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Ritratti introspettivi realizzati con i dati

  • 0:01 - 0:02
    Sono un artista,
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    un pò speciale.
  • 0:04 - 0:06
    Non dipingo.
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    Non so disegnare.
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    Il mio insegnante di tecnica
    alle superiori scrisse che ero una minaccia
  • 0:12 - 0:13
    sulla mia pagella.
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    E' meglio per voi
    se non vedete le mie fotografie.
  • 0:18 - 0:20
    Ma c'è una cosa che so fare:
  • 0:20 - 0:21
    So programmare un computer.
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    So codificare.
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    Mi dicono che 100 anni fa
  • 0:26 - 0:27
    gente come me non esisteva,
  • 0:27 - 0:29
    che era impossibile,
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    che l'arte fatta con dati è una novità,
  • 0:32 - 0:35
    è un prodotto della nostra epoca,
  • 0:35 - 0:37
    è veramente importante pensarci
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    come a qualcosa che è molto attuale.
  • 0:39 - 0:40
    Ed è vero.
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    Ma c'è una forma d'arte
    che esiste da moltissimo tempo
  • 0:44 - 0:46
    che consiste
    nell'utilizzo dell'informazione,
  • 0:46 - 0:48
    informazione astratta,
  • 0:48 - 0:51
    per creare dei pezzi
    emotivamente toccanti.
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    Si chiama musica.
  • 0:53 - 0:57
    Abbiamo creato musica
    per decine di migliaia di anni, vero?
  • 0:57 - 0:59
    E se pensate a cos'è la musica -
  • 0:59 - 1:02
    note, accordi, tonalità, armonie, melodie -
  • 1:02 - 1:04
    queste cose sono algoritmi.
  • 1:04 - 1:05
    Sono sistemi,
  • 1:05 - 1:08
    programmati per svilupparsi nel tempo,
  • 1:08 - 1:10
    per farci provare emozioni.
  • 1:10 - 1:12
    Ho scoperto le arti grazie alla musica.
  • 1:12 - 1:13
    Ho studiato composizione,
  • 1:13 - 1:16
    e circa 15 anni fa
    ho iniziato a comporre dei brani
  • 1:16 - 1:19
    creati per inserirsi
  • 1:19 - 1:21
    tra suono e immagine.
  • 1:21 - 1:24
    Usare un'immagine
    per scoprire una struttura musicale
  • 1:24 - 1:26
    o usare un suono
    per mostrare qualcosa di interessante
  • 1:26 - 1:29
    riguardo a qualcosa
    che è solitamente illustrato.
  • 1:29 - 1:32
    Quello che vedete sullo schermo
    è letteralmente disegnato
  • 1:32 - 1:35
    dalla struttura musicale
    dei musicisti sul palco,
  • 1:35 - 1:38
    e non è un caso
    che assomigli a una pianta,
  • 1:38 - 1:41
    perché la biologia algoritmica
    alla base delle piante
  • 1:41 - 1:44
    è ciò che ha caratterizzato
    la struttura musicale.
  • 1:44 - 1:48
    Una volta imparato a fare questo,
    quando sappiamo programmare con i media,
  • 1:48 - 1:50
    possiamo fare delle cose molto belle.
  • 1:50 - 1:54
    Questo è un progetto che ho fatto
    per il Sundance Film Festival.
  • 1:54 - 1:58
    L'dea è molto semplice:
    prendere ogni film da Premio Oscar,
  • 1:59 - 2:01
    accelerarlo ad un minuto ciascuno
  • 2:01 - 2:03
    e unirli.
  • 2:03 - 2:07
    Quindi in 75 minuti posso mostrarvi
    la storia cinematografica di Hollywood.
  • 2:07 - 2:10
    E quello che state realmente vedendo
    è la storia del montaggio
  • 2:10 - 2:12
    nel cinema di Hollywood.
  • 2:12 - 2:16
    A sinistra c'è Casablanca;
    a destra abbiamo Chicago.
  • 2:16 - 2:19
    Potete vedere che Casablanca
    è un pò più semplice da leggere.
  • 2:19 - 2:22
    Questo è dovuto al fatto che in media
    una ripresa negli anni '40
  • 2:22 - 2:24
    durava 26 secondi,
  • 2:24 - 2:26
    mentre adesso si aggira sui sei secondi.
  • 2:27 - 2:29
    Per questo progetto mi sono ispirato
  • 2:29 - 2:31
    ad alcuni programmi fondati
    dal Governo Federale Americano
  • 2:31 - 2:33
    agli inizi degli anni 2000,
  • 2:33 - 2:39
    per guardare filmati e trovare
    uno specifico attore in qualsiasi video.
  • 2:39 - 2:44
    Così ho sfruttato questa programmazione
    per adattare il sistema su una persona
  • 2:44 - 2:48
    della nostra cultura a cui
    non servirebbe mai questa sorveglianza,
  • 2:48 - 2:49
    Britney Spears.
  • 2:49 - 2:53
    Ho scaricato 2.000 foto
    fatte da paparazzi a Britney Spears
  • 2:53 - 2:56
    e ho impostato il mio computer
    per trovare il suo viso
  • 2:56 - 2:57
    e solo il suo viso.
  • 2:57 - 3:01
    Posso far partire qualsiasi sequenza
    e centrerà i suoi occhi nel fotogramma,
  • 3:01 - 3:03
    e questa è una sorta di doppio reportage
  • 3:03 - 3:06
    sulla sorveglia nella nostra società.
  • 3:06 - 3:09
    Abbiamo il terrore di essere spiati,
  • 3:09 - 3:11
    ma siamo ossessionati dalle celebrità.
  • 3:12 - 3:16
    Quello che vedete sullo schermo
    è una mia collaborazione
  • 3:16 - 3:18
    con un'artista di nome Liàn Amaris.
  • 3:18 - 3:22
    Ciò che ha fatto è molto semplice
    da spiegare e descrivere,
  • 3:22 - 3:24
    ma molto difficile da fare.
  • 3:24 - 3:27
    Ha registrato 72 minuti di attività,
  • 3:27 - 3:30
    di preparativi per una serata in città,
  • 3:30 - 3:32
    l'ha estesa su tre giorni
  • 3:32 - 3:36
    e l'ha riprodotta a rallentatore
    su un'isola spartitraffico a New York.
  • 3:36 - 3:38
    C'ero anche io,
    con una troupe cinematografica.
  • 3:38 - 3:39
    Abbiamo filmato il tutto,
  • 3:39 - 3:43
    e poi abbiamo invertito il processo,
    accelerandolo di nuovo a 72 minuti,
  • 3:43 - 3:45
    quindi sembra
    che si stia muovendo normalmente
  • 3:45 - 3:47
    mentre il resto del mondo le gira attorno.
  • 3:47 - 3:52
    Ad un certo punto ho capito
    che stavo facendo ritratti.
  • 3:53 - 3:57
    Quando si pensa alla ritrattistica,
    si tende a pensare a cose di questo tipo.
  • 3:57 - 3:59
    Il tipo sulla sinistra
    si chiama Gilbert Stuart.
  • 3:59 - 4:02
    Si può dire che sia il primo
    vero ritrattista degli Stati Uniti.
  • 4:02 - 4:05
    Sulla destre c'è un suo ritratto
    di George Washington del 1796.
  • 4:05 - 4:08
    E' il cosiddetto ritratto Lansdowne.
  • 4:08 - 4:10
    Se guardate il dipinto,
    c'è molto simbolismo, vero?
  • 4:10 - 4:13
    C'è un arcobaleno fuori dalla finestra.
    C'è una spada.
  • 4:13 - 4:15
    C'è una penna d'oca sulla scrivania.
  • 4:15 - 4:18
    Tutte queste cose hanno lo scopo
    di evocare George Washington
  • 4:18 - 4:19
    come padre della nazione.
  • 4:20 - 4:23
    Questo è il mio ritratto
    di George Washington.
  • 4:24 - 4:27
    E questa è una tabella
    di misurazione della vista,
  • 4:27 - 4:29
    solo che al posto delle lettere,
    ci sono parole.
  • 4:30 - 4:32
    Non sono altro che le 66 parole
  • 4:32 - 4:35
    che George Washington ha usato
    più di qualsiasi altro presidente
  • 4:35 - 4:37
    nei suoi discorsi
    sullo Stato dell'Unione
  • 4:38 - 4:42
    Quindi "signori"
    ha il suo simbolismo e la sua retorica,
  • 4:42 - 4:47
    Ed è significativo che proprio quella
    sia la parola da lui più usata.
  • 4:47 - 4:49
    Questa è la tabella di George W. Bush,
  • 4:49 - 4:52
    presidente in carica quando l'ho creata.
  • 4:52 - 4:53
    E come si arriva,
  • 4:53 - 4:56
    da "signori" a "terrore"
    in 43 facili passi
  • 4:56 - 4:59
    ci dice molto sulla storia americana,
  • 4:59 - 5:00
    e fornisce un diverso punto di vista
  • 5:00 - 5:03
    rispetto a quello che avreste
    guardando ad una serie di dipinti.
  • 5:03 - 5:07
    Queste opere forniscono una
    lezione di storia degli Stati Uniti
  • 5:07 - 5:09
    attraverso la retorica politica
    dei suoi leader.
  • 5:09 - 5:13
    Ronald Reagan spese molto tempo
    a parlare di deficit.
  • 5:13 - 5:17
    Bill Clinton parlò molto del secolo
    in cui non sarebbe più stato presidente,
  • 5:17 - 5:20
    ma forse sua moglie si.
  • 5:21 - 5:24
    Lyndon Johnson fu il primo presidente
  • 5:24 - 5:26
    a fare il suo discorso al Congresso
    in diretta televisiva;
  • 5:26 - 5:29
    iniziò ogni paragrafo
    con la parola "stasera".
  • 5:29 - 5:32
    E Richard Nixon,
    o meglio, chi gli scriveva i discorsi,
  • 5:32 - 5:33
    un tizio di nome William Safire,
  • 5:33 - 5:35
    spese molto tempo
    pensando al linguaggio
  • 5:35 - 5:39
    e assicurandosi che il suo capo
    raffigurasse la retorica dell'onestà.
  • 5:39 - 5:42
    Questo progetto viene esposto
    in una serie di sculture monolitiche.
  • 5:42 - 5:44
    E' una serie di scatole di luce all'aperto.
  • 5:44 - 5:47
    Ed è importante notare che sono in scala,
  • 5:47 - 5:50
    quindi se a 6 metri di distanza
    riuscite a leggere tra le due righe nere,
  • 5:50 - 5:52
    avete dieci decimi.
  • 5:52 - 5:53
    (Risate)
  • 5:53 - 5:55
    Questo è un ritratto.
    Ce ne sono molti così.
  • 5:55 - 5:58
    Ci sono molti modi per crearli con dati.
  • 5:58 - 6:00
    Ho iniziato a pensare ad un metodo
  • 6:00 - 6:05
    che mi permettesse di dar vita
    ad una ritrattistica più democratica,
  • 6:05 - 6:09
    qualcosa che riguardi di più il mio paese
    e come funziona.
  • 6:09 - 6:13
    Ogni 10 anni c'è il censimento
    negli Stati Uniti.
  • 6:13 - 6:15
    Contiamo letteralmente le persone,
  • 6:15 - 6:18
    scopriamo chi vive dove,
    che tipo di professione svolgiamo,
  • 6:18 - 6:20
    la lingua che parliamo a casa.
  • 6:20 - 6:22
    Queste sono cose importanti -
    molto importanti.
  • 6:22 - 6:25
    Ma non ci dice veramente chi siamo.
  • 6:25 - 6:27
    Non ci parla dei nostri sogni
    e delle nostre aspirazioni.
  • 6:27 - 6:30
    Quindi nel 2010
    ho deciso di fare il mio censimento.
  • 6:30 - 6:34
    Ho iniziato a cercare un insieme di dati
  • 6:34 - 6:37
    che contenesse molte descrizioni
    scritte da normali americani.
  • 6:37 - 6:40
    Ho scoperto che esiste
    materiale del genere,
  • 6:40 - 6:42
    che non aspetta altro di essere usato.
  • 6:42 - 6:44
    Si tratta degli appuntamenti online.
  • 6:44 - 6:49
    Quindi nel 2010 mi sono iscritto
    a 21 diversi siti di appuntamenti online,
  • 6:49 - 6:52
    come gay, come uomo etero,
    come lesbica e come donna etero,
  • 6:52 - 6:54
    in ogni cap in America
  • 6:54 - 6:57
    e ho scaricato circa
    19 milioni di profili --
  • 6:57 - 7:01
    circa il 20% della popolazione adulta
    degli Stati Uniti.
  • 7:01 - 7:03
    Ho un disturbo ossessivo-compulsivo.
  • 7:03 - 7:06
    Vi sarà maledettamente chiaro. Credetemi.
  • 7:06 - 7:07
    (Risate)
  • 7:07 - 7:10
    Quindi ho classificato tutta questa roba
    in base al cap.
  • 7:11 - 7:13
    E ho analizzato le parole.
  • 7:13 - 7:16
    Questi sono alcuni profili del 2010
  • 7:16 - 7:18
    in cui ho evidenziato la parola "solo".
  • 7:18 - 7:21
    Dal punto di vista topografico,
  • 7:21 - 7:25
    immaginando che i colori chiari
    rappresentino un maggior uso della parola
  • 7:25 - 7:29
    potrete notare che l'Appalachia
    è un posto piuttosto desolato.
  • 7:30 - 7:35
    Potete anche vedere
    che in Nebraska non ci si diverte molto.
  • 7:35 - 7:37
    (Risate)
  • 7:37 - 7:42
    Questa è la mappa dei pervertiti,
    che ci mostra
  • 7:42 - 7:45
    che le donne in Alaska
    avrebbero bisogno di uscire
  • 7:45 - 7:47
    con gli uomini del sud del Nuovo Messico,
  • 7:47 - 7:48
    e divertirsi.
  • 7:48 - 7:51
    Ho fatto un'elaborazione
    molto dettagliata,
  • 7:51 - 7:54
    perciò posso garantirvi che gli uomini
    nella metà orientale di Long Island
  • 7:54 - 7:56
    vorrebbero essere sculacciati
  • 7:56 - 8:00
    molto di più rispetto agli uomini
    della metà occidentale di Long Island.
  • 8:00 - 8:02
    Questo sarà l'unico vostro ricordo
    dell'intera conferenza.
  • 8:02 - 8:05
    Ricorderete questo fatto
    per tipo 30 anni.
  • 8:05 - 8:08
    (Risate)
  • 8:08 - 8:11
    Spostando tutto ciò
    a livello cartografico,
  • 8:11 - 8:14
    potete creare mappe con lo stesso trucco
    che ho usato per le tabelle.
  • 8:14 - 8:16
    Potete sostituire il nome
    di ogni città americana
  • 8:16 - 8:19
    con la parola più usata in quella città.
  • 8:19 - 8:23
    Se siete mai usciti con qualcuno
    di Seattle, sapete cosa intendo.
  • 8:23 - 8:26
    Abbiamo "carino".
    Abbiamo "cuore infranto".
  • 8:26 - 8:29
    Troviamo "concerto", "sigaretta".
  • 8:29 - 8:32
    Suonano in un gruppo e fumano.
  • 8:32 - 8:35
    Un pò più in su potete vedere "email".
    E' Redmond, Washington,
  • 8:35 - 8:37
    che è la sede principale della Microsoft.
  • 8:37 - 8:40
    Alcune sono facili da indovinare --
    Los Angeles è "recitare"
  • 8:40 - 8:42
    San Francisco è "gay".
  • 8:42 - 8:44
    Alcuni sono un pò più strazianti.
  • 8:44 - 8:46
    A Baton Rouge si parla
    dell'essere in sovrappeso;
  • 8:46 - 8:49
    a New Orleans
    parlano ancora dell'inondazione.
  • 8:49 - 8:51
    I tizi della capitale
    pensano di essere interessanti.
  • 8:51 - 8:55
    Le persone in Baltimore, Maryland,
    dicono di avere paura.
  • 8:55 - 8:56
    Questo è il New Jersey.
  • 8:56 - 8:59
    Io sono cresciuto da qualche parte
    tra "irritante" e "cinico".
  • 8:59 - 9:03
    (Risate e applausi)
  • 9:03 - 9:06
    A New York la parola al primo posto
    è "adesso".
  • 9:06 - 9:09
    nel senso di, "Adesso sono un cameriere,
    ma in realtà sono un attore."
  • 9:09 - 9:10
    (Risate)
  • 9:10 - 9:14
    O, "Adesso insegno ingegneria alla NYU,
    ma in realtà sono un artista."
  • 9:14 - 9:17
    Salendo troverete "dinosauro".
    Quella è Syracuse.
  • 9:17 - 9:19
    Il miglior ristorante di Syracuse,
    New York,
  • 9:19 - 9:22
    è il locale Hell's Angels
    chiamato Barbecue Dinosaur.
  • 9:22 - 9:24
    E' il posto giusto per un appuntamento.
  • 9:24 - 9:28
    Io abito tra "incondizionato"
    e "piena estate", in Midtown Manhattan.
  • 9:28 - 9:31
    Questa è la snob Brooklyn del nord,
  • 9:31 - 9:34
    quindi ci sono "dj", "chic"
    "hipster" e "urbano".
  • 9:34 - 9:37
    Forse questo
    è un ritratto più democratico.
  • 9:37 - 9:39
    E se invece creassimo mappe
    con Stati blu e rossi
  • 9:39 - 9:41
    in base a quello che vogliamo fare
    di venerdì sera?
  • 9:41 - 9:44
    Questo è un autoritratto.
  • 9:44 - 9:45
    E' basato sulla mia email,
  • 9:45 - 9:48
    circa 500.000 email inviate in 20 anni.
  • 9:48 - 9:52
    Pensatelo come un selfie quantificato.
  • 9:52 - 9:54
    Ho creato un'equazione fisica
  • 9:54 - 9:55
    basata sui miei dati.
  • 9:55 - 9:58
    Immaginatevi tutte le persone
    con cui ho mai scritto.
  • 9:58 - 10:01
    E' iniziato dal centro
    ed è esploso con un big bang.
  • 10:01 - 10:04
    Tutti si attirano l'un l'altro,
  • 10:04 - 10:07
    in base a quanto ci si scrive,
    e con chi.
  • 10:07 - 10:09
    E' anche un'analisi sentimentale,
  • 10:09 - 10:12
    se dico "ti amo"
    sei più importante per me.
  • 10:12 - 10:14
    Quindi sarai circa al centro
    dei miei indirizzi email,
  • 10:14 - 10:16
    come una stella polare.
  • 10:16 - 10:18
    Tutti i nomi sono scritti a mano.
  • 10:19 - 10:22
    A volte capita di elaborare questi dati
    in tempo reale
  • 10:22 - 10:26
    per evidenziare uno specifico problema
    in una specifica città.
  • 10:26 - 10:28
    Questa è una pistola Walther PPK
    semiautomatica calibro 9mm
  • 10:28 - 10:31
    usata nella sparatoria
    nel quartiere francese di New Orleans
  • 10:31 - 10:35
    circa 2 anni fa il giorno di San Valentino
    per un diverbio su un parcheggio.
  • 10:35 - 10:36
    Quelle sono le mie sigarette.
  • 10:36 - 10:39
    Questa è la casa in cui
    è avvenuta la sparatoria.
  • 10:39 - 10:41
    In questo progetto
    è servita un pò di ignegneria.
  • 10:41 - 10:43
    Ho trasformato la catena di una bici
  • 10:43 - 10:45
    in un albero a camme
    guidato da un computer.
  • 10:45 - 10:47
    Il computer e il congegno
    sono chiusi in una scatola.
  • 10:47 - 10:50
    La pistola è sopra
    saldata ad una piastra d'acciaio
  • 10:50 - 10:52
    c'è un filo che si allaccia al grilletto,
  • 10:52 - 10:54
    e il computer nella scatola è online.
  • 10:54 - 10:57
    Sta ascoltando le chiamate
    della Polizia di New Orleans,
  • 10:57 - 11:00
    in modo che ogni volta
    che viene segnalata una sparatoria,
  • 11:00 - 11:01
    (Spari)
  • 11:01 - 11:03
    la pistola spara.
  • 11:03 - 11:06
    C'è una cartuccia a salve,
    non c'è nessun proiettile.
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    C'è molta luce, molto frastuono
  • 11:08 - 11:10
    ma soprattutto, c'è una cassa protettiva.
  • 11:10 - 11:13
    Ci sono circa 5 sparatorie al giorno
    a New Orleans,
  • 11:13 - 11:15
    quindi nei 4 mesi in cui
    c'è stata questa installazione
  • 11:15 - 11:17
    la cassa si è riempita di proiettili.
  • 11:18 - 11:21
    Sapete di che si tratta -
    la chiamate "visualizzazione dei dati".
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    Se fatta come si deve, è rivelatrice.
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    Se fatta male, è anestetizzante.
  • 11:28 - 11:29
    Riduce le persone a dei numeri.
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    Quindi state attenti.
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    Un ultimo pezzo per voi.
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    La scorsa estate sono stato
    l'artista in sede
  • 11:37 - 11:38
    di Times Square.
  • 11:39 - 11:42
    Times Square a New York
    è letteralmente l'ombelico del mondo.
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    Quello che però le persone non notano
  • 11:45 - 11:48
    è che è il posto più instagrammato
    sulla faccia della Terra.
  • 11:48 - 11:51
    Circa ogni cinque secondi,
    qualcuno si fa un selfie
  • 11:51 - 11:52
    a Times Square.
  • 11:52 - 11:56
    Sono 17.000 al giorno e ce li ho tutti.
  • 11:56 - 11:57
    (Risate)
  • 11:57 - 11:59
    Qui ce ne sono alcuni
    con gli occhi al centro.
  • 11:59 - 12:00
    Ogni civiltà
  • 12:00 - 12:03
    userà la migliore tecnologia
    a sua disposizione per fare arte.
  • 12:03 - 12:06
    Ed è compito dell'artista porre le domande
  • 12:06 - 12:08
    sul significato della tecnologia
  • 12:08 - 12:10
    e su come rifletta la nostra cultura.
  • 12:10 - 12:12
    Quindi vi lascio un messaggio:
    non siamo dei numeri.
  • 12:12 - 12:14
    Siamo persone,
    con sogni e idee.
  • 12:14 - 12:18
    E ridurci a dati statistici
    è fatto a nostro rischio e pericolo.
  • 12:18 - 12:19
    Grazie mille.
  • 12:19 - 12:30
    (Applausi)
Title:
Ritratti introspettivi realizzati con i dati
Speaker:
R. Luke DuBois
Description:

L'artista R. Luke DuBois crea ritratti unici di presidenti, città, di sé stesso ed anche di Britney Spears utilizzando dati e personalità. In questo talk, mostra nove progetti -- dalle mappe degli Stati Uniti, create utilizzando informazioni prese da milioni di siti di appuntamenti online, ad una pistola che spara a salve ogni volta che viene segnalata una sparatoria a New Orleans. Il messaggio che vuole trasmettere è che il modo in cui usiamo la tecnologia riflette ciò che siamo e la nostra cultura, e ridurre le persone a meri dati è qualcosa che facciamo a nostro rischio e pericolo.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
12:43

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