Parkinson, depressione, e l'interruttore che potrebbe spegnerle.
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0:00 - 0:02La prima cosa che dovete sapere
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0:02 - 0:05è che non tutti i neurochirurghi vanno in giro con gli stivali da cowboy.
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0:05 - 0:07Volevo solo che lo sapeste.
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0:07 - 0:10Bene, io sono un neurochirurgo
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0:10 - 0:14e seguo le orme di molti altri neurochirurghi.
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0:14 - 0:15Quello di cui parlerò oggi
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0:15 - 0:18è di come regolare il funzionamento dei circuiti cerebrali,
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0:18 - 0:20raggiungendo qualunque punto del cervello
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0:20 - 0:22stimolando o bloccando alcune aree
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0:22 - 0:24per aiutare i nostri pazienti.
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0:24 - 0:27Come ho già detto, la neurochirurgia ha una lunga storia,
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0:27 - 0:31di 7000 anni circa.
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0:31 - 0:34In Mesoamerica esisteva la neurochirurgia
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0:34 - 0:38e c'erano dei neurochirughi che trattavano i pazienti.
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0:38 - 0:42Quello che stavano cercando di fare -- sapevano che il cervello
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0:42 - 0:45aveva a che fare con problemi neurologici e psichiatrici.
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0:45 - 0:47Ma non erano sicuri di quello che stavano facendo.
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0:47 - 0:50E questo non è che sia cambiato molto. (Risate)
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0:50 - 0:51Ma pensavano che,
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0:51 - 0:53la causa di una malattia psichiatrica o neurologica,
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0:53 - 0:56fosse uno spirito maligno, che possedeva
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0:56 - 0:58i malati.
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0:58 - 1:00Quindi, se si è posseduti,
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1:00 - 1:03e questo crea problemi psichiatrici o neurologici,
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1:03 - 1:05l'unico modo per risolvere il problema, naturalmente
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1:05 - 1:11è forare il cranio del malato per far sì che lo spirito possa uscire.
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1:11 - 1:12Questo era quello che si pensava all'epoca,
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1:12 - 1:16e queste persone facevano quesi fori.
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1:16 - 1:19A volte i pazienti non erano particolarmente entusiasti
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1:19 - 1:22del trattamento, perché possiamo vedere che
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1:22 - 1:24alcuni fori sono incompleti, cioè vediamo
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1:24 - 1:26una trapanazione parziale, poi il paziente se n'è andato
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1:26 - 1:28senza aver completato il foro,
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1:28 - 1:30e sappiamo che si poteva sopravvivere all'operazione.
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1:30 - 1:32Ed era una cosa comune.
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1:32 - 1:33In alcuni siti vediamo che l'1%
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1:33 - 1:36dei crani hanno questi fori, quindi i disturbi
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1:36 - 1:39neurologici e psichiatrici erano relativamente comuni
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1:39 - 1:437000 anni fa come ora.
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1:43 - 1:45Con il passare del tempo
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1:45 - 1:48abbiamo imparato che
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1:48 - 1:50diverse aree del cervello fanno cose diverse.
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1:50 - 1:51Alcune aree sono responsabili
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1:51 - 1:54del controllo motorio o visivo
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1:54 - 1:57o della memoria, dell'appetito, etc.
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1:57 - 1:59Quando tutto funziona correttamente, il sistema nervoso
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1:59 - 2:01funziona correttamente, e tutto va bene.
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2:01 - 2:03Ma a volte, non va tutto bene,
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2:03 - 2:06s'inceppa qualcosa in questi circuiti
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2:06 - 2:09e alcuni neuroni ribelli non si attivano correttamente
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2:09 - 2:12e danno problemi, o a volte non sono abbastanza attivi
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2:12 - 2:14e quindi non tutto funziona come dovrebbe.
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2:14 - 2:16Le conseguenze pratiche
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2:16 - 2:19dipendono dall'area del cervello in cui sono situati i neuroni.
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2:19 - 2:21Ad esempio se appartengono al circuito motorio,
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2:21 - 2:24si vede una disfunzione nel sistema motorio,
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2:24 - 2:26come succede ad esempio con il Parkinson.
-
2:26 - 2:29Se invece i problemi sono in un circuito che regola l'umore,
-
2:29 - 2:32possono causare ad esempio depressione,
-
2:32 - 2:35e se sono in un circuito che controlla la memoria
e le funzioni cognitive -
2:35 - 2:38portano ad esempio all'Alzheimer.
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2:38 - 2:41Quindi ora siamo riusciti a trovare esattamente
-
2:41 - 2:43dove si verificano questi disturbi nel cervello,
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2:43 - 2:46e ora possiamo intervenire su questi circuiti
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2:46 - 2:50nel cervello per regolarne l'intensità.
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2:50 - 2:52Quindi è un po' come riuscire a trovare
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2:52 - 2:54la frequenza giusta alla radio.
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2:54 - 2:57Quando trovi la stazione giusta,
non importa se jazz o lirica, -
2:57 - 2:59o per noi movimenti o umore,
-
2:59 - 3:01possiamo sintonizzarci lì
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3:01 - 3:04e poi usare un pulsante per regolare il volume,
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3:04 - 3:06alzarlo o abbassarlo.
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3:06 - 3:07Quindi adesso vedremo
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3:07 - 3:11come usare circuiti nel cervello per inserire elettrodi
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3:11 - 3:13e alzare o abbassare il "volume" nelle aree del cervello
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3:13 - 3:15per vedere se può aiutare i nostri pazienti.
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3:15 - 3:17E questo è possibile usando questo tipo di strumento,
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3:17 - 3:20e l'operazione si chiama
stimolazione cerebrale profonda. -
3:20 - 3:23Quello che facciamo è posizionare gli elettrodi
in varie parti del cervello. -
3:23 - 3:27Basta un foro nel cranio, di un paio di centimetri
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3:27 - 3:29si inserisce l'elettrodo, e questo
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3:29 - 3:31rimane completamente sottopelle
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3:31 - 3:33arriva a un pacemaker nel petto,
-
3:33 - 3:38e con un telecomando, tipo quello della tv,
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3:38 - 3:41possiamo regolare l'elettricità che queste aree
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3:41 - 3:43del cervello ricevono.
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3:43 - 3:46Possiamo alzarla, abbassarla,
accenderle o spegnerle. -
3:46 - 3:48Al mondo ci sono circa 100 mila pazienti
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3:48 - 3:50che hanno ricevuto
questa stimolazione cerebrale profonda. -
3:50 - 3:51Vi voglio far vedere qualche esempio
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3:51 - 3:54dell'uso della stimolazione cerebrale per trattare
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3:54 - 3:59disordini motori, emotivi e cognitivi.
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3:59 - 4:01Qui potete vedere il dispositivo nel cervello.
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4:01 - 4:04L'elettrodo attraversa il cranio per arrivare al cervello
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4:04 - 4:07e rimane lì, può essere posizionato in qualunque area.
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4:07 - 4:09Dico sempre ai miei amici che nessun neurone
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4:09 - 4:11è al sicuro, perché i neurochirurghi possono davvero
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4:11 - 4:14raggiungere qualsiasi area del cervello tranquillamente.
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4:14 - 4:17Ora, il primo esempio è quello di un paziente
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4:17 - 4:18afflitto da Parkinson.
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4:18 - 4:20Questa signora ha il Parkinson,
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4:20 - 4:23è ha degli elettrodi nel cervello
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4:23 - 4:24e ora vorrei farvi vedere quello che succede
-
4:24 - 4:27quando gli elettrodi sono spenti
e possiamo vedere i sintomi del Parkinson, -
4:27 - 4:30e poi quando attiviamo gli elettrodi.
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4:30 - 4:32Ok, la differenza è questa.
-
4:32 - 4:37Qui gli elettrodi sono spenti, e la paziente ha un tremore.
-
4:37 - 4:41(Video) Uomo: ok. Donna: Non ci riesco.
Uomo: riesci a toccarmi il dito? -
4:41 - 4:44(Video) Uomo: Va un po' meglio.
Donna: Questo lato va meglio. -
4:44 - 4:48Adesso attiviamo gli elettrodi.
-
4:48 - 4:52Ora sono attivi, li abbiamo appena accesi.
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4:54 - 4:57E funziona subito, potete vedere.
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4:57 - 5:00E la differenza tra il tremore di prima e questo --
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5:00 - 5:05(Applausi)
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5:05 - 5:09La differenza tra il tremore o meno ha a che fare con il malfunzionamento
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5:09 - 5:13di 25 mila neuroni nel suo nucleo subtalamico.
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5:13 - 5:16Adesso sappiamo come trovare questi neuroni ribelli
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5:16 - 5:17e dir loro, "Ragazzi, adesso basta.
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5:17 - 5:18Smettetela."
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5:18 - 5:20E lo facciamo usando l'elettricità.
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5:20 - 5:23Possiamo usare l'elettricità per controllarne gli impulsi,
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5:23 - 5:26e cerchiamo di eliminare i problemi usando l'elettricità.
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5:26 - 5:30Qui ad esempio, stiamo bloccando l'attività di neuroni anomali.
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5:30 - 5:32Possiamo applicare questa tecnica ad altri problemi
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5:32 - 5:34e voglio parlarvi di un caso affascinante
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5:34 - 5:37di cui ci siamo occupati, un caso di distonia.
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5:37 - 5:39La distonia è un disturbo che interessa i bambini;
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5:39 - 5:43è genetica, e porta a contrazioni muscolari e movimenti di torsione
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5:43 - 5:45che si intensificano sempre più in questi bambini,
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5:45 - 5:47finchè non riescono a respirare,
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5:47 - 5:49sviluppano infezioni, e poi muoiono.
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5:49 - 5:53Nel 1997, mi hanno portato questo bambino,
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5:53 - 5:56perfettamente normale. Aveva una forma genetica di distonia.
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5:56 - 5:58Degli otto bambini che la coppia ha,
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5:58 - 6:01cinque sono colpiti da distonia.
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6:01 - 6:03Eccolo qui.
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6:03 - 6:08Ha nove anni, assolutamente normale fino ai sei anni,
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6:08 - 6:12poi inizia a contorcersi, prima il piede destro,
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6:12 - 6:15poi il sinistro, poi braccio destro e il sinistro
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6:15 - 6:19poi il torso; e quando l'ho visitato,
-
6:19 - 6:22a un paio d'anni dall'inizio della malattia,
-
6:22 - 6:24non riusciva più a camminare, a stare in piedi.
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6:24 - 6:27Era invalido, e infatti la progressione naturale
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6:27 - 6:30è che col peggioramento dei sintomi i bambini diventano sempre più
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6:30 - 6:36contorti, invalidi, e in molti non sopravvivono.
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6:36 - 6:38Ha quattro fratelli come lui.
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6:38 - 6:42L'unico modo che aveva per spostarsi era strisciare sulla pancia.
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6:42 - 6:44I medicinali non facevano effetto.
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6:44 - 6:46Non sapevamo che cosa fare.
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6:46 - 6:48Non sapevamo che operazione fare,
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6:48 - 6:50dove intervenire nel cervello,
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6:50 - 6:53ma basandoci sui risultati nel caso di Parkinson,
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6:53 - 6:55abbiamo pensato, perché non cercare
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6:55 - 6:58di sopprimere la stessa area nel cervello
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6:58 - 7:02come per il Parkinson, e vedere che succede?
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7:02 - 7:04Eccolo qui. Abbiamo operato
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7:04 - 7:07sperando che migliorasse. Ma non eravamo sicuri.
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7:07 - 7:12Ed eccolo qui, tornato in Israele dove vive,
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7:12 - 7:16tre mesi dopo l'intervento, e guardatelo.
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7:16 - 7:21(Applausi)
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7:24 - 7:27Seguendo questi risultati, ora esiste una procedura
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7:27 - 7:28fatta in tutto il mondo,
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7:28 - 7:29e abbiamo aiutato
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7:29 - 7:34centinaia di bambini con questa operazione.
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7:34 - 7:36Adesso lui va all'università
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7:36 - 7:38e ha una vita abbastanza normale;
-
7:38 - 7:40è stato uno dei casi che mi ha dato più soddisfazione
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7:40 - 7:42in tutta la mia carriera,
-
7:42 - 7:45riuscire a far camminare questo bambino.
-
7:45 - 7:52(Applausi)
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7:52 - 7:55Abbiamo capito che forse avremmo potuto usare questa tecnologia
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7:55 - 7:57non solo nei circuiti che controllano i movimenti
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7:57 - 7:59ma anche in altri circuiti,
-
7:59 - 8:00e il passo successivo è stato
-
8:00 - 8:03sui circuiti che controllano l'umore.
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8:03 - 8:05Abbiamo deciso di combattere la depressione,
-
8:05 - 8:07e l'abbiamo scelta perché è così diffusa
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8:07 - 8:10e sappiamo che ci sono molti trattamenti,
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8:10 - 8:12medicinali, psicoterapia,
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8:12 - 8:14anche terapia elettroconvulsiva,
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8:14 - 8:15ma tra milioni di persone
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8:15 - 8:18queste terapie non hanno effetto sul 10-20% dei pazienti
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8:18 - 8:21e questi sono i pazienti che vogliamo aiutare.
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8:21 - 8:23Vogliamo vedere se è possibile usare questa tecnica
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8:23 - 8:26per aiutare i pazienti affetti da depressione.
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8:26 - 8:27Per prima cosa, abbiamo messo a confronto
-
8:27 - 8:29il cervello di una persona depressa
-
8:29 - 8:31e una non depressa,
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8:31 - 8:34abbiamo usato la TEP per vedere quali aree hanno una buona circolazione sanguinea
-
8:34 - 8:37e abbiamo notato che nei pazienti depressi
-
8:37 - 8:39vi sono delle aree non attive
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8:39 - 8:40mentre in quelli sani no.
-
8:40 - 8:41Qui sono le aree blu.
-
8:41 - 8:43E queste aree inattive nei pazienti depressi
-
8:43 - 8:47sono le aree che hanno a che fare con la motivazione,
-
8:47 - 8:49le capacità decisionali, di iniziativa.
-
8:49 - 8:52E per l'appunto, in caso di depressione acuta, come in questi pazienti,
-
8:52 - 8:55queste capacità sono alternate. Non si è motivati, o energici.
-
8:55 - 8:56Un'altra scoperta
-
8:56 - 8:59è stata quest'area iperattiva, l'area 25,
-
8:59 - 9:00qui è in rosso,
-
9:00 - 9:03e quest'area è quella dell'infelicità.
-
9:03 - 9:06Per rendervi tristi, ad esempio, vi chiedo di pensare all'ultima volta
-
9:06 - 9:08che avete visto i vostri genitori da vivi,
-
9:08 - 9:10o un amico prima che morisse,
-
9:10 - 9:11e quest'area del cervello si illumina.
-
9:11 - 9:13Questo è il centro dell'infelicità nel cervello.
-
9:13 - 9:16Quindi nei pazienti depressi quest'area è iperattiva,
-
9:16 - 9:18è letteralmente una zona rossa.
-
9:18 - 9:21Il termometro è a 38°, mentre le altre aree
-
9:21 - 9:24relative a capacità d'iniziativa e motivazione, sono spente.
-
9:24 - 9:27Così ci siamo detti, perché non posizionare degli elettrodi in quest'area "triste"
-
9:27 - 9:29e vedere se riusciamo a rallentarla,
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9:29 - 9:31diminuire l'attività,
-
9:31 - 9:33che cosa succederà?
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9:33 - 9:36Così abbiamo inserito elettrodi ad alcuni pazienti affetti da depressione.
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9:36 - 9:39In collaborazione con Helen Mayberg dell'università di Emory.
-
9:39 - 9:41Abbiamo posizionato elettrodi nell'area 25,
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9:41 - 9:43Qui sopra vedete l'area prima dell'operazione
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9:43 - 9:45l'area 25 è in rosso
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9:45 - 9:48e i lobi frontali sono inattivi, in blu,
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9:48 - 9:50e poi, dopo tre mesi di stimolazione continua,
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9:50 - 9:5324 ore al giorno, oppure 6 mesi di stimolazione,
-
9:53 - 9:55c'è un ribaltamento completo.
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9:55 - 9:58Riusciamo a riportare l'area 25
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9:58 - 10:00a dei livelli più normali,
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10:00 - 10:02e a riattivare i lobi frontali
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10:02 - 10:03del cervello,
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10:03 - 10:05e stiamo avendo dei risultati eclatanti
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10:05 - 10:08in pazienti con depressione acuta.
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10:08 - 10:11Siamo alla fase di studio clinico, la terza,
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10:11 - 10:13e questa procedura potrebbe essere adottata,
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10:13 - 10:15se ne verificheremo l'efficacia e sicurezza
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10:15 - 10:19nel trattamento di pazienti con depressione acuta.
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10:19 - 10:22Vi ho dimostrato la possibilità dell'uso della stimolazione
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10:22 - 10:24cerebrale profonda sul sistema motorio
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10:24 - 10:27in caso di Parkinson e distonia.
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10:27 - 10:29Vi ho mostrato come si può usare nel trattamento
-
10:29 - 10:31dell'umore in caso di depressione.
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10:31 - 10:35Esiste la possibilità di usare la stessa stimolazione per renderci più intelligenti?
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10:35 - 10:37(Risate)
-
10:37 - 10:40Vi piacerebbe?
-
10:40 - 10:42(Applausi)
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10:42 - 10:45Certo che possiamo farlo, no?
-
10:45 - 10:47Così abbiamo deciso
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10:47 - 10:50di provare a caricare a mille
-
10:50 - 10:52i circuiti di memoria nel cervello.
-
10:52 - 10:55Inseriremo degli elettrodi all'interno dei circuiti
-
10:55 - 10:57che regolano la memoria e le funzioni cognitive
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10:57 - 11:01per vedere se è possibile aumentarne l'attività.
-
11:01 - 11:03Ovviamente non lo faremo su delle persone normali.
-
11:03 - 11:06Ma lo faremo su persone con disabilità cognitive,
-
11:06 - 11:10iniziando con pazienti affetti dal morbo di Alzheimer
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11:10 - 11:12con perdite di memoria.
-
11:12 - 11:14Come sapete, questo è il sintomo principale
-
11:14 - 11:16dell'Alzheimer precoce.
-
11:16 - 11:18Quindi abbiamo posizionato elettrodi in questo circuito,
-
11:18 - 11:20in un'area del cervello detta fornice,
-
11:20 - 11:23che appunto collega questo circuito
-
11:23 - 11:27con l'obiettivo di stimolare questo circuito della memoria
-
11:27 - 11:30per aiutare, di conseguenza, questi pazienti
-
11:30 - 11:32affetti dal morbo di Alzhemeir.
-
11:32 - 11:34In caso di Alzhemeir,
-
11:34 - 11:38c'è un deficit nell'impiego di glucosio nel cervello.
-
11:38 - 11:42Il cervello mangia glucosio a palate.
-
11:42 - 11:44Ne consuma il 20% del totale--
-
11:44 - 11:45anche se pesa solo il 2% --
-
11:45 - 11:48usa dieci volte tanto glucosio quanto dovrebbe.
-
11:48 - 11:51Il 20% del glucosio totale viene usato dal cervello,
-
11:51 - 11:53e passando da una funzione normale
-
11:53 - 11:56ad un calo delle funzioni cognitive, che spesso
-
11:56 - 11:58precede l'Alzheimer, fino ad arrivare alla malattia
-
11:58 - 12:01alcune aree del cervello smettono di consumare glucosio.
-
12:01 - 12:03Si spengono.
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12:03 - 12:05E vediamo queste aree rosse
-
12:05 - 12:07verso l'esterno del cervello
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12:07 - 12:09diventano progressivamente sempre più blu
-
12:09 - 12:12fino a spegnersi del tutto.
-
12:12 - 12:15è come avere un corto circuito in un'area
-
12:15 - 12:17del cervello, un corto circuito parziale.
-
12:17 - 12:20Alcune zone del cervello hanno spento le luci,
-
12:20 - 12:22nei pazienti con il morbo di Alzheimer
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12:22 - 12:25e il punto è se le luci si sono spente per sempre
-
12:25 - 12:28o se le possiamo riaccendere.
-
12:28 - 12:31Possiamo far sì che quelle aree ricomincino a consumare glucosio?
-
12:31 - 12:33E questo è quello che abbiamo fatto: abbiamo attivato elettrodi
-
12:33 - 12:36nel fornice di pazienti affetti da Alzheimer
-
12:36 - 12:40e abbiamo osservato il consumo di glucosio nel cervello.
-
12:40 - 12:43E come potete ben vedere, prima dell'operazione
-
12:43 - 12:46le aree blu consumano meno glucosio, e sono
-
12:46 - 12:48principalmente il lobo parietale e quello temporale.
-
12:48 - 12:50Queste due aree sono inattive.
-
12:50 - 12:53Le luci sono spente.
-
12:53 - 12:56Dopo aver inserito gli elettrodi abbiamo aspettato un mese
-
12:56 - 12:57o un anno, e le aree in rosso
-
12:57 - 13:00sono quelle dove abbiamo aumentato il consumo di glucoso.
-
13:00 - 13:03E siamo riusciti a far sì che aree del cervello che
-
13:03 - 13:06non consumavano più glucosio tornassero a farlo.
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13:06 - 13:08Quindi il punto è che, nel caso di Alzheimer,
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13:08 - 13:11le luci sono spente, ma in casa è rimasto qualcuno,
-
13:11 - 13:13e possiamo riaccendere le luci
-
13:13 - 13:15in queste aree del cervello, e facendolo
-
13:15 - 13:18prevediamo che anche le loro funzioni ritornino.
-
13:18 - 13:20Questa procedura è in fase di sperimentazione.
-
13:20 - 13:22Opereremo 50 pazienti
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13:22 - 13:24appena colpiti
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13:24 - 13:26per verificarne l'efficacia e la sicurezza,
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13:26 - 13:29e vedere se le funzioni neurologiche migliorano.
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13:29 - 13:37(Applausi)
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13:37 - 13:40Quello che voglio vi ricordiate di oggi è che
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13:40 - 13:42ci sono vari circuiti nel cervello
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13:42 - 13:46che non funzionano e causano varie malattie,
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13:46 - 13:48il Parkinson, o la depresisone,
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13:48 - 13:51la schizzofrenia, il morbo di Alzheimer.
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13:51 - 13:54Ma stiamo iniziando a capire cosa sono questi circuiti
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13:54 - 13:57e per quali aree del cervello sono responsabili,
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13:57 - 13:59i sintomi e i segni clinici di queste malattie.
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13:59 - 14:01Adesso possiamo raggiungere questi circuiti.
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14:01 - 14:04Possiamo inserirci elettrodi.
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14:04 - 14:07E possiamo controllare l'attività di questi circuiti.
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14:07 - 14:10Possiamo ridurne l'attività se è eccessiva,
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14:10 - 14:13se creano problemi che influenzano il cervello,
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14:13 - 14:16oppure possiamo attivarli se funzionano poco,
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14:16 - 14:18e così pensiamo di poter aiutare
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14:18 - 14:21le funzioni cerebrali nel loro complesso.
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14:21 - 14:23Da questo segue, ovviamente, che potremmo
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14:23 - 14:25riuscire a modificare i sintomi di queste malattie,
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14:25 - 14:27e non vi ho detto che sembra anche che
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14:27 - 14:32potremmo riuscire a riparare aree del cervello danneggiate, usando l'elettricità,
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14:32 - 14:34ed è un progetto per il futuro, per vedere se per davvero
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14:34 - 14:36riusciremo non solo a cambiare l'attività ma anche
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14:36 - 14:38ad utilizzare alcune funzioni riparative
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14:38 - 14:40del cervello.
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14:40 - 14:43Prevedo un grande aumento nell'uso
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14:43 - 14:45di questa tecnica.
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14:45 - 14:48Vedremo l'uso di elettrodi per molti disordini cerebrali.
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14:48 - 14:51E una delle parti migliori è che per questo progetto
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14:51 - 14:53serve un lavoro multidisciplinare.
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14:53 - 14:56Servono ingegneri, scienziati dalla grande immaginazione,
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14:56 - 14:58scienziati di base, neurologi,
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14:58 - 15:01psichiatri, neurochirurghi, e naturalmente
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15:01 - 15:04unendo queste discipline c'è grande potenziale.
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15:04 - 15:06Penso che vedremo
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15:06 - 15:10un miglioramento nell'eliminazione degli spiriti maligni
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15:10 - 15:12col passare del tempo,
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15:12 - 15:14e di conseguenza
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15:14 - 15:16riusciremo ad aiutare sempre più pazienti.
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15:16 - 15:17Grazie mille.
- Title:
- Parkinson, depressione, e l'interruttore che potrebbe spegnerle.
- Speaker:
- Andres Lozano
- Description:
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La stimolazione cerebrale profonda sta diventando molto accurata. Questa tecnica permette ai chirurghi di inserire elettrodi nell'area del cervello desiderata, e regolarli -- come il volume di una radio -- per correggere varie disfunzioni cerebrali. Una presentazione coinvolgente che ci mostra queste tecniche emergenti, con una donna affetta da Parkinson che smette immediatamente di tremare e aree del cervello erose dall'Alzheimer che tornano a vivere. (Filmato a TEDxCaltech.)
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 15:34
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Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for Parkinson's, depression and the switch that might turn them off | |
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Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for Parkinson's, depression and the switch that might turn them off | |
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Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for Parkinson's, depression and the switch that might turn them off | |
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Martina Residenti accepted Italian subtitles for Parkinson's, depression and the switch that might turn them off | |
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