Poesia in un carcere di massima sicurezza | Phil Kaye | TEDxFoggyBottom
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0:14 - 0:17Phil Kaye: Ciao a tutti
(Pubblico) Ciao. -
0:17 - 0:22Mi chiamo Phil e sono un poeta
di spoken word. -
0:22 - 0:26Se vi state chiedendo
cosa significhi esattamente, è normale. -
0:26 - 0:28Spesso le persone mi chiedono
che lavoro faccio -
0:28 - 0:30e se rispondo: "Beh, sono un poeta",
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0:30 - 0:33pensano che sia una specie
di simpatico eufemismo -
0:33 - 0:34per: "Sto mandando curricola".
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0:34 - 0:35(Risate)
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0:35 - 0:37Ma in realtà non è vero.
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0:37 - 0:39Passo molto tempo a lavorare
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0:39 - 0:43con scuole, organizzazioni e comunità,
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0:43 - 0:48esibendomi e insegnando spoken word
a persone di tutte le età ed estrazioni. -
0:48 - 0:51E molto di quel lavoro
lo faccio con un'organizzazione -
0:51 - 0:52chiamata Project VOICE
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0:52 - 0:57che co-dirigo con la fantastica amica
e incredibile poetessa, Sarah Kay -
0:57 - 1:00Oggi voglio iniziare con una poesia.
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1:01 - 1:03Parla di mio nonno.
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1:03 - 1:05Oggi è un giorno speciale per me
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1:05 - 1:10perché, anche se è mancato
qualche anno fa, oggi è il suo compleanno. -
1:10 - 1:12La poesia fa così:
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1:14 - 1:18"Mio nonno non è un uomo forte,
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1:19 - 1:22ma sa cosa significa costruire.
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1:22 - 1:28Nel 1947, dopo che lui e i miei prozii
ritornarono dalla Seconda Guerra Mondiale, -
1:28 - 1:31aprirono un negozio di residuati bellici.
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1:31 - 1:35Lo chiamarono 'Union War Surplus Store'.
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1:35 - 1:38Il loro slogan: 'Dalle corazzate
ai coltelli da caccia, -
1:38 - 1:40ce l'abbiamo o te lo troviamo'.
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1:41 - 1:43Mio nonno non era un uomo forte,
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1:43 - 1:45ma mantenne la promessa.
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1:45 - 1:49Quel posto era per metà un negozio,
per metà un'enciclopedia; -
1:49 - 1:52imballato, fino al soffitto,
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1:52 - 1:56di strani oggetti che qualcuno,
da qualche parte, forse voleva. -
1:56 - 2:00Stivali con la punta rinforzata,
tute da lavoro ignifughe, -
2:00 - 2:04un kit odontoiatrico cecoslovacco del 1947
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2:04 - 2:07Imballato, fino al seminterrato,
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2:07 - 2:11di persone che qualcuno, da qualche
altra parte, forse aveva dimenticato; -
2:11 - 2:13ma non qui.
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2:13 - 2:16Come Richard,
Richard che non lavorava là, -
2:16 - 2:21ma si presentava tutti i sabati pomeriggio
in alta uniforme. -
2:21 - 2:23Non ha mai comprato
un accidenti di niente". -
2:23 - 2:24(Risate)
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2:24 - 2:29"Ma una volta ha portato la sua bambina
e tenendola per mano ha detto: -
2:29 - 2:34'Questo è l'odore che c'era
quando papà era un eroe'. -
2:34 - 2:36Mio nonno non era un uomo forte,
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2:36 - 2:38ma ci ha tenuti al sicuro.
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2:38 - 2:41Una sera camminavamo insieme nel parco
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2:41 - 2:44e un uomo scabro,
con più tatuaggi che pelle, -
2:44 - 2:47è andato dritto verso mio nonno
e ha detto: -
2:47 - 2:49'Ehi, vecchio!
-
2:49 - 2:52Mio papà mi portava sempre
nel tuo negozio quando ero piccolo, -
2:52 - 2:55e una volta mi hai stretto la mano,
come se fossi un uomo. -
2:55 - 2:57Me lo ricordo ancora'.
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2:58 - 3:01L'ufficio di mio nonno
era al piano di sopra, -
3:01 - 3:05ma a lui piaceva lavorare di sotto,
regalava un sorriso a tutti. -
3:05 - 3:08Tutti lo chiamavano: 'Al il gioviale".
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3:08 - 3:12Con il suo pancione, la testa pelata
e la lunga barba grigia, -
3:12 - 3:16i bambini piccoli lo vedevano
e dicevano: 'Babbo Natale!'" -
3:16 - 3:17(Risate)
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3:17 - 3:22"Sei anni dopo che Union War Surplus Store
ha aperto i battenti, -
3:22 - 3:26mio nonno ha avuto un figlio, mio padre.
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3:26 - 3:30Non è un uomo forte,
ma sa cosa significa costruire. -
3:30 - 3:33Un'estate, quando era adolescente,
ha lavorato al negozio, -
3:33 - 3:37ha costruito una porta sul retro;
è ancora là. -
3:37 - 3:4240 anni dopo che Union War Surplus Store
ha aperto i battenti, -
3:42 - 3:44mio padre ha avuto un figlio.
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3:44 - 3:46Non sono un ragazzo forte,
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3:46 - 3:49ma sto cercando di imparare
cosa significa costruire. -
3:49 - 3:52Un'estate, quando ero adolescente,
ho lavorato al negozio, -
3:52 - 3:56ho costruito un espositore
che arrivava su fino al soffitto. -
3:56 - 4:00La stessa soffitta dove mio padre
mi insegnò a identificare gli oggetti, -
4:00 - 4:04'Oh, questa qui?
Questa è una vecchia bomba americana. -
4:04 - 4:08Potresti volerla toccare,
ma fai attenzione a non farti male'. -
4:08 - 4:12'Oh, lei laggiù?
Quella è una giovane bomba americana. -
4:12 - 4:15Potresti volerla toccare,
ma fai attenzione a non farti male'. -
4:15 - 4:17(Risate)
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4:17 - 4:21"Poco dopo aver costruito la sua porta,
mio padre l'ha attraversata, -
4:21 - 4:25ha costruito la sua mezza enciclopedia,
ha reso mio nonno molto fiero. -
4:25 - 4:30Poco dopo aver costruito il mio espositore
sono corso nell'ufficio di mio nonno, -
4:30 - 4:35gli ho mostrato cosa avevo fatto:
'Bravissimo, Phil. Bravissimo'. -
4:35 - 4:37Quando gli ho chiesto cosa fare dopo
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4:37 - 4:41mi ha dato un vecchio pezzo di carta,
una penna rovinata. -
4:41 - 4:43Quando gli ho chiesto che ci dovevo fare,
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4:43 - 4:46si è stretto nelle spalle
e si è messo a ridere, -
4:46 - 4:51e io ho cominciato a costruire
nell'unico modo che conosco". -
4:52 - 4:54(Applausi)
-
4:59 - 5:00Grazie.
-
5:00 - 5:02(Applausi)
-
5:02 - 5:03Grazie.
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5:03 - 5:06Questo è solo un esempio
di spoken word, -
5:06 - 5:09la poesia che nasce per essere recitata
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5:09 - 5:11e non solo per essere letta
su un foglio di carta. -
5:11 - 5:15A volte le persone mi chiedono
come si fa a scrivere spoken word -
5:15 - 5:18e non è così diverso
dal creare altre cose: -
5:18 - 5:20ci sono bozze e revisioni
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5:20 - 5:24e, si spera, un gruppo di persone fidate
a commentare il tuo lavoro. -
5:24 - 5:28Ed è un po' di questo
che volevo parlare oggi. -
5:28 - 5:30Dobbiamo tornare indietro nel tempo.
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5:30 - 5:34È il 2006, ho appena iniziato
l'università, -
5:34 - 5:37facevo spoken word
da qualche anno -
5:37 - 5:39ma avevo tenuto solo qualche workshop.
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5:39 - 5:42Scopro un'opportunità di volontariato
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5:42 - 5:45per insegnare spoken word
nel sistema penitenziario locale. -
5:45 - 5:48Un amico mi incoraggia a iscrivermi
e quindi lo faccio. -
5:48 - 5:51E ad essere del tutto sincero,
in quel momento -
5:51 - 5:54non penso veramente a cosa mi aspetta,
-
5:54 - 5:58non penso alle sfumature dell'essere
un ragazzo privilegiato di periferia -
5:58 - 6:00che va in un carcere
di massima sicurezza. -
6:00 - 6:05Ma alcune mi diventano chiare,
mentre vado a tenere la prima lezione. -
6:05 - 6:08Aggrappato al volante, penso tra me e me:
-
6:08 - 6:12"Chi diavolo mi credo di essere?
Io cosa c'entro con loro? -
6:12 - 6:17Mi prenderanno sul serio?
Cosa potrò mai insegnare a questi uomini?" -
6:17 - 6:21Quando finalmente arrivo nell'aula,
i detenuti entrano uno dopo l'altro. -
6:21 - 6:23Sono in 16.
-
6:23 - 6:27Ci stringiamo la mano
e facciamo un giro di presentazioni. -
6:27 - 6:31C'è Marcus, che è qui perché
vuole scrivere una poesia per sua moglie -
6:31 - 6:34per l'anniversario di matrimonio
che sarà tra qualche mese. -
6:34 - 6:37C'è Graham, che non ha mai provato
a scrivere poesie ma gli piace rappare -
6:37 - 6:40e vuole fare un tentativo.
-
6:40 - 6:41E poi c'è Tim.
-
6:41 - 6:46Tim è appoggiato contro lo schienale,
ma ha le spalle tese, lo sguardo torvo, -
6:46 - 6:49mi guarda dritto in faccia e dice:
-
6:50 - 6:53"Mi chiamo Tim,
e sono qui solo per ascoltare. -
6:53 - 6:58Ma sono curioso, quanto ti pagano
per venire qui a fare queste lezioni?" -
6:59 - 7:03Gli dico la verità:
niente, è volontariato. -
7:03 - 7:06Fa cenno di sì con la testa e dice: "Ok".
-
7:07 - 7:11Avanti veloce.
Sono passate 4 settimane. -
7:11 - 7:14I ragazzi portano poesie
su ogni genere di argomento. -
7:14 - 7:17Alcuni scrivono solo
sul carcere, la routine, -
7:17 - 7:21l'attesa, l'odore
del loro letto a castello. -
7:21 - 7:23Alcuni non scrivono mai sul carcere.
-
7:23 - 7:26Scrivono sulle loro famiglie,
sui loro vicini, -
7:26 - 7:29sulla capra al curry
del negozio all'angolo. -
7:29 - 7:33Alcuni raccontano della propria innocenza,
alcuni della propria colpa. -
7:34 - 7:38Ma tutte le volte che uno legge,
tutti gli altri stanno in silenzio. -
7:38 - 7:40C'è un ragazzo al workshop
che si chiama Gabe. -
7:40 - 7:42Gabe è italiano.
-
7:42 - 7:45Le sue origini vengono fuori ogni volta
nelle sue poesie, -
7:45 - 7:47le sue radici sono importanti per lui.
-
7:47 - 7:50Una volta, dopo aver ascoltato i commenti,
si guarda intorno e dice: -
7:50 - 7:55"Sapete, non avevo mai accettato
i consigli di un non italiano prima d'ora -
7:55 - 7:56(Risate)
-
7:56 - 7:59e salta fuori che voialtri
siete tutti piuttosto svegli". -
8:00 - 8:02Lo vedo succedere lentamente:
-
8:02 - 8:07i muri tra noi iniziano a sgretolarsi,
non siamo più degli sconosciuti. -
8:07 - 8:09Lo vedo la quinta settimana,
-
8:09 - 8:13quando i ragazzi iniziano a sedersi vicino
a persone che prima non conoscevano. -
8:13 - 8:14O la settima settimana,
-
8:14 - 8:17quando hanno così tanti
commenti positivi per gli altri -
8:17 - 8:18che devono scriverli
-
8:18 - 8:21perché non abbiamo tempo
di sentirli tutti. -
8:21 - 8:22O la nona settimana,
-
8:22 - 8:25quando iniziano a citare
le poesie degli altri. -
8:25 - 8:27Sono ancora un outsider,
-
8:27 - 8:29ancora un ragazzo ingenuo
che lavora in un carcere -
8:29 - 8:32con persone con il doppio dei miei anni,
-
8:32 - 8:35ma apprezzo il fatto che condividano
la loro comunità con me, -
8:35 - 8:40che mi lascino essere me stesso, anche se
è solo per qualche ora la settimana. -
8:40 - 8:44È la prima volta che faccio parte
di una comunità di scrittori, -
8:44 - 8:45che sperimento cosa si prova ad avere
-
8:45 - 8:48un gruppo di persone
che vogliono aiutarti a migliorare. -
8:48 - 8:51Sto imparando cosa si prova
a strappare una fragile parte di sé, -
8:51 - 8:54e a darla a un gruppo di persone
perché delicatamente le diano forma, -
8:54 - 8:57e te la riconsegnino
migliore di come l'hanno trovata. -
8:57 - 8:59È un carcere di massima sicurezza,
-
8:59 - 9:01l'ultimo posto in cui avrei immaginato
-
9:01 - 9:05di imparare a rendere
la mia scrittura vulnerabile. -
9:05 - 9:07Avanti veloce.
-
9:07 - 9:13È l'undicesima settimana;
non tutti hanno poesie da condividere. -
9:13 - 9:18Tim è la fonte dei commenti
più ponderati della classe, -
9:18 - 9:21ma non ha portato nessuna sua poesia.
-
9:21 - 9:23Non so se insistere.
-
9:23 - 9:24In questo genere di workshop
-
9:24 - 9:28ci sono un sacco di motivi
per cui i partecipanti non portano poesie, -
9:28 - 9:31dai disturbi dell'apprendimento
alle difficoltà di lettura e scrittura -
9:31 - 9:36alla paura del ridicolo o perfino
di azioni violente al di fuori dell'aula. -
9:36 - 9:38Ma l'undicesima settimana
alla fine della lezione, -
9:38 - 9:40Tim mi chiede
se mi può accompagnare. -
9:40 - 9:42Gli rispondo: "Certo".
-
9:42 - 9:45Ma mi rendo conto,
non appena gli dico così, -
9:45 - 9:49che l'unica via dall'aula all'uscita
attraversa il cortile del carcere. -
9:49 - 9:53Attraversare insieme il cortile
del carcere è un atto significativo. -
9:54 - 9:57La nostra amicizia nell'ambiente sicuro
dell'aula è una cosa, -
9:57 - 10:01ma sotto gli occhi di tutti nel cortile
del carcere, è rischiosa per tutti e due. -
10:01 - 10:06Per me, c'è il rischio di sembrare
troppo amichevole con i detenuti, -
10:06 - 10:10una cosa che alle guardie non piace
e può anche far chiudere il workshop. -
10:10 - 10:14Per Tim, c'è il rischio
di sembrare un leccapiedi, -
10:14 - 10:17una reputazione che può avere
delle conseguenze negative concrete -
10:17 - 10:20nella struttura sociale del carcere.
-
10:21 - 10:23Ma siamo due collaboratori del workshop,
-
10:23 - 10:26che si scambiano idee,
che cercano di migliorarsi a vicenda, -
10:26 - 10:30quindi apriamo la porta
e iniziamo a camminare nel cortile, -
10:30 - 10:32con lo stesso passo, lentamente.
-
10:33 - 10:36E con mia sorpresa, Tim mi chiede
-
10:36 - 10:40perché non ho ancora portato
nessuna delle mie poesie. -
10:40 - 10:41(Risate)
-
10:41 - 10:45Forse è perché non avevo esperienza
come insegnante, -
10:45 - 10:47o forse solo un po' di insicurezza,
-
10:47 - 10:51ma credevo che nessuno
se ne sarebbe accorto. -
10:51 - 10:54Gli dico che sono bloccato.
-
10:54 - 10:56Mi risponde che lo è anche lui.
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10:56 - 10:58Quindi ci facciamo una promessa
-
10:58 - 11:01che la settimana dopo porteremo
una poesia per l'altra persona, -
11:01 - 11:02anche una corta,
-
11:02 - 11:06anche se l'altro sarà l'unico
che la leggerà. -
11:06 - 11:09Mi ricordo il miglior consiglio
di scrittura che ho mai ricevuto, -
11:09 - 11:13datomi dal mio insegnante di inglese
di prima superiore, Arly Parker. -
11:13 - 11:17Il Sig. Parker mi ha detto
che quando si scrive la prima bozza -
11:17 - 11:21non bisogna avere paura ma bisogna
immaginare una testa sulla propria spalla, -
11:21 - 11:22la testa di una persona che pensa
-
11:22 - 11:25che tu sia il miglior scrittore
dopo Shakespeare, -
11:25 - 11:29e bisogna immaginare cosa direbbe
leggendo ciò che hai scritto. -
11:29 - 11:31Per me quella persona è mia mamma.
-
11:31 - 11:35Che Dio la benedica, potrei disegnare
uno sgorbio su un tovagliolo sporco -
11:35 - 11:39e lei direbbe: "È un capolavoro".
-
11:39 - 11:40(Risate)
-
11:40 - 11:43Ciò che il Sig. Parker mi stava insegnando
-
11:43 - 11:47è ad ascoltare quella voce
nella mia testa che dice sì -
11:47 - 11:51a tutte le mie idee pazze,
a tutti i rischi. -
11:51 - 11:53Poi il sig. Parker ha detto:
-
11:53 - 11:55"Quando correggi il testo
per scrivere la seconda bozza, -
11:55 - 11:58devi immaginare un'altra testa
sulla tua spalla -
11:58 - 12:01quella di qualcuno che rispetti,
ma sa essere critico verso il tuo lavoro." -
12:01 - 12:05Nel mio caso è un altro insegnante
di inglese, il Sig. Clemson. -
12:05 - 12:07Io e il sig. Clemson avevamo
un ottimo rapporto, -
12:07 - 12:09ma era severo con me.
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12:09 - 12:11Mentre leggevo una poesia,
lo sentivo dire: -
12:11 - 12:13"Questa parte non ha alcun senso".
-
12:13 - 12:15"Cosa stai cercando di dire qui?"
-
12:15 - 12:19"Questo verso non è neanche lontanamente
divertente come pensi". -
12:19 - 12:24È così che il sig. Parker mi ha insegnato
a correre dei rischi nella prima bozza -
12:24 - 12:27e a capire quali di questi rischi
funzionano davvero nella seconda bozza. -
12:27 - 12:30La settimana dopo,
all'inizio della lezione, -
12:31 - 12:33Tim mi ha passato un foglio di carta.
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12:34 - 12:36Gliene ho passato uno anche io.
-
12:36 - 12:39E la settimana dopo
mi ha passato due fogli di carta. -
12:39 - 12:42E la settimana dopo
ha letto una poesia ad alta voce. -
12:42 - 12:45E la settimana dopo l'ho fatto anche io.
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12:46 - 12:47Avanti veloce.
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12:47 - 12:49È l'ultima settimana del workshop.
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12:49 - 12:54Ognuno ha portato tutte le poesie
su cui ha lavorato durante il semestre. -
12:54 - 12:56Vedo una stanza
piena di uomini sorridenti, -
12:56 - 13:01ognuno ha davanti a sé
una pila di fogli spiegazzati. -
13:01 - 13:04La pila di Tim è più alta di molte altre.
-
13:04 - 13:06Facciamo il giro della stanza,
-
13:06 - 13:09scambiando poesie,
spogliandoci delle nostre corazze, -
13:09 - 13:12lasciando che gli altri
scrutino dentro di noi. -
13:12 - 13:14E mi rendo conto, a metà della lezione,
-
13:14 - 13:16che per molte di queste poesie
-
13:16 - 13:18quella è l'unica volta
in cui saranno lette ad alta voce. -
13:18 - 13:21E mi rendo conto che fino a quel momento
-
13:21 - 13:24io ho scritto solo poesie da condividere,
-
13:24 - 13:27per sentirmi dire: "Ottimo lavoro",
per le visualizzazioni su YouTube, -
13:27 - 13:30per una sala piena di mani che applaudono.
-
13:30 - 13:35Loro non scrivevano per i riconoscimenti,
scrivevano per il piacere di farlo, -
13:35 - 13:39per capire le cose,
nella speranza di conoscersi meglio. -
13:39 - 13:41Tim si offre volontario
per leggere una poesia. -
13:41 - 13:43Parla della carta,
-
13:43 - 13:46di quanto è bello,
in un posto come il carcere, -
13:46 - 13:50avere un posto
in cui poter vedere i propri pensieri, -
13:50 - 13:52riuscire a tenerli in mano.
-
13:52 - 13:55Condividiamo poesie
su ogni genere di argomento. -
13:55 - 13:58C'è una poesia sull'imparare a fischiare,
-
13:58 - 14:00una poesia sui primi baci,
-
14:00 - 14:05una sulle gioie di una bella scoreggia,
lunga e al momento giusto. -
14:05 - 14:06(Risate)
-
14:07 - 14:10Condividiamo gli angoli polverosi
di noi stessi, -
14:11 - 14:14le parti di cui nessuno chiede,
-
14:14 - 14:16le cose che non vengono fuori
da un verbale della polizia -
14:16 - 14:19o dalla biografia di un artista.
-
14:19 - 14:23In quel momento siamo 17 uomini
che condividono poesie, -
14:23 - 14:26non definiti dalla nostra età
o dal nostro passato -
14:26 - 14:29ma solo dalle quattro mura
che ci circondano. -
14:29 - 14:33Lo scorso anno ho viaggiato per migliaia
di chilometri condividendo le mie poesie, -
14:33 - 14:36ma molti degli artisti
più talentuosi che conosco -
14:36 - 14:38di rado escono da una cella.
-
14:38 - 14:43È una cosa che non dimentico,
una realtà ingiusta che porto con me. -
14:44 - 14:49Alla fine dell'ultima lezione,
Tim mi chiede se mi può accompagnare. -
14:49 - 14:50Gli dico: "Certo".
-
14:50 - 14:54Apriamo la porta e attraversiamo
il cortile del carcere. -
14:54 - 14:58Tim chiede se mi ricorderò di lui.
Gli rispondo: "Naturalmente". -
14:58 - 15:03Poi dice: "Beh, fagli il culo là fuori.
Anche per noi". -
15:03 - 15:06E gli rispondo: "Ci proverò".
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15:07 - 15:10E detto questo vorrei concludere
con un'ultima poesia, -
15:10 - 15:13una poesia che ho iniziato a scrivere
mentre lavoravo in carcere. -
15:13 - 15:16Grazie a tutti di essere qui;
grazie a tutti dell'attenzione, -
15:16 - 15:19È stato un vero onore.
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15:21 - 15:24"Mia madre mi ha insegnato questo trucco,
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15:25 - 15:28se ripeti una cosa più e più volte,
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15:28 - 15:30perde il suo significato.
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15:30 - 15:32Per esempio: compiti,
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15:32 - 15:36compiti, compiti, compiti, compiti,
compiti, compiti, compiti, compiti, -
15:36 - 15:38Visto? Niente.
-
15:38 - 15:42'Le nostre vite', diceva,
'funzionano allo stesso modo'. -
15:42 - 15:46Se guardi il tramonto troppo spesso,
sono solo le sei di sera. -
15:46 - 15:50Commetti lo stesso errore più e più volte
e smetti di chiamarlo errore. -
15:50 - 15:54Se ti limiti a svegliarti, svegliarti,
svegliarti, svegliarti, svegliarti, -
15:54 - 15:55un giorno non saprai più perché lo fai.
-
15:55 - 15:58'Niente dura per sempre', diceva.
-
15:59 - 16:02I miei genitori si sono lasciati
quando avevo sette anni. -
16:02 - 16:06Prima del loro ultimo litigio,
mi hanno spedito a casa dei vicini, -
16:06 - 16:10come una specie di astronauta
espulso dalla navicella. -
16:10 - 16:14Quando sono tornato, a casa nostra
non c'era più forza di gravità. -
16:14 - 16:17Ho immaginato
che fosse successo per sbaglio. -
16:17 - 16:19Quando sono uscito di casa
si sono sussurrati: -
16:19 - 16:20'Ti amo',
-
16:20 - 16:23così tante volte che si sono dimenticati
il suo significato. -
16:23 - 16:28Famiglia, famiglia, famiglia, famiglia,
famiglia, famiglia, famiglia. -
16:28 - 16:30Mia madre mi ha insegnato questo trucco.
-
16:30 - 16:34Se ripeti una cosa più e più volte,
perde il suo significato. -
16:34 - 16:36Era diventato il mio gioco preferito.
-
16:36 - 16:38Faceva evaporare
il dolore pungente delle parole. -
16:38 - 16:40Separazione, separazione, separazione.
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16:40 - 16:41Visto? Niente.
-
16:41 - 16:43Divisi, divisi, divisi, divisi.
-
16:43 - 16:45Visto? Niente.
-
16:45 - 16:47Adesso sono un tuttofare ferito.
-
16:47 - 16:50Lavoro con le parole tutto il giorno.
-
16:50 - 16:51Silenzio!
-
16:51 - 16:52Colgo l'ironia.
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16:52 - 16:54Quando ero piccolo mi hanno insegnato
-
16:54 - 16:57che il trucco per dominare una lingua
-
16:57 - 16:58è farla a pezzi,
-
16:58 - 17:01convincerla di essere senza valore.
-
17:01 - 17:05Ti amo, ti amo, ti amo,
ti amo, ti amo, ti amo. -
17:05 - 17:07Visto? Niente.
-
17:08 - 17:12Subito dopo il divorzio dei miei genitori
ho iniziato a balbettare. -
17:13 - 17:17Il destino è un tutor
crudele ed efficiente. -
17:17 - 17:20Non c'è via di fuga nella balbuzie.
-
17:20 - 17:22Puoi sentire il significato di ogni parola
-
17:22 - 17:24che si trascina su per la tua gola.
-
17:24 - 17:28S-s-s-ss-ss-separazione.
-
17:28 - 17:31La balbuzie è una gabbia fatta di specchi.
-
17:31 - 17:35Ogni 'Come dici?',
ogni 'Fai con calma', -
17:35 - 17:37ogni 'Forza ragazzo, sputa il rospo!'
-
17:37 - 17:41e il riflesso lampante di un'esistenza
a cui non puoi sottrarti. -
17:41 - 17:44Ogni momento orribile inciampa
sull'annuncio di se stesso -
17:44 - 17:46ancora e ancora e ancora
-
17:46 - 17:49finché non rimane lì, sospeso,
al centro della stanza -
17:49 - 17:53come se quello che volevi dire
non avesse gravità. -
17:53 - 17:58Mamma, Papà, non spreco più le mie parole.
-
17:58 - 18:03Ancora oggi, dopo centinaia di ore
a esercitarmi per sconfiggere la balbuzie, -
18:03 - 18:07ancora sento le grinfie del significato
in fondo alla gola. -
18:07 - 18:09Ascoltatemi.
-
18:09 - 18:12Ho sentito dire che anche nello spazio
-
18:12 - 18:17si riesce a sentire il raspare
di un Ti-ti-ti-ti-ti-ti-ti amo". -
18:19 - 18:20Grazie mille a tutti.
-
18:20 - 18:22(Applausi)
- Title:
- Poesia in un carcere di massima sicurezza | Phil Kaye | TEDxFoggyBottom
- Description:
-
Grazie al suo incredibile talento narrativo e a due poesie coinvolgenti, Phil racconta il suo percorso e l’esperienza di scrivere poesie con i detenuti di un carcere di massima sicurezza.
Phil Kaye è un poeta di spoken word e codirettore di Project VOICE. Ha viaggiato in tutto il mondo recitando le sue poesie e tenendo workshop pratici. Si è esibito su NPR e al Lincoln Center e ha ricevuto due volte il premio del National College Poetry Slam intitolato “Pushing the art forward” (incoraggiare la poesia) che viene dato per le innovazioni significative nell’arte della poesia recitata (è l’unica persona ad aver ricevuto questo riconoscimento due volte). Phil è laureato alla Brown University, dove è stato coordinatore di SPACE (“Space in Prison for the Arts and Creative Expression”, uno spazio in carcere per le arti e l’espressione creativa) e ha tenuto settimanalmente workshop di poesia nelle carceri di massima sicurezza. Il suo libro “A lightbulb symphony” è stato pubblicato nel 2011 ed è possibile trovare regolarmente i suoi lavori su CHAOS Magazine.
Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 18:30
Elena Montrasio edited Italian subtitles for Poetry in maximum security prison | Phil Kaye | TEDxFoggyBottom | ||
Elena Montrasio approved Italian subtitles for Poetry in maximum security prison | Phil Kaye | TEDxFoggyBottom | ||
Elena Montrasio accepted Italian subtitles for Poetry in maximum security prison | Phil Kaye | TEDxFoggyBottom | ||
Elena Montrasio edited Italian subtitles for Poetry in maximum security prison | Phil Kaye | TEDxFoggyBottom | ||
Martina Cavallo edited Italian subtitles for Poetry in maximum security prison | Phil Kaye | TEDxFoggyBottom | ||
Martina Cavallo edited Italian subtitles for Poetry in maximum security prison | Phil Kaye | TEDxFoggyBottom | ||
Martina Cavallo edited Italian subtitles for Poetry in maximum security prison | Phil Kaye | TEDxFoggyBottom | ||
Martina Cavallo edited Italian subtitles for Poetry in maximum security prison | Phil Kaye | TEDxFoggyBottom |