-
Caro Thay,
-
cara amata comunità,
-
è così bello essere qui con voi.
-
Avevo molte cose da fare,
-
e Sister Chan Khong mi ha detto - devi venire. -
-
così eccomi qui.
-
Sono venuta.
-
Ascolto sempre sorella Chan Khong.
-
Il mio nome è Cheri Maples.
-
Ero ufficiale di polizia da sette anni,
-
alla fine dovevo decidere,
-
per caso o una coincidenza,
-
o per una serie di cause
e condizioni che si sono riunite,
-
Sono stata al mio primo ritiro con Thay.
-
Prima di questo avevo notato che per molti agenti di polizia
-
tre cose cominciano ad accadere a un certo punto della loro carriera,
-
e queste erano già successe a me.
-
Tre i maggiori effetti del nostro lavoro:
-
dal punto di vista fisico
-
che succede?
-
Anche molti di voi possono aver notato questo
-
se vivete una vita molto indaffarata.
-
La ricerca scientifica ha dimostrato che tutti
abbiamo una certa quantità di adrenalina,
-
ed è normale una certa quantità di adrenalina.
-
per le persone che sanno come essere o piuttosto che fare,
-
probabilmente molte di voi che siete qui.
-
Che cosa succede agli agenti di polizia?
-
-...e voi potete probabilmente comprendere questo - hanno molti copiti da svolgere
-
è l'adrenalina inizia a crescere molto| a causa di iper vigilanza,
-
sono preoccupati per la propria sicurezza
e la sicurezza degli altri.
-
Sono sempre presi da ciò che può andare storto,
-
Non tanto a ciò che può andare dritto,
-
che è ciò che succede la maggior parte delle volte;| ma a ciò che può andare storto.
-
C'è un sacco di iper vigilanza.
-
Così l'adrenalina cresce molto al difuori della soglia normale,
-
e presenta un picco come questo,
-
e ci vogliono ventiquattro ore
-
per farlo tornare nel range della normalità.,
-
ma accade che la gente torna al lavoro prima,
-
prima che le ventiquattro ore siano passate
-
Quindi, le loro vite cominciano ad essere come questo,
-
vorrei solo mostrarvelo visivamente.
-
Quassù, le persone prendono decisioni di comando,
-
salde sui loro piedi, hanno il senso dell'humor
-
l'adrenalina è alta.
-
E poi qui sotto,
-
quando cominciano la loro vita a casa,
-
non hanno più energia,
-
sono svogliati, depressi,
-
quaggiù accadono molte cose simboliche,
-
la depressione è molto forte.
-
E come sorella ha detto Chan Khong,
-
molti agenti di polizia si tolgono la vita – negli Stati Uniti almeno -
-
Quelli che si tolgono la vita,
-
sono 4 volte di più di quelli che vengono uccisi nello svolgere il loro dovere.
-
Questo è un fenomeno molto reale.
-
Dal punto di vista fisico,
-
ci sono effetti
-
che sono molto devastanti.
-
Questa è la prima area,
-
ed emotivamente, cosa succede?
-
All'inizio gli effetti manifesti sono irritazione e impazienza
-
e rabbia e depressione,
-
c'è un sacco di cinismo
-
sostenuto dal vivere in |gruppo con agenti come te
-
- ho fatto un test di associazione di parole, se chiedo:
-
"Qual è la prima cosa| che ti viene in mente con la parola capo Boy Scout?"
-
quando si sente la parola capo Boy Scout
-
vi garantisco che tutti urlerebbero insieme: “pedofilo" .
-
Perché quelli sono i capi Boy Scout |con i quali noi abbiamo a che fare.
-
Quindi, sono molto cinici i| tipi di risposte che si sviluppano,
-
e anche spiritualmente gli effetti|di fare questol lavoro, credo,
-
sono che ci si costruisce un'armatura
e un'insensibilità del cuore.
-
E' molto difficile essere compassionevoli con questo corso di cose.
-
L'altra cosa che accade
-
è che si sviluppa quella che io chiamo la sindrome di "uso qualcosa per"
-
Uso la conoscenza per innaffiare i semi della gioia.
-
uso l'andare in bici|. Uso il fare sport.
-
Uso il giardinaggio. Uso lo scrivere poesie.
-
Uso l'avere un hobby.
-
Tutto ciò non esiste di per se,
-
Il mondo diventa sempre più piccolo,
-
perchè il lavoro a turni e gli orari strani
-
ti fanno pensare che la gente non capisce.
-
alla fine stai e socializzi solo con altri agenti di polizia.
-
Quindi tutti questi comportamenti vengono rinforzati.
-
Ecco come ero al mio primo ritiro
-
con Thay nel 1991.
-
Avevo avuto un infortunio sul lavoro
-
e sono andata da una chiropratica,
-
era molto vicina a dove lavoravo.
-
Nella sala d'attesa c'era un libro di Thay,
-
era Essere Pace.
-
Lo presi e cominciai a sfogliarlo,
-
Pensai: "Hmmm,
-
questo è molto interessante. "
-
Poi mi fu ordinato di non lavorare per un po',
-
e vidi un volantino sulla sua bacheca
-
di un ritiro che
Thich Nhat Hahn avrebbe fatto
-
in Munda Line, Illinois, nel 1991,
-
così ho pensato: “Bene, ci provo."
-
Sono arrivata molto blindata e difesa.
-
Pensavo che la gente mi avrebbe odiato
-
perché ero un agente di polizia.
-
Questo accade molto spesso, anche tra le persone che si dicono politicamente progressiste,
-
appena vedono l'uniforme immediatamente pensano di sapere chi sono io.
-
Questa è un'abitudine. Sono arrivata e cosa è successo?
-
Voglio mostrarvelo,
-
è molto interessante quello che è successo.
-
Immaginate...
-
quello che facemmo?
-
Il ritiro fu abbastanza tranquillo.
-
Thay diede i suoi soliti insegnamenti,
-
abbiamo fatto meditazione seduta, abbiamo fatto la meditazione del cibo,
-
abbiamo fatto meditazione camminata.
-
Non c'erano molti monaci allora, come ci sono ora;
-
Sister Chan Khong era lì.
-
Molti dei monaci
hanno avuto un enorme impatto sulla mia vita.
-
Che cosa chiunque vede qui?
-
Un punto rosso.
-
Beh, questo è dove vivevo e …
-
Penso che la meditazione
e la consapevolezza
-
ci aiuta a vedere
lo spazio bianco intorno, giusto?
-
Tutta questa spaziosità,
-
Tutta questa spaziosità ci è disponibile, |ma noi andiamo dritti al punto rosso.
-
Eccoci con tutta questa
spaziosità a nostra disposizione,
-
ci aggrappiamo stretti ai nostri piccoli punti rossi:
-
ai nostri pensieri e alle nostre emozioni.
-
Qui fuori l'amore è disponibile,
la felicità è disponibile.
-
il non andare e il non venire è disponibile,
il vuoto è disponibile,
-
la spaziosità di essere
in tutto e niente allo stesso tempo.
-
Questo è quanto! Anche solo dopo quel primo ritiro,
-
ho iniziato intuitivamente a capire un po' di questo.
-
Non lessi molto,
-
tutto quello che volevo fare era praticare.
-
Ho cominciato a pensare alla meditazione
-
come un modo per riposare la mia mente,
-
con questa consapevolezza aperta.
-
In quel ritiro ho toccato la pace, in un modo davvero favoloso.
-
Molte cose strane accaddero dopo quel ritiro.
-
Tornai a casa,
-
allora lavoravo la notte, come sergente,
-
e andavo alle chiamate
-
e non riuscivo a capire
perché tutti intorno a me erano cambiati.
-
sembravano essere diventati più gentili in mia assenza.
-
Anche le persone che arrestavo
-
(Risate)
-
Non aveva alcun senso per me.
-
Non capivo..., forse qualcuno aveva spruzzato in giro
-
Prozac o qualche altro
anti depressivo mentre ero via.
-
Mi ci è voluto un po' per realizzare
-
che era la mia energia ad essere diversa
-
e che la gente stava rispondendo ad essa.
-
Questo è stato un insegnamento incredibile per me
-
perché quello era, alla prova dei fatti.
-
Cos'altro successe a quel ritiro?
-
Sister Chan Khong ve l'ha detto,
-
venni in contatto con i| cinque addestramenti alla consapevolezza
-
e naturalmente con il primo: |" rispetto per la vita" ,
-
e dissi: "Non posso prendere questo,
porto la pistola per vivere,
-
e non so mai cosa può succedere."
-
E ancora oggi, non ricordo bene| se fosse Thay o Sister Chan Khong,
-
uno dei due mi disse:
-
"Chi altro vorremmo portasse una pistola |, se non qualcuno che lo farà consapevolmente?"
-
(Risate)
-
Oh! Un modo tutto nuovo di guardare alle cose.
-
Quello che è successo per me è stato come una svolta,
-
ci è voluto un po',
perché i cambiamenti pian piano si stabilissero,
-
ma ho smesso di fare il mio lavoro
in modo meccanico.
-
E quello che ho iniziato a vedere
-
è quello che ho veramente davanti a me,
-
che avevo perso
con l'atteggiamento che avevo prima:
-
un essere umano che soffre
che ha bisogno del mio aiuto
-
e che spesso non ha nessun altro a cui rivolgersi.
-
Così ho iniziato a prendermi il tempo
mentre andavo alle chiamate
-
cercavo di connettermi con persone
da uno spazio diverso,
-
E presto ebbi delle esperienze:
-
una delle mie preferite, che mi piace raccontare
-
è di essere andata
a una chiamata per violenza domestica - in questi casi
-
avevamo in quei giorni una direttiva di arresto obbligatorio;
-
quindi se qualcuno minacciava qualcun'altro,
-
in un modo fisico o in qualsiasi altro modo,
-
bisognava arrestarlo -
-
Quello era un arresto obbligatorio.
-
Così sono andata a questa chiamata,
e non avevo alcun'altra possibilità,
-
e una donna corse fuori e disse:
-
"Mio marito ha la mia bambina
e io ho molta paura.
-
Ci siamo appena lasciati e lui non vuole
-
che lei venga con me. Io sono venuta a prenderla,
-
abbiamo un accordo
-
e ora è il mio turno."
-
Le ho chiesto di andare ad aspettare
in macchina, giù nel cortile
-
e sono andata a bussare alla porta,
-
E c'è che Io ero alta circa 53 pollici-
-
e questo uomo 63, 64 pollici,
-
che ha aperto la porta e sembrava molto arrabbiato,
-
potevo vedere la sua sofferenza,
-
era così ovvio per me.
-
Con voce molto calma ho detto:
-
"Posso entrare ?| Sono qui solo per ascoltare ed aiutare."
-
Sono entrata e ho visto
la bambina in fondo
-
e ho detto: “vedo tua figlia qui
-
e so che la ami e so quanto ti prendi cura di lei,
-
e vedo anche che ha paura
-
e so che tu non desideri questo;
-
così lasciamola andar fuori con la madre
-
e tu ed io parliamo"
-
E lui ha acccettato.
-
L'arresto doveva essere fatto a questo punto
-
ma si poteva fare a meno di caricare la situazione,
-
era solo una questione di essere
compassionevole e consapevole.
-
Così ho violato il regolamento
-
e con la pistola e il mio giubbotto antiproiettile
-
Mi sono seduta sul divano accanto al ragazzo,
ciò che non avrei mai dovuto fare,
-
e lui ha iniziato a
piangere tra le mie braccia.
-
Questa è stata un'esperienza incredibile per me,
-
nei termini di cosa può fare un po' di gentilezza
e di compassione
-
e che ci sono modi alternativi
per rispondere alle persone.
-
Naturalmente quando sei arrabbiato,
irritato e cinico su te stesso,
-
è davvero difficile
vedere queste possibilità.
-
Mi sono imbattuta in questo uomo tre giorni più tardi.
-
Stavo camminando
per la strada dove vivevo
-
e lui è venuto dietro di me,
-
- si sa non è buona cosa star dietro ad un agente di polizia -
-
(Risate)
-
Mi ha preso in braccio dicendo:
-
"Tu! Tu! Mi hai salvato la vita, quella notte."
-
Tenendomi in braccio
-
E' stata un'esperienza meravigliosa.
-
Mi sono serviti soprattutto due degli insegnamenti di Thay
-
e dell'Ordine dell'Interessere, e di questa nostra comunità,
-
la nostra comunità internazionale,
-
e ritengo sia
molto importante focalizzarli.
-
C'è una tale enfasi, non solo
sulla felicità nel momento presente
-
e sulla pratica di base della consapevolezza,
-
ma anche sulla costruzione di comunità |e l' impegno sociale.
-
Queste due cose non si trovano
-
così enfatizzate in altre tradizioni buddiste.
-
Ad oggi ho sentito gli insegnamenti
di molte tradizioni diverse,
-
ma queste due cose sono così speciali.
-
E ho iniziato a pensare |a un Sangha, a una comunità.
-
Sono entrata in un Sangha
subito dopo la pensione
-
Ma penso che la comunità è ovunque mi trovo,
-
Penso che il mio posto di lavoro è un Sangha;
-
penso alla mia famiglia come un Sangha.
-
Quando ho fatto azioni pratiche per la comunità,
-
Ho iniziato a pensare
a tutti noi come un Sangha.
-
Quindi penso che la comunità
è un grande insieme.
-
Nel 2002 sono venuta a Plum Village,
-
erano passati 11 anni, avevo praticato
-
e la mia pratica era diventata sempre più profonda,| ed ero venuta al ritiro,
-
per diventare un membro dell'Ordine dell'Interessere
-
Thay mi trasmise |i 14 addestramenti alla consapevolezza
-
Insieme ad altre 32 persone,
-
Ero venuta per il Ritiro dei 3 mesi
-
e avevo avuto molto tempo per stabilizzarmi.
-
Scrissi una lettera a Thay,
-
- Penso che si scriva ancora la lettera| per essere ordinati -
-
e non pensavo che lui leggesse le lettere.
-
Così la misi nella campana.
-
La mia lettera era molto reale;
-
nel mio lavoro stavo ancora lottando
-
con la senzazione che ci fosse una
-
reciproca complicità tra vittima ed aggressore.
-
Il giorno dopo ci fu un discorso di Dharma,
-
Non ricordo in quale sala,
-
ma Thay ha tenuto un discorso di Dharma
sui diversi aspetti dell' amore.
-
Ero seduta in fondo alla sala
-
e lui parlò degli agenti di polizia
-
e appena ho sentito questo
-
delle lacrime iniziarono a rigare il mio volto.
-
Un'altra grande intuizione ha avuto luogo,
-
ho sentito quant'era delicato e |comprensivo l'insegnamento di Thay
-
su "siamo tutti vittime e oppressori."
-
Questo ebbe un effetto a catena
e una delle cose che successe
-
Io non so nemmmeno chi fosse e
-
e lei non saprà mai
gli effetti a catena di questo -
-
se questa persona è quì me lo dica
-
Stavamo facendo meditazione del lavoro
tagliando le verdure,
-
e ho detto: "ho questa immagine
molto e molto ridicola nella mia testa
-
di agenti di polizia che si tengono per mano
e fanno meditazione camminarta insieme,
-
creando passi di pace sulla terra".
-
Lei mi guardò e disse:
-
"Cheri, si può fare qualcosa perchè questo accada,
-
è possibile realizzare questo obiettivo. "
-
Il Giovedi c'era
una sessione di domande e risposte,
-
mi sono alzata e ho chiesto a Thay
-
se sarebbe venuto a fare un ritiro
per gli agenti di polizia.
-
Ero molto preoccupata per
quale poteva essere la sua risposta
-
e all'opposto, quale fu la mia felicità
-
Quando egli alzando gli occhi mi disse:
". Sì, penso che possiamo fare l'anno prossimo"
-
ciò significava che c'era
un anno per organizzare le cose
-
e convincere degli agenti di polizia
a partecipare a un ritiro di consapevolezza…
-
con un insegnante buddista…
-
Successero molte cose
nel corso di quel anno,
-
troppe,
-
Non ho avuto il tempo di affrontarle tutte.
-
Era molto, molto difficile.
-
Ci fu una grande reazione.
-
Prima di tutto ho iniziato a ricevere e-mail cariche di odio;
-
nei termini di: - Io sono cristiano e voglio
offrire un ritiro sulla riduzione dello stress.
-
- Separazione tra Chiesa e Stato,.....
-
Volevamo arrivare ad un ritiro non settario
-
ed è stato molto impegnativo.
-
Ma ho avuto persone meravigliose del mio Sangha
-
e avevamo contatti personali con i monaci.
-
Questo aiutò molto.
-
Così è accaduto,Thay è venuto
-
e ci sono state, non ricordo
quante persone.
-
C'erano circa 16 ufficiali
dal mio dipartimento di polizia
-
che erano lì,
-
e dopo il primo discorso di Dharma di Thay,
-
che era: "La violenza genera violenza",
-
e nel quale parlò di come
-
se si agisce con violenza| si genera rapidamente violenza nell'altro.
-
Gli agenti di polizia,
dopo quel primo discorso
-
mi circondarono e mi chiesero:
-
- Cheri, cosa dovremmo fare?
-
Cosa vuol dire:|" non si può| combattere la violenza con la violenza" ?
-
Cosa significa?
Cosa dovremmo fare?
-
Vogliamo parlare con lui. -
-
(Risata)
-
E io dissi: - Bene,
-
Non ho mai avuto un colloquio personale |con Thich Nhat Hahn,
-
ma vedrò cosa posso fare. -
-
Quella fu un'altra storia.
-
Thay venne e parlò ancora con gli agenti di polizia,
-
e dopo un'ora trascorsa con loro,
-
il clima nell'intera stanza cambiò.
-
E' stato così bello,
-
e dopo questo non ci fu più alcun problema
-
ne obiezioni per l'intera settimana.
-
Una delle cose che più mi colpì,
alla fine di quel ritiro,
-
è che Thay disse: "Stiamo andando ad ascoltare| degli agenti di polizia"
-
nella serata di Giovedi,
prima che il ritiro si concludesse,
-
gli agenti di polizia si presentarono
-
e non ho mai sentito
agenti di polizia condividere così.
-
Condivisero su come era la loro vita, come agenti di polizia,
-
e mai prima d'allora avevo
-
visto un insieme di persone essere così ricettivo
-
a ciò che ognuno aveva da dire.
-
Fu così -
-
Ho potuto vederli illuminarsi,
-
ed è stato così significativo
-
che ci fossero persone ben disposte verso tutto ciò.
-
Alla fine di quel ritiro,
-
i 16 agenti del mio reparto e io,
-
ci siamo tenuti per mano e abbiamo fatto la meditazione camminata.
-
Quindi, non si sa mai quello che può succedere e i suoi effetti a catena
-
Dopo sono accadute ogni genere di cose.
-
Una volta, in mezzo alla strada, a Madison,
-
- Questa è una delle tante cose che sono successe,
-
questa è una storia che mi piace molto -
-
una delle persone che aveva partecipato al ritiro, venne da me e disse:
-
"Cheri, ho appena visto due dei vostri ufficiali,
-
due dei giovani ufficiali| che erano al ritiro,
-
stavano arrestando qualcuno
-
e mi hanno riconosciuto.
-
li hanno fatti salire nella parte posteriore della macchina,
-
poi hanno fatto loro un inchino
-
(Risata)
-
Ho detto: "Bene, quando ci inchiniamo
alla persona che stiamo arrestando
-
questa è la comunità che vorremmo fare,
-
siamo davvero arrivati."
-
Quindi, sono successi veramente dei miracoli.
-
E poi, nel 2007, sono andata in Vietnam.
-
Probabilmente anche molti di voi ci sono stati.|Un grande gruppo di occidentali,
-
con Thay e la comunità monastica. Questo ha avuto un grande impatto su di me.
-
Verso la fine di questo viaggio,
-
Sister Chan Khong mi disse
-
che Thay voleva |che io diventassi insegnante di Dharma,
-
Quindi trasmettermi la lampada,
-
E fu così,
-
che nel 2008, accadde che mi fu trasmessa la lampada.
-
Questa è la gatha, la mia gatha per Thay
che vorrei condividere con voi.
-
- In questa occasioene,
-
Thay e i nuovi maestri|si scambiano sempre delle gatha :
-
“Inspirando,
-
So che la consapevolezza
è la via della pace
-
Espirando,
-
So che la pace
è la via della consapevolezza
-
Inspirando,
-
So che la pace è la via per la giustizia
-
Espirando,
-
So che la giustizia è la via per la pace
-
Inspirando,
-
So che il mio dovere è quello di dare| sicurezza e protezione a tutti gli esseri
-
Espirando,
-
* Sono umiliato e onorato
dal mio dovere di un ufficiale di pace
-
Inspirando,
-
Scelgo la consapevolezza come la mia armatura
e la compassione come la mia arma
-
Espirando,
-
Aspiro a portare l'amore
e comprensione a tutti coloro che io aiuto."
-
Così è stato davvero meraviglioso.
-
Grazie.
-
Grazie al Sangha
che sostiene tutti noi.
-
Ci sono tre aree interconnesse
-
che io trovo si evidenziano nel mio
lavoro personale;
-
nel corso degli anni
-
la pratica |mi porta sempre più in profondà,
-
fa questo il mio stesso lavoro interiore,
-
il mio fare meditazione |e praticare la consapevolezza,
-
che è naturalmente la base di tutto.
-
La seconda area sono i rapporti,
-
e la terza è l'essere impegnata socialmente.
-
Negli Stati Uniti c'è un uomo afro-americano,
-
il suo nome è Cornell West,
-
che ha detto la quintessenza
-
di ciò che io penso dovremmo vedere nella polizia. Ha detto:
-
“La giustizia è ciò che l'amore
mostra in pubblico."
-
La giustizia è ciò che l'amore mostra in pubblico.
-
Come sarebbe diverso il nostro sistema di guardare,
-
se adottassimo questa definizione della giustizia
-
come base per il nostro intero sistema?
-
Sarebbe incredibile.
-
Una delle cose
che il Buddha era così bravo a fare è
-
spiegare l'architettura |che crea la nostra angoscia
-
e fornire l'architettura che può liberarci.
-
E Thay è così meraviglioso
-
a trasmetterci gli insegnamenti buddisti
-
in modo così semplice
perchè possiamo comprenderli.
-
Una delle cose che sono successe per me....
-
può probabilmente essere
-
come Thay descrive
la psicologia della consapevolezza.
-
Nella psicologia della consapevolezza
-
ci sono due cose che ci vengono insegnate:
-
- una è come essere un buon guardiano
del museo del nostro passato,
-
- l'altra è come essere un buon giardiniere
della nostra coscienza deposito.
-
Quindi, se siamo un buon curatore
del museo del nostro passato,
-
vuol dire che siamo in grado di guardare al nostro passato
-
comprendendolo e mettendolo |al servizio della nostra libertà
-
se invece lo allontaniamo
e non lo mettiamo in relazione con il resto
-
ci attacchiamo alle nostre ferite,
-
perché continuamente
-
facciamo si che il nostro passato ritorni,
-
e si mantenga viva la nostra ferita.
-
Siamo qui inoltre per imparare
come essere un buon giardiniere.
-
Stiamo imparando come inclinare |la nostra mente verso...
-
Stiamo imparando che possiamo inclinare
nostra mente verso il nostro cuore,
-
e innaffiare i semi della gioia,| la gentilezza, la comprensione,
-
e la compassione.
-
Ma per essere in grado di fare questo,
-
dobbiamo capire
-
come la nostra esperienza
nasce momento per momento.
-
Quindi, possiamo cominciare a riconoscere,
a guardare cosa sorge
-
e notare come la nostra esperienza
nasce momento per momento.
-
Se possiamo fare ciò
siamo in grado di fare scelte consapevoli
-
su come porre il cuore e la mente.
-
Questo probabilmente è| la cosa più potente
-
che è successa a me
nel corso degli anni di questa pratica.
-
Tante persone
vengono da me e mi dicono:
-
"Cheri, sei diventata così tenera."
-
E credo che sia vero!
-
Sapete, quelle stratificazioni protettive,
le armature, rimosse una alla volta.
-
Ho imparato a conoscere il desiderio e l'avversione
-
e ho imparato come lavorarci.
-
Una delle cose| che ho notato su di me,
-
una forma sottile di desiderio
che desideravo molto guarire,
-
era il desiderio di essere calma.
-
Questo desiderio di essere calma,
-
con tutti i suoi vantaggi e bla, bla, bla...
-
E tutto il fare che va di pari passo con esso
-
e l'identità che questo crea.
-
Così ci si costruisce questa identità,
-
solo per imparare poi che la si
deve lasciar andare,
-
perché gran parte di questa pratica
-
è lasciare andare l'ego.
-
Purtroppo nella nostra società
-
il successo viene spesso identificato con il fare.
-
Una delle cose che amo
-
e che Thay mi ha aiutato a capire,
-
è che la qualità del tuo fare
-
dipende sempre dalla qualità del tuo essere.
-
Se vuoi davvero che questo si manifesti
-
devi avere una certa disciplina;
-
le cose
che contano di più, non possono
-
essere in balia delle cose
che contano meno.
-
Così spesso pensiamo:
-
farò solo questa cosa
-
e poi mi concentrerò sulla mia pratica.
-
Così ci abituiamo ad attendere,
-
abitualmente sospesi,
-
diventiamo dipendenti da fare.
-
Ci sono così tante persone |esauste, dipendenti da fare.
-
Nella nostra cultura
-
abbiamo un sacco di persone
stanche e cortocircuitate.
-
e ciò porta ad un sacco
di comportamenti contenziosi.
-
Questa comprensione è la chiave di questa pratica.
-
Voglio raccontarvi una piccola storia
-
quando la ripenso
mi fa sorridere così tanto.
-
Era la mia prima settimana |di lavoro come agente di polizia;
-
Ero un poliziotto di strada.
-
Una delle prime volte che si usciva da soli
-
dopo le esperienze con i nostri formatori sul campo.
-
Stavamo cavalcando da soli
-
e mi è accaduta questa cosa:
-
- abbiamo un momento di passaggio delle informazioni prima di iniziare il turno -
-
il tenente del mio turno mi ha detto:
-
"Maples, c'è un ragazzo senza fissa dimora
-
giù nel garage
-
dove ci sono le nostre macchine,
-
voglio che tu vada giù
e lo mandi fuori,
-
fai un breve salto a fare questo.
-
E io dico, "OK"
-
e vado giù,
e cerco di parlare con questo uomo.
-
Lui mi dice che resta lì e non va da nessuna altra parte
-
perché lui è il presidente
degli Stati Uniti.
-
Invece di comprendere che non sta bene,| mi metto nella sua stessa posizione
-
e discuto con lui che non è
il presidente degli Stati Uniti,
-
e divento sempre più nervosa
-
perché so che molti poliziotti veterani
-
stanno scendendo le scale,
-
e non posso mancare
al mio primo incarico, giusto?
-
Ciò non è buono.
-
Alla fine, uno dei poliziotti arriva giù.
-
Mi dice: "Permettimi di mostrarti come si fa."
-
Va a prendere la chiave
-
della macchina più vicina all'uomo,
-
apre la porta sul retro,
-
e dice: "Signor Presidente,
la vostra limousine vi aspetta."
-
(Risata)
-
E il ragazzo entra e se ne vanno.
-
Anche questo mi ha insegnato come lavorare per il cambiamento sociale.
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Una delle cose che penso |sia veramente importante
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è che dobbiamo imparare la differenza
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tra autostima e amore per se stessi,
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perché finche non impariamo |un sincero amore per noi stessi
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la nostra pratica non funziona
bene con gli altri
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E quando dico autostima, voglio dire,
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Noi abbiamo un sacco di “dover fare" ,
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la spiritualità New Age| riempie le nostre librerie,
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c'è moltissimo sull' auto-miglioramento, giusto?
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Si può fare un lavoro a tempo pieno |per auto-migliorarsi
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questo porta ad una alta autostima,
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e credo che sia meglio
di una bassa autostima.
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Ma il problema è che continui a confrontare te
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con le altre persone,
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e, a volte, c'è competizione con gli altri
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e segretamente speri |che facciano peggio di te.
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Non è un modo molto buono
di vivere una vita spirituale.
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Con un sincero amore per noi stessi impariamo non solo a darci empatia
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ma a volerci veramente bene.
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Una delle cose che ho notato,
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quando con la pratica riesco a fare questo,
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e che la tensione in me si abbassa
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e io sono più felice
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Quando l'eccitazione si rialza
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e tutti i semi dell'abitudine
sono pronti a entrare in azione.
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Vorrei avere più tempo, ma so
che è molto che siete seduti;
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voglio andare direttamente ai merito,
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vi leggerò una citazione di Thomas Merton
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E poi vorrei parlarvi| delle 5 cose
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che secondo me sono importanti
nella professione di poliziotto..
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ok?
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Thomas Merton ha detto questo
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- per me è molto vero,
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la summa degli insegnamenti di Thay - :
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"Permettiamo a noi stessi di farci trasportare via
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da una moltitudine di preoccupazioni contrastanti;
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cediamo a troppe richieste;
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ci impegnamo in troppi progetti;
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vogliamo aiutare tutti e tutto;
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soccombiamo alla violenza.
-
La frenesia del nostro attivismo
neutralizza il nostro lavoro per la pace;
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distrugge la nostra stessa
capacità interiore di pace;
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distrugge la fecondità
del nostro lavoro
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perché uccide la radice della saggezza interiore,
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che rende proficuo il lavoro ".
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Una delle cose che voglio dire,
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e sto facendo un sacco di lavoro impegnato,
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Abbiamo ora dei progetti con le prigioni del Wisconsin,
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Stiamo estendendo l'esperienza fatta in| un istituto penitenziario a tutto il sistema,
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e sono felice di poter dire che ora siamo in grado
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di cominciare a portare l'insegnamento sulla Mindfulness alle guardie.
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Abbiamo vissuto la segregazione,
-
ma questa cultura sta cambiando| e la gente lo ha notato.
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C'è molta ricerca scientifica, fuori, sulla mindfulness
-
e ora ci chiede di portare questa pratica
non solo alle guardie carcerarie,
-
ma anche agli agenti della libertà vigilata
e della libertà condizionale
-
Questo è un lavoro enorme!
-
E ci sono anche progetti più piccoli. -
-
ma voglio dirvi,
-
è importante mantenere la |nostra pratica personale,
-
è per questo che abbiamo
sessanta giorni di consapevolezza
-
come membri dell'Ordine dell'Interessere,
-
è così importante mantenere
l'energia della nostra pratica viva.
-
Ora, ho sentito che |si usa questo termine:
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“la fatica della compassione"
-
Avete mai sentito parlare di questo?
-
Per me, è un segno che stiamo
violando la nostra stessa natura,
-
è il risultato
di dare troppo,
-
e ne risulta che diamo| quello che non abbiamo
-
e questo è il massimo perchè| allora non diamo niente.
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Penso che è da qui che viene| " la fatica della compassione"
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Quando invece ciò che diamo
-
è una parte importante
del nostro viaggio,
-
quando si tratta di
una realtà viva del nostro lavoro interno,
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allora ci si rinnova e si toglie limiti alla nostra stessa natura.
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Questo significa chel la nostra pratica|deve essere molto forte e molto viva.
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Per quanto riguarda poi le nostre relazioni, voglio solo dirvi
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che per me sono la cartina al tornasole della nostra spiritualità.
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Se la nostra pratica non si| rispecchia nei nostri rapporti,
-
allora c'è qualcosa che non va.
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Questo può aiutarci a|prendere una giusta direzionare,
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è una risorsa per sviluppare| la nostra pratica nel tempo;
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soprattutto per chi porta quotidianamente una pistola.
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Ho sperimentato
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I'incredibile potere di guarigione| della non-aggressione.
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Ho imparato a portare in ogni interazione
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l'intenzione di non causare ulteriori danni,
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e anche quando ho dovuto usare la forza,
-
questa intenzione era sempre in me.
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Un' altra cosa che Thay mi ha insegnato| e che è stata molto preziosa,
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è che esiste una compassione gentile| ma anche compassione forte
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La saggezza ci aiuta a capire
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quando usare l'una o l'altra.
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Questo è molto importante.
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Il modo in cui parliamo
e ci relazioniamo con gli altri
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è il contributo più importante |che possiamo dare alla Pace.
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Mi ricordo un episodio,|di quando ero capitano
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e mi occupavo della formazione del personale
-
- ero responsabile della|formazione dell'intero reparto,
-
ed ero riuscita ad ottenere |alcuni buoni risultati -
-
Ero seduta al mio computer,
-
lavoravo ad un curriculum accademico,
-
quando uno dei miei giovani ufficiali
entrò e mi chiese:
-
“Per favore Capitano, posso parlarle?"
-
E dentro di me ho pensato: "Argh!",
-
perché non volevo interrompere quello che stavo facendo,
-
Ho visto questo fatto
-
ed è stato una grande lezione per me.
-
Ho immediatamente compreso
-
e ho preso un impegno con me stessa
-
- stavo per scambiare |lo sfondo con il primo piano -
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Le relazioni umane devono essere|più importanti di qualsiasi altra attività!
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Questo significava fare| una lista delle priorità.
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Ciò voleva dire sconvolgere lo scenario,
-
fare meno cose,
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ma sapere che la cosa più importante
-
era dare la mia presenza
ad un altro essere umano.
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Non possiamo mai sapere gli effetti a catena che questo crea.
-
Bene, avrei molte altre cose da dirvi
-
ma ora
-
vorrei parlarvi
-
dell'attuale sistema di giustizia penale
-
e di quello che penso si dovrebbe cambiare.
-
Non posso parlare
-
per quello che sta succedendo in Europa
-
o in Vietnam o in Thailandia
-
o in altri paesi,
-
ma posso parlare per quello che sta
succedendo negli Stati Uniti.
-
Il nostro attuale
sistema di giustizia penale
-
si basa su una premessa molto difettosa:
-
la punizione del colpevole
-
guarisce la vittima |e lo aiuta a riabilitarsi -.
-
Ho scoperto che nessuna di queste due cose è vera,
-
anche se sembra riflettere una convinzione collettiva
-
che contribuisce invece a molte disfunzioni nelle relazioni interpersonali e nel sistema,
-
perché non riconosce
-
una delle premesse di base
della giustizia riparativa:
-
cioè che non è |il pentimento del malfattore
-
che crea il perdono,
-
ma è il perdono della vittima
che crea il pentimento.
-
Ho visto accadere questo
più e più e più volte.
-
Allora cosa dobbiamo fare
-
per cambiare il sistema di giustizia penale?
-
Ho focalizzato cinque cose:
-
una è che abbiamo bisogno di riconoscere
-
ciò che un ufficiale di polizia fa nel suo lavoro
-
E se pensate ai militari
o ai membri delle squadre di assalto
-
o dei corpi speciali di polizia,
-
gli effetti di cui ho parlato
sono molto più intensi.
-
Così si insegna a queste persone
come proteggersi fisicamente.
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Insegniamo loro come mantenere se stessi
e gli altri al sicuro
-
attraverso l'uso della forza |e il come usare la forza.
-
Ma non gli insegniamo
come mantenersi al sicuro emotivamente.
-
Ed è qui dove ho| ricevuto questo dono,
-
con la consapevolezza,| insegnata da Thay.
-
E' così importante che iniziamo
-
a fornire, ai professionisti| della giustizia penale,
-
la formazione
che li aiuterà a identificare
-
come il loro mondo opera e come può essere fermato,
-
soprattutto a livello emotivo.
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E 'importante che noi non insegniamo| soltanto la riduzione dello stress.
-
La consapevolezza,
questo lo sappiamo dai nostri insegnanti,
-
porta con sè un intero
quadro etico.
-
ed è davvero importante
non dimenticarlo.
-
Quello che faccio, in quanto| agente di polizia,
-
è tradurre il linguaggio| della consapevolezza
-
in termini comprensibili al mio ambiente.
-
Per cui io non parlo di buddismo
-
ma traduco ciò nella lingua e|nella cultura in cui sono immersa.
-
Questo vale anche per voi, ovunque vi troviate,
-
conoscete il linguaggio e la cultura del posto
-
e dovete capire come tradurre.
-
Quindi, concentrarsi sulla salute emotiva
-
dei professionisti della giustizia| penale è molto importante.
-
la seconda cosa importante
-
è che abbiamo bisogno di prendere sul serio
-
i pregiudizi, consci ed inconsci,
-
che i poliziotti
e altri professionisti della giustizia penale
-
portano con loro.
-
Perché questo porta a modelli razziali
-
e alle incredibili disparità razziali
di tutto il nostro sistema.
-
Questi pregiudizi si presentano| non solo nei soliti modi,
-
quelli peggiori della forza brutale,
-
ma compaiono anche
-
con i colleghi
e le persone con cui interagiamo;
-
costruendo risentimenti
e covando divisioni
-
e minacciano la nostra sicurezza
così come quella degli altri.
-
Per quanto riguarda le disparità razziali, |gli agenti di polizia possono essere addestrati
-
* rallentare il processo decisionale.
-
Guardo dei giovani ufficiali |che fermano una macchina,
-
e vorrei chiedere loro:
-
"OK, mi spiegate
-
le ragioni che vi hanno fatto fermare quella| macchina, che cosa stava succedendo?
-
Voglio che mi diciate cos'è che| vi ha fatto sospettare qualcosa di strano
-
tanto da fermare e |perquisire quella macchina.
-
Ditemi Il processo di pensiero che è accaduto "
-
Per me questa di solito è un'opportunitàI |per fare davvero la differenza.
-
Quando abbiamo a che fare con il razzismo
e le disparità razziali,
-
* ci sono in ogni ambiente.......
-
da identificare e la razza può essere uno di questi.
-
Ce ne sono centinaia
nella professione della giustizia penale.
-
Ma è importante, credo,
che ognuno di noi
-
individui quelli cruciali
nelle proprie organizzazioni.
-
Sedersi davvero e meditare su di loro.
-
Per quanto riguarda la discriminazione
e l'oppressione nella nostra vita collettiva,
-
gli attivisti devono affrontare molte sfide.
-
Per chi di noi ha sperimentato |un qualche tipo di emarginazione,
-
come si può fare a liberarci
-
dalle difese che abbiamo costruito per sopravvivere?
-
* E per quelle aree
-
dove abbiamo scoperto di avere
privilegi e beni acquisiti
-
come possiamo tagliare?
-
Il nostro senso di privilegio
in alcune aree della nostra vita
-
e il nostro senso di inferiorità in altre,
-
come possiamo andare oltre|ai nostri complessi di superiorità,|inferiorità e uguaglianza?
-
la terza cosa che Penso che deve accadere
-
è coordinare le risposte della comunità.
-
Dobbiamo iniziare a prendere sul serio
-
l'opportunità che la sicurezza pubblica
-
possa contare sulla risorsa del vicinato.
-
Come avviare questo processo?
-
Il Buddhismo Impegnato
-
ha già messo in atto molti modi per farlo;
-
spero ci possa essere la possibilità| di fare una sessione di domande e risposte
-
per parlare di questo.
-
- La quarta strategia
è che dobbiamo mettere molto più impegno
-
per ridurre le cause ambientali della criminalità.
-
Dovremmo raccogliere molti più| dati che ci aiutano a|vedere ciò che la incrementa.
-
Essere proattivi |piuttosto che reattivi,
-
in modo che possiamo|avere risposte perchè le cose |non continuino a ripetersi.
-
Gli agenti potrebbero essere|meno legati alle chiamate radio: “andate qui, andare lì"
-
e più collegati ai quartieri e
-
alle risorse tecnologiche di prevenzione della criminalità.
-
Così, gli agenti di polizia devono
realmente cominciare a capire
-
che, per essere efficaci
non devono puntare solo sulla loro autorità,
-
ma che possono affidarsi a molto di più;
-
a tutta la più larga rete di relazioni che si attiva nella comunità
-
la quinta cosa che voglio affrontare
-
è che tutti noi dovremmo essere
molto, molto preoccupati
-
circa la militarizzazione
dei nostri dipartimenti di polizia.
-
Il ruolo della polizia
è molto, molto diverso.
-
Il ruolo della polizia
è quello di servire e proteggere
-
i vicini, gli amici, tutti i residenti della comunità.
-
Non dobbiamo permettere che attraverso|la militarizzazione dei nostri reparti
-
Si trasformino le persone in nemici.
-
Io penso che è su questo che le comunità |dovrebbero attivarsi,
-
Per far pressione sui dipartimenti |di polizia perchè cambino.
-
Questo può fare la differenza nel mondo.
-
E d'altra parte,
è molto, molto importante...
-
Questa è l'ultima cosa che vorrei dire:
-
gli agenti di polizia hanno bisogno del vostro sostegno,
-
hanno bisogno della vostra comprensione.
-
Io ho visto quello che succede quando lo ottengono.
-
Hanno bisogno di sentire da voi,
-
hanno bisogno di capire.
-
E' importante creare situazioni |dove gli agenti di polizia
-
e gli abitanti della comunità
-
abbiano l'occasione di dialogare.
-
Questo, credo, fa una enorme differenza nel mondo.
-
E un'altra cosa che| voglio dire a tutti voi,
-
- non so in quale contesto culturale |o in quale organizzazione voi lavorate -
-
Una delle cose nelle quali mi sono impegnata io,
-
a seguito della mia adesione al Buddhismo impegnato,
-
è stata di notare gli accordi| non scritti ed inconsci
-
che esistevano nell'organizzazione e
nella cultura della polizia.
-
Queste cose non sono nel manuale della polizia,
-
ma sono le dinamiche sociali| che troviamo in qualsiasi comunità,
-
che possono essere identificate.
-
Una volta a identificare quelle
-
Portarle nell'arena consapevole della discussione.
-
Questo fa si che accadano molti più comportamenti etici
-
Perché le persone pensano ed |esaminano i loro comportamenti
-
E così spesso nella nostra vita sociale,
-
soprattutto nelle organizzazioni e |nelle comunità alle quali apparteniamo,
-
si tende a pensare a noi stessi
come effetti piuttosto che cause.
-
Qualcun altro,| il leader è il responsabile di questo,
-
qualcun altro ha fatto questo.
-
Ci sembra di credere
che qualcuno o qualcosa d'altro
-
è il problema,
-
e che qualcuno debba fare
qualcosa di meglio per cambiare le cose.
-
Ci dimentichiamo che siamo un membro
di questa organizzazione.
-
La gente viene da una riunione e dicono:
"Oh, è stato un incontro terribile."
-
E io chiedo: "ma tu c'eri?"
-
E’ stato un incontro terribile
perché tutti ci hanno contribuito
-
Cosa avresti potuto fare per migliorarlo?
-
Quindi, in un autentica relazione comunitaria
-
teniamo sempre conto di ciò che noi stessi
-
possiamo fare per il benessere collettivo.
-
Diventiamo qualcosa di più di semplici| giudici, critici e consumatori,
-
e iniziamo a convincerci che questo mondo,
-
questa organizzazione, questo incontro,
-
ci appartengono e li stiamo costruendo insieme agli altri.
-
Questo è quello che deve accadere.
-
Ognuno di noi
-
può fare la differenza, |in certi momenti
-
Si può essere la persona
-
che fa la differenza |nell'interazione di una contesa;
-
si può essere la persona
che proprio per la vostra pratica
-
- pause e ritornelli -
-
sostiene che la stabilità;
-
e si può essere la persona
-
che piuttosto che esacerbare
dolore e violenza,
-
trasformazioni che dal modo in cui
testimoniate ad esso;
-
e si può essere la persona
-
che invece di dire alla gente
come dovrebbe essere,
-
porta i comportamenti inconsapevoli e nocivi
-
alla coscienza del gruppo,| favorendo il confronto e il dialogo;
-
si può essere la persona
che sceglie di non fare pettegolezzi,
-
di non reclutare altri al suo punto di vista
dietro le quinte.
-
Quindi, lasciatemi dire in conclusione
-
che probabilmente il più
radicale atto politico
-
che ognuno di noi può impegnarsi a fare
-
è imparare a vivere più in armonia
-
con tutti e con tutto.
-
Cambiare il mondo o amare tutti
-
è un'ambizione troppo grande
per una persona sola,
-
ma si può rispondere a questo momento
-
con impegno e compassione,
-
è possibile per ognuno di noi.
-
Ecco cosa Thich Nhat Hahn ha ispirato a me,
-
una forte convinzione
-
che anche una cosa come| portare una pistola per vivere
-
può essere un atto d'amore,
-
se sei anche armato
-
di consapevolezza
e di un'intenzione compassionevole.
-
Grazie per la vostra presenza,
la vostra pratica e la vostra attenzione.