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Dan Phillips: Case creative da cose riutilizzate

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    (Applausi)
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    Grazie molte.
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    Ho alcune foto,
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    e parlerò un po' di quanto
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    riesco a fare ciò che faccio.
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    Tutte queste case sono state costruite
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    in una percentuale che va dal 70 all'80% con materiale riciclato,
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    cose che erano destinate al trituratore, alla discarica, alle fiamme.
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    Era tutto perso.
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    Questa è la prima casa che ho costruito.
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    Questa doppia porta d'ingresso qui, con questa traversa a tre luci,
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    era destinata alla discarica.
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    C'è una piccola torretta qui.
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    E poi questi bottoni qui sui sostegni -
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    proprio qui -
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    questi sono noci di noce americano.
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    E questi bottoni qui,
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    queste sono uova di gallina.
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    Certo, prima si fa colazione,
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    e poi si riempie il guscio di silicone e si pittura e si smalta,
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    e si ottiene un bottone achitettonico
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    in un attimo.
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    Poi ecco uno sguardo all'interno.
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    Qui si può vedere la traversa a tre luci
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    con le finestre a ventaglio...
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    di certo un'antichità architettonica.
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    Destinate alla discarica.
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    Persino la serratura vale probabilmente 200 dollari.
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    Ogni cosa presente in cucina è stata recuperata.
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    Ci sono dei fornelli O'Keefe & Merritt del 1952,
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    se vi piace cucinare...ottimi fornelli.
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    Questa sale verso la torretta.
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    Ho avuto quella scala per 20 dollari,
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    inclusa la consegna a domicilio.
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    (Risate)
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    Poi, guardando su verso la torretta,
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    si vedono protuberanze e spunzoni e avvallamenti e così via.
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    Beh, se ciò vi rovina la vita,
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    allora non dovreste vivere lì.
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    (Risate)
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    Questa è la foto di una lavanderia,
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    e questa proprio qui è la forma di una scarpa.
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    E quelli sono quei pezzi di ferro che si vedono nei negozi di antiquariato.
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    Così io avevo uno di quelli,
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    quindi ho fatto un tipo di gadget low-tech
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    dove semplicemente si pesta la forma della scarpa
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    e la botola si apre, e si butta di sotto la biancheria da lavare.
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    E poi, se si è abbastanza furbi, va a finire in una cesta messa sulla lavatrice.
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    Se no, finisce nel gabinetto.
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    (Risate)
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    Questa è una vasca da bagno fatta da me,
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    fatta di pezzi di 5 per 10 cm.
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    Ho iniziato con un bordo
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    e le ho incollate e inchiodate in una superficie piana,
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    le ho messe sporgenti, e le ho girate,
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    poi ho fatto le due sagome da questo lato.
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    E' una vasca per due.
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    Dopo tutto, non è solo una questione di igiene,
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    ma c'è anche la possibilità di svago.
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    (Risate)
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    Poi questo rubinetto qui
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    è un pezzo di Maclura.
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    Ha un aspetto un po' fallico,
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    ma dopo tutto, è un bagno.
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    (Risate)
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    Questa è una casa basata su una lattina di Budweiser.
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    Non assomiglia a una lattina di birra,
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    ma il design di partenza è assolutamente inconfondibile.
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    Il design quasi a luppolo raggiunge la grondaia,
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    poi la composizione dentale proviene direttamente dai colori della lattina: rosso, bianco, blu e argento.
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    Poi queste staffe che passano al di sotto della grondaia
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    sono piccoli elementi di design che provengono dalla lattina.
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    Ho messo una lattina in una fotocopiatrice
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    e ho continuato ad ingrandire finché non ho raggiunto la dimensione voluta.
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    Poi, sulla lattina dice:
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    "Questa è la famosa birra Budweiser, non conosciamo nessun altra birra, bla, bla, bla."
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    Quindi l'abbiamo cambiato e abbiamo messo: "Questa è la famosa casa Budweiser.
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    Non conosciamo nessun altra casa" e così via dicendo.
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    E questa è una serratura a scatto. Ho avuto una staccionata degli anni Trenta fatta da una foggia,
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    che è una vera e propria potenza di macchina per lavorare il legno.
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    E mi hanno dato la staccionata, ma non mi hanno dato la foggia,
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    quindi ne abbiamo fatto una serratura a scatto.
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    Terrà fuori gli elefanti, lo giuro.
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    E senza dubbio, non abbiamo avuto problemi con gli elefanti.
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    (Risate)
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    La doccia è intesa per simulare un bicchiere di birra.
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    Ci sono bolle che salgono, poi schiuma in cima su mattonelle bitorzolute.
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    Dove potete trovare mattonelle bitorzolute? Beh, ovviamente non potete.
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    Ma io trovo un sacco di bagni, quindi semplicemente uccidete un bagno a martellate,
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    e allora avrete mattonelle bitorzolute.
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    E poi il rubinetto lì
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    è una spina per la birra.
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    (Risate)
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    Poi questo pannello di vetro
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    è lo stesso pannello di vetro
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    che c'è in ogni portone americano della classe media.
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    Ci hanno stancati, ormai è una specie di cliché.
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    Quindi se lo mettete in un portone, il design ne risente.
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    Quindi non mettetelo nel portone, mettetelo da qualche altre parte.
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    E' un bel pannello di vetro.
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    Ma poi se si mette sul portone,
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    le persone dicono: "Oh, state cercando di essere come quei tizi, e non ci siete riusciti."
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    Quindi non mettetelo lì.
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    Poi un altro bagno al piano di sopra.
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    Le luci qui sono le stesse che si trovano
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    in ogni atrio americano della classe media.
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    Non mettetele nell'atrio.
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    Mettetele nella doccia, o nell'armadio,
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    ma non nell'atrio.
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    Poi qualcuno mi ha dato un bidet, quindi ha un bidet.
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    (Risate)
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    Questa piccola casa qui,
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    questi rami sono fatti di bois d'ark o osage orange,
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    e queste foto continueranno a scorrere
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    mentre io parlo un po'.
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    Per poter fare ciò che faccio,
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    bisogna capire
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    cosa causa sprechi nell'industria edile.
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    Le nostre case sono diventate una merce,
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    e ne parlerò un po'.
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    Ma la prima causa di spreco probabilmente è dentro il nostro DNA.
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    Gli esseri umani hanno bisogno di mantenere coerenza
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    per la massa percettiva.
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    Cosa significa?
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    Significa che, ogni nostra percezione,
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    deve corrispondere a quella avuta prima,
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    o non c'è continuità,
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    e diventiamo un po' disorientati.
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    Quindi vi posso mostrare un oggetto mai visto prima.
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    Oh, è un telefono cellulare.
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    Ma questo non l'avete mai visto prima.
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    Quello che state facendo
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    è valutare lo schema delle caratteristiche strutturali,
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    e poi andare attraverso le vostre banche dati...trrrr, telefono cellulare.
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    Oh, è un telefono cellulare.
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    Se ne prendeste un pezzo,
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    direste: "Aspetta un attimo.
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    Non è un telefonino.
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    E' uno di quei nuovi telefonini di cioccolato."
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    (Risate)
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    E dovreste inserire una nuova categoria,
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    proprio tra telefonini e cioccolato.
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    Ecco perché lavoriamo l'informazione.
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    Quindi traslatelo all'industria edile,
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    se abbiamo un muro di pannelli di vetro, e un pannello è incrinato,
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    diciamo: "Oh mamma. E' crepato. Ripariamolo.
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    Portiamolo fuori, buttiamolo via così nessuno lo potrà più usare, e mettiamone uno nuovo."
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    Perché è quello che fate con un pannello incrinato.
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    Non importa che non influisca affatto sulle nostre vite.
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    Confonde soltanto quello schema previsto
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    e l'unità delle caratteristiche strutturali.
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    Comunque, se prendiamo un piccolo martello,
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    e incriniamo tutte le altre finestre,
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    allora abbiamo uno schema.
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    Perché la psicologia gestaltica enfatizza l'identificazione dello schema
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    oltre le parti che comprendono uno schema.
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    Diremo: "Oh, bello."
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    Quindi, questo mi è utile ogni giorno.
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    La ripetizione crea uno schema.
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    Se ho un centinaio di questi, e un centinaio di quelli,
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    non fa nessuna differenza sapere cosa siano questi e cosa quelli.
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    Se posso ripetere tutto, ho la possibilità di uno schema,
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    dalle noci di hickory alle uova di gallina, frammenti di vetro, rami.
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    Non fa nessuna differenza.
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    Questo causa un grande spreco nell'industria edile.
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    Secondo, Friedrich Nietzsche verso il 1885
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    ha scritto un libro intitolato "La nascita della tragedia."
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    E lì diceva
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    che le culture tendono a oscillare tra una o due prospettive.
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    Da un lato, abbiamo la prospettiva apollinea,
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    che è molto concreta e premeditata
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    e intellettualizzata
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    e perfetta.
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    Dall'altro lato dello spettro, abbiamo la prospettiva dionisiaca,
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    che è più votata alle passioni e all'intuizione,
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    tollerante degli aspetti ecologici e dei gesti umani.
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    Quindi il modo in cui una personalità apollinea fa una foto,
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    o appende una foto,
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    è che tira fuori un tacheometro
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    e un livello laser e un micrometro.
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    "Okay tesoro. Un millimetro a sinistra.
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    Ecco dove vogliamo fare la foto. Bene. Perfetto."
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    Dritta, inquadrata e centrata.
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    La personalità dionisiaca
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    fa la foto e se ne va...
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    (Risate)
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    Ecco la differenza.
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    Io ritraggo l'imperfezione.
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    Io ritraggo il processo naturale...
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    come John Dewey.
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    La struttura mentale apollinea crea montagne di scarti.
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    Se qualcosa non è perfetta,
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    se non si allinea con quel modello premeditato, cassonetto.
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    "Oops, graffio, spazzatura.
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    Oops questo, oops quello. Discarica. Discarica. Discarica."
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    La terza cosa è probabilmente...
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    la Rivoluzione Industriale iniziata nel Rinascimento
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    con la nascita dell'umanesimo
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    ha avuto poi un piccolo salto in avanti verso la Rivoluzione Francese.
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    Alla metà del XIX secolo, è fiorente.
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    E avevamo gingilli e aggeggi
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    e marchingegni che faranno tutto quello che
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    noi, fino a quel momento,
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    avevamo dovuto fare a mano.
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    Quindi adesso abbiamo materiali standardizzati.
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    Beh, gli alberi non crescono di 15 centimetri per 2
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    e 4 e 5 metri alti.
  • 8:24 - 8:26
    Creiamo montagne di rifiuti.
  • 8:26 - 8:28
    E stanno facendo un gran bel lavoro
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    lì nella foresta,
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    lavorando tutti i sottoprodotti della loro industria...
  • 8:32 - 8:35
    con OSB e tavolette di compensato e così via dicendo...
  • 8:35 - 8:37
    ma non fa bene
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    essere responsabili al punto di raccogliere nella foresta
  • 8:40 - 8:43
    se i consumatori stanno sprecando il raccolto al punto di consumarlo,
  • 8:43 - 8:45
    ed è ciò che sta succedendo.
  • 8:45 - 8:47
    E così se qualcosa non è standard,
  • 8:47 - 8:50
    "Oops, discarica. Oops questo. Oops deformato."
  • 8:50 - 8:52
    Se un 15 x 4 non è dritto,
  • 8:52 - 8:54
    si può riportare indietro.
  • 8:54 - 8:56
    "Oh, mi dispiace signore. Glie ne daremo uno dritto."
  • 8:56 - 8:59
    Beh, io rappresento tutte quelle cose storte,
  • 8:59 - 9:01
    perché la ripetizione crea gli schemi,
  • 9:01 - 9:03
    ed proviene da una prospettiva dionisiaca.
  • 9:03 - 9:05
    La quarta cosa
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    è che il lavoro è sproporzionatamente più caro dei materiali.
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    Beh, è solo un mito.
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    Ed ecco una storia: Tim Julles, uno dei ragazzi ai quali ho insegnato,
  • 9:13 - 9:15
    gli ho detto: "Tim, è il momento.
  • 9:15 - 9:18
    Ho un lavoro per te come caposquadra in una squadra di costruzioni. E' il momento di andare."
  • 9:18 - 9:20
    "Dan, è solo che non credo di essere pronto."
  • 9:20 - 9:23
    "Jim, è il momento. Sei completo."
  • 9:23 - 9:25
    Così abbiamo iniziato.
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    E lui era lì fuori con il suo metro a nastro
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    che andava attraverso i cumuli di spazzatura, cercando materiale per lo stipite...
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    che è la tavola che si mette su una porta...
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    credendo che avrebbe impressionando il capo...è così che gli abbiamo insegnato a fare.
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    E il sovrintendente si avvicinò e disse: "Che stai facendo?"
  • 9:36 - 9:38
    "Oh, sto solo cercando materiale per lo stipite,"
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    aspettando di essere lodato.
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    Lui disse: "No, no. Non ti pago per ispezionare la spazzatura. Torna a lavoro."
  • 9:43 - 9:45
    E lui ebbe la forza di dire,
  • 9:45 - 9:47
    disse: "Lo sa, se mi pagasse
  • 9:47 - 9:49
    300 dollari all'ora,
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    potrei capire ciò che ha detto,
  • 9:51 - 9:54
    ma proprio in questo momento, le sto facendo risparmiare 5 dollari al minuto.
  • 9:54 - 9:56
    Faccia i conti."
  • 9:56 - 9:58
    (Risate)
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    "Ben detto Tulles. Da ora in avanti, cercate prima qui ragazzi."
  • 10:01 - 10:04
    E la cosa ironica è che non era molto bravo in matematica.
  • 10:04 - 10:07
    (Risate)
  • 10:07 - 10:09
    Ma di tanto in tanto si può accedere alla sala controllo,
  • 10:09 - 10:11
    e allora si possono spostare le manopole.
  • 10:11 - 10:14
    Ed ecco cos'è successo lì.
  • 10:14 - 10:16
    La quinta cosa è che forse dopo 2.500 anni,
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    Platone sta ancora trattando con noi nella sua nozione di forme perfette.
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    Ha detto che nelle nostre zucche abbiamo
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    l'idea perfetta di ciò che vogliamo,
  • 10:24 - 10:27
    e noi forziamo le risorse ambientali per favorirla.
  • 10:27 - 10:29
    Quindi abbiamo tutti in mente la casa perfetta,
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    il sogno americano, che è una casa...
  • 10:31 - 10:33
    la casa dei sogni.
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    Il problema è che non possiamo permettercela.
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    Quindi abbiamo il doppione del sogno americano,
  • 10:37 - 10:39
    che è una casa mobile.
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    Ora, c'è un flagello sul pianeta.
  • 10:42 - 10:44
    E' l'ipoteca mobiliare
  • 10:44 - 10:46
    proprio come i mobili, proprio come un'auto.
  • 10:46 - 10:49
    Compili l'assegno, e immediatamente si deprezza del 30%.
  • 10:49 - 10:51
    Dopo un anno, non si può più essere assicurati per tutto quello che contiene,
  • 10:51 - 10:53
    solo il 70%.
  • 10:53 - 10:55
    Normalmente dotata di 14 calibri per fili metallici.
  • 10:55 - 10:57
    Non c'è niente di male,
  • 10:57 - 10:59
    a meno che non gli chiediate di fare ciò che dovrebbero fare 12 calibri,
  • 10:59 - 11:01
    ed è ciò che succede.
  • 11:01 - 11:03
    Emana così tanta formaldeide
  • 11:03 - 11:06
    che c'è in vigore una legge federale
  • 11:06 - 11:08
    per avvisare i nuovi acquirenti di case
  • 11:08 - 11:11
    del pericolo della formaldeide nell'atmosfera.
  • 11:11 - 11:13
    Siamo stati insensibilmente stupidi?
  • 11:13 - 11:15
    I muri sono spessi così.
  • 11:15 - 11:18
    Il tutto ha il valore strutturale del mais.
  • 11:18 - 11:20
    (Risate)
  • 11:20 - 11:22
    "Pensavo che Palm Harbor Village fosse quaggiù."
  • 11:22 - 11:24
    "No, no. Questa notte c'è stato vento.
  • 11:24 - 11:26
    Adesso è sparito."
  • 11:26 - 11:29
    (Risate)
  • 11:29 - 11:32
    Poi quando si degradano, cosa ve ne fate?
  • 11:32 - 11:34
    Ora, tutto quello che,
  • 11:34 - 11:37
    quel modello apollineo, platonico
  • 11:37 - 11:40
    è ciò che l'industria edilizia afferma,
  • 11:40 - 11:42
    e ci sono diverse cose ad esacerbarlo.
  • 11:42 - 11:45
    Una è che tutti i professionisti,
  • 11:45 - 11:47
    tutti i marchi commerciali, i venditori,
  • 11:47 - 11:49
    gli ispettori, gli ingegneri, gli architetti,
  • 11:49 - 11:51
    la pensano tutti così.
  • 11:51 - 11:53
    E allo stesso modo arriva fino al consumatore
  • 11:53 - 11:55
    che richiede lo stesso modello.
  • 11:55 - 11:58
    E' una profezia che si avvererà di certo. Non possiamo venirne fuori.
  • 11:58 - 12:01
    Poi ecco arrivare gli operatori di mercato e i pubblicitari.
  • 12:01 - 12:03
    "Woo. Woohooo."
  • 12:03 - 12:06
    Compriamo cose delle quali non sapevamo di avere bisogno.
  • 12:06 - 12:08
    Tutto quello che dobbiamo fare è considerare
  • 12:08 - 12:10
    cosa ha fatto una compagnia con il carbonato di succo di prugna.
  • 12:10 - 12:12
    Che roba disgustosa.
  • 12:12 - 12:14
    (Risate)
  • 12:14 - 12:16
    Ma voi sapete cosa hanno fatto? Ci hanno buttato dentro una metafora
  • 12:16 - 12:18
    e hanno detto: "Io bevo Dottor Pepper..."
  • 12:18 - 12:21
    E molto presto, abbiamo iniziato a tracannarne litri,
  • 12:21 - 12:23
    milioni di litri.
  • 12:23 - 12:26
    Non c'erano nemmeno prugne vere...e non regolarizzava nemmeno l'intestino.
  • 12:26 - 12:28
    (Risate)
  • 12:28 - 12:30
    Santo cielo, peggiorava la situazione.
  • 12:30 - 12:33
    E ci siamo fatti incastrare immediatamente.
  • 12:33 - 12:35
    Poi un uomo di nome Jean-Paul Sartre scrisse un libro
  • 12:35 - 12:37
    intitolato "L'essere e il nulla."
  • 12:37 - 12:39
    E' una lettura piuttosto scorrevole.
  • 12:39 - 12:42
    Si può leggere tutto forse in due anni,
  • 12:42 - 12:45
    se si legge per otto ore al giorno.
  • 12:45 - 12:47
    Si parla del sé diviso.
  • 12:47 - 12:50
    Dice che gli esseri umani, quando sanno di essere soli, agiscono diversamente
  • 12:50 - 12:52
    rispetto a quando sanno di avere qualcuno intorno.
  • 12:52 - 12:55
    Quindi se sto mangiano gli spaghetti, e so di essere solo,
  • 12:55 - 12:57
    posso mangiare come un barbaro.
  • 12:57 - 13:00
    Posso pulirmi il muso sula manica...tovagliolo sul tavolo,
  • 13:00 - 13:03
    masticare con la bocca aperta, fare dei piccoli rumori,
  • 13:03 - 13:05
    grattarmi dove mi pare.
  • 13:05 - 13:07
    (Risate)
  • 13:07 - 13:09
    Ma non appena arriva qualcuno,
  • 13:09 - 13:11
    io dico: "Oh, c'è della salsa lì."
  • 13:11 - 13:13
    Tovagliolo sulle gambe, piccoli morsi,
  • 13:13 - 13:15
    mastico con la bocca chiusa, non mi gratto.
  • 13:15 - 13:17
    Quello che sto facendo
  • 13:17 - 13:20
    è esaudire le vostre aspettative
  • 13:20 - 13:23
    di come dovrei vivere la mia vita.
  • 13:23 - 13:25
    Io percepisco quell'aspettativa,
  • 13:25 - 13:27
    e quindi la assecondo,
  • 13:27 - 13:30
    e vivo la mia vita in base a quello che ci si aspetta che io faccia.
  • 13:30 - 13:32
    Questo succede anche nell'industria edile.
  • 13:32 - 13:35
    Ecco perché i nostri lotti sembrano tutti gli stessi.
  • 13:35 - 13:37
    A volte abbiamo persino
  • 13:37 - 13:39
    queste aspettative culturali formalizzate.
  • 13:39 - 13:41
    Scommetto che le vostre scarpe sono un paio perfetto.
  • 13:41 - 13:44
    Sono piuttosto sicuro, che le compriamo tutti così,
  • 13:44 - 13:47
    e nelle comunità chiuse,
  • 13:47 - 13:49
    abbiamo un'aspettativa formalizzata
  • 13:49 - 13:51
    con una associazione di proprietari di case.
  • 13:51 - 13:53
    A volte questi signori sono dei Nazisti,
  • 13:53 - 13:55
    santo cielo.
  • 13:56 - 13:59
    Questo esaspera e prosegue questo modello.
  • 13:59 - 14:02
    L'ultima cosa è il gregarismo.
  • 14:02 - 14:04
    Gli esseri umani sono una specie sociale.
  • 14:04 - 14:06
    Ci piace divertirci in gruppi,
  • 14:06 - 14:08
    proprio come gli gnu, come i leoni.
  • 14:08 - 14:10
    Gli gnu non si divertono con i leoni
  • 14:10 - 14:12
    perché i leoni mangiano gli gnu.
  • 14:12 - 14:14
    Gli esseri umani sono così.
  • 14:14 - 14:16
    Noi facciamo ciò che fanno quei gruppi
  • 14:16 - 14:18
    nei quali stiamo cercando di identificarci.
  • 14:18 - 14:21
    E questo si vede soprattutto nelle scuole medie.
  • 14:21 - 14:24
    Quei ragazzi, lavorano tutta l'estate,
  • 14:24 - 14:26
    si ammazzano di lavoro,
  • 14:26 - 14:28
    per potersi permettere
  • 14:28 - 14:30
    un paio di jeans firmati,
  • 14:30 - 14:32
    così che quando arriva settembre
  • 14:32 - 14:34
    possono entrare e dire:
  • 14:34 - 14:36
    "Sono importante oggi.
  • 14:36 - 14:38
    Vedi, guarda, non toccare i miei jeans firmati.
  • 14:38 - 14:41
    Vedo che tu non hai jeans firmati.
  • 14:41 - 14:43
    Tu non sei uno della bella gente.
  • 14:43 - 14:46
    Vedi, io sì. Vedi i miei jeans?"
  • 14:46 - 14:49
    E' già un buon motivo per far portare loro delle uniformi.
  • 14:49 - 14:52
    Quindi ciò succede anche nell'industria edile.
  • 14:52 - 14:54
    Abbiamo confuso
  • 14:54 - 14:56
    solo un pò
  • 14:56 - 14:58
    la gerarchia dei bisogni di Maslow.
  • 14:58 - 15:00
    Nel livello alla base
  • 15:00 - 15:02
    abbiamo i bisogni basilari...
  • 15:02 - 15:05
    riparo, abbigliamento, cibo, acqua, accoppiamento e via dicendo.
  • 15:05 - 15:08
    Secondo, la sicurezza. Terzo le relazioni.
  • 15:08 - 15:11
    Quarto lo status, l'auto stima...ovvero la vanità.
  • 15:11 - 15:14
    E stiamo prendendo la vanità e la stiamo spingendo quaggiù.
  • 15:14 - 15:17
    Quindi terminiamo
  • 15:17 - 15:19
    con le decisioni inutili
  • 15:19 - 15:21
    e non possiamo nemmeno permetterci le nostre ipoteche,
  • 15:21 - 15:24
    non possiamo nemmeno permetterci di mangiare niente se non fagioli.
  • 15:24 - 15:26
    Quindi, le nostre case
  • 15:26 - 15:28
    sono diventate una merce,
  • 15:28 - 15:31
    e ci vuole coraggio
  • 15:31 - 15:34
    per tuffarsi in queste primitive,
  • 15:34 - 15:37
    terrificanti parti di noi stessi
  • 15:37 - 15:40
    a prendere le nostre decisioni
  • 15:40 - 15:42
    e non rendere le nostre case una mercanzia,
  • 15:42 - 15:45
    ma renderle qualcosa che ribolle da origini seminali.
  • 15:45 - 15:47
    Ci vuole coraggio,
  • 15:47 - 15:50
    e, accidenti, a volte non ci riusciamo.
  • 15:50 - 15:52
    Ma va bene.
  • 15:52 - 15:54
    Se il fallimento vi distrugge,
  • 15:54 - 15:56
    allora non potete farlo.
  • 15:56 - 15:58
    Io fallisco sempre, ogni giorno,
  • 15:58 - 16:01
    e anche in modo clamoroso, ve lo giuro,
  • 16:01 - 16:03
    grossi, pubblici, umilianti,
  • 16:03 - 16:05
    imbarazzanti fallimenti.
  • 16:05 - 16:07
    Tutti indicano e ridono,
  • 16:07 - 16:09
    e dicono: "Ha provato per la quinta volta e ancora non funziona.
  • 16:09 - 16:11
    Che cretino."
  • 16:11 - 16:13
    All'inizio, arrivavano gli appaltatori e dicevano:
  • 16:13 - 16:15
    "Dan, sei davvero simpatico,
  • 16:15 - 16:17
    ma sai, questo non funziona.
  • 16:17 - 16:20
    Perché non fai questo? Perché non fai quello?"
  • 16:20 - 16:22
    E il tuo istinto è di dire:
  • 16:22 - 16:24
    "Perché non vi ficcate in bocca un uovo?"
  • 16:25 - 16:27
    Ma non lo dici,
  • 16:27 - 16:30
    perché loro sono il tuo obiettivo.
  • 16:30 - 16:32
    E quindi quello che abbiamo fatto...
  • 16:32 - 16:34
    e non solo nelle costruzioni,
  • 16:34 - 16:36
    ma nell'abbigliamento e con il cibo
  • 16:36 - 16:39
    e per i trasporti, l'energia...
  • 16:39 - 16:42
    ci siamo estesi giusto un po'.
  • 16:42 - 16:45
    E quando sono un po' sotto pressione,
  • 16:45 - 16:48
    ascolto le persone di tutto il mondo.
  • 16:48 - 16:50
    E possiamo avere inventato eccessi,
  • 16:50 - 16:52
    ma il problema dei rifiuti
  • 16:52 - 16:55
    è universale.
  • 16:55 - 16:58
    Siamo nei guai.
  • 16:58 - 17:01
    E non porto a tracolla cinture piene di munizioni
  • 17:01 - 17:03
    né indosso una bandana rossa,
  • 17:03 - 17:05
    ma siamo chiaramente nei guai.
  • 17:05 - 17:07
    E quello che dobbiamo fare
  • 17:07 - 17:09
    è riconnetterci
  • 17:09 - 17:12
    con quelle parti primitive di noi stessi
  • 17:12 - 17:14
    e prendere delle decisioni
  • 17:14 - 17:17
    e dire: "Sai, credo che mi piacerebbe
  • 17:17 - 17:19
    mettere mettere dei CD su quel muro lì.
  • 17:19 - 17:22
    Che ne dici cara?"
  • 17:22 - 17:24
    Se non funziona, si tirano giù.
  • 17:25 - 17:28
    Quello di cui abbiamo bisogno è ricollegarci con chi siamo davvero,
  • 17:28 - 17:30
    ed è di certo emozionante.
  • 17:30 - 17:32
    Grazie molte.
  • 17:32 - 17:36
    (Applausi)
Title:
Dan Phillips: Case creative da cose riutilizzate
Speaker:
Dan Phillips
Description:

In questo discorso divertente e penetrante da TEDxHouston, il costruttore Dan Phillips ci porta in giro per una dozzina di case che ha costruito in Texas usando materiali riciclati e riutilizzati in modi estremamente creativi. Dettagli di un design geniale e low-tech rinfrescheranno i vostri stimoli creativi.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
17:37
Maria Gitto added a translation

Italian subtitles

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