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Non fallire velocemente, fallisci consapevolmente

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    [Video contenente linguaggio esplicito
    Consigliato a un pubblico adulto]
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    Se tornassimo nell'anno 800 a.C.,
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    in Grecia, vedremmo che i mercanti
    i cui affari andavano a rotoli
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    erano obbligati a sedere nella piazza
    del mercato con un cesto sopra la testa.
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    Nell'Italia premoderna,
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    gli imprenditori falliti,
    che avevano debiti insoluti,
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    venivano portati completamente
    nudi nella pubblica piazza
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    dove dovevano sbattere il sedere
    contro una pietra speciale
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    mentre la folla li derideva.
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    Nel XVII secolo in Francia,
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    gli imprenditori falliti venivano
    portati al centro del mercato,
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    dove veniva annunciato pubblicamente
    l'inizio della loro bancarotta.
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    E per evitare l'arresto immediato,
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    dovevano indossare un berretto verde
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    in modo che tutti sapessero
    che erano dei falliti.
  • 0:54 - 0:57
    Ovviamente questi sono esempi estremi.
  • 0:57 - 0:59
    Ma è bene ricordare
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    che quando puniamo
    eccessivamente chi fallisce,
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    reprimiamo l'innovazione
    e la creazione di imprese,
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    i motori della crescita economica
    di qualsiasi nazione.
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    Il tempo è passato e oggi non umiliamo più
    pubblicamente gli imprenditori falliti.
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    E i loro fallimenti
    non vengono trasmessi sui social media.
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    In realtà, penso che ognuno di noi
    abbia provato il dolore del fallimento.
  • 1:26 - 1:29
    Ma non condividiamo i dettagli
    di queste esperienze.
  • 1:29 - 1:33
    E lo capisco perfettamente, amici,
    ci sono passata anch'io.
  • 1:33 - 1:35
    Avevo un'impresa che è fallita
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    e parlare di questa storia
    era davvero difficile.
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    Infatti, mi ci sono voluti sette anni,
    una bella dose di vulnerabilità
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    e la compagnia dei miei amici.
  • 1:47 - 1:49
    Questa è la storia del mio fallimento.
  • 1:49 - 1:54
    Quando ero al college a studiare economia,
    conobbi un gruppo di donne indigene.
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    Vivevano in una comunità rurale povera
  • 1:57 - 2:00
    nello stato di Puebla,
    nel Messico centrale.
  • 2:00 - 2:03
    Creavano dei bellissimi
    prodotti artigianali.
  • 2:03 - 2:06
    E quando le conobbi e vidi i loro lavori,
  • 2:06 - 2:08
    decisi di aiutarle.
  • 2:09 - 2:12
    Insieme a dei miei amici,
    fondai un'impresa sociale
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    con l'obiettivo di aiutare le donne
    a crearsi un flusso di reddito
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    e a migliorare la loro qualità di vita.
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    Facemmo tutto seguendo le regole,
  • 2:22 - 2:25
    come avevamo imparato
    alla facoltà di Economia.
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    Avevamo investitori,
  • 2:26 - 2:32
    passammo molto tempo a costruire
    l'impresa e a preparare le donne.
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    Ma presto ci rendemmo conto
    che eravamo dei principianti.
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    I prodotti fatti a mano
    non venivano venduti
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    e il piano finanziario che avevamo fatto
    era del tutto irrealistico.
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    In effetti, lavorammo
    per anni senza uno stipendio,
  • 2:48 - 2:50
    sperando che sarebbe successo un miracolo,
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    che sarebbe magicamente arrivata
    una grande compratrice
  • 2:53 - 2:55
    e avrebbe reso redditizia l'attività.
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    Ma quel miracolo non avvenne mai.
  • 2:59 - 3:02
    Alla fine dovemmo chiudere l'impresa,
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    e questo mi spezzò il cuore.
  • 3:05 - 3:08
    Iniziai tutto per creare
    un impatto positivo
  • 3:08 - 3:10
    sulla vita degli artigiani.
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    E mi sembrava di aver fatto il contrario.
  • 3:14 - 3:16
    Mi sentivo così in colpa
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    che decisi di nascondere questo fallimento
  • 3:18 - 3:23
    dalle mie conversazioni
    e dal mio curriculum per anni.
  • 3:23 - 3:25
    Non conoscevo altri imprenditori falliti
  • 3:25 - 3:29
    e pensavo di essere
    l'unica perdente al mondo.
  • 3:30 - 3:35
    Una notte, sette anni dopo,
    ero fuori con degli amici
  • 3:35 - 3:38
    e parlavamo della vita dell'imprenditore.
  • 3:38 - 3:42
    E, ovviamente, venne fuori
    la questione del fallimento.
  • 3:42 - 3:47
    Decisi di confessare ai miei amici
    la storia della mia impresa fallita.
  • 3:47 - 3:50
    E loro raccontarono storie simili.
  • 3:50 - 3:55
    In quel momento, nella mia testa
    apparve un pensiero molto chiaro:
  • 3:55 - 3:57
    tutti i miei amici sono dei falliti.
  • 3:57 - 3:59
    (Risate)
  • 3:59 - 4:02
    Parlando seriamente,
    quella notte capii
  • 4:02 - 4:06
    che A: non ero l'unica perdente al mondo,
  • 4:06 - 4:11
    e B: che tutti nascondiamo dei fallimenti.
  • 4:11 - 4:12
    Ditemi se non è vero.
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    Quella notte fu come un esorcismo per me.
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    Capii che condividere i propri fallimenti
    ti rende più forte, non più debole.
  • 4:23 - 4:26
    Ed essere vulnerabile
  • 4:26 - 4:30
    mi ha aiutato a legare con gli altri
    in modo più profondo e più significativo
  • 4:30 - 4:34
    e ad accogliere lezioni di vita
    che prima non avrei imparato.
  • 4:35 - 4:37
    In seguito a questa esperienza
  • 4:37 - 4:41
    di condivisione di storie di attività
    che non avevano funzionato,
  • 4:41 - 4:43
    decidemmo di creare
    una piattaforma di eventi
  • 4:43 - 4:46
    per aiutare altri a condividere
    le loro storie di fallimento.
  • 4:46 - 4:49
    E la chiamammo Notti delle Cazzate.
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    Anni dopo creammo anche
    un centro di ricerca
  • 4:53 - 4:55
    dedicato alle storie di fallimenti
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    e alle loro implicazioni
    su attività, persone e società
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    e, visto che ci piacciono i nomi fichi,
    lo chiamammo "Istituto del Fallimento".
  • 5:05 - 5:08
    È stato sorprendente vedere
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    che quando un'imprenditrice
    sale su un palco
  • 5:10 - 5:12
    e racconta la storia di un fallimento,
  • 5:12 - 5:16
    riesce davvero a godersi l'esperienza.
  • 5:16 - 5:20
    Non deve essere un momento
    di vergogna o imbarazzo,
  • 5:20 - 5:22
    come era in passato.
  • 5:22 - 5:24
    È un'opportunità per condividere
    lezioni apprese
  • 5:24 - 5:26
    e costruire empatia.
  • 5:26 - 5:28
    Abbiamo scoperto anche
  • 5:28 - 5:33
    che quando i membri di un team
    parlano dei fallimenti, accade una magia.
  • 5:33 - 5:37
    I legami si rafforzano
    e la collaborazione si fa più semplice.
  • 5:38 - 5:40
    Con i nostri eventi e progetti di ricerca,
  • 5:40 - 5:43
    abbiamo scoperto alcune cose interessanti.
  • 5:43 - 5:47
    Ad esempio, gli uomini e le donne
    reagiscono in maniera diversa
  • 5:47 - 5:49
    al fallimento di un'attività.
  • 5:49 - 5:52
    La reazione più diffusa tra gli uomini
  • 5:52 - 5:56
    è iniziare una nuova attività
    entro un anno dal fallimento,
  • 5:56 - 5:58
    ma in un settore diverso,
  • 5:58 - 6:01
    mentre le donne decidono
    di cercare un lavoro
  • 6:01 - 6:04
    e posticipare l'avvio
    di una nuova attività.
  • 6:04 - 6:07
    La nostra ipotesi è che ciò accada
  • 6:07 - 6:11
    perché le donne tendono a soffrire
    di più della sindrome dell'impostore.
  • 6:11 - 6:16
    Crediamo di aver bisogno di qualcos'altro
    per essere delle brave imprenditrici.
  • 6:16 - 6:22
    Ma ho visto che in moltissimi casi
    le donne hanno tutto ciò che serve.
  • 6:22 - 6:24
    Dobbiamo solo prendere l'iniziativa.
  • 6:25 - 6:26
    E, nel caso degli uomini,
  • 6:26 - 6:31
    è più frequente vedere che credono
    di avere conoscenze sufficienti
  • 6:31 - 6:35
    e di aver solo bisogno di metterle
    in pratica altrove, con più fortuna.
  • 6:36 - 6:38
    Un'altra scoperta interessante è stata
  • 6:38 - 6:43
    che ci sono differenze regionali
    nel modo di affrontare il fallimento.
  • 6:44 - 6:46
    Ad esempio, la reazione più comune
  • 6:46 - 6:49
    al fallimento di un'attività
    nel continente americano
  • 6:49 - 6:52
    è tornare a scuola.
  • 6:52 - 6:56
    In Europa, invece, la reazione più diffusa
    è cercare un terapista.
  • 6:56 - 6:59
    (Risate)
  • 6:59 - 7:03
    Non sappiamo quale sia
    la migliore reazione a un fallimento,
  • 7:03 - 7:07
    ma è un aspetto che studieremo in futuro.
  • 7:08 - 7:11
    Un'altra scoperta curiosa è stato
  • 7:11 - 7:17
    il profondo impatto che la politica
    pubblica ha sugli imprenditori falliti.
  • 7:17 - 7:19
    Per esempio, nel mio paese, in Messico,
  • 7:19 - 7:23
    la regolamentazione è così rigida
  • 7:23 - 7:28
    che potrebbero occorrere molto tempo
    e molto denaro per chiudere un'attività.
  • 7:28 - 7:30
    Partiamo dai soldi.
  • 7:30 - 7:32
    Nel migliore dei casi,
  • 7:32 - 7:35
    ovvero quando non si hanno
    problemi con soci,
  • 7:35 - 7:38
    fornitori, clienti, dipendenti,
  • 7:38 - 7:40
    nel migliore dei casi,
  • 7:40 - 7:44
    la chiusura ufficiale di un'attività
    vi costerà 2000 dollari,
  • 7:44 - 7:46
    che sono molti soldi in Messico.
  • 7:46 - 7:48
    Le persone con un salario minimo
  • 7:48 - 7:52
    dovrebbero lavorare 15 mesi
    per mettere da parte questa somma.
  • 7:53 - 7:55
    Adesso parliamo del tempo.
  • 7:55 - 7:58
    Come forse saprete, in gran parte
    dei paesi in via di sviluppo,
  • 7:58 - 8:02
    l'aspettativa media di vita
    di un'attività è di due anni.
  • 8:03 - 8:09
    In Messico, il processo di chiusura
    ufficiale di un'attività dura due anni.
  • 8:10 - 8:13
    Che cosa succede se l'aspettativa
    media di vita di un'attività
  • 8:13 - 8:18
    è così simile al tempo che richiederebbe
    per chiuderla se non dovesse funzionare?
  • 8:19 - 8:22
    Ovviamente ciò scoraggia
    l'avviamento di attività
  • 8:22 - 8:24
    e promuove l'economia sommersa.
  • 8:25 - 8:27
    Infatti, ricerche di econometria
    hanno dimostrato
  • 8:27 - 8:30
    che se il processo
    di dichiarazione di bancarotta
  • 8:30 - 8:33
    richiedesse meno tempo e denaro,
  • 8:33 - 8:36
    entrerebbero sul mercato
    più aziende nuove.
  • 8:36 - 8:39
    Per questo motivo, nel 2017,
  • 8:39 - 8:43
    abbiamo proposto una serie
    di raccomandazioni di politica pubblica
  • 8:43 - 8:47
    per il procedimento di chiusura
    ufficiale di attività in Messico.
  • 8:47 - 8:49
    Per un intero anno,
  • 8:49 - 8:52
    abbiamo lavorato
    con imprenditori di tutto il paese
  • 8:52 - 8:54
    e con il Congresso.
  • 8:54 - 8:55
    E la buona notizia è
  • 8:55 - 8:58
    che abbiamo contribuito
    a cambiare la legge.
  • 8:58 - 8:59
    Evviva!
  • 8:59 - 9:03
    (Applausi)
  • 9:03 - 9:06
    L'idea è che quando entrerà
    in vigore una nuova normativa,
  • 9:06 - 9:11
    gli imprenditori potranno chiudere
    le loro attività con una procedura online,
  • 9:11 - 9:14
    che è più veloce e meno costosa.
  • 9:15 - 9:17
    (Sospiri)
  • 9:17 - 9:19
    La sera che inventammo
    Le Notti delle Cazzate,
  • 9:19 - 9:23
    non immaginavamo che il movimento
    sarebbe cresciuto così tanto.
  • 9:24 - 9:27
    Adesso siamo in 80 nazioni.
  • 9:27 - 9:30
    In quel momento, il nostro unico obiettivo
  • 9:30 - 9:33
    era mettere in evidenza
    l'argomento del fallimento.
  • 9:33 - 9:37
    Per aiutare i nostri amici a capire
    che è una cosa di cui si deve parlare.
  • 9:37 - 9:41
    Non è motivo di umiliazione,
    come era invece in passato,
  • 9:41 - 9:44
    o motivo di giubilo,
    come alcune persone dicono.
  • 9:45 - 9:48
    Infatti, voglio confessarvi una cosa.
  • 9:49 - 9:53
    Ogni volta che sento studenti
    o persone della Silicon Valley
  • 9:53 - 9:59
    vantarsi di fallire spesso e velocemente
    come se niente fosse, rabbrividisco.
  • 9:59 - 10:04
    Perché penso che ci sia un lato oscuro
    nel mantra "fallire velocemente".
  • 10:05 - 10:09
    Di sicuro fallire velocemente è un ottimo
    modo per velocizzare l'apprendimento
  • 10:09 - 10:11
    ed evitare di perdere tempo.
  • 10:11 - 10:15
    Ma temo che quando presentiamo
    agli imprenditori
  • 10:15 - 10:18
    il fallimento rapido
    come sola e unica opzione,
  • 10:18 - 10:20
    forse promuoviamo la pigrizia.
  • 10:20 - 10:24
    Promuoviamo che gli imprenditori
    si arrendano troppo facilmente.
  • 10:24 - 10:27
    Temo anche che la cultura
    del fallimento rapido
  • 10:27 - 10:31
    potrebbe minimizzare
    le conseguenze devastanti
  • 10:31 - 10:33
    del fallimento di un'attività.
  • 10:34 - 10:37
    Per esempio, quando chiusi
    la mia impresa sociale,
  • 10:37 - 10:43
    la cosa peggiore fu tornare
    nella comunità indigena
  • 10:43 - 10:46
    e dire alle donne
    che l'impresa era fallita
  • 10:46 - 10:47
    e che era colpa mia.
  • 10:48 - 10:53
    Alcuni potrebbero vederla
    come un'ottima opportunità per imparare,
  • 10:53 - 10:56
    ma la verità è che la chiusura
    di questa impresa
  • 10:56 - 10:59
    rappresentava molto più di quello.
  • 11:00 - 11:03
    Significava che le donne
    non avrebbero più ricevuto entrate
  • 11:03 - 11:05
    di cui avevano davvero bisogno.
  • 11:06 - 11:09
    Per questo motivo,
    voglio proporre una cosa.
  • 11:09 - 11:13
    Voglio dire che, proprio
    come accantoniamo l'idea
  • 11:13 - 11:16
    di umiliare pubblicamente
    gli imprenditori falliti,
  • 11:16 - 11:19
    dobbiamo anche accantonare l'idea
  • 11:19 - 11:22
    che fallire velocemente
    è sempre la miglior cosa.
  • 11:22 - 11:25
    E voglio proporre un nuovo mantra:
  • 11:25 - 11:28
    fallire consapevolmente.
  • 11:28 - 11:31
    Dobbiamo ricordare che le attività
    sono fatte di persone,
  • 11:31 - 11:35
    le attività non sono entità
    che compaiono e scompaiono
  • 11:35 - 11:38
    magicamente senza conseguenze.
  • 11:38 - 11:41
    Quando un'azienda muore,
    alcune persone perdono il lavoro.
  • 11:41 - 11:43
    E altre perdono denaro.
  • 11:43 - 11:47
    E nel caso di imprese verdi e sociali,
  • 11:47 - 11:51
    la morte di un'attività di questo tipo
    può avere un impatto negativo
  • 11:51 - 11:54
    sugli ecosistemi o sulle comunità
    che stavano cercando di aiutare.
  • 11:55 - 11:59
    Ma che cosa significa
    "fallire consapevolmente"?
  • 11:59 - 12:04
    Significa essere consapevoli
    dell'impatto, delle conseguenze
  • 12:04 - 12:06
    del fallimento di un'attività.
  • 12:07 - 12:09
    Tenere a mente le lezioni apprese.
  • 12:10 - 12:13
    Ed essere consapevoli della responsabilità
  • 12:13 - 12:16
    di condividere
    queste lezioni con il mondo.
  • 12:16 - 12:18
    Grazie.
  • 12:18 - 12:21
    (Applausi)
Title:
Non fallire velocemente, fallisci consapevolmente
Speaker:
Leticia Gasca
Description:

Celebriamo gli imprenditori coraggiosi la cui ingenuità li ha portati al successo, ma che cosa succede a quelli che falliscono? Fin troppo spesso nascondono le loro storie per la vergogna o l'umiliazione e si lasciano sfuggire una preziosa opportunità di crescita, dice l'autrice e imprenditrice Leticia Gasca. In questo intervento ben ponderato, Gasca invita gli imprenditori a parlare dei loro fallimenti e propone di sostituire il concetto di "fallire velocemente" con un nuovo mantra: fallire consapevolmente.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
12:34

Italian subtitles

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