Marcel Dzama: Organizzare il caos | Art21 "Extended Play"
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0:10 - 0:14[Marcel Dzama: Organizzare il caos]
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0:25 - 0:27Questi costumi sono piuttosto vecchi
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0:27 - 0:28[ride]
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0:32 - 0:35Questa era una maschera di Halloween.
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0:35 - 0:35[ride]
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0:44 - 0:46Ho la tendenza ad accumulare.
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0:48 - 0:51È una delle cose a cui non mi sono abituato
dell'essere newyorkese, -
0:51 - 0:57sbarazzarsi di ciò che non entra più
nel tuo minuscolo appartamento. -
1:07 - 1:09Sono originario di Winnipeg, in Canada.
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1:10 - 1:14Gli inverni sono piuttosto freddi,
e durano quasi sei mesi. -
1:15 - 1:17È difficile incontrarsi e socializzare
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1:17 - 1:23perché c'è questo ostacolo
che ti tiene isolato. -
1:25 - 1:27Coloravo un sacco da bambino.
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1:30 - 1:33Disegnavo i mostri della Universal.
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1:33 - 1:36Tutti quei personaggi
come il Lupo mannaro e Dracula. -
1:41 - 1:44Ed ho creato il mio mondo
per avere qualcosa da fare. -
1:54 - 1:57Il fatto di vivere a Winnipeg,
soprattutto d'inverno, -
1:57 - 2:00l'orizzonte e la terra si dissolvono
l'uno nell'altra. -
2:00 - 2:03Quindi lo vedi quasi come
una tela bianca. -
2:03 - 2:07E se qualcuno volesse entrarci,
sembrerebbe un pezzo di carta bianco -
2:07 - 2:08con una figura.
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2:09 - 2:13Perciò penso che questo abbia inconsciamente
influenzato il mio stile. -
2:19 - 2:22Quando ero in accademia,
vivevo ancora con i miei genitori. -
2:22 - 2:28Avevo dei lavori più grandi
nella fattoria di mio nonno. -
2:28 - 2:29Smantellò un fienile
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2:29 - 2:34ed io usai molti di quei pannelli di legno
dipingendoci sopra con la vernice. -
2:36 - 2:37Poi ci fu un incendio.
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2:40 - 2:44Persi praticamente tutti i miei vecchi lavori
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2:44 - 2:46e la maggior parte di ciò che possedevo.
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2:47 - 2:51Quindi ho cominciato a disegnare
sulla carta intestata degli hotel -
2:52 - 2:55e questo finì per diventare la mia tesi.
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2:55 - 2:58[Lavoro collettivo "The Royal Art Lodge"]
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3:01 - 3:04Questi erano i lavori con cui
ho iniziato a farmi un nome, -
3:04 - 3:09questo sfondo bianco
con solo qualche figura. -
3:13 - 3:16Dopo l'incendio sentivo
un senso di vuoto. -
3:16 - 3:20Ma, d'altro canto,
c'era anche questa possibilità... -
3:20 - 3:25e, in qualche modo, è stato più facile
trasferirsi a New York. -
3:34 - 3:39La mia palette consisteva principalmente
di rossi e marroni. -
3:39 - 3:41Ma ora sto decisamente attraversando
un periodo blu. -
3:46 - 3:51Ho fatto qualche lavoro di politica
negli anni di Bush, durante la guerra in Iraq. -
3:51 - 3:54Negli anni di Trump, avevo come bisogno
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3:54 - 3:59di spegnermi, di esorcizzare
tutto ciò che la stampa riportava. -
3:59 - 4:01Dovevo farlo uscire.
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4:09 - 4:17--Ho messo un'immagine dadaista perché
provavano disgusto per la Prima Guerra Mondiale. -
4:18 - 4:23--Ho pensato che il tempismo fosse azzeccato,
per il ribrezzo che proviamo anche noi oggi [ride] -
4:24 - 4:26--con l'attuale situazione politica.
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4:26 - 4:29--Mi ha catapultato in una sorta di
spirale discendente. -
4:32 - 4:35Dopo il massacro alla Sandy Hook,
ho smesso di disegnare pistole. -
4:35 - 4:40E quando Trump è salito al potere,
ho pensato che potessero rappresentare -
4:40 - 4:43un simbolo di resistenza,
e ho ricominciato a disegnarle. -
4:45 - 4:47La rivoluzione sarà donna.
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4:53 - 4:54--Giriamolo.
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5:03 - 5:07Quando mi sono trasferito a New York,
il lavoro è diventato più claustrofobico. -
5:07 - 5:10Volevo fare ordine.
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5:11 - 5:14Ho trovato queste vecchie riviste di danza
ed ho capito che -
5:14 - 5:16avrei dovuto disegnarli in posizioni di danza.
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5:17 - 5:20Ecco come ho organizzato il caos
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5:20 - 5:22creato da questa claustrofobia.
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5:29 - 5:33Ho addirittura trasformato
molte delle creature in costumi per la gente. -
5:33 - 5:36L'ho visto molto più come un palco
da allora. -
5:38 - 5:41Più come un elemento di danza,
come uno show di Broadway -
5:52 - 5:56Questi sono alcuni degli artisti
a cui mi piace fare riferimento nei miei lavori. -
5:56 - 6:01Duchamp, Goya, William Blake, Picabia--
i miei idoli. -
6:01 - 6:01[ride]
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6:08 - 6:11Picabia disegnò questo balletto,
e un personaggio aveva un costume a pois -
6:11 - 6:16che mi ha ispirato a muovermi
in questa direzione. -
6:26 - 6:29Questo l'ho fatto
dopo la sparatoria nella scuola in Florida. -
6:30 - 6:33Emma Gonzalez tenne un discorso
molto incisivo -
6:33 - 6:39e Fox News ha cercato di screditarla,
criticandola. -
6:39 - 6:44Perciò ho disegnato questo gruppo
di cospiratori -
6:44 - 6:46e questo circo, che circondano
questa giovane donna. -
6:53 - 6:55Spesso inizio a lavorare tardi in studio.
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6:58 - 6:59La maggior parte delle mie idee migliori
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6:59 - 7:01arrivano col calare del buio.
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7:02 - 7:06Credo che sia allora che il mondo sia ambientato--
il mondo che ho creato. -
7:09 - 7:11È qualcosa oltre il semplice flusso di idee,
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7:11 - 7:16perché sono a metà tra il subconscio
e la realtà. -
7:17 - 7:19Cerco di non censurarmi.
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7:19 - 7:22Quindi lascio uscire tutto ciò
che mi viene in mente. -
7:24 - 7:26Ho aggiunto farfalle.
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7:26 - 7:28Falene ed altri insetti.
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7:30 - 7:34Rimango sempre aperto a
qualunque sia l'umore del momento. -
7:36 - 7:40C'è la possibilità che
possa accadere di tutto.
- Title:
- Marcel Dzama: Organizzare il caos | Art21 "Extended Play"
- Description:
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Episodio #259: A lavoro nel suo studio di Brooklyn, Marcel Dzama parla dell'evoluzione dei suoi disegni, da quando era bambino nella sua città natale Winnipeg, a quando si è trasferito a New York nel 2004, alle più recenti reazioni alle politiche e ai media americani. Affascinato mostri per bambini, come il Lupo mannaro e Dracula, Dzama riflette sui suoi primi disegni, spesso popolati da tre o quattro persone, animali o figure ibride su sfondi bianchi, ispirati dagli inverni nevosi di Winnipeg. Mentre frequentava l'Università di Manitoba, l'artista ricorda l'incendio che distrusse la maggior parte dei suoi primi lavori e che lo costrinse a disegnare sulla carta intestata degli hotel in cui risiedeva per il suo progetto di tesi.
Mentre dipinge un nuovo disegno di ballerini mascherati con acquerelli blu e sciroppo di root beer, spiega le influenze concettuali e formali sul suo lavoro. Dall'uso dei pois di Francis Picabia alla connessione tra il disprezzo per la guerra degli artisti dadaisti degli anni '20 del Novecento e la sua risposta alla politica americana contemporanea. Mostrato a lavoro su un disegno a matita ispirato ad Emma Gonzales, attivista americana e sopravvissuta al massacro di Parkland del 2018, l'artista spiega la sua arte come un esorcismo della nostra quotidiana dose di lavaggio del cervello.
Dzama tiene anche conto dell'impatto sul suo lavoro del trasferimento a New York, parlando di come i suoi sfondi bianchi siano diventati più popolati. Dopo aver rivolto la sua attenzione a riviste di danza ed aver cambiato il suo modo di percepire i suoi disegni, non più come immagini ferme ma come produzioni teatrali, Dzama comincia ad organizzare il caos delle figure in formazioni stilizzate; si discosta dalle figure animali in favore di umani o figure umane in costumi di animali. Definendo i suoi disegni come risultati della collaborazione tra subconscio e realtà, l'artista descrive la sua abitudine a lavorare di notte, quando le sue idee più incensurate possono fluire liberamente e tutto sembra possibile.
Marcel Dzama nasce nel 1974 a Winnipeg, in Canada. Bizzarri e assurdi, le creazioni di Dzama comprendono personaggi umani, animali e creature ibride disegnati a matita, inchiostro, acquerello e, a volte, sciroppo di root beer. I suoi lavori subiscono un mix di influenze: dai mostri dell'infanzia, come il Lupo mannaro e Dracula, alle opere di artisti come Marcel Duchamp, Francisco Goya, William Blake e Francis Picabia; influenze che contribuiscono a creare mondi unici che sono contemporaneamente surreali e familiari, dolci e violenti, caotici ed eleganti.
- Video Language:
- English
- Team:
- Art21
- Project:
- "Extended Play" series
- Duration:
- 07:53
Retired user edited Italian subtitles for Marcel Dzama: Organizing Chaos | Art21 "Extended Play" | ||
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