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La diversità sessuale in natura: Joan Roughgarden a TEDxAmazonia

  • 0:22 - 0:23
    Grazie mille!
  • 0:23 - 0:27
    Mi chiamo Joan Roughgarden,
    sono una biologa
  • 0:27 - 0:33
    e sono qui per parlarvi dell'evoluzione
    del genere e della sessualità.
  • 0:34 - 0:40
    Il motivo per cui lo faccio
    è che 12 anni fa, a San Francisco,
  • 0:41 - 0:43
    partecipai al mio primo Gay Pride,
  • 0:43 - 0:47
    e mentre ero lì notai che c'era
    un numero impressionante di persone
  • 0:47 - 0:52
    che secondo la biologia
    erano, in qualche modo, difettose.
  • 0:52 - 0:58
    Pensai che forse non sono le persone
    a essere difettose,
  • 0:58 - 1:01
    ma è la biologia a esserlo.
  • 1:01 - 1:05
    In quel momento iniziai
    una ricerca
  • 1:05 - 1:09
    sull'ammontare della variabiliabilità
    esistente nel genere e nella sessualità
  • 1:09 - 1:12
    che è stata pubblicata
    su "Evolution's Rainbow",
  • 1:12 - 1:16
    il primo dei due libri
    che vedete sullo schermo.
  • 1:16 - 1:20
    Dal punto di vista di un biologo,
    il problema
  • 1:20 - 1:24
    relativo alla diversità sessuale
    e di genere
  • 1:24 - 1:29
    è che mette in discussione
    ciò che insegniamo nei curricula ordinari.
  • 1:29 - 1:32
    Si tratta di uno sviluppo
    piuttosto spiacevole,
  • 1:32 - 1:37
    quindi l'esistenza della variabilità
    sessuale e di genere è problematica
  • 1:37 - 1:40
    per la biologia e, come sapete,
  • 1:40 - 1:42
    anche per il mondo politico
  • 1:42 - 1:45
    e per quello religioso.
  • 1:45 - 1:48
    Per la biologia, in particolare,
  • 1:48 - 1:52
    il problema riguarda
    un'area dell'evoluzione
  • 1:52 - 1:56
    detta "teoria della selezione sessuale
    di Darwin".
  • 1:56 - 1:58
    Vi dirò di cosa si tratta
  • 1:58 - 2:02
    per poi mostrarvi che è decisamente
    e ovviamente scorretta.
  • 2:02 - 2:06
    Il primo principio
    che Darwin sostiene dice:
  • 2:06 - 2:11
    "I maschi di quasi tutti gli animali
    sono più passionali delle femmine"
  • 2:11 - 2:15
    quindi, l'espressione
    "maschio appassionato" risale a Darwin.
  • 2:15 - 2:19
    Inoltre dice che la femmina,
  • 2:19 - 2:21
    tranne rarissime eccezioni,
  • 2:21 - 2:24
    è meno bramosa del maschio,
    è timida.
  • 2:24 - 2:28
    Ed ecco la frase "femmina timida".
  • 2:28 - 2:31
    Nel gergo attuale l'espressione
    "maschio appassionato"
  • 2:31 - 2:33
    è stata sostituita da "maschio promiscuo"
  • 2:33 - 2:36
    e "femmina timida"
    da "femmina repressa".
  • 2:36 - 2:40
    La terza premessa di Darwin
    è la più problematica.
  • 2:40 - 2:44
    Riguarda certi caratteri
  • 2:44 - 2:47
    come la coda del pavone
    o il palco delle renne
  • 2:47 - 2:50
    e sostiene che le femmine...
  • 2:50 - 2:52
    Quindi Darwin si chiedeva:
  • 2:52 - 2:58
    "Perché il pavone ha la coda
    e la renna ha il palco?"
  • 2:58 - 3:01
    La sua risposta è che la femmina
    sceglie i partner
  • 3:02 - 3:05
    più attraenti,
    vigorosi e possenti,
  • 3:06 - 3:10
    così come l'uomo può selezionare
    le caratteristiche dei suoi polli maschi.
  • 3:10 - 3:14
    Quindi afferma che le femmine
    selezionano i maschi
  • 3:14 - 3:16
    sulla base di determinate caratteristiche.
  • 3:16 - 3:18
    Ora, vi chiederete,
  • 3:18 - 3:22
    perché le femmine dovrebbero scegliere
    dei maschi con degli ornamenti?
  • 3:22 - 3:27
    L'idea si basa sul fatto
    che le uova femminili sono costose.
  • 3:28 - 3:32
    I maschi, d'altra parte, possiedono
    degli spermatozoi economici,
  • 3:32 - 3:37
    quindi sono capaci, in principio,
    di spostarsi in lungo e in largo
  • 3:38 - 3:42
    inseminando qualsiasi cosa trovino.
  • 3:42 - 3:46
    E le femmine sono obbligate,
    necessariamente,
  • 3:47 - 3:51
    a difendere il loro forte investivemento
    in uova.
  • 3:51 - 3:54
    Per cui la femmina dev'essere per forza
    timida e esigente,
  • 3:54 - 3:57
    mentre il maschio dev'essere
    appassionato o promiscuo.
  • 3:58 - 4:00
    Questa è la versione ufficiale
  • 4:00 - 4:02
    che viene attualmente insegnata
    nei curricula di biologia
  • 4:02 - 4:03
    in tutto il mondo.
  • 4:03 - 4:07
    È una bella storia, in un certo senso,
    almeno è una storia.
  • 4:07 - 4:09
    Ma la domanda è: è vera?
  • 4:09 - 4:13
    Lasciate che vi mostri alcuni esempi
    di diversità sessuale e di genere
  • 4:13 - 4:17
    che rendono queste idee
    del tutto inutili.
  • 4:17 - 4:22
    Una delle cose che devo sottolineare
    è che le due premesse iniziali
  • 4:22 - 4:24
    sul maschio appassionato
    e la donna timida
  • 4:24 - 4:27
    sono delle generalizzazioni empiriche.
  • 4:27 - 4:32
    Quindi se andate fuori e prendete
    un uccello, una farfalla
  • 4:32 - 4:34
    o un organismo qualsiasi,
  • 4:34 - 4:38
    ci si aspetta che il maschio
    sia appassionato e la femmina timida,
  • 4:38 - 4:40
    con pochissime eccezioni.
  • 4:40 - 4:43
    Ma è ovvio che le eccezioni
    non sono affatto rare.
  • 4:44 - 4:46
    Innanzitutto, l'attribuzione
    di un individuo
  • 4:46 - 4:52
    a un sesso, che sia maschile o femminile,
    non è né stabile né esclusiva.
  • 4:52 - 4:55
    Se vi immergete in una barriera corallina
  • 4:55 - 4:58
    circa un terzo delle specie che vedete
  • 4:58 - 5:02
    è costituito da individui appartenenti
    a entrambi i sessi, nello stesso momento
  • 5:02 - 5:06
    o in momenti diversi della loro vita.
  • 5:06 - 5:10
    Quindi, nel caso di queste specie,
  • 5:10 - 5:15
    gli individui da femmine diventano maschi
    - quello è un tipo di labride.
  • 5:16 - 5:18
    Nel caso di quest'altra specie
  • 5:18 - 5:22
    gli individui da maschi diventano femmine.
  • 5:23 - 5:26
    Questo fenomeno riguarda
    il 30% delle specie,
  • 5:26 - 5:29
    semplicemente facendo snorkeling
    in una barriera corallina
  • 5:29 - 5:30
    potete vederlo ovunque
    intorno a voi.
  • 5:30 - 5:32
    Non è affatto vero
  • 5:32 - 5:38
    che le categorie "maschio" e "femmina"
    sono stabili o complete.
  • 5:38 - 5:43
    Un'altra questione importante
    è quella che viene chiamata dai biologi
  • 5:43 - 5:45
    "inversione dei ruoli sessuali".
  • 5:45 - 5:50
    Riguarda i casi in cui i maschi
    si fanno carico di tutte le cure parentali
  • 5:51 - 5:53
    mentre le femmine
    devono andare in giro
  • 5:53 - 5:55
    alla ricerca di un maschio
    che si interessi a loro.
  • 5:55 - 6:00
    Un esempio famoso
    è quello dei cavallucci marini.
  • 6:00 - 6:05
    Nei pesci, di solito le cure parentali
    vengono fornite dal maschio.
  • 6:05 - 6:08
    Negli uccelli, il rapporto maschi/femmine
    è di circa 50/50
  • 6:09 - 6:12
    e nei mammiferi, di solito, inizialmente
    vengono fornite dalla femmina.
  • 6:12 - 6:17
    Ma nei pesci il tipo di cure parentali
    varia a seconda della specie
  • 6:18 - 6:22
    e in molti casi i maschi attaccano
    le uova alla propria pancia.
  • 6:22 - 6:26
    E questo è il caso
  • 6:27 - 6:32
    della specie che vedete al centro
    della diapositiva, il pesce pipa.
  • 6:32 - 6:35
    I cavallucci marini sono relazionati
    con i pesci pipa
  • 6:35 - 6:39
    per il fatto di avere nella loro pancia
    una grossa tasca di pelle
  • 6:40 - 6:44
    nella quale le femmine
    depositano le uova.
  • 6:44 - 6:47
    Quindi, in un certo senso,
    il maschio "diventa gravido".
  • 6:47 - 6:52
    Questo è un maschio di cavalluccio marino
    che riceve delle uova da una femmina.
  • 6:53 - 6:55
    Quel che accade
    in una situazione del genere
  • 6:55 - 6:59
    è che ci sono in giro
    molte più femmine
  • 6:59 - 7:02
    alla ricerca di un maschio
    che riceva le loro uova,
  • 7:02 - 7:06
    di conseguenza è il maschio
    a trovarsi nella posizione di decidere
  • 7:06 - 7:10
    a quale femmina permettere
    di depositare le uova nella propria tasca.
  • 7:10 - 7:13
    Si tratta quindi dell'esatto contrario
    di quel che avviene
  • 7:13 - 7:15
    nella versione darwiniana dei fatti,
  • 7:15 - 7:17
    nella quale sono le femmine
    a scegliere i maschi.
  • 7:17 - 7:20
    Qui sono i maschi
    a scegliere le femmine.
  • 7:20 - 7:24
    Questo dimostra che le dimensioni
    dello spermatozoo o dell'uovo
  • 7:24 - 7:26
    possono non essere importanti
  • 7:26 - 7:30
    o decisive nel determinare
    il ruolo sessuale dell'animale.
  • 7:30 - 7:34
    I maschi dei cavallucci marini
    producono degli spermatozoi piccoli,
  • 7:34 - 7:39
    ma nonostante questo sono loro
    a farsi carico di tutte le cure parentali.
  • 7:40 - 7:43
    In molte specie
    ci sono diversi generi maschili.
  • 7:43 - 7:46
    In questa specie, chiamata combattente,
  • 7:46 - 7:51
    quello sulla sinistra è un maschio
    con un collare nero,
  • 7:51 - 7:54
    quello in alto ha un collare bianco,
  • 7:54 - 7:58
    e quello sull'estrema destra
    non ha un collare.
  • 7:59 - 8:02
    I maschi con il collare nero,
    durante la stagione riproduttiva,
  • 8:02 - 8:05
    vanno in un'area chiamata "lek"
    (arena nuziale)
  • 8:05 - 8:09
    che è una zona a luci rosse di maschi.
  • 8:09 - 8:12
    Quando le femmine si stanno cibando
    per conto loro
  • 8:12 - 8:14
    e vogliono del sesso,
  • 8:14 - 8:17
    volano verso il lek
  • 8:17 - 8:19
    dove si trovano tutti i maschi
    con il collare nero,
  • 8:19 - 8:24
    i quali cercano di convincerle
    ad accoppiarsi con loro.
  • 8:24 - 8:25
    Ma la trama si infittisce,
  • 8:25 - 8:28
    perché questo maschio
    con in collare bianco, qui in alto,
  • 8:28 - 8:33
    frequenta le femmine per un po'
    e ne fa la conoscenza,
  • 8:33 - 8:38
    per poi lasciarle
    prima che vadano al lek.
  • 8:38 - 8:43
    Dopodiché va al lek dove stanno
    i maschi con il collare nero,
  • 8:43 - 8:48
    i quali gli fanno la corte
    e gli chiedono di unirsi a loro.
  • 8:48 - 8:50
    Quindi, quando le femmine arrivano,
  • 8:50 - 8:56
    trovano territori con due colori,
    due tipi di maschi,
  • 8:56 - 9:01
    e le femmine preferiscono accoppiarsi
    con una coppia di maschi di due colori
  • 9:02 - 9:05
    piuttosto che solo con quelli
    con un solo colore.
  • 9:05 - 9:09
    Suppongo che la ragione stia nel fatto
    che i maschi con il collare bianco
  • 9:10 - 9:11
    conoscono le femmine
  • 9:11 - 9:15
    e possono servire, per così dire,
    da consulenti matrimoniali,
  • 9:15 - 9:18
    quando le femmine volano
    verso i maschi con il collare nero
  • 9:18 - 9:23
    possono fare delle presentazioni
    e invitare delle femmine particolari.
  • 9:24 - 9:25
    In ogni caso,
  • 9:25 - 9:31
    l'esistenza di diversi tipi di maschio
    contraddice anch'essa la teoria darwiniana
  • 9:31 - 9:36
    secondo cui tutti i maschi sono
    di un solo tipo e le femmine di un altro.
  • 9:36 - 9:39
    Arriviamo quindi
    alla questione dell'omosessualità.
  • 9:40 - 9:45
    Un sacco di accoppiamenti avvengono
    tra animali dello stesso sesso.
  • 9:45 - 9:47
    Questi sono degli elefanti.
  • 9:47 - 9:52
    Queste sono delle pecore
    delle Montagne Rocciose, in Montana.
  • 9:52 - 9:55
    E questi sono dei primati,
    i nostri parenti più stretti.
  • 9:55 - 10:00
    Ci sono oltre 300 specie
    di soli vertebrati
  • 10:00 - 10:02
    nei quali l'accoppiamento
    con individui dello stesso sesso
  • 10:02 - 10:04
    è stato osservato in natura.
  • 10:04 - 10:06
    Perciò è abbastanza comune.
  • 10:06 - 10:11
    È stato osservato ufficialmente
    e pubblicato in letteratura.
  • 10:11 - 10:16
    Questi sulla sinistra sono dei gorilla,
    in un'interazione tra due maschi,
  • 10:16 - 10:18
    e qua, nel centro e a destra,
  • 10:18 - 10:22
    vediamo delle interazioni
    tra due femmine di bonobo.
  • 10:22 - 10:23
    Le femmine di bonobo
  • 10:23 - 10:28
    si accoppiano tra di loro svariate volte
    durante il giorno,
  • 10:29 - 10:31
    è un modo di relazionarsi.
  • 10:31 - 10:33
    Quindi, quel che succede
    in questo caso
  • 10:33 - 10:36
    è che c'è molta intimità fisica
    tra animali.
  • 10:36 - 10:41
    Non solo si accoppiano
    con individui dello stesso sesso,
  • 10:41 - 10:44
    ma si puliscono e si allisciano
    a vicenda e in gruppo.
  • 10:44 - 10:50
    Tutte queste forme di comportamento
    sono modi per scambiarsi piacere fisico
  • 10:50 - 10:51
    l'uno con l'altro.
  • 10:51 - 10:55
    Ho suggerito che la ragione
    per cui si sono evolute
  • 10:55 - 10:59
    è che rappresentano un meccanismo
    che crea legami
  • 10:59 - 11:03
    e collaborazione tra individui.
  • 11:03 - 11:06
    Quando c'è un rapporto di intimità
    tra gli individui
  • 11:06 - 11:08
    questi sono in grado
    di coordinare le loro attività
  • 11:08 - 11:11
    e lavorare per raggiungere
    un obiettivo comune
  • 11:11 - 11:16
    perché ne traggono un piacere reciproco.
  • 11:16 - 11:20
    Quindi, in realtà,
    è la realizzazione dell'obiettivo comune
  • 11:20 - 11:23
    ad apportare del piacere
    in queste interazioni intime.
  • 11:25 - 11:29
    Alla luce di tutto questo
  • 11:30 - 11:33
    l'idea della selezione sessuale
    sembra quasi assurda.
  • 11:33 - 11:37
    È sbagliata, ma è anche irrilevante,
  • 11:37 - 11:42
    non prende neanche in considerazione
    l'intera diversità osservabile in natura.
  • 11:44 - 11:47
    Il tema della collaborazione
    ci porta al tema successivo,
  • 11:47 - 11:49
    che è quello della famiglia.
  • 11:49 - 11:52
    Credo che i biologi abbiano
    una considerazione sbagliata
  • 11:52 - 11:53
    anche della vita famigliare.
  • 11:53 - 11:58
    Questa è una citazione di Jeff Parker,
    in Gran Bretagna:
  • 12:00 - 12:03
    "Oggi la famiglia è percepita
    come un calderone di conflitti,
  • 12:03 - 12:06
    nel quale ciascuno dei giocatori
    ha interessi diversi...
  • 12:06 - 12:09
    il conflitto sessuale,
    il conflitto genitori-figli
  • 12:09 - 12:12
    e il conflitto tra fratelli,
    simultaneamente".
  • 12:12 - 12:14
    Anche questo viene insegnato
    nei curricula di biologia.
  • 12:14 - 12:19
    Se fosse vero, dipingerebbe un quadro
    piuttosto fosco delle aspirazioni
  • 12:19 - 12:23
    che tutti noi abbiamo
    verso la costruzione di una vita migliore
  • 12:23 - 12:27
    e fondata sulla collaborazione,
    ma potrebbe anche non essere vero.
  • 12:27 - 12:30
    L'idea della famiglia biologica
  • 12:30 - 12:33
    che sto suggerendo
    da un anno a questa parte
  • 12:34 - 12:36
    è riassunta in questo diagramma,
  • 12:36 - 12:40
    nel quale la relazione tra i due genitori
    è essenzialmente collaborativa
  • 12:40 - 12:45
    e la collaborazione è realizzata
    attraverso l'intimità fisica
  • 12:45 - 12:49
    che porta alla cooperazione,
    che risolve il conflitto genetico.
  • 12:49 - 12:51
    Perché non possiamo evitare il fatto
  • 12:51 - 12:54
    che all'inizio ci sia
    un conflitto genetico.
  • 12:54 - 12:56
    Ma dev'essere risolto.
  • 12:56 - 12:59
    Per quanto riguarda la relazione
    genitori-prole,
  • 12:59 - 13:04
    credo ci sia in gioco un effetto legato
    alle risorse da destinare alla prole
  • 13:06 - 13:09
    che produce un incentivo
    per risolvere il conflitto genetico.
  • 13:09 - 13:14
    Quel che sto facendo in questo caso
    è basarmi sulla teoria economica
  • 13:14 - 13:16
    dell'organizzazione aziendale,
  • 13:16 - 13:22
    considerando la famiglia come se fosse
    un'azienda il cui prodotto è la prole.
  • 13:22 - 13:25
    E mi sto chiedendo
    se la sua organizzazione,
  • 13:25 - 13:27
    l'organizzazione economica di un'azienda,
  • 13:27 - 13:31
    può servire o meno da guida per capire
    la vita famigliare degli animali.
  • 13:31 - 13:36
    Nel caso specifico
    dell'azienda genitori-prole,
  • 13:36 - 13:40
    il genitore è in una posizione
    in cui fornisce il cibo alla prole,
  • 13:40 - 13:46
    e quel che fa è indicare
    il prezzo del cibo alla prole,
  • 13:47 - 13:50
    la quale paga
    per la quantità
  • 13:50 - 13:52
    di cibo che richiede.
  • 13:52 - 13:58
    La prole comunica la propria curva
    della domanda al genitore.
  • 13:58 - 14:01
    E se il genitore conosce
    la curva della domanda
  • 14:01 - 14:05
    può stabilire il prezzo
    che la prole dovrà pagare per il cibo,
  • 14:05 - 14:10
    in modo che questa comunichi onestamente
    i propri bisogni al genitore.
  • 14:10 - 14:15
    Quando questo accade la famiglia funziona
    come un'unità molto efficiente
  • 14:15 - 14:17
    nella produzione della prole.
  • 14:17 - 14:22
    Quindi la collaborazione
    viene raggiunta in due modi:
  • 14:22 - 14:27
    attraverso l'intimità fisica,
  • 14:27 - 14:31
    che produce la collaborazione,
  • 14:31 - 14:36
    o attraverso lo stabilire incentivi,
    e in questo caso le circostanze cambiano.
  • 14:37 - 14:43
    Nel mio lavoro sono stata fortunata
    ad avere l'aiuto di questi collaboratori,
  • 14:44 - 14:49
    Erol Akçay, dalla Turchia,
    and Priya Iyer, dall'India.
  • 14:50 - 14:52
    Grazie mille.
  • 14:52 - 14:54
    (Applausi)
Title:
La diversità sessuale in natura: Joan Roughgarden a TEDxAmazonia
Description:

Un intervento molto interessante di Joan (una volta Jonathan) Roughgarden, un'affermata biologa evoluzionistica della Stanford University, che ha scritto il libro "Evolution's Rainbow" (L'arcobaleno dell'evoluzione), nel quale sostiene che la teoria della selezione sessuale di Darwin potrebbe essere difettosa e la reputa inutile e assurda poiché la diversità sessuale in natura non è limitata ai soli due generi specificati in qualsiasi curriculum accademico di biologia.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
15:26

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