La donna più influente di cui non avete mai sentito parlare

Sappiamo tutti chi è Martin Luther King Jr. Ma conoscete la donna che il Dottor King ha definito "l'architetto del movimento per i diritti civili", Septima Clark? Insegnante di alcune delle più importanti attiviste della sua generazione -- come Rosa Parks, Diane Nash, Fannie Lou Hamer e migliaia di altre -- la Clark ha creato un modello per il cambiamento che ha superato la prova del tempo. Ora T. Morgan Dixon e Vanessa Garrison, le co-fondatrici di GirlTrek, prendono spunto dalla Clark per dare il via a una rivoluzione salutistica negli Stati Uniti e per portare un milione di donne in marcia per la giustizia. (Questa idea ambiziosa fa parte di "The Audacious Project", un'iniziativa di TED allo scopo di ispirare e finanziare il cambiamento globale).

T. Morgan Dixon: Vorrei raccontarvi
della donna più influente

di cui non avete mai sentito parlare.

Questa è Septima Clark.

Ricordatevi il suo nome: Septima Clark.

Il Dottor King l'ha definita "l'architetto
del movimento per i diritti civili",

perché creò le Scuole di Cittadinanza,

nelle quali insegnava a donne comuni
le abilità pratiche necessarie

per poter tornare nelle loro comunità
e insegnare alle persone a leggere.

Perché se potevano leggere,

potevano votare.

Queste donne hanno preso
quelle capacità organizzative

e sono divenute alcune delle più celebri
attiviste per i diritti civili

che questo Paese abbia mai visto.

Donne come Diane Nash.

Forse la conoscete.

Ha organizzato la marcia
da Selma a Montgomery.

Era la co-fondatrice

del Comitato studentesco
per la coordinazione non-violenta

che ha integrato le tavole calde

e ha creato le "Freedom Rides".

O magari vi ricordate di Fannie Lou Hamer,

che si sedette sul pavimento
alla Convention nazionale dei Democratici

e parlò dei pestaggi subiti in prigione

mentre iscriveva le persone
alle liste elettorali del Mississippi.

E la sua studentessa più famosa:

Rosa Parks.

Disse che fu Septima Clark ad insegnarle

l'atto pacifico della resistenza.

E quando si sedette,

ispirò una nazione ad alzarsi in piedi.

Queste furono solo tre
delle sue 10.000 studentesse.

Queste donne stettero in prima linea
sul fronte del cambiamento

e, così facendo,

insegnarono alla gente a leggere secondo
il modello delle Scuole di Cittadinanza

e diedero la possibilità di votare
a 700.000 nuovi elettori.

Non solo:

creò una nuova cultura
dell'attivismo sociale.

Pete Seeger disse che fu Septima Clark
a modificare il testo

della vecchia canzone gospel

e a renderlo l'inno
che tutti noi conosciamo:

"We shall overcome."

Vanessa Garrison: Molti di voi
forse ci conoscono già.

Siamo le co-fondatrici di GirlTrek,

la più vasta organizzazione sanitaria
per le donne di colore in America.

La nostra missione è semplice:

chiedere alle donne di colore,

l'80 percento delle quali è in sovrappeso,

di uscire di casa e camminare ogni giorno

per sviluppare l'abitudine
salvavita di camminare.

Facendolo, danno vita
a un movimento radicale

nel quale le donne di colore
invertono l'impatto devastante

delle malattie croniche,

rivendicano le strade dei loro quartieri,

creano una nuova cultura
del benessere per le loro famiglie

e si schierano in prima linea
per la giustizia.

Oggi, in tutta l'America,

oltre 100.000 donne di colore
indossano questa maglietta blu di GirlTrek

mentre si muovono nelle loro comunità --

una forza eroica.

Stiamo seguendo le orme di Septima Clark.

È stata lei a fornirci il modello
per creare un cambiamento.

Uno: avere un'idea coraggiosa,

così grande da metterci a disagio.

Due: ritrovare le tradizioni culturali
delle nostre comunità

e fare grande affidamento sul passato.

Tre: dare un nome

alla cosa per cui tutti
sono disposti a lavorare duro;

uno scopo molto semplice
che non giova solo all'individuo,

ma a tutta la sua comunità.

E quattro:

non chiedere mai il permesso
per salvare la nostra vita.

È un nostro diritto fondamentale
in quanto esseri umani

risolvere i nostri problemi.

TMD: Per cui, donne che siete là fuori,
riunite nei vostri salotti,

che tifate per noi e che state
dando di matto sui social media,

vi vediamo.

(Risate)

Vi vediamo sempre, vi vogliamo bene.

Non siete sole.

Il nostro impegno più grande comincia ora.

VG: Ci avete portate su questo palco --

la vostra leadership

nell'ispezionare
le strade degradate di Detroit;

nel lavorare con gli ospedali
e il sistema sanitario di Harlem;

nel pregare nelle strade di Sacramento,
Charlotte, Brooklyn, Flint

e in ogni comunità
che ha subito dei traumi;

nel cambiare gli schemi di traffico
per rendere le strade sicure

e, cosa più importante,

nell'essere un esempio da seguire.

E tutto è iniziato con il vostro impegno
a cominciare a camminare,

il vostro assenso a organizzare
i vostri amici e famigliari

e la vostra fiducia
nella nostra più vasta missione.

TMD: Per me è importante
che tutti in questa sala comprendano

come funziona il cambiamento in GirlTrek.

Un'organizzatrice qualificata
ha il potere di cambiare il comportamento

di 100 sue amiche.

Sappiamo che è così,

perché le [1.000] donne
che ora stanno impazzando sui social media

hanno già ispirato
oltre 100.000 donne a camminare.

(Applausi)

Ma questo non è abbastanza.

Il nostro scopo è creare una massa critica

e per riuscirci,

abbiamo un piano audace per allargare
la portata del nostro intervento.

Mille organizzatrici non sono abbastanza.

GirlTrek istituirà
le prossime Scuole di Cittadinanza.

In questo modo, formeremo 10.000 attiviste
per la salute di prima linea

e le dispiegheremo nelle comunità
americane che più ne hanno bisogno.

Perché così facendo
abbatteremo le malattie,

creeremo una nuova cultura del benessere
e un sistema di supporto

affinché un milione di donne di colore
cammini per salvarsi la vita.

(Applausi)

La nostra formazione non ha precedenti.

Provate a immaginare:

è come un revival,
un festival con dei tendoni,

non molto diverso dai teach-in
del movimento per i diritti civili.

E ci sposteremo per tutto il Paese.

È il più grande annuncio
di questa settimana:

io, Vanessa e un team
di insegnanti straordinari

l'anno prossimo culmineremo tutti

sul terreno sacro

di Selma, in Alabama,

per creare una nuova tradizione annuale
che chiameremo "L'estate di Selma".

VG: L'estate di Selma sarà
un pellegrinaggio annuale

che includerà una camminata,

87 chilometri,

il sacro itinerario da Selma a Montgomery.

Includerà anche un rigoroso addestramento.

Immaginate:

donne che vengono a imparare strategie
di organizzazione e reclutamento,

a studiare scienze motorie,

a seguire corsi sulla nutrizione,

a imparare a raccontare storie,

che diventano guide
escursionistiche abilitate

e sostenitrici della comunità.

TMD: Sarà un evento senza precedenti.

Sarà un momento storico,
un'istituzione culturale

e, in effetti,

sarà la Woodstock della guarigione
delle donne di colore.

(Risate)

(Applausi)

VG: E ne abbiamo bisogno,

ora più che mai.

Stiamo perdendo la più grande risorsa
delle nostre comunità.

Le donne di colore stanno morendo
sotto i nostri occhi.

E non solo non ne parliamo,

ma ci rifiutiamo anche di ammettere

che questa crisi ha origine
dalla stessa ingiustizia

che ha dato origine
al movimento per i diritti civili.

Il 30 dicembre 2017,

Erica Garner,

la figlia di Eric Garner,

un uomo di colore
morto nelle strade di New York

soffocato dalla presa di un poliziotto,

è morta di infarto.

Erica aveva solo 27 anni.

Era la madre di due bambini.

Quel giorno è stata solo una
delle 137 donne di colore,

più di 50.000 nell'ultimo anno,

a morire per problemi cardiaci,

in molti casi causati da un trauma.

L'impatto dello stress
sulle donne di colore

che ogni giorno vedono uscire
i loro figli e mariti dalla porta di casa

e non sanno se torneranno vivi;

che guadagnano 63 centesimi per ogni
dollaro che guadagna un uomo bianco;

che vivono in comunità
con infrastrutture che cadono a pezzi

prive di accesso
a frutta e a verdura fresche,

con poche, se non addirittura
nessuna area pedonale o area verde --

l'impatto di questa diseguaglianza
sta uccidendo le donne di colore

a tassi più elevati e più velocemente

rispetto a qualsiasi
altro gruppo nel Paese.

Ma questo sta per cambiare.

Deve cambiare.

TMD: Lasciate che vi racconti una storia.

Circa tre settimane fa --

forse molti di voi l'hanno visto --

io, Vanessa e un gruppo di 10 donne
abbiamo camminato per 160 chilometri

sulla Underground Railroad.

L'abbiamo percorsa in cinque giorni,
cinque lunghi e bellissimi giorni.

E il mondo ci ha guardate.

Tre milioni di persone
l'hanno visto live in streaming.

Alcuni di voi, gli influencer,
hanno condiviso questa storia.

Urban Radio l'ha trasmesso
in tutto il Paese.

VG: Anche il canale E! News ha interrotto
un servizio sulle Kardashian --

che, se ce lo chiedete, è pure giusto --

(Risate)

per annunciare che le GirlTrek
erano arrivate sane e salve

dopo un viaggio di 160 km.

(Applausi)

TMD: La gente faceva il tifo per noi.

E lo faceva perché in quest'epoca
di confusione e controversie,

questo viaggio ci ha fatto riflettere
su cosa significhi essere americani.

Mentre camminavamo abbiamo visto
l'America da vicino e di persona.

Abbiamo camminato per città storiche,

attraverso fitte foreste

e vecchie piantagioni.

Un giorno,

siamo entrate in una stazione di servizio
che era anche un bar

ed era pieno di uomini.

Indossavano mimetiche
e avevano attrezzature da caccia.

Posteggiati fuori c'erano i loro pick-up
e uno aveva la bandiera dei Confederati.

Così, ce ne siamo andate.

Mentre percorrevamo una strada stretta,

alcuni pick-up ci sono
sfrecciati vicinissimo

e dal loro tubo di scappamento usciva
lo spettro della violenza collettiva.

È stato terrificante.

Ma poi è successo.

Proprio al confine
tra il Maryland e il Delaware,

abbiamo visto un uomo in piedi
vicino al suo pick-up.

Il portellone era abbassato.
Indossava una giacca beige.

Era imbarazzato.

Le prime due ragazze del gruppo,
Jewel e Sandria,

lo hanno superato,
perché sembrava sospetto.

(Risate)

Ma noi, il grosso del gruppo, ci siamo
fermate per dargli una possibilità.

Ci è venuto incontro e ha detto:
"Salve, mi chiamo Jake Green.

Ho sentito di voi alla radio cristiana

e Dio mi ha detto di portarvi
dei rifornimenti."

Ci ha portato acqua,

cereali

e fazzoletti.

Avevamo bisogno dei fazzoletti,
perché avevamo attraversato una tempesta.

C'era -1°C, ci nevicava in faccia.

Le nostre scarpe e calze erano congelate,
poi bagnate e poi ancora congelate.

Avevamo bisogno di quei fazzoletti
più di quanto potesse immaginare.

Per cui, quel giorno, in quel momento,

Jake Green ha senza dubbio rinnovato
la mia fede in Dio,

ma ha anche rinnovato
la mia fede nell'umanità.

Dobbiamo fare una scelta.

In America, possiamo affondare
sempre di più nel buio della discordia,

oppure no.

E io sono qui per dirvi che le donne
di GirlTrek camminano per le strade

con una luce che non può essere spenta.

VG: Camminano per le strade
anche con una missione

che è chiara e potente come quella
delle donne che marciarono a Montgomery:

che le malattie finiscano qui,

che i traumi finiscano qui.

E con il vostro supporto

e seguendo le orme
dei nostri predecessori,

queste 10.000 attiviste
di nuova formazione

daranno vita alla più grande
rivoluzione sanitaria

che questa nazione abbia mai visto.

E torneranno nelle loro comunità

e saranno un modello
della prosperità umana.

E noi,

tutti noi festeggeremo.

Perché, come Jake Green ha capito,

i nostri destini sono intrecciati.

Septima Clark una volta ha detto:

"L'aria è finalmente arrivata a un punto

in cui la possiamo respirare
tutti insieme."

Eppure,

le ultime inquietanti parole
di Eric Garner furono:

"Non riesco a respirare."

E sua figlia, Erica, morta a 27 anni,

cerca ancora giustizia.

Per cui, noi continueremo a fare
ciò che faceva Septima

fino a quando il suo mondo
non diventerà realtà,

fino a quando le donne di colore
non moriranno più,

fino a quando non potremo respirare
l'aria tutti insieme.

Grazie.

(Applausi)