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Come parlare al nostro DNA con il cibo | Maria Chiara Bassi | TEDxMantova

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    Io parto con una domanda:
    il cibo può comunicare con il nostro DNA?
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    E se comunica con il nostro DNA,
    può influenzare la salute?
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    Pensiamo a una prima immagine: alle api.
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    Abbiamo tre tipi di api:
    l'ape operaia, il fuco, e l'ape regina.
  • 0:31 - 0:35
    Tutte e tre hanno il medesimo DNA,
    il medesimo genoma;
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    ma l'ape regina
    è stata nutrita dalla larva
  • 0:41 - 0:45
    con un cibo diverso: la pappa reale.
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    E come vediamo, le dimensioni
    dell'ape regina sono differenti.
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    Ma non solo le dimensioni:
    la sua funzione è differente.
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    È l'unica, all'interno dell'arnia,
  • 0:56 - 0:59
    che si può riprodurre,
    che può dare origine a una nuova colonia.
  • 0:59 - 1:03
    Allora il cibo ha comunicato
    qualcosa al DNA,
  • 1:03 - 1:05
    perché tutte hanno lo stesso DNA.
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    E per capire questo,
    dobbiamo addentrarci nel molto piccolo,
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    nel nucleo delle nostre cellule.
  • 1:11 - 1:16
    Due micron, che racchiudono
    tre miliardi di basi,
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    che è il nostro genoma, lungo circa
    due metri, molto impacchettato.
  • 1:21 - 1:23
    Pensate che alla fine degli anni Novanta
  • 1:24 - 1:26
    si pensava che dallo studio
    del genoma umano
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    si avrebbero avuto grandi risposte
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    sia di comprensione delle malattie
    ma anche di comprensione sul DNA.
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    In realtà si è capito
    che eravamo solo all'inizio,
  • 1:37 - 1:42
    perché solo il due - tre percento del DNA
    codifica per una proteina,
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    e pertanto una funzione.
  • 1:44 - 1:48
    Tutto il resto - pensate, il 98% -
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    è un DNA che all'epoca
    era considerato "junk DNA",
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    scusate il termine inglese.
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    "Spazzatura" che serviva come backup
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    per far sì che le mutazioni
    cadessero non sui geni.
  • 2:01 - 2:03
    In realtà, con questo DNA si è scoperto
  • 2:03 - 2:05
    che eravamo all'inizio
    di una nuova avventura:
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    questo DNA era funzionale
    a regolare l'espressione dei geni.
  • 2:09 - 2:10
    E come?
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    Ci sono dei marcatori chimici sul DNA,
  • 2:13 - 2:19
    delle bandierine che, durante lo sviluppo,
    vengono apposte sul DNA.
  • 2:19 - 2:20
    Queste bandierine,
  • 2:20 - 2:25
    che possono essere o dirette sul DNA
    o sulle proteine che avvolgono il DNA,
  • 2:25 - 2:32
    o addirittura su alcuni RNA,
    che sono lo stampo del DNA anti-senso,
  • 2:32 - 2:33
    vengono poste durante lo sviluppo
  • 2:33 - 2:37
    affinché le cellule
    possano compiere la loro funzione.
  • 2:37 - 2:40
    Pensate che noi abbiamo,
    nelle nostre cellule,
  • 2:40 - 2:43
    in ogni nostra cellula,
    lo stesso medesimo DNA.
  • 2:43 - 2:46
    Ma ogni cellula svolge
    una funzione differente: perché?
  • 2:46 - 2:50
    Perché ha le prime parti
    del DNA differente,
  • 2:50 - 2:54
    grazie a queste bandierine,
    questi marcatori che dicono a un gene:
  • 2:54 - 2:57
    tu devi essere espresso in questa cellula,
  • 2:57 - 3:00
    devi far sì che questa cellula
    abbia questa funzione
  • 3:00 - 3:02
    e un'altra cellula un'altra.
  • 3:03 - 3:04
    Per capire meglio,
  • 3:05 - 3:09
    immaginiamo che il nostro DNA
    sia uno spartito orchestrale,
  • 3:09 - 3:11
    e che i geni siano gli strumenti.
  • 3:11 - 3:13
    Se suonassero tutti insieme,
  • 3:13 - 3:15
    non ci sarebbe un'armonia,
    non ci sarebbe una sinfonia.
  • 3:15 - 3:18
    Non sarebbe la musica,
    sarebbe solo rumore.
  • 3:18 - 3:23
    In realtà, ogni gene sa perfettamente,
    grazie a queste bandierine, questi marker,
  • 3:23 - 3:27
    quando entrare in funzione,
    quando suonare, quando stare zitto,
  • 3:27 - 3:29
    se suonare forte, se suonare piano.
  • 3:29 - 3:33
    Ecco, questa armonia si svolge
    in ogni secondo, in ogni istante,
  • 3:33 - 3:35
    all'interno delle nostre cellule.
  • 3:36 - 3:39
    E c'è uno studio estremamente interessante
  • 3:39 - 3:41
    fatto sui topi -
  • 3:41 - 3:44
    nella biologia si parte sempre
    da un modello sperimentale,
  • 3:44 - 3:47
    e spesso sono i topi.
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    A due mamme con la stessa genetica
    è stato dato da mangiare del cibo.
  • 3:52 - 3:55
    A una mamma del cibo povero,
    povero di nutrienti;
  • 3:55 - 3:59
    a un'altra mamma hanno dato da mangiare
    un cibo ricco di nutrimento.
  • 3:59 - 4:02
    E soprattutto, particolari
    nutrienti, vitamine.
  • 4:02 - 4:03
    Il risultato è stato
  • 4:03 - 4:08
    che i cuccioli di queste due mamme
    hanno avuto un fenotipo,
  • 4:08 - 4:11
    cioè una manifestazione
    di quello in cui sono differenti -
  • 4:11 - 4:13
    addirittura il colore
    del manto è cambiato,
  • 4:13 - 4:17
    perché il cibo ha comunicato
    una cosa differente,
  • 4:17 - 4:23
    durante lo sviluppo
    di questi cuccioli, ai geni.
  • 4:24 - 4:27
    Allora pensiamo al cibo ai nostri giorni.
  • 4:27 - 4:30
    Abbiamo su questo piccolo pianeta,
    come dice Edgar Morin,
  • 4:31 - 4:37
    persone che muoiono di fame,
    persone che mangiano in eccesso,
  • 4:37 - 4:39
    abbiamo spreco di cibo.
  • 4:39 - 4:44
    Abbiamo persone che si ammalano
    perché mangiano troppo, mangiano male.
  • 4:44 - 4:47
    E abbiamo anche
    una situazione paradossale,
  • 4:47 - 4:49
    chiamata deserto nutrizionale:
  • 4:49 - 4:52
    io esco di casa, e in dieci minuti
  • 4:52 - 4:55
    non riesco a recuperare
    cibo ricco di vitamine.
  • 4:55 - 4:59
    Riesco a recuperare
    solo il cibo cosiddetto -
  • 4:59 - 5:04
    non mi piace il termine, perché del cibo
    bisogna sempre avere rispetto -
  • 5:04 - 5:08
    cibo che ha solo calorie
    ma non ha nutrienti essenziali.
  • 5:10 - 5:13
    E la cosa più interessante
  • 5:13 - 5:18
    è che l'ambiente, il cibo,
    lo stile di vita e anche le emozioni
  • 5:18 - 5:19
    possono scrivere sul DNA.
  • 5:19 - 5:22
    Possono parlare, col DNA.
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    E questo scrivere può essere trasmesso -
    soprattutto se questo avviene
  • 5:26 - 5:29
    durante i primi 1.000 giorni
    di vita del bambino,
  • 5:29 - 5:32
    dal concepimento al terzo anno di età -
  • 5:33 - 5:36
    questa scrittura può passare
    anche da una generazione a un'altra.
  • 5:37 - 5:42
    C'è un'evidenza storica
    di questo passaggio intergenerazionale
  • 5:42 - 5:45
    di quanto l'ambiente, e il cibo,
  • 5:45 - 5:49
    abbiano influenzato la salute
    delle generazioni successive.
  • 5:49 - 5:52
    Questo è uno studio storico,
    avvenuto in Olanda.
  • 5:52 - 5:56
    Si è studiata una popolazione
    di 45 milioni di persone olandesi,
  • 5:56 - 5:59
    che durante la Seconda Guerra Mondiale
  • 5:59 - 6:02
    fu confinata in una zona
    molto ristretta dell'Olanda.
  • 6:02 - 6:06
    Era inverno: da una parte
    c'erano le truppe tedesche,
  • 6:06 - 6:08
    dall'altra parte i canali ghiacciati.
  • 6:08 - 6:12
    Questa popolazione visse,
    per nove mesi circa,
  • 6:12 - 6:15
    mangiando pochissimo, di stenti:
  • 6:15 - 6:18
    arrivarono addirittura a mangiare,
    pensate, i bulbi dei tulipani.
  • 6:18 - 6:23
    E si calcolò che mangiarono
    circa 500 Kcal al giorno.
  • 6:24 - 6:27
    Si sono studiati i bambini nati
  • 6:27 - 6:32
    dalle mamme che durante quel periodo
    erano in gravidanza, e che aspettavano.
  • 6:32 - 6:38
    Questi bambini hanno mantenuto
    la "programmazione" delle loro mamme:
  • 6:38 - 6:41
    le loro mamme avevano vissuto senza cibo,
  • 6:41 - 6:43
    e quando sono nati, questi bimbi
  • 6:43 - 6:46
    erano programmati a resistere
    all'assenza di cibo.
  • 6:46 - 6:50
    A guerra poi finita,
    hanno avuto accesso al cibo
  • 6:51 - 6:56
    e questi bimbi sono stati più esposti
    a una vulnerabilità sanitaria:
  • 6:56 - 7:01
    più esposti a diabete, obesità,
    sovrappeso, malattie cardiovascolari
  • 7:01 - 7:02
    e anche tumori.
  • 7:02 - 7:05
    E questa vulnerabilità,
    questo aumento di rischio
  • 7:05 - 7:09
    si è anche ripresentato nella seconda
  • 7:09 - 7:13
    e adesso si sta studiando
    la terza generazione.
  • 7:13 - 7:15
    Alllora dobbiamo pensare dal piccolo,
  • 7:15 - 7:19
    perché il piccolo ci possa suggerire
    delle azioni da fare nel grande,
  • 7:19 - 7:22
    per migliorare la società
    e per migliorare, anche,
  • 7:22 - 7:25
    l'aspettativa di salute
    della nostra società,
  • 7:25 - 7:27
    e ripensare all'origine delle malattie.
  • 7:27 - 7:30
    Ed è il modo migliore
    di promuovere la salute:
  • 7:30 - 7:32
    portare la scienza del piccolo,
  • 7:32 - 7:36
    questi meccanismi meravigliosi
    che avvengono nelle nostre cellule,
  • 7:36 - 7:38
    nelle scelte grandi.
  • 7:38 - 7:42
    Investire soprattutto sulle classi
  • 7:42 - 7:44
    che hanno meno consapevolezza
    di tutto questo.
  • 7:44 - 7:47
    Che hanno accesso a cibo povero,
  • 7:47 - 7:51
    perché costa poco,
    perché hanno magari un basso reddito,
  • 7:51 - 7:54
    perché magari hanno anche
    una bassa scolarizzazione
  • 7:54 - 7:57
    che non li può far accedere
    a questi tipi di messaggi.
  • 7:57 - 8:00
    E soprattutto, investire nelle mamme,
  • 8:03 - 8:06
    perché il diritto alla salute,
    sancito anche dalla Costituzione,
  • 8:06 - 8:10
    sia un diritto, anche,
    di giustizia intergenerazionale.
  • 8:10 - 8:13
    Dobbiamo pensare alla nostra salute,
    [che è] un bene prezioso,
  • 8:13 - 8:16
    ma pensare anche di poterla trasmettere
    alle generazioni successive.
  • 8:17 - 8:22
    E allora dobbiamo un po' risvegliarci,
    e questo è il mio risveglio.
  • 8:22 - 8:27
    C'è un'origine che pone
    una vulnerabilità maggiore alle malattie:
  • 8:27 - 8:31
    sono importanti i primi 1.000 giorni
    di vita del bambino.
  • 8:31 - 8:34
    E c'è forse, questa è una domanda
    che mi faccio sempre,
  • 8:34 - 8:37
    un'evoluzione silenziosa,
    che porta una società
  • 8:37 - 8:42
    ad avere una prospettiva di salute
    diversa rispetto a un'altra,
  • 8:42 - 8:46
    perché c'è un accesso al cibo differente?
  • 8:46 - 8:48
    E questa evoluzione continuerà?
  • 8:48 - 8:52
    Per fortuna può essere reversibile,
    se le condizioni cambiano.
  • 8:52 - 8:56
    E se il cibo, che ovviamente
    mangia la mamma, mangiamo noi, cambia.
  • 8:58 - 9:02
    Allora, se è vero che è importante,
  • 9:02 - 9:05
    per la salute dei nascituri
    e anche delle generazioni successive,
  • 9:06 - 9:08
    l'ambiente, il cibo che mangia la mamma,
  • 9:08 - 9:10
    allora dobbiamo curare il cibo
  • 9:10 - 9:14
    e tutto ciò che è l'ambiente
    attorno alle mamme,
  • 9:14 - 9:17
    attorno a quelle che sono le nuove vite.
  • 9:18 - 9:22
    Allora dobbiamo pensare ogni momento
    in cui una persona mangia.
  • 9:22 - 9:23
    E curare, questo momento.
  • 9:23 - 9:25
    Può essere l'ospedale:
  • 9:25 - 9:30
    non possiamo lasciare che il cibo
    diventi solo un servizio alberghiero.
  • 9:30 - 9:33
    Il cibo deve trasmettere dei valori:
  • 9:33 - 9:36
    deve essere importante
    trasmettere anche salute.
  • 9:36 - 9:38
    Alle scuole, dove tanti genitori
  • 9:38 - 9:41
    sono più preoccupati
    se i bambini non mangiano,
  • 9:41 - 9:44
    ma mai si preoccupano
    se il bambino mangia male.
  • 9:44 - 9:47
    Sempre la preoccupazione:
    mio figlio non mangia.
  • 9:47 - 9:49
    Ma preoccupiamoci di cosa mangia,
  • 9:49 - 9:53
    preoccupiamoci se quello che mangia
    è importante per la sua salute.
  • 9:54 - 9:55
    Poi ci sono le aziende:
  • 9:55 - 10:01
    in ogni momento, ma anche tra amici,
    un marketing della salute
  • 10:01 - 10:03
    che può essere, anche,
    trasversale nella società.
  • 10:03 - 10:05
    Pensiamo, in ogni momento
    in cui si mangia,
  • 10:05 - 10:08
    quanto possiamo comunicare
    attraverso un cibo.
  • 10:08 - 10:12
    Deve essere sempre buono,
    ma anche funzionale alla salute.
  • 10:14 - 10:16
    Perché il cibo è un interconnessione
  • 10:16 - 10:20
    tra il nostro passato, al nostro presente
    ma anche al nostro futuro.
  • 10:20 - 10:23
    Ci interconnette con la Terra,
    perché il cibo è lavoro:
  • 10:23 - 10:26
    viene prodotto e viene trasformato,
    dobbiamo averne grande rispetto.
  • 10:26 - 10:29
    Con gli esseri viventi, con l'ambiente.
  • 10:29 - 10:32
    Diceva una grande agronoma inglese
  • 10:32 - 10:38
    che la salute dell'uomo, degli animali,
    della terra, dell'acqua e dell'aria
  • 10:38 - 10:40
    è unica e indivisibile.
  • 10:40 - 10:46
    E poi pensiamo: noi ci nutriamo
    di molecole che sono i carboidrati,
  • 10:46 - 10:51
    dove il carbonio è in uno stato chimico
    di legame ad alta energia.
  • 10:51 - 10:54
    E questo legame ad alta energia
    lo ricava da che cosa?
  • 10:54 - 10:55
    Dalle piante!
  • 10:55 - 10:59
    Perché le piante invece trasformano,
    grazie all'energia solare,
  • 10:59 - 11:03
    una molecola di carbonio,
    che ha un legame a bassa energia, CO2,
  • 11:03 - 11:05
    in ossigeno ad alta energia.
  • 11:05 - 11:06
    Per la proprietà transitiva,
  • 11:06 - 11:09
    noi possiamo dire che mangiamo
    grazie all'energia del Sole.
  • 11:09 - 11:13
    Quindi dobbiamo rispettare
    questo tipo di ambiente intorno a noi.
  • 11:13 - 11:17
    Ci ricollega all'interconnessione
    con noi stessi, con la nostra storia.
  • 11:17 - 11:20
    Pensiamo ai profumi
    che ci evocano delle emozioni,
  • 11:20 - 11:23
    i profumi della cucina della nonna.
  • 11:23 - 11:25
    Pensiamo a Proust e alle Madeleine.
  • 11:25 - 11:30
    Pensiamo a quanto il cibo
    lega la tradizione, la storia:
  • 11:30 - 11:34
    è parte del nostro passato
    ma è parte anche nel nostro futuro.
  • 11:34 - 11:35
    Ed è parte, anche,
  • 11:35 - 11:38
    di quello che possiamo trasmettere
    alle generazioni successive.
  • 11:38 - 11:42
    A volte, invece, si mangiano
    anche cibi standard,
  • 11:42 - 11:46
    con dei profumi standard
    e sapori standard,
  • 11:46 - 11:48
    e questo penso sia uno svilimento
  • 11:48 - 11:50
    di quello che è
    un nostro organo di senso.
  • 11:50 - 11:53
    Perché abbiamo cinque organi di senso,
  • 11:53 - 11:55
    e l'organo di senso del gusto
    è un organo meraviglioso:
  • 11:55 - 11:58
    abbiamo attraverso il gusto cinque gusti,
  • 11:58 - 12:01
    ma attraverso l'organo
    vomero-nasale, e l'olfatto,
  • 12:01 - 12:04
    milioni di possibilità
    di apprezzare sapori e profumi.
  • 12:04 - 12:07
    A volte il cibo è industriale,
    molto processato,
  • 12:07 - 12:10
    e un cibo che è sempre lo stesso,
    sempre uguale.
  • 12:11 - 12:14
    E dobbiamo investire
    nella cultura del cibo,
  • 12:14 - 12:16
    che è una cultura diversa
    dalla prevenzione,
  • 12:16 - 12:19
    però possono avere davvero
    dei link in comune.
  • 12:20 - 12:23
    E poi nutrire è il primo atto
    che svolge la mamma, nutrire e amare.
  • 12:23 - 12:26
    Un cibo che nutre è un cibo che ama.
  • 12:26 - 12:29
    E poi, ovviamente, le nostre tradizioni.
  • 12:29 - 12:31
    Le nostre tradizioni che fanno sì
  • 12:31 - 12:34
    che ci sia un quotidiano
    più frugale, ma sempre buono,
  • 12:34 - 12:36
    e una festa che dobbiamo
    aspettare e attendere
  • 12:36 - 12:41
    per poter condividere
    un cibo più ricco con i nostri cari.
  • 12:41 - 12:44
    E allora l'epigenetica che cos'è?
  • 12:44 - 12:46
    De "epi", greco, "sopra" il DNA.
  • 12:46 - 12:49
    Tutte queste modifiche sopra il DNA.
  • 12:49 - 12:54
    È un ponte che lega l'ambiente -
    ahimè, anche l'inquinamento -
  • 12:54 - 13:00
    le emozioni, il cibo,
    che è un po tutto questo, al nostro DNA.
  • 13:00 - 13:05
    Pensavamo che il DNA
    fosse un codice immutabile:
  • 13:05 - 13:08
    alto; basso; occhi azzurri; occhi neri.
  • 13:08 - 13:12
    In realtà abbiamo capito,
    attraverso questi ultimi studi -
  • 13:12 - 13:14
    che non sono poi così recenti,
  • 13:14 - 13:18
    perché ormai sono 15 anni
    che si studia in questo senso -
  • 13:18 - 13:20
    che possiamo avere un dialogo col DNA,
  • 13:20 - 13:23
    e possiamo anche trasmettere
    la nostra storia
  • 13:23 - 13:25
    alle generazioni successive.
  • 13:25 - 13:31
    Per, io penso, una prospettiva di salute
    più equa e uguale per tutti.
  • 13:31 - 13:34
    E per permettere alle nuove generazioni
  • 13:34 - 13:38
    di avere anche meno vulnerabilità
    a determinate malattie.
  • 13:38 - 13:39
    Grazie.
  • 13:39 - 13:43
    (Applausi)
Title:
Come parlare al nostro DNA con il cibo | Maria Chiara Bassi | TEDxMantova
Description:

La salute come prospettiva di uguaglianza. Maria Chiara Bassi ci porta a scoprire come l’alimentazione può influenzare il nostro DNA per generazioni e come la diffusione di un’alimentazione sana aiuta a creare un mondo più giusto ed equo.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.

Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
Italian
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
13:48

Italian subtitles

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