Videogiochi per crescere | Eleonora Pantò | TEDxTorino
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0:11 - 0:13(Applauso)
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0:16 - 0:18Qual è l'origine della felicità?
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0:19 - 0:21Alcuni ricercatori se lo sono chiesto
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0:22 - 0:27e hanno scoperto che la cosa fondamentale
è avere delle buone relazioni sociali, -
0:27 - 0:30una salute fisica ed emotiva.
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0:31 - 0:36E la scuola ha un ruolo molto importante
nel crescere un adulto soddisfatto. -
0:38 - 0:39Voi lo immaginavate?
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0:40 - 0:43Io no, pensavo che fosse la famiglia
la cosa più importante. -
0:43 - 0:46E, invece, le cose stanno cambiando.
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0:46 - 0:49Voglio raccontarvi
la storia di mio nipote -
0:51 - 0:52che si chiama Mattia.
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0:52 - 0:56A tre anni, lui cercava
sullo smartphone di suo papà, -
0:57 - 1:02i video che voleva vedere
e anche i giochini. -
1:02 - 1:06Usava la ricerca vocale, perché
la sorella si era stufata di aiutarlo. -
1:06 - 1:10Qualche mese fa è andato a scuola,
ha iniziato la prima elementare -
1:11 - 1:14e ha fatto un viaggio nel tempo
perché si è trovato nell'aula -
1:14 - 1:17esattamente uguale
a quella dei suoi genitori. -
1:18 - 1:21Si è seduto, e la mattinata
è trascorsa abbastanza bene, -
1:21 - 1:26fino a quando l'insegnante ha detto:
"Bene, bambini, ci vediamo domani." -
1:27 - 1:29A quel punto, Mattia ha esclamato:
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1:29 - 1:31"Fermi tutti, perché domani
devo tornare qui?" -
1:33 - 1:35Ai bambini diciamo
che devono mangiare i broccoli, -
1:35 - 1:37perché gli fanno bene.
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1:37 - 1:39Allo stesso modo, gli diciamo
che devono stare seduti, -
1:40 - 1:42ascoltare quello che gli viene detto,
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1:42 - 1:44perché un giorno gli sarà utile.
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1:45 - 1:49Eppure, il dibattito internazionale
ci dice cose diverse. -
1:49 - 1:51Ci parla di apprendimento connesso,
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1:51 - 1:54ci dice che bisogna
partire dalle passioni, -
1:55 - 1:58che bisogna farli lavorare fra di loro
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1:58 - 2:00e basarsi su problemi concreti.
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2:01 - 2:03Il gioco fa un po' questo.
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2:03 - 2:08Si parte da problemi complessi
che non sappiamo come risolvere. -
2:09 - 2:12E poi, si possono, in questo senso...
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2:12 - 2:16Si può usare l'approccio
dei videogiochi a scuola. -
2:17 - 2:19Per esempio, cambiando
il modo di fare lezione, -
2:19 - 2:21organizzando delle missioni,
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2:22 - 2:25che possono essere, a loro volta,
suddivise in piccole attività di ricerca. -
2:26 - 2:29Oppure, più semplicemente, cominciare
con un'approccio più semplice, -
2:29 - 2:32usando, per esempio, dei quiz temporizzati
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2:32 - 2:34per gammificare la lezione.
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2:35 - 2:37Perché è scientificamente dimostrato
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2:38 - 2:42che rispondere in gara con altri
produce un apprendimento migliore -
2:42 - 2:46perché il gioco ci dà un incentivo
a raggiungere l'obiettivo. -
2:47 - 2:49Lo sappiamo, per esperienza,
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2:49 - 2:52che, per giocare, bisogna
impegnarsi molto, -
2:52 - 2:54ma è quello che ci dà soddisfazione
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2:54 - 2:57la fatica, lo sforzo,
l'impegno e la concentrazione. -
2:57 - 3:01Per questo non sto dicendo che la scuola
debba diventare un luna park. -
3:01 - 3:04Giocare significa mettere
in atto delle strategie, -
3:05 - 3:09procedere per errori e tentativi,
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3:09 - 3:13ma non vuol dire
che sbagliare sia un problema. -
3:13 - 3:16Si cresce attraverso gli errori,
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3:16 - 3:18si procede al proprio ritmo
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3:19 - 3:21e si vedono i risultati
del proprio miglioramento. -
3:23 - 3:26Alessandra è una bambina di dodici anni,
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3:26 - 3:27anche lei è mia nipote,
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3:28 - 3:29e fa la seconda media.
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3:30 - 3:32E a cinque anni usava già
il computer del papà -
3:33 - 3:35però è andata alle elementari
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3:35 - 3:37e queste competenze
non le sono servite a nulla -
3:37 - 3:40perché per 5 anni non hanno mai visto
un computer a scuola. -
3:41 - 3:43Adesso fa la seconda media
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3:43 - 3:46e in classe c'è una LIM,
una lavagna interattiva. -
3:47 - 3:49Però i professori non sono molto abituati
ad usarla -
3:49 - 3:51e poi hanno anche dei problemi tecnici
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3:51 - 3:54perché la connessione in rete
non sempre funziona bene. -
3:55 - 3:58Quest'anno però
la professoressa gli ha detto -
3:58 - 4:00che useranno i videogiochi in classe,
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4:00 - 4:02ma non quelli che ha sul telefonino
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4:02 - 4:05il videogioco dovrano progettarselo loro.
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4:05 - 4:10La maestra è entrata in un programma
che si chiama "Programmo anch'io". -
4:11 - 4:16che aiuta, appunto, le classi
ad avvicinarsi a questo tipo di linguaggio -
4:17 - 4:20"Programmo anch'io"
è un'iniziativa di Dschola, -
4:21 - 4:25una comunità di insegnanti
che ho contribuito a crescere -
4:25 - 4:26un po' di anni fa.
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4:26 - 4:29Lo slogan è "Le scuole per le scuole"
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4:29 - 4:33perché crediamo nella
condivisione della conoscenza -
4:35 - 4:38E lo facciamo, appunto,
proponendo questi strumenti -
4:38 - 4:41come il linguaggio Scratch
che è stato inventato al MIT -
4:41 - 4:42per favorire la creatività.
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4:43 - 4:46E anche organizziamo un festival nazionale
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4:47 - 4:49per videogiochi sviluppati a scuola.
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4:51 - 4:55Marcello Bozzi è uno di questi professori
di questa comunità, -
4:55 - 4:58insegna qui a Grugliasco,
all'Istituto Majorana -
4:58 - 5:01e crede che i videogiochi
siano il linguaggio -
5:02 - 5:05che ci permette di metterci
nei panni dei nostri ragazzi. -
5:06 - 5:10Lui voleva affrontare in classe
il problema dei migranti siriani -
5:11 - 5:14che vengono in Europa
per trovare un futuro migliore. -
5:14 - 5:16Un argomento un po' difficile
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5:16 - 5:20che poteva risultare un po'...
magari affrontato superficialmente. -
5:20 - 5:25E così ha pensato di far progettare
ai suoi allievi un videogioco -
5:26 - 5:29il videogioco si chiama "Il viaggio"
ed è un gioco a squadre -
5:29 - 5:32in cui ogni squadra è una famiglia
in cui deve decidere -
5:32 - 5:35se portarsi dietro una foto
o un paio di scarpe. -
5:36 - 5:38Immaginate come, appunto,
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5:38 - 5:41questo possa avere aumentato
il coinvolgimento dei ragazzi -
5:41 - 5:45li abbia aiutati davvero
- e, questa volta, loro - -
5:45 - 5:47a mettersi nei panni di qualcun altro
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5:47 - 5:51e a sviluppare un pensiero critico
e una maggiore consapevolezza. -
5:52 - 5:55L'ultima storia che vi voglio raccontare
è quella di Lorenzo. -
5:56 - 5:57Questo non è mio nipote.
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5:58 - 6:04Frequenta la quarta superiore
e sta facendo un corso per imparare Unity -
6:05 - 6:08Unity è uno dei linguaggi professionali
per sviluppare videogiochi -
6:08 - 6:10Lui vorrebbe lavorare in quel settore.
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6:11 - 6:14Quindi quando il suo insegnante
gli ha detto che quest'anno -
6:14 - 6:19avrebbe partecipato a una game jam
nell'arco dell'alternanza scuola-lavoro -
6:19 - 6:21non si è lasciato scappare l'opportunità.
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6:22 - 6:26Le game jam sono delle maratone
di sviluppo di videogiochi -
6:26 - 6:30in cui sviluppatori, game designer,
sound designer, artisti -
6:30 - 6:35ma anche non professionisti, studenti,
si ritrovano in un weekend -
6:36 - 6:39e sviluppano un prototipo di gioco
su un tema dato. -
6:40 - 6:42Lo fanno per passione, perché gli piace.
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6:43 - 6:46Le game jam permettono appunto
di sviluppare alcune abilità -
6:47 - 6:50come lavorare insieme
con persone che non si conoscono -
6:50 - 6:56con una pressione legata al fatto
che devono produrre un risultato -
6:56 - 6:58in un tempo breve
con delle risorse limitate. -
6:58 - 7:02Devono ridefinire il problema,
fare brainstorming -
7:02 - 7:05ed è uno sforzo anche impegnativo
sul piano fisico -
7:05 - 7:09perché devono lavorare ininterrottamente
per due giorni e due notti. -
7:09 - 7:11Però lo fanno tutti nello stesso spazio
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7:11 - 7:16e questo crea un senso
di comunità e di condivisione. -
7:16 - 7:19Per questo penso
che un approccio di questo tipo -
7:19 - 7:21possa essere utile anche a scuola
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7:22 - 7:25perché non sappiamo ancora
come sarà la scuola del XXI secolo. -
7:26 - 7:29Forse non ci saranno più i voti,
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7:29 - 7:33forse cambieranno le scansioni
dei tempi e degli spazi, -
7:33 - 7:37forse ci saranno delle materie diverse,
ci saranno delle materie in meno -
7:37 - 7:39perché forse studiamo troppe cose.
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7:39 - 7:41Ci saranno dei corsi più astratti.
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7:41 - 7:45Un esempio, per esempio,
è quello di fare delle sfide -
7:45 - 7:46dare a dei ragazzi dei progetti
-
7:46 - 7:50che possono sviluppare in modo autonomo
con un piccolo budget -
7:50 - 7:52perché magari vogliono fare
delle esperienze. -
7:53 - 7:56Il lavoro di domani
non sappiamo come sarà: -
7:56 - 7:59forse sarà meno ripetitivo,
sarà meno faticoso. -
7:59 - 8:01Però serviranno abilità diverse,
servirà empatia, -
8:02 - 8:06capacità di comunicare con persone
con una cultura diversa dalla nostra; -
8:06 - 8:10saper collaborare, analizzare problemi
e prendere decisioni -
8:10 - 8:13i videogiochi forse
in questo possono aiutarci -
8:14 - 8:17ed è compito degli insegnanti
svelare ai ragazzi -
8:17 - 8:21che attraverso questi sistemi possono
sviluppare queste competenze. -
8:22 - 8:27Perché l'importante è che la scuola deve
dare motivazione e ottimismo ai ragazzi, -
8:27 - 8:29perché credano nelle loro capacità
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8:30 - 8:34e non abbiano paura di affrontare
un futuro troppo difficile per loro. -
8:34 - 8:38Ma ancora più importante
è che lo facciano per tutti -
8:38 - 8:40perché come abbiamo visto,
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8:41 - 8:44la scuola è fondamentale
per il benessere degli adulti. -
8:44 - 8:46Ed è per questo che Matteo
domani tornerà a scuola. -
8:47 - 8:48Grazie.
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8:48 - 8:51(applauso)
- Title:
- Videogiochi per crescere | Eleonora Pantò | TEDxTorino
- Description:
-
La vita sullo schermo inizia sempre prima ma la scuola non riesce a stare al passo. In molte classi la lezione è ancora di stampo accademico e incentrata sul sistema - libro.
La scuola ha un ruolo centrale nella crescita ed è necessario ripensarla perché non serve più preparare per un ruolo e una funzione definita.
Creatività, curiosità, capacità di ridefinizione dei problemi e auto organizzazione, sono competenze sempre più necessarie.
I videogiochi possono essere una buona palestra per esercitarsi in strutture adattabili e negoziabili e capire il valore dell’errore.Eleonora Pantò si occupa di innovazione tecnologica nell’educazione per CSP, centro di ricerca piemontese. Adotta la metodologia living lab in progetti locali ed internazionali sull’utilizzo dei videogiochi nella didattica, sulla formazione online aperta e massiva (MOOC) e cura community online sulla conoscenza del mare e sull’internet delle cose. Ha promosso la costituzione dell’Associazione Dschola per l’uso delle tecnologie a scuola ed è past president dell’Associazione Europea Media & Learning, sui media digitali nell’apprendimento. Collabora ad iniziative per l’uso consapevole del web e sul tema donne e STEAM. Ha contribuito all’avvio della sezione italiana di Global Voices Online. Ha progettato e realizzato i primi siti web della pubblica amministrazione piemontese ed è stata coordinatrice didattica per un ente di formazione professionale. Con l’editore Apogeo ha pubblicato “Internet per la Didattica” e “Gens electrica”. Scrive sul suo blog Puntopanto
This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at http://ted.com/tedx
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- Italian
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