Fuga da Matrix. Uscire dall'inautentico e dare senso al tempo | Simone Perotti | TEDxCesena
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0:03 - 0:09[Musica]
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0:19 - 0:23Allora, iniziamo con un piccolo
aneddoto personale -
0:23 - 0:28che ho riportato in uno dei miei libri,
ma che è molto importante nella storia -
0:28 - 0:30di cui stiamo parlando.
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0:30 - 0:39Io avevo 29 anni, lavoravo in azienda,
facevo l’impiegato e il freelance, -
0:39 - 0:42che era il nome carino
che negli anni 80 si dava ai precari, -
0:42 - 0:45perché negli anni 80
ci davamo tutti abbastanza un tono, -
0:47 - 0:52poi ero diventato impiegato,
dopo impiegato più specializzato, quadro -
0:52 - 0:56e addirittura, a 29 anni,
sono diventato dirigente. -
0:56 - 1:01Mi ero prefissato di arrivarci a 30,
quindi ricordo il giorno -
1:01 - 1:03in cui, tornando dalla stanza
dell'amministratore delegato -
1:04 - 1:08con in mano questa lettera,
ho percorso il corridoio, -
1:08 - 1:15sono entrato nella mia stanza,
mi sono seduto e ho riletto questa lettera -
1:15 - 1:19di cui conoscevo naturalmente
il contenuto, che mi nominava dirigente. -
1:19 - 1:24E ho un ricordo preciso
della sensazione che provai. -
1:24 - 1:31Non era affatto una sensazione univoca,
era una sensazione meticcia; -
1:31 - 1:34da un lato ero ovviamente soddisfatto:
mio padre aveva fatto -
1:34 - 1:40un percorso aziendale analogo, quindi
mi rispecchiavo nella sua carriera -
1:43 - 1:46ed ero molto soddisfatto
di essere riuscito nell'intento -
1:46 - 1:47che mi ero prefissato.
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1:47 - 1:52Ma, naturalmente, il non trovarmi
in una condizione -
1:52 - 1:55di perfetta sintonia,
di perfetto benessere, -
1:55 - 1:57mi ha subito insospettito.
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1:57 - 2:01Avrei dovuto, come tutti quelli
che sono pienamente nel luogo -
2:01 - 2:04dove devono essere e
fanno quello che si sentono di dover fare, -
2:04 - 2:08avrei dovuto compiacermi con me stesso,
provare un grande piacere -
2:08 - 2:12e l'istante dopo
fissare nuovamente un nuovo obiettivo. -
2:12 - 2:15Così fanno gli ambiziosi
ed io ero un ambizioso, -
2:15 - 2:17ero uno che voleva crescere,
voleva imparare, -
2:17 - 2:19voleva fare strada.
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2:21 - 2:24Ho provato una sensazione molto forte,
molto chiara, che lì per lì -
2:24 - 2:29non sono riuscito a decodificare ma
che poi, col tempo, ho capito essere -
2:29 - 2:33la certezza che non avrei fatto quello
tutta la vita. -
2:35 - 2:39Nel momento in cui dovevo
settare nuovamente l'asticella, -
2:39 - 2:44ho pensato che quello sport
non era una cosa che avrei fatto -
2:44 - 2:47per tutto il tempo.
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2:47 - 2:53Questa sensazione si è,
diciamo così, radicata -
2:53 - 2:56nella mia mente, nel mio cuore.
Io ho continuato a fare il mio lavoro -
2:56 - 3:01con molto impegno, molta partecipazione
le cose sono andate bene, -
3:01 - 3:05sono stato fortunato,
ho fatto buone cose. -
3:05 - 3:08Era un periodo in cui io lavoravo
nel mondo della comunicazione -
3:08 - 3:12e le cose andavano bene,
sono stato bravo, -
3:12 - 3:14mi sono impegnato,
sono stato anche molto fortunato, -
3:14 - 3:16ho avuto buoni maestri.
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3:17 - 3:21Però le cose, in un certo senso,
sono rimaste lì appese: -
3:21 - 3:26quella sensazione è rimasta dentro di me.
C'è un altro aneddoto -
3:26 - 3:30che in qualche modo chiude il cerchio
tra due sensazioni -
3:30 - 3:34che si sono richiamate tra loro
e hanno determinato un'azione: -
3:35 - 3:39è stato molti anni dopo,
ero sul raccordo anulare di Roma, -
3:39 - 3:43vivevo a Roma all'epoca,
erano le sette e mezza di mattina, -
3:44 - 3:47eravamo già chiusi tutti dentro
la loro macchinetta, -
3:47 - 3:51ognuno con i telefonini accesi,
faceva già molto caldo, -
3:51 - 3:59era il 4 luglio per curiosa coincidenza,
quel giorno mi sono detto: così non va, -
4:01 - 4:05non posso vivere tutta la vita così,
non posso uscire quando tutti escono, -
4:06 - 4:10non posso tornare quando tutti tornano,
non posso fare le cose che fanno tutti, -
4:11 - 4:17non voglio vivere secondo schemi
che sono stati fissati da qualcun altro, -
4:17 - 4:22o che sono il risultato di una norma
che si è affermata come la prioritaria, -
4:22 - 4:25la vincente,
quella omologazione: -
4:25 - 4:29essere tutti nella stessa circostanza,
mi è sembrato insopportabile. -
4:30 - 4:33Allora sono uscito dall'autostrada
appena ho potuto, -
4:33 - 4:35dal raccordo anulare,
che è una specie di autostrada, -
4:35 - 4:39e ho cercato per le vie
di un posto che non conoscevo, -
4:39 - 4:43perché era una zona di Roma
dove non uscivo mai, -
4:44 - 4:47ho cercato un bar
che avesse una pergola possibilmente, -
4:47 - 4:50potendo stare fuori all'ombra,
ho preso un caffè, -
4:52 - 4:58mi sono seduto al tavolino
con l'idea di studiare una soluzione -
4:58 - 5:03che non avevo però:
io sapevo fare, e ci voleva tutta -
5:03 - 5:05che lo sapessi fare,
solo quello che facevo. -
5:07 - 5:09Non avevo un piano B,
non avevo una soluzione, -
5:09 - 5:15non avevo pensato ad altro
e ricordo che, quel giorno, ho preso -
5:15 - 5:18un pezzo di carta e una penna,
mi sono messo a ragionare -
5:18 - 5:23e mi sono messo a fare la SWAT analysis,
tutti i manager presenti sanno cos'è: -
5:24 - 5:28quella roba per cui tu fai
una serie di colonne, -
5:28 - 5:32metti quello che hai, quello che
non hai, quello che ti serve -
5:32 - 5:34quello che dovresti avere
per fare quello che vorresti fare. -
5:34 - 5:38La colonna delle cose che mi servivano
era molto ricca, -
5:40 - 5:45quelle che avevo erano poche,
erano buone per fare -
5:45 - 5:49quello che avevo sempre fatto
ma non oltre, e da quel momento -
5:49 - 5:53ho iniziato a lavorare,
ho iniziato a lavorare a un progetto -
5:53 - 5:56che era un progetto di liberazione,
diciamo così, -
5:56 - 5:59di autenticità,
di autenticazione. -
6:01 - 6:07Io ero nato per scrivere e navigare.
Ognuno di noi è nato per fare una cosa -
6:07 - 6:11e tante persone mi scrivono:
tu sei fortunato, -
6:11 - 6:14perché tu sai navigare,
sai scrivere, -
6:14 - 6:16come se io fossi nato
col timone in mano, -
6:16 - 6:20con la penna in mano, ma insomma,
come potete immaginare non è così, -
6:20 - 6:22io non so fare niente.
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6:22 - 6:26Questo ovviamente non è vero.
Jack London diceva una cosa molto bella, -
6:26 - 6:32scriveva che ognuno di noi è
come una pallina su un piano sfalsato: -
6:32 - 6:36se noi lasciamo quella pallina,
compie una traiettoria -
6:36 - 6:40Che se non le rompi l'anima lungo la via,
è una certa traiettoria. -
6:41 - 6:44lui chiamava questa
la linea di minore resistenza, -
6:45 - 6:48cioè quello che noi faremmo bene,
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6:50 - 6:54sentendoci bene mentre lo facciamo,
se potessimo farlo. -
6:56 - 6:59La mia linea di minore resistenza,
in questo sono stato fortunato, -
6:59 - 7:03mi era abbastanza chiara;
cioè io, fin da quando ero un bambino, -
7:04 - 7:08sapevo che... sentivo, perché poi sapere
è una questione -
7:08 - 7:12che viene con la consapevolezza,
ma sentivo che dovevo -
7:12 - 7:14scrivere e navigare,
quella era la mia linea -
7:14 - 7:18di minore resistenza.
In quel momento si compie, -
7:18 - 7:21nella mia vita,
un fatto molto importante -
7:22 - 7:26dal sapere che cosa fosse
il "libero da", -
7:27 - 7:29che è una cosa molto diffusa,
ognuno di noi sa -
7:29 - 7:31cosa vuol dire "libero da":
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7:31 - 7:33libero dal capufficio,
libero dai ritmi, -
7:33 - 7:37libero dalle incombenze,
dalle responsabilità, -
7:37 - 7:40dal peso sul cuore,
dai mutui, -
7:40 - 7:45dalle relazioni coatte,
non scelte da te, -
7:45 - 7:48ma da un direttore del personale,
che, per definizione, è un pazzo, -
7:48 - 7:51come sappiamo, se ti ha messo
accanto di scrivania -
7:51 - 7:56uno come il tuo collega,
da quella consapevolezza -
7:56 - 8:00molto diffusa io acquisivo
un'altra consapevolezza, -
8:01 - 8:05che è quella di che cosa
dovevo diventare "libero di", -
8:05 - 8:09che fa parte però
dell'altra metà della faccenda -
8:09 - 8:11la gran parte della gente
quando parla di libertà -
8:12 - 8:19ha chiaro cosa vuol dire "libero da",
non cosa lui vorrebbe, dovrebbe, sente -
8:19 - 8:21che vorrebbe essere "libero di".
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8:24 - 8:27Ho lasciato il lavoro,
da allora ho cambiato la mia vita, -
8:29 - 8:31l'ho cambiata facendo un progetto
intorno a questo. -
8:31 - 8:34Essendo uno scrittore,
essendolo sempre stato, -
8:34 - 8:37ed essendolo poi divenuto
in maniera più professionale, -
8:37 - 8:40più metodologica, un progetto
che ha a che fare -
8:40 - 8:46con un altro modo per vivere,
perché ho scoperto dopo tante paure, -
8:46 - 8:49dal primo esempio che vi ho fatto
dei 29 anni, -
8:49 - 8:52a quando ho cambiato la mia vita
ne sono passati 12, -
8:53 - 8:55perché ho dovuto vincere
tutte le paure del caso, -
8:55 - 8:58ho dovuto pormi tutte le domande
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8:58 - 9:03e trovare una risposta originale:
all'epoca di queste cose non si parlava, -
9:03 - 9:07era il 2008 quando cambiai la mia vita,
il gennaio del 2008 per coincidenza, -
9:07 - 9:14per settembre la crisi di Lehman Brothers
mi provò, a dispetto di ogni dubbio, -
9:14 - 9:20che avevo fatto bene.
Da quel momento in avanti -
9:20 - 9:23il progetto si è arricchito
ed è diventato una cosa -
9:23 - 9:27che io potevo avere il coraggio,
finalmente, di tentare di vivere. -
9:27 - 9:32Ero terrorizzato, naturalmente,
di non avere lo stipendio. -
9:32 - 9:35Sono anche il figlio
di una stirpe di genovesi, -
9:35 - 9:41quindi la faccenda è anche seria,
ma soprattutto ero terrorizzato -
9:41 - 9:44di interrompere una carriera:
ero arrivato in una buona posizione, -
9:44 - 9:49per me per i miei mezzi,
e sapevo che dai 40 anni in poi -
9:49 - 9:53avrei potuto raccogliere
tutto quello che avevo seminato; -
9:53 - 9:57Si chiamano Relazioni Pubbliche:
ci vuole parecchio per costruirle -
9:57 - 10:01queste relazioni, però dopo producono
i loro frutti: facevo comunicazione, -
10:01 - 10:06relazioni pubbliche, eccetera.
Tutto quello che sarebbe venuto dopo -
10:06 - 10:08io non lo avrei vissuto,
quindi lo stavo perdendo -
10:10 - 10:13la paura di perdere quello che si ha,
mi sono reso conto con il tempo, -
10:15 - 10:20era il freno maggiore,
perché non c'era coscienza -
10:20 - 10:23di tutto quello che non avrei avuto
se non avessi tentato. -
10:25 - 10:29Questa è una cosa molto importante.
Gli anni che sono seguiti -
10:29 - 10:32sono stati i più felici della mia vita,
naturalmente, com'è facile immaginare, -
10:33 - 10:39perché sono vissuto facendo esattamente
ciò per cui sono nato. -
10:40 - 10:45Sono vissuto tentando di essere
ciò che io sapevo di poter essere -
10:45 - 10:51e ciò che sapevo di dover tentare.
Naturalmente, per fare questo, -
10:51 - 10:54il progetto si è dovuto
articolare bene, in una serie -
10:54 - 10:58di cose molto concrete:
dal gennaio del 2008 a oggi -
10:58 - 11:09ho speso 74mila euro overall,
quindi ho vissuto con 8.500 euro l'anno, -
11:09 - 11:14ma si può fare molto di più:
la media risente dei primi anni -
11:14 - 11:19in cui ero poco abituato.
La casa dove vivo, -
11:20 - 11:23una casa di pietra, un fienile
della fine del seicento, -
11:23 - 11:26suona anche figo
se lo dici a una ragazza, -
11:26 - 11:30che però ho ristrutturato tutto da me,
questa è la parte meno figa, -
11:30 - 11:32in cui è meglio
non coinvolgere la ragazza. -
11:34 - 11:37Chi aveva mai fatto un tetto
di una casa di legno, di pietra, -
11:37 - 11:39e poi il tetto di legno,
nessuno naturalmente, -
11:39 - 11:42e neanche io,
il che si è tragicamente visto -
11:42 - 11:46il primo inverno,
quando avevo 36 vie d'acqua nel tetto. -
11:46 - 11:49Ho dormito con la cerata integrale,
meno male che ero attrezzato, -
11:49 - 11:52con la goccia sulla spalla
che veniva giù, -
11:53 - 11:55avevo dimenticato
di mettere la carta catramata -
11:56 - 12:01pensando che la pendenza bastasse.
insomma, di errori ne ho fatti tanti, -
12:02 - 12:07ho assolutamente compreso però
che una persona che fa la vita che fa -
12:07 - 12:11ognuno di noi ogni giorno,
così complicata, ha tutte le risorse -
12:11 - 12:14per mettersi di fronte ai problemi
e tentare di risolverli -
12:15 - 12:18in maniera molto creativa, a volte,
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12:18 - 12:22in maniera anche un po fallimentare
ma comunque molto soddisfacente. -
12:23 - 12:27Ho scoperto che si può auto-produrre
la gran parte delle cose che ci servono: -
12:28 - 12:32io mi faccio ammazzare,
piuttosto che comprare qualcosa. -
12:33 - 12:36Questo, il fatto di essere
di origine genovese aiuta, -
12:37 - 12:41ma non basta bisogna anche
un pò inventarsi le cose. -
12:41 - 12:47Aggiusto ogni cosa che che mi serve
di utilizzare o di riutilizzare. -
12:47 - 12:50Considero una specie di morte interiore
quando un elettrodomestico -
12:50 - 12:52non lo posso aggiustare
e lo devo cambiare. -
12:53 - 12:56Però in tutto questo
c'è una grande possibilità. -
12:56 - 12:59E' assolutamente possibile
vivere diversamente, -
12:59 - 13:02assolutamente possibile,
anzi necessario, -
13:02 - 13:05uscire dalla omologazione del pensiero,
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13:05 - 13:08uscire dall’omologazione
degli stili di vita. -
13:08 - 13:12Abbiamo sentito prima
una cosa molto interessante -
13:12 - 13:19di un attivista per i diritti umani,
quella è una questione davvero importante: -
13:19 - 13:23aiutare le persone
ad essere più sane, -
13:23 - 13:25a vivere di più, eccetera.
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13:25 - 13:27Ma c'è qualcosa,
io credo profondamente, -
13:28 - 13:31che viene prima di quello.
Quello lo fanno gli eroi, -
13:31 - 13:36quello lo fanno le persone speciali;
molti di noi potrebbero farlo certamente, -
13:36 - 13:40ma sono sicuro che sia una cosa
veramente oltre l'asticella -
13:40 - 13:43per tanti di noi,
ma c'è una cosa che, invece, -
13:43 - 13:47tutti noi possiamo fare
ed è quello di contribuire alla società -
13:47 - 13:51cercando di vivere in maniera autentica,
cercando di essere davvero -
13:51 - 13:56quello che si è nati per essere,
smettendo di fingere nel fare mestieri -
13:56 - 13:59che non ci appartengono,
che spesso e volentieri -
13:59 - 14:03sono dannosi per la società,
smettendo di avere 29 gradi in casa, -
14:04 - 14:08casa mia si riscalda soltanto con la legna
che io spacco, brucio, -
14:09 - 14:13se lasci le sigarette sul divano
a fine ottobre -
14:13 - 14:16ricomincia a fumare a marzo,
perché chiaramente -
14:16 - 14:21non ti puoi allontanare dal camino.
Questo poi tra l'altro contribuisce -
14:21 - 14:25all'abbattimento dei costi.
Si possono fare davvero -
14:25 - 14:29tantissime cose,
tantissime cose molto semplici, -
14:29 - 14:32molto alla nostra portata,
che rendono la nostra vita -
14:32 - 14:36terribilmente avventurosa
senza che poi andiamo a vedere -
14:36 - 14:40"Into the wild" e ci emozioniamo
per quello che vediamo. -
14:40 - 14:42Lo possiamo vivere noi,
anche senza quegli eccessi, -
14:44 - 14:46e soprattutto ho iniziato
a fare davvero -
14:46 - 14:48quello che sentivo di voler fare,
di poter fare, -
14:48 - 14:52che è scrivere e navigare.
Posso essere d'aiuto alla società -
14:52 - 14:55con quello che scrivo?
Può la mia ricerca dell'autenticità -
14:55 - 14:59determinare qualcosa di valore,
per chi ho intorno, -
14:59 - 15:01per chi può leggere
qualcosa di interessante, -
15:01 - 15:05per chi può trovare una soluzione
-
15:05 - 15:07attraverso un esempio,
una testimonianza? -
15:07 - 15:11Questa è senz'altro una cosa
che va fatta. Certamente, -
15:11 - 15:13quando quello che facciamo,
se lo scriviamo su un foglio, -
15:13 - 15:16è troppo diverso,
i segni sono troppo diversi -
15:17 - 15:20dai segni che abbiamo addosso,
forse quello che stiamo scrivendo -
15:20 - 15:25non è letteratura, ma è solo finzione.
Questa è una cosa che dovremmo ricordarci: -
15:25 - 15:29ci vuole una certa consistenza
e una certa identità -
15:30 - 15:32tra quello che facciamo
e quello che diciamo, -
15:32 - 15:35e spesso non c'è.
Grazie. -
15:35 - 15:45[Applauso]
- Title:
- Fuga da Matrix. Uscire dall'inautentico e dare senso al tempo | Simone Perotti | TEDxCesena
- Description:
-
Nessuno sa cosa sia nato per fare. Tutti fanno quel che capita, mediamente, senza chiedersi quale sia la "linea di minore resistenza". Ma nessuno può essere efficace nel proprio percorso, nella propria vita, senza fare con cura ciò che è davvero nato per fare, e farlo con passione. Simone Perotti, in questo talk, ci racconta la sua personalissima esperienza.
Scrittore e marinaio, ma anche marinaio e scrittore, infatti dalla primavera 2014 è in mare per 5 anni per tutto il Mediterraneo. Oggi scopriamo qualcosa in più di Simone Perotti, blogger del “Fatto Quotidiano” e collaboratore di riviste nautiche e giornali (Corriere della Sera), ma anche autore e volto televisivo del programma tv “Un’altra Vita”, su RAI 5. Simone scrive romanzi per tentare di raccontare l’irraccontabile, come "Zenzero e Nuvole”, racconti avventurosi e fantastici abbinati a ricette gastronomiche, e “Rais” (edito da Frassinelli nel 2016), ambientato nell'epoca del Rinascimento, ma scrive anche saggi, per tentare di investigare la realtà, come “Adesso Basta” sul tema del “Downshifting” e “Dove sono gli Uomini” libro inchiesta sul disagio contemporaneo delle donne. Per i suoi articoli e reportage di viaggio ha vinto, nel 2016, il Premio Montale Fuori di Casa - Sezione Mediterraneo.
This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at http://ted.com/tedx
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- Italian
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Veronica Bresciani edited Italian subtitles for Fuga da Matrix. Uscire dall'inautentico e dare senso al tempo | Simone Perotti | TEDxCesena | ||
Veronica Bresciani edited Italian subtitles for Fuga da Matrix. Uscire dall'inautentico e dare senso al tempo | Simone Perotti | TEDxCesena |