Tre idee. Tre contraddizioni. Oppure no.
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0:01 - 0:03Mi chiamo Hannah.
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0:03 - 0:05È un palindromo,
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0:05 - 0:11cioè una parola che può essere letta
da sinistra a destra e viceversa, -
0:12 - 0:13Se sai leggere.
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0:13 - 0:15Ma il fatto è che...
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0:15 - 0:16(Risate)
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0:17 - 0:19Tutta la mia famiglia ha nomi palindromi.
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0:19 - 0:21È una specie di tradizione.
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0:21 - 0:24Ci sono Mam, Pap
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0:24 - 0:26(Risate)
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0:26 - 0:29Nan, Pop.
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0:29 - 0:31(Risate)
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0:31 - 0:34E mio fratello Kayak.
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0:34 - 0:35(Risate)
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0:35 - 0:37È così.
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0:37 - 0:39Era solo una battuta.
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0:39 - 0:40(Risate)
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0:40 - 0:43Mi piace aprire con una battuta,
perché sono una comica. -
0:43 - 0:46Ora, ci sono già due cose
che sapete di me: -
0:46 - 0:48mi chiamo Hannah e sono una comica.
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0:48 - 0:49Non perdo tempo.
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0:49 - 0:51Ecco la terza cosa su di me:
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0:51 - 0:55non credo di avere
la capacità di dire la mia. -
0:55 - 0:58È un modo audace
di iniziare un discorso, si, -
0:58 - 1:00ma è tutto vero.
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1:00 - 1:02Ho sempre avuto molta difficoltà
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1:02 - 1:04a dar voce ai miei pensieri.
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1:06 - 1:08Quindi sembra una contraddizione
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1:08 - 1:10che una come me, pessima nel parlare,
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1:10 - 1:13possa fare un mestiere
come la comica in teatro. -
1:13 - 1:15E invece si, guarda un po'.
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1:15 - 1:17È proprio così.
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1:17 - 1:21Il mio primo tentativo da comi.. comed..
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1:21 - 1:22Visto? Visto?
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1:22 - 1:25(Risate)
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1:25 - 1:28Al mio primo tentativo da comica
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1:28 - 1:29avevo quasi trent'anni,
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1:29 - 1:35e nonostante fossi patologicamente timida,
praticamente muta, con bassa autostima, -
1:35 - 1:37senza aver mai tenuto
un microfono in mano, -
1:37 - 1:42mentre salivo sul palco
davanti al pubblico, -
1:42 - 1:45sapevo già, ancor prima della mia battuta,
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1:45 - 1:48sapevo che i monologhi comici
mi piacevano parecchio, -
1:48 - 1:50e io piacevo a loro.
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1:50 - 1:54Ma sul serio, non riuscivo
a spiegarmi il motivo. -
1:54 - 1:59Com'è possibile che fossi così brava
in qualcosa in cui ero pessima? -
1:59 - 2:00(Risate)
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2:00 - 2:03Non riuscivo proprio a capire.
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2:03 - 2:05Finché ho capito.
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2:05 - 2:08Prima che vi sveli com'è possibile
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2:08 - 2:11che io sia brava in qualcosa
in cui sono pessima, -
2:11 - 2:14fatemi buttare lì un'altra contraddizione
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2:14 - 2:18dicendovi che non appena
ho capito di cosa si trattava, -
2:18 - 2:21ho deciso di smettere di fare la comica.
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2:21 - 2:24Prima di spiegarvi questa contraddizione
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2:24 - 2:26che vi fa fumare il cervello,
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2:26 - 2:29vi dirò anche questo:
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2:29 - 2:32smettere ha fatto decollare
la mia carriera. -
2:32 - 2:34(Risate)
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2:34 - 2:38Talmente decollata, che dopo
aver lasciato la comicità -
2:38 - 2:41sono diventata la comica
più discussa del pianeta, -
2:41 - 2:45perché a quanto pare, sono pessima
anche a pianificare la mia pensione, -
2:45 - 2:47persino peggio di quando
esprimo le mie idee. -
2:49 - 2:52Quindi, tutto ciò che ho fatto finora
-
2:52 - 2:56oltre all'avervi inondato
di dettagli biografici, -
2:56 - 2:58è stato dirvi indirettamente
che ho tre idee -
2:59 - 3:00che oggi voglio condividere con voi.
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3:00 - 3:04L'ho fatto utilizzando tre contraddizioni:
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3:04 - 3:07uno, sono pessima a parlare
e brava a parlare; -
3:07 - 3:10lascio il lavoro, non lo lascio.
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3:10 - 3:12Tre idee, tre contraddizioni.
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3:12 - 3:14Se vi state chiedendo perché
ci siano solo due cose -
3:14 - 3:16nella mia cosiddetta lista di tre,
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3:16 - 3:17(Risate)
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3:17 - 3:19vi ricordo che è letteralmente
una lista di contraddizioni. -
3:19 - 3:20State al passo.
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3:20 - 3:23(Risate)
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3:23 - 3:27I collaboratori di TED mi hanno detto
che con un discorso di questa lunghezza -
3:27 - 3:30era meglio proporre una sola idea.
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3:31 - 3:32Ho detto di no.
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3:32 - 3:36(Risate)
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3:36 - 3:37Loro che ne sanno?
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3:38 - 3:43Per spiegarvi perché ho rifiutato ciò
che era chiaramente un buon consiglio, -
3:43 - 3:45devo riportarvi all'inizio del discorso,
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3:45 - 3:47più precisamente
alla battuta del palindromo. -
3:47 - 3:51Quella battuta usa il mio schema
della comicità preferito: -
3:51 - 3:52la regola del tre,
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3:52 - 3:54in cui si fa un'affermazione
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3:54 - 3:57e la si sostiene con un elenco.
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3:57 - 3:59Tutta la mia famiglia ha nomi palindromi
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3:59 - 4:02Mam, Pap, Nan, Pop.
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4:02 - 4:06Le prime due idee dell'elenco
creano uno schema, -
4:06 - 4:08e lo schema genera aspettativa.
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4:08 - 4:11Poi la terza cosa -- bum!--
Kayak. Che?! -
4:11 - 4:13Ecco la regola del tre.
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4:13 - 4:15Uno, due, sorpresa! Aha aha.
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4:15 - 4:18(Risate)
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4:21 - 4:26La regola del tre non solo
è fondamentale nella mia arte, -
4:26 - 4:28ma è fondamentale
nel mio modo di comunicare. -
4:28 - 4:31Per questo non cambio niente per nessuno,
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4:31 - 4:32nemmeno per TED,
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4:32 - 4:36che, per inciso, rappresenta tre idee:
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4:36 - 4:37tecnologia, intrattenimento
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4:37 - 4:39e deficienti.
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4:39 - 4:42(Risate)
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4:42 - 4:44Funziona sempre, no?
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4:46 - 4:48Ma serve più di una battuta
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4:48 - 4:50per avere successo
come comico professionista. -
4:50 - 4:54Bisogna essere capaci di stare
sul confine tra essere piacevoli -
4:54 - 4:56e disarmanti.
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4:56 - 5:01Ho scoperto che il modo migliore
per generare il fascino che mi serviva -
5:01 - 5:06per controbilanciare
la mia personalità disarmante -
5:06 - 5:08non era con le battute,
ma attraverso le storie. -
5:08 - 5:10I miei spettacoli comici
sono pieni di storie: -
5:10 - 5:12storie della mia vita,
del mio coming out, -
5:12 - 5:16storie degli abusi subiti
non solo per essere una donna, -
5:16 - 5:19ma una donnona,
una donna con modi mascolini. -
5:19 - 5:23Se guardate le mie esibizioni online,
date uno sguardo ai commenti sotto -
5:23 - 5:25come esempi di abuso.
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5:25 - 5:27(Risate)
-
5:27 - 5:30È arrivato il momento del discorso
in cui ingrano la seconda, -
5:30 - 5:35e vi racconterò una storia
riguardo quanto vi ho appena detto. -
5:35 - 5:37Negli ultimi giorni di vita,
-
5:37 - 5:40mia nonna era circondata da molte persone,
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5:40 - 5:42moltissime persone,
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5:42 - 5:44perché mia nonna era l'amorevole matriarca
-
5:44 - 5:47di una famiglia numerosa e unita.
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5:47 - 5:49Quindi, se non ci siete ancora arrivati,
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5:49 - 5:51io faccio parte di quella famiglia.
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5:52 - 5:55Sono stata fortunata,
ho potuto dire addio a mia nonna -
5:55 - 5:57il giorno in cui è morta.
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5:57 - 6:00Ma lei era già racchiusa nel suo bozzolo,
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6:00 - 6:03quindi è stato un addio a senso unico.
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6:04 - 6:07Pensai a molte cose,
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6:07 - 6:10cose a cui non pensavo da parecchio tempo,
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6:10 - 6:12come le lettere che scrivevo a mia nonna,
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6:12 - 6:14durante il primo anno all'università,
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6:14 - 6:17lettere piene
di storie esilaranti e aneddoti -
6:17 - 6:19che abbellivo per farla divertire.
-
6:19 - 6:22E ricordai di come
non riuscissi ad articolare -
6:22 - 6:27l'ansia e la paura che mi colmavano
mentre faticavo a costruirmi una vita -
6:27 - 6:31in un mondo che
mi sembrava troppo grande. -
6:31 - 6:34Ricordai il conforto
che trovavo in quelle lettere -
6:34 - 6:37perché le scrivevo pensando a mia nonna.
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6:38 - 6:41Ma quando il mondo si è fatto
via via più opprimente -
6:41 - 6:45e la mia capacità di farci i conti
è andata peggiorando, -
6:45 - 6:47ho smesso di scrivere quelle lettere.
-
6:48 - 6:53Credevo semplicemente di non avere la vita
che mia nonna avrebbe voluto leggere. -
6:54 - 6:57Nonna non sapeva che io fossi gay,
-
6:57 - 6:59e sei mesi prima della sua morte,
-
6:59 - 7:01all'improvviso, mi chiese
se avevo un fidanzato. -
7:02 - 7:06Ricordo che in quel momento
presi una decisione lucida -
7:06 - 7:08di non dichiararmi a mia nonna.
-
7:09 - 7:12L'ho fatto perché sapevo che
la sua vita volgeva al termine, -
7:12 - 7:14e il tempo con lei era poco,
-
7:14 - 7:17e non volevo parlare
delle nostre differenze. -
7:17 - 7:20Volevo parlare di quel che ci accomunava.
-
7:21 - 7:22Quindi ho cambiato argomento.
-
7:23 - 7:26Al tempo mi era sembrata
la decisione giusta. -
7:26 - 7:29Ma mentre stavo lì,
a guardare la vita di mia nonna -
7:29 - 7:32mentre volgeva alla sua fine inevitabile,
-
7:32 - 7:34avevo la forte sensazione
di aver fatto un errore -
7:34 - 7:37a non condividere una parte
così significativa della mia vita. -
7:39 - 7:42Ma sapevo anche che avevo
perso quell'opportunità -
7:43 - 7:45e come diceva sempre mia nonna:
-
7:45 - 7:48"Ormai la zuppa è fatta.
-
7:48 - 7:50Adesso è troppo tardi
per togliere le cipolle." -
7:50 - 7:52(Risate)
-
7:52 - 7:54Ci ho riflettuto
-
7:54 - 7:58pensando che nella vita
ho fatto i conti con troppe cipolle -
7:58 - 7:59da ragazzina,
-
8:00 - 8:04crescendo gay, in uno stato in cui
l'omosessualità era illegale. -
8:04 - 8:07Quel pensiero mi ha mostrato
quanto fossi avviluppata -
8:07 - 8:11nella rete della mia vergogna interiore.
-
8:11 - 8:13Con quel pensiero
ho rivisto i miei traumi: -
8:14 - 8:17la violenza, l'abuso, lo stupro.
-
8:20 - 8:22Con questa moltitudine di pensieri
-
8:22 - 8:25uno in particolare, una domanda,
continuava a tornarmi in mente, -
8:25 - 8:28per la quale non avevo risposta:
-
8:28 - 8:30Qual è lo scopo del mio essere?
-
8:32 - 8:35Tra tutti nella mia famiglia,
mi sentivo più vicina a mia nonna. -
8:36 - 8:39Abbiamo molti tratti comuni.
-
8:39 - 8:41Ultimamente molti meno.
-
8:41 - 8:43La morte cambia molto le persone.
-
8:43 - 8:44Ma...
-
8:44 - 8:45(Risate)
-
8:45 - 8:47è il senso dell'umorismo di mia nonna.
-
8:47 - 8:50La persona a cui mi sentivo
più vicina al mondo -
8:50 - 8:52era una madre, una nonna e una bisnonna,
-
8:52 - 8:54una bis-bisnonna.
-
8:54 - 8:58Io? Rappresentavo l'estremità
del mio ramo dell'albero di famiglia. -
8:58 - 9:02E non ero sicura di essere
ancora attaccata al tronco. -
9:02 - 9:04Qual era lo scopo del mio essere?
-
9:06 - 9:10L'anno dopo la morte di mia nonna
è stato il più intenso della mia vita -
9:10 - 9:12dal punto di vista creativo.
-
9:12 - 9:15E credo sia grazie a questo,
che ho raccolto i miei pensieri -
9:15 - 9:17invece che disperderli.
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9:17 - 9:20Il mio modo di pensare non è lineare.
-
9:20 - 9:22Io visualizzo i miei pensieri, li vedo.
-
9:22 - 9:24Non ho una memoria foto grafica,
-
9:24 - 9:30la mia mente non è una galleria stabile
di pensieri raccolti con giudizio. -
9:30 - 9:35Ho piuttosto un linguaggio geroglifico
in continua evoluzione -
9:35 - 9:36che ho sviluppato
-
9:36 - 9:40e che posso comprendere facilmente
e usare per pensare, -
9:40 - 9:42ma faccio fatica a tradurre.
-
9:42 - 9:46Non so dipingere, disegnare, scolpire,
o fare smorfie nelle foto altrui, -
9:46 - 9:48e riguardo la scrittura,
-
9:48 - 9:54ci riesco ma è un processo
di traduzione tortuoso, -
9:54 - 9:56e non penso che riesca bene.
-
9:56 - 10:01Riguardo l'esprimere i miei pensieri
come ho già detto, non sono bravissima. -
10:01 - 10:04La parola mi è sempre sembrata
una cornice fissa e troppo inadeguata -
10:04 - 10:06in confronto alla vita che ho dentro.
-
10:07 - 10:08Per farla breve,
-
10:08 - 10:13ho sempre compreso meglio di quanto
non fossi in grado di comunicare. -
10:14 - 10:16L'anno prima che mia nonna morisse,
-
10:16 - 10:19mi è stato ufficialmente
diagnosticato l'autismo. -
10:19 - 10:21Per me è stata un bella notizia.
-
10:22 - 10:27Avevo sempre pensato di non riuscire
a cavarmela come una persona normale -
10:27 - 10:30per la depressione e l'ansia.
-
10:30 - 10:31Ma è venuto fuori
-
10:31 - 10:33che ero depressa e ansiosa
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10:33 - 10:36perché non riuscivo a cavarmela
come una persona normale, -
10:36 - 10:38perché non ero una persona normale
-
10:38 - 10:40e non lo sapevo.
-
10:40 - 10:42Questo non implica
che non abbia difficoltà. -
10:42 - 10:45Ogni giorno è una piccola lotta,
a dir la verità. -
10:45 - 10:48Ma almeno ora so qual è la mia battaglia,
-
10:48 - 10:52e non è lottare per arrivare
a essere normale. -
10:52 - 10:55La mia lotta non è sfuggire al ciclone
-
10:55 - 10:59La mia lotta è fare del mio meglio
per trovare l'occhio del ciclone. -
11:00 - 11:04Ora, a parte i soliti modi con cui noi
dello spettro autistico troviamo la calma, -
11:04 - 11:08comportamento ripetitivo,
routine e pensiero ossessivo, -
11:08 - 11:14ho un altro inaspettato accesso
all'occhio del ciclone: -
11:15 - 11:16i monologhi comici.
-
11:16 - 11:20Se servono altre prove
che sono neurodivergente, sì, -
11:20 - 11:25resto calma quando faccio qualcosa
che normalmente spaventa tutti a morte. -
11:25 - 11:27Sono quasi morta dentro su questo palco.
-
11:27 - 11:31(Risate)
-
11:31 - 11:35La diagnosi mi aveva dato un posto
dove appendere i frammenti di me -
11:35 - 11:36che non avevo compreso.
-
11:36 - 11:39Ciò che non andava, ora andava,
-
11:39 - 11:41e per un po' sono stata elettrizzata
da questa nuova fiducia -
11:41 - 11:43per il mio pensiero.
-
11:43 - 11:47Ma dopo la morte di mia nonna,
quella fiducia era crollata, -
11:48 - 11:51perché per me pensare
è elaborare il lutto. -
11:51 - 11:53E in quel dolore del pensiero,
-
11:53 - 11:56ho potuto vedere con chiarezza
-
11:56 - 12:01quanto ero profondamente isolata
e quanto lo fossi sempre stata. -
12:02 - 12:06Qual era lo scopo del mio essere?
-
12:07 - 12:10Ho iniziato a riflettere molto
sui tratti comuni tra autismo -
12:10 - 12:13e disturbo da stress post traumatico
-
12:13 - 12:14e ho iniziato a preoccuparmi,
-
12:14 - 12:16perchè avevo entrambi.
-
12:16 - 12:19Avrei mai potuto districarli?
-
12:20 - 12:23Mi hanno sempre detto
che per superare un trauma -
12:23 - 12:25era con una narrazione coesiva.
-
12:26 - 12:28Avevo una narrazione coesiva,
-
12:28 - 12:31ma ero ancora in balìa dei miei traumi.
-
12:31 - 12:35Sono tutti parte della mia zuppa,
ma le cipolle si sentivano ancora troppo. -
12:35 - 12:38A quel punto ho capito
-
12:38 - 12:40che avevo raccontato
le mie storie per far ridere. -
12:40 - 12:43Avevo tranciato via le parti oscure,
avevo tolto il dolore -
12:43 - 12:47restando aggrappata ai miei traumi
per rasserenare il mio pubblico. -
12:48 - 12:51Mettevo in connessione gli altri
attraverso le risate -
12:51 - 12:54ma io restavo profondamente isolata.
-
12:54 - 12:57Qual era lo scopo del mio essere?
-
12:57 - 12:59Non avevo una risposta,
-
12:59 - 13:01ma avevo un'idea.
-
13:01 - 13:03L'idea era raccontare la mia verità,
-
13:04 - 13:06tutta la verità,
-
13:06 - 13:11non per far ridere, ma per condividere
il dolore viscerale del mio trauma. -
13:11 - 13:14Ho pensato che il modo migliore fosse
con uno spettacolo comico. -
13:14 - 13:16E così ho fatto.
-
13:16 - 13:20Ho scritto un testo comico
che non rispettava la battuta finale, -
13:20 - 13:24la frase dove ci si aspetta
che i comici tirino i loro colpi -
13:24 - 13:25per farli diventare risate.
-
13:25 - 13:27Io non l'ho fatto.
-
13:27 - 13:28Con quella frase ho colpito
-
13:28 - 13:32lo stomaco metaforico del mio pubblico.
-
13:32 - 13:34Non volevo farli ridere.
-
13:35 - 13:38Volevo lasciarli senza fiato,
sconvolgerli, -
13:38 - 13:42in modo che ascoltassero la mia storia
e vivessero il mio dolore -
13:42 - 13:47come individui, non come
una massa distratta che ride. -
13:47 - 13:50Così ho fatto e ho intitolato
lo spettacolo "Nanette". -
13:50 - 13:52Ora, in molti...
-
13:52 - 13:56(Applauso)
-
13:58 - 13:59in molti dicono
-
14:00 - 14:02che "Nanette" non sia
uno spettacolo comico. -
14:02 - 14:07E nonostante io sia d'accordo,
non è assolutamente uno spettacolo comico, -
14:07 - 14:09questa gente si sbaglia.
-
14:09 - 14:10(Risate)
-
14:10 - 14:12Perché il fondo della loro polemica
-
14:12 - 14:16è che io ho fatto male la comica.
-
14:17 - 14:20Io non ho fatto male la comica.
-
14:20 - 14:24Ho preso tutto ciò che sapevo
sulla comicità, -
14:24 - 14:27i trucchi e gli strumenti
del mestiere, l'esperienza, -
14:27 - 14:30ho preso tutto questo e l'ho usato
per rompere la comicità. -
14:30 - 14:33Non puoi usare la comicità
per infrangere la comicità -
14:33 - 14:35se non sei un bravo comico.
-
14:35 - 14:37Brutti rincoglioniti.
-
14:37 - 14:39(Risate)
-
14:39 - 14:44(Applauso)
-
14:44 - 14:45Ma non era il mio obiettivo.
-
14:45 - 14:49Il mio obiettivo non era solo
infrangere la comicità. -
14:50 - 14:54L'obiettivo era infrangerla
per ricostruirla in un'altra forma, -
14:54 - 14:58modificarla in qualcosa
che potesse contenere -
14:58 - 15:00tutto ciò che volevo condividere,
-
15:00 - 15:03indendevo questo, quando ho detto
che avrei lasciato la comicità. -
15:05 - 15:07A questo punto starete pensando:
-
15:07 - 15:10"Sì, bello, ma quali sono
di preciso le tre idee? -
15:10 - 15:12È un po' vago."
-
15:12 - 15:15Son contenta di aver fatto finta
che me l'abbiate chiesto -
15:15 - 15:19(Risate)
-
15:19 - 15:24Sono certa che tra voi c'è
chi ha già identificato le tre idee. -
15:24 - 15:27Un pubblico perspicace, devo ammettere,
-
15:27 - 15:29non ne sarei affatto sorpresa.
-
15:29 - 15:33Voi invece sarete sorpresi
dal sapere che non ho tre idee. -
15:33 - 15:37Vi ho detto di avere tre idee,
ma ho mentito. -
15:37 - 15:40Vi ho ingannati,
sono un vero spasso. -
15:40 - 15:47Invece, ho preso una manciata
delle mie idee, e come semi -
15:47 - 15:49le ho sparpagliate per tutto il mio talk.
-
15:50 - 15:52E perché mai l'ho fatto?
-
15:52 - 15:53A parte per il gusto di farlo,
-
15:55 - 15:58si riferisce alle parole
che mia nonna diceva sempre. -
15:59 - 16:04"Non è il giardino che conta,
ma come lo curi." -
16:04 - 16:08E Nanette mi ha insegnato
la verità dietro questa banalità. -
16:08 - 16:11Mi aspettavo, infrangendo
le regole della comicità -
16:11 - 16:16e raccontando la mia storia
fatta di verità e dolore -
16:16 - 16:21che questo mi avrebbe spinto più in là
nei confini di vita e arte. -
16:22 - 16:28Me lo aspettavo, ero pronta a pagarne
il prezzo pur di dire la mia verità. -
16:28 - 16:31Ma non è successo così.
-
16:31 - 16:34Il mondo non mi ha allontanata.
Mi ha tirata a sé. -
16:35 - 16:39Attraverso un'azione di allontanamento,
ho trovato una connessione. -
16:40 - 16:42Mi ci è voluto molto per capire
-
16:42 - 16:44che la base di questa contraddizione
-
16:44 - 16:47è anche la base della contraddizione
-
16:47 - 16:52che mi permette di essere così brava
in qualcosa in cui sono pessima. -
16:53 - 16:55Vedete, nel mondo reale,
-
16:55 - 16:57fatico a parlare alla gente
-
16:57 - 17:03perché la mia neurodiversità
mi rende complicato pensare, -
17:04 - 17:08ascoltare, parlare e elaborare nuove
informazioni, tutto contemporaneamente. -
17:09 - 17:11Ma sul palco, non devo pensare.
-
17:11 - 17:13Preparo i miei pensieri
con largo anticipo. -
17:14 - 17:16Non devo ascoltare.
Quello è compito vostro. -
17:16 - 17:18(Risate)
-
17:18 - 17:20E non devo nemmeno parlare,
-
17:20 - 17:23perché, ad essere precisi, io recito.
-
17:24 - 17:26Quindi ciò che mi resta
-
17:27 - 17:29è fare del mio meglio
-
17:30 - 17:33per avere una relazione
sincera col mio pubblico. -
17:36 - 17:39Se l'esperienza di "Nanette"
mi ha insegnato qualcosa, -
17:39 - 17:43è che quella relazione
non dipende solo da me. -
17:44 - 17:46Voi avete un ruolo.
-
17:47 - 17:50"Nanette" può essere nata da me,
-
17:50 - 17:54ma ora vive e cresce
in un mondo di altre menti, -
17:54 - 17:57menti che non sono la mia.
-
17:57 - 17:59Ma a cui sono collegata.
-
18:01 - 18:04E lì, lei è qualcosa più grande di me,
-
18:04 - 18:09come lo scopo del nostro essere
è qualcosa più grande di noi. -
18:09 - 18:11Fatene ciò che volete.
-
18:11 - 18:12Grazie e arrivederci.
-
18:13 - 18:19(Applausi)
- Title:
- Tre idee. Tre contraddizioni. Oppure no.
- Speaker:
- Hannah Gadsby
- Description:
-
Hannah Gadsby e il suo innovativo spettacolo "Nanette" hanno infranto la comicità. In un discorso che parla di scopo e verità, ci presenta tre idee e tre contraddizioni. Oppure no.
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 18:33
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