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I delfini come persona non umana |Dee Eggers | TEDxAsheville

  • 0:12 - 0:14
    Uno studente
    entra nel mio ufficio
  • 0:14 - 0:17
    e mi dice di volermi parlare
    di un progetto di ricerca.
  • 0:17 - 0:20
    Io gli dico: "Certo,
    cos'hai in mente?"
  • 0:20 - 0:24
    E lui: "Ci sono stati tanti
    di quegli studi sui tursiopi
  • 0:25 - 0:29
    che ora si sa che è possibile attribuirgli
    la definizione universale di persone".
  • 0:30 - 0:33
    E io: "Vai avanti".
  • 0:34 - 0:36
    Mi resi conto che,
    fino a quel momento,
  • 0:36 - 0:40
    non avevo mai pensato a una persona
    se non in termini di essere umano,
  • 0:40 - 0:43
    dove i due termini erano sostituibili.
  • 0:43 - 0:47
    Ma, se i delfini sono persone,
    ciò implica
  • 0:47 - 0:50
    che hanno delle regole morali,
    e questo significa,
  • 0:50 - 0:53
    dal punto di vista delle normative
    ambientali e della loro gestione
  • 0:53 - 0:57
    che noi non avremmo a che fare
    con popolazioni di delfini;
  • 0:58 - 1:01
    in realtà dovremmo garantirgli
    i diritti in quanto individui.
  • 1:01 - 1:04
    Nel progetto analizzammo
    quali diritti nel Bill of Rights
  • 1:04 - 1:07
    e nella Dichiarazione Universale
    dei Diritti Umani
  • 1:08 - 1:09
    sarebbero applicabili
    ai delfini.
  • 1:09 - 1:14
    O meglio, riconoscemmo
    che già ne hanno diritto.
  • 1:14 - 1:18
    Ma stasera non vi parlo
    di quel progetto nello specifico.
  • 1:20 - 1:23
    Ora, cos'è una persona?
  • 1:23 - 1:26
    I filosofi hanno molto da dire
    al riguardo,
  • 1:26 - 1:30
    e sembra che tutti concordino,
    come scrive Thomas White
  • 1:30 - 1:32
    nel suo libro 'In Defense of Dolphins'
  • 1:32 - 1:34
    nell'accettare otto criteri.
  • 1:42 - 1:45
    Una persona è viva, cosciente.
  • 1:45 - 1:48
    prova sensazioni positive e negative
    e prova emozioni.
  • 1:48 - 1:54
    Una persona ha anche coscienza di sé,
    controlla le proprie azioni,
  • 1:55 - 1:57
    riconosce l'altro
    e lo tratta in modo appropriato
  • 1:57 - 2:00
    e possiede tutta una serie
    di sofisticate capacità cognitive,
  • 2:00 - 2:03
    come il pensiero astratto
    e la capacità di risolvere problemi.
  • 2:03 - 2:06
    Questa sera non perorerò la causa
    dei delfini in quanto persone.
  • 2:06 - 2:08
    Voglio solo raccontarvi alcuni fatti.
  • 2:08 - 2:12
    Anche perché
    molte definizioni di persona
  • 2:12 - 2:15
    hanno un punto debole,
    legato alla comunicazione verbale,
  • 2:15 - 2:16
    che io trovo piuttosto curioso,
  • 2:16 - 2:19
    poiché il linguaggio più utilizzato
    sul Pianeta
  • 2:19 - 2:21
    dalla maggior parte degli organismi,
  • 2:21 - 2:24
    è, in realtà, la bioluminescenza.
  • 2:24 - 2:27
    Quindi il nostro uso del linguaggio
    e la nostra comunicazione sono limitati.
  • 2:28 - 2:33
    Parecchi anni fa, un signore
    in visita all'acquario,
  • 2:33 - 2:36
    stava osservando, attraverso
    una parete di vetro,
  • 2:36 - 2:38
    un piccolo di delfino
    all'interno della vasca.
  • 2:38 - 2:40
    E aveva la sigaretta accesa,
  • 2:40 - 2:41
    perché anni fa
    non era vietato.
  • 2:41 - 2:45
    Il signore fece un tiro
    e soffiò il fumo verso il delfino.
  • 2:45 - 2:47
    Quando il fumo si espanse sul vetro,
  • 2:47 - 2:50
    il delfino si allontanò
    nuotando verso la madre,
  • 2:50 - 2:53
    si riempì la bocca di latte,
    poi tornò a osservare quell'uomo
  • 2:54 - 2:57
    e spruzzò fuori il latte.
    Proprio così.
  • 2:59 - 3:02
    E quello dov'è nell'elenco?
  • 3:02 - 3:06
    Si tratta di pensiero astratto,
    di capacità di sostituzione dei materiali?
  • 3:07 - 3:09
    Formidabile.
  • 3:09 - 3:11
    Un'altra storia:
  • 3:11 - 3:13
    un sommozzatore si immerge
    a una ventina di metri.
  • 3:13 - 3:15
    Sta facendo qualcosa
    sul fondo
  • 3:15 - 3:17
    quando gli si avvicinano
    tre delfini,
  • 3:17 - 3:19
    due adulti con un piccolo al centro.
  • 3:19 - 3:21
    Gli vanno incontro
  • 3:21 - 3:25
    e i due adulti bloccano il piccolo
    sul fondale davanti a lui.
  • 3:25 - 3:29
    Un amo era penetrato
    davanti alla pinna caudale
  • 3:29 - 3:33
    e la lenza, attorcigliata alla coda
    stava provocando una ferita.
  • 3:33 - 3:36
    Quindi lo tengono fermo
    davanti a questo essere umano,
  • 3:36 - 3:39
    che estrae un coltello,
    taglia i fili
  • 3:39 - 3:41
    e disfa i nodi della lenza.
  • 3:41 - 3:43
    Quando prova a estrarre l'amo
  • 3:43 - 3:45
    vede che è troppo profondo
    per poterlo rimuovere.
  • 3:45 - 3:48
    E i delfini sono sempre lì
    che bloccano il piccolo.
  • 3:48 - 3:50
    A quel punto, lo taglia
    con il coltello,
  • 3:50 - 3:53
    provocando senza dubbio
    un gran dolore al giovane delfino.
  • 3:53 - 3:55
    Ma riesce a pulire la ferita.
  • 3:55 - 3:57
    A quel punto, un adulto e il piccolo
    si allontanano
  • 3:57 - 4:01
    mentre l'altro adulto si posiziona
    davanti alla maschera del sub
  • 4:01 - 4:03
    il rostro a diretto contatto
    con la faccia,
  • 4:03 - 4:04
    in genere
    un segnale di aggressività,
  • 4:04 - 4:07
    ma il sub era certo
    che non fosse affatto aggressività.
  • 4:07 - 4:09
    E quel delfino --
  • 4:09 - 4:11
    si guardarono negli occhi,
  • 4:11 - 4:15
    a lungo,
    poi il delfino si allontanò.
  • 4:19 - 4:22
    I delfini utilizzano la vista
  • 4:22 - 4:24
    ma in realtà percepiscono il mondo
    attraverso un sonar.
  • 4:26 - 4:28
    Se un delfino si trova
    sott'acqua di fronte a noi
  • 4:28 - 4:32
    è in grado di vedere e percepire
    tutte le differenze di densità.
  • 4:32 - 4:35
    È in grado di vedere, singolarmente,
    ognuno dei nostri organi
  • 4:35 - 4:38
    Vedono differenze di spessore
    fino a 1 millimetro,
  • 4:38 - 4:39
    forse anche inferiori;
  • 4:39 - 4:42
    questo è quanto finora
    abbiamo calcolato noi.
  • 4:42 - 4:44
    Possono vedere
    il nostro sangue che circola,
  • 4:44 - 4:46
    oltre a tutta una serie di attività.
  • 4:46 - 4:48
    Un delfino sa
    quando una donna è incinta:
  • 4:48 - 4:50
    Ti dice: "Sì, è dentro lì.
  • 4:50 - 4:52
    Io so di cosa si tratta, sai?"
  • 4:52 - 4:56
    Ci fu un caso in cui un delfino
    rivelò che una donna era gravida
  • 4:56 - 4:58
    prima che persino lei lo scoprisse.
  • 4:58 - 5:02
    Il fatto che vedano attraverso il sonar
    solleva parecchie questioni.
  • 5:02 - 5:06
    E io sono sicura che quel delfino
    stava passando al sonar la persona,
  • 5:07 - 5:10
    ma noi non abbiamo
    le capacità sensoriali per percepirlo.
  • 5:12 - 5:13
    I delfini possono mentire?
  • 5:13 - 5:17
    Se noi mentiamo ci sudano le mani,
    aumenta il battito cardiaco, ecc.
  • 5:17 - 5:19
    I delfini
    sono in grado di vedere tutto ciò,
  • 5:19 - 5:21
    e lo vedono nei propri simili.
  • 5:21 - 5:25
    Quindi, a meno che riescano a mentire
    senza alterazioni fisiologiche,
  • 5:25 - 5:28
    forse non possono mentire.
    Oppure non mentono proprio.
  • 5:28 - 5:30
    O forse sì,
    ma è interessante chiedersi
  • 5:30 - 5:33
    in che tipo di società vivremmo
  • 5:34 - 5:39
    se non fosse possibile mentire,
    se non fosse mai stato possibile.
  • 5:41 - 5:42
    Wow!
  • 5:42 - 5:44
    Forse non esisterebbe
    la crisi del cambiamento climatico,
  • 5:44 - 5:46
    né molte altre cose.
  • 5:51 - 5:53
    Una ricercatrice
  • 5:53 - 5:56
    nuotava di frequente con i delfini,
    lavorava con loro.
  • 5:56 - 5:58
    Durante una tempesta
    la sua barca si rovesciò
  • 5:58 - 6:01
    e un sacchetto di plastica
    contenente alcuni attrezzi
  • 6:01 - 6:03
    sprofondò in mare
    e andò perduto.
  • 6:03 - 6:05
    Tornato il sereno,
    lei è in spiaggia,
  • 6:05 - 6:08
    pronta per una nuotata
    con un delfino che la aspetta,
  • 6:08 - 6:10
    come accadeva spesso,
    per andare a nuotare con lei.
  • 6:10 - 6:13
    Il delfino la guida in un punto,
    poi si immerge,
  • 6:13 - 6:15
    riemerge con il sacchetto di attrezzi
    in bocca
  • 6:15 - 6:18
    e glielo porge!
    Capito? No! (Risate)
  • 6:18 - 6:21
    Lei prende il sacchetto
    e il delfino se ne va.
  • 6:21 - 6:23
    Era quello il suo scopo,
  • 6:23 - 6:26
    "Vado a recuperare la tua roba.
    Dai! Andiamo!"
  • 6:26 - 6:27
    (Risate)
  • 6:27 - 6:29
    Sono anche artisti.
  • 6:29 - 6:31
    Soffiano bolle sotto forma di anelli.
  • 6:31 - 6:32
    Non ho trovato una foto
    senza copyright,
  • 6:32 - 6:35
    ma guardate online e fate una ricerca.
  • 6:35 - 6:38
    Soffiano bolle a forma di anelli,
    simili a ciambelle
  • 6:38 - 6:40
    e sanno anche creare
    un'ampia gamma di forme.
  • 6:40 - 6:42
    Adorano passarci in mezzo
    ed essere creativi,
  • 6:42 - 6:45
    creando anelli multipli.
  • 6:45 - 6:48
    E danno segni di frustrazione
  • 6:48 - 6:50
    se gli anelli non si comportano
    come vogliono loro:
  • 6:50 - 6:53
    li colpiscono con la coda
    e, insomma,
  • 6:53 - 6:56
    rivelano dei sentimenti
    che li fanno apparire innervositi.
  • 6:56 - 6:57
    Magari no.
  • 6:59 - 7:01
    Il cervello dei delfini
    è molto diverso dal nostro.
  • 7:01 - 7:04
    È di dimensioni maggiori,
    e ciò che lo rende più grande
  • 7:04 - 7:07
    è la maggior quantità
    di materia cerebrale
  • 7:07 - 7:10
    nella zona del cervello
    dedita alle funzioni complesse.
  • 7:10 - 7:15
    Inoltre i delfini possiedono
    più materia grigia dell'uomo,
  • 7:15 - 7:19
    e questa materia grigia conta più solchi
    di quella dell'essere umano.
  • 7:21 - 7:23
    Inizialmente, a questa notizia,
    mi dissi:
  • 7:23 - 7:25
    "Molte altre creature potrebbero
    definirsi persone,
  • 7:25 - 7:27
    ad esempio gli elefanti, i cani
    e così via".
  • 7:27 - 7:29
    Ma dopo aver appreso
    questi dettagli pensai:
  • 7:29 - 7:33
    "Però il cervello dei delfini
    è il secondo per complessità sul Pianeta
  • 7:33 - 7:35
    e il terzo non gli si avvicina nemmeno".
  • 7:35 - 7:38
    Il loro cervello è molto più complesso
    di quello dei grandi primati.
  • 7:38 - 7:39
    Sono molto più vicini a noi
  • 7:39 - 7:43
    secondo molti metodi
    di misurazione dell'intelligenza.
  • 7:43 - 7:47
    I centri del loro cervello emotivo
    sono più integrati
  • 7:47 - 7:49
    con la loro percezione
    motoria e sensoriale
  • 7:49 - 7:52
    e con le zone del cervello
    dedite alle funzioni complesse,
  • 7:52 - 7:55
    quelle adibite al ragionamento,
    nell'uomo.
  • 7:55 - 7:56
    Quindi, diversamente
    dall'uomo,
  • 7:56 - 7:58
    nel quale il centro emotivo
    rimane più isolato,
  • 7:58 - 8:03
    quello dei delfini è integrato
    ed è in contatto con un'ampia superficie.
  • 8:03 - 8:05
    È dunque possibile
  • 8:05 - 8:09
    che i delfini non siano in grado
    di ignorare le proprie emozioni.
  • 8:10 - 8:12
    Ed è evidente
    che le emozioni le provano,
  • 8:12 - 8:14
    che provano tristezza
  • 8:14 - 8:16
    e che provano gioia
  • 8:16 - 8:17
    o come la chiamano loro. Gioia.
  • 8:18 - 8:20
    Il mio studente poi mi disse:
  • 8:21 - 8:23
    "Secondo gli standard dei delfini
  • 8:23 - 8:25
    l'essere umano
    potrebbe essere autistico".
  • 8:26 - 8:27
    (Risate)
  • 8:28 - 8:30
    Lo so, fa ridere,
  • 8:30 - 8:32
    ma è di grande importanza
  • 8:32 - 8:35
    perché il ragazzo aveva
    un fratello autistico,
  • 8:35 - 8:36
    quindi sapeva
    di cosa stava parlando.
  • 8:36 - 8:38
    Mi disse: "Forse siamo autistici"
  • 8:38 - 8:41
    e io risposi: "O mamma mia,
    siamo autistici rispetto ai cani,
  • 8:41 - 8:44
    siamo autistici rispetto a...
    sai, l'elenco è lungo".
  • 8:45 - 8:48
    Esistono molti tipi di cetacei,
  • 8:48 - 8:52
    non solo i delfini, con cui instauriamo
    relazioni incredibili.
  • 8:53 - 8:57
    C'era una megattera,
    lunga poco meno di una ventina di metri.
  • 8:57 - 9:00
    Al largo della costa di San Francisco,
    nel 2005.
  • 9:00 - 9:03
    Fu la prima volta che riuscimmo
  • 9:03 - 9:07
    a liberare una megattera
    intrappolata in un intrico di funi.
  • 9:07 - 9:11
    Era ricoperta di una ventina
    di trappole per granchi.
  • 9:11 - 9:14
    Le funi erano lunghe circa 80 metri,
    con pesi disposti ogni 20 metri
  • 9:14 - 9:19
    e ad alcune erano ancora attaccate
    trappole di quasi 50 kg.
  • 9:19 - 9:24
    Una fune era arrotolata più volte
    intorno alla coda
  • 9:24 - 9:27
    e una era persino in bocca alla balena.
    Erano ovunque.
  • 9:27 - 9:30
    Era davvero messa male
    e quando partì la chiamata
  • 9:30 - 9:34
    alcuni sommozzatori esperti
    si immersero, rischiando la vita,
  • 9:34 - 9:38
    perché è sufficiente un colpo di coda
    per uccidere un uomo.
  • 9:38 - 9:40
    La balena rimase immobile,
  • 9:40 - 9:44
    pur faticando a rimanere a galla
    per il peso delle trappole,
  • 9:44 - 9:46
    mentre i sub, con molta cautela,
  • 9:46 - 9:49
    perché le funi erano penetrate
    nella carne,
  • 9:49 - 9:52
    con i coltellini a lama ricurva
    la tagliarono una ad una.
  • 9:54 - 9:55
    E quando la megattera
  • 9:57 - 9:59
    si rese conto di essere libera
  • 10:00 - 10:03
    cominciò a sguazzare ovunque
    dando l'impressione di spassarsela,
  • 10:04 - 10:08
    mentre per tutto il tempo, in acqua,
    i sub si erano accorti di una vibrazione,
  • 10:08 - 10:09
    che li penetrava.
  • 10:09 - 10:13
    Poi la megattera,
    un animale di 50 tonnellate
  • 10:13 - 10:19
    si avvicinò ai sub e delicatamente
    si strofinò contro ognuno di loro,
  • 10:19 - 10:21
    poi si allontanò.
  • 10:32 - 10:34
    Esiste quindi una relazione profonda
    con questi animali,
  • 10:34 - 10:36
    è ovvio, viviamo sullo stesso pianeta,
  • 10:36 - 10:39
    ma ci comportiamo
    da pessimi colleghi di stanza.
  • 10:39 - 10:40
    Siamo come quei colleghi
  • 10:40 - 10:42
    che buttano spazzatura
    nella camera del compagno,
  • 10:42 - 10:44
    e si mangiano tutto il suo cibo
  • 10:44 - 10:47
    e quando i genitori sono venuti
    a trovarlo, noi li abbiamo uccisi
  • 10:47 - 10:49
    e poi ce li siamo mangiati!
  • 10:49 - 10:51
    (Risate)
  • 10:51 - 10:53
    Ma è la verità.
  • 10:54 - 10:55
    E poi ce ne accorgiamo:
  • 10:55 - 10:58
    "Wow, ma questi colleghi
    sono davvero in gamba,
  • 10:58 - 11:00
    sono incredibili,
    vorrei conoscerli meglio.
  • 11:00 - 11:03
    Li ho trattati proprio male,
    che cosa terribile ho fatto".
  • 11:03 - 11:05
    Abbiamo dunque la grande opportunità
  • 11:05 - 11:09
    di approfondire le nostre relazioni,
    ed è fantastico.
  • 11:10 - 11:12
    Quello che non è fantastico
  • 11:16 - 11:18
    è che gli scienziati prevedono
    che entro il 2100
  • 11:18 - 11:23
    la maggior parte dei delfini
    si sarà estinta.
  • 11:27 - 11:29
    E per me è inammissibile.
  • 11:29 - 11:31
    C'è un testimone?
  • 11:31 - 11:34
    (Applausi)
  • 11:34 - 11:35
    Esatto, è inammissibile.
  • 11:35 - 11:37
    La crisi legata all'estinzione,
  • 11:37 - 11:40
    le cifre di cui parliamo, al momento,
    per tutte le specie del Pianeta,
  • 11:40 - 11:43
    indicano che tra il 25 e il 50%
    saranno estinte entro il 2100.
  • 11:45 - 11:49
    Tra il 25 e il 50% si estinguerà
    entro il 2100.
  • 11:49 - 11:52
    Di solito è a questo punto
    che la gente spegne il cervello:
  • 11:52 - 11:54
    "Che dolore!
    Forse non ho sentito bene",
  • 11:54 - 11:57
    oppure, essendo una cifra tanto alta
    la mente non la registra.
  • 11:57 - 11:59
    Ma noi dobbiamo rendercene conto
    anche se fa male.
  • 11:59 - 12:01
    È come se andassimo
    al pronto soccorso,
  • 12:01 - 12:04
    noi o qualcun altro,
    feriti gravemente,
  • 12:04 - 12:07
    e i medici dicessero:
    "Wow! Non voglio guardare,
  • 12:07 - 12:09
    Oh mamma, che brutta situazione!
  • 12:09 - 12:10
    A che ora finisco il turno?"
  • 12:11 - 12:14
    Ma noi dobbiamo dire:
    "Allora, qual è la situazione?
  • 12:14 - 12:16
    In che modo possiamo gestirla?"
  • 12:16 - 12:17
    Sì, sì, sì!
  • 12:19 - 12:21
    Ma la cosa bella
    dell'estinzione
  • 12:21 - 12:24
    è che o andiamo tutti o non va nessuno.
  • 12:27 - 12:33
    Non possiamo salvare i delfini
    senza salvare altri milioni di specie.
  • 12:33 - 12:34
    Ed è fantastico.
  • 12:35 - 12:37
    Quindi, o andiamo tutti
    o non va nessuno.
  • 12:38 - 12:40
    La sfida del momento,
  • 12:40 - 12:42
    come disse il defunto Thomas Perry,
  • 12:42 - 12:45
    "È la grande opera
    che dobbiamo compiere".
  • 12:47 - 12:50
    E io dico: Il nostro compito
    è ripristinare il Giardino del Mondo".
  • 12:50 - 12:51
    io lo chiamo così.
  • 12:51 - 12:53
    Dobbiamo ripristinare
    il Giardino del Mondo.
  • 12:53 - 12:56
    (Applausi)
  • 12:56 - 12:58
    Sì!
  • 13:00 - 13:01
    E non è impresa da poco.
  • 13:01 - 13:05
    Dunque, ora vorrei parlarvi di --
  • 13:06 - 13:08
    tutte le mie lauree
    sono in Scienze Ambientali.
  • 13:08 - 13:11
    Io ero una bambina
    che abbracciava gli alberi.
  • 13:11 - 13:13
    Non sapevo nemmeno
    che esistesse un termine preciso
  • 13:13 - 13:15
    e da piccola abbracciavo gli alberi.
  • 13:15 - 13:16
    Sul serio!
  • 13:17 - 13:20
    Mangiavo anche la terra.
  • 13:22 - 13:28
    Ora vi espongo quattro importanti idee,
    quattro cose che dobbiamo fare
  • 13:28 - 13:32
    se vogliamo ricreare
    il Giardino del Mondo.
  • 13:32 - 13:37
    La prima e la più difficile
    ma non abbiamo scelta.
  • 13:39 - 13:40
    Non è la slide giusta.
  • 13:41 - 13:43
    Sto premendo il pulsante sbagliato?
  • 13:43 - 13:45
    Eccola qui.
  • 13:45 - 13:46
    Oh, non si capisce nemmeno cosa sia.
  • 13:46 - 13:48
    È un'immagine poco chiara
    di una piantina
  • 13:48 - 13:51
    della Fish and Wildlife del Vermont.
  • 13:51 - 13:55
    Ma quello che dobbiamo fare
    è riconnettere i nostri habitat.
  • 13:55 - 13:57
    Noi abbiamo frammentato i nostri habitat
  • 13:57 - 14:01
    e questa è una delle cause
    primarie dell'estinzione.
  • 14:01 - 14:04
    Quello che abbiamo creato, sulla Terra,
    sono una serie di isole,
  • 14:04 - 14:06
    delle zone isolate.
  • 14:06 - 14:09
    Pensate a un grande tappeto persiano
  • 14:09 - 14:12
    intessuto con un motivo
    molto complicato,
  • 14:12 - 14:14
    dove ogni parte di quel tappeto
  • 14:14 - 14:16
    è collegata a tutte le altre parti,
  • 14:16 - 14:19
    attraverso una trama e un ordito
    che creano relazioni complesse.
  • 14:19 - 14:22
    È un'ottima metafora
    per descrivere un ecosistema.
  • 14:22 - 14:23
    Ma noi lo tagliamo a pezzi,
  • 14:23 - 14:25
    un po' lo asfaltiamo,
    un po' lo bruciamo,
  • 14:25 - 14:28
    lo buttiamo via, chissà che altro,
    ci piantiamo il riso,
  • 14:28 - 14:30
    e ne rimangono delle aree,
    ma sono isolate
  • 14:30 - 14:34
    e nessuna riflette lo splendore
    del tappeto persiano intero,
  • 14:35 - 14:38
    anzi sta cominciando a dare segni
    di degrado.
  • 14:40 - 14:41
    Noi le dobbiamo ripristinare
  • 14:41 - 14:44
    e creare aree protette
    e zone corridoio per collegarle.
  • 14:44 - 14:45
    Non è facile,
  • 14:45 - 14:48
    incorriamo nel Quinto Emendamento
    sui diritti di proprietà
  • 14:48 - 14:51
    e tutta una serie di ostacoli,
    ma non abbiamo scelta.
  • 14:52 - 14:54
    Se vogliamo proteggere
    il futuro della vita
  • 14:54 - 14:56
    e far sì che questo Pianeta
    rimanga abitabile
  • 14:56 - 14:59
    non abbiamo scelta,
    quindi tanto vale che diciamo:
  • 14:59 - 15:00
    "Sì, facciamolo".
  • 15:00 - 15:03
    Il fatto di non avere scelta
    rende la difficoltà
  • 15:03 - 15:05
    praticamente irrilevante.
    (Risate)
  • 15:05 - 15:07
    Per quanto mi riguarda.
  • 15:07 - 15:10
    (Applausi)
  • 15:12 - 15:16
    Come ha detto Drew, la maggior parte
    di ciò che vale la pena ottenere
  • 15:16 - 15:19
    e dei traguardi da raggiungere,
    è difficile da conquistare.
  • 15:20 - 15:21
    Quindi io lo trovo fantastico.
  • 15:21 - 15:23
    Ripristinare il Riardino del Mondo
  • 15:23 - 15:28
    Un'altra opportunità incredibile
    sono le micro-alghe.
  • 15:28 - 15:32
    Noi disponiamo già
    di un carburante sostenibile
  • 15:32 - 15:35
    e sono anni che io
    'tengo prediche' sulle micro-alghe.
  • 15:35 - 15:37
    Questa sera predicherò anche per voi!
  • 15:37 - 15:42
    Voi saprete perché e tornerete a casa
    con le micro-alghe nell'anima!
  • 15:43 - 15:44
    Io vi salverò!
  • 15:44 - 15:47
    Sì, io vi guarirò!
  • 15:48 - 15:51
    Alcune specie di micro-alghe
    sono ricche di grassi.
  • 15:51 - 15:54
    Contengono il 70% e più di lipidi.
  • 15:54 - 15:56
    Noi possiamo coltivarle.
  • 15:56 - 15:59
    Non nell'oceano,
    non sfruttiamo l'oceano!
  • 15:59 - 16:01
    le coltiviamo in una zona isolata,
  • 16:01 - 16:05
    poi possiamo spremerne l'olio
  • 16:05 - 16:08
    e utilizzarlo in molte industrie.
  • 16:08 - 16:11
    Lo si può bruciare direttamente
    o trasformarlo in biodiesel
  • 16:11 - 16:12
    o in quello che ci pare.
  • 16:12 - 16:15
    Ma la cosa incredibile
    delle micro-alghe è questa:
  • 16:16 - 16:21
    La coltura migliore di cui disponiamo ora
    per produrre olio è l'olio di palma.
  • 16:22 - 16:27
    Con l'olio di palma otteniamo, forse,
    quasi 2.500 litri per acro all'anno,
  • 16:27 - 16:30
    magari un migliaio scarso in più.
  • 16:30 - 16:31
    Ma non si va oltre.
  • 16:31 - 16:32
    In North Carolina
  • 16:32 - 16:35
    la risorsa più promettente
    sarebbe l'olio di colza,
  • 16:35 - 16:37
    che potrebbe produrre
    180 litri per acro all'anno.
  • 16:37 - 16:39
    Nel 1999, con le micro-alghe
  • 16:39 - 16:42
    Il governo degli Stati Uniti
    aveva già dimostrato
  • 16:42 - 16:46
    di poter ottenere dai 20.000
    ai 40.000 litri per acro all'anno.
  • 16:47 - 16:50
    Un'azienda, un paio di anni fa
  • 16:50 - 16:53
    ha detto di averne ottenuti oltre 110.000
    per acro all'anno
  • 16:53 - 16:55
    e di sapere di poter arrivare
    intorno ai 400.000.
  • 16:55 - 16:58
    Quindi, questo tipo di sostenibilità
    non presenta svantaggi.
  • 16:58 - 17:02
    Se cercate Green XPrize
    e micro-alghe online
  • 17:02 - 17:05
    io e John Richard abbiamo tenuto
  • 17:05 - 17:08
    una presentazione di due minuti
    per la Green XPrize competition
  • 17:08 - 17:13
    e potete capire di cosa si tratta
    in appena due minuti.
  • 17:13 - 17:16
    Vi incoraggio a farlo,
    se siete interessati.
  • 17:18 - 17:20
    Se bruciassimo le nostre foreste
  • 17:22 - 17:23
    potremmo salvarci.
  • 17:23 - 17:25
    No! Scherzo!
    (Risate)
  • 17:25 - 17:28
    Questo è un mucchio di carbone,
  • 17:28 - 17:30
    è biochar [carbone vegetale]
    e ci può salvare.
  • 17:30 - 17:33
    Drew ha parlato
    della riduzione delle emissioni
  • 17:33 - 17:35
    e della necessità di arrivare a 350.
  • 17:35 - 17:36
    350 è l'obiettivo.
  • 17:36 - 17:40
    Dobbiamo cambiare rotta
    e far un gran passo avanti.
  • 17:42 - 17:44
    E il biochar è uno dei modi
    per poterlo fare.
  • 17:44 - 17:47
    Perché, dato che siamo sopra il 350
  • 17:47 - 17:49
    dobbiamo cominciare
    il sequestro del carbonio.
  • 17:50 - 17:54
    In Sud America ci sono terreni
    chiamati Terra Scura dagli antropologi,
  • 17:54 - 17:57
    Terra Preta, che non riuscivano a capire
    da dove provenissero,
  • 17:57 - 18:00
    perché in quelle zone
    c'erano state delle civiltà.
  • 18:00 - 18:04
    Non sapevano se erano state abitate
    perché là c'era la Terra Scura,
  • 18:04 - 18:05
    che era molto più produttiva,
  • 18:05 - 18:08
    o se le popolazioni avevano creato
    quelle condizioni nel suolo,
  • 18:08 - 18:10
    condizioni di alta produttività.
  • 18:10 - 18:13
    E abbiamo scoperto che la gente
    ha reso il suolo produttivo
  • 18:13 - 18:15
    creando biochar
    e mescolandolo al terreno,
  • 18:15 - 18:19
    in quanto migliora radicalmente
    il trasporto di elettroni e molto altro.
  • 18:19 - 18:21
    Noi invece abbiamo decimato
    il nostro suolo.
  • 18:21 - 18:23
    Si tratta di un vantaggio per tutti:
  • 18:23 - 18:25
    possiamo ripristinare il nostro suolo
  • 18:25 - 18:27
    e questo è un modo fantastico
    di cominciare a farlo,
  • 18:27 - 18:28
    e il carbonio
  • 18:28 - 18:30
    che vi penetra
    rimane sequestrato.
  • 18:30 - 18:31
    Abbiamo i dati.
  • 18:32 - 18:34
    Antiche civiltà l'hanno fatto per noi.
  • 18:34 - 18:37
    Il carbonio vi rimane
    per migliaia di anni,
  • 18:37 - 18:40
    non si decompone
    per tornare nell'atmosfera.
  • 18:42 - 18:45
    Non si decompone,
    ma si limita a interagire col resto,
  • 18:45 - 18:47
    senza mutare di forma.
  • 18:47 - 18:49
    È incredibile,
    il biochar è fenomenale
  • 18:49 - 18:51
    ed è la via verso un futuro sostenibile.
  • 18:51 - 18:57
    Per finire, esiste una classe,
    in particolare,
  • 18:58 - 19:00
    a cui bisogna prestare molta attenzione
  • 19:02 - 19:04
    perché rappresenta l'origine della vita.
  • 19:05 - 19:08
    Sto parlando degli impollinatori,
  • 19:08 - 19:11
    Molti sanno che stiamo assistendo
    a un collasso delle colonie
  • 19:11 - 19:14
    delle api da miele europee,
    ma quel che molti non sanno
  • 19:14 - 19:16
    è che per decenni
    i nostri impollinatori,
  • 19:16 - 19:18
    che sono migliori
    della api da miele europee,
  • 19:18 - 19:21
    hanno subìto un simile collasso.
  • 19:21 - 19:23
    Queste popolazioni sono state decimate.
  • 19:23 - 19:27
    Prima di tutto a causa dei pesticidi
    e di perdita di habitat,
  • 19:27 - 19:29
    ma principalmente a causa dei pesticidi.
  • 19:29 - 19:34
    E questo, di certo, possiamo farlo tutti,
    nella vita di tutti i giorni
  • 19:34 - 19:39
    sia che piantiamo un orto senza pesticidi
    che attragga impollinatori
  • 19:39 - 19:43
    o che chiediamo alla città di farlo,
    o ci accertiamo che altri lo facciano.
  • 19:43 - 19:45
    Impariamo quali piante
    favoriscono gli impollinatori.
  • 19:45 - 19:47
    Da bambina
  • 19:47 - 19:51
    ho sempre avuto un forte legame
    con api e vespe, non so perché.
  • 19:51 - 19:53
    Qui c'è un calabrone,
    non si vede molto bene,
  • 19:53 - 19:54
    sui miei fagioli rossi,
  • 19:54 - 19:57
    che per tutta l'estate
    brulicavano di apri. Che bello!
  • 19:57 - 20:00
    Da piccola,
    portavo in giro i calabroni.
  • 20:00 - 20:01
    Non mi hanno mai punto.
  • 20:01 - 20:03
    Mia madre mi diceva:
    "Vedrai che ti pungono"
  • 20:03 - 20:04
    e io: "Ma va!"
  • 20:04 - 20:06
    Io mi dicevo:
    "Wow, sono bellissimi!"
  • 20:07 - 20:09
    Non sono solo bellissimi,
    sono il futuro della vita
  • 20:09 - 20:12
    e per questo meritano
    un'attenzione tutta speciale,
  • 20:12 - 20:14
    per la nostra salvaguardia.
  • 20:14 - 20:16
    È nel nostro interesse.
  • 20:16 - 20:19
    Tutto questo va a beneficio nostro.
  • 20:19 - 20:21
    Ma ora torniamo un attimo
    ai delfini.
  • 20:28 - 20:31
    Forse i delfini
    sono persone non umane,
  • 20:31 - 20:33
    non lo so,
    se siano persone non umane.
  • 20:34 - 20:36
    Ma quello che so
  • 20:37 - 20:41
    è che quando interagiamo
    con creature non umane,
  • 20:42 - 20:46
    invece di considerarle
    degli oggetti
  • 20:46 - 20:49
    -- il che significa che non interagiamo
    e che sono solo 'oggetti' --
  • 20:49 - 20:52
    invece di pensare di essere
    in presenza di oggetti,
  • 20:52 - 20:55
    se li consideriamo un 'tu'
    o come un 'Voi',
  • 20:56 - 20:58
    tutto ciò accresce la nostra umanità
  • 20:58 - 21:00
    e dà maggior significato
    alla nostra vita.
  • 21:01 - 21:04
    Io spero che tutti voi uscirete da qui
    con occhi diversi
  • 21:04 - 21:08
    e interpellerete le altre specie,
  • 21:08 - 21:10
    come direbbero gli Indiani d'America,
  • 21:11 - 21:13
    come le persone su due gambe,
    le persone su quattro gambe,
  • 21:13 - 21:16
    le persone che nuotano,
    le persone che volano,
  • 21:16 - 21:17
    le persone che strisciano
  • 21:17 - 21:20
    e io aggiungerei
    le persone che creano la fotosintesi,
  • 21:20 - 21:21
    (Risate)
  • 21:22 - 21:24
    e le accoglierete
    nella nostra famiglia,
  • 21:24 - 21:26
    e ripristiniamo il Giardino del Mondo!
  • 21:26 - 21:27
    Grazie!
  • 21:27 - 21:34
    (Applausi)
Title:
I delfini come persona non umana |Dee Eggers | TEDxAsheville
Description:

La professoressa Dee Eggers, della UNC-Asheville discute la possibilità di dichiarare i delfini 'persona non umana' e condivide alcune idee per proteggere loro e le altre specie che rischiano l'estinzione.

http://TEDxAsheville.com

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
21:41

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