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Non ci si deve vergognare a occuparsi della propria salute mentale.

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    L'anno scorso ...
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    è stato un inferno.
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    (Risate)
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    Era la prima volta che assaggiavo
    il riso jollof nigeriano.
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    (Risate)
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    In realtà, a parte gli scherzi,
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    stavo affrontando
    molti tormenti personali.
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    Davanti a uno stress enorme,
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    ho avuto un attacco d'ansia.
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    In alcuni giorni, non potevo lavorare.
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    In altri,
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    volevo solo rimanere a letto e piangere.
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    Il mio dottore mi chiese se avessi voluto
    parlare con un esperto di salute mentale
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    del mio stress e della mia ansia.
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    Salute mentale?
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    Ammutolii e scossi violentemente
    la testa in protesta.
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    Provai un profondo senso di vergogna.
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    Sentii il peso dello stigma.
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    Ho una famiglia amorevole
    che mi sostiene
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    e amici incredibilmente leali,
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    tuttavia non potevo nemmeno pensare
    all'idea di parlare a qualcuno
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    della mia sensazione di dolore.
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    Mi sentivo soffocato
    dalla rigida architettura
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    della nostra mascolinità africana.
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    "La gente ha problemi veri, Sangu.
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    Cerca di riprenderti!"
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    La prima volta che sentii
    "salute mentale"
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    ero uno studente di college
    appena sceso dalla barca del Ghana,
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    alla Peddie School in New Jersey.
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    Avevo appena vissuto l'esperienza brutale
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    di perdere sette persone care
    nello stesso mese.
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    L'infermiera della scuola,
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    preoccupata -- Dio la benedica --
    da ciò che avevo passato,
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    mi chiese della mia salute mentale.
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    Pensai: "È impazzita?
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    Non sa che sono un uomo africano?"
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    (Risate)
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    Come Okonkwo in "Things Fall Apart,"
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    noi uomini africani non esaminiamo
    né esprimiamo le nostre emozioni.
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    Noi affrontiamo i nostri problemi.
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    (Applausi)
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    Noi affrontiamo i nostri problemi.
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    Chiamai mio fratello e risi
    degli "Oyibo" -- i bianchi --
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    e le loro strane malattie --
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    depressione, ADHD e queste "cose strane".
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    Crescendo in Africa occidentale,
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    quando si usava il termine "mentale"
    ciò che veniva in mente era un pazzo
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    coi capelli rasta e sporchi,
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    che vagava mezzo nudo per la strada.
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    Tutti conosciamo quest'uomo.
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    I nostri genitori ci hanno messo
    in guardia su di lui.
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    "Mamma, mamma, perché è pazzo?"
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    "Droga!
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    Se anche solo guardi la droga,
    finisci come lui."
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    (Risate)
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    Ammalati di polmonite,
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    e tua madre correrà con te
    all'ospedale più vicino
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    per curarti.
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    Ma osa dichiarare di essere depresso,
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    e il pastore locale scaccerà via i demoni
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    e darà la colpa
    alle streghe del tuo villaggio.
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    Secondo l'Organizzazione Mondiale
    della Sanità,
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    la salute mentale riguarda
    la capacità di fronteggiare
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    i normali fattori di stress della vita;
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    lavorare in modo produttivo e proficuo;
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    ed essere in grado
    di contribuire alla tua comunità.
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    La salute mentale include il nostro
    benessere emotivo, psicologico e sociale.
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    Globalmente, il 75%
    di tutti i casi di problemi mentali
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    possono essere trovati
    in paesi a basso reddito.
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    Eppure la maggioranza
    dei governi africani
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    investono meno dell'1% del loro budget
    per l'assicurazione sanitaria
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    nella salute mentale.
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    E per giunta,
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    abbiamo una grave carenza
    di psichiatri in Africa.
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    In Nigeria, per esempio,
    si stima ce ne siano 200,
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    in una nazione di quasi 200 milioni.
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    In tutta l'Africa,
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    il 90% della nostra gente
    non ha accesso alle cure.
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    Come risultato,
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    soffriamo in solitudine,
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    messi a tacere dallo stigma.
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    Noi africani spesso rispondiamo
    alla salute mentale con distacco,
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    ignoranza,
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    senso di colpa,
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    paura
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    e rabbia.
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    In uno studio condotto da Arboleda-Flòrez,
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    alla domanda diretta: "Qual è la causa
    dei problemi mentali?
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    il 34% dei nigeriani intervistati
    ha citato l'abuso di droga;
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    il 19% ha scomodato
    l'ira e il volere di Dio --
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    (Risate)
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    il 12%,
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    stregoneria e possessione spirituale.
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    Ma alcuni hanno citato
    altre note cause di malattie mentali,
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    come la genetica,
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    lo status socioeconomico,
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    la guerra,
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    il conflitto,
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    o la perdita di una persona cara.
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    La stigmatizzazione delle malattie mentali
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    spesso porta all'ostracismo
    e alla demonizzazione dei malati.
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    Il fotoreporter Robin Hammond ha
    documentato alcuni di questi abusi
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    in Uganda,
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    in Somalia,
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    e qui in Nigeria.
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    Per me,
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    lo stigma è personale.
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    Nel 2009,
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    ho ricevuto una chiamata disperata
    nel cuore della notte.
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    Al mio migliore amico --
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    un brillante, filosofico,
    affascinante giovanotto alla moda --
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    è stata diagnosticata la schizofrenia.
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    Ho assistito al disgusto di alcuni amici
    con cui eravamo cresciuti.
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    Ho sentito le risatine.
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    Ho sentito i sussurri.
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    "Hai sentito che è impazzito?"
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    (Inglese Kru) "È diventato matto!"
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    Commenti dispregiativi e negativi
    sulla sua condizione --
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    parole che non diremmo mai
    a qualcuno con il cancro
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    o a qualcuno con la malaria.
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    In qualche modo, quando si parla
    di malattie mentali,
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    la nostra ignoranza
    distrugge la nostra empatia.
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    Sono stato al suo fianco
    mentre la sua comunità lo isolava,
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    ma il nostro affetto non ha mai vacillato.
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    Tacitamente, mi appassionai
    alla salute mentale.
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    Ispirato dalla sua condizione,
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    ho collaborato all'avvio di un gruppo
    d'interesse alla salute mentale,
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    alla mia Università.
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    E durante il mio incarico di tutore
    alla scuola di specializzazione,
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    ho supportato molti studenti universitari
    nelle loro sfide con la salute mentale.
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    Ho visto studenti africani lottare
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    e non riuscire a parlare con nessuno.
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    Persino con questa conoscenza
    e con le loro storie al seguito,
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    io, a mia volta, ho faticato,
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    e non riuscivo a parlare con nessuno
    quando ho affrontato la mia ansia,
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    tanto è profonda la nostra paura
    di passare per pazzi.
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    Tutti noi,
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    ma noi africani specialmente --
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    dobbiamo capire che i nostri problemi
    mentali non intaccano la nostra virilità,
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    né i nostri traumi
    macchiano la nostra forza.
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    Dobbiamo considerare la salute mentale
    importante tanto quanto quella fisica.
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    Dobbiamo smettere di soffrire in silenzio.
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    Dobbiamo smettere
    di stigmatizzare la malattia
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    e traumatizzare gli afflitti.
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    Parlate ai vostri amici.
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    Parlate ai vostri cari.
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    Parlate a medici specializzati.
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    Siate vulnerabili.
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    Fatelo con la fiducia
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    di non essere soli.
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    Parlate se avete delle difficoltà.
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    Essere onesti su come ci sentiamo
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    non ci rende deboli;
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    ci rende umani.
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    È ora di liberarsi dallo stigma
    associato alle malattie mentali.
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    Quindi la prossima volta
    che senti "mentale",
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    non pensate solo ad un pazzo.
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    Pensate a me.
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    (Applausi)
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    Grazie.
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    (Applausi)
Title:
Non ci si deve vergognare a occuparsi della propria salute mentale.
Speaker:
Sangu Dalle
Description:

Quando lo stress si è fatto eccessivo per l'imprenditore Sangu Delle, ha dovuto confrontarsi con il suo stesso profondo pregiudizio: che gli uomini non dovrebbero occuparsi della loro salute mentale. In un discorso personale, Delle ci parla di come ha imparato a gestire l'ansia in una società a disagio con le emozioni. Nelle sue parole: "Essere onesti sulle nostre sensazioni non ci rende deboli -- ci rende umani."

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
08:53

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