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"Il motivo per cui faccio apnea": un viaggio nel profondo. | William Trubridge | TEDxChristchurch

  • 0:14 - 0:17
    Vi ricordate com'era trattenere Il respiro
  • 0:17 - 0:22
    sott'acqua, nel buio totale,
    per un periodo che sembrava infinito?
  • 0:23 - 0:25
    Chi si ricorda?
  • 0:25 - 0:28
    Lo avete fatto tutti, tutti quanti.
  • 0:29 - 0:31
    È stata la prima volta
    che avete trattenuto il respiro.
  • 0:31 - 0:33
    Non ha avuto
    un vero e proprio inizio,
  • 0:33 - 0:37
    ed è finita con la vostra nascita
    e il vostro primo respiro.
  • 0:37 - 0:38
    Ce lo scordiamo, vero?
  • 0:38 - 0:41
    Dimentichiamo
    di essere venuti al mondo
  • 0:41 - 0:43
    trattenendo il respiro
  • 0:44 - 0:46
    E come sarebbe tornare indietro?
  • 0:46 - 0:48
    (Risate)
  • 0:48 - 0:51
    In quel mondo tranquillo,
    liquido e silenzioso?
  • 0:51 - 0:52
    Andiamo?
    (Pubblico) Sì.
  • 0:52 - 0:55
    Andiamo insieme
    a fare un'immersione in apnea?
  • 0:55 - 0:55
    (Pubblico) Sì.
  • 0:55 - 0:57
    Va bene.
  • 0:57 - 1:02
    Rilassatevi e immaginatevi
    sdraiati sulla superficie dell'oceano
  • 1:02 - 1:04
    guardando giù nel blu,
  • 1:04 - 1:07
    guardando i bagliori
    di questi raggi di sole
  • 1:07 - 1:10
    che convergono in un punto
    molto lontano sotto di voi.
  • 1:10 - 1:13
    Dove state andando è ben più lontano,
  • 1:13 - 1:16
    dove questi raggi,
    al massimo, si sono diffusi
  • 1:16 - 1:20
    in un tipo di luce pallidissima.
  • 1:22 - 1:25
    Inalate un ultimo, cruciale respiro
  • 1:25 - 1:27
    (Inspira profondamente).
  • 1:27 - 1:30
    Questo respiro sarà il sistema
    di supporto della vostra vita
  • 1:30 - 1:31
    per i prossimi minuti.
  • 1:31 - 1:34
    Il vostro corpo si ripiega sottosopra,
  • 1:34 - 1:37
    le braccia spingono l'acqua
    e vi tirano giù
  • 1:37 - 1:38
    e subito
  • 1:38 - 1:40
    sentite la spinta di galleggiamento
  • 1:40 - 1:42
    che vi tira verso la superficie
  • 1:42 - 1:43
    che vi trattiene,
  • 1:43 - 1:45
    chiedendovi: "Ma veramente vuoi andare?"
  • 1:46 - 1:47
    Se la risposta è sì,
  • 1:47 - 1:49
    dovete nuotare velocemente
    con tutta la forza
  • 1:49 - 1:51
    per vincere quella spinta contraria.
  • 1:51 - 1:53
    Ma state attenti:
    non usate troppa energia
  • 1:53 - 1:56
    perché in questa fase dell'immersione
    si brucia la maggior parte di ossigeno.
  • 1:57 - 2:00
    Le gambe battono,
    le braccia spingono l'acqua,
  • 2:00 - 2:02
    e il ciclo si ripete.
  • 2:02 - 2:05
    Gradualmente,
    la superficie vi lascia andare.
  • 2:06 - 2:07
    Nel corpo,
  • 2:07 - 2:09
    i polmoni si comprimono
  • 2:10 - 2:12
    per la pressione
    della colonna d'acqua sopra di voi,
  • 2:12 - 2:13
    e a 10 metri
  • 2:13 - 2:17
    sono già la metà del volume
    che avevano in superficie.
  • 2:17 - 2:22
    Ciò significa che la densità media
    del corpo è aumentata.
  • 2:22 - 2:23
    Quando questa densità
  • 2:23 - 2:27
    diventa esattamente pari
    a quella dell'acqua fuori dal corpo,
  • 2:27 - 2:29
    avrete raggiunto un assetto
    di galleggiamento neutro.
  • 2:29 - 2:33
    Se vi fermaste qui
    fluttuereste sospesi e immobili.
  • 2:34 - 2:37
    Quando continuate oltre questo punto,
  • 2:38 - 2:41
    è come doversi lasciare
    alle spalle una parte di sé:
  • 2:41 - 2:45
    lasciate la vostra storia,
    le vostre speranze,
  • 2:46 - 2:49
    i vostri rimpianti,
    le vostre preoccupazioni.
  • 2:50 - 2:51
    Da questo momento
  • 2:51 - 2:56
    c'è solo il vostro io presente
    nel momento presente.
  • 2:56 - 3:01
    Avete lasciato alle spalle il concetto
    e il ricordo del respiro stesso,
  • 3:01 - 3:04
    dell'essere terrestre
  • 3:04 - 3:08
    e continuate con questa convinzione
    di essere aquatici.
  • 3:08 - 3:11
    Siete come un razzo
    che si è liberato del suo carico
  • 3:11 - 3:13
    e che continua
  • 3:13 - 3:16
    solo con ciò che è necessario al viaggio.
  • 3:16 - 3:21
    Meno di voi stessi portate giù,
    più leggero è il carico.
  • 3:22 - 3:26
    Ancora due bracciate,
    più ampie, più lente e più facili,
  • 3:27 - 3:29
    e adesso state andando giù per inerzia.
  • 3:29 - 3:31
    Potete spegnere i motori.
  • 3:32 - 3:35
    Da questo momento avete
    un assetto di galleggiamento negativo,
  • 3:35 - 3:38
    le braccia si abbandonano ai fianchi,
  • 3:38 - 3:41
    quasi le rimboccate all'interno,
    come una sula,
  • 3:41 - 3:44
    in caduta libera per immergersi.
  • 3:44 - 3:49
    Tutti i muscoli del corpo si rilassano,
    a parte i piedi forse,
  • 3:49 - 3:53
    che funzionano come dei piccoli timoni
    per mantenere un percorso verticale.
  • 3:54 - 3:56
    Quello che state facendo
    è una caduta libera.
  • 3:56 - 3:59
    La verità è che questo vi ucciderebbe
  • 3:59 - 4:00
    se lo continuaste a farlo,
  • 4:00 - 4:03
    ma nello stesso tempo
    è la parte più bella dell'immersione,
  • 4:03 - 4:09
    quando vi sentite accettati
    e assorbiti dall'oceano.
  • 4:09 - 4:13
    Persino le palpebre si abbassano
    e vi coprono gli occhi.
  • 4:14 - 4:15
    Ogni uno o due secondi
  • 4:15 - 4:18
    magari si aprono per un attimo
    per vedere se siete vicino alla corda
  • 4:19 - 4:20
    Ogni uno o due secondi
  • 4:20 - 4:24
    la lingua pompa un po' d'aria
    nell'orecchio medio
  • 4:24 - 4:26
    per equilibrare la pressione.
  • 4:26 - 4:29
    I polmoni continuano
    a comprimersi ulteriormente,
  • 4:29 - 4:30
    perdendo più volume
  • 4:30 - 4:33
    e creando una specie di effetto di vuoto
  • 4:33 - 4:38
    che vi comprime la gabbia toracica,
    vi comprime i bronchi e la trachea
  • 4:38 - 4:41
    e solleva il diaframma,
    sotto la cassa toracica.
  • 4:41 - 4:44
    C'è un esercizio fuori dall'acqua
  • 4:44 - 4:47
    che posso fare
    per riprodurre quest'effetto
  • 4:47 - 4:50
    e darvi un'idea di cosa succede al torso
  • 4:55 - 4:57
    (Inspira profondamente)
  • 4:57 - 4:58
    (Espira intensamente)
  • 4:58 - 5:01
    (Inspira)
  • 5:01 - 5:03
    (Espira profondamente)
  • 5:04 - 5:07
    (Espirazioni brevi e continue)
  • 5:16 - 5:21
    (Pubblico) Wow!
  • 5:23 - 5:24
    (Espira)
  • 5:26 - 5:28
    (Acclamazioni) (Applausi)
  • 5:36 - 5:39
    Grazie! Ho solo dovuto
    ingoiare di nuovo il pranzo.
  • 5:39 - 5:40
    (Risate)
  • 5:40 - 5:45
    Oltre a questo, succede anche
    che la milza si contrae,
  • 5:45 - 5:49
    rilasciando nuovi globuli rossi
    in circolazione.
  • 5:49 - 5:52
    Anche i capillari nei muscoli
    si contraggono
  • 5:52 - 5:54
    spostando a lato il sangue nei muscoli
  • 5:54 - 5:56
    e forzandoli a lavorare
    in modo anaerobico,
  • 5:56 - 5:59
    conservando l'ossigeno per il cervello
  • 5:59 - 6:03
    che nel frattempo sente la narcosi
    a causa dell'alta pressione dei gas.
  • 6:03 - 6:04
    E nei polmoni
  • 6:04 - 6:08
    i capillari sono gonfi
    e dilatati per la pressione negativa.
  • 6:08 - 6:11
    Niente di ciò che succede al vostro corpo
  • 6:11 - 6:15
    somiglia a ciò che succede
    in altri sport e in altre attività.
  • 6:15 - 6:16
    Ma perché dovrebbe?
  • 6:16 - 6:17
    Quello che state facendo
  • 6:17 - 6:21
    è forse la cosa più aliena
    che un essere umano possa fare.
  • 6:21 - 6:24
    Certo, se vi fate
    una passeggiata nello spazio,
  • 6:24 - 6:27
    siete fuori dal pianeta e senza peso,
  • 6:27 - 6:32
    ma l'apnea vi trasforma
    completamente in un'altra creatura.
  • 6:36 - 6:37
    Adesso è buio,
  • 6:37 - 6:41
    c'è una specie di crepuscolo,
    una penombra.
  • 6:41 - 6:45
    Ma in non importa comunque,
    non c'è molto da vedere qui.
  • 6:45 - 6:47
    C'è anche molto poco da sentire.
  • 6:47 - 6:49
    Potrebbero sparare
    fuochi d'artificio in superficie
  • 6:49 - 6:51
    e non lo sentireste,
  • 6:51 - 6:55
    al massimo c'è il rumore sordo
    del vostro battito,
  • 6:55 - 6:59
    che ha rallentato più della metà
    della sua frequenza a riposo:
  • 6:59 - 7:03
    è così lento che c'è questa specie
    di pausa inquietante
  • 7:03 - 7:04
    tra le due fasi del battito,
  • 7:04 - 7:09
    quindi invece di essere bum-bum,
    bum-bum, bum-bum
  • 7:09 - 7:13
    è più come glang... glang,
  • 7:14 - 7:16
    glang... glang,
  • 7:17 - 7:19
    glang... glang...
  • 7:21 - 7:24
    Naturalmente vi state dirigendo
    verso una certa profondità,
  • 7:24 - 7:28
    c'è un traguardo,
    un disco bianco a quella profondità,
  • 7:28 - 7:29
    in cui c'è un cartello
  • 7:29 - 7:31
    che dovete prendere
    e portare in superficie
  • 7:31 - 7:32
    come prova del vostro percorso,
  • 7:32 - 7:34
    ma c'è un "ma":
  • 7:34 - 7:39
    Non si può in alcun modo
    anticipare il vostro arrivo a quel punto.
  • 7:40 - 7:42
    Dovete andare a caduta libera,
  • 7:42 - 7:43
    scendere convinti,
  • 7:43 - 7:47
    e senza l'aspettativa
    di un punto di arrivo.
  • 7:47 - 7:50
    Una creatura terrestre
  • 7:50 - 7:55
    diventerebbe sempre più tesa e agitata
    man mano che discende,
  • 7:55 - 7:58
    ma non è il vostro caso:
    voi siete acquatici, ricordate?
  • 7:58 - 8:00
    (Risate)
  • 8:00 - 8:02
    L'oceano è casa vostra,
  • 8:02 - 8:07
    e più vi fondete con esso,
    più rilassati diventate.
  • 8:08 - 8:09
    Quando il disco di fondo,
  • 8:09 - 8:11
    o l'allarme
    sul vostro computer d'immersione
  • 8:11 - 8:14
    alla fine vi sveglia da questo sogno,
  • 8:14 - 8:16
    allora acchiappate la corda con una mano,
  • 8:16 - 8:19
    l'unico momento in cui potete toccarla,
  • 8:19 - 8:23
    prendete il cartello
    e il corpo fa un giro di 180 gradi.
  • 8:24 - 8:28
    Questo potrebbe essere il momento giusto
    per chiedersi: "Perché sei qui?
  • 8:28 - 8:29
    Perché stai facendo questo?"
  • 8:29 - 8:30
    (Risate)
  • 8:30 - 8:33
    Perché non te ne stai in superficie?
  • 8:33 - 8:36
    E mi piacerebbe provare
    a rispondere a questa domanda.
  • 8:36 - 8:41
    Il mio suggerimento
    è che la parola chiave sia "superficie".
  • 8:42 - 8:45
    "La malattia del nostro tempo
    è che viviamo sulla superficie.
  • 8:45 - 8:47
    Siamo come il fiume Platte,
  • 8:47 - 8:49
    largo un miglio
    e profondo qualche centimetro".
  • 8:49 - 8:51
    Lo ha detto Steven Pressfield.
  • 8:51 - 8:57
    Proprio adesso, sospetto che tutti noi
    siamo incollati alla superficie del mondo.
  • 8:57 - 8:59
    La gravità incolla, non è vero?
  • 8:59 - 9:02
    Siamo incastrati
    su questo piano bidimensionale
  • 9:02 - 9:05
    che si estende per alture e valli,
    sopra laghi e mari,
  • 9:05 - 9:09
    separando il solido e il liquido dal gas,
  • 9:09 - 9:12
    l'incomprensibile dal comprensibile,
  • 9:12 - 9:15
    la forma dall'informe.
  • 9:16 - 9:21
    Questo limite, questa interfaccia,
    è dove viviamo le nostre vite:
  • 9:23 - 9:24
    scendo da una montagna,
  • 9:24 - 9:26
    nuoto attraverso un lago,
  • 9:26 - 9:29
    magari cammino dall'altra parte,
    per una foresta,
  • 9:29 - 9:33
    e non mi sono separato
    una sola volta da quel limite.
  • 9:33 - 9:36
    Alla fine c'è un motivo per cui si dice:
  • 9:36 - 9:38
    "Libero come un uccello",
  • 9:38 - 9:39
    "Liibero come un delfino",
  • 9:39 - 9:41
    ma non diciamo mai
    "Libero come un riccio"
  • 9:41 - 9:43
    o "Libero come una giraffa".
  • 9:43 - 9:45
    (Risate)
  • 9:45 - 9:47
    In rari momenti
  • 9:47 - 9:51
    scappiamo da questa superficie
    per librarci nell'aria,
  • 9:51 - 9:55
    ma dipendiamo sempre
    da qualcosa di esterno al corpo,
  • 9:55 - 9:59
    come un aliante, un paracadute,
    o degli scii su cui atterrare.
  • 10:00 - 10:04
    L'unico altro modo
    in cui possiamo scappare dalla superficie
  • 10:04 - 10:06
    è giù, sott'acqua.
  • 10:07 - 10:08
    E il nuoto,
  • 10:08 - 10:11
    o gli altri sport acquatici
    non sono abbastanza,
  • 10:11 - 10:15
    perché si sta sempre
    sull'interfaccia, al confine.
  • 10:15 - 10:16
    E nuotando,
  • 10:16 - 10:18
    si sollevano gli arti
    per sfruttare il fatto
  • 10:18 - 10:22
    che si muovono più velocemente
    in aria che in acqua.
  • 10:22 - 10:26
    L'apnea è l'unico sport
    completamente acquatico,
  • 10:26 - 10:29
    dove si è completamente
    immersi nell'oceano,
  • 10:29 - 10:31
    avvolti in qualcosa di diverso dal gas,
  • 10:31 - 10:35
    e senza una bombola
    con del gas, sulle spalle.
  • 10:35 - 10:38
    È un'immersione senza ingombro:
  • 10:38 - 10:42
    l'unico vero modo
    per evadere dalla superficie.
  • 10:43 - 10:47
    E viene fuori che sotto la superficie
    è un bel posto in cui stare, no?
  • 10:47 - 10:54
    Il 95% dell'ecosistema
    del pianeta è lì sott'acqua,
  • 10:54 - 10:58
    Ci siamo evoluti dall'oceano
    530 milioni di anni fa.
  • 10:59 - 11:01
    Ci sono cavallucci marini,
  • 11:02 - 11:03
    pesci pipistrello dalle labbra rosse,
  • 11:03 - 11:05
    polpi Dumbo,
  • 11:05 - 11:07
    tutto quello che volete.
  • 11:08 - 11:09
    Ma questo è il fatto:
  • 11:09 - 11:13
    non è solo il nostro pianeta
    che ha uno strato di superficie,
  • 11:13 - 11:17
    questa specie di limite di superficie
    è anche nelle nostre menti,
  • 11:17 - 11:20
    che separa la mente razionale, cosciente,
  • 11:20 - 11:22
    dal subconscio.
  • 11:23 - 11:25
    Noi trascorriamo
    la maggior parte della vita
  • 11:25 - 11:26
    sopra questo limite,
  • 11:26 - 11:31
    in questo ambito etereo e sciolto
    che è il pensiero razionale,
  • 11:31 - 11:36
    mentre sotto c'è questo pozzo
    calmo e profondo del subconscio.
  • 11:38 - 11:40
    Lì sotto c'è dell'attività naturalmente,
  • 11:40 - 11:43
    ma tutto succede senza
    la nostra consapevolezza:
  • 11:43 - 11:46
    non possiamo vedere,
    non sappiamo che succede,
  • 11:46 - 11:48
    ma da lì vengono fuori delle cose,
  • 11:48 - 11:52
    non sappiamo quanto è profondo,
    ma non abbiamo mai visto il fondo.
  • 11:53 - 11:56
    E possiamo immergerci
    in questo mare del subconscio
  • 11:56 - 12:02
    proprio come fosse
    l'oceano fisico del nostro mondo.
  • 12:03 - 12:05
    Certo, l'origine fisica
    della nostra specie
  • 12:05 - 12:08
    risale all'oceano, sotto la superficie,
  • 12:08 - 12:12
    e allo stesso modo le nostre menti
    si sono evolute da sotto la superficie,
  • 12:12 - 12:14
    dal tronco encefalico in su,
  • 12:14 - 12:16
    aggiungendo parti
    e crescendo sopra la superficie,
  • 12:16 - 12:20
    in pensiero razionale e consapevolezza.
  • 12:21 - 12:25
    Quindi non sono solo gli apneisti
    ad andare sotto la superficie,
  • 12:25 - 12:29
    chiunque faccia meditazione, mindfulness,
  • 12:29 - 12:32
    o anche chi prende sostanze psicotrope,
  • 12:32 - 12:36
    fa escursioni sotto,
    in quel mare immobile.
  • 12:37 - 12:40
    E a volte mi sembra quasi
    come un'immersione,
  • 12:40 - 12:41
    sapete,
  • 12:41 - 12:44
    mi sembra quasi di barare,
    o di prendere una scorciatoia,
  • 12:44 - 12:50
    perché l'ambiente dell'apnea
    è già un oceano immobile.
  • 12:50 - 12:53
    A 100 metri di profondità
  • 12:53 - 12:56
    non si può pensare
    alla politica, alla lavanderia,
  • 12:56 - 12:58
    o a se si è detta la cosa giusta.
  • 12:58 - 13:00
    Tutto questo appartiene a un altro mondo
  • 13:00 - 13:03
    che avete lasciato alle spalle,
    su, in superficie.
  • 13:05 - 13:10
    Si diventa immobilità,
    immersi nell'immobilità,
  • 13:11 - 13:15
    e in quel vuoto,
    quella che si svela, secondo me,
  • 13:15 - 13:18
    è una delle esperienze più belle,
  • 13:18 - 13:23
    è una consapevolezza di presenza,
  • 13:24 - 13:27
    e presenza nella consapevolezza.
  • 13:28 - 13:29
    È coscienza pura,
  • 13:29 - 13:30
    una di quelle cose
  • 13:30 - 13:33
    che forse non saremo mai in grado
    di spiegare con la scienza.
  • 13:34 - 13:36
    Certo, non importa quanto a fondo andiate,
  • 13:36 - 13:38
    dovrete sempre tornare sopra.
  • 13:38 - 13:41
    Io vi ho lasciati lì,
    sospesi nelle profondità oscure,
  • 13:42 - 13:45
    pronto ad affrontare quella lunga
    risalita verso la superficie,
  • 13:45 - 13:47
    perdonatemi...
  • 13:47 - 13:48
    (Risate)
  • 13:48 - 13:51
    Ma questa sarà la parte
    più fisica dell'immersione.
  • 13:52 - 13:53
    Dopo la corsa libera
    verso il basso,
  • 13:53 - 13:56
    adesso la pagheremo
    sulla via del ritorno.
  • 13:57 - 13:59
    E qui inizia tutto:
  • 13:59 - 14:01
    siete andati troppo a fondo?
  • 14:01 - 14:03
    Quel cordone ombelicale
    che vi lega alla superficie
  • 14:03 - 14:05
    lo avete stirato troppo,
  • 14:05 - 14:08
    fino a spezzarlo in due,
  • 14:08 - 14:11
    e ora non c'è abbastanza ossigeno
    per tornare sopra?
  • 14:11 - 14:14
    Fermatevi! Dovete fermarvi proprio lì.
  • 14:14 - 14:17
    Gli stessi pensieri
    sono frequenze di onde cerebrali
  • 14:17 - 14:19
    che consumano ossigeno
    con le loro creazioni,
  • 14:19 - 14:21
    e con i pensieri negativi
  • 14:21 - 14:23
    si moltiplicano come gremlins
  • 14:23 - 14:25
    fino a che non si accalcano
    nella vostra mente.
  • 14:25 - 14:27
    Se entrate in panico proprio adesso,
  • 14:27 - 14:31
    consumerete in un baleno
    il resto dell'ossigeno.
  • 14:31 - 14:34
    Invece, potete contare le bracciate,
  • 14:34 - 14:36
    dare alla mente qualcosa da fare
  • 14:36 - 14:40
    come dareste a un bambino
    un ciuccio da succhiare.
  • 14:41 - 14:43
    Una bracciata,
  • 14:46 - 14:48
    due bracciate,
  • 14:51 - 14:52
    tre bracciate
  • 14:52 - 14:55
    Tre bracciate? Quante devo farne ancora?
  • 14:55 - 14:56
    No, non cominciate nemmeno cosi!
  • 14:56 - 14:57
    (Risate)
  • 14:57 - 15:02
    Di nuovo, non dovete avere aspettative
    sul punto di arrivo,
  • 15:02 - 15:05
    ci sono solo questa bracciata,
    questa battuta di gambe,
  • 15:05 - 15:07
    questo momento,
  • 15:07 - 15:08
    questo momento,
  • 15:09 - 15:10
    questo momento...
  • 15:11 - 15:13
    Di colpo si contraggono
    i muscoli del torace,
  • 15:13 - 15:15
    espandendo la gabbia toracica:
  • 15:15 - 15:19
    è un riflesso di respirazione involontaria
    che cerca di aspirare dell'aria in bocca,
  • 15:19 - 15:22
    ma la bocca e la glottide
    sono serrate mentre siete sott'acqua,
  • 15:22 - 15:24
    così l'acqua non passa.
  • 15:24 - 15:27
    Invece il diaframma
    viene sollevato sotto la gabbia toracica:
  • 15:27 - 15:31
    è come un pugno nello stomaco
    che dice: "Devi respirare, subito".
  • 15:33 - 15:34
    Ma non guardate in su,
  • 15:34 - 15:37
    non sarete ancora in grado
    di vedere la superficie,
  • 15:37 - 15:38
    e se guardate su,
  • 15:38 - 15:39
    infrangete la posizione aerodinamica
  • 15:39 - 15:41
    e stirate la trachea
  • 15:41 - 15:45
    che si è come afflosciata
    per la pressione negativa.
  • 15:46 - 15:51
    Ecco la parte più delicata e pericolosa
    dell'immersione in apnea,
  • 15:51 - 15:53
    quando i sommozzatori di sicurezza
  • 15:53 - 15:54
    vengono a prendervi
  • 15:54 - 15:57
    e vi scortano per questi ultimi metri.
  • 15:58 - 16:00
    La luce alla fine sta tornando,
  • 16:00 - 16:03
    e con essa la spinta di galleggiamento,
  • 16:03 - 16:05
    cosa che vi fa avanzare di più
    a ogni bracciata,
  • 16:05 - 16:09
    mentre l'aria nei polmoni
    si espande nuovamente.
  • 16:11 - 16:14
    Alla fine si vede la superficie,
  • 16:14 - 16:16
    e per questi ultimi momenti,
  • 16:16 - 16:21
    vi godete la sensazione
    di volare attraverso il liquido.
  • 16:21 - 16:24
    Vi state per svegliare da questo sogno,
  • 16:24 - 16:27
    da questo viaggio sotto le superfici,
  • 16:27 - 16:30
    sotto le onde
    e sotto le turbolenze dei pensieri.
  • 16:32 - 16:33
    State per tornare
  • 16:33 - 16:36
    da un regno di coscienza pura,
  • 16:38 - 16:39
    e quando lo fate
  • 16:39 - 16:43
    quando inalate il primo respiro,
  • 16:43 - 16:46
    non lo fate solo
    in quanto umanoide terrestre
  • 16:46 - 16:48
    che torna al proprio elemento,
  • 16:48 - 16:49
    ma anche, allo stesso modo,
  • 16:49 - 16:52
    come un mammifero acquatico
    che riemerge per immettere aria.
  • 16:55 - 16:56
    Fate un respiro adesso
  • 16:57 - 17:00
    (Inspira profondamente)
  • 17:01 - 17:03
    gustatelo come fosse il primo
  • 17:03 - 17:06
    e trattenete questa
    coscienza della profondità
  • 17:06 - 17:09
    mentre tornate alla vita in superficie.
  • 17:10 - 17:12
    Questo è il motivo per cui faccio apnea.
  • 17:12 - 17:13
    (Risate)
  • 17:13 - 17:15
    Grazie di aver fatto
    questo viaggio con me.
  • 17:15 - 17:19
    (Applausi) (Acclamazioni)
Title:
"Il motivo per cui faccio apnea": un viaggio nel profondo. | William Trubridge | TEDxChristchurch
Description:

Vi siete mai chiesti come sarebbe trattenere il respiro per minuti di fila, scendendo sott'acqua per 90 metri e oltre? In questo meraviglioso discorso, in parte meditazione, in parte emozionante avventura, il campione mondiale di apnea William Trubridge, non solo vi porta laggiù in fondo, ma offre una risposta profonda alla domanda: "Perché lo faccio?".

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
17:33

Italian subtitles

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