I discorsi elettrizzanti di Sojourner Truth - Daina Ramey Berry

Lezione completa: https://ed.ted.com/lessons/the-electrifying-speeches-of-sojourner-truth-daina-ramey-berry

Isabella Baumfree nacque in schiavitù alla fine del XVIII secolo a New York. Fuggita alla schiavitù con la figlia più piccola, prese il nome di Sojourner Truth e partì per un leggendario ciclo di conferenze. La sua oratoria elettrizzante la rese celebre e i suoi discorsi influenzarono migliaia di persone in tutti gli Stati Uniti.
Daina Ramey Berry racconta la vita di un'attivista senza peli sulla lingua.

Lezione di Daina Ramey Berry, regia WOW-HOW Studio.

Nel 1828, Sojourner Truth si presentò
al Gran Giurì di Kingston, New York.

Non aveva nessuna esperienza
con il sistema legale,

non aveva un soldo,

e non aveva nessun potere
agli occhi della corte.

Incurante dello scherno della giuria,

Truth disse di volersi battere

per la custodia del figlio
di cinque anni, Peter,

che era stato illegalmente venduto
a uno schiavizzatore in Alabama.

Mentre il processo avanzava,
nei mesi successivi,

Truth raccolse soldi, mise a punto
una strategia con degli avvocati,

e rimase fiduciosa.

Infine, nella primavera del 1828,
riottenne la custodia di Peter,

ma la sua battaglia
era lungi dall'essere finita.

Avrebbe dedicato il resto dei suoi anni

alla ricerca di giustizia
e comprensione spirituale.

Truth era nata in schiavitù,
col nome di Isabella Baumfree

sul finire del XVIII secolo,
nella contea di Ulster, New York.

Benché lo stato di New York
avesse abolito la schiavitù nel 1799,

l'atto di emancipazione
entrò in vigore molto lentamente

Chi si trovava in condizioni di schiavitù

era tenuto a lavorare con un contratto
di servitù debitoria fino ai 25 anni.

In quel periodo, gli schiavizzatori
vendettero più volte Baumfree,

strappandola all'amore dei suoi cari.

Più volte le fu esplicitamente impedito
di allacciare nuove relazioni.

Finché sposò un uomo in schiavitù,
un certo Thomas.

Da questo matrimonio nacquero tre figli.

Truth voleva assolutamente
tenere unita la sua nuova famiglia,

ma la sua speranza si scontrava
col lento procedere dell'abolizione.

Il suo schiavizzatore, John Dumont,
aveva promesso di liberarla entro il 1826.

Quando lui venne meno alla parola,
Baumfree cercò salvezza nella fuga.

Nell'andarsene, riuscì a portar via
solo la figlia più piccola, Sophia,

mentre gli altri figli
rimasero in schiavitù.

Le ci sarebbero voluti due anni
per riottenere la custodia di Peter.

Dopodiché, avrebbe aspettato
altri due anni

prima di vedere
un altro dei suoi figli.

In quel periodo, Baumfree
cercò conforto nella fede

e si dedicò sempre più
alla riflessione sui temi religiosi.

Stabilitasi a Kingston, New York,

aderì a una comunità metodista
che condivideva le sue idee politiche.

Mantenne la sua pratica
di parlare ad alta voce a Dio in privato;

una notte, poi, le sue preghiere serali
assunsero un tono ancora più divino.

Baumfree sostenne

di aver sentito la voce di Dio
intimarle di lasciare Kingston,

e di diffondere
il suo messaggio religioso.

Anche se non imparò mai
a leggere e scrivere,

Baumfree divenne celebre
per la sua oratoria elettrizzante;

i suoi discorsi si basavano
su riferimenti biblici,

sui suoi ideali spirituali
e sulla sua esperienza di schiavitù.

I suoi sermoni denunciavano l'oppressione
degli afroamericani e di tutte le donne,

e svolsero un grande ruolo

nelle campagne abolizioniste
e per i diritti delle donne.

Nel 1843, Baumfree cambiò nome
in Sojourner Truth

e partì per un ciclo di conferenze
diventato leggendario.

Truth considerava il suo viaggio
una missione divina.

La sua fede la portò spesso nelle regioni
più ostili degli Stati Uniti,

dove parlava a un pubblico bigotto

ed era l'unica donna nera
tra tutti i presenti.

Truth confidava nella protezione divina,

ma a volte il suo coraggio
scatenava reazioni violente della folla.

Durante uno dei suoi sermoni,
una folla di uomini bianchi

minacciò di incendiare
la tenda in cui parlava.

Nelle sue memorie, Truth ricorda
come si fece forza per affrontarli:

"Non ho forse fede sufficiente
per affrontare e sedare quella folla?

Mi parve d'avere tre cuori in petto!

E che fossero così grandi
che il mio corpo stentava a contenerli!"

Placò quegli uomini con canti e preghiere,
"disarmandoli" completamente.

I discorsi di Truth influenzarono
migliaia di persone in tutto il paese,

ma il suo attivismo non si limitò
alle conferenze, tutt'altro.

Nel corso della Guerra Civile,
lavorò con l'esercito unionista,

arruolando soldati e organizzando
i rifornimenti per i reparti neri.

Il suo lavoro fu cosí apprezzato

che fu invitata a incontrare
il Presidente Lincoln.

Truth disse al Presidente che il Governo
avrebbe dovuto distribuire delle terre

a tutti quelli che erano stati
ridotti in schiavitù.

Truth continuò a viaggiare
e a tenere discorsi più che ottantenne.

Fino alla morte, nel 1883,
non ebbe peli sulla lingua

e difese il suo diritto ad esprimersi
in un mondo ostile.

Una volta disse: "Mi sento al sicuro
anche in mezzo ai miei nemici;

perché la verità è invincibile
e finirà per trionfare."