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[Abraham Cruzvillegas: Autoconstrucción]
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Come vedi abbiamo tutte queste sbarre
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che escono dal tetto delle case
autoconstrucciòn
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visto che le persone
pensano di poter continuare a costruire
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fare nuove stanze per nuovi membri
della famiglia e così via
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Questo è mio padre,
con il suo bastone da passeggio.
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Mia madre,
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mia sorella Erèndira,
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e Chuco, mio fratello.
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I miei genitori hanno deciso di ampliare
e costruire ancora
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perché siamo cresciuti.
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Siamo diventati adolescenti
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E avevamo bisogno di stanze indipendenti.
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Abbiamo iniziato a costruire
lì...
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lì dietro, stanze per Rosa,
per i miei fratelli e per me
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e una nuova cucina
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Ma era davvero lento
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Autocostrucciòn significa più
costruire da soli
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o costruire la tua stessa casa.
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Mi piace come parola perché, per me
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porta a pensare alla costruzione
di una identità.
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Qui è dove mio padre era solito
lavarsi i denti.
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Aveva un piccolo tubo per l'acqua e..
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lavava...
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e sputava qui tra gli alberi,
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colorando di bianco i mattoni
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come puoi vedere qui.
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Era una sorta di pittura, molto lenta.
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Mio padre ebbe un incidente--
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Un incidente in macchina.
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E non fu più in grado di camminare
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ed era su una sedia a rotelle.
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Così abbiamo costruito le rampe
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tutto intorno alla casa.
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E qui,
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le scale, puoi vedere,
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cambiano per la sedia a rotelle, qui.
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Tutte le aggiunte--
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i mobili e così via--
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abbiamo fatto molte di queste cose
noi stessi
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E' per questo che sono fatte così male.
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Sono fatte così perché non sono
state fatte da esperti.
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Non ho mai provato a illustrare questa cosa,
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ma ad usarla come fonte di energia
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per il mio lavoro.
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[Walker Art Center, Minneapolis, MN]
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--Sì
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--Va bene.
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Molti dei miei lavori sono decisamente
non finiti
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volontariamente.
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Quando guardi ai tetti delle case
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e ci sono delle sbarre che ne escono
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come un'ottimistica speranza
di essere finiti,
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direi che quella è la mia ispirazione.
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Non voglio rappresentare delle case,
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o parti di case
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o illustrare l'autocostrucciòn,
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ma attivare le dinamiche
dell'autocostrucciòn nei miei lavori.
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Come un'improvvisazione--
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fare qualcosa con
qualsiasi cosa si abbia tra le mani.
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Non pensandola tanto in termini
architettonici o tettonici,
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ma più come una risposta
a delle necessità immediate
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come un gioco, per esempio.
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--Questo viene dall'hotel!
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E penso che ciò che mi piace,
tutte queste costruzioni--
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queste case che si sovrappongono,
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le case e le persone,
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sai, siano come
le attività e l'energia.
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Puoi vederci attraverso.
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Sono trasparenti, per così dire.
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Questo è il mio ideale di identità,
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trasparente.
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Facciamo un lungo, lungo viaggio
per essere chi siamo.
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Io sto ancora costruendo me stesso.
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Voglio solo capire chi sono
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da dove vengo.
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E io vengo da Marcel Duchamp,
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e io vengo anche da Colony Ajusco.
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Vengo da Eduardo Costa.
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E io vengo da David Medalla.
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E io vengo dall'autocostrucciòn.
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Ed io vengo dal Messico.
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Cosa posso dire? [RIDE]