Science in 5 dell'OMS sul COVID-19: variante Delta e vaccini

L'attuale lotto di vaccini approvati ci protegge dalla variante Delta? Qual è il livello di protezione? Se ci si può infettare anche dopo essersi vaccinati completamente, perché ci si dovrebbe vaccinare? Dr. Soumya Swaminathan, Chief Scientist all'OMS, lo spiega su Science in 5.

Buongiorno e benvenuti a Science in 5.

Sono Vismita Gupta-Smith.

Oggi parliamo di variante
Delta e di vaccini.

Dr. Soumya Swaminathan, Chief Scientist
all'OMS, è il nostro esperto oggi.

Benvenuto, Soumya.

La nostra prima domanda, Soumya, è:

sappiamo che la variante Delta
è più trasmissibile.

Ci spieghi che tipo di protezione

riceviamo dall'attuale lotto
di vaccini approvati.

Parliamo della variante Delta,

che è la quarta variante preoccupante,

descritta dall'OMS,

perché è più trasmissibile
delle varianti precedenti

e anche più resistente agli anticorpi
che abbiamo nel sangue.

Ciò vuol dire che ci servono
più anticorpi

per sconfiggere questa variante,

rispetto a, diciamo,
la variante Alpha.

La buona notizia è che tutti i vaccini
per uso emergenziale indicati dall'OMS,

proteggono dalla malattia grave,

l'ospedalizzazione e la morte,
causate dalla variante Delta.

Ci sono studi ora

da paesi in cui la variante Delta
è predominante

che dimostrano che le persone
che sono state vaccinate

hanno molte meno possibilità
di finire in ospedale.

E serve il ciclo completo
di vaccinazione

per dare la piena immunità
contro la variante Delta.

La cosa importante,

se si ha accesso ad un vaccino
approvato dall'OMS,

è farlo e fare il ciclo completo

per essere protetti

sia contro la variante Delta
che contro altre varianti del COVID.

Soumya, ci spieghi il livello
di protezione che si ha

se si è ricevuta una dose di vaccino,

rispetto a se si è completamente
vaccinati.

Lo scopo principale dei vaccini
è prevenire la malattia grave

perché quello che vogliamo è
che le persone, anche se si infettano,

guariscano e non si ammalino gravemente.

Questa è una cosa che tutti i vaccini
fanno molto bene.

Ovviamente, ci sono vari livelli.

Si legge degli studi d'efficacia.

Vanno dal 70% al 90%.

Ma in termini di prevenzione
di malattia grave

e ospedalizzazione,

sono tutti molto buoni, efficaci
sopra il 90%.

Di nuovo, variano nella protezione
contro l'infezione.

Idealmente, si vorrebbe un vaccino

che prevenga del tutto l'infezione,

per cui non ci si ammala.

Ma nessuno dei vaccini che abbiamo ora

proteggono al 100%.

Per cui, anche se si è stati vaccinati,
ci si può infettare,

ma verosimilmente si avranno
sintomi lievi

o nessun sintomo,

e l'eventualità di ammalarsi gravemente

è bassissima.

Soumya, se ci si può comunque infettare

e si possono infettare altri, anche dopo
essersi vaccinati completamente,

perché vaccinarsi?

Ci sono due ottime ragioni per vaccinarsi.

La prima è proteggersi dall'ammalarsi
gravemente

se ci si infetta.

Sappiamo che c'è una certa quantità
di persone di tutte le età

che si ammalano gravemente

e, si sa, si può morire
di questa malattia,

e vogliamo proteggere da questo.

Questo è il motivo per cui vaccinarsi
in primo luogo.

Ma, secondo, se ci si vaccina e sì,
ci si può comunque infettare,

perché sappiamo che i vaccini
non proteggono al 100%

dall'infezione,

c'è un piccolo rischio di infettarsi

e di passarlo ad altri.

Perché si vuole rischiare di fare ciò?

Perché si vuole essere una persona
nella catena della trasmissione?

Quello che dobbiamo fare oggi nel mondo
è spezzare le catene della trasmissione,

prendere il controllo di questa malattia.

È per questo che diciamo

di vaccinarsi non appena è possibile
accedere al vaccino

quando arriva il proprio turno

e continuare a prendere
tutte le precauzioni,

così si protegge completamente se stessi

e anche le persone intorno,
allo stesso tempo.

Grazie, Soumya.

Questo era Science in 5 per oggi.

Alla prossima.

State al sicuro. State in salute
e state dalla parte della scienza.

Sottotitoli di Serena Bertolucci
Revisione a cura di Chiara Rossini