E' ora che il porno cambi | Erika Lust | TEDxVienna

Questa conferenza si è svolta ad un evento TEDx locale, prodotto indipendentemente dalle conferenze TED.
Rifiutare il porno è ingenuo così come predicare intensamente che i film vietati ai minori di 18 anni siano di per sè pericolosi. Se ci aprissimo a parlare in modo onesto di questo argomento, scopriremmo che questo nuovo stile - questo porno buono - può davvero migliorare l'esperienza sessuale attraverso la scoperta di se stessi e la sperimentazione.

(Risate)

Avanti!

Immaginate una scena.

Una scena porno.

Che cosa vedete?

Una donna.

Bionda, vestito aderente, labbra rosse,

tette enormi.

Un pene.

Un pene delle dimensioni di uno stallone
(Risate)

tra le labbra contratte di lei.

Gli sta facendo un pompino.

Perchè?

Perchè questo caro ragazzo le è venuto in
soccorso quando le si è rotta la macchina.

(Risate)

(Applausi)

Dopo il "pompino di ringraziamento",

lui viene su tutta la sua faccia
e lei sorride

(Risate)

fingendo che le piaccia.

Questo è il porno.

Ed è ora che il porno cambi.

Sono passata dallo studiare Scienze
Politiche e Studi di Genere in Svezia

ad essere una regista femminista
di film per adulti a Barcellona.

(Risate)

Gli ultimi 15 anni della mia vita
sono stati un viaggio fantastico,

un viaggio fantastico dal sentirsi sporca
e in colpa guardando porno

al creare il tipo di cinema per adulti
che io voglio guardare.

La prima volta è stata ad un pigiama party

con le mie migliori amiche.

Popcorn, pigiami e porno.

Speravamo di scoprire i misteri del sesso.

Il frutto proibito.

Alla fine abbiamo riso, sogghignato,

e abbiamo provato...

repulsione.

Il film è tornato

nel nascondiglio segreto
del padre della mia amica.

Sei anni dopo,
sono al primo anno di Università

e il mio ragazzo suggerisce
di guardare un porno insieme.

"Dovrei dargli un'altra possibilità?"

Stop.

Prima di premere play,
ricordate da dove vengo: Svezia.

Forse il posto migliore per crescere
con una coscienza femminista.

Uno dei primi, anzi no,
il primo paese al mondo

a rendere obbligatoria
l'educazione sessuale nelle scuole.

Questa sono io, una femminista,

una femminista pro-sesso.

Sono padrona del mio corpo. Posso fare
sesso solo per piacere come i ragazzi.

Quindi torniamo al mio dormitorio,

dove il mio ragazzo
sta aspettando impazientemente.

Premiamo "play".

E cosa vedo?

Una donna, bionda, vestito aderente,
labbra rosse, tette enormi.

Nulla era cambiato.

Nulla è cambiato.

Casalinghe arrapate,
tate eccitate, ragazzine vogliose;

donne trattate come oggetti destinati
solo a soddisfare i desideri maschili.

Quindi ecco che la femminista in me
si sentiva tradita,

l'attivista in me si sentiva arrabbiata,

l'amante del sesso in me
si sentiva eccitata.

L'eccitazione sapeva di dolce.

L'oggettivazione sapeva di amaro.

Ero confusa.

E ho fatto ciò che facciamo noi
quando ci sentiamo confuse:

ho incolpato il mio ragazzo.

(Risate)

Oh sì.

Ho incolpato gli uomini.
Ho incolpato il porno.

Oh sì.

Finchè non ho letto "Hardcore",

un libro scritto da Linda Williams,
un'insegnante della Berkeley.

Ho imparato che il porno non è solo porno.

Il porno è un discorso.

Un discorso di sessualità,

di mascolinità,

di femminilità,
e del ruolo che abbiamo.

Quello è stato il mio momento Eureka.

Ho realizzato che gli unici

a partecipare al discorso pornografico
sono gli uomini.

Uomini maschilisti.
Uomini di vedute strette.

Uomini con poca intelligenza sessuale.

Ma il mondo non è forse cambiato?

Non è cambiato il ruolo delle donne?

Non è cambiato in politica?
Nel posto di lavoro? A casa? A letto?

E il mondo per questo
non è un posto migliore?

Ovunque, si discute sul ruolo della donna.

Ovunque, tranne che
nell'industria pornografica.

E' tempo che il porno cambi,

e per questo abbiamo bisogno di donne.

Abbiamo bisogno di donne al comando

come produttrici,
registe e sceneggiatrici.

Non voglio allontanare le donne dal porno.

Voglio farle avvicinare al porno.

(Applausi)

Abbiamo bisogno di donne nel porno.
Dietro la telecamera.

Ed è esattamente ciò che ho fatto io.

Nel 2004 stavo studiando regia

e per il mio progetto finale
di cortometraggio ho pensato:

"Facciamo un porno, ma facciamolo diverso.

Facciamo un film indipendente
coi miei valori."

Ho girato "La brava ragazza",

e l'ho pubblicato gratis online.

Non riuscivo a credere
all'accoglienza che ottenne.

Milioni di downloads in pochi giorni.

Il film ottenne una copertura mediatica.
Io ottenni una copertura mediatica.

Ero incredibilmente felice.
Volevo abbracciare il mondo.

Mia madre mi chiamò e disse,

(in svedese)
"Vad i helvete gör Du, Erika?"

(Risate)

"Che diavolo stai combinando, Erika?

Questo influenzerà il tuo futuro,
la tua carriera, la tua vita.

Cosa diranno i vicini?"

(Risate)

Capisco a cosa loro associno
la parola "porno":

volgarità, oscenità, bassa cultura.

Ma io volevo diventare una regista,

non una pornografa.

Una regista che esplora
la bellezza del sesso

da una prospettiva diversa,
da una prospettiva femminile.

Lo sapevate che un terzo
del traffico di Internet

è di tipo pornografico?

E' molto traffico, eh?

Lo sapevate che
ogni quattro ricerche su google

c'è qualcuno alla ricerca di porno?

Siete consapevoli che
gli adolescenti, i nostri figli,

guardano porno online
ancor prima di fare sesso?

Il porno è l'educazione sessuale di oggi.

E sta influenzando
la nostra educazione di genere.

E qual è la fonte di ispirazione
dei nostri bambini?

Porno scadente, sbagliato e maschilista.

Ed è per questo
che il porno deve cambiare.

I contenuti per adulti hanno ovviamente
il potere di eccitare,

ma anche di educare e ispirare.

Credo che sia una nostra responsabilità

di riconsiderare la pornografia.

Non fraintendetemi: il sesso
può continuare ad essere sporco,

ma i valori devono essere puliti.

(Applausi)

Ho due figlie, Lara di 7 anni, e Liv di 4;

e non voglio che la loro autostima
e il modo in cui vedono il proprio corpo

siano condizionati
da modelle photoshoppate.

Non voglio che fumino
o mangino schifezze nei fast food,

e non voglio assolutamente che imparino
il sesso da un porno scadente e sessista.

Dobbiamo insegnare ai nostri figli

a rispettare e valorizzare se stessi
e la loro sessualità.

Dobbiamo insegnar loro a pensare in modo
critico alle rappresentazioni sessuali.

E questo, che vi piaccia o no,
include il porno.

Immaginate una scena.

Una scena diversa.

Io vedo un uomo, un uomo attraente,

Sfreccia tra le strade bagnate
della città.

Sta andando da una donna. Una donna che
ha recentemente incontrato ad un evento.

Era un evento stimolante.

(Risate)

Un evento che
gli aveva stimolato i sensi.

Era un evento TEDx (Risate)

Era questo TEDx.

E stop.

Non so come vada a finire la scena.
La lascio alla vostra immaginazione.

Ma so che stavolta,

lui non è il solo a ricevere piacere.

E questa, per me, è un'idea
che vale la pena diffondere:

aprire le vostre gambe.

(Risate)

(Applausi)

Grazie.