Return to Video

L'evoluzione dell'occhio umano - Joshua Harvey

  • 0:09 - 0:12
    L'occhio umano
    è un meccanismo straordinario
  • 0:12 - 0:14
    in grado di rilevare ovunque, pochi
    fotoni fino alla luce diretta del sole
  • 0:14 - 0:17
    o di spostare la messa a fuoco
    dal monitor che abbiamo davanti
  • 0:17 - 0:19
    al lontano orizzonte
    in un terzo di secondo.
  • 0:23 - 0:26
    In effetti le strutture necessarie
    per una tale incredibile flessibilità
  • 0:26 - 0:28
    una volta erano considerate
    così complesse
  • 0:28 - 0:33
    che persino Charles Darwin ritenne
    l'idea di una loro evoluzione
  • 0:33 - 0:37
    più che mai assurda.
  • 0:37 - 0:43
    Eppure fu proprio ciò che accadde,
    e iniziò più di 500 milioni di anni fa.
  • 0:43 - 0:47
    La storia dell'occhio umano
    inizia da un semplice fotorecettore
  • 0:47 - 0:50
    simile a quello scoperto
    negli organismi unicellulari
  • 0:50 - 0:52
    come l'Euglena.
  • 0:52 - 0:54
    Questo recettore è un agglomerato
    di proteine fotosensibili
  • 0:54 - 0:56
    collegate al flagello dell'organismo,
  • 0:56 - 0:59
    che si attiva quando individua
    la luce e, quindi, il cibo.
  • 0:59 - 1:02
    Una versione più complessa
    di questo recettore
  • 1:02 - 1:05
    si trova nella Planaria,
    un verme piatto.
  • 1:05 - 1:07
    Essendo a forma di coppa
    piuttosto che piatto, il recettore
  • 1:07 - 1:11
    permette di percepire meglio
    la direzione della luce in entrata.
  • 1:12 - 1:14
    Tra gli altri usi
  • 1:14 - 1:16
    questa capacità permette
    ad un organismo
  • 1:16 - 1:19
    di cercare l'ombra
    e di nascondersi dai predatori.
  • 1:19 - 1:20
    In migliaia di anni
  • 1:20 - 1:23
    in alcuni organismi la coppa ottica
    è diventata più profonda
  • 1:23 - 1:26
    mentre il foro frontale
    si è fatto sempre più piccolo.
  • 1:27 - 1:31
    Risultato: un effetto camera oscura
    che aumenta sensibilmente
    la risoluzione
  • 1:31 - 1:34
    riducendo la distorsione
    e permettendo il passaggio
  • 1:34 - 1:36
    attraverso l'occhio
    di un sottilissimo raggio di luce.
  • 1:36 - 1:39
    Il Nautilus, l'antenato del polpo,
  • 1:39 - 1:41
    utilizza il suo occhio puntiforme per avere
    una risoluzione e una sensibilità direzionale migliore.
  • 1:46 - 1:49
    Nonostante l'occhio puntiforme
    permettesse già la visione di immagini semplici
  • 1:49 - 1:51
    la svolta decisiva nell'evoluzione
    dell'occhio come lo conosciamo oggi è stata
    la comparsa della lente
  • 1:53 - 1:55
    Si ritiene che lo sviluppo sia avvenuto
  • 1:55 - 1:58
    da cellule trasparenti che rivestivano
    il foro ottico per prevenire infezioni,
  • 1:58 - 2:01
    facendo in modo che l'interno dell'occhio
    si riempisse di una sostanza liquida
  • 2:01 - 2:05
    che ottimizza la sensibilità alla luce
    e la sua elaborazione.
  • 2:05 - 2:07
    Le proteine del cristallino
    che si formarono sulla superficie
  • 2:07 - 2:10
    crearono una struttura
    che si rivelò utile
  • 2:10 - 2:14
    per convogliare il fascio di luce
    in un solo punto della retina.
  • 2:14 - 2:17
    Questa lente è proprio la chiave
    della flessibilità dell'occhio
  • 2:17 - 2:22
    perché adatta la sua curvatura
    per vedere gli oggetti vicini e lontani.
  • 2:22 - 2:24
    La struttura a camera oscura
    con la lente
  • 2:24 - 2:30
    servì come base per quello che poi
    si sarebbe trasformato nell'occhio umano.
  • 2:30 - 2:34
    Ulteriori perfezionamenti furono
    l'iride, un anello colorato
  • 2:34 - 2:37
    che controlla la quantità di luce
    che entra nell'occhio,
  • 2:37 - 2:39
    la sclerotica, uno strato esterno
    bianco e rigido
  • 2:39 - 2:41
    che serve a stabilizzare
    la struttura dell'occhio,
  • 2:41 - 2:45
    e le ghiandole lacrimali, che secernono
    una pellicola protettiva.
  • 2:45 - 2:47
    Altrettanto importante è stata
  • 2:47 - 2:49
    la concomitante evoluzione del cervello
  • 2:49 - 2:52
    che, con lo sviluppo della corteccia visiva,
  • 2:52 - 2:56
    è stata in grado di elaborare le immagini
    più definite e colorate captate dall'occhio.
  • 2:56 - 3:00
    Oggi sappiamo che l'occhio
    è tutt'altro che un capolavoro dell'ingegneria
  • 3:00 - 3:05
    perché mostra i segni
    della sua evoluzione per tappe.
  • 3:05 - 3:08
    Per esempio,
    la retina nell'uomo è al contrario,
  • 3:08 - 3:11
    con i fotorecettori
    rivolti verso l'interno dell'occhio.
  • 3:11 - 3:13
    Il risultato è un punto cieco,
  • 3:13 - 3:15
    proprio dove il nervo ottico
    deve attraversare la retina
  • 3:15 - 3:19
    per raggiungere
    lo strato fotosensibile posteriore.
  • 3:19 - 3:22
    Gli occhi dei cefalopodi invece,
  • 3:22 - 3:23
    che hanno avuto un'evoluzione separata,
  • 3:23 - 3:28
    hanno la retina rivolta verso l'esterno
    e la loro vista non ha punti ciechi.
  • 3:28 - 3:31
    Gli occhi di altri animali ancora
    mostrano diversi tipi di adattamento.
  • 3:31 - 3:34
    Negli Anablepidi,
    i cosiddetti pesci quattrocchi,
  • 3:34 - 3:39
    gli occhi sono divisi in due parti
    per poter guardare sopra e sott'acqua,
  • 3:39 - 3:42
    e sono perfetti per individuare
    predatori e prede.
  • 3:42 - 3:48
    Nei gatti, predatori tipicamente notturni,
    si è sviluppato uno strato riflettente
  • 3:48 - 3:51
    che aumenta la quantità di luce
    percepibile dai loro occhi
  • 3:51 - 3:56
    dando loro una vista notturna eccezionale
    oltre a quella tipica luminescenza.
  • 3:56 - 3:59
    Questi sono solo alcuni esempi
    dell'enorme varietà di occhi nel regno animale.
  • 4:01 - 4:05
    E allora, se dovessimo progettare un occhio
    lo faremmo diverso da questi?
  • 4:05 - 4:08
    La domanda non è così strana
    come potrebbe sembrare.
  • 4:08 - 4:12
    Oggi medici e scienziati biomeccanici
    studiano le diverse strutture ottiche
  • 4:12 - 4:17
    per progettare i trapianti
    sui non vedenti.
  • 4:17 - 4:19
    In un futuro non troppo lontano
  • 4:19 - 4:23
    le macchine costruite grazie alla precisione
    e alla flessibilità dell'occhio umano
  • 4:23 - 4:27
    potrebbero anche andare oltre
    l'evoluzione naturale dell'occhio.
Title:
L'evoluzione dell'occhio umano - Joshua Harvey
Speaker:
Joshua Harvey
Description:

Per vedere la lezione intera: http://ed.ted.com/lessons/the-evolution-of-the-human-eye-joshua-harvey

L'occhio umano è una macchina favolosa, in grado di captare i fotoni, da minuscole quantità a migliaia di milioni, e ci permette di spostare in un terzo di secondo la messa a fuoco dal monitor che abbiamo davanti all'orizzonte lontano. Come si sono evolute queste strutture complesse? Joshua Harvey racconta una storia lunga 500 milioni di anni, quella dell'occhio umano.

Lezione di Joshua Harvey, animazione di Artrake Studio.

more » « less
Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TED-Ed
Duration:
04:44
Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for The evolution of the human eye
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for The evolution of the human eye
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for The evolution of the human eye
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for The evolution of the human eye
Elena Montrasio accepted Italian subtitles for The evolution of the human eye
Elena Montrasio edited Italian subtitles for The evolution of the human eye
Elena Montrasio edited Italian subtitles for The evolution of the human eye
Anna Cristiana Minoli rejected Italian subtitles for The evolution of the human eye
Show all

Italian subtitles

Revisions