Dovremmo semplificare l'ortografia?
-
0:01 - 0:05A scuola perdemmo molto tempo
imparando l'ortografia. -
0:06 - 0:12Ancora oggi, i ragazzi perdono molto tempo
a scuola con l'ortografia. -
0:13 - 0:16Per questo voglio condividere
con voi una domanda. -
0:18 - 0:21"C'è bisogno di una nuova ortografia?"
-
0:22 - 0:24Io credo di sì, ce n'è bisogno.
-
0:24 - 0:29O meglio, credo ci sia bisogno
di semplificare quella che abbiamo. -
0:29 - 0:33Né la domanda né la risposta
sono nuove nella lingua spagnola. -
0:34 - 0:38Si ripetono di secolo in secolo
da molto tempo, -
0:38 - 0:43da quando nel 1492, nella prima grammatica
della lingua castigliana, -
0:44 - 0:49Antonio de Nebrija stabilì un principio
d'ortografia semplice e chiaro: -
0:50 - 0:52"Dobbiamo scrivere come pronunciamo
-
0:52 - 0:55e pronunciare come scriviamo."
-
0:55 - 0:58A ogni suono doveva
corrispondere una lettera, -
0:58 - 1:01ogni lettera doveva rappresentare
un solo suono, -
1:02 - 1:07e quelle che non rappresentavano
nessun suono dovevano essere eliminate. -
1:08 - 1:10Questo criterio, il criterio fonetico,
-
1:10 - 1:14quello che dice che dobbiamo scrivere
in base a come pronunciamo, -
1:14 - 1:19è e non è alla base dell'ortografia
come si intende oggi. -
1:19 - 1:23Lo è, perché lo spagnolo,
a differenza di altre lingue -
1:23 - 1:25come l'inglese o il francese,
-
1:25 - 1:27ha sempre avuto una forte resistenza
-
1:27 - 1:32allo scrivere troppo diversamente
da come si pronuncia. -
1:32 - 1:35Però non lo è perché,
quando nel diciottesimo secolo -
1:35 - 1:39si decise come uniformare
la scrittura nella lingua spagnola, -
1:39 - 1:43ci fu un altro criterio che guidò
buona parte delle decisioni. -
1:43 - 1:46Quest'altro criterio
fu quello etimologico, -
1:46 - 1:48che dice che dobbiamo scrivere
-
1:48 - 1:51in base a come le parole erano scritte
nella loro lingua originale: -
1:51 - 1:53in latino e in greco.
-
1:53 - 1:57E così ci ritroviamo con acca mute,
che scriviamo ma non pronunciamo. -
1:57 - 2:00Così ci ritroviamo con bi e vu,
-
2:00 - 2:03che a differenza di quello
che pensa molta gente -
2:03 - 2:07non sono mai state pronunciate
diversamente nella lingua castigliana. -
2:07 - 2:12Così ci ritroviamo con gi che suonano
aspre come in "gente", -
2:12 - 2:14e a volte suonano dolci come in "gato",
-
2:14 - 2:18Così ci ritroviamo con ci, esse e zeta,
-
2:18 - 2:22tre lettere che in certe regioni di lingua
spagnola corrispondono ad un suono, -
2:22 - 2:25e in altre a due, però in nessuna a tre.
-
2:26 - 2:28Non vi sto dicendo nulla
-
2:28 - 2:31che non sappiate già
per esperienza personale. -
2:32 - 2:35Tutti noi siamo andati a scuola,
-
2:35 - 2:39tutti noi abbiamo investito tanto tempo
nell'apprendimento, -
2:39 - 2:44tanto di questo tempo
di cervello plastico infantile -
2:44 - 2:45in dettati,
-
2:45 - 2:50a memorizzare regole ortografiche
piene, tuttavia, di eccezioni. -
2:51 - 2:55Ci hanno trasmesso in molti modi,
impliciti ed espliciti, -
2:55 - 2:57l'idea che nell'ortografia
-
2:57 - 3:00ci fosse in gioco qualcosa di fondamentale
della nostra formazione. -
3:01 - 3:04Tuttavia ho la sensazione
-
3:04 - 3:07che i maestri non si sono chiesti
perché fosse tanto importante. -
3:07 - 3:10Inoltre, non si sono fatti
una domanda a monte, -
3:10 - 3:13Qual era la funzione dell'ortografia?
-
3:14 - 3:17A che serve l'ortografia?
-
3:19 - 3:21E la verità è che quando
ci si fa questa domanda -
3:21 - 3:25la risposta è parecchio più semplice
e meno trascendentale -
3:25 - 3:26di quanto si creda.
-
3:27 - 3:31L'ortografia serve
a uniformare la scrittura, -
3:31 - 3:33in modo che tutti scrivano
nello stesso modo. -
3:33 - 3:38E di conseguenza che sia più
facile leggere quello che abbiamo scritto. -
3:38 - 3:41Però in contrapposizione
con altri aspetti della lingua, -
3:41 - 3:44come la punteggiatura ad esempio,
-
3:44 - 3:50nell'ortografia non è coinvolta
nessuna abilità espressiva individuale. -
3:50 - 3:52Nella punteggiatura sì.
-
3:52 - 3:56Con la punteggiatura posso decidere
di cambiare il senso di una frase. -
3:56 - 3:57Con la punteggiatura
-
3:58 - 4:02posso imporre un ritmo particolare
a quello che sto scrivendo, -
4:02 - 4:04con l'ortografia no.
-
4:04 - 4:07Con l'ortografia o è giusto o è sbagliato
-
4:07 - 4:11a seconda che sia conforme o no
alle norme in vigore. -
4:12 - 4:17Però allora, non avrebbe
più senso semplificare tali norme -
4:17 - 4:23e rendere più facile insegnare, imparare
e utilizzare correttamente l'ortografia? -
4:24 - 4:28Non avrebbe più senso
semplificare le norme in vigore -
4:28 - 4:30in modo che tutto questo tempo
-
4:30 - 4:33che oggi dedichiamo
all'insegnamento dell'ortografia -
4:34 - 4:36lo potremmo dedicare
ad altre questioni della lingua -
4:36 - 4:41la cui complessità
merita davvero il tempo e lo sforzo? -
4:42 - 4:47Non sto proponendo
di abolire l'ortografia, -
4:47 - 4:51o che ognuno scriva come vuole.
-
4:52 - 4:56La lingua è uno strumento di uso comune
-
4:56 - 4:57e pertanto
-
4:57 - 5:02mi sembra fondamentale che la usiamo
seguendo criteri comuni. -
5:02 - 5:04Però mi sembra altrettanto fondamentale
-
5:04 - 5:08che questi criteri comuni siano
i più semplici possibile, -
5:08 - 5:12soprattutto perché
se semplifichiamo l'ortografia spagnola -
5:12 - 5:15non stiamo abbassando il livello;
-
5:15 - 5:18quando si semplifica l'ortografia
-
5:18 - 5:21la qualità della lingua
non ne risente affatto. -
5:22 - 5:26Io lavoro tutti i giorni
con la letteratura del Secolo d'Oro, -
5:26 - 5:30leggo Garcilaso, Cervantes,
Góngora, Quevedo, -
5:30 - 5:33che a volte scrivono "hombre" senz'acca,
-
5:33 - 5:36a volte scrivono "escribir" con la vu,
-
5:36 - 5:38e ho ben chiaro
-
5:38 - 5:44che la differenza tra quei testi
e i nostri è puramente convenzionale, -
5:44 - 5:47o di mancanza di convenzioni
nella loro epoca. -
5:47 - 5:49Però non di qualità.
-
5:50 - 5:53Però lasciatemi tornare ai maestri
-
5:53 - 5:56perché sono personaggi chiave
di questa storia. -
5:56 - 6:02Menzionavo poco fa
questa insistenza un po' sconsiderata -
6:02 - 6:04con cui i maestri ci massacrano
-
6:04 - 6:06con l'ortografia.
-
6:06 - 6:10La verità è
che per come stanno le cose, -
6:10 - 6:12questo ha totalmente senso.
-
6:12 - 6:14Nella nostra società,
-
6:14 - 6:17l'ortografia funziona
come un rilevatore di precisione -
6:17 - 6:22che permette di distinguere il colto
dal rozzo, l'erudito dall'ignorante, -
6:22 - 6:27indipendentemente dal contenuto
che si stia scrivendo. -
6:27 - 6:30Una persona può ottenere o meno un lavoro
-
6:30 - 6:33per un'acca messa o dimenticata.
-
6:33 - 6:36Può diventare oggetto di scherno
-
6:36 - 6:39per una bi messa male.
-
6:39 - 6:41Allora, in un contesto del genere,
-
6:41 - 6:45ovvio che ha senso dedicare
tutto questo tempo all'ortografia. -
6:46 - 6:48Ma non dobbiamo dimenticare
-
6:48 - 6:51che nel corso della storia
della lingua spagnola -
6:51 - 6:53furono sempre maestri
-
6:53 - 6:57o individui legati
all'insegnamento delle basi della lingua -
6:57 - 6:59che hanno spinto riforme ortografiche,
-
6:59 - 7:02che si sono resi conto
che l'ortografia spagnola -
7:02 - 7:06a volte aveva ostacoli
nel trasmettere la conoscenza. -
7:06 - 7:08Nel nostro caso, per esempio,
-
7:08 - 7:12Sarmiento insieme ad Andrés Bello,
sviluppò la più grande riforma ortografica -
7:12 - 7:16che sia mai esistita
nella lingua spagnola, -
7:16 - 7:20che fu quella del Cile
a metà del diciannovesimo secolo. -
7:22 - 7:26Perché allora non prendere
il posto di questi maestri -
7:26 - 7:30e cominciare ad avanzare nell'ortografia?
-
7:30 - 7:33Io qui, nell'intimità di noi 10000
-
7:33 - 7:35vorrei mettere sul tavolo
-
7:35 - 7:39alcune modifiche che mi sembra
ragionevole cominciare a discutere. -
7:40 - 7:43Eliminiamo l'acca muta.
-
7:43 - 7:48Lì dove ora mettiamo un'acca,
ma non pronunciamo nulla -
7:48 - 7:49non scriviamo nulla.
-
7:49 - 7:50(Applausi)
-
7:50 - 7:53Faccio fatica ad immaginare
quale vincolo sentimentale -
7:53 - 7:58possa giustificare per qualcuno
tutti i disagi che causa l'acca muta. -
7:58 - 8:00Bi e vu, dicevamo prima,
-
8:00 - 8:03non si sono mai differenziate
nella lingua castigliana, -
8:03 - 8:04(Applausi)
-
8:04 - 8:07scegliamone una qualunque delle due,
possiamo discuterne, sederci, -
8:07 - 8:11ognuno avrà le sue preferenze,
ognuno potrà argomentare. -
8:11 - 8:14Teniamone una, eliminiamo l'altra.
-
8:14 - 8:17Gi e J, distribuiamo le funzioni,
-
8:17 - 8:21lasciamo alla gi il suono dolce,
"gato","mago","águila", -
8:21 - 8:25e che la j si tenga il suono aspro,
-
8:25 - 8:30"jarabe", "jirafa","gente","argentino".
-
8:30 - 8:36E ci, esse e zeta è un caso interessante
-
8:36 - 8:40perché mostra che il criterio fonetico
deve essere una guida, -
8:40 - 8:43ma non può essere un principio assoluto.
-
8:43 - 8:48In alcuni casi le differenze
di pronuncia si devono rispettare. -
8:48 - 8:50Ora, dicevo prima, ci, esse e zeta
-
8:50 - 8:54in alcuni posti corrispondono
ad un suono, in altri a due, -
8:54 - 8:59se da tre lettere scendiamo a due,
stiamo tutti meglio. -
9:00 - 9:05A qualcuno questi cambiamenti
potrebbero sembrare un po' drastici. -
9:05 - 9:07Non lo sono tanto.
-
9:07 - 9:11La Real Academia Española,
tutte le accademie della lingua, -
9:11 - 9:15convengono che l'ortografia
debba subire trasformazioni, -
9:16 - 9:20che la lingua è legata alla storia,
alle tradizioni e ai costumi, -
9:20 - 9:25ma che è anche uno strumento
pratico d'uso quotidiano -
9:25 - 9:30e a volte questo attaccamento alla storia
e alle tradizioni e ai costumi -
9:30 - 9:35si trasforma in un ostacolo
per l'uso attuale. -
9:36 - 9:39Questo spiega, di fatto,
che la lingua spagnola -
9:39 - 9:45molto di più rispetto a quelle
che conosciamo, vicine geograficamente, -
9:45 - 9:48ha subito trasformazioni
storiche in noi, -
9:48 - 9:52per esempio siamo passati
da "orthographia" a "ortografía", -
9:52 - 9:56da "theatro" a "teatro",
da "quantidad" a "cantidad", -
9:56 - 9:59da "symbolo" a "símbolo",
-
9:59 - 10:04e poco a poco cominciano furtivamente
ad essere eliminate alcune acca mute, -
10:04 - 10:06nel dizionario della Real Academia
-
10:06 - 10:12"arpa", "armonía" possono scriversi
con o senz'acca -
10:12 - 10:13e stiamo tutti bene.
-
10:15 - 10:18Mi sembra inoltre,
-
10:18 - 10:24che questo sia un momento particolarmente
appropriato per affrontare la discussione. -
10:25 - 10:29Ci viene sempre detto che la lingua
cambia spontaneamente, -
10:29 - 10:31dal basso verso l'alto,
-
10:31 - 10:35che sono i fruitori
ad aggiungere parole nuove, -
10:35 - 10:38ad introdurre modifiche grammaticali
-
10:38 - 10:42e che l'autorità,
in alcuni posti un'accademia, -
10:42 - 10:46in altri un dizionario,
in altri un ministero, -
10:46 - 10:50molto tempo dopo,
le accetta e include. -
10:51 - 10:54Questo è vero solo
su alcuni piani della lingua, -
10:54 - 10:58sul piano lessico per esempio
o sul piano delle parole, -
10:58 - 11:01è meno vero sul piano della grammatica,
-
11:01 - 11:05e quasi, direi, non è vero
sul piano dell'ortografia -
11:05 - 11:09che è sempre cambiata storicamente
dall'alto verso il basso. -
11:09 - 11:11Sono state sempre le istituzioni
-
11:11 - 11:16a decidere le norme
e a proporre modifiche. -
11:17 - 11:22Perché dico che questo è
un momento particolarmente appropriato? -
11:22 - 11:23Fino ad oggi,
-
11:23 - 11:30la scrittura ha sempre avuto un uso
molto più ridotto e privato del parlato, -
11:30 - 11:35però nella nostra epoca,
l'epoca dei social network, -
11:35 - 11:38tutto ciò sta subendo
un cambio rivoluzionario. -
11:38 - 11:41Non si è mai scritto tanto come adesso,
-
11:41 - 11:46mai tante persone hanno scritto tanto
sotto gli occhi di tanti. -
11:47 - 11:50E in questi social network,
per la prima volta, -
11:50 - 11:55stiamo vedendo su larga scala
usi ortografici originali -
11:55 - 11:59dove persino gente dall'ortografia
impeccabile, molto istruita, -
11:59 - 12:03quando scrive sui social network
si comporta un po' come -
12:03 - 12:07si comporta la maggior parte
degli utenti dei social network. -
12:07 - 12:11In altre parole, allenta
la scrupolosità ortografica -
12:11 - 12:16e dà la priorità alla velocità
ed efficacia nella comunicazione. -
12:16 - 12:22Per ora, lì,
c'è un uso caotico, individuale, -
12:22 - 12:25però mi sembra
che dovremmo porvi attenzione -
12:25 - 12:27perché probabilmente ci sta dicendo
-
12:27 - 12:32che un'epoca, che attribuisce
alla scrittura una nuova collocazione, -
12:32 - 12:36stia chiedendo
per questa scrittura nuovi criteri. -
12:36 - 12:42Credo che sbaglieremmo
a rifiutarli o a scartarli, -
12:42 - 12:43perché li identifichiamo
-
12:43 - 12:47con sintomi della decadenza culturale
della nostra epoca. -
12:47 - 12:52No, credo che si debba osservarli,
ordinarli e promuoverli -
12:52 - 12:57all'interno di una normativa più affine
alle necessità di oggi giorno. -
12:59 - 13:02Posso prevedere alcune obiezioni.
-
13:03 - 13:05Qualcuno dirà
-
13:05 - 13:10che se semplifichiamo l'ortografia
perderemo l'etimologia. -
13:11 - 13:14Ad essere precisi, se volessimo
conservare l'etimologia -
13:14 - 13:16non basterebbe l'ortografia,
-
13:16 - 13:21dovremmo anche imparare
il latino, il greco, l'arabo. -
13:21 - 13:27Con un'ortografia semplificata
recupereremmo l'etimologia -
13:27 - 13:32nello stesso posto dove ci rechiamo ora,
i dizionari etimologici. -
13:32 - 13:35Una seconda obiezione
sarà quella di chi dice: -
13:35 - 13:37"Se semplifichiamo l'ortografia,
-
13:37 - 13:39non distingueremmo tra loro
-
13:39 - 13:43parole che si differenziano
in una sola lettera." -
13:43 - 13:47Questo è vero, però non è un problema.
-
13:47 - 13:52La lingua spagnola prevede omonimi,
parole con più di un significato -
13:52 - 13:53eppure non confondiamo:
-
13:53 - 13:57il "banco" che in spagnolo può
significare sia "sedia" che "banca", -
13:57 - 14:00o "traje" che può essere sia "abito"
che il verbo "portare". -
14:00 - 14:06Nella maggior parte delle situazioni,
il contesto toglie ogni dubbio. -
14:07 - 14:10Però c'è una terza obiezione,
-
14:12 - 14:18a mio avviso la più comprensibile,
e la più commovente, -
14:18 - 14:22che è quella di chi dice:
"Io non voglio cambiare. -
14:23 - 14:26Io ho imparato così,
mi sono abituato a questo metodo, -
14:26 - 14:31quando leggo una parola scritta
in ortografia semplificata -
14:31 - 14:33mi fanno male gli occhi."
-
14:33 - 14:34(Risate)
-
14:34 - 14:39Questa obiezione, in parte è insita
in ognuno di noi. -
14:40 - 14:42Cosa credo che bisognerebbe fare?
-
14:42 - 14:45Fare ciò che si fa sempre in questi casi,
-
14:45 - 14:47i cambi si fanno in avanti,
-
14:47 - 14:50ai ragazzi si insegnano
le nuove norme; -
14:50 - 14:54a quelli che non vogliono, li si lascia
scrivere come sono abituati -
14:54 - 14:59e si aspetta che il tempo consolidi
le nuove norme. -
14:59 - 15:06L'esito della riforma ortografica
che tocchi abitudini così radicate -
15:06 - 15:11sta nella prudenza, nel consenso,
nel riformismo e nella tolleranza. -
15:12 - 15:16Ma non possiamo neanche lasciare
che l'attaccamento alle vecchie abitudini -
15:16 - 15:18ci impedisca di andare avanti.
-
15:19 - 15:22Il miglior omaggio
che possiamo fare al passato -
15:22 - 15:25è migliorare ciò che abbiamo ricevuto.
-
15:25 - 15:28Quindi credo
che dovremmo metterci d'accordo, -
15:28 - 15:31che le accademie
debbano mettersi d'accordo -
15:31 - 15:34e pulire l'ortografia spagnola
-
15:34 - 15:39da tutte queste abitudini che usiamo
perché ricevute, non perché servano. -
15:40 - 15:43Sono convinta che se lo facciamo
-
15:43 - 15:47nel modesto, ma importantissimo
ambito della lingua, -
15:47 - 15:51lasceremo alle prossime generazioni
-
15:51 - 15:53un futuro migliore.
-
15:53 - 15:55(Applausi)
- Title:
- Dovremmo semplificare l'ortografia?
- Speaker:
- Karina Galperin
- Description:
-
Quanto tempo ed energia si dedica ad apprendere l'ortografia? La lingua evolve col tempo e, con lei, l'ortografia si modifica. Vale la pena investire grandi quantità di tempo a memorizzare regole ortografiche piene di eccezioni? Karina Galperin, PhD in Lingue e Letterature Romanze, pensa che sia arrivato il momento di dire la propria sulla lingua spagnola e il modo in cui si scrive.
- Video Language:
- Spanish
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 16:13
![]() |
Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for ¿Por qué no escribimos las palabras como las pronunciamos? | |
![]() |
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for ¿Por qué no escribimos las palabras como las pronunciamos? | |
![]() |
Sofia Ramundo accepted Italian subtitles for ¿Por qué no escribimos las palabras como las pronunciamos? | |
![]() |
Sofia Ramundo edited Italian subtitles for ¿Por qué no escribimos las palabras como las pronunciamos? | |
![]() |
Sofia Ramundo edited Italian subtitles for ¿Por qué no escribimos las palabras como las pronunciamos? | |
![]() |
Sofia Ramundo edited Italian subtitles for ¿Por qué no escribimos las palabras como las pronunciamos? | |
![]() |
Michela Gentile edited Italian subtitles for ¿Por qué no escribimos las palabras como las pronunciamos? | |
![]() |
Michela Gentile edited Italian subtitles for ¿Por qué no escribimos las palabras como las pronunciamos? |