Come essere un'ottimista intenzionale| Sandhya Anantharaman | TEDxLASalon

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.

Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

Credere, o meno, che il futuro sia nelle nostre mani ha un grande impatto sulla forma che avrà quel futuro, sostiene la futurista Sandhya Anantharaman. Imparate in questo talk a diventare degli "ottimisti intenzionali", e perché, in tempi di incertezza e transizione, le soluzioni collettive ai nostri problemi sono più importnati che mai. Sandhya Anantharaman è una Co-direttrice dell'Universal Income Project, una noprofit dedita ad aumentare la consapevolezza sul reddito di base universale.

Quando sento parlare
del futuro del lavoro,

molti si preoccupano del proprio impiego.

Il che ha senso.

Leggiamo molte statistiche come questa:

il 50% di tutte le attività
oggi svolte in ufficio, o in fabbrica,

potrebbero essere automatizzate
con la tecnologia già disponibile.

Questo cosa ci dice
su dove stiamo andando?

Ci preoccupiamo dei camionisti.

Ci preoccupiamo
degli sportellisti di banca.

E c'è un nuovo arrivato:
potete preoccuparvi dei baristi, ora.

Ecco una caffetteria automatizzata
in un centro commerciale di San Francisco.

Ma il punto è

che abbiamo già osservato
l'impatto sui posti di lavoro,

un cambiamento che ha fatto sì

che gli americani non riescano a fare
i progressi che dovrebbero fare.

Guardando questo grafico, potete notare

che mentre la produttività è aumentata,
negli ultimi 30 anni,

e il PIL, la nostra ricchezza aggregata,
è salito di conseguenza,

i redditi sono stagnanti.

Gli americani non progrediscono
assieme alla tecnologia.

E se pensate a quanto
ci è stato promesso con l'occupazione,

vedete lo stesso schema.

Un tempo la normalità era avere
un lavoro, un fondo previdenziale,

l'assistenza sanitaria
per te e la tua famiglia,

forse addirittura una pensione.

Potevi contare su un aumento ogni anno.

E se restavi in quel posto di lavoro
a lungo, potevi fare carriera.

Ma penso che uno degli impatti

che la tecnologia sta avendo
sui posti di lavoro

è che non sono più delle comunità.

Stanno diventando "transazionali".

Continuiamo a scambiare
piccole quantità di lavoro

con piccoli importi di denaro.

Pensatela in questo modo:

quando salgo su una vettura Lyft,

alla fine della corsa do sempre un voto.

Il che ha senso:

Lyft vuole conoscere

l'esperienza del passeggero.

[e quindi mi chiede:]
ha guidato bene o no?

È la base del servizio clienti.

Ma penso che tutto questo stia cambiando

il modo in cui concepiamo
le relazioni tra di noi,

in senso più ampio.

Oltre ai nostri posti di lavoro,
si trasformano anche le relazioni.

Se osservate le nuove opzioni di Lyft
per la valutazione,

ora non do solo un punteggio ai guidatori.

Dico a Lyft anche se il mio autista
è stato un buon autista.

La vettura era pulita?

La conversazione stimolante?

E inizio a dare una mancia al guidatore

in base al valore
della conversazione svolta.

Si comincia valutando
le conversazioni coi guidatori.

Ma quando arriveremo al punto

di valutare le persone
per ogni interazione con loro?

Ecco dove siamo oggi:
il trend è quello di votare le persone.

Ma questo cosa implica,
per il futuro del lavoro?

Survivalisti appocalittici.

(Risate)

Sono seria!

Passeremo i prossimi sei minuti insieme.

Ecco una slide introduttiva
tratta da The Prepper Journal.

Vi voglio presentare
la "Mamma Survivalista"

Ha un eccellente blog,
adatto ai prepper bambini.

E c'è persino uno show
su National Geographic,

chiamato "Doomsday Preppers"

Vedo che ci sono dei fan.

Ovviamente non posso insegnarvi tutto ciò
che c'è da sapere sul survivalismo

in sei minuti.

Ma posso farvi il caso dei prepper
perché sono proprio convinta

che siano il futuro
delle nostre relazioni transazionali.

I prepper sono relazioni transazionali,
portate all'estremo.

Se non conoscete
i survivalisti apocalittici,

sono una comunità di persone
che si sta preparando all'apocalisse.

Potrebbe essere un disastro climatico,
un attacco EMP o, ovviamente, gli zombie.

E il loro piano è

di prepararsi al futuro
coltivando abilità.

Dovete quindi seguire
corsi di falegnameria,

o sulle tecniche
di conservazione alimentare,

così da unirvi a una comunità di prepper,

per sicurezza.

Ma il punto è,

che per unirsi a questi gruppi
si fa quasi un colloquio di lavoro.

Non ti coinvolgono,
senza un'abilità di cui hanno bisogno.

Stando ai prepper, dunque,
il futuro del lavoro

consiste nel procurarsi un'abilità
da scambiare con la sicurezza.

Il problema credo sia

che quando parliamo di abilità,
automazione e tecnologia,

invece di parlare del futuro del lavoro

in realtà parliamo del futuro
dei posti di lavoro.

Ma a cosa serve un posto di lavoro?

A darmi sicurezza economica
e stabilità finanziaria.

Con un lavoro a tempo pieno,
voglio la sicurezza di pagare le bollette

e risollevarmi dall'ansia
sul mio futuro finanziario.

Ma lasciate che vi chieda:
qual è il lavoro della vostra vita?

Coincide col vostro attuale impiego, o no?

Conoscete persone che svolgono,
a titolo gratuito, un lavoro utile?

Quando mi fanno questa domanda,
penso a mia mamma.

Mia madre è rimasta a casa
durante tutta la mia infanzia,

a seguire me e mio fratello.

Credetemi, fu una faticaccia per lei.

Ora è un'agente immobiliare,

ma si prende ancora cura
di mia nonna, che vive con noi.

Pensate che il suo lavoro da agente
fosse l'unico lavoro valido?

Pensate ai volontari.

Ho iniziato la mia carriera ad Atlanta,
come organizzatrice di movimenti,

E tutta la crescita della base
ottenuta dalla mia campagna

fu opera dai volontari.

Persone che volevano
costruire una comunità

con altre persone interessate
alle stesse questioni

e che auspicavano lo stesso cambiamento

che volevano loro.

Potremmo parlare di arti,
cultura, imprenditorialità,

di questo fondamentale TEDx talk
che sto tenendo ora.

Molto del lavoro,
la sfera del lavoro di valore,

è molto più ampia
di quella degli impieghi pagati.

Penso quindi che i Prepper

in realtà parlino, e si preparino
al futuro dei posti, di lavoro.

Per prepararci al futuro
del lavoro, invece,

questo dove ci porta?

Vi invito perciò ad unirvi
agli ottimisti intenzionali come me,

e vi spiegherò la differenza

tra gli apocalittici
e gli ottimisti intenzionali.

I survivalisti guardano al futuro,

e credono che si possano controllare
solo le scelte individuali.

Noi ottimisti intenzionali, invece,

sappiamo di poter modellare
il nostro futuro collettivo.

Se pensiamo a questo,

a come le cose stanno cambiando,

e se cerchiamo di garantire

che le persone abbiano
controllo sul loro futuro

e possano svolgere un lavoro significativo
in sicurezza economica,

che piano abbiamo?

Il reddito di base universale
è un programma federale

progettato per garantire
la sicurezza economica.

Il reddito di base è quindi una struttura
che noi, come americani, possiamo creare

per garantire che tutti soddisfino
le proprie necessità di base.

È molto semplice:

essenzialmente, possiamo ricorrere
a questa abbondanza collettiva,

questo benessere collettivo,

per essere sicuri che ogni americano
riceva un assegno, ogni mese,

che gli garantisca di pagare
le spese primarie.

Immaginate lo scenario:

voi, i vostri amici, genitori, fratelli,

forti della sicurezza

di ricevere, in ogni caso,
un assegno mensile,

diciamo di 1500 dollari,

che vi garantisca di poter pagare
le spese fondamentali.

Immaginate che opportunità si aprirebbero.

Il reddito di base non dovrebbe essere
un sostituto del lavoro, dell'occupazione,

assolutamente no.

Ci dà piuttosto la sicurezza,
la stabilità e la libertà

di scegliere come utilizzare
il nostro tempo.

Pensatelo come una piattaforma.

Il reddito di base dà agli americani
una sicurezza economica

in tempi di cambiamento
e violente transizioni,

dandoci al contempo quella pace mentale

che oggi hanno troppo pochi di noi.

Il reddito di base ci permette
di lasciare un pessimo lavoro.

E di impegnarci a cercarne uno migliore.

E ci dà la possibilità

di scegliere di spendere il nostro tempo
in un lavoro valido.

Il reddito di base riconosce
il nostro diritto alla dignità

senza chiederci di dimostrare
il nostro valore.

È con questo messaggio
che vorrei lasciarvi:

la questione del lavoro è collettiva,
mentre quella dei posti è individuale.

Il futuro del lavoro riguarda tutti noi,

le relazioni reciproche e con il mondo.

I posti di lavoro servono
a sostenerci mentre ci arriviamo.

A sentire i survivalisti l'unico controllo
che avete sul futuro è individuale.

Frequentate un corso di caccia,

e sperate di trovare un gruppo
che vi lasci entrare.

Io invece spero che vi uniate
agli ottimisti intenzionali come me.

Possiamo agire sulle strutture
che modellano il futuro,

e non c'è dubbio che, insieme,
siamo più forti.

E allora attiviamoci
per il futuro del lavoro,

con un reddito di base universale.

Grazie.

(Applausi)