto fantastico, ovvero al Polyglot
    Gathering in Polonia, un evento per poliglotti
  • 0:15 - 0:20
    e amanti di lingue e sono riuscito a mettere
    insieme un gruppo di persone che parlano dialetti
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    italiani. La cosa divertente è che non sono
    però tutti italiani. Direi che potete presentarvi
  • 0:25 - 0:26
    partendo da...
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    Mario: Ciao a tutti, sono Mario e vengo dalla
    provincia di Salerno. E sono cresciuto, un
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    po’ come la maggior parte delle persone
    che vivono lì, con l'italiano e con il napoletano.
  • 0:37 - 0:41
    Studio lingue, sono appassionato di lingue
    e lavoro con le lingue e anche per questo
  • 0:41 - 0:47
    sono qui. [Quindi mi fa piacere essere qui
    con voi e parlare un po' di napoletano. Ora
  • 0:47 - 0:49
    passo la parola a Hugues].
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    Hugues: [Grazie davvero, "guaglione"]. Quindi
    sono nato in Belgio, dove ho vissuto per 25
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    anni e quindi in pratica sono atterrato un
    po’ per caso a Napoli, dopo 25 anni che
  • 1:01 - 1:06
    ho vissuto in Belgio, e mi sono reso conto
    che il napoletano era assolutamente necessario
  • 1:06 - 1:11
    a Napoli per sopravvivere. Dopodiché sono
    andato nel Salento, dove ho imparato anche
  • 1:11 - 1:17
    il salentino, perché là, anche, c'è molto
    bisogno di… di potersi esprimere nel dialetto.
  • 1:17 - 1:23
    Elisa: Ciao a tutti, sono Elisa, sono di Napoli,
    anche io sono cresciuta parlando solo italiano
  • 1:23 - 1:29
    e a 16 anni ho deciso che lo volevo assolutamente
    imparare perché andavo con mia nonna da qualche
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    parte e la gente parlava anche il napoletano,
    io non capivo una parola e facevo così. Quindi
  • 1:35 - 1:42
    mi sono impegnata e adesso lo capisco benissimo.
    Non posso dire di essere, diciamo… di avere
  • 1:42 - 1:49
    un livello C2 di… di napoletano, anzi, lo
    parla meglio lui, il napoletano, di me, però
  • 1:49 - 1:50
    mi piace assai.
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    Edoardo: Ciao a tutti. Mi chiamo Edoardo,
    sono salentino della provincia di Lecce. Per
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    me il salentino è una lingua che io considero
    come l'italiano, una delle mie due lingue
  • 2:01 - 2:07
    madri. [Siamo qui al Polyglot Gathering tutti
    quanti in Polonia. Per me è stata la prima
  • 2:07 - 2:13
    volta che ho trovato una persona che non è
    salentina, non viene dal Salento, ma parla
  • 2:13 - 2:14
    salentino meglio di me.]
  • 2:14 - 2:17
    Davide: Ma secondo me lui non è… non è
    belga.
  • 2:17 - 2:18
    Edoardo: [È possibile.]
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    Nikola: [Ciao, sono Nikola, in questo video
    rappresento il dialetto milanese del lombardo.
  • 2:24 - 2:31
    Il milanese non è la mia lingua madre, sono
    polacco.] Ho imparato il milanese a casa.
  • 2:31 - 2:37
    Purtroppo non ho avuto un’opportunità di
    usarlo in vivo in Lombardia o in Milano. Ma
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    sempre dico che tra tutte le lingue che ho
    imparato nella mia vita, il processo di apprendimento
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    del lombardo era (è stato) uno dei… di
    tre più interessanti che mi hanno formato
  • 2:50 - 2:51
    come poliglòtta.
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    Davide: Spesso questa è anche una preoccupazione
    che molti stranieri hanno, cioè: “Vengo
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    in Italia e tutti mi parleranno in dialetto.
    Quindi come farò?” La mia risposta tipica
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    è no, non devi preoccuparti, perché alla
    fine tutti sanno l'italiano. Però tu mi dici
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    invece che per te è stato fondamentale imparare
    il napoletano, quindi rispondimi tu.
  • 3:14 - 3:19
    Hugues: Allora in pratica io ho fatto l'università
    in Belgio, quindi io, diciamo, ho imparato
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    l'italiano molto, molto standard. Quindi è
    vero che sapevo molto bene l'italiano, sapevo
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    coniugare molto bene, conoscevo il congiuntivo
    che a Napoli nessuno conosce, per esempio.
  • 3:32 - 3:34
    Elisa: Però in napoletano c’è, “tenisse”.
  • 3:34 - 3:39
    Hugues: Sì, va bene. Non dico che non mi
    capivano, però tipo parlavo in italiano e
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    mi rispondevano in napoletano, quindi è una
    cosa un po’ scioccante all'inizio, però
  • 3:43 - 3:48
    ci fai l'orecchio, ci fai l'abitudine. E se
    per esempio una persona è completamente straniera
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    e sa parlare solo l'italiano, comunque sei
    benvoluto, se ben accetto, ti rispondono anche
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    in italiano, fanno lo sforzo, voglio dire.
    Quindi io credo che l'Italia è molto particolare
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    per questo e questo non me l'hanno insegnato
    all'università, per esempio.
  • 4:02 - 4:07
    Davide: Però come l'hai imparato esattamente?
    Parlando per strada, hai trovato delle risorse?
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    Hugues: Allora mi sono interfacciato col napoletano
    direttamente per le strade a Napoli, non avevo
  • 4:12 - 4:17
    altra scelta, quindi o sopravvivere o morire.
    I primi giorni erano un po’ tragici che
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    arrivavo lì con l'italiano e tutti parlavano
    napoletano attorno a me. E allora ho cominciato
  • 4:23 - 4:26
    a dire “Ma… forse è il caso che lo imparo,
    ma in fretta, in fretta, in fretta”. E quindi…
  • 4:26 - 4:27
    Davide: Ampress ampress.
  • 4:27 - 4:31
    Hugues: Ampress ampress, hai ritt buono (“hai
    detto bene”). E uguale col salentino, perché
  • 4:31 - 4:37
    anche in Salento, per esempio, sono stato
    confrontato ai nonni, alle persone anziane
  • 4:37 - 4:43
    che proprio, di getto, così ti parlano dialetto
    e quindi anche lì ho dovuto assimilare subito.
  • 4:43 - 4:49
    E quindi è una cosa che sì, ha una certa
    importanza. Però è anche importante imparare
  • 4:49 - 4:54
    che si può vivere in Italia con l'italiano,
    ecco. Però, diciamo, c’è un'altra sfaccettatura
  • 4:54 - 4:58
    che sei molto più dentro il contesto sociale
    se parli il dialetto, ecco.
  • 4:58 - 5:01
    Davide: No, secondo me dipende molto anche
    da… da dove vai. Sicuramente a Napoli e
  • 5:01 - 5:06
    nel Salento sono ancora molto vivi e molto
    usati. Cioè, a Torino, a Milano non ci sarebbe
  • 5:06 - 5:07
    alcun bisogno.
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    Elisa: Volevo aggiungere che, visto che lui
    il napoletano lo parla meglio di me io però
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    posso dire che a Napoli diciamo sono sempre
    sopravvissuta senza il napoletano, senza parlarlo
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    e senza capirlo. Poi da 16 anni in poi ho
    iniziato a capire tutto. Però non lo parlo.
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    Cioè, non è che se io vado in un negozio
    parlo il napoletano, e non ho nessun problema,
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    quindi sicuramente dipende sia da dove vai,
    ovviamente sia con chi parli… puoi sopravvivere.
  • 5:34 - 5:39
    Ovviamente, diciamo così che più tempo rimani
    a Napoli, più ti fa comodo, per lo meno capire
  • 5:39 - 5:44
    qualche cosa, questo sicuramente. E poi la
    cosa tanto carina del napoletano è che ha
  • 5:44 - 5:48
    tante espressioni divertenti, quindi non sapere
    il napoletano o non capirlo per lo meno [significa
  • 5:48 - 5:54
    che] ti perdi una parte della bellezza, diciamo,
    della città perché ti potresti fare 1000
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    risate in più conoscendolo o capendolo. Però,
    diciamo, si può sopravvivere anche senza,
  • 5:59 - 6:02
    ci si può adattare come ci si adatta a qualunque
    cosa.
  • 6:02 - 6:06
    Davide: Io personalmente amo il napoletano,
    soprattutto da quando l’ho sentito in due
  • 6:06 - 6:11
    serie TV italiane di grande successo. Ed è
    per questo che ti voglio parlare dello sponsor
  • 6:11 - 6:19
    di oggi, NordVPN. Ci sono tanti motivi per
    cui dovresti in questo momento usare una VPN,
  • 6:19 - 6:25
    per esempio perché ti permette di navigare
    in sicurezza ovunque tu sia, anche in luoghi
  • 6:25 - 6:30
    pubblici; ma anche perché ti dà la possibilità
    di accedere dall’estero ai cataloghi integrali
  • 6:30 - 6:38
    italiani (o di qualsiasi paese) di piattaforme
    di streaming come Netflix, o in Italia abbiamo
  • 6:38 - 6:44
    RaiPlay, Mediaset Play e così via. Sì, perché
    dal tuo paese puoi accedere solo a una parte
  • 6:44 - 6:51
    dei contenuti italiani, non a tutti i contenuti
    disponibili in Italia… a meno che non usi
  • 6:51 - 6:54
    una VPN.
    Le due serie di cui ti parlavo sono Gomorra
  • 6:54 - 7:00
    e l’Amica Geniale: sono entrambe quasi interamente
    in napoletano e sono davvero ottime. La prima
  • 7:00 - 7:06
    è accessibile su NowTV, la seconda su TimVision
    (la prima stagione) e Raiplay (per le altre
  • 7:06 - 7:13
    due).
    Te le consiglio, così come ti consiglio NordVPN.
  • 7:13 - 7:19
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  • 7:24 - 7:28
    Podcast Italiano usando il codice PodIta.
    Grazie a NordVPN.
  • 7:28 - 7:33
    Davide: Invece Mario dici… cioè, tu l'hai
    usato molto da piccolo, sei cresciuto con
  • 7:33 - 7:38
    la lingua e adesso… con chi la usi? In che
    contesti, in che situazioni?
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    Mario: Beh, in realtà purtroppo non la uso
    molto attualmente. Sono cresciuto con all'inizio
  • 7:45 - 7:51
    il napoletano, però già nei miei primi anni
    di vita mia madre mi ha quasi imposto [di
  • 7:51 - 7:54
    usare l’italiano] e mi diceva [“non devi
    parlare come un carrettiere].
  • 7:54 - 7:57
    Hugues: Ti diceva [“Devi parlare bene"]?
  • 7:57 - 8:02
    Mario: [Devi parlare bene...] Perché sì,
    c'è questo stigma che il napoletano è la
  • 8:02 - 8:08
    lingua dei non colti, della bassa… della
    bassa società, diciamo. In realtà non è
  • 8:08 - 8:12
    così, è semplicemente una lingua. Nella
    mia famiglia quindi mio padre, mia madre e
  • 8:12 - 8:16
    mio fratello hanno come lingua principale
    il napoletano e come lingua secondaria l'italiano.
  • 8:16 - 8:22
    A me è stato il contrario per volere di mia
    madre. Quindi, da piccolo usavo il napoletano
  • 8:22 - 8:28
    maggiormente con i miei amici, quando giocavamo
    oppure a scuola o cose del genere e l'italiano
  • 8:28 - 8:33
    a casa, con altre persone tipo i vicini di
    casa che si rivolgono a me solo in italiano
  • 8:33 - 8:37
    e tutta la mia famiglia in napoletano. Col
    passare del tempo, però, si è imposto sempre
  • 8:37 - 8:41
    di più l'italiano, soprattutto dopo le scuole
    medie. Alle scuole medie usavo ancora un po’
  • 8:41 - 8:46
    il napoletano, poi quando mi sono trasferito
    all'estero sì, non ho più avuto veramente
  • 8:46 - 8:49
    occasioni di usare il napoletano, quindi non
    lo uso molto purtroppo.
  • 8:49 - 8:53
    Davide: Edoardo, da te in Salento invece,
    come ci diceva già Hugues, è abbastanza
  • 8:53 - 8:59
    usato, tu lo usi… E c'è anche questo stigma?
    Volevo chiederti, c'è questo stigma di cui
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    ci parlavano relativamente a Napoli?
  • 9:02 - 9:06
    Edoardo: Allora, per quanto riguarda l'uso,
    sì, sicuramente, diciamo, non è una lingua
  • 9:06 - 9:11
    in estinzione o una lingua che è difficile
    da ascoltare… da sentire, da ascoltare.
  • 9:11 - 9:16
    Diciamo però che in genere non è praticata,
    appunto, come una lingua in cui “Ok, ora
  • 9:16 - 9:21
    parlo in salentino e faccio tutto un discorso
    intero in salentino”. Molto spesso magari
  • 9:21 - 9:28
    si parla mischiando, no? Soprattutto, magari,
    non lo so, si usano delle espressioni in salentino,
  • 9:28 - 9:34
    perché magari non troviamo neanche un corrispettivo
    che renda giustizia, no?, alla… all'emozione
  • 9:34 - 9:39
    che vogliamo suscitare. Quindi magari in questo
    senso è più colorato, è più colorito.
  • 9:39 - 9:44
    Dipende molto anche dall'ambito, quindi se
    parlo di, che ne so, università o di tecnologia,
  • 9:44 - 9:48
    no?, magari può venire più naturale parlare
    in italiano. Questo comunque prevalentemente
  • 9:48 - 9:53
    fra i giovani. In determinati contesti in
    cui ci sono persone invece più grandi di
  • 9:53 - 9:57
    età, che ne so, dal barbiere, per esempio,
    può capitare di sentire invece dei discorsi
  • 9:57 - 10:02
    interi in salentino, no? O magari a casa della
    nonna. Sì, ci sono degli spazi in cui uno
  • 10:02 - 10:08
    sa, per esempio, Hugues penso che abbia approfittato
    di questi contesti per avere sì, la possibilità
  • 10:08 - 10:13
    di imparare la lingua. Per quanto riguarda
    lo stigma, sicuramente non gode di un alto
  • 10:13 - 10:18
    prestigio. Forse negli ultimi anni, comunque,
    la situazione è un po’ migliorata, nel
  • 10:18 - 10:22
    senso che c'è stata una sorta di riscoperta
    del valore della cultura locale, anche se
  • 10:22 - 10:28
    sono convinto che in alcune famiglie, magari
    quando il bambino dice una parola in salentino
  • 10:28 - 10:33
    o magari anche a scuola, magari la mamma o
    la maestra, no?, tende a, diciamo, magari
  • 10:33 - 10:35
    non punire, però alzare…
  • 10:35 - 10:36
    Davide: La cosa del carrettiere…
  • 10:36 - 10:38
    Edoardo: Eh, credo che esista ancora, sì.
  • 10:38 - 10:41
    Mario: Cioè, le situazioni di cui hai parlato
    tu sono in Campania uguali, sì. Anche noi
  • 10:41 - 10:47
    mischiamo, anche noi sì, esprimiamo delle
    cose in napoletano perché rende di più semplicemente,
  • 10:47 - 10:48
    sì.
  • 10:48 - 10:51
    Davide: Penso che sia così un po’ ovunque.
    Anzi, c'è anche questo tema di cui parlavamo,
  • 10:51 - 10:55
    dell’italianizzazione dei dialetti, no?,
    che diventano sempre più italianizzati e
  • 10:55 - 11:02
    si usano alcune parole che non sono tradizionalmente
    dialettali. Ok, Niko, volevo chiederti come
  • 11:02 - 11:05
    hai fatto a imparare il lombardo, nel senso,
    tu hai trovato anche dei parlanti con cui
  • 11:05 - 11:07
    esercitarti? Quali risorse hai usato?
  • 11:07 - 11:14
    Mario: Sicuramente ci sono le persone alle
    quali non dà fastidio il fatto che imparano
  • 11:14 - 11:21
    qualcosa, per esempio una lingua da varie
    risorse, e ogni risorsa ha un suo approccio.
  • 11:21 - 11:28
    Parole differenti, la grammatica anche differente.
    E nel caso del lombardo è proprio così.
  • 11:28 - 11:38
    Ci sono almeno tre standar… standardizzazioni
    dell'ortografia, tanti dialetti, ovviamente,
  • 11:38 - 11:45
    e volevo continuare solo con il dialetto milanese
    usando solo le risorse che dicono “questo
  • 11:45 - 11:52
    è milanese”. Un'altra cosa: quella… questa
    ortografia maledetta, perché l'ortografia,
  • 11:52 - 11:58
    quella classica nella quale scrivevano gli
    artisti, per esempio, il più famoso Carlo
  • 11:58 - 12:04
    Porta, scriveva in una ortografia che si chiama
    adesso la… l'ortografia classica, che però
  • 12:04 - 12:12
    varia significativamente dalla… dall’ortografia
    italiana. Quindi tante persone non usano questa
  • 12:12 - 12:19
    ortografia, tante persone scrivono all'italiana,
    ma c'è una società, possiamo dire, che si
  • 12:19 - 12:28
    prende cura di questo dialetto, di questa
    ortografia. Quindi c'è un… un dizionario
  • 12:28 - 12:33
    che… che hanno pubblicato che ho comprato
    ed è la risorsa più meravigliosa (meglio:
  • 12:33 - 12:38
    più bella) per quanto riguarda il dialetto
    milanese. Per me è molto importante perché
  • 12:38 - 12:43
    dato che ci sono tanti dialetti, chiedo a
    qualcuno da un'altra città, un'altra cittadina
  • 12:43 - 12:48
    “Come si dice?” e mi darà una risposta
    totalmente diversa. Per me è l’unica, l'unica
  • 12:48 - 12:55
    via. Scegliere un dialetto, scegliere la…
    una risorsa che… di cui ti fidi e continuare
  • 12:55 - 12:56
    con questa.
  • 12:56 - 13:03
    Davide: Ok, volevo solo chiederti, chiedervi
    a tutti un motivo per cui i dialetti, le lingue
  • 13:03 - 13:05
    andrebbero preservate.
  • 13:05 - 13:11
    Mario: [Io penso che l'Italia sia un unione
    di vari popoli che parlano varie lingue diverse.
  • 13:11 - 13:16
    Ci siamo uniti insieme con l'italiano, come
    lingua principale, ma questo non significa
  • 13:16 - 13:21
    che non abbiamo una cultura propria, che non
    abbiamo differenze, che non abbiamo un altro
  • 13:21 - 13:26
    stile di vita. Ci sono tante differenze tra
    nord e sud, secondo me, e non solo. Pure nella
  • 13:26 - 13:32
    stessa regione ci sono tante differenze. E
    io penso che a volte si possano vedere queste
  • 13:32 - 13:37
    differenze proprio nella lingua regionale
    che si parla lì. Quindi penso che sia come
  • 13:37 - 13:43
    uno specchio della cultura che c'è e che
    c'era ancora di più prima che l'Italia divenisse
  • 13:43 - 13:44
    Italia.]
  • 13:44 - 13:46
    Hugues: [Però voglio dire che il napoletano
    è una cosa molto importante, fa divertire
  • 13:46 - 13:54
    la gente, che pensi? Io penso che certi concetti
    si esprimano molto meglio in napoletano. Quando
  • 13:54 - 13:59
    devi dire una cosa... ovviamente come diceva
    Edoardo se devi parlare all'università, se
  • 13:59 - 14:04
    devi parlare di tecnologia non parlerai napoletano...
    però diciamo che se devi parlare di cose
  • 14:04 - 14:08
    della vita normale è normale parlare napoletano.
    È proprio un altro stile di vita, un'altra
  • 14:08 - 14:13
    maniera di parlare... ti senti più a casa,
    come posso dire…]
  • 14:13 - 14:19
    Elisa: [Perché il napoletano ti fa divertire
    e quando parli napoletano non ti senti mai
  • 14:19 - 14:20
    solo.]
  • 14:20 - 14:28
    Edoardo: [C'è un filosofo che disse che ogni
    lingua che sai è un'anima che hai. E naturalmente
  • 14:28 - 14:36
    se ti rimane solo una lingua vuol dire che
    hai perso un'anima. Oppure Wittgenstein diceva
  • 14:36 - 14:42
    "i limiti del mio mondo sono i limiti della
    mia lingua". Più lingue sai più ti senti
  • 14:42 - 14:47
    ricco. Perdere una lingua vuol dire perdere
    una cultura.]
  • 14:47 - 14:57
    Nikola: [Ogni persona può avere la propria
    ragione. Per me è semplicemente divertente
  • 14:57 - 15:00
    e interessante. Tutto lì.]
  • 15:00 - 15:07
    Davide: Vi ringrazio davvero per questo…
    questa bellissima testimonianza e applauso.
  • 15:07 - 15:09
    Mario: [Grazie mille!]
  • 15:09 - 15:11
    Davide: [Grazie mille!]
  • 15:11 - 15:14
    Hugues: [Hai spaccato. hai spaccato, proprio.]
  • 15:14 - 15:19
    Davide: Grazie per aver visto il video. Mi
    sono molto divertito a farlo. Ti lascio qui
  • 15:19 - 15:24
    sotto alcuni link per conoscere meglio gli
    ospiti del video. Sono tutti coinvolti in
  • 15:24 - 15:29
    progetti linguistici di qualche tipo, dunque
    dai un'occhiata a quello che fanno, se ti
  • 15:29 - 15:34
    interessano poi altri contenuti esclusivi
    per imparare l'italiano prodotti da me dai
  • 15:34 - 15:39
    un'occhiata anche al Podcast Italiano Club,
    la mia pagina Patreon dove troverai un podcast
  • 15:39 - 15:46
    esclusivo di approfondimento, l'audio di questi
    video, PDF con la trascrizione, analisi di
  • 15:46 - 15:52
    testi di canzoni italiane, conversazioni con
    Erika o altre persone mai pubblicate da nessun'altra
  • 15:52 - 15:58
    parte, dirette, un gruppo Telegram, tantissime
    cose. Ci sono circa 800 membri che ringrazio
  • 15:58 - 16:03
    di cuore. E se vuoi diventare uno di loro
    segui il link, vai a dare un'occhiata e…
  • 16:03 - 16:08
    è molto semplice farlo. Inoltre ti consiglio
    anche di iscriverti alla mia newsletter. Non
  • 16:08 - 16:13
    ne parlo spesso, ma è un ottimo modo di ricevere
    avvisi quando pubblico nuovi contenuti e per
  • 16:13 - 16:17
    rimanere aggiornato sul mio progetto. Trovi
    il link sempre nella descrizione. Ti ricordo
  • 16:17 - 16:23
    infine dell'offerta di NordVPN, anche per
    quel link in descrizione. Questo è tutto.
  • 16:23 - 16:26
    Grazie per l'attenzione e ci vediamo nel prossimo
    video. Ciao!
  • 16:26 - 16:31
    Hugues: Quindi questa è la tipica poesia
    che dicono i bambini a Natale, come diceva
  • 16:31 - 16:35
    Eduardo, sono delle poesie che si imparano
    ai (meglio: si insegnano ai) bambini, appunto,
  • 16:35 - 16:38
    per riscoprire un po’ il valore del dialetto.
    Quindi…
  • 16:38 - 16:42
    [Le pittule cosa sono mi sai dire?
    Un poco di farina in mezzo all’olio.
  • 16:42 - 16:46
    Ma il Natale non si può sentire
    se mancano le pittule: il meglio!
  • 16:46 - 16:49
    Le pittule la sera di Natale
    le frigge la mamma, io le mangio.
  • 16:49 - 16:53
    Sono belle calde e non mi fanno male
    anche se qualcuna mi brucia in petto
  • 16:53 - 16:58
    Le pittule di Natale sono di casa
    per i signori e per i pezzenti.
  • 16:58 - 16:59
    Le vedi tutte in tavola dentro il piatto di
    portata
  • 16:59 - 17:02
    le mangiano i vecchi e i giovani.
    La vuoi una pittula Bambin Gesù?
  • 17:02 - 17:04
    Altro non tengo sono piccolino.]
  • 17:04 - 17:08
    Elisa: Che carino!
Title:
Il DIALETTO è importante? Come impararlo?
Description:

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Video Language:
Italian
Team:
Podcast Italiano
Duration:
17:23

Italian subtitles

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