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Rivelazioni da una vita nella danza

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    (Musica: "Wade in the Water"
    di Ella Jenkins)
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    Immergetevi in acqua
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    Immergetevi in acqua, figli miei
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    Immergetevi in acqua
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    Dio muove le acque
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    Oh, perché non ti immergi in acqua?
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    Immergetevi in acqua, figli miei
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    Immergetevi in acqua
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    Dio muove le acque
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    Vedete quell'uomo vestito tutto di bianco?
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    Dio muove le acque
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    Sembra un figlio d'Israele
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    Dio muove le acque
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    Immergetevi in acqua
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    Immergetevi in acqua, figli miei
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    Immergetevi in acqua
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    Dio muove le acque
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    Vedete quell'uomo vestito tutto di rosso?
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    Dio muove le acque
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    Sembra l'uomo che fu condotto da Mosé
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    Dio muove le acque
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    Immergetevi in acqua
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    Immergetevi in acqua, figli miei
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    Immergetevi in acqua
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    Dio muove le acque
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    Non ha il mio Signore salvato Daniele?
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    Daniele, Daniele
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    Non ha il mio Signore salvato Daniele?
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    Allora perché non ogni uomo?
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    Non ha il mio Signore salvato Daniele?
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    Daniele, Daniele
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    Non ha il mio Signore salvato Daniele?
  • 1:54 - 1:57
    Perché non ogni uomo?
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    L'uomo è sceso giù al fiume
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    L'uomo è sceso giù al fiume
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    L'uomo è sceso giù al fiume
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    É andato lì a pregare
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    L'uomo è sceso giù al fiume
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    L'uomo è sceso giù al fiume
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    L'uomo è sceso giù al fiume
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    Per lavare i propri peccati
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    Si è lavato tutto il giorno,
    si è lavato tutta la notte
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    Si è lavato fin quando le mani
    non gli hanno fatto male
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    Si è lavato tutto il giorno,
    si è lavato tutta la notte
  • 2:36 - 2:39
    Fin quando non ha potuto lavarsi più
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    L'uomo è sceso giù al fiume
  • 2:44 - 2:46
    L'uomo è sceso giù al fiume
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    L'uomo è sceso giù al fiume
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    (La musica sfuma)
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    (Applausi)
  • 3:07 - 3:10
    (Juliet Blake) E ora,
    diamo un caloroso benvenuto
  • 3:10 - 3:16
    alla direttrice artistica emerita
    del Alvin Ailey American Dance Theater,
  • 3:16 - 3:17
    Judith Jamison.
  • 3:17 - 3:24
    (Applausi)
  • 3:24 - 3:25
    Judith Jamison: Grazie.
  • 3:26 - 3:27
    Come va?
  • 3:28 - 3:29
    (Saluti)
  • 3:29 - 3:31
    JJ: Sapete che siete
    appena stati in chiesa?
  • 3:31 - 3:32
    (Risate)
  • 3:32 - 3:35
    Che avete appena assistito
    a un battesimo, sì?
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    Questo è tratto da quella meravigliosa
    opera che Mr. Ailey realizzò nel 1960,
  • 3:40 - 3:43
    intitolata "Rivelazioni."
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    Mr. Ailey aveva 29 anni quando creò
    la coreografia di questo capolavoro.
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    È stata rappresentata in tutto il mondo
    e universalmente compresa,
  • 3:51 - 3:55
    perché lui comprendeva
    l'umanità che c'è in tutti noi.
  • 3:55 - 3:59
    "Rivelazioni" è una riflessione
    di un viaggio che tutti facciamo,
  • 3:59 - 4:02
    e, si spera, trionfando.
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    Era questa la magia di Alvin Ailey.
  • 4:05 - 4:08
    Era capace di vedere voi, nel pubblico,
  • 4:08 - 4:09
    di vedere me, la ballerina,
  • 4:09 - 4:11
    e di vedere il legame tra noi,
  • 4:11 - 4:14
    e coreografava opere
    che creavano un legame tra tutti noi.
  • 4:14 - 4:18
    Sentivi che stava raccontando
    la nostra storia,
  • 4:18 - 4:21
    e io sentivo che stavo danzando la mia.
  • 4:22 - 4:24
    Ho iniziato a danzare a sei anni
  • 4:24 - 4:25
    a Philadephia.
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    Ero magra ...
  • 4:28 - 4:31
    (Risate)
  • 4:31 - 4:33
    Nera come il cioccolato,
  • 4:33 - 4:36
    una ragazzina con le gambe
    lunghe fino alle ascelle.
  • 4:37 - 4:41
    E nella mia prima esibizione in assoluto,
    alla Judimar School of Dance,
  • 4:41 - 4:45
    avevo una camicia rossa a quadri,
  • 4:45 - 4:48
    salopette, scarpette rosa da ballerina,
  • 4:48 - 4:53
    e danzavamo alla musica di "I'm an
    Old Cowhand from the Rio Grande."
  • 4:54 - 4:56
    Amai ogni istante.
  • 4:56 - 4:59
    Intendo dire che, letteralmente,
    amai ogni istante,
  • 4:59 - 5:01
    soprattutto quando sentii gli applausi,
  • 5:01 - 5:04
    ed è lì che mi resi conto,
    quando avevo sei anni, e dissi:
  • 5:04 - 5:05
    "Questo fa per me".
  • 5:05 - 5:07
    (Risate)
  • 5:07 - 5:08
    A sei anni, tu non pensi
  • 5:08 - 5:10
    che quello sarà il lavoro
    di tutta la tua vita,
  • 5:10 - 5:12
    ma in quel momento era perfetto.
  • 5:12 - 5:16
    Praticai la danza durante
    tutta la scuola e l'università,
  • 5:16 - 5:19
    e ancora non avevo realizzato
    che era ciò che volevo veramente fare.
  • 5:19 - 5:21
    Partecipai a un’audizione,
  • 5:21 - 5:22
    alla quale fui pessima,
  • 5:22 - 5:25
    fu l’unica audizione
    che feci in vita mia
  • 5:25 - 5:27
    e quando mi congedarono dall'audizione,
  • 5:27 - 5:30
    perché pensavo che quando dicevano:
    “Grazie molte”,
  • 5:30 - 5:31
    intendevano che dovessi rimanere.
  • 5:31 - 5:35
    (Risate)
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    Feci di corsa le scale,
  • 5:36 - 5:39
    e lì c’era un uomo seduto sugli scalini.
  • 5:40 - 5:41
    E io lo avevo a malapena notato.
  • 5:42 - 5:43
    Era un osservatore.
  • 5:43 - 5:45
    Tre giorni dopo, quell’uomo mi chiamò
  • 5:45 - 5:49
    e mi chiese se volessi unirmi
    all'Alvin Ailey American Dance Theater.
  • 5:49 - 5:51
    Ecco qui, signori, fu così che andò.
  • 5:51 - 5:53
    Senza drammi né traumi.
  • 5:53 - 5:56
    (Applausi)
  • 5:56 - 5:58
    E così ho danzato per 15 anni
    con la compagnia,
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    e poi l’ho diretta
    più o meno per 21 anni.
  • 6:02 - 6:05
    Se eri nero, afroamericano e ballerino,
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    in un momento qualsiasi
    tra gli anni ‘40 e ‘70,
  • 6:07 - 6:09
    avevi tante cose da dire,
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    perché la tua voce
    non era ascoltata del tutto.
  • 6:12 - 6:16
    E non eri rappresentato
    per quello che eri veramente.
  • 6:16 - 6:19
    Alvin Ailey ebbe il coraggio,
  • 6:19 - 6:22
    proprio nel pieno
    del Movimento per i Diritti Civili,
  • 6:22 - 6:25
    di mostrare la verità su di noi,
  • 6:25 - 6:27
    che la nostra creatività,
    la nostra bellezza,
  • 6:27 - 6:29
    la nostra intelligenza, il nostro talento,
  • 6:29 - 6:33
    erano parte integrante della varietà
    della cultura americana.
  • 6:34 - 6:41
    Il nostro Mantra è sempre stato
    istruire, intrattenere,
  • 6:41 - 6:43
    ed elevare lo spirito del pubblico.
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    Mr. Ailey credeva che la danza
    venisse dalla gente
  • 6:47 - 6:50
    e che si dovesse restituire alla gente.
  • 6:50 - 6:52
    Non danzavamo a vuoto.
  • 6:52 - 6:55
    Servire la gente era la nostra missione.
  • 6:55 - 6:57
    Ora lo chiamiamo impegno sociale,
  • 6:57 - 7:01
    ma è sempre stato parte
    di chi eravamo e ancora siamo,
  • 7:01 - 7:04
    oggi, dopo 60 anni.
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    Coinvolgere il nostro pubblico
  • 7:08 - 7:11
    è stato sempre un’importante
    parte della compagnia.
  • 7:11 - 7:14
    Ci chiediamo, per chi danziamo?
  • 7:14 - 7:19
    Perché danziamo, se non per mostrare
    alla gente cosa significhi essere umani
  • 7:19 - 7:24
    e per creare un legame
    con il pubblico per cui danziamo?
  • 7:25 - 7:29
    Ci siamo sempre sentiti responsabili
    nel garantire che la comunità comprenda
  • 7:29 - 7:32
    che ciò che facciamo
    fa parte della loro tradizione.
  • 7:32 - 7:35
    Inoltre, non lo facciamo solo in America,
    ma in tutto il mondo.
  • 7:35 - 7:38
    Viaggiamo più di ogni compagnia
    di danza del mondo.
  • 7:40 - 7:43
    Dopo che Nelson Mandela fu scarcerato,
  • 7:43 - 7:47
    pensai, bene, è venuto il momento
    di andare in Sud Africa.
  • 7:47 - 7:49
    E quello sì che fu un impegno sociale.
  • 7:50 - 7:53
    Andammo a Johannesburg, a Soweto,
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    e in altre città
    in condizioni davvero pessime.
  • 7:57 - 7:59
    E mi venne in mente,
    mentre eravamo lì:
  • 7:59 - 8:02
    "Ecco ci troviamo
    nel cuore di Madre Africa,
  • 8:02 - 8:04
    e vogliamo insegnare a danzare
    a questa gente?"
  • 8:04 - 8:06
    (Risate)
  • 8:06 - 8:10
    Ma era il nostro essere afroamericani
    che a loro interessava,
  • 8:10 - 8:14
    e la cultura che avevamo sviluppato
    nel corso degli ultimi 400 anni.
  • 8:15 - 8:17
    Abbiamo fatto molti tour
    in giro per il mondo,
  • 8:17 - 8:20
    e che sia in Europa
    o in Sud America o in Asia,
  • 8:20 - 8:21
    o altrove,
  • 8:21 - 8:24
    il pubblico si esalta e si emoziona.
  • 8:24 - 8:26
    Voi mi siete sembrati
    esaltati ed emozionati.
  • 8:27 - 8:29
    Talvolta con le lacrime agli occhi,
  • 8:29 - 8:34
    perché questa comunicazione
    non verbale funziona sul serio.
  • 8:34 - 8:38
    Si tratta di abbracciare
    ogni persona.
  • 8:39 - 8:42
    Alvin non aveva bisogno di spiegarci
  • 8:42 - 8:45
    cosa stava accadendo in quel periodo
    negli anni '60 e '70;
  • 8:45 - 8:49
    era ovvio perché stessimo
    eseguendo i suoi lavori.
  • 8:49 - 8:52
    Lui sapeva quale fosse
    la verità a quel tempo,
  • 8:52 - 8:56
    e non aveva paura
    di rivelarla attraverso la danza.
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    Lui ha sondato ogni emozione
    che aveva e che noi avevamo,
  • 9:00 - 9:03
    e dalla tristezza alla felicità,
  • 9:03 - 9:06
    fino al dolore e ogni cosa nel mezzo,
  • 9:06 - 9:07
    lui ci conosceva.
  • 9:08 - 9:11
    Prendeva la nostra storia
    e la trasformava in danza potente.
  • 9:11 - 9:14
    Le sua e la mia generazione
    si sovrapponevano.
  • 9:14 - 9:17
    Non avevamo bisogno di parlare
    più di tanto delle cose,
  • 9:17 - 9:21
    perché capivamo istintivamente
    le nostre comuni responsabilità.
  • 9:21 - 9:24
    Così, quando mi chiese
    di rilevare la compagnia
  • 9:24 - 9:26
    prima della sua morte, nel 1989,
  • 9:26 - 9:29
    ero pronta ad affrontare il compito.
  • 9:29 - 9:32
    Alvin e io eravamo parti
    dello stesso albero.
  • 9:32 - 9:35
    Lui, le radici e il tronco,
  • 9:36 - 9:37
    e noi eravamo i rami.
  • 9:37 - 9:39
    Io ero la sua musa.
  • 9:40 - 9:42
    Tutti noi eravamo le sue muse.
  • 9:45 - 9:48
    Il balletto "Cry",
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    che forse qualcuno di voi avrà visto,
  • 9:51 - 9:53
    state per vederne un estratto,
  • 9:53 - 9:54
    fu fatto apposta per me,
  • 9:54 - 9:57
    e Alvin lo dedicò a tutte le donne nere,
  • 9:57 - 9:58
    soprattutto le nostre madri.
  • 9:59 - 10:01
    Quando io e Alvin andavamo in studio,
  • 10:01 - 10:02
    naturalmente lui non pensava:
  • 10:02 - 10:05
    "Eccomi, sto creando un'opera iconica".
  • 10:05 - 10:07
    Conoscete qualche artista che lo fa?
  • 10:07 - 10:10
    Non vai in studio
  • 10:10 - 10:12
    se non per creare
  • 10:12 - 10:16
    ciò che viene sinceramente
    dal cuore e dall’anima.
  • 10:16 - 10:20
    E confidi di avere una ballerina
    con la quale condividerlo.
  • 10:20 - 10:23
    Lo spazio per le prove è uno spazio sacro,
  • 10:23 - 10:25
    che non deve essere violato,
  • 10:25 - 10:28
    perché qui ci si parla attraverso l’anima.
  • 10:29 - 10:31
    È meglio avere anche un po’ di tecnica
  • 10:31 - 10:32
    per poter fare il balletto.
  • 10:32 - 10:33
    (Risate)
  • 10:33 - 10:37
    Lui ci mise il suo Alvin in “Cry”
    e io ci misi la mia Judy.
  • 10:37 - 10:39
    Eseguii semplicemente i passi.
  • 10:39 - 10:42
    E quello fu un regalo
    di compleanno per sua madre,
  • 10:42 - 10:45
    perché non poteva permettersi
    di prenderle un regalo tangibile.
  • 10:45 - 10:47
    Quando mi esibii per la prima volta,
  • 10:47 - 10:49
    ero fisicamente ed emotivamente provata.
  • 10:49 - 10:53
    Non avevo ancora ripetuto
    tutta la parte dall’inizio alla fine.
  • 10:53 - 10:56
    Il balletto dura 16 minuti.
  • 10:58 - 11:02
    Parla di una donna orgogliosa
    che è stata all’inferno e ne è uscita,
  • 11:02 - 11:04
    del suo viaggio attraverso l’Atlantico.
  • 11:06 - 11:08
    È distrutta,
  • 11:08 - 11:09
    è una regina,
  • 11:09 - 11:13
    e in questa sezione la vedrete trionfante.
  • 11:13 - 11:14
    Ce l’ha fatta,
  • 11:14 - 11:20
    e in quell’ultimo passo che fa,
  • 11:20 - 11:23
    scaccia via ogni negatività
  • 11:23 - 11:25
    con la sua formidabile forza.
  • 11:27 - 11:31
    E nell’ultimo passo,lei apre un varco
    scavando nella terra
  • 11:32 - 11:35
    e raggiunge il cielo
  • 11:37 - 11:40
    perché vuole farsi strada
    per il viaggio successivo.
  • 11:42 - 11:46
    Andai in scena nel 1971,
  • 11:46 - 11:50
    e ancora ci stiamo facendo strada.
  • 11:51 - 11:53
    Ora fatemi finire con un ultimo pensiero.
  • 11:53 - 11:55
    Ora nel XXI secolo
  • 11:55 - 11:58
    stiamo ancora lottando
    per i diritti civili.
  • 11:58 - 12:00
    Non passa giorno
  • 12:00 - 12:05
    in cui non ci sia consapevolezza
    della battaglia che continua.
  • 12:05 - 12:11
    Credo che la danza sia in grado
    di elevare l’umana esperienza
  • 12:12 - 12:13
    al di là delle parole.
  • 12:13 - 12:17
    E quando siete seduti al buio,
  • 12:17 - 12:19
    in teatro,
  • 12:19 - 12:23
    a vivere la vostra personale esperienza,
  • 12:23 - 12:27
    non vi sentite bloccati o incompresi.
  • 12:27 - 12:29
    Vi sentite aperti,
  • 12:30 - 12:32
    vivi,
  • 12:32 - 12:33
    e, speriamo,
  • 12:34 - 12:36
    ispirati.
  • 12:36 - 12:37
    Grazie.
  • 12:38 - 12:45
    (Applausi)
  • 12:45 - 12:48
    (Musica: "Right on. Be free."
    Degli East Harlem)
  • 13:00 - 13:03
    Voglio andare dove soffia
    il vento del nord
  • 13:07 - 13:11
    Voglio sapere ciò che sa il falco
  • 13:16 - 13:19
    Voglio andare dove va l’oca selvatica
  • 13:23 - 13:28
    Uccello che vola alto, uccello
    che vola alto, continua a volare
  • 13:37 - 13:40
    Voglio le nuvole sulla testa
  • 13:44 - 13:48
    Non voglio un letto comprato in negozio
  • 13:52 - 13:56
    Vivrò fino a quando non sarò morto
  • 14:00 - 14:05
    Madre, madre, madre
    Salva tuo figlio
  • 14:08 - 14:12
    Vai, sii libero
  • 14:13 - 14:16
    Vai, sii libero
  • 14:17 - 14:20
    Vai, sii libero
  • 14:21 - 14:23
    Non voglio un letto comprato in negozio
  • 14:23 - 14:25
    Vai
  • 14:25 - 14:27
    Voglio le nuvole sulla testa
  • 14:27 - 14:29
    Sii libero
  • 14:29 - 14:31
    Non c’è tempo per aver paura
  • 14:33 - 14:38
    Madre, madre, madre
    Salva tuo figlio
  • 14:38 - 14:41
    (Musica)
  • 15:07 - 15:10
    Non voglio un letto comprato in negozio
  • 15:10 - 15:11
    Vai
  • 15:11 - 15:14
    Voglio le nuvole sulla testa
  • 15:14 - 15:15
    Sii libero
  • 15:15 - 15:17
    Non c’è tempo per aver paura
  • 15:19 - 15:22
    Madre salva tuo figlio
  • 15:24 - 15:27
    Voglio vedere l’arcobaleno in cielo
  • 15:30 - 15:34
    Voglio vedere passare le nuvole
  • 15:39 - 15:44
    Potrebbe alleggerire il mio fardello
  • 15:46 - 15:51
    Signore, Signore, Signore
    Dove sarò domani sera?
  • 15:55 - 15:57
    Vai
  • 15:57 - 15:59
    Sii libero
  • 16:00 - 16:03
    Vai, sii libero
  • 16:04 - 16:07
    Vai, sii libero
  • 16:07 - 16:11
    Vai, sii libero
  • 16:11 - 16:15
    Vai, sii libero
  • 16:15 - 16:18
    Vai, sii libero
  • 16:19 - 16:22
    Vai, sii libero
  • 16:23 - 16:25
    (La musica sfuma)
  • 16:26 - 16:29
    (Applausi)
  • 16:31 - 16:34
    (Acclamazioni)
  • 16:35 - 16:38
    (Applausi)
  • 16:41 - 16:44
    (Acclamazioni)
  • 16:46 - 16:50
    (Applausi)
Title:
Rivelazioni da una vita nella danza
Speaker:
Judith Jamison e l'Alvin Ailey American Dance Theater
Description:

“La danza può elevare l'esperienza umana al di là delle parole”, dice Judith Jamison, direttrice artistica emerita dell'Alvin Ailey American Dance Theater. Tra l'esibizione di un pezzo tratto da un classico di Alvin Ailey, "Revelations" e un altro tratto da " Cry", Jamison riflette sul potere senza tempo che ha la danza di trasformare la storia in un'arte che entusiasma il pubblico di tutto il mondo. (Performance di Solomon Dumas, Samantha Figgins e Constance Stamatiou)

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
17:05

Italian subtitles

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