Natura: istruzioni per l'uso. | Andrea Bariselli | TEDxMilano
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0:05 - 0:07Da qualche parte, lungo il nostro cammino,
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0:08 - 0:11abbiamo cominciato a confondere
quella che è la comodità -
0:11 - 0:12con la felicità.
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0:13 - 0:16La vita moderna, oggi,
è un continuo bombardamento di stimoli. -
0:16 - 0:19E il nostro cervello
è estremamente ricettivo -
0:19 - 0:21a tutti gli stimoli
che provengono dall'esterno. -
0:21 - 0:24È frutto di quello che è
l'adattamento, la sopravvivenza. -
0:24 - 0:29Ma nonostante questo, dal 2010
gli esseri umani sono diventati -
0:29 - 0:31quella che si può considerare
una specie urbana. -
0:31 - 0:33Cioè la maggior parte di noi,
più della metà, -
0:33 - 0:35vive in un contesto urbano,
cioè nelle città, -
0:35 - 0:41ed è stimato che circa il 90 percento
del tempo di americani e degli europei -
0:41 - 0:43è passato indoor, al chiuso.
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0:43 - 0:47Noi oggi ne siamo una grande
rappresentanza, tutti qui seduti. -
0:47 - 0:49E del 10 percento che rimane del tempo,
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0:50 - 0:52il 5 percento viene speso nel traffico.
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0:53 - 0:56Chi è di Milano conosce bene
questa situazione, d'altra parte. -
0:56 - 0:59E oltretutto, nonostante questo,
c’è un interessante effetto secondario, -
0:59 - 1:02cioè che il nostro cervello
non è stato progettato -
1:02 - 1:06per ricevere una così alta quantità
di stimoli di memoria. -
1:06 - 1:08E tutto questo lo sta cambiando.
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1:08 - 1:09Sta cambiando la sua struttura.
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1:09 - 1:12Il cervello cambia, secondo
una regola chiamata plasticità, -
1:12 - 1:15quella che è la sua struttura,
e anche la sua dimensione. -
1:15 - 1:19Perché paradossalmente è più piccolo
di quello dei nostri antenati. -
1:19 - 1:22E la domanda è se siamo davvero
stati progettati per tutto questo. -
1:22 - 1:24Cioè se il disegno biologico
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1:24 - 1:27che la natura e l'evoluzione
hanno fatto per noi era questo, -
1:27 - 1:30cioè di rimanere seduti buona parte
del tempo della nostra giornata. -
1:30 - 1:35In effetti questo ci pone
in una condizione di cattività. -
1:35 - 1:37La città è diventata un ambiente ostile.
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1:37 - 1:41La spiegazione, probabilmente,
è sia antropologica che evolutiva. -
1:42 - 1:44L'Homo Sapiens,
quando diventa una specie - -
1:44 - 1:45brutta notizia,
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1:45 - 1:50non ha come intento la felicità,
ma la sopravvivenza. -
1:51 - 1:54Quindi sviluppa tutti quelli
che sono i meccanismi di difesa: -
1:54 - 1:58la paura, il senso di allerta,
il senso del pericolo. -
1:58 - 1:59Cioè tutto ciò che gli serviva
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1:59 - 2:02per reagire a quello
che era il mondo esterno. -
2:04 - 2:06Perché vi sto dicendo questo?
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2:07 - 2:08Perché io mi occupo del cervello.
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2:09 - 2:12Nel nostro lavoro ci occupiamo di studiare
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2:12 - 2:15quelle che sono tutte
le sensazioni ed emozioni -
2:15 - 2:17che passano nel cervello degli utenti.
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2:17 - 2:19E come veniva raccontato un attimo fa,
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2:19 - 2:21dieci anni fa ad un convegno
incontro un collega -
2:22 - 2:25e mostra quello che è
il primo elettroencefalogramma portatile. -
2:25 - 2:26Questo strumento incredibile
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2:26 - 2:31che ci permette di vedere,
attraverso quelle che sono le nostre onde, -
2:31 - 2:33quello che ci passa nel cervello.
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2:33 - 2:34Sembrano informazioni di poco conto:
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2:34 - 2:37ma fino a non molto tempo fa, di nuovo,
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2:37 - 2:39l’elettroencefalogramma era
uno strumento pieno di fili, -
2:39 - 2:43dove la vita veniva,
in qualche modo, simulata. -
2:43 - 2:45Simulata dentro delle stanze.
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2:45 - 2:47E da dieci anni a questa parte
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2:47 - 2:50abbiamo cercato di utilizzare
questo strumento -
2:50 - 2:53per misurare gli esseri umani
nella loro vita reale, -
2:53 - 2:57cioè quando fanno qualcosa
all'interno della loro vita. -
2:57 - 3:01Questo ci ha permesso oggi
di avere due sedi in Italia -
3:01 - 3:04e una sede all'estero,
a San Francisco, in California. -
3:05 - 3:07E siamo diventati esperti
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3:07 - 3:10in quelle che sono
le Real Life Experiences, -
3:10 - 3:11cioè nella misurazione
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3:11 - 3:15di quello che è l'essere umano
mentre svolge la sua vita quotidiana. -
3:15 - 3:17Lo facciamo per diverse multinazionali,
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3:17 - 3:19da quello che è il food
fino a quello che è il fashion. -
3:20 - 3:24Dall'automotive fino ai viaggi e altro.
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3:24 - 3:26Ci chiedono di capire
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3:26 - 3:29cosa passa dentro di noi
mentre facciamo qualcosa. -
3:30 - 3:33Ma cos’è che ci chiedono?
Cos'è che ci caratterizza? -
3:33 - 3:37La cosa più straordinaria
che appartiene alla nostra specie: -
3:37 - 3:38le emozioni.
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3:38 - 3:40Le emozioni sono il regalo più grande
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3:40 - 3:43che la natura e l'evoluzione
ci hanno lasciato come retaggio. -
3:43 - 3:44Sono, al tempo stesso,
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3:44 - 3:47la cosa più semplice
e più complicata in assoluto -
3:47 - 3:49che noi possiamo sperimentare.
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3:49 - 3:51Se anche solo adesso io vi chiedessi
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3:51 - 3:55di descrivermi in una sola parola,
o in pochi concetti, -
3:55 - 3:57cos'è l'emozione?
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3:57 - 3:58Che cosa sono?
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3:58 - 4:00Come si sentono le emozioni?
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4:00 - 4:02Dove si sentono?
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4:02 - 4:04Come si sente la rabbia,
da dove parte, com’è fatta? -
4:04 - 4:07L’emozione, per essere tale,
ha bisogno di due componenti: -
4:08 - 4:11quello che è il vostro cervello -
spero che qui ne siate tutti dotati, -
4:11 - 4:15e quello che è il vostro corpo,
e questi li vedo tutti. -
4:15 - 4:17Questo ci permette di essere
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4:17 - 4:20degli uomini e delle donne
che hanno uno straordinario dono, -
4:20 - 4:21che è quello delle emozioni.
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4:22 - 4:24Però, c'è un però.
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4:25 - 4:28Studiando le emozioni della gente,
nel corso di questi anni, -
4:28 - 4:30ci siamo resi conto, anche,
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4:30 - 4:33che gli esseri umani stanno,
progressivamente, -
4:33 - 4:34perdendo la loro serenità.
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4:35 - 4:38Ci stiamo, in un qualche modo, ammalando.
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4:38 - 4:41Ci stiamo ammalando di quella
che è la nostra stessa malattia, -
4:41 - 4:45cioè della modernità e delle comodità
che noi stessi abbiamo creato. -
4:45 - 4:48E ci cominciano a dare
una serie di problemi, -
4:48 - 4:49che tutti conosciamo.
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4:49 - 4:53Abbiamo imparato moltissimo di modernità,
di tecnologia, di cemento, di città. -
4:54 - 4:57E paradossalmente,
il rimedio a questa malattia -
4:57 - 5:00non è altro che una cosa
estremamente semplice, -
5:00 - 5:02e lo abbiamo visto proprio misurandolo.
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5:03 - 5:04Immaginate una terapia.
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5:05 - 5:08Una terapia che possa essere
facile da eseguire, -
5:09 - 5:12che è priva di effetti collaterali noti,
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5:13 - 5:18che ha un funzionamento migliorativo
rispetto al vostro sistema cognitivo, -
5:18 - 5:21e soprattutto è priva di costi,
anche se non ve la passa la mutua. -
5:21 - 5:24E questa esiste, e si chiama natura.
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5:24 - 5:26Da centinaia d’anni,
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5:26 - 5:28gli uomini si curano
con quella che la è natura, -
5:28 - 5:29non è una novità.
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5:29 - 5:31Ma la vera domanda
che ci siamo fatti noi è, -
5:32 - 5:33quale natura?
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5:34 - 5:35Funzionano tutte allo stesso modo?
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5:35 - 5:38Tutte le persone che stanno
passeggiando in un parco, oggi, -
5:38 - 5:40che vedono e si godono la bella giornata,
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5:40 - 5:42tutte stanno provando la stessa emozione?
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5:42 - 5:45Tutte le persone che vanno
in un bosco dolomitico - -
5:45 - 5:48e tanti di voi ci vanno,
vanno in vacanza, vanno in campagna - -
5:49 - 5:51Qual è l'emozione reale che provate?
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5:51 - 5:54E soprattutto, possiamo
noi cristallizzarla? -
5:54 - 5:55In modo tale che questa emozione
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5:55 - 5:57possa essere come trasportata
a qualcun altro? -
5:57 - 6:00Misurata, in qualche modo capita?
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6:00 - 6:02Perché se riusciamo a capire le cose,
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6:02 - 6:05riusciamo anche, in un qualche modo,
a renderle nostre e portarle avanti. -
6:05 - 6:08E per riuscirci, abbiamo iniziato
a fare una serie di ricerche. -
6:08 - 6:10Perché è un tema che ci è molto caro.
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6:10 - 6:15E per farlo, di nuovo,
vorrei rendervi colleghi. -
6:15 - 6:17Siamo tutti colleghi in questo momento.
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6:17 - 6:20Siete tutti neuroscienziati,
avete ricevuto tutti la laurea ad honorem. -
6:20 - 6:23Vi racconto come funziona il cervello.
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6:24 - 6:26Il cervello ha tre piccole sovrastrutture
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6:26 - 6:31che evolutivamente, una sopra l'altra,
hanno cominciato a svilupparsi. -
6:32 - 6:35C’è il cervelletto,
il famosissimo cervelletto, -
6:35 - 6:37che è la sede delle nostre,
come potremmo dire, -
6:37 - 6:39reazioni più istintive;
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6:39 - 6:42il sistema limbico, direttamente sopra,
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6:42 - 6:44che si è creato,
e forse non tutti lo sanno, -
6:44 - 6:46quando siamo diventati una specie,
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6:47 - 6:48ed è la sede delle nostre emozioni.
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6:48 - 6:51Quando abbiamo cominciato
a diventare una specie, -
6:51 - 6:53e parlare e comunicare tra di noi,
-
6:53 - 6:56abbiamo avuto bisogno di farlo
anche attraverso le emozioni, -
6:56 - 6:57e di leggerlo attraverso gli altri.
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6:57 - 6:59E in ultimo,
-
6:59 - 7:01solo alla fine, tardissimamente,
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7:01 - 7:05è arrivata quella che è la corteccia,
che è il sistema razionale. -
7:06 - 7:09La tanto decantata razionalità,
e pensiero superiore. -
7:09 - 7:11Arriva solo molto tardi.
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7:11 - 7:14In realtà, a noi interessano
le ultime due, quelle che stanno sotto, -
7:14 - 7:16che in fondo sono quelle che decidono
-
7:16 - 7:18e a cui frega poco di quel che pensate.
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7:18 - 7:21Sono quelle che quando state
davanti al negozio, qui in centro, -
7:21 - 7:23e avete il paio di scarpe -
non lo volete comprare, -
7:23 - 7:26ma in realtà quello sotto
aveva già deciso -
7:26 - 7:28che la vostra carta di credito
-
7:28 - 7:30sta per uscire dal portafoglio
per andare a comprarlo. -
7:30 - 7:36Per farlo, voglio portarvi due esempi:
torniamo alla natura, vogliamo il centro. -
7:37 - 7:40Due esempi interessanti
di come funziona questa natura. -
7:40 - 7:43E il primo di questi esempi -
cioè la natura sul cervello - -
7:43 - 7:45il primo di questi esempi è il Madagascar.
-
7:46 - 7:48Questa terra straordinaria.
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7:48 - 7:51E in questo esempio,
in questo scenario in particolare -
7:51 - 7:53voglio raccontarvi
-
7:53 - 7:56di quando la natura selvaggia
incontra quello che è l'uomo. -
7:56 - 7:58Questa è una foto che ho scattato io,
-
7:58 - 8:01quindi per dirvi quanto sia facile
scattare una fotografia oggi, -
8:01 - 8:04ma in realtà anche
quanto è bello il Madagascar. -
8:04 - 8:06Per farlo abbiamo portato,
per una settimana, -
8:06 - 8:08un gruppo di persone, di volontari,
-
8:08 - 8:11che si sono sottoposti
a questa tortura incredibile, -
8:11 - 8:13che sono venuti con noi,
-
8:13 - 8:17e abbiamo visitato
tantissimi scenari differenti: -
8:17 - 8:19i fiumi di mangrovie -
-
8:19 - 8:25siamo stati su spiagge bianchissime,
fino a foreste non ancora antropizzate. -
8:25 - 8:27Cioè abbiamo cercato, con loro, di capire
-
8:27 - 8:31come differenti tipi di nature
impattavano realmente su di loro. -
8:31 - 8:34Siamo andati con le piroghe,
abbiamo fatto delle robe straordinarie. -
8:34 - 8:35Abbiamo cercato di vivere
-
8:35 - 8:38nel modo più consono
e meno impattante possibile -
8:38 - 8:40quella che fosse questa realtà.
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8:41 - 8:43Per capire bene
come sono stati i risultati, -
8:43 - 8:48voglio di nuovo rendervi miei colleghi
e spiegarvi come poterli leggere. -
8:48 - 8:52Parliamo di un indice che si chiama,
la dico all’italiana, -
8:52 - 8:53asimmetria frontale,
-
8:53 - 8:57ovvero quando c'è
una polarizzazione di onde -
8:57 - 8:59in un lobo piuttosto che in un altro.
-
8:59 - 9:02Quando queste onde, in questo caso
le onde alfa emesse dal nostro cervello, -
9:03 - 9:05si trovano a sinistra
dei vostri lobi frontali, -
9:06 - 9:10gli esseri umani si è notato
che hanno un atteggiamento positivo, -
9:10 - 9:12di approccio verso quello
che stanno vivendo. -
9:12 - 9:17Quando queste sono verso destra,
l’atteggiamento è negativo, di repulsione, -
9:17 - 9:19cioè sono un po' [a disagio].
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9:20 - 9:22E udite udite, di tutte le esperienze
-
9:22 - 9:24che queste persone hanno
vissuto in una settimana, -
9:24 - 9:30le due esperienze a più alto tasso
di, chiamiamolo, discomfort, -
9:30 - 9:33ovvero il fiume di mangrovie
e la foresta di Lokobe, -
9:34 - 9:37sono state le esperienze
che hanno gradito di più in assoluto. -
9:38 - 9:41Detto così, sembra una cosa da poco,
ma in realtà - immaginatevi la foresta. -
9:41 - 9:43La foresta non è una roba comoda.
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9:43 - 9:46C’erano serpenti, li ho visti davvero.
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9:46 - 9:48Boa di sei metri
che dormivano sotto gli alberi, -
9:48 - 9:51gli insetti, umidità - discomfort.
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9:51 - 9:54Qualsiasi cosa di umanamente -
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9:54 - 9:56in questa stanza,
voi siete seduti comodamente, -
9:56 - 9:58In realtà è particolarmente complicato.
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9:58 - 10:02Eppure, guardate, è stato
il risultato più eclatante. -
10:02 - 10:04Abbiamo cercato di indagare a fondo,
-
10:04 - 10:06e capire che cosa sia successo
nel loro cervello, -
10:06 - 10:08mentre stava nella foresta.
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10:08 - 10:11E questo lo facciamo grazie a due indici.
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10:11 - 10:14Il primo è il carico cognitivo,
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10:14 - 10:19cioè quanto sforzo la loro parte razionale
ha cercato di mettere -
10:19 - 10:22per capire, comprendere
l’ambiente che gli stava intorno. -
10:22 - 10:24E l'altro, invece,
il coinvolgimento, l’engagement, -
10:25 - 10:27cioè la loro capacità
di sentirsi a proprio agio. -
10:28 - 10:31Entro la prima parte del loro tempo,
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10:32 - 10:35gli esseri umani -
i nostri tester, in questo caso - -
10:35 - 10:37hanno speso circa un'ora
per capire dove erano. -
10:38 - 10:41Per capire se era pericoloso,
se dovevano stare all’erta o no. -
10:41 - 10:46Vi ricordate? Il cervello è tarato
sulla paura e la sopravvivenza. -
10:46 - 10:49Ma dopo un'ora che sono nella foresta,
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10:49 - 10:53crolla il loro impegno
cognitivo, misteriosamente, -
10:53 - 10:58e lascia spazio a quello che è, invece,
la parte di coinvolgimento emotivo. -
10:58 - 11:01Come se, ad un certo punto,
il cervello avesse detto: -
11:01 - 11:04“Ehi, tranquillo. Il massimo
che può succedere è questo”. -
11:04 - 11:07I decibel arrivano
solo fino a un certo punto, -
11:07 - 11:10gli animali li abbiamo
in un qualche modo catalogati, -
11:10 - 11:13le persone che stanno qui
in un qualche modo non sono pericolose..." -
11:13 - 11:17Ha cominciato a mettere in atto
una serie di meccanismi -
11:17 - 11:20come se si sentisse a casa.
-
11:20 - 11:23E il risultato è talmente eclatante
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11:23 - 11:26che è riuscito a surclassare
addirittura posti come questo. -
11:27 - 11:30Questa è la bellissima Nosy Iranja.
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11:30 - 11:33È una lingua di sabbia
che collega due isolotti, -
11:33 - 11:36che compare e scompare
al ritmo delle maree, -
11:36 - 11:39e ci tenevo molto a mostrarvela
anche per sottolineare -
11:39 - 11:42quanto dura è stata la settimana
che abbiamo trascorso in Madagascar. -
11:42 - 11:43(Risate)
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11:43 - 11:46Vi giuro: nessuno di noi,
del nostro team, voleva - -
11:46 - 11:48una mattina abbiamo litigato
per andare in spiaggia. -
11:48 - 11:50È stata una roba veramente complicata.
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11:50 - 11:52Quelli lì siamo noi piccolini.
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11:52 - 11:54È una foto aerea fatta col drone.
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11:56 - 11:58Basta spiaggie, cambiamo capitolo.
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11:58 - 11:59Parliamo di ...
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11:59 - 12:00miele!
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12:00 - 12:03Di quando la natura entra nel piatto.
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12:04 - 12:06Il miele è una sostanza straordinaria.
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12:06 - 12:09Un regalo che ci viene fatto
da questi esseri minuscoli, -
12:09 - 12:12che - tra parentesi,
una notizia che ho letto ieri: -
12:12 - 12:16il 50 percento del raccolto
di miele di quest'anno -
12:16 - 12:18andrà perduto per via
del cambiamento climatico. -
12:19 - 12:20Il miele sta scomparendo!
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12:21 - 12:24E, in aggiunta a questo,
forse non tutti qui sanno -
12:24 - 12:27che un miele su due
di quelli venduti in commercio -
12:27 - 12:28proviene dall'estero.
-
12:28 - 12:29In Italia, chiaramente.
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12:29 - 12:32Quindi provengono dalla Cina
o dai paesi dell'Est. -
12:32 - 12:37E il 75 percento dei mieli
presenti in grande distribuzione -
12:38 - 12:43non è miele, ma sono una miscela
di zuccheri aromatizzanti, melassa, -
12:43 - 12:46che lo rende aromaticamente simile,
al miele, ma non è miele! -
12:47 - 12:48Il 75 percento,
-
12:49 - 12:52cioè meriterebbe un talk solo questo,
per potercelo raccontare. -
12:52 - 12:56E, in aggiunta, e che lo rende
ancora più complicato, -
12:56 - 13:00è che il prodotto vero,
il miele delle api, -
13:00 - 13:03costa circa tre volte il miele-non-miele.
-
13:03 - 13:05E la domanda che ci siamo posti,
-
13:05 - 13:09ma anche diverse associazioni
di apicoltori ci hanno posto, -
13:09 - 13:11proprio in rispetto a questo problema, è:
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13:11 - 13:14il nostro cervello è in grado,
spontaneamente, -
13:14 - 13:18di riconoscere un prodotto autentico
da un prodotto che non lo è? -
13:18 - 13:19Ovvero, siamo in grado, noi,
-
13:19 - 13:22di riconoscere un prodotto
che proviene dalla natura, -
13:22 - 13:24rispetto ad un prodotto
creato in laboratorio? -
13:24 - 13:26Quindi abbiamo preso
un altro gruppo di utenti, -
13:26 - 13:31sottoposti all'ennesimo test
per vedere come funzionava, -
13:31 - 13:35e abbiamo preso tre campioni di miele
equiparabili per tipologia, -
13:35 - 13:38di cui l'ultimo, il miele bio,
è l'unico vero. -
13:38 - 13:40E abbiamo chiesto loro di assaggiarli,
-
13:40 - 13:43e poi abbiamo chiesto consapevolmente
di esprimere una preferenza, -
13:43 - 13:48di dirci quale fosse il loro preferito,
se notavano qualche tipo di differenza. -
13:48 - 13:49Chiaramente era un test alla cieca,
-
13:49 - 13:52nessuno di loro sapeva
qual era quello vero, -
13:52 - 13:53né tantomeno lo scopo del test.
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13:53 - 13:55E nel frattempo noi misuravamo.
-
13:55 - 13:56Quando veniva richiesto,
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13:56 - 14:00nessuno esprime la preferenza netta
per il miele vero - -
14:01 - 14:03per il miele delle api, per intenderci.
-
14:03 - 14:05Ma guardate nella loro testa
cosa è successo: -
14:06 - 14:09l'elettroencefalogramma,
cioè la loro parte più istintiva, -
14:10 - 14:14riesce a beccare 10 volte su 10
quello che è il miele vero! -
14:15 - 14:19Come se il nostro cervello
sapesse delle cose -
14:19 - 14:22che nemmeno noi siamo
in grado di interpretare! -
14:22 - 14:24Di più, maggiormente:
-
14:24 - 14:28è riuscito, il miele vero,
a stimolare delle aree - -
14:28 - 14:31tipo quella temporale,
che vediamo qui illuminata, -
14:31 - 14:33che è la sede dei nostri ricordi,
-
14:33 - 14:37dell'attivazione piacevole,
di armonia con quello che sta accadendo, -
14:37 - 14:40e ha mosso addirittura delle onde,
chiamate onde Theta, -
14:40 - 14:45che sono tipiche della meditazione
e del rilassamento profondo. -
14:45 - 14:46Il miele!
-
14:46 - 14:47Ed è una cosa incredibile,
-
14:47 - 14:50che nemmeno gli utenti
riuscivano a riconoscere. -
14:52 - 14:54Dove voglio arrivare con questo?
-
14:54 - 14:58C'è tantissimo là fuori da scoprire.
-
14:58 - 15:02Oggi siamo come affacciati
a questo bordo enorme -
15:02 - 15:05che ci permette di guardare
un po' più in là, -
15:05 - 15:08rispetto a quella che è
tutta la situazione, tutta la Terra. -
15:08 - 15:12E ci portiamo addosso per tutta la vita
-
15:12 - 15:17il sistema più meraviglioso e complesso
che l'Universo abbia creato, -
15:17 - 15:19che è il nostro cervello.
-
15:19 - 15:23Eppure, l'ignoranza che noi abbiamo,
rispetto a questo tema di complessità, -
15:23 - 15:26è abissale: non conosciamo nulla.
-
15:26 - 15:30E solo negli ultimi anni
siamo riusciti a fare un po' di luce -
15:30 - 15:34su quelle che sono le sue regole,
i suoi sistemi, i suoi meccanismi. -
15:34 - 15:37E la ragione di questo
ritardo scientifico è presto detta: -
15:37 - 15:41per studiare sistemi complessi
servono i computer. -
15:42 - 15:43Grazie alla tecnologia,
-
15:43 - 15:48noi oggi possiamo studiare
enormi quantità di dati -
15:48 - 15:50che prima non era possibile analizzare.
-
15:50 - 15:53In realtà è come se ci dicessimo
che solo grazie alla tecnologia -
15:54 - 15:57oggi possiamo recuperare
la nostra parte più antica. -
15:57 - 15:59Anche il contatto con la natura.
-
15:59 - 16:03Quindi il nostro desiderio,
il nostro sogno, su tutto questo -
16:03 - 16:05è che il nostro sforzo,
per quanto modesto, -
16:06 - 16:09possa essere parte
di uno sforzo collettivo. -
16:09 - 16:12Di una volontà collettiva
di riuscire a vedere -
16:12 - 16:14quali meraviglie accadono
dentro al nostro cervello -
16:14 - 16:17e quale meraviglia,
nonostante quello che succede, -
16:17 - 16:19sono gli esseri umani.
-
16:19 - 16:20Perché di fondo,
-
16:20 - 16:24cercando un po' di proteggere
quello che ci sta attorno, e di amarlo, -
16:24 - 16:26sentiremo il desidero di farlo nostro.
-
16:26 - 16:28E solo cercando di salvare
-
16:28 - 16:30il nostro rapporto
con la natura e con il mondo -
16:30 - 16:32cercheremo un po'
di salvare anche noi stessi. -
16:33 - 16:35Grazie.
-
16:35 - 16:38(Applausi)
- Title:
- Natura: istruzioni per l'uso. | Andrea Bariselli | TEDxMilano
- Description:
-
Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.
Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx
Andrea Bariselli, neuroscienziato e psicologo, in questo talk presenta le sue scoperte su come il cervello reagisce a diversi stimoli e ambienti naturali. Oggi infatti è possibile valutare le reazioni emotive e cognitive di fronte ad un prodotto o ad un'esperienza.
- Video Language:
- Italian
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 16:44
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