Cosa accadrebbe se abbattessimo tutti gli alberi della città? - Stefan Al

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Entro il 2050 si prevede che oltre il 65% del mondo vivrà nelle città. Forse crediamo che la natura non sia connessa con gli spazi della città, ma gli alberi hanno sempre avuto un ruolo essenziale nelle città prosperose. L'umanità ha scoperto i benefici degli alberi sin dalla fondazione delle nostre prime città migliaia di anni fa. Quindi, cosa rende gli alberi così importanti per la sopravvivenza di una città? Ce lo spiega Stefan Al.

Lezione di Stefan Al, diretta da Mette Ilene Holmriis.

Questa è la storia di due antiche città

e degli alberi
che ne hanno segnato il destino.

Nel 3.000 a.C. Uruk era molto più popolata
di quanto lo sia oggi New York.

Questa affollata capitale doveva espandere
continuamente il sistema di irrigazione

per nutrire la popolazione
in costante aumento.

2.500 anni dopo, in Sri Lanka,
Anuradhapura aveva un problema simile.

La popolazione cresceva continuamente

e, come Uruk, la città dipendeva
da un elaborato sistema di irrigazione.

La crescita di Uruk
portò i contadini a tagliare gli alberi

per far spazio ai campi.

Invece ad Anuradhapura
gli alberi erano sacri.

La città ospitava il discendente
dell'albero della Bodhi

sotto il quale si dice che Buddha
abbia raggiunto l'illuminazione.

La devozione religiosa
frenò le asce dei contadini

e portò la città a piantare
più alberi nei parchi urbani.

L'espansione di Uruk
funzionò bene, all'inizio.

Ma senza gli alberi
a filtrare le riserve d'acqua,

il sistema d'irrigazione di Uruk
si contaminò.

L'evaporazione dell'acqua
lasciò depositi di minerali

che resero il terreno
troppo salato per l'agricoltura.

Invece, il sistema di irrigazione
di Anuradhapura

era progettato per lavorare
insieme alla foresta circostante.

Gli abitanti della città diventarono
il doppio di quelli di Uruk

e ancora oggi Anuradhapura si prende cura
di un albero piantato oltre 2.000 anni fa.

Potremmo pensare che la natura
non sia connessa con gli spazi urbani,

ma gli alberi sono sempre stati una parte
fondamentale delle città prosperose.

Gli alberi agiscono come spugne naturali,
assorbendo l'acqua piovana in eccesso

prima di rilasciarla
nuovamente nell'atmosfera.

La rete formata dalle loro radici
protegge dagli smottamenti

e permette al suolo di trattenere l'acqua
e filtrare le tossine.

Le radici aiutano a evitare le alluvioni

e riducono il bisogno di canali di scolo
e di impianti di trattamento idrico.

Le foglie degli alberi purificano l'aria
trattenendo il carbonio e altri inquinanti

e ciò li rende fondamentali
nella lotta al cambiamento climatico.

L'umanità ha scoperto da secoli
i benefici degli alberi.

Ma gli alberi non sono essenziali
solo per la struttura delle città;

hanno un ruolo vitale
anche per la salute dei suoi abitanti.

Nel 1870 a Manhattan c'erano pochi alberi
al di fuori dei parchi dell'isola.

Senza l'ombra fornita dagli alberi,

gli edifici assorbivano una radiazione
solare fino a nove volte superiore

durante le peggiori ondate
di calore estivo.

Insieme alle scarse
norme igieniche di allora,

il caldo afoso rendeva la città
un terreno fertile per i batteri,

come quello del colera.

Nell'odierna Hong Kong,
i grattacieli e le strutture sotterranee

impediscono la crescita degli alberi.

Questo contribuisce alla pessima
qualità dell'aria della città,

che provoca bronchiti
e danneggia le funzioni respiratorie.

Gli alberi aiutano anche
la nostra salute mentale.

Le ricerche dimostrano come la presenza
di fogliame aumenti la concentrazione

e riduca i livelli di stress.

Inoltre, i pazienti che in ospedale
hanno solo una vista su muri di mattoni

guariscono più lentamente di quelli
che godono di una vista sugli alberi.

Per fortuna molte città offrono
tantissime vedute come questa;

e non è un caso.

Già nel XVIII secolo,

gli urbanisti iniziarono a capire
l'importanza degli alberi nelle città.

Nel 1733, il colonnello James Oglethorpe
progettò Savannah, in Georgia,

in modo che nessun quartiere fosse
a più di 2 minuti di cammino da un parco.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale,
Copenhagen si sviluppò su cinque arterie,

tutte strette intorno a un parco.

Questa struttura
ne ha migliorato la resilienza

all'inquinamento e ai disastri naturali.

Il verde cittadino fa bene
non solo alle persone.

Il Parco Forestale di Portland conserva
la biodiversità naturale della zona,

in una città che ospita
moltissime piante locali,

112 specie di uccelli
e 62 specie di mammiferi.

Nessuna città si dedica agli alberi
più di Singapore.

Dal 1967 il suo governo ha piantato
oltre 1 milione e 200 mila alberi,

inclusi quelli all'interno di giardini
verticali alti 50 metri, i "superalberi".

Queste strutture
soddisfano i propri bisogni

e quelli delle serre vicine

con energia solare
e acqua piovana di raccolta.

Oggi, gli alberi e il verde coprono
più del 50% dell'area di Singapore,

riducendo il bisogno di aria condizionata

e sostenendo i trasporti
a basso impatto ambientale.

Si pensa che entro il 2050
più del 65% del mondo abiterà nelle città.

Gli urbanisti possono porre
delle basi ecologiche,

ma tocca alle persone
che vivono in queste foreste urbane

renderle la casa non solo
degli esseri umani.