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Arricchire l'umanità a livello individuale, con il reddito di base | Halldóra Mogensen | TEDxReykjavik

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    Immaginate di non dovervi
    porre dei limiti,
  • 0:11 - 0:13
    per la necessità di un reddito.
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    Senza che l'obbligo
    di fare qualunque cosa -
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    o non avrete cibo in tavola,
    o un tetto sulla testa -
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    vi possa condizionare.
  • 0:23 - 0:29
    Con basi garantite -
    cibo, vestiti, casa, salute -
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    come passereste le vostre giornate?
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    Qual è la prima cosa
    che vi viene in mente?
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    Se volete avviare un'attività,
  • 0:37 - 0:41
    sviluppare una nuova idea,
    dedicarvi alla vostra arte,
  • 0:41 - 0:44
    o dedicare la vostra vita
    ad aiutare gli altri,
  • 0:44 - 0:46
    quante possibilità avete di farlo, oggi?
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    Quanto tempo ed energie vi rimangono,
  • 0:49 - 0:52
    dopo otto ore al lavoro
    e due da pendolari?
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    Quanta libertà,
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    dopo il dissesto dell'attività
    che eravate riusciti ad avviare?
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    Se fallisce, potrebbe essere finita:
  • 1:02 - 1:06
    l'ultima chance di realizzarvi
    che crolla nel debito e nel disincanto.
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    Per quelli tra noi che non hanno
    una rete, un piano di riserva,
  • 1:12 - 1:14
    lo stress che ne deriva
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    è un peso che ci trasciniamo
    in tutto ciò che facciamo.
  • 1:18 - 1:22
    Che differenza farebbe,
    poter lasciare quel peso a terra.
  • 1:23 - 1:24
    Che differenza farebbe,
  • 1:24 - 1:27
    poter cogliere un'opportunità,
    poi incasinare tutto,
  • 1:27 - 1:30
    e sapere che comunque
    le bollette le pagheremo.
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    Perché gli errori
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    hanno molto più valore
    di quanto riconosciamo.
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    Il fallimento fa parte
    di ogni apprendimento.
  • 1:38 - 1:42
    Il percorso verso la maestria
    è costellato di fallimenti
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    e riaggiustamenti in risposta
    a quel fallimento,
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    una volta, dopo l'altra, dopo l'altra.
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    Se chiunque abbia fallito,
    e sia dovuto tornare al lavoro di prima,
  • 1:52 - 1:55
    avesse avuto una seconda, terza, quarta,
    una continua possibilità,
  • 1:56 - 1:58
    dove saremmo arrivati oggi?
  • 1:59 - 2:00
    Alla cura del cancro?
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    Alle auto volanti?
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    Alle colonie su Marte?
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    Il mondo che immagino,
    quando faccio questo esperimento mentale,
  • 2:10 - 2:12
    secondo me è alla nostra portata.
  • 2:12 - 2:16
    Ma si può raggiungere solo
    se le persone sono davvero libere.
  • 2:16 - 2:18
    Quel tipo di libertà
  • 2:18 - 2:21
    che deriva da pari opportunità
    e dalla possibilità di scegliere,
  • 2:21 - 2:24
    basata non su ciò
    che dovete fare per sopravvivere,
  • 2:24 - 2:27
    ma cosa volete fare per prosperare.
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    E possiamo farlo dando a tutti
    un reddito di base universale.
  • 2:34 - 2:38
    Nella sua forma più semplice,
    l'idea di un reddito base universale
  • 2:38 - 2:40
    significa che tutti dovrebbero ricevere
  • 2:40 - 2:43
    una somma di denaro
    sufficiente a tirare avanti,
  • 2:43 - 2:46
    indipendentemente dalle circostanze,
  • 2:46 - 2:50
    come l'impiego attuale, lo status,
    o i propri bisogni speciali.
  • 2:50 - 2:54
    Quelli che poi potrebbero,
    o vorrebbero integrare il loro reddito,
  • 2:54 - 2:57
    sono a quel punto liberi
    di fare qualsiasi lavoro scelgano.
  • 2:57 - 2:59
    Le entrate che ricevono da quel lavoro
  • 2:59 - 3:03
    si cumulerebbero
    al loro reddito di base universale,
  • 3:03 - 3:04
    - dopo le tasse, ovviamente.
  • 3:05 - 3:07
    Il reddito di base è incondizionato
  • 3:07 - 3:11
    nel senso che nulla di ciò che fate,
    o non fate, influenzerà l'erogazione.
  • 3:11 - 3:16
    Sancisce il principio
    che siamo tutti membri degni
  • 3:16 - 3:19
    di queste società umane
    che abbiamo fondato in tutto il mondo.
  • 3:19 - 3:22
    E ci spetta una quota
    della loro ricchezza collettiva.
  • 3:24 - 3:28
    Il filosofo Thomas Paine, nel 1797,
  • 3:28 - 3:30
    scrisse un pamphlet
    chiamato "La Giustizia Agraria"
  • 3:31 - 3:33
    dove elaborò una difesa
    del reddito di base universale.
  • 3:34 - 3:36
    Nelle sue parole,
  • 3:36 - 3:39
    "La terra, nel suo stato
    naturale e non coltivato,
  • 3:39 - 3:43
    era, e sarebbe continuata a essere,
    proprietà comune a tutta la razza umana".
  • 3:44 - 3:45
    E prosegue dicendo,
  • 3:47 - 3:50
    "Solo il valore del miglioramento,
    e non della terra stessa,
  • 3:50 - 3:52
    costituisce proprietà individuale.
  • 3:53 - 3:56
    E quindi, il proprietario
    delle terre coltivate
  • 3:56 - 3:59
    deve pagare alla comunità una rendita
    per la terra che detiene".
  • 4:01 - 4:04
    L'idea che dovremmo avere
    un dividendo di partecipazione
  • 4:04 - 4:07
    alla proprietà condivisa
    delle risorse del pianeta
  • 4:07 - 4:08
    è un'idea potente
  • 4:08 - 4:11
    e, a mio avviso, un'idea
    importante per il futuro.
  • 4:12 - 4:16
    Un futuro in cui i progressi tecnologici
    nel machine learning e nell'automazione
  • 4:16 - 4:19
    sono pronti a dirompere
    potentemente le nostre società
  • 4:19 - 4:21
    e creare una disuguaglianza
    sempre peggiore.
  • 4:22 - 4:24
    Per contrastare tutto ciò,
    dobbiamo trovare un modo
  • 4:24 - 4:27
    per rompere il legame
    tra lavoro e reddito.
  • 4:29 - 4:34
    Abbiamo un'opportunità unica,
    a mio avviso, per farlo,
  • 4:34 - 4:35
    e liberarci, allo stesso tempo,
  • 4:35 - 4:38
    dallo stress di dover far quadrare i conti
  • 4:39 - 4:42
    svolgendo un lavoro che, in definitiva,
    un robot potrebbe fare meglio.
  • 4:44 - 4:49
    Un report pubblicato da Carl Benedikt Frey
    e Michael Osborne della Oxford University
  • 4:49 - 4:53
    dichiara che il 47% dei posti
    di lavoro, negli Stati Uniti,
  • 4:53 - 4:56
    sono a rischio di automazione
    nei prossimi uno-due decenni.
  • 4:57 - 5:01
    Nei paesi più poveri, come l'India,
    Il 69% dei lavori è a rischio.
  • 5:01 - 5:03
    In Cina, il 77%.
  • 5:04 - 5:06
    Secondo un rapporto
    dal World Economic Forum,
  • 5:07 - 5:11
    potremmo compensare i posti persi
    aumentando l'occupazione in altre aree,
  • 5:12 - 5:13
    ma arriva alla conclusione
  • 5:14 - 5:16
    che l'arrivo dei robot porterà comunque
  • 5:16 - 5:18
    a distruggere oltre 5.000.000
    di posti di lavoro
  • 5:18 - 5:21
    nelle 15 principali economie,
    sviluppate ed emergenti, entro il 2020.
  • 5:22 - 5:26
    E qui non stiamo parlando
    solo dei lavori di fabbrica.
  • 5:26 - 5:28
    Quei lavori sono già
    quasi spariti, in Occidente.
  • 5:28 - 5:31
    Stiamo parlando
    di cassieri, telemarketing,
  • 5:31 - 5:36
    assicurazioni, industria alimentare,
    terziario, uffici, amministrativi,
  • 5:36 - 5:39
    vendite, trasporti -
  • 5:39 - 5:40
    la lista è lunga.
  • 5:40 - 5:42
    La potenza del machine learning
  • 5:42 - 5:45
    implica che anche i lavori
    ritenuti al sicuro dall'automazione
  • 5:46 - 5:47
    sono a rischio.
  • 5:50 - 5:54
    Katja Grace, del Future
    of Humanity Institute di Oxford,
  • 5:54 - 5:55
    ha condotto uno studio
  • 5:55 - 5:59
    chiedendo ai leader mondiali
    della ricerca sull'IA
  • 5:59 - 6:02
    quando pensano che
    l'intelligenza artificiale
  • 6:03 - 6:07
    surclasserà gli esseri umani
    in una vasta gamma di compiti.
  • 6:08 - 6:13
    I ricercatori nordamericani stimano
    che questo accadrà tra 74 anni.
  • 6:14 - 6:17
    Ma i loro colleghi asiatici si aspettano
    che avvenga in soli 30 anni.
  • 6:18 - 6:21
    A breve, dunque, comunque
    guardiate il problema,
  • 6:21 - 6:25
    l'intelligenza artificiale
    surclasserà gli umani in quasi tutto.
  • 6:26 - 6:28
    Penso che 30 anni
    siano una stima ragionevole,
  • 6:29 - 6:32
    ma ci sono fattori importanti
    che possono rallentare l'automazione.
  • 6:32 - 6:35
    Uno, probabilmente,
    sarà il lavoro a buon mercato.
  • 6:36 - 6:40
    Pensate a quanto sarà difficile,
    rivendicare salari più alti, in futuro,
  • 6:40 - 6:44
    quando la tecnologia sarà più efficiente,
    ed economica, del lavoro umano.
  • 6:46 - 6:47
    Nell'attuale modello economico,
  • 6:47 - 6:51
    dove il reddito, quindi la sopravvivenza,
    dipendono dall'avere un lavoro,
  • 6:52 - 6:54
    i lavoratori avranno
    pochissimo margine per negoziare
  • 6:54 - 6:58
    perché i salari saranno spinti al ribasso
    dalla costanti minacce
  • 6:58 - 7:00
    dell'outsourcing all'estero,
    a una forza lavoro meno cara,
  • 7:01 - 7:02
    o ai robot.
  • 7:04 - 7:07
    Nel nostro attuale modello economico,
    chi beneficia dell'automazione?
  • 7:08 - 7:09
    In passato,
  • 7:09 - 7:12
    i principali beneficiari
    dei progressi tecnologici
  • 7:12 - 7:13
    sono state imprese e industrie.
  • 7:14 - 7:17
    Nel complesso, la tecnologia
    ha sì arricchito il mondo,
  • 7:18 - 7:19
    ma non a beneficio di tutti.
  • 7:20 - 7:26
    Nel 2009, l'un percento più ricco
    possedeva il 44% della ricchezza mondiale.
  • 7:26 - 7:29
    Nel 2014 avevano il 48%.
  • 7:30 - 7:32
    Si stima che, entro il 2020,
  • 7:32 - 7:35
    l'un percento possiederà
    il 54% della ricchezza globale.
  • 7:37 - 7:40
    Ma questa concentrazione di ricchezza
    non deve continuare per forza.
  • 7:40 - 7:42
    Possiamo cambiare il sistema.
  • 7:43 - 7:46
    Per la prima volta nella storia,
    la tecnologia potrebbe guidarci
  • 7:46 - 7:50
    all'abbondanza necessaria per arricchire
    l'umanità a livello individuale.
  • 7:53 - 7:58
    Per arrivarci, però, dobbiamo essere
    abbastanza coraggiosi e di larghe vedute
  • 7:58 - 8:01
    da sognare un mondo migliore,
    e poi fare i passi per realizzarlo.
  • 8:02 - 8:06
    Oggi l'automazione è una minaccia,
    ma non deve necessariamente esserlo.
  • 8:08 - 8:12
    Con un reddito di base universale,
    potrebbe aprirci la strada per la libertà.
  • 8:14 - 8:16
    Ma per acquistare quella libertà,
  • 8:18 - 8:20
    dobbiamo smettere
    di fondare la nostra economia
  • 8:20 - 8:22
    sulle ideologie del passato,
  • 8:22 - 8:25
    e iniziare a progettare
    l'economia del futuro.
  • 8:27 - 8:30
    Ci sono molti possibili modi di finanziare
    un reddito di base universale.
  • 8:31 - 8:33
    Molti di questi prevedono riforme fiscali
  • 8:33 - 8:35
    necessarie all'economia di oggi,
  • 8:35 - 8:37
    tecnologica, in transizione
    e globalizzata com'è.
  • 8:39 - 8:42
    Potremmo, come suggeriva Thomas Paine,
  • 8:42 - 8:46
    iniziare a ripensare
    la proprietà privata della terra,
  • 8:47 - 8:49
    o anche le risorse
    necessarie alla sopravvivenza.
  • 8:50 - 8:52
    Potremmo iniziare a ripensare
  • 8:52 - 8:54
    l'innovazione e la proprietà delle idee,
  • 8:54 - 8:57
    o la proprietà dei dati
    che diamo, liberamente,
  • 8:57 - 8:59
    a grandi società che ne estraggono valore,
  • 9:00 - 9:02
    O la proprietà del progresso tecnologico,
  • 9:02 - 9:05
    che è stato trainato per secoli
    dal libero scambio di idee.
  • 9:06 - 9:10
    Molte delle meraviglie tecnologiche
    che amiamo nella nostra vita quotidiana,
  • 9:10 - 9:12
    come i computer e gli smartphone,
  • 9:13 - 9:15
    ci arrivano da ricerche
  • 9:15 - 9:17
    finanziate almeno in parte
    dai contribuenti,
  • 9:17 - 9:20
    e sono prodotte con risorse,
    in gran parte terre rare,
  • 9:20 - 9:23
    estratte dalla terra
    su cui camminiamo tutti.
  • 9:24 - 9:26
    Come dovremmo condividere questi guadagni?
  • 9:28 - 9:30
    Ci sono anche prove crescenti,
  • 9:30 - 9:33
    nei molti esperimenti fatti
  • 9:33 - 9:35
    col reddito di base universale,
    in tutto il mondo,
  • 9:35 - 9:36
    che il sistema genera:
  • 9:36 - 9:40
    minori tassi di criminalità;
    minori tassi di abbandono scolastico;
  • 9:40 - 9:44
    meno incidenti e malattie
    legate allo stress;
  • 9:44 - 9:47
    mentre aumenta il livello di istruzione
    e di iniziativa privata.
  • 9:49 - 9:50
    Queste scoperte,
  • 9:50 - 9:53
    unite alla rimozione
    del peso della burocrazia
  • 9:53 - 9:55
    associata al nostro welfare attuale,
  • 9:55 - 9:59
    porterebbe a enormi risparmi di gettito
  • 9:59 - 10:02
    che potrebbero finanziare
    un reddito di base universale.
  • 10:04 - 10:06
    Sto solo facendo
    qualche proposta, sia chiaro.
  • 10:07 - 10:10
    Potrebbero sembrarvi
    implausibili o impossibili:
  • 10:10 - 10:13
    ma volere è potere, non credete?
  • 10:15 - 10:18
    Per capire meglio dove siamo,
    e come ci siamo arrivati,
  • 10:19 - 10:22
    è importante guardare al passato
  • 10:22 - 10:26
    e comprendere che i sistemi
    che "inquadrano" le nostre vite
  • 10:26 - 10:28
    sono creati da noi.
  • 10:28 - 10:29
    E noi possiamo cambiarli.
  • 10:31 - 10:33
    Il sistema che abbiamo attualmente creato
  • 10:33 - 10:37
    è progettato per soddisfare
    uno scopo ideologico
  • 10:37 - 10:40
    che oggi mal si concilia
    con un futuro equo e sostenibile.
  • 10:41 - 10:44
    E quello scopo è la massima
    crescita economica.
  • 10:44 - 10:46
    Senza mai fermarsi.
  • 10:46 - 10:50
    Adam Smith, che è stato soprannominato
    il Padre del Moderno Capitalismo,
  • 10:50 - 10:54
    aveva una chiara idea
    di come raggiungere lo scopo,
  • 10:54 - 10:56
    massimizzando l'efficienza del lavoratore
  • 10:56 - 10:59
    e, di conseguenza,
    la produzione e il consumo.
  • 11:00 - 11:04
    Riducendo processi complessi
    in numerose sottounità,
  • 11:04 - 11:06
    ciascuna assegnata ad un lavoratore,
  • 11:07 - 11:11
    gli esseri umani diventarono poco più
    che ingranaggi nella macchina economica,
  • 11:11 - 11:16
    il cui output era una crescita economica
    che si presumeva infinita.
  • 11:17 - 11:19
    È interessante notare
  • 11:19 - 11:22
    che lo stesso Adam Smith
    aveva notato la falla nel sistema,
  • 11:22 - 11:26
    che in effetti impiega esseri umani
    in faccende banali
  • 11:26 - 11:28
    per metà delle ore di veglia,
  • 11:28 - 11:29
    solo per fargli sbarcare il lunario.
  • 11:30 - 11:35
    Lo preoccupava che costringere le persone
    a eseguire compiti banali e ripetitivi
  • 11:35 - 11:38
    avrebbe portato ad una forza lavoro
    frustrata ed ignorante.
  • 11:39 - 11:42
    Ma questo effetto collaterale
    sembrava tollerabile ai tempi,
  • 11:42 - 11:45
    visto che lo scopo, dopo tutto,
    era la ricchezza materiale delle Nazioni,
  • 11:45 - 11:48
    non una popolazione saggia e soddisfatta.
  • 11:49 - 11:53
    Smith credeva che gli incentivi monetari
  • 11:53 - 11:56
    fossero di vitale importanza
    per far lavorare le persone.
  • 11:57 - 11:59
    Perché mai qualcuno dovrebbe preferire
  • 11:59 - 12:02
    la fatica dura e ripetitiva
    offerta nelle fabbriche del suo tempo,
  • 12:02 - 12:05
    se non fosse assolutamente necessario
    per la sopravvivenza?
  • 12:06 - 12:09
    Il pregiudizio di fondo era
    che le persone sono, fondamentalmente,
  • 12:09 - 12:11
    pigre e un po' inaffidabil,
  • 12:11 - 12:14
    senza un incentivo in denaro
    a comportarsi diversamente.
  • 12:17 - 12:21
    La stesso schema è stato poi applicato
    al nostro sistema educativo,
  • 12:22 - 12:24
    dove invece dei soldi
  • 12:24 - 12:26
    sono i voti degli esami,
    le lauree e i certificati
  • 12:26 - 12:28
    a incentivare l'apprendimento,
  • 12:29 - 12:32
    oltre a essere un pre-requisito
    per diplomarsi e poi trovare un lavoro.
  • 12:33 - 12:36
    Fin dalla tenera età,
    ci abituano a lavorare
  • 12:36 - 12:39
    per ricompense "esteriori",
    più che "interiori".
  • 12:39 - 12:44
    Invece di essere motivati
    da quella sensazione di realizzazione,
  • 12:44 - 12:47
    [che hai] quando capisci i concetti
    e la loro applicazione nel mondo,
  • 12:47 - 12:50
    quel momento "Eureka!",
    quando finalmente capisci qualcosa.
  • 12:51 - 12:52
    Al posto di quello,
  • 12:52 - 12:55
    siamo motivati ​​a memorizzare
    parole ed etichette,
  • 12:56 - 12:57
    ripetendole come un pappagallo,
  • 12:58 - 13:00
    per superare quell'esame,
    ottenere quel titolo,
  • 13:01 - 13:05
    e contribuire a questo obiettivo comune,
    la crescita economica infinita.
  • 13:07 - 13:09
    E che c'è di male?
  • 13:10 - 13:13
    Tutto questo non ha reso
    le nostre vite molto più ricche?
  • 13:14 - 13:15
    Beh, sì.
  • 13:15 - 13:17
    In termini materiali, quantomeno, sì.
  • 13:18 - 13:21
    Ma ha anche portato,
    come aveva avvertito Smith,
  • 13:21 - 13:24
    a una popolazione
    frustrata e disinformata,
  • 13:24 - 13:27
    alla continua ricerca
    di conferme esteriori
  • 13:27 - 13:29
    e di gratificazioni immediate.
  • 13:30 - 13:31
    Il consumatore perfetto!
  • 13:33 - 13:36
    L'inquinamento di terra, mare e aria
  • 13:36 - 13:37
    sono gli altri frutti malati
  • 13:37 - 13:39
    di questo approccio
    "a basso costo" alla civiltà,
  • 13:39 - 13:42
    dove consumiamo sempre più
    ogni anno che passa,
  • 13:42 - 13:45
    come se il mondo crescesse
    insieme ai nostri consumi.
  • 13:47 - 13:51
    Molte delle condizioni
    che rendono questo pianeta bello,
  • 13:51 - 13:54
    generoso e capace
    di sostenere la vita umana
  • 13:54 - 13:57
    stanno affrontando minacce così severe,
  • 13:57 - 14:00
    che la tecnologia attuale
    potrebbe non riuscire ad affrontarle,
  • 14:00 - 14:03
    anche se ci provassimo
    facendo uno sforzo collettivo,
  • 14:03 - 14:04
    che non stiamo facendo.
  • 14:05 - 14:06
    Malgrado ciò,
  • 14:07 - 14:09
    la nostra misura
    del successo e del benessere
  • 14:09 - 14:12
    è ancora il Prodotto Interno Lordo.
  • 14:13 - 14:15
    La quantità di cose che produciamo
  • 14:15 - 14:17
    senza curarci della loro
    effettiva necessità,
  • 14:18 - 14:20
    facendo funzionare il sistema economico
  • 14:20 - 14:23
    proprio contro quei sistemi
    su cui contiamo
  • 14:23 - 14:25
    per la nostra sopravvivenza
    e il nostro benessere.
  • 14:27 - 14:28
    Cosa ci dice questo?
  • 14:30 - 14:33
    Non dobbiamo ripensare
    la nostra stessa definizione di successo?
  • 14:34 - 14:37
    Cosa rende una Nazione veramente ricca?
  • 14:38 - 14:40
    Per trovare queste risposte, a mio avviso,
  • 14:40 - 14:44
    dobbiamo essere disposti a esaminare
    le nostre convinzioni di fondo
  • 14:44 - 14:46
    e chiederci se sono loro a servire noi.
  • 14:47 - 14:50
    E per noi, intendo tutti noi.
  • 14:50 - 14:52
    Perché se vogliamo evolvere come specie,
  • 14:53 - 14:56
    dobbiamo superare l'interesse individuale
  • 14:56 - 15:00
    e iniziare a considerare
    l'interesse globale, collettivo.
  • 15:01 - 15:03
    Il nostro mondo sta cambiando rapidamente,
  • 15:03 - 15:08
    e con esso le società e i sistemi
    che abbiamo costruito per sostenerci.
  • 15:08 - 15:12
    Questi cambiamenti avverranno
    che noi collaboreremo o no.
  • 15:12 - 15:15
    Non è una questione di se,
    ma di quando e come.
  • 15:16 - 15:20
    Sul "come" abbiamo un po' di controllo,
  • 15:20 - 15:22
    ma solo nella misura in cui siamo disposti
  • 15:22 - 15:24
    a guardare davanti a noi,
  • 15:24 - 15:26
    a cogliere gli inevitabili
    cambiamenti in arrivo,
  • 15:26 - 15:27
    e a prepararci.
  • 15:29 - 15:30
    Dobbiamo prepararci.
  • 15:33 - 15:35
    Saranno questi i fattori
    che decideranno
  • 15:35 - 15:39
    se un particolare cambiamento
    sarà positivo o negativo per la società.
  • 15:40 - 15:44
    Il "come" potrebbe ben essere
    un reddito di base universale,
  • 15:44 - 15:48
    che potrebbe frenare la disoccupazione,
  • 15:48 - 15:51
    accelerare notevolmente
    lo sviluppo tecnologico,
  • 15:51 - 15:53
    forse salvare il mondo,
  • 15:53 - 15:58
    e renderci più realizzati
    e felici che mai.
  • 15:59 - 16:01
    Io credo che valga la pena di provarci.
  • 16:01 - 16:02
    E voi?
  • 16:03 - 16:04
    Grazie.
  • 16:04 - 16:07
    (Applausi)
Title:
Arricchire l'umanità a livello individuale, con il reddito di base | Halldóra Mogensen | TEDxReykjavik
Description:

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.

Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

Come cambierebbero le nostre società, se le persone avessero la possiibilità di fare le proprie scelte basandosi non su ciò che devono fare per sopravvivere, ma su ciò che vogliono fare per prosperare ? In un futuro dove il rapido progresso tecnologico, l'automazione e l'apprendimento automatico, sono destinati a sconvolgere le nostre società e creare una diseguaglianza sempre peggiore, dobbiamo considerare la possibilità di separare il lavoro dal reddito e fornire a tutti i mezzi necessari a sopravvivere.

Nel suo intervento a TEDxReykjavík, Halldóra Mogensen, un Membro del Parlamento per il Partito Pirata Islandese, parla del reddito di base universale. La sua ambizione è quella di promuovere la conversazione sull'argomento in Islanda, ispirandoci a mettere in discussione l'attuale modello economico e ad inventare un percorso nuovo verso un futuro più sostenibile.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
16:14

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