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La vera ragione per cui i posti di lavoro nell'industria manifatturiera stanno scomparendo

  • 0:01 - 0:03
    Quando qualcuno menziona Cuba,
  • 0:03 - 0:04
    a cosa pensate?
  • 0:05 - 0:07
    Auto d'epoca?
  • 0:07 - 0:09
    Forse dei buoni sigari?
  • 0:10 - 0:12
    O un giocatore di baseball famoso.
  • 0:12 - 0:14
    E se invece si accennasse
    alla Corea del Nord?
  • 0:14 - 0:16
    Pensereste ai test missilistici,
  • 0:16 - 0:18
    forse al loro famoso leader
  • 0:18 - 0:20
    o al suo buon amico, Dennis Rodman.
  • 0:21 - 0:22
    (Risate)
  • 0:22 - 0:24
    Ciò che probabilmente
    non ci viene in mente
  • 0:25 - 0:26
    è un'idea di un Paese,
  • 0:27 - 0:28
    un'economia aperta,
  • 0:28 - 0:33
    i cui cittadini hanno accesso a una vasta
    gamma di prodotti di consumo.
  • 0:35 - 0:40
    Non voglio discutere di come questi
    Paesi siano arrivati dove sono oggi.
  • 0:40 - 0:44
    Vorrei solo utilizzarli
    come esempio di Paesi e cittadini
  • 0:44 - 0:48
    che sono stati colpiti negativamente
    da una politica commerciale
  • 0:48 - 0:50
    che limita le importazioni
  • 0:50 - 0:52
    e protegge l'industria locale.
  • 0:52 - 0:55
    Di recente abbiamo sentito
    una serie di Paesi
  • 0:55 - 0:58
    parlare di limitare le importazioni
  • 0:58 - 1:01
    e proteggere
    le loro industrie nazionali e locali.
  • 1:01 - 1:04
    Ciò potrebbe sembrare buono a prima vista,
  • 1:04 - 1:06
    ma in realtà è protezionismo.
  • 1:07 - 1:11
    Ne abbiamo sentito parlare molto
    durante l'elezione presidenziale del 2016.
  • 1:12 - 1:14
    Se n'è parlato durante
    le discussioni sulla Brexit
  • 1:14 - 1:17
    e più recentemente
    durante le elezioni francesi.
  • 1:19 - 1:21
    In effetti,
    è stato un tema molto importante
  • 1:21 - 1:24
    di cui si è discusso in tutto il mondo,
  • 1:24 - 1:26
    e molti aspiranti leader politici
  • 1:26 - 1:30
    che circolano su varie piattaforme
    propinano il protezionismo come buono.
  • 1:31 - 1:34
    Capisco perché ritengano
    che il protezionismo sia buono,
  • 1:34 - 1:38
    perché a volte sembra
    che il commercio sia una pratica sleale.
  • 1:39 - 1:41
    Qualcuno ha biasimato il commercio
  • 1:41 - 1:44
    per alcuni dei problemi
    che abbiamo avuto qui negli Stati Uniti.
  • 1:44 - 1:46
    Per anni si è sentito dire
  • 1:46 - 1:49
    della perdita di lavori ben pagati
    in ambito manifatturiero negli USA.
  • 1:50 - 1:53
    Molti pensano che la produzione
    stia calando negli Stati Uniti
  • 1:53 - 1:56
    perché le compagnie stanno
    spostando le proprie attività all'estero
  • 1:56 - 1:59
    in mercati con manodopera a basso costo
  • 1:59 - 2:01
    come Cina, Messico e Vietnam.
  • 2:03 - 2:06
    Pensano anche che gli accordi
    commerciali siano talvolta sleali,
  • 2:06 - 2:08
    come NAFTA
  • 2:08 - 2:10
    e il Partenariato Trans-Pacifico,
  • 2:10 - 2:13
    perché gli accordi commerciali
    permettono alle compagnie
  • 2:13 - 2:17
    di reimportare quei beni prodotti
    a basso costo nuovamente negli USA
  • 2:18 - 2:21
    e in altri Paesi in cui
    i posti di lavoro sono stati eliminati.
  • 2:21 - 2:24
    Quindi sembra che gli esportatori vincano
  • 2:24 - 2:26
    e gli importatori perdano.
  • 2:27 - 2:28
    In realtà
  • 2:28 - 2:31
    la produzione
    nel settore manifatturiero negli USA
  • 2:32 - 2:34
    sta in realtà crescendo,
  • 2:34 - 2:35
    ma i posti di lavoro si riducono.
  • 2:35 - 2:37
    Ne stiamo perdendo molti.
  • 2:37 - 2:40
    In effetti, dal 2000 al 2010,
  • 2:40 - 2:44
    5,7 milioni di posti di lavoro
    nell'industria sono andati perduti.
  • 2:45 - 2:48
    Ma non per le ragioni
    che potreste pensare.
  • 2:49 - 2:51
    Mike Johnson a Toledo, in Ohio,
  • 2:52 - 2:54
    non ha perso il suo lavoro in fabbrica
  • 2:54 - 2:57
    a causa di Miguel Sanchez
    a Monterrey, in Messico.
  • 2:57 - 2:58
    No.
  • 2:58 - 3:01
    Mike ha perso quel posto
    per colpa di una macchina.
  • 3:02 - 3:05
    L'87% dei posti di lavoro nell'industria
  • 3:05 - 3:08
    sono stati eliminati
    perché abbiamo apportato miglioramenti
  • 3:08 - 3:10
    nella nostra produttività
    grazie all'automazione.
  • 3:12 - 3:16
    Ciò significa che la perdita di
    un posto di lavoro su 10
  • 3:16 - 3:19
    è dovuta alla delocalizzazione
    internazionale.
  • 3:20 - 3:22
    Questo non è solo
    un fenomeno statunitense.
  • 3:22 - 3:23
    No.
  • 3:23 - 3:27
    L'automazione si sta diffondendo
    a ogni linea di produzione
  • 3:27 - 3:29
    in ogni Paese del mondo.
  • 3:30 - 3:31
    Guardate, posso capire:
  • 3:31 - 3:33
    se si è appena perso il lavoro
  • 3:33 - 3:35
    e si legge sul giornale
  • 3:35 - 3:37
    che la propria compagnia
    ha fatto un accordo con la Cina,
  • 3:37 - 3:40
    è facile pensare
    di essere stati rimpiazzati
  • 3:40 - 3:41
    per un buon affare.
  • 3:42 - 3:45
    Quando sento storie come questa,
    penso che la gente immagini
  • 3:45 - 3:48
    che l'affare avvenga solo tra due Paesi.
  • 3:49 - 3:52
    I produttori in un Paese
  • 3:52 - 3:53
    realizzano prodotti e poi li esportano
  • 3:54 - 3:56
    a consumatori in altri Paesi,
  • 3:57 - 4:00
    e sembra che i Paesi produttori vincano
  • 4:00 - 4:03
    mentre i Paesi importatori perdano.
  • 4:04 - 4:06
    La realtà è un po' diversa.
  • 4:07 - 4:09
    Mi occupo di catene di fornitura
  • 4:09 - 4:11
    vivo e lavoro in Messico.
  • 4:13 - 4:14
    Lavoro nel mezzo
  • 4:14 - 4:17
    di una rete di produttori
    strettamente connessi tra loro,
  • 4:17 - 4:19
    tutti che collaborano
    da ogni parte del mondo
  • 4:19 - 4:22
    per creare molti
    dei prodotti che usiamo oggi.
  • 4:23 - 4:24
    Ciò che vedo
  • 4:24 - 4:26
    dal mio posto in prima fila
    a Città del Messico
  • 4:26 - 4:29
    somiglia molto più a questo.
  • 4:30 - 4:34
    Questa è una descrizione più accurata
    di come il commercio è in realtà.
  • 4:35 - 4:37
    Ho avuto il piacere di poter vedere
  • 4:37 - 4:39
    come tantissimi prodotti
    vengono realizzati,
  • 4:39 - 4:42
    da mazze da golf a computer portatili
  • 4:42 - 4:45
    a server internet, automobili,
  • 4:45 - 4:46
    perfino aeroplani.
  • 4:47 - 4:49
    E credetemi, niente di tutto questo
    accade in linea retta.
  • 4:50 - 4:52
    Vi faccio un esempio.
  • 4:54 - 4:58
    Alcuni mesi fa, facevo un giro
    nell'impianto di produzione
  • 4:58 - 5:01
    di una società aerospaziale multinazionale
  • 5:01 - 5:02
    nel Querétaro, in Messico,
  • 5:03 - 5:06
    e il vicepresidente della logistica
    indica una coda di montaggio terminata.
  • 5:07 - 5:12
    Sembra che le code di montaggio
    siano assemblate da pannelli
  • 5:12 - 5:14
    prodotti in Francia,
  • 5:14 - 5:17
    e assemblati in Messico
  • 5:17 - 5:20
    utilizzando componenti
    importate dagli USA.
  • 5:20 - 5:22
    Quando le code di montaggio sono pronte,
  • 5:22 - 5:25
    vengono esportate con dei camion in Canada
  • 5:25 - 5:27
    nel loro principale
    stabilimento di montaggio
  • 5:27 - 5:28
    dove si combinano
  • 5:28 - 5:30
    con migliaia di altre parti,
  • 5:30 - 5:33
    come le ali e i sedili
  • 5:33 - 5:36
    e le piccole sfumature
    sui piccoli finestrini,
  • 5:36 - 5:38
    si uniscono per diventare
    parte di un nuovo aereo.
  • 5:39 - 5:41
    Pensateci.
  • 5:41 - 5:43
    Questi nuovi aerei,
  • 5:43 - 5:45
    persino prima del loro primo volo,
  • 5:45 - 5:48
    hanno più timbri sul passaporto
  • 5:48 - 5:49
    di Angelina Jolie.
  • 5:51 - 5:54
    Questo approccio alla lavorazione
    avviene in tutto il mondo
  • 5:54 - 5:57
    per realizzare molti dei prodotti
  • 5:57 - 5:59
    che utilizziamo ogni giorno,
  • 5:59 - 6:02
    dalla crema per il viso agli aerei.
  • 6:03 - 6:05
    Quando tornate a casa stasera,
    guardatevi intorno.
  • 6:06 - 6:09
    Potreste essere sorpresi
    nel trovare un'etichetta come questa:
  • 6:10 - 6:14
    "Prodotto negli USA con parti
    provenienti dagli USA e dall'estero."
  • 6:15 - 6:17
    L'economista Michael Porter
  • 6:17 - 6:19
    ha ben descritto ciò che sta accadendo.
  • 6:20 - 6:25
    Molti decenni fa, disse che
    è più conveniente per un Paese
  • 6:25 - 6:29
    concentrarsi sulla produzione di quei beni
    che può produrre nel modo più efficiente
  • 6:29 - 6:31
    e commerciare per il resto.
  • 6:32 - 6:35
    Quindi ciò di cui parla qui
    è una produzione condivisa,
  • 6:36 - 6:37
    e l'efficienza è ciò che conta.
  • 6:39 - 6:41
    Probabilmente ne avrete visto un esempio
  • 6:41 - 6:43
    a casa o a lavoro.
  • 6:44 - 6:46
    Diamo un'occhiata a un esempio.
  • 6:46 - 6:48
    Pensate a come
    casa vostra è stata costruita
  • 6:49 - 6:50
    o la vostra cucina rinnovata.
  • 6:51 - 6:53
    Normalmente c'è un'impresa generale
  • 6:53 - 6:55
    responsabile
    della coordinazione degli sforzi
  • 6:55 - 6:57
    di tutti i diversi appaltatori:
  • 6:57 - 6:59
    un architetto che rediga i piani,
  • 6:59 - 7:02
    un'impresa edile che scavi le fondamenta,
  • 7:02 - 7:05
    un idraulico, un carpentiere e così via.
  • 7:05 - 7:07
    Ma perché l'impresa generale
  • 7:07 - 7:09
    non sceglie una sola compagnia
  • 7:10 - 7:11
    per fare tutto il lavoro,
  • 7:11 - 7:12
    per esempio l'architetto?
  • 7:13 - 7:14
    Perché è sciocco.
  • 7:15 - 7:17
    L'impresa generale seleziona esperti
  • 7:17 - 7:19
    perché ci vogliono anni
  • 7:19 - 7:21
    per imparare e padroneggiare
  • 7:21 - 7:24
    come svolgere tutte le fasi per creare
    una casa o restaurare una cucina,
  • 7:24 - 7:27
    alcune richiedono
    una formazione specifica.
  • 7:28 - 7:29
    Pensateci.
  • 7:29 - 7:33
    Vorreste che un architetto
    montasse il vostro bagno?
  • 7:33 - 7:35
    Ovviamente no.
  • 7:35 - 7:38
    Attuiamo questo processo
    nel mondo imprenditoriale.
  • 7:38 - 7:41
    Le compagnie oggi
    si focalizzano sulla creazione
  • 7:41 - 7:44
    di ciò che producono meglio
    e in modo più efficiente,
  • 7:44 - 7:46
    e commerciano per tutto il resto.
  • 7:47 - 7:49
    Quindi ciò significa che esse contano
  • 7:49 - 7:54
    su una rete di produttori globale,
    interconnessa e interdipendente
  • 7:54 - 7:56
    per produrre queste merci.
  • 7:56 - 7:58
    Infatti, quella rete è così interconnessa
  • 7:58 - 7:59
    che è quasi impossibile
  • 8:00 - 8:03
    smantellare e produrre merci
    in un solo Paese.
  • 8:04 - 8:06
    Diamo un'occhiata
    alla rete interconnessa
  • 8:06 - 8:08
    che abbiamo visto poco fa,
  • 8:08 - 8:10
    e focalizziamoci solo su un filamento
  • 8:10 - 8:13
    che coinvolge USA e Messico.
  • 8:14 - 8:17
    Il Wilson Institute afferma
    che la produzione condivisa rappresenta
  • 8:17 - 8:23
    il 40% del mezzo trilione di dollari
    del commercio tra USA e Messico.
  • 8:23 - 8:26
    Sono circa 200 miliardi di dollari,
  • 8:26 - 8:29
    ovvero il PIL del Portogallo.
  • 8:30 - 8:32
    Immaginiamo
  • 8:32 - 8:35
    che gli USA decidano di imporre
  • 8:35 - 8:39
    una tassa doganale del 20%
    su tutte le importazioni dal Messico.
  • 8:40 - 8:41
    Bene.
  • 8:41 - 8:45
    Pensate che il Messico resti lì
    senza fare nulla?
  • 8:46 - 8:48
    No. Assolutamente.
  • 8:48 - 8:51
    Quindi per vendicarsi
    imporrà una tassa simile
  • 8:51 - 8:54
    su tutte le merci importate dagli USA,
  • 8:55 - 8:58
    e ne seguirà un gioco di
    "occhio per occhio, dente per dente",
  • 8:58 - 9:02
    e immaginate -- che un dazio del 20%
  • 9:02 - 9:05
    sia aggiunto a ogni merce,
    prodotto, componente di prodotto
  • 9:05 - 9:08
    che attraversa il confine,
  • 9:08 - 9:11
    e si assisterebbe a un aumento
    dei dazi di più del 40%,
  • 9:11 - 9:13
    ovvero 80 miliardi di dollari.
  • 9:14 - 9:16
    Non illudetevi,
  • 9:16 - 9:18
    questi costi saranno distribuiti
  • 9:18 - 9:20
    a voi e a me.
  • 9:22 - 9:27
    Pensiamo a quale impatto
    ciò possa avere su alcuni prodotti,
  • 9:27 - 9:30
    o sui prezzi dei prodotti
    che acquistiamo ogni giorno.
  • 9:31 - 9:35
    Se un 30% di aumento
    dei dazi passasse effettivamente,
  • 9:35 - 9:39
    ci sarebbe un aumento
    piuttosto consistente dei prezzi.
  • 9:40 - 9:43
    Una Lincoln MKZ passerebbe
    da 37.000 a 48.000 dollari.
  • 9:45 - 9:48
    Il prezzo di una tv
    ad alta definizione Sharp di 60 pollici
  • 9:49 - 9:54
    cambierebbe da 898 dollari
    a 1.167 dollari.
  • 9:54 - 9:58
    E il prezzo di un vasetto
    di 16 grammi di crema idratante CVS
  • 9:58 - 10:02
    passerebbe da 13 a 17 dollari.
  • 10:02 - 10:08
    Ricordate, stiamo solo guardando
    una sezione della catena di produzione
  • 10:08 - 10:09
    tra USA e Messico,
  • 10:09 - 10:12
    quindi bisogna moltiplicare
    per ognuna delle sezioni.
  • 10:13 - 10:14
    L'impatto sarebbe considerevole.
  • 10:14 - 10:17
    Pensate a questo:
  • 10:17 - 10:20
    anche se fosse possibile
    smantellare questa rete
  • 10:21 - 10:25
    e produrre merci in un solo Paese,
  • 10:25 - 10:27
    cosa più facile a dirsi che a farsi,
  • 10:27 - 10:31
    salveremmo o proteggeremmo
  • 10:31 - 10:34
    solo uno dei 10 posti di lavoro
    nell'industria perduti.
  • 10:34 - 10:36
    Proprio così, perché ricordate,
  • 10:37 - 10:40
    la maggior parte di questi lavori, l'87%,
  • 10:40 - 10:43
    si è persa per miglioramenti
    della nostra produttività.
  • 10:44 - 10:47
    Purtroppo, quei posti di lavoro
    sono irrimediabilmente perduti.
  • 10:48 - 10:50
    Quindi la vera domanda è,
  • 10:51 - 10:53
    ha senso per noi far alzare i prezzi
  • 10:53 - 10:58
    tanto da rendere inaccessibili a molti
    i prodotti di base che usiamo ogni giorno,
  • 10:59 - 11:01
    al fine di salvare un posto di lavoro
  • 11:02 - 11:05
    che potrebbe comunque essere eliminato
    tra un paio di anni?
  • 11:06 - 11:08
    La realtà è che la produzione condivisa
  • 11:08 - 11:12
    ci permette di produrre merci
    di miglior qualità
  • 11:12 - 11:13
    a costi più bassi.
  • 11:13 - 11:14
    È evidente.
  • 11:15 - 11:17
    Ci permette di ottenere di più
  • 11:17 - 11:19
    dalle risorse limitate,
    dall'esperienza che abbiamo,
  • 11:19 - 11:22
    e allo stesso tempo
    di beneficiare di costi ridotti.
  • 11:24 - 11:26
    È importante ricordare
  • 11:26 - 11:28
    che affinché
    la produzione condivisa sia efficace,
  • 11:28 - 11:34
    deve contare su un efficiente movimento
    transfrontaliero di materie prime,
  • 11:34 - 11:36
    componenti e prodotti finiti.
  • 11:37 - 11:38
    Quindi ricordate:
  • 11:39 - 11:43
    la prossima volta che ascoltate qualcuno
    che cerca di vendervi l'idea
  • 11:43 - 11:46
    che il protezionismo è un buon affare,
  • 11:46 - 11:48
    beh, non lo è.
  • 11:48 - 11:49
    Grazie.
  • 11:49 - 11:52
    (Applauso)
Title:
La vera ragione per cui i posti di lavoro nell'industria manifatturiera stanno scomparendo
Speaker:
Augie Picado
Description:

Di recente abbiamo ascoltato molti discorsi che affermano che Paesi come gli Stati Uniti stiano perdendo preziosi posti di lavoro nel settore manifatturiero per mercati a più basso costo come Cina, Messico e Vietnam -- e che il protezionismo sia la strada migliore da seguire. Tuttavia, quei posti di lavoro non sono scomparsi per le ragioni che si potrebbe pensare, afferma lo specialista di frontiere e logistica Augie Picado, che ci spiega come funziona davvero il commercio mondiale e come la produzione condivisa e le frontiere aperte ci aiutino a produrre merci di qualità superiore a costi inferiori.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
12:02

Italian subtitles

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