I segreti dell'oceano | Laurent Ballesta | TEDxMontpellier
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0:01 - 0:03Salve a tutti.
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0:04 - 0:05Dovrei parlare in inglese
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0:05 - 0:09visto che questa conferenza
sarà vista in tutto il mondo, -
0:09 - 0:12ma io sono di qui, sono di Montpellier.
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0:13 - 0:15Quindi, continuerò in francese.
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0:18 - 0:21E tanto peggio per... mi dispiace.
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0:21 - 0:24Avrei piacere di condividere con voi
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0:25 - 0:29i segreti dell'oceano.
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0:30 - 0:31L'oceano...
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0:32 - 0:34quest'oceano che mi affascina,
che ci affascina, -
0:35 - 0:37che ci affascina tanto quanto ci sfugge.
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0:38 - 0:41La biodiversità marina
di cui tanto si parla -
0:44 - 0:47comprende 200.000 specie
conosciute al giorno d'oggi, -
0:47 - 0:50tutte repertoriate con un nome latino.
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0:51 - 0:55In realtà ci sono ancora
2 milioni di specie da scoprire. -
0:55 - 0:59Conosciamo solo il 10%
di questa biodiversità. -
0:59 - 1:01L'oceano ci sfugge.
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1:01 - 1:05E lo sanno tutti, non c'è bisogno
di essere specialisti. -
1:06 - 1:07Davanti alla sua immensità,
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1:09 - 1:10ce ne accorgiamo, ci sfugge.
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1:11 - 1:14Davanti alla sua impenetrabilità
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1:15 - 1:18capiamo che è al di là della nostra
comprensione, che ci sfugge. -
1:18 - 1:20In realtà quest'oceano che ci affascina
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1:21 - 1:25tanto quanto ci sfugge,
ci affascina proprio perché ci sfugge. -
1:26 - 1:29Ci nasconde delle cose così belle,
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1:30 - 1:34sono talmente tanti segreti
dell'oceano che traboccano. -
1:34 - 1:37Ogni giorno scopriamo
una specie nuova, -
1:37 - 1:39un pesce nuovo, ogni giorno.
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1:39 - 1:44Questo potenziale di bellezze
marine è un campo vasto -
1:44 - 1:47che vale la pena scoprire.
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1:49 - 1:52Basta immergersi.
Ovunque siamo, -
1:52 - 1:55ovunque c'è dell'acqua.
Basta immergersi. -
1:55 - 1:58Per quanto mi riguarda,
io ho cominciato nel mar Mediterraneo. -
1:58 - 2:01Sarebbe più giusto chiamarlo
l'oceano Mediterraneo, -
2:01 - 2:05se si pensa alle sue immense profondità
e alla complessità dei suoi rilievi. -
2:06 - 2:07La mia vocazione è nata
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2:08 - 2:11lungo le coste francesi.
Non la Costa Azzurra, o la Corsica, -
2:11 - 2:13l'altra costa, la nostra,
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2:13 - 2:15quella meno apprezzata, a quanto pare.
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2:16 - 2:18È meno apprezzata
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2:18 - 2:21perché è lì che i fiumi
si riversano per la maggior parte, -
2:21 - 2:25e non possiamo chiamarla
Costa Azzurra, è ovvio. -
2:26 - 2:30La gente dice che il mare francese è
torbido, sporco, persino agitato. -
2:30 - 2:33Io credo che sia come un tesoro,
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2:33 - 2:37cioè ricco e di difficile accesso.
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2:37 - 2:41E in questo mare, che molte persone
considerano ripugnante, -
2:41 - 2:44ho trascorso la mia giovinezza,
scoprendovi esseri davvero seducenti. -
2:44 - 2:47Pesci misteriosi,
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2:47 - 2:50ma che sembrano parlare
una lingua a noi comprensibile. -
2:50 - 2:54Anche se alcune di queste creature,
è vero, non sono tra le più affascinanti, -
2:55 - 2:59e anche se i luoghi dove mi immergevo
non erano tra i più accoglienti, -
3:00 - 3:02mi andava bene lo stesso,
mi andava bene lo stesso. -
3:02 - 3:05Avevo questa profonda convinzione
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3:05 - 3:08che, al contrario, queste acque torbide,
queste frontiere inospitali -
3:08 - 3:10fossero il passaggio obbligato,
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3:10 - 3:11il passaggio obbligato
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3:11 - 3:14per degli incontri inediti e spettacolari
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3:14 - 3:17come quello con questo
pesce gatto gigante, il siluro. -
3:17 - 3:20Credetemi, con un po' di immaginazione
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3:20 - 3:22ero il comandante Cousteau
quando ero piccolo: -
3:22 - 3:25incontravo le mie cernie giganti,
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3:25 - 3:28e queste enormi carpe
che erano lì ad aspettarmi. -
3:28 - 3:31Avevo persino il mio anaconda
del posto, -
3:31 - 3:36questo predatore terrificante,
questa natrice viperina di 40 cm, -
3:36 - 3:39l'unico serpente in Europa
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3:39 - 3:42a riprodursi esclusivamente
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3:42 - 3:45sotto l'acqua, avvolgendosi
come una treccia vivente, -
3:46 - 3:48una treccia vivente e,
soprattutto feconda. -
3:48 - 3:52Capii, quindi, che le cose belle
sono ovunque, e capii soprattutto -
3:52 - 3:55che si trovano semplicemente
nel modo in cui si vedono le cose, -
3:55 - 3:59e allora ho cominciato
a guardare e a viaggiare. -
4:00 - 4:03Le anguille giardiniere,
che sembrano montare a guardia. -
4:03 - 4:06Il granchio acrobatico
sotto la banchisa del Polo Nord, -
4:06 - 4:10che trasporta la sua progenie
sulle antenne, -
4:10 - 4:13è un animale strano, primitivo,
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4:13 - 4:16che, all'improvviso, sembra
mettersi sull'attenti, e poi... -
4:16 - 4:19beh, la bellezza del gesto
sancisce la bellezza delle cose. -
4:20 - 4:24La bellezza della solidarietà
tra i pesci, o dei loro scontri. -
4:24 - 4:28Non lasciatevi ingannare,
non si stanno scambiando delle carezze. -
4:29 - 4:30La bellezza del gesto perfetto,
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4:31 - 4:34come certe tecniche d'attacco,
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4:34 - 4:36frutto di una selezione spietata.
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4:37 - 4:40Un millesimo di secondo
perché la manta del mare -
4:40 - 4:42colpisca la sua preda.
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4:43 - 4:46E, tuttavia, è un movimento troppo
veloce per l'occhio nudo, -
4:46 - 4:49che costringe a scomporre la scena
immagine per immagine. -
4:49 - 4:53Fu così che capii che per apprezzare
la bellezza delle cose -
4:53 - 4:56a volte è necessario fermare il tempo,
-
4:56 - 4:58congelarlo.
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4:58 - 5:00Come avrete capito, la mia ossessione
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5:01 - 5:05era stare il più vicino possibile
al comportamento degli animali, -
5:05 - 5:08per capirli meglio.
Ma è chiaro che mi sbagliavo. -
5:08 - 5:10Mi sbagliavo perché,
come si fa, ad esempio, -
5:10 - 5:14a capire perché questo pesce apre
in questo modo le sue pinne? -
5:14 - 5:18Per marcare il suo territorio.
Ma quale territorio? Il suo nido, forse? -
5:18 - 5:21Era arrivato il momento di allontanarmi.
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5:21 - 5:24Per apprezzare la vita frenetica
di questo piccolo pesce -
5:24 - 5:27bisogna avere una visione
più completa della situazione. -
5:27 - 5:30Per me, è stata una rivelazione:
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5:30 - 5:33la bellezza delle cose grazie
alla distanza dalle cose. -
5:34 - 5:38Così da poter comprendere
la sconvolgente mancanza di un habitat -
5:38 - 5:41che colpisce questi
piccoli pesci sovrappopolati. -
5:42 - 5:44Ossessionati
dall'impenetrabilità dell'oceano -
5:44 - 5:46cerchiamo continuamente
-
5:46 - 5:49di essere sempre più vicini,
di avere un contatto fisico -
5:49 - 5:50con queste creature.
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5:50 - 5:55E finiamo per dimenticare l'essenziale,
cioè il contesto, il loro universo, -
5:55 - 5:56la visione d'insieme.
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5:57 - 6:02Ma bisogna vedere le cose in grande,
vedere la foresta che è dietro l'albero. -
6:02 - 6:05Bisogna vedere addirittura
la montagna che è dietro l'albero. -
6:05 - 6:08L'abbiamo dimenticato, eppure è ovvio
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6:08 - 6:12che i paesaggi esistono
sia sulla terra che in fondo al mare. -
6:13 - 6:16Queste sono le rioliti colonnari
della riserva di Scandola, in Corsica. -
6:16 - 6:19Impossibili da abbracciare
in un solo sguardo, -
6:19 - 6:22è possibile farlo solo grazie
alle più recenti tecniche -
6:22 - 6:23della fotografia panoramica.
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6:25 - 6:28E quando una nuova bellezza appare
diventa concreta. -
6:29 - 6:32La grandezza dei luoghi
in confronto alla piccolezza dei sub, -
6:32 - 6:37un sub che vorrà andare sempre più
in profondità, per vedere cosa c'è. -
6:37 - 6:3890 metri...
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6:38 - 6:40110 metri...
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6:40 - 6:41130 metri...
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6:42 - 6:43150 metri.
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6:43 - 6:46E durante queste esplorazioni
sempre più profonde, -
6:46 - 6:50è stato molto facile incontrare
delle nuove specie. -
6:51 - 6:53Perché ciò che è difficile
-
6:53 - 6:57non è trovare l'animale,
ma accedere al suo universo. -
6:57 - 7:01Tutte queste creature che ho fotografato
per la prima volta dal vivo, -
7:01 - 7:03scendendo sempre più in profondità,
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7:04 - 7:08fino ad arrivare a questa foto,
la più profonda, a 190 metri, -
7:08 - 7:10del piccolo corallo giallo
del Mediterraneo. -
7:11 - 7:14Ma tutte queste scoperte,
tutte queste creature affascinanti, -
7:14 - 7:15impallidiscono
-
7:15 - 7:20se paragonate all'incontro
con il celacanto, -
7:20 - 7:24considerato oggi la più grande
scoperta zoologica del 20° secolo. -
7:24 - 7:30Una creatura che si credeva
estinta all'epoca dei dinosauri, -
7:30 - 7:34il pesce da cui discendono i batraci
e poi i rettili, i mammiferi, -
7:34 - 7:36e l'uomo stesso, in fin dei conti.
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7:37 - 7:41Scoprire che fosse ancora vivo nel 1938
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7:42 - 7:44fu una rivoluzione scientifica,
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7:44 - 7:48ma nessuno si era mai
immerso con questo pesce -
7:49 - 7:52fino al 2000, 60 anni più tardi,
-
7:52 - 7:55quando il sudafricano
Peter Timm scoprì un sito -
7:56 - 7:58nel canale del Mozambico,
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7:58 - 8:00a largo della baia di Sodwana,
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8:01 - 8:03lungo la costa est dell'Africa.
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8:03 - 8:06Una costa molto pericolosa,
dove non c'è nulla di semplice -
8:06 - 8:11quando si decide di immergersi,
dove due sub erano già morti -
8:11 - 8:15provando quest'immersione
10 anni prima -
8:15 - 8:17e dove, personalmente,
ho aspettato 10 anni -
8:17 - 8:20per sentirmi, io,
come la mia squadra, pronto. -
8:21 - 8:24Non solo pronto ad immergermi,
-
8:25 - 8:28ma pronto a lavorare a quelle profondità.
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8:30 - 8:3510 anni a fantasticare,
a sognare, a fare progetti, -
8:35 - 8:36ad allenarsi...
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8:37 - 8:41e il paradosso: un minuto e trenta
per realizzare questo sogno, -
8:41 - 8:45un minuto e trenta per passare
dalla superficie dell'oceano -
8:45 - 8:48a 120 metri di profondità.
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8:48 - 8:50Primo giorno,
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8:51 - 8:55prima immersione, primi secondi
sul fondo. Gombessa, il celacanto, era lì, -
8:55 - 9:00a dimostrare, ancora, che la cosa
più difficile non è trovare l'animale, -
9:00 - 9:02ma accedere al suo universo.
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9:03 - 9:05E che universo! Un altro pianeta!
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9:05 - 9:07E che animale!
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9:07 - 9:10Due metri, 100 chili!
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9:10 - 9:14Era lì, come se ci stesse aspettando,
dopo 65 milioni anni, -
9:14 - 9:17lungo le pareti
del suo canyon sottomarino. -
9:18 - 9:21E che gioia quando la contemplazione
è raddoppiata -
9:21 - 9:24dal privilegio di esserne
i primi testimoni. -
9:27 - 9:29Noi lo contemplavamo,
-
9:29 - 9:31e lui dormiva.
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9:32 - 9:34O, almeno, si riposava
dopo la sua vita notturna, -
9:34 - 9:37spesso anche in piccoli gruppi
al riparo di queste grotte. -
9:37 - 9:39Era quindi facile avvicinarlo,
-
9:39 - 9:41essere sempre più vicini
-
9:43 - 9:47e osservare attentamente tutti i dettagli
della sua affascinante anatomia. -
9:48 - 9:51Le sue enormi squame spesse
e spinose che lo proteggevano -
9:51 - 9:54dai dinosauri e dagli squali
giganti di quei tempi. -
9:55 - 9:59Le sue pinne pettorali, all'interno
delle quali si può trovare l'origine -
9:59 - 10:00delle nostre braccia,
delle nostre gambe, -
10:00 - 10:04o la sua pinna ventrale,
all'interno della quale si può trovare -
10:04 - 10:06l'origine della nostra tibia
e del nostro femore. -
10:07 - 10:09La sua pinna caudale a tre lobi
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10:09 - 10:11che... non è l'origine di niente.
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10:12 - 10:14Il suo enorme occhio verde,
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10:15 - 10:18con un organo interno
capace di amplificare la luce. -
10:18 - 10:21Per averne prova,
allontaniamoci un poco, -
10:21 - 10:25e guardate come il suo occhio riflette
la luce anche se illuminato da lontano. -
10:25 - 10:26Guardate.
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10:27 - 10:30Ma noi non eravamo lì per guardare,
eravamo lì per studiarlo. -
10:30 - 10:31E questo...
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10:31 - 10:33questo rende il piacere più forte.
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10:33 - 10:36Dopo esserci abbandonati
alla contemplazione, -
10:36 - 10:37dobbiamo aspirare alla comprensione.
-
10:37 - 10:42E questo grazie al materiale concepito
esclusivamente per l'occasione, -
10:42 - 10:47per creare un modello 3D dei movimenti di queste pinne famosissime,
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10:47 - 10:49grazie all'uso di due
telecamere sincronizzate. -
10:50 - 10:52A 120 metri di profondità,
una sfida per i sub, -
10:52 - 10:56abbiamo dovuto far attraversare
al celacanto il fuoco incrociato -
10:56 - 10:57di due raggi laser,
-
10:58 - 11:02e registrare tutti i suoi movimenti,
tutti i suoi spostamenti -
11:02 - 11:04perché lo scopo finale
-
11:04 - 11:08era comprendere la costituzione
delle ossa delle sue pinne, -
11:08 - 11:12che non sono altro che l'antesignano
di braccia e gambe umane. -
11:15 - 11:17Quest'avventura
era la nostra quotidianità. -
11:18 - 11:20Immergersi tutti i giorni
-
11:20 - 11:22in questi profondi canyon.
-
11:22 - 11:24Un piacere inebriante,
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11:24 - 11:27quello di vedere un mondo
del tutto sconosciuto -
11:27 - 11:30trasformarsi e diventare ogni giorno
di più, un mondo conosciuto. -
11:31 - 11:34Quest'universo crepuscolare,
in cui la luce è così fievole, -
11:35 - 11:37ma la visibilità così grande,
-
11:37 - 11:39è il luogo dove
dovevamo andare tutti i giorni -
11:39 - 11:42per trovare Gombessa,
la diva Gombessa. -
11:42 - 11:44Perché, da vera star,
-
11:44 - 11:48concede spettacoli di breve durata,
-
11:48 - 11:53e bisogna andarsene velocemente
lungo delle risalite infinite. -
11:54 - 11:58Pochi minuti sul fondale contro ore
di risalita. La decompressione è lunga: -
11:58 - 12:01fino a 5 ore di ascesa
verso la superficie, -
12:01 - 12:03andando alla deriva per più di 10 km
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12:03 - 12:05nel grande deserto blu.
-
12:06 - 12:07Il colmo
-
12:09 - 12:12è che non ci trovavamo
a 6 metri dalla superficie. -
12:13 - 12:14In realtà eravamo
-
12:14 - 12:16a tre ore dalla superficie.
-
12:17 - 12:19Ciononostante, giorno dopo giorno,
-
12:20 - 12:21abbiamo...
-
12:21 - 12:23ci siamo abituati,
-
12:23 - 12:25abbiamo cominciato ad apprezzare
-
12:26 - 12:28questi momenti di risalita,
-
12:29 - 12:32trovandoci una sorta di pace interiore.
E raggiunta questa pace interiore -
12:32 - 12:33ci siamo resi conto
-
12:33 - 12:37che c'erano delle cose all'esterno,
che il deserto non era tale. -
12:37 - 12:39Era pieno di minuscole creature
-
12:39 - 12:41che si spostavano con noi
durante tutte quelle ore. -
12:41 - 12:44Quando dico "minuscole"
intendo davvero minuscole. -
12:45 - 12:48Mi ricordo che un giorno
stavo guardando un film -
12:48 - 12:51sul mio tablet impermeabile
per ammazzare il tempo. -
12:51 - 12:56A essere sinceri, stavo guardando
"Avatar", di James Cameron, -
12:57 - 13:00e vedevo quelle creature fantascientifiche
-
13:00 - 13:02attorno a me, ma reali.
-
13:03 - 13:06Alcune ancora più sbalorditive
di quelle nel film, -
13:07 - 13:10altre semplicemente curiose,
che si avvicinavano a noi, -
13:10 - 13:12che ci offrivano un po' di pausa.
-
13:12 - 13:16Era come uno svago durante
quelle ore lunghe e noiose -
13:16 - 13:17di decompressione.
-
13:18 - 13:22Erano tantissime. Molti di questi piccini
si riunivano così attorno a noi. -
13:22 - 13:25Il problema è che
quando si attirano i piccoli, -
13:25 - 13:27è questione di tempo
prima che arrivino i grandi. -
13:27 - 13:29Sempre più vicini,
-
13:29 - 13:33sempre più curiosi durante
queste ore interminabili -
13:33 - 13:35in cui è assolutamente impossibile
-
13:35 - 13:37uscire dall'acqua.
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13:37 - 13:39C'erano finalmente tutti gli ingredienti,
-
13:40 - 13:43tutti gli ingredienti
di quest'avventura e, -
13:44 - 13:46lo dico senza alcuna modestia,
-
13:46 - 13:49credo avessimo la stoffa degli eroi.
-
13:50 - 13:51Almeno prima dell'immersione,
-
13:51 - 13:54perché, dopo l'immersione
è molto meno glorificante. -
13:55 - 13:58Ovviamente le immersioni erano
molto, molto lunghe, -
13:58 - 14:00e anche molto stressanti.
-
14:00 - 14:04L'atmosfera era molto pesante,
come il nostro equipaggiamento. -
14:04 - 14:07È difficile sorridere nelle foto
prima di un'immersione. -
14:07 - 14:09La pressione era molto forte per noi,
-
14:09 - 14:12e forse ancora di più
per il nostro equipaggiamento, -
14:13 - 14:15ma non ci siamo mai pentiti,
-
14:16 - 14:19perché sapevamo perché lo facevamo.
-
14:19 - 14:22Per un incontro mitico,
per un faccia a faccia -
14:23 - 14:26indimenticabile
con una leggenda vivente. -
14:27 - 14:29Gombessa, il celacanto, non era curioso.
-
14:29 - 14:31Non era neanche timido.
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14:31 - 14:35La nostra presenza gli era
indifferente, viveva la sua vita, -
14:35 - 14:37e noi lo guardavamo mentre la viveva.
-
14:38 - 14:41Sì, era davvero indifferente
alla nostra presenza, -
14:41 - 14:44tranne, forse, l'ultimo giorno.
Credo mi abbia sorriso. -
14:46 - 14:50Ma c'era qualcosa
di ancora più affascinante -
14:50 - 14:54del celacanto stesso:
il suo universo, il suo ecosistema. -
14:55 - 14:58Anche se da lontano
può sembrare minerale, lunare, -
14:59 - 15:02in realtà queste tenebre
sono piene di vita, -
15:02 - 15:05una vita che nessun sub
aveva mai descritto, -
15:07 - 15:11in un ecosistema crepuscolare
colpito dalla luce del sole -
15:11 - 15:14per meno dell'1%.
Meno dell'1% di luce solare, -
15:14 - 15:16eppure, credetemi,
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15:16 - 15:18questo mondo di penombra
ci ha abbagliati. -
15:19 - 15:23Pesci incredibili come il pesce ananas.
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15:23 - 15:26Rari, è vero, ma soprattutto
mai osservati -
15:26 - 15:29quando si raggruppano tutti insieme.
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15:30 - 15:33O questo pesce barbiere,
mai fotografato prima, -
15:33 - 15:35tanto bello quanto misterioso.
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15:35 - 15:37Perché tutti questi colori
-
15:37 - 15:40se sono invisibili,
in un mondo blu e nero? -
15:41 - 15:44E, ancora più sbalorditivo,
tantissimi pesci -
15:44 - 15:46fino ad allora sconosciuti,
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15:46 - 15:49come questo pesce foglia,
-
15:49 - 15:53o questo pesce scorpione dalle lunghe
escrescenze, nuovo per la scienza, -
15:53 - 15:55senza neanche un nome latino.
-
15:56 - 16:00Durante le tappe di decompressione,
alla fine delle immersioni, -
16:00 - 16:04facevamo altre scoperte,
come questi pesci minuscoli, -
16:04 - 16:07ancora una volta,
davvero minuscoli, -
16:08 - 16:11che altro non erano
che la prima immagine -
16:12 - 16:14della larva del pesce ananas,
-
16:14 - 16:19di cui avevamo visto i genitori
120 metri più sotto, -
16:19 - 16:20nella casa del celacanto.
-
16:22 - 16:24Possiamo prevedere tutti questi incontri?
-
16:24 - 16:25Ovvio che no!
-
16:25 - 16:28Ed è questo il bello.
-
16:28 - 16:31E, anzi, poco importa,
perché se avessi cercato -
16:31 - 16:34il celacanto calcolando
le probabilità di riuscita, -
16:34 - 16:36non saremmo mai partiti.
-
16:37 - 16:40Fortunatamente, non mi interessa
che le cose siano possibili. -
16:40 - 16:42Mi interessa solo che siano belle.
-
16:44 - 16:47E quest'incontro sarà
per sempre il più bello. -
16:48 - 16:50Non per il celacanto,
-
16:51 - 16:55ma perché ha aperto una porta.
-
16:56 - 16:59Il celacanto ha portato alla luce
-
16:59 - 17:01un mondo crepuscolare.
-
17:01 - 17:04La sua ricerca ci ha permesso
di capire che non c'era solo -
17:04 - 17:06un semplice animale,
per quanto mitico, -
17:06 - 17:09ma un intero ecosistema da esplorare.
-
17:11 - 17:12E io so già
-
17:13 - 17:16che ci torneremo
e poi ci torneremo ancora, -
17:17 - 17:19noi e poi altri dopo di noi,
-
17:19 - 17:22su e giù
per queste valli profonde -
17:23 - 17:25perché ci sono talmente
tante cose da vedere. -
17:25 - 17:27Nell'epoca in cui tutto
è cartografato, -
17:27 - 17:30nell'epoca delle visite virtuali,
-
17:31 - 17:35in cui si può visitare qualunque
museo al mondo, non importa dove sia, -
17:35 - 17:38in qualsiasi angolo del mondo,
senza doversi spostare... -
17:39 - 17:43Nell'epoca di Google Maps,
Google Street, -
17:43 - 17:48è confortante sapere
che ci sono ancora dei luoghi -
17:49 - 17:51impenetrabili alle onde,
-
17:52 - 17:54dei luoghi che resteranno per sempre,
-
17:54 - 17:57che sono ancora, quantomeno,
-
17:57 - 18:00inaccessibili ai satelliti e ai droni,
-
18:00 - 18:05e che saranno mai rimpiazzati
dalla perfezione dell'occhio umano. -
18:07 - 18:11Per concludere, spero davvero
-
18:11 - 18:15che quest'ultimo
continente selvaggio, che l'oceano -
18:16 - 18:19possa affascinarci e, soprattutto,
sfuggirci ancora a lungo, -
18:19 - 18:21perché, ne sono certo,
-
18:22 - 18:26ancora più appagante
della contemplazione, -
18:26 - 18:27è l'esplorazione.
-
18:28 - 18:32E che chiunque faccia quest'esperienza,
che sia a 120 metri di profondità -
18:33 - 18:37con i celacanti, o nello stagno
con le papere dietro casa vostra. -
18:38 - 18:39Ecco, questo è il mio messaggio.
-
18:40 - 18:43Grazie.
(Applausi)
- Title:
- I segreti dell'oceano | Laurent Ballesta | TEDxMontpellier
- Description:
-
Questo è un talk di un evento TEDx locale, prodotto indipendentemente dalle Conferenze TED.
Immergetevi nei mari più profondi del pianeta accompagnati dall'appassionato biologo che ha scoperto il celacanto, un pesce preistorico testimone della forma di vita più antica che esista ancora sulla Terra.Delle immagini stupefacenti al servizio di un messaggio pieno di buon senso.
Laurent Ballesta è un biologo marino francese, subacqueo di professione e fotografo sottomarino rinomato, il più giovane vincitore della Palma d'Oro al Festival mondiale di film sottomarini, di cui è stato insignito tre volte.
Immergendosi in un circuito chiuso durante delle lunghe immersioni, Ballesta è stato il primo a catturare, nel suo ecosistema naturale, le immagini del celacanto, "il più vecchio pesce al mondo", il nostro antenato. Ballesta l'ha studiato con l'aiuto del Museo di Storia Naturale francese durante una spedizione partita nel 2013 per la costa sud-africana.
- Video Language:
- French
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 18:47
Elena Montrasio approved Italian subtitles for Secrets d'océans | Laurent Ballesta | TEDxMontpellier | ||
Elena Montrasio accepted Italian subtitles for Secrets d'océans | Laurent Ballesta | TEDxMontpellier | ||
Elena Montrasio edited Italian subtitles for Secrets d'océans | Laurent Ballesta | TEDxMontpellier | ||
Elena Montrasio edited Italian subtitles for Secrets d'océans | Laurent Ballesta | TEDxMontpellier | ||
Elena Montrasio edited Italian subtitles for Secrets d'océans | Laurent Ballesta | TEDxMontpellier | ||
Chiara Bisante edited Italian subtitles for Secrets d'océans | Laurent Ballesta | TEDxMontpellier | ||
Chiara Bisante edited Italian subtitles for Secrets d'océans | Laurent Ballesta | TEDxMontpellier | ||
Chiara Bisante edited Italian subtitles for Secrets d'océans | Laurent Ballesta | TEDxMontpellier |