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Un nuovo modo per fermare il furto d'identità

  • 0:00 - 0:02
    Vorrei parlarvi di identità.
  • 0:02 - 0:04
    Mi sembra un argomento
    abbastanza interessante.
  • 0:04 - 0:07
    E la ragione sta nel fatto che
    quando mi hanno chiesto di venire,
  • 0:07 - 0:11
    avevo appena letto da qualche parte,
    non mi ricordo dove,
  • 0:11 - 0:13
    che qualcuno alla sede di Facebook
    diceva:
  • 0:13 - 0:16
    "Dobbiamo fare in modo
    che tutti usino il loro nome reale."
  • 0:16 - 0:18
    e questo, in pratica,
    avrebbe risolto tutto.
  • 0:18 - 0:20
    E questo è davvero sbagliato,
  • 0:20 - 0:24
    è una visione così reazionaria
    dell'identità,
  • 0:24 - 0:26
    e ci causerà problemi
    di tutti i generi.
  • 0:26 - 0:28
    E quindi ciò
    che ho pensato di fare
  • 0:28 - 0:32
    è illustrare quattro "problemi"
    riguardanti l'identità
  • 0:32 - 0:34
    e poi proporre una mia soluzione,
  • 0:34 - 0:36
    che spero troverete interessante.
  • 0:36 - 0:38
    Per inquadrare il problema vi chiedo
  • 0:38 - 0:40
    che cosa significa autenticità?
  • 0:40 - 0:44
    Quello sono io, è una mia foto
    scattata con un cellulare,
  • 0:44 - 0:46
    guardavo un quadro.
  • 0:46 - 0:48
    Quale quadro?
  • 0:48 - 0:50
    Un quadro dipinto
    da un falsario molto famoso.
  • 0:50 - 0:52
    E non essendo bravo
    con le presentazioni
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    mi sono già scordato il nome
    che avevo scritto.
  • 0:54 - 0:59
    Ed è stato incarcerato, mi pare
    nel carcere di Wakefield,
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    per aver contraffatto i capolavori, credo,
    degli impressionisti francesi.
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    E lo fa talmente bene,
    che mentre era in carcere
  • 1:05 - 1:07
    il direttore e chiunque lì in prigione
  • 1:07 - 1:10
    voleva che dipingesse i suoi capolavori
    da appendere ai muri
  • 1:10 - 1:11
    perché erano bellissimi.
  • 1:11 - 1:13
    E questo è un capolavoro
  • 1:13 - 1:15
    che è una copia di un capolavoro
  • 1:15 - 1:21
    e attaccato alla tela c'è un microchip
    per certificare che è un "vero" falso.
  • 1:21 - 1:22
    Capite cosa intendo?
    (Risate)
  • 1:22 - 1:26
    Quindi quando si parla di autenticità
  • 1:26 - 1:30
    è tutto un po' più complicato di quanto
    possa sembrare, eccovi un esempio.
  • 1:30 - 1:36
    Ho cercato di trovare quattro problemi
    per inquadrare bene la questione.
  • 1:36 - 1:38
    Ecco il primo problema:
    il microchip e il PIN, no?
  • 1:38 - 1:42
    Immagino che abbiate tutti una carta
    con microchip no?
  • 1:42 - 1:45
    Un buon esempio, ma perché?
  • 1:45 - 1:48
    Questo è l'esempio di come
    pensare all'antica riguardo all'identità
  • 1:48 - 1:52
    mini la sicurezza
    di un sistema ben costruito.
  • 1:52 - 1:54
    Quella carta che avete in tasca
  • 1:54 - 1:58
    ha un microchip, che ha richiesto
    milioni di sterline per lo sviluppo,
  • 1:58 - 1:59
    è estremamente sicuro.
  • 1:59 - 2:01
    Si può vedere al microscopio ottico,
  • 2:01 - 2:04
    potete provare a frullarlo,
    bla bla bla.
  • 2:04 - 2:07
    Nonostante ciò che scrivono
    sui giornali, quei chip non si rompono.
  • 2:07 - 2:10
    E per scherzo, prendiamo
    questo chip super sicuro
  • 2:10 - 2:14
    e lo leghiamo a una banda magnetica
    di facilissima contraffazione
  • 2:14 - 2:17
    e poi per quei criminali
    più pigri ci stampiamo i dati in rilievo.
  • 2:17 - 2:21
    Così se sei un criminale, vai di fretta
    e vuoi clonare una carta di credito
  • 2:21 - 2:24
    non ti basta che metterci un foglio sopra
    e passare una matita,
  • 2:24 - 2:26
    giusto per fare ancora più in fretta.
  • 2:26 - 2:28
    È ancora più sorprendente,
    anche sulla mia ricaricabile,
  • 2:28 - 2:31
    ci scriviamo tutto sul davanti:
    il nome, il sale, eccetera.
  • 2:31 - 2:32
    Perché?
  • 2:33 - 2:36
    Non c'è nessun valido motivo per cui
  • 2:36 - 2:38
    il nome debba essere scritto
    su una carta con chip e PIN!
  • 2:38 - 2:40
    E se ci pensate bene
  • 2:40 - 2:43
    è ancora più insidioso e perverso
    di quanto possa sembrare.
  • 2:43 - 2:45
    Perché gli unici che beneficiano
  • 2:45 - 2:47
    del nome scritto
    sulla carta sono i criminali.
  • 2:47 - 2:50
    Sapete il vostro nome, no?
    (Risate)
  • 2:50 - 2:52
    E quando entrate in un negozio
    a comprare qualcosa
  • 2:52 - 2:55
    a loro non interessa il nome,
    vogliono solo il PIN.
  • 2:55 - 2:59
    L'unico posto dove si deve sempre scrivere
    il nome sul retro sono gli USA.
  • 2:59 - 3:00
    Ogni volta che vado lì
  • 3:00 - 3:02
    e pago con una carta a banda magnetica
  • 3:02 - 3:05
    mi firmo Carlos Tethers,
    per sicurezza.
  • 3:05 - 3:08
    Così se dovessi contestare
    una transazione
  • 3:08 - 3:10
    e questa tornasse indietro
    firmata Dave Birch
  • 3:10 - 3:11
    saprei che è stato un criminale.
  • 3:11 - 3:14
    Perché che io non mi firmerei Dave Birch!
    (Risate)
  • 3:16 - 3:18
    Se vi cade la carta per strada
  • 3:18 - 3:20
    un criminale la può raccogliere
    e leggere.
  • 3:20 - 3:22
    Saprà il vostro nome, da quello
    potrà risalire all'indirizzo
  • 3:22 - 3:24
    e poi comprare online.
  • 3:24 - 3:26
    Perché ci scriviamo il nome allora?
  • 3:26 - 3:30
    Perché pensiamo che l'identità
    abbia a che fare con il nome.
  • 3:30 - 3:35
    Siamo così radicati
    all'idea della carta d'identità,
  • 3:35 - 3:36
    che questo ci ossessiona.
  • 3:36 - 3:38
    So che non è più così da un paio d'anni.
  • 3:38 - 3:42
    Ma se lavorate in politica
    o per il ministero degli interni
  • 3:42 - 3:44
    e pensate all'identità,
  • 3:44 - 3:47
    la vedrete solo come una carta
    con un nome scritto sopra.
  • 3:47 - 3:50
    E questo è molto sovversivo
    per il mondo moderno.
  • 3:50 - 3:52
    E questo mi porta al secondo esempio,
  • 3:52 - 3:55
    le chat.
  • 3:55 - 3:58
    Vado molto fiero di questa foto,
    ecco mio figlio
  • 3:58 - 4:02
    e i suoi amici con la sua band
    al primo concerto
  • 4:02 - 4:04
    in cui lo hanno pagato.
    (Risate)
  • 4:04 - 4:06
    E amo questa foto.
  • 4:06 - 4:10
    Mi piacerà molto di più la foto
    in cui entra a medicina, ma...
  • 4:10 - 4:12
    Intanto mi piace questa.
  • 4:12 - 4:13
    Perché uso questa foto?
  • 4:13 - 4:18
    Perché è stato tutto molto interessante
    da vedere con gli occhi di un adulto.
  • 4:18 - 4:19
    Lui e i suoi amici,
  • 4:19 - 4:23
    si trovano, affittano una stanza
    tipo all'oratorio,
  • 4:23 - 4:25
    e hanno riunito anche
    tutti i loro amici che hanno una band.
  • 4:25 - 4:25
    Li hanno riuniti,
  • 4:25 - 4:27
    e tutto questo su Facebook,
  • 4:27 - 4:30
    vendono anche i biglietti,
    e poi la prima band sul -
  • 4:30 - 4:32
    stavo per dire "menù",
  • 4:32 - 4:33
    ma forse non si dice così, vero?
  • 4:33 - 4:36
    La prima band della lista
  • 4:36 - 4:40
    che suonerà in pubblico
  • 4:40 - 4:43
    guadagna i soldi dei primi 20 biglietti,
  • 4:43 - 4:44
    poi la seconda di altri 20
  • 4:44 - 4:45
    e così via.
  • 4:45 - 4:47
    Loro erano in fondo al menù,
  • 4:47 - 4:49
    erano quinti, senza speranza, pensavo.
  • 4:49 - 4:51
    Ha guadagnato 20 sterline.
    Stupendo no?
  • 4:51 - 4:54
    Voglio dire che tutto è andato
    a meraviglia
  • 4:54 - 4:56
    tranne che online.
  • 4:56 - 4:58
    Dunque, loro sono su Facebook,
  • 4:58 - 5:01
    mandano dei messaggi e organizzano tutto
  • 5:01 - 5:03
    senza sapere chi sia chi, no?
  • 5:03 - 5:05
    Ecco il problema
    che stiamo cercando di risolvere.
  • 5:05 - 5:07
    Se solo usassero il nome reale,
  • 5:07 - 5:09
    non ci sarebbe più nulla da preoccuparsi.
  • 5:09 - 5:10
    Quindi quando mi dice:
  • 5:10 - 5:15
    "Voglio andare in chat
    a parlare di chitarre"
  • 5:15 - 5:18
    io gli dico "Bene, ma non voglio
    che tu acceda a questa chat
  • 5:18 - 5:22
    per parlare di chitarre perché
    non tutti sono tuoi amici,
  • 5:22 - 5:24
    e alcuni di quelli che sono in chat
  • 5:24 - 5:28
    potrebbero essere pervertiti,
    o professori o preti".
  • 5:28 - 5:29
    (Risate)
  • 5:29 - 5:32
    È quello che si legge sui giornali, no?
  • 5:32 - 5:35
    Allora, io voglio sapere chi sono
    tutte le persone in quella chat.
  • 5:35 - 5:37
    Quindi okay, puoi stare in chat
  • 5:37 - 5:39
    ma solo se tutti utilizzano
    il loro nome reale
  • 5:39 - 5:44
    e se hanno certificato di avere
    una fedina penale pulita.
  • 5:44 - 5:48
    Ma ovviamente se qualcuno in chat
    chiedesse il suo nome reale
  • 5:48 - 5:49
    direi di no.
  • 5:49 - 5:50
    Non puoi dirgli il tuo vero nome
  • 5:50 - 5:52
    Cosa succederebbe se poi
    questi fossero pervertiti
  • 5:52 - 5:54
    o professori o altro?
  • 5:54 - 5:57
    Ecco che si crea
    questa specie di paradosso
  • 5:57 - 5:59
    per cui io sono felice
    che acceda a questa chat
  • 5:59 - 6:01
    se so chi sono tutti gli altri,
  • 6:01 - 6:04
    ma non voglio che nessun altro
    sappia chi lui sia.
  • 6:04 - 6:06
    E quindi si crea questa impasse
    sull'identità:
  • 6:06 - 6:09
    vuoi che tutti escano
    allo scoperto, tranne te.
  • 6:09 - 6:11
    E non si va avanti, siamo bloccati.
  • 6:11 - 6:13
    E quindi l'idea della chat non va bene
  • 6:13 - 6:17
    ed è un brutto modo
    di vedere l'identità.
  • 6:17 - 6:21
    Sul mio RSS, ho visto una cosa
    sulle cheerleader...
  • 6:21 - 6:23
    Ho appena detto una cosa brutta, vero?
  • 6:23 - 6:25
    Devo smetterla di farmi
    scappare certe cose.
  • 6:25 - 6:29
    Per qualche strano motivo sul mio RSS
    è apparso qualcosa sulle cheerleader.
  • 6:29 - 6:34
    Un fatto affascinante accaduto
    un paio di anni fa negli Stati Uniti.
  • 6:34 - 6:38
    Alcune cheerleader di una squadra
    in un liceo negli USA
  • 6:38 - 6:41
    hanno detto delle brutte cose
    sulla loro allenatrice,
  • 6:41 - 6:44
    cosa che credo i ragazzi facciano sempre
    con tutti gli insegnanti.
  • 6:44 - 6:47
    In qualche modo l'allenatrice
    è venuto a saperlo
  • 6:47 - 6:48
    e si è arrabbiata.
  • 6:48 - 6:50
    È andata da una delle ragazze a dirle:
  • 6:50 - 6:52
    "Devi darmi la tua password di Facebook".
  • 6:52 - 6:55
    Succede molto spesso,
    anche in alcune università
  • 6:55 - 6:57
    e in altri contesti educativi:
  • 6:57 - 6:59
    ragazzi obbligati a dare l'account,
  • 6:59 - 7:01
    sei obbligato a dargli
    la tua password di Facebook.
  • 7:01 - 7:02
    Era una ragazzina!
  • 7:02 - 7:04
    Quello che avrebbe dovuto dire è:
  • 7:04 - 7:06
    "Il mio avvocato la contatterà domattina.
  • 7:06 - 7:08
    Questo è un oltraggio
  • 7:08 - 7:09
    al quarto emendamento
    sul diritto alla privacy.
  • 7:09 - 7:11
    Le farò causa."
  • 7:11 - 7:12
    Ecco cosa avrebbe dovuto dire.
  • 7:12 - 7:15
    Ma essendo una ragazzina,
    le ha dato la password.
  • 7:15 - 7:17
    La professoressa non può accedere
  • 7:17 - 7:19
    perché la scuola ha bloccato
    l'accesso a Facebook.
  • 7:19 - 7:22
    Quindi la professoressa
    deve aspettare di arrivare a casa.
  • 7:22 - 7:24
    La ragazza lo dice all'amica
    e immaginate un po'?
  • 7:24 - 7:26
    L'insegnante entra su Facebook,
  • 7:26 - 7:28
    le ragazze si connettono
    dal cellulare
  • 7:28 - 7:30
    e cancellano il profilo.
  • 7:30 - 7:32
    Così la professoressa entra
    e non c'è più niente.
  • 7:32 - 7:37
    Quello che voglio dire è che
    per loro l'identità è qualcosa di diverso.
  • 7:37 - 7:41
    Specialmente per gli adolescenti,
    l'identità è un qualcosa di fluido.
  • 7:41 - 7:43
    Hanno tante identità.
  • 7:43 - 7:45
    Si sperimenta e quando si ha un'identità
  • 7:45 - 7:48
    che non piace più perché
    magari non è sicura,
  • 7:48 - 7:51
    la si cancella e ce ne si fa un'altra.
  • 7:51 - 7:54
    L'idea è che possediamo un'identità
    dataci da qualcuno,
  • 7:54 - 7:56
    lo stato o chi per lui
  • 7:56 - 7:57
    e bisogna tenersela e usarla ovunque.
  • 7:57 - 7:59
    Questo è sbagliatissimo.
  • 7:59 - 8:02
    Perché mai sapere chi sia davvero
    qualcuno su Facebook
  • 8:02 - 8:04
    se non per abusarne o molestarlo?
  • 8:04 - 8:08
    Il proiettore non va molto bene.
  • 8:08 - 8:10
    Il mio quarto esempio
    è di quei casi in cui
  • 8:10 - 8:12
    vuoi davvero essere --
  • 8:12 - 8:16
    Se ve lo chiedevate questo sono io
    ad una protesta contro il G20.
  • 8:16 - 8:20
    Non era esattamente la protesta ma
    avevo un appuntamento in banca
  • 8:20 - 8:23
    lo stesso giorno della protesta
    e ho ricevuto un'email dalla banca.
  • 8:23 - 8:28
    Mi consigliavano di non indossare un abito
    perché avrebbe scatenato la folla.
  • 8:28 - 8:29
    Francamente sto molto bene in completo,
  • 8:29 - 8:33
    ecco perché si sarebbe scatenata
    una frenesia anticapitalista.
  • 8:33 - 8:33
    (Risate)
  • 8:33 - 8:37
    Ho pensato: se non voglio
    che la folla si scateni,
  • 8:37 - 8:39
    la cosa più ovvia
    è vestirmi da manifestante.
  • 8:39 - 8:41
    Allora ci andai tutto vestito di nero,
  • 8:41 - 8:43
    indossavo anche un passamontagna nero,
  • 8:43 - 8:46
    dei guanti neri che però ho tolto
    per firmare sul registro visite.
  • 8:46 - 8:49
    Indossavo pantaloni neri, stivali neri,
  • 8:49 - 8:50
    ero vestito tutto di nero.
  • 8:50 - 8:51
    Entro in banca alle 10.
  • 8:51 - 8:54
    "Sono Dave Birch. Ho appuntamento
    alle tre con Tizio e Caio."
  • 8:54 - 8:55
    Certo! Mi fanno passare.
  • 8:55 - 8:58
    E mi danno il badge per i visitatori.
  • 8:58 - 9:00
    Quindi questa buffonata
  • 9:00 - 9:02
    dei nomi veri su Facebook ecc...
  • 9:02 - 9:04
    che vi fa sentire così sicuri...
  • 9:04 - 9:09
    Questo vi fornisce una sicurezza
    totalmente fittizia e inesistente
  • 9:09 - 9:12
    ma le persone ricoprono un certo ruolo,
    quando si parla di sicurezza.
  • 9:12 - 9:14
    Se nessuno si ribella, tutti sono felici.
  • 9:14 - 9:17
    Ma questa non è davvero sicurezza.
  • 9:17 - 9:21
    Anche perché odio le banche
    ancor più dei manifestanti,
  • 9:21 - 9:22
    perché lavoro per loro.
  • 9:22 - 9:25
    So che le cose sono ancora peggio
    di quanto pensino quella gente.
  • 9:25 - 9:27
    (Risate)
  • 9:29 - 9:33
    Immaginate ora che io stia lavorando
    accanto a qualcuno in una banca
  • 9:33 - 9:36
    mentre fa qualcosa...
  • 9:36 - 9:43
    Sono vicino ad esempio a qualcuno che...
    ad un trader disonesto, ecco.
  • 9:43 - 9:47
    Mettiamo che lo voglia denunciare
    al direttore della banca.
  • 9:47 - 9:49
    Mi preparo alla soffiata.
  • 9:49 - 9:51
    Invio una mail, "Questo è un truffatore".
  • 9:51 - 9:54
    Questo messaggio non ha valore
  • 9:54 - 9:56
    a meno che non scriva che io lavoro lì.
  • 9:56 - 9:58
    Se il messaggio è anonimo
  • 9:58 - 10:01
    non ha nessun tipo di valore.
  • 10:01 - 10:04
    Non ha senso mandare quel messaggio.
    Si deve sapere chi sono.
  • 10:04 - 10:07
    Però se devo fornire la mia identità,
  • 10:07 - 10:09
    non lo manderò mai.
  • 10:09 - 10:13
    È come l'infermiera che vuole denunciare
    il chirurgo ubriaco.
  • 10:13 - 10:16
    Lo farà solo se potrà rimanere anonima.
  • 10:16 - 10:20
    Il sistema deve offrire un modo
    per rimanere anonimi,
  • 10:20 - 10:23
    altrimenti non arriveremo mai
    ad una soluzione.
  • 10:23 - 10:26
    Quindi ci sono quattro problemi.
    Che cosa facciamo quindi?
  • 10:26 - 10:30
    Ciò che tendiamo a fare
  • 10:30 - 10:33
    è pensare a uno spazio orwelliano.
  • 10:33 - 10:35
    E proviamo a produrre
    versioni elettroniche
  • 10:35 - 10:38
    delle carte d'identità
    di cui ci siamo sbarazzati nel 1953.
  • 10:38 - 10:41
    Dunque pensiamo che avere una "carta",
  • 10:41 - 10:42
    come il Login di Facebook,
  • 10:42 - 10:43
    che prova chi siamo,
  • 10:43 - 10:46
    e portarcela sempre dietro
    risolverebbe il problema.
  • 10:46 - 10:48
    Ma per tutte le ragioni
    che ho spiegato prima
  • 10:48 - 10:49
    non lo fa.
  • 10:49 - 10:51
    Anzi, potrebbe peggiorare
    il problema.
  • 10:51 - 10:53
    Più sei forzato a usare
    la tua vera identità,
  • 10:53 - 10:55
    di sicuro in termini di transazioni,
  • 10:55 - 10:58
    più è probabile che la tua identità
    sia rubata e sovvertita.
  • 10:58 - 11:00
    L'obiettivo è che la gente smetta
    di usare l'identità
  • 11:00 - 11:03
    in transazioni che
    non necessitano di identità,
  • 11:03 - 11:05
    quindi, in pratica, parliamo
    di tutte le transazioni.
  • 11:05 - 11:09
    La quasi totalità delle transazioni
    non è basata sul "Chi sei?".
  • 11:09 - 11:11
    Sono più, "Ti è permesso
    guidare un'auto?"
  • 11:11 - 11:12
    "Hai accesso all'edificio?",
  • 11:12 - 11:14
    "Hai più di 18 anni?",
  • 11:14 - 11:16
    eccetera, eccetera.
  • 11:16 - 11:18
    Ecco il mio consiglio.
    Io credo, come James,
  • 11:18 - 11:21
    che serva un rinnovato interesse
    nel reparto Ricerca e sviluppo.
  • 11:21 - 11:22
    Penso che sia un problema risolvibile.
  • 11:22 - 11:24
    Possiamo fare qualcosa.
  • 11:24 - 11:25
    Certo, in queste circostanze,
  • 11:25 - 11:27
    mi rivolgo al Doctor Who.
  • 11:27 - 11:29
    Perché in questo caso,
  • 11:29 - 11:30
    come in molti altri della vita,
  • 11:30 - 11:33
    il Doctor Who ci ha già mostrato
    la risposta.
  • 11:33 - 11:36
    Specifico per i nostri ospiti stranieri
  • 11:36 - 11:40
    che il Doctor Who è il più grande
    scienziato vivente d'Inghilterra.
  • 11:40 - 11:42
    (Risate)
  • 11:42 - 11:45
    Un faro di verità e di luce per tutti noi.
  • 11:45 - 11:48
    E questo è il Doctor Who
    con la sua carta psichica.
  • 11:48 - 11:51
    Suvvia, avrete visto
    la carta psichica del Doctor Who.
  • 11:51 - 11:53
    Non siete dei nerd se dite di sì.
  • 11:53 - 11:55
    Chi ha visto la carta psichica
    del Doctor Who?
  • 11:55 - 11:58
    Oh certo, tu eri sempre
    in biblioteca a studiare, immagino.
  • 11:58 - 11:59
    È questo che vuoi dirci.
  • 11:59 - 12:01
    La carta psichica del Doctor Who
  • 12:01 - 12:03
    è una carta che, se tenuta in mano,
  • 12:03 - 12:05
    mostra alla persona, nel suo cervello,
  • 12:05 - 12:07
    esattamente quello
    che la persona ci vuole vedere.
  • 12:07 - 12:09
    Quindi ora vi mostro
    un passaporto britannico,
  • 12:09 - 12:12
    tengo in mano la carta psichica
    e vedrete un passaporto britannico.
  • 12:12 - 12:14
    Voglio andare a una festa,
  • 12:14 - 12:16
    tengo in mano la carta psichica
    ed ecco un invito a una festa.
  • 12:16 - 12:18
    Vedete ciò che volete vedere.
  • 12:18 - 12:22
    Insomma dico che dobbiamo creare
    una versione elettronica di questa carta,
  • 12:22 - 12:24
    ma con una piccolissima differenza:
  • 12:24 - 12:26
    che mostri il passaporto britannico
  • 12:26 - 12:28
    solo se ne ho uno.
  • 12:28 - 12:29
    Che mostri l'invito a una festa
  • 12:29 - 12:31
    solo se ce l'ho davvero.
  • 12:31 - 12:33
    Che mostri che ho più di 18 anni
    solo se ho più di 18 anni.
  • 12:33 - 12:36
    Ma nulla di più.
  • 12:36 - 12:41
    Mettiamo che siate il buttafuori,
    volete sapere se ho 18 anni.
  • 12:41 - 12:43
    Invece di mostrarvi la patente,
  • 12:43 - 12:44
    che mostra che so guidare,
  • 12:44 - 12:47
    qual è il mio nome, il mio indirizzo,
    e tutte queste cose,
  • 12:47 - 12:49
    vi mostro la mia carta psichica,
  • 12:49 - 12:52
    che vi dice se ho più di 18 anni o meno.
  • 12:52 - 12:53
    Bene.
  • 12:53 - 12:55
    È un sogno irrealizzabile?
  • 12:55 - 12:57
    No, altrimenti non sarei qui.
  • 12:57 - 12:59
    Quindi, per costruirla
    e farla funzionare
  • 12:59 - 13:02
    mi limiterò a nominare cosa serve
    senza entrare nei dettagli.
  • 13:02 - 13:04
    Serve un piano,
  • 13:04 - 13:07
    cioè che creeremo questa cosa
    come infrastruttura per tutti,
  • 13:07 - 13:08
    per risolvere tutti i problemi.
  • 13:08 - 13:11
    Creeremo uno strumento,
  • 13:11 - 13:13
    che deve essere universale,
    che si può usare ovunque.
  • 13:13 - 13:16
    Farò solo alcuni cenni alla tecnologia
    man mano che procediamo.
  • 13:16 - 13:18
    Questo è un bancomat giapponese.
  • 13:18 - 13:20
    L'impronta digitale è salvata
    sul cellulare,
  • 13:20 - 13:22
    perciò quando vuoi prelevare
  • 13:22 - 13:24
    posizioni il telefono sul bancomat,
    tocchi lo schermo,
  • 13:24 - 13:26
    la tua impronta passa dal telefono,
  • 13:26 - 13:28
    il telefono dice, "Sì, è lui"
  • 13:28 - 13:30
    e il bancomat ti dà i soldi.
  • 13:30 - 13:33
    Deve essere uno strumento
    che puoi usare ovunque.
  • 13:33 - 13:35
    Deve essere assolutamente conveniente,
  • 13:35 - 13:38
    quello sono io che vado al pub.
  • 13:38 - 13:42
    L'unico dispositivo permesso
    all'entrata del pub
  • 13:42 - 13:45
    è quello per identificare
    che si abbiano più di 18 anni.
  • 13:45 - 13:48
    Dunque l'idea è che passi
    la carta d'identità sulla porta
  • 13:48 - 13:50
    e se posso entrare
    si vede una mia foto,
  • 13:50 - 13:52
    se non posso, una X rossa.
  • 13:52 - 13:53
    Non rileva altre informazioni.
  • 13:53 - 13:55
    Non servono dispositivi speciali.
  • 13:55 - 13:58
    E questo può significare solo una cosa,
    come diceva Ross,
  • 13:58 - 14:00
    con il quale concordo in pieno.
  • 14:00 - 14:02
    Se non servono dispositivi speciali
    deve avvenire con i telefoni.
  • 14:02 - 14:05
    È l'unica scelta possibile.
    Deve funzionare sui telefoni.
  • 14:05 - 14:08
    Abbiamo 6,6 miliardi
    di abbonamenti telefonici
  • 14:08 - 14:09
    ma -- la mia statistica preferita --
  • 14:09 - 14:11
    solo 4 miliardi di spazzolini da denti.
  • 14:11 - 14:13
    Significa qualcosa.
    Non so cosa.
  • 14:13 - 14:14
    (Risate)
  • 14:14 - 14:17
    Lascio ai futurologi
    il compito di capirlo.
  • 14:17 - 14:20
    Deve essere uno strumento estensibile.
  • 14:20 - 14:22
    Deve essere qualcosa
    su cui chiunque possa costruire.
  • 14:22 - 14:24
    Tutti devono poter usare
    quest'infrastruttura,
  • 14:24 - 14:26
    non servono permessi, licenze, ecc.
  • 14:26 - 14:30
    chiunque deve poter scrivere
    un codice per farlo.
  • 14:31 - 14:33
    Saprete cos'è la simmetria,
  • 14:33 - 14:35
    perciò non avete bisogno
    di un'immagine.
  • 14:35 - 14:36
    Ecco come faremo.
  • 14:36 - 14:38
    Lo faremo usando i telefoni,
  • 14:38 - 14:39
    E lo faremo, usando
    i sensori di prossimità.
  • 14:39 - 14:42
    Vi dirò che la tecnologia
    per implementare
  • 14:42 - 14:44
    la carta psichica del Doctor Who
    è già qui.
  • 14:44 - 14:47
    E se qualcuno di voi ha una delle nuove
    carte ricaricabili Barclays
  • 14:47 - 14:48
    con interfaccia non a contatto,
  • 14:48 - 14:49
    ha già quella tecnologia.
  • 14:49 - 14:53
    Siete mai stati in una grande città
    e avete usato una Oyster card?
  • 14:53 - 14:55
    A qualcuno suona familiare?
  • 14:55 - 14:56
    La tecnologia esiste già.
  • 14:56 - 14:58
    I primi telefoni che possedevano
    questa tecnologia
  • 14:58 - 15:00
    il Google Nexus, l'S2,
  • 15:00 - 15:01
    il Samsung Wifi 7.9,
  • 15:01 - 15:03
    i primi telefoni
    che hanno questa tecnologia
  • 15:03 - 15:04
    sono già sul mercato.
  • 15:04 - 15:09
    Quindi l'idea è che il tecnico del gas
    venga a casa di mia madre
  • 15:09 - 15:10
    e mostri a mia madre il suo telefono
  • 15:10 - 15:13
    così che lei possa avvicinare il suo
    e questo si illumini di verde
  • 15:13 - 15:16
    se l'uomo è davvero
    il tecnico autorizzato del gas.
  • 15:16 - 15:18
    E che si illumini di rosso se non lo è.
    Punto.
  • 15:18 - 15:20
    Abbiamo già la tecnologia per farlo.
  • 15:20 - 15:21
    E in più,
  • 15:21 - 15:23
    anche se a tratti sembra controintuitivo,
  • 15:23 - 15:26
    per esempio provare che ho 18 anni
    senza provare chi sono,
  • 15:26 - 15:28
    la crittografia per farlo non solo esiste,
  • 15:28 - 15:30
    ma è estremamente nota e chiara.
  • 15:30 - 15:33
    Firme digitali, oscuramento
    di certificati pubblici,
  • 15:33 - 15:35
    queste tecnologie
    sono in giro da un po'
  • 15:35 - 15:37
    ma non sono ancora note
    al grande pubblico.
  • 15:37 - 15:39
    Quindi la tecnologia esiste.
  • 15:39 - 15:43
    Sappiamo che funziona.
  • 15:43 - 15:47
    È già stata sperimentata in alcuni casi.
  • 15:47 - 15:48
    Alla Settimana della Moda a Londra
  • 15:48 - 15:50
    avevamo realizzato un sistema con O2.
  • 15:50 - 15:52
    Al Wireless Festival
    a Hyde Park.
  • 15:52 - 15:55
    Le persone entravano
    con la loro fascia VIP
  • 15:55 - 15:57
    che veniva controllata
    da un telefono Nokia.
  • 15:57 - 16:00
    Vi mostro questa roba
    per dimostrare che è semplice.
  • 16:00 - 16:02
    Questa roba funziona
    in questi ambienti.
  • 16:02 - 16:03
    Non deve essere speciale.
  • 16:03 - 16:10
    Dunque, per finire,
    so che potete farlo
  • 16:10 - 16:13
    perché se avete visto
    l'episodio del Doctor Who,
  • 16:13 - 16:15
    lo speciale di Pasqua del Doctor Who,
  • 16:15 - 16:18
    dove va su Marte con un autobus,
  • 16:18 - 16:20
    -- lo dico per gli studenti stranieri,
  • 16:20 - 16:21
    non succede in ogni episodio.
  • 16:21 - 16:23
    Quello era un caso molto speciale --
  • 16:23 - 16:26
    Dunque, nell'episodio
    in cui va su Marte con un double-decker
  • 16:26 - 16:28
    -- non posso farvi vedere lo spezzone,
  • 16:28 - 16:31
    per le assurde regole
    di copyright stile regina Anna
  • 16:31 - 16:33
    da parte della BBC --
  • 16:33 - 16:35
    ma in quell'episodio in cui va su Marte
    con un autobus,
  • 16:35 - 16:38
    si vede chiaramente il Doctor Who
  • 16:38 - 16:39
    salire sul bus
  • 16:39 - 16:42
    con un lettore di carta Oyster,
    usando la sua carta psichica.
  • 16:42 - 16:45
    Il che prova che la carta psichica
  • 16:45 - 16:46
    ha un'interfaccia MSE.
  • 16:46 - 16:47
    Grazie a tutti.
Title:
Un nuovo modo per fermare il furto d'identità
Speaker:
David Birch
Description:

I baristi devono conoscere la vostra età, i negozianti hanno bisogno del vostro PIN, ma quasi nessuno ha davvero bisogno di sapere il vostro nome, a parte i ladri d'identità. L'esperto di identità David Birch propone un approccio più sicuro all'identificazione personale, un approccio più "frammentato", che non richiederà quasi mai il vostro vero nome.

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