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The Speech YouTube Doesn't Want You To See

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    Ogni verità passa tramite tre fasi.
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    Per prima cosa, è ridicolizzata.
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    Per seconda, è violentemente contraddetta.
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    Per terza, è accettata per essere evidente.
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    Questa è la verità che YouTube non vuole farti sentire.
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    Hanno ristretto il video originale quando è diventato virale.
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    Ma il messaggio non verrà zittito...
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    Cosa faresti se scoprissi che ogni cosa che sai, ogni cosa in cui credi, tutto
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    ciò che ti è stato detto fin da quando eri bambino, è una menzogna?
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    E non una menzogna qualunque, ma una menzogna creata con cura, finemente calibrata, eseguita con perizia, e deliberatamente
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    progettata con l'espresso proposito di assicurarti che ciò che è sbagliato è giusto, ciò che è cattivo è buono
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    e che la violenza è amore.
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    Una menzogna abbastanza potente da manipolarti per prendere parte ad atti orribili e barbarici
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    che avresti altrimenti trovato scioccanti. Abbastanza potente da lavar via il sangue dalle tue mani. Da alterare
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    le tue percezioni in maniera così grave che il massacro divenga banale e che la compassione appaia estrema.
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    Ciao, il mio nome è Emily Moran Barwick. Sono un'attivista per la liberazione degli animali, un'artista
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    un'educatrice e una vegana. Ho creato il canale Youtube e il relativo sito Bite Size
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    Vegan, in cui informo le persone riguardo il veganesimo attraverso una vasta gamma di tipologie di video - dalle
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    parodie umoristiche, a report accademici dettagliati, a interviste con medici e atleti,
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    a video per bambini - in cui copro una diversificata serie di argomenti.
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    Durante il tempo che passeremo insieme oggi, sfiderò con molta probabilità alcune delle vostre
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    credenze di una vita. Vi chiedo di mettere da parte i vostri preconcetti e di tentare di guardare
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    a ciò che è ordinario con un paio d'occhi nuovi.
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    So che questa è una cosa grossa da chiedere, specialmente da parte di una completa sconosciuta.
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    Vi sto chiedendo fiducia senza essermela guadagnata. Ma che ci crediate o meno, non
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    sono qui per imporvi le mie convinzioni. O per trasformarvi in vegani. Non aspiro ad avere
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    un tale potere. E, in ogni caso, nessuno compie alcun cambiamento durevole attraverso la costrizione.
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    Sono semplicemente qui per mostrarvi cosa accade realmente ogni secondo di ogni giorno nel
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    mondo dietro a porte chiuse. Per presentarvi la prova - perché possiate rifletterci - del fatto che le cose
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    potrebbero non essere come appaiono.
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    Far cadere delle convinzioni che esistono da una vita non è un compito facile. Ma per prendere decisioni informate, per
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    guardarci allo specchio e chiederci se stiamo davvero vivendo secondo i valori che rivendichiamo
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    come nostri, dobbiamo conoscere la verità. Dobbiamo informarci su ciò che realmente succede, non
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    affidandoci a ciò che ci è stato insegnato. Dobbiamo prendere decisioni che si basino sui fatti, non sulla fantasia.
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    Vorrei introdurre questo discorso dicendo che sarò chiara con voi
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    e vi dirò perfino se non so qualcosa. Vi procurerò anche anche
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    il link per una pagina di riferimento con citazioni per ogni fatto che menziono, insieme con una bibliografia
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    così che potrete andare più a fondo dato che io avrò modo di scalfire solo la superficie in questa breve
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    finestra di tempo che abbiamo da passare insieme.
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    Dunque iniziamo. Il veganesimo è visto come un modo di vivere estremo. I vegani non
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    mangiano, indossano o utilizzano nulla che provenga dal corpo di qualcun altro. Non mangiamo carne
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    non beviamo latte o mangiamo formaggio. Non consumiamo uova o miele. Non indossiamo pelle, lana,
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    seta o piume. Non usiamo prodotti testati sugli animali o che contengano sottoprodotti
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    della loro macellazione. E non andiamo nei circhi, negli zoo, negli acquari o in alcuna altra circostanza
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    che sfrutti esseri viventi per il nostro svago o il nostro piacere.
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    Da fuori tali rigorose preclusioni ed esclusioni possono facilmente apparire estreme.
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    Ma ricordate che oggi la questione è quella di sfidare le apparenze e le assunzioni riguardanti l'estremismo e la normalità.
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    Oggi la lezione è sul disimparare.
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    E quale modo migliore per disimparare se non quello di iniziare il nostro viaggio dalla fine e tornare indietro fino
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    all'inizio? E quale modo migliore di mettere in discussione ciò che è accettato come buono e normale se non
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    con qualcosa di sano e quotidiano come un bicchiere di latte?
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    L'origine del latte non è un gran segreto: viene dalle mucche. Ma questo è il punto pià lontano
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    a cui la maggior parte delle persone si riferisce tracciando il viaggio che compie il latte fino alla cerra refrigerata dell'alimentari.
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    La maggior parte di noi cresce pensando che le mucche siano fatte per essere munte. Potremmo pensare che abbiano
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    un costante rifornimento di latte e anche che abbiano bisogno di essere munte per alleviare la pressione.
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    Bene, guardiamo alla questione in maniera critica per un momento. Le mucche sono mammiferi, proprio come noi. E
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    i mammiferi producono latte per una ragione: nutrire i propri piccoli. Le mucche portano in grempo i piccoli per
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    nove mesi, proprio come facciamo noi, li allattano per nutrirli, proprio come facciamo noi, e poi
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    svezzandoli, smettono di produrre latte, proprio come facciamo noi.
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    Quindi per avere un costante rifornimento di latte di mucca per il consumo umano, abbiamo bisogno di un costante
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    rifornimento di vacche incinte. Nell'industria casearia, le mucche vengono ripetutamente inseminate, che è
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    una parola carina per dire stuprate. L'apparato di contenimento utilizzato per legare la mucca è conosciuto
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    nell'industria casearia, almeno in America, come "griglia da stupro", non si tratta dunque
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    di un termine sognato dagli attivisti vegani.
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    Una volta che la mucca ha partorito, ci troviamo di fronte ad un altro posto di blocco nel viaggio del nostro latte. I piccoli, dopo tutto,
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    bevono il latte della madre. Quindi per assicurarci di avere un afflusso costante di latte per noi,
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    i piccoli devono essere portati via poco dopo la nascita. Questo è esattamente ciò che accade nell'industria
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    casearia. Se il vitellino è maschio, viene mandato in una fattoria per vitelli, dove viene messo al laccio, impossibilitato a
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    muoversi, o chiuso in una gabbia in cui non riesce neppure a girarsi fino che non verrà macellato
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    a poche settimane di vita. La carne di vitello, un'industria contro la quale si oppongono perfino molte persone dedite al consumo di carne,
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    non esisterebbe senza i prodotti caseari. Ogni vasetto di yogurt, ogni pallina di gelato e ogni
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    bicchiere di latte è direttamente connessa con la morte di quei vitellini.
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    Ma non abbiamo terminato di tracciare il sentiero che conduce il latte alla nostra tazza di cereali. Mentre la macellazione
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    dei vitellini è di certo sufficientemente orribile, non possiamo dimenticare le madri rimaste indietro. Le mucche
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    sono profondamente legate ai loro vitelli e piangono per giorni quando questi vengono presi. Quando
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    I residenti di Newbury, Massachusetts, hanno chiamato la polizia riportando rumori molesti provenienti dalla
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    fattoria Sunshine Dairy a tutte le ore del giorno o della notte, la polizia ha spiegato che
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    le mamme mucche stavano "piangendo per la separazione dai loro vitelli" - ma nulla di cui preoccuparsi dato che
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    "le mucche non si trovavano in pericolo e che tali rumori erano una parte normale delle pratiche di allevamento."
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    Questa non è un'antropomorfizzazione. E' il dolore di una madre ed è assolutamente straziante da
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    vedere.
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    I corpi delle mucche da latte generalmente non reggono che fino ai 4 o 5 anni e vengono poi considerate "esaurite",
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    malgrado la naturale durata della loro vita sia di 20 anni o più. Vengono mandate al macello come carne
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    economica o cibo per animali, essendo ritenut e inappropriate per il consumo umano. Nei macelli, molte tra
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    queste madri affrontano la loro ultima e più brutale delle separazioni da un altro figlio. Mentre le statistiche
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    ufficiali sono difficili da ottenere dato che la maggior parte degli studi si focalizza sui costi economici dello "scarto
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    fetale", i resoconti oscillano tra il 10% e il 70% di mucche che arrivano al macello
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    incinte.
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    Esistono appunto intere industrie che contano sulla macellazione degli animali in gravidanza. Un'
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    ampia gamma di esperimenti scientifici utilizzano ciò che è chiamato siero fetale da una gamma di animali,
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    con il siero fetale di provenienza bovina tra i più ampiamente utilizzati. Il siero fetale bovino è ottenuto
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    tagliando via un feto vivo dall'utero della madre, perforando il cuore e scolando il
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    sangue. Il processo può richiedere fino a 35 minuti in cui il feto di vitello rimane vivo.
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    Ma la più orribile e ultima separazione tra madre e piccolo era solo l'ultima di un
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    ciclo fatto di gravidanze dopo gravidanze e perdita dopo perdita. Oltre a questo estremo trauma
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    psicologico ed emozionale, la folle domanda di mungere ripetutamente e le condizioni
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    di vita affollate ed anti-igieniche portano ad infezioni ed infiammazioni frequenti.
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    Le mucche da latte sono riempite di antibiotici e ormoni della crescita, che filtrano nel
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    loro latte. In effetti, c'è un numero ufficiale di cellule di pus consentite nel latte, a cui ci si riferisce eufemisticamente
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    come al "conteggio delle cellule somatiche." Negli Stati Uniti, circa 22 milioni [22,177,500]
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    di cellule di pus sono consentite per ogni oncia fluida [750,000 cells/mL] di latte, con limiti consentiti a livello globale
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    che si aggirano intorno a poco meno di 12 milioni [11,828,000 cellule/onc.fl. in Canada e
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    e Unione Europea (400,000 cellule/mL)] fino ai 29.5 milioni di cellule/onc.fl. del Brasile [1,000,000 cellule/mL].
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    Quando ci spingiamo fino all'inizio della nostra mucca da latte, prima della prima gravidanza,
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    prima che diventasse debole, come un guscio scavato che collazzi alla fine sotto
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    ciò che la sua breve vita richiede, giungiamo alla sua nascita. Il momento in cui è venuta al mondo,
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    con gli occhi sgranati e nuova di zecca. Il momento in cui lei è stata portata via da sua madre.
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    Vedete, abbiamo detto parlato di cosa succede i vitelli maschi mandati via per la carne di vitello. Ebbene
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    anche le figlie dell'industria casearia sono separate dalle loro madri. Ma vengono
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    tenute nei paraggi perché prendano il posto delle loro madri e far continuare ad andare avanti la macchina dei soldi. Per
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    far continuare a scorrere il latte. Così che in ogni alimentari, in ogni negozio all'angolo, in ogni distributore di benzina, ci
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    sia sicuramente immagazzinato questo sano, normalizzato ed interamente ordinario prodotto.
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    I prodotti animali che ci sembrano banali, quando vengono montati all'inverso, rivelano percorsi
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    insistentemente complessi e, per prenderla alla leggere, eticamente ardui dalla genesi alla
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    lavorazione, alla produzione, fino al prodotto finito. Ovvero, dalla nascita degli animali,
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    fino al confinamento, l'abuso, la macellazione e la denigrazione delle salme per scintillanti, felici
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    prodotti prondi da comprare che mangiamo letteralmente senza pensare nemmeno a ciò che gli animali
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    hanno passato.
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    Ci è stato venduto il prodotto finale, e pieno di pus, dello stupro, della schiavitù del rapimento
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    dell'abuso, della malattia, della tortura, dell'infanticidio e dell'uccisione - ripulito nell'immagine della sana
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    nutrizione. Come ha detto l'attivista vegano Gary Yourofsky, è il più grande trucco di magia
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    mai eseguito. E la gente dice che il veganesimo è estremo.
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    Sfortunatamente - o forse penserete fortunatamente - non abbiamo il tempo di effettuare questo viaggio a ritroso
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    così in profondità per tutti i prodotti che abbiamo creato a partire da esseri viventi. Ma diamo
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    almeno un brece sguardo ad un altro oggetto che similmente appare come innocuo
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    e con cui la maggior parte degli americani danno inizio alla loro giornata. Qualcosa di amabilmente mescolato nei prodotti da forno
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    per i compleanni e altre occasioni speciali. Qualcosa che viene decorato nelle celebrazioni che riguardano la pace e la nuova
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    vita. L'incredibile, commestibile uovo.
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    Come per il latte, l'origine delle uova è chiara: vengono dalle galline. Differentemente dal latte, le galline
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    non devono essere ingravidate per dare uova. Ma ogni volta che trasformaimo un essere vivente in una
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    macchina, un rifornitore di scorte, la morale sono sempre sarà sempre il profitto. E aumentare
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    il profitto significa aumentare la produzione e l'efficienza.
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    Così come le madri dell'industria casearia, i corpi delle galline da uova cedono prematuramente per
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    la richiesta estrema di produzione.
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    Ogni aspetto della loro vita è regolato per assicurare il massimo della produzione. Dal controllo dei loro cicli di
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    deposizione con giorni e giorni di luce persistente seguiti da lunghi periodi di buio completo
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    all'essere lasciate a morire di fame per settimane ogni volta nello sforzo di produrre ancora un altro ciclo di uova
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    dai loro corpi esausti, un processo a cui ci si riferisce benevolmente come alla "muta indotta", fino a modificare
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    completamente il loro vero e proprio corredo genetico.
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    Abbiamo ottimizzato le nostre macchine, vedete, e allevato un tipo di gallina per la carne e un altro
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    tipo per le uova. A tale scopo, l'industria delle uova produce milioni se non miliardi di
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    pulcini maschi ogni anno. Così come i vitelli maschi, incapaci di produrre latte.
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    i pulcini maschi non possono deporre uova. Quindi non servono.
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    Per "l'eliminazione" - come dicono - di questi pulcini, essi vengono o dolorosomante uccisi col gas,
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    lentamente lasciati soffocare in buste di plastica o tritati vivi. Stiamo parlando di
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    i pulcini morbidi, gialli e carini che adoriamo a Pasqua.
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    Questa è una pratica standard in tutto il mondo, con gli Stati Uniti e l'Unione Europea
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    che specificano che i pulcini devono avere meno di 72 ore di vita quando vengono uccisi - non gli sono
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    riconosciuti nemmeno tre giorni di vita.
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    Le sorelle dei figli scartati dall'industria ovicola finiscono a vivere la loro breve vita
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    in strette pile di gabbie. Chiaramente al giorno d'oggi sentiamo parlare
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    dell'aumento di strutture in cui gli animali vengono allevai a terra o senza gabbie. Ma in verità, l'unica consolazione
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    data da queste etichette riguarda la nostra coscienza. I volatili in libertà sono stretti piccole strutture e hanno
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    due volte i tassi di mortalità delle galline nelle gabbie impilate.
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    Le galline da deposizione sono generalmente buone da 1 a 3 cicli, ogno dei quali dura più o meno un anno. In paesi in cui
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    la muta indotta (di nuovo, il termine per il digiuno forzato) è illegale, vengono
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    semplicemente uccise dopo il loro primo compleanno.
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    Spero che stiate iniziando a vedere il potere di questa menzogna. Di presentare il crudelel confinamento,
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    il digiuno forzato, l'abuso, l'uccisione barbarica di piccoli di pochi giorni e la macellazione di quelli di un anno -
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    anch'essi ancora cuccioli - come qualcosa di completamente normale e gentile - impacchettato in perfette piccole
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    uova.
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    E abbiamo l'audacia di decorarli in celebrazione della vita nuova.Di adorare
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    quegli stessi pulcini che vengono tritati vivi per la loro produzione. Di mescolarli sorprese per
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    bambini e per i nostri cari. Di iniziare la giornata con i prodotti di una spregevole tristezza e chiamarli
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    "col sole in sù" [n.d.t. all'occhio di bue]. Dovremmo iniziare la giornata gettando pulcini in un frullatore.
  • 15:48 - 15:52
    Potremmo passare tutta la settimana effettuando il processo inverso sul sentiero di un infinito numero di simili
  • 15:52 - 15:58
    prodotti derivati da animali che incontriamo regolarmente. L'artista oltandese Christien
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    Meindertsma ha in effetti passato 3 anni a tracciare e catalogare tutti i prodotti realizzati a partire da un singolo maiale:
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    PIG 05049.
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    Il che ci porta al successivo livello di auto-inganno: la sistematica cancellazione
  • 16:14 - 16:22
    dell'identità individuale. Qui è il punto in cui la bugia è più vulnerabile. Perché al di sotto
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    di anni di indottrinamento, e ancora crediamo di essere amanti degli animali. Andiamo al
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    cinema e seguiamo il porcellino Babe, facciamo il tifo per le galline di "Galline in fuga" e tifiamo perché
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    il pesciolino Nemo trovi la strada per tornare da suo padre. Poi torniamo a casa e mangiamo pancetta
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    e uova e bastoncini di pollo e di pesce per i bambini.
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    L'unico modo per mantere questa lampante dissonanza, questa dualità tra i valori che
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    professiamo e le nostre azioni quotidiane, è assicurarci che gli animali che mangiamo e che usiamo non abbiano nome,
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    volto, o identità. Quindi assegnamo loro numeri di inventario.
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    Gli marchiamo la pelle a fuoco o a freddo. Li tatuiamo o etichettiamo, gli inseriamo
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    sotto pelle dei chip elettronici con il transoponder, o li segnamo con delle fascette al collo o alla caviglia. Assegnamo loro dei
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    codici a barre. Ciò che conta è che siano chiaramente identificati come una proprietà. E che
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    vengano trattati di conseguenza. Perché dal momento che li vediamo come individui, minacciamo
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    le vere e proprie fondamenta della menzogna da cui dipendiamo disperatamente.
  • 17:35 - 17:40
    Se i loro corpi non si conformano ai nostri desideri, li alteriamo. Ai maialini
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    estraiaiamo i denti, gli punzoniamo le orecchie [n.d.t. per etichettarli], gli tagliamo la coda e strappiamo i testicoli, tutto
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    senza anestetico. Alle galline, ai tacchini e gli altri volatili nell'industria della carne e delle uova
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    viene tagliato o bruciato il sensibile becco. Alle mucche vengono tagliate o asportate con il calore le corna
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    e vengono a loro volta castrate senza anestesia.
  • 17:59 - 18:05
    E con alcuni dei nostri più impressionanti esercizi mentali, che sarebbero ammirabili se
  • 18:05 - 18:11
    non fossero così orripilanti, diciamo che questa barbarica mutilazione, la conversione di esseri viventi
  • 18:11 - 18:16
    da qualcUNO a qualCOSA è per il loro bene.
  • 18:16 - 18:20
    Perché se non gli pinziamo via i denti o non tagliamo i loro becchi o affettiamo le loro code
  • 18:20 - 18:26
    si aggredirebbero e si morderebbero a vicenda. Ciò che manchiamo di menzionare è che questi comportamenti
  • 18:26 - 18:35
    sono risposte allo stress da confinamento in condizioni di sovrappopolamento che inducono alla pazzia. Se non li mettessimo
  • 18:35 - 18:42
    in queste condizioni di abuso, non reagirebbero in questo modo.
  • 18:42 - 18:48
    Ma a noi umani piace giocare il ruolo dei salvatori nei disastri che noi stessi creiamo. Piombiamo
  • 18:48 - 18:54
    sul latte della mucca e alleviamo la dolorosa pressione dalle sue mammelle gonfie. Una pressione che
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    non sussisterebbe se il piccolo non le fosse stato tolto.
  • 18:58 - 19:03
    Oltretutto, per la nostra fragile farsa, ammassiamo montagne di scartoffie, conduciamo migliaia
  • 19:03 - 19:09
    di studi, spendiamo cifre indicibili di denaro, per giurie a livello governativo, istituzionale e industriale
  • 19:09 - 19:16
    che decidano, definiscano e decretino quale sia il modo giusto di uccidere.
  • 19:16 - 19:21
    Potete riversare le vostre energie sui documenti dell'USDA, dell'Unione Europea e di qualsiasi altro paese
  • 19:21 - 19:27
    su tale materia, per imparare il linguaggio giuridico che rende il fatto di togliere la vita ad un essere vivente
  • 19:27 - 19:33
    accettabile. E non dovete andare troppo lontano per iniziare a trovare obiezioni e scppatoie.
  • 19:33 - 19:38
    La macellazione religiosa passa il test senza alcuna sorpresa. Uccelli e pesci sono esclusi dalle
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    regolamentazioni sulla macellazione in maniera umana, il vero nome che è perfetta rappresentazione del nostro disperato
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    tentativo di essere simultaneamente amanti e uccisori degli animali. Di essere i loro protettori e tormentatori.
  • 19:52 - 20:00
    Voglio dire, è davvero assurdo se si fa un passo indietro e ci si pensa su. Abbiamo dei manuali su
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    come stuprare benevolmente? O su come rapire compassionevolmente? O su come rapinare in maniera etica? Chiaramente no dato che
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    quelli sono ossimori. Non possono coesistere. Ma quando arriva il momento di uccidere gli animali, faremo
  • 20:14 - 20:21
    tutto il possibile per creare un'imponente documentazione cartacea di regolamentazioni per sentirci bene riguardo
  • 20:21 - 20:22
    ciò che facciamo.
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    Ancora, devo chiederlo, il veganesimo è davvero la scelta estrema qui?
  • 20:30 - 20:38
    Guardate attraverso cosa dobbiamo passare per far sì che mangiare gli animali diventi accettabile.
  • 20:38 - 20:42
    Prima che ci si sposti verso la questione ambientale e dell'impatto sulla salute che ha una dieta, ho intenzione di
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    mostrarvi un breve video. Le parti del filmato di cui si conosce la provenienza geografica saranno etichettate
  • 20:47 - 20:52
    di conseguenza. Ma ciò non vuol dire che la stessa cosa non stia succedendo in altre parti
  • 20:52 - 20:56
    del mondo. Ho sgrossato ore di filmato fino ad ottenere un clip di 3 minuti.
  • 20:56 - 21:06
    Non sarà piacevole, ma vi prego di guardarlo comunque. Non potete compiere una scelta informata
  • 21:06 - 21:13
    senza possedere tutti i fatti. Se sentite di dovervi girare dall'altra parte, vi chiedo solo
  • 21:13 - 21:19
    di riflettere su questa domanda: "Se non riesco a guardare il processo di produzione, ho il diritto di mangiare
  • 21:19 - 21:28
    il prodotto?"
  • 21:37 - 22:02
    In questi anni in cui sono stata vegana e ho parlato con molte persone, molti non-vegani, non ho ancora mai
  • 22:02 - 22:11
    sentito una ragione che si avvicini a giustificare il fatto di mettere un essere senziente nelle condizioni che abbiamo
  • 22:11 - 22:16
    visto. Non una.
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    Non potete guardare quello e dire che gli animali che uccidiamo non se ne rendono conto.
  • 22:21 - 22:30
    Che muoiono pacificamente e umanamente. Loro possono sentire la paura. Possono sentire l'odore del sangue.
  • 22:30 - 22:34
    E loro combattono. Combattono fino alla fine.
  • 22:34 - 22:38
    E non potete dire che questo sta succedendo in un posto lontano perché sta succedendo
  • 22:38 - 22:46
    dappertutto nel mondo. Le camere della CO2 che avete visto - quei congegni medievali che riducono
  • 22:46 - 22:53
    i maiali a una morte straordinariamente dolorosa in cui bruciano dall'interno - quello è visto
  • 22:53 - 22:57
    come il metodo di macellazione più umano per i maiali.
  • 22:57 - 23:04
    Impiegato su scala globale, lo è anche qui negli Stati Uniti.
  • 23:04 - 23:09
    So di essermi concentrata piuttosto esclusivamente per ora sulle verità etiche nascoste dietro la maschera
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    della normalità. Ma la scia della nostra distruzione va ben oltre i miliardi
  • 23:15 - 23:18
    di esseri che uccidiamo ogni anno.
  • 23:18 - 23:23
    L'impatto ambientale, sanitario e sociale di ciò che mettiamo in bocca lascia senza parole.
  • 23:23 - 23:29
    Non c'è modo di coprire oggi questi argomenti a fondo come meriterebbero, perciò
  • 23:29 - 23:33
    vi incoraggio a fare riferimento alla pagina di risorse che vi lascerò.
  • 23:33 - 23:40
    Ma proviamo ad osservare a volo d'uccello l'impatto che abbiamo sul nostro pianeta. Quando si tratta
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    di ambiente, sentiamo parlare di conservare l'acqua, tagliare le emissioni, fermare
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    la deforestazione. Le agenzie di protezione ambientale ci incoraggiano ad farci docce più brevi, a condividere l'auto
  • 23:51 - 23:58
    o andare in bici, non usare carta e ricilcare di più. Il nostro governo tiene conferenze internazionali
  • 23:58 - 24:01
    per affrontare il cambiamento climatico e cercare soluzioni.
  • 24:01 - 24:07
    In tutto questo tempo l'unica e più devastante forza dietro al collasso dell'ambiente del pianeta
  • 24:07 - 24:14
    rimane non solo sotto silenzio, ma in effetti è attivamente negata proprio dalle organizzazioni
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    che si prendono l'onere di salvare il nostro pianeta.
  • 24:18 - 24:24
    L'allevamento è la causa principale del cambiamento climatico. Esso è responsabile di oltre il
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    51% delle emissioni di gas serra comparato al 13% dei trasporti globali.
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    Utilizza un terzo dell'acqua della terra, oltre il 45% del suolo della Terra,
  • 24:38 - 24:44
    è responsabile del 91% della distruzione della foresta Amazzonica con 1-2 acri [n.d.t. 4000-8000 m²] sgombrati ogni
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    secondo. Si tratta anche della causa dominante dell'estinzione di specie animali, delle zone morte dell'oceano, e della
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    distruzione dell'habitat.
  • 24:50 - 25:00
    Gli sforzi che facciamo per riciclare e fare docce più brevi sono piuttosto insignificanti in confronto.
  • 25:00 - 25:04
    Facendo i conti delle differenze nei sistemi di produzione, la media globale dell'impatto idrico di una singola
  • 25:04 - 25:13
    libbra [n.d.t. 453.5 g] è di 1847 galloni/lb [n.d.t. 6991.6 l] con una cifra che può spingersi fino a 8000 galloni [n.d.t. 30000 l].
  • 25:13 - 25:18
    Possiamo qui vedere come senza dubbio i prodotti alimentari che hanno l'impatto idrico più basso
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    a parità di peso sono vegetali.
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    Chiaramente il peso non necessariamente indica l'apporto nutritivo. Ma ancora, le medie globali mostrano che
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    "se visto dal punto di vista delle calorie, l'impatto idrico dei prodotti animali
  • 25:31 - 25:36
    è maggiore di quello dei prodotti vegetali" con "l'impatto idrico medio per caloria di carne bovina
  • 25:36 - 25:41
    [che è] venti volte maggiore di quello dei cereali e delle amidacee".
  • 25:41 - 25:46
    Ed essendo le proteine una delle più grandi preoccupazioni a livello nutrizionale delle persone che stanno prendendo in considerazione di
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    diventare vegane, vale la pena di notare che "l'impronta idrica per grammo di proteine del latte,
  • 25:51 - 25:57
    uova e carne di pollo è circa una volta e mezzo superiore a quella dei legumi" con la carne che è 6 volte
  • 25:57 - 26:03
    superiore. Ciò porta alla conclusione che "risulta più efficiente ottenere calorie, proteine
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    e grassi attraverso i prodotti vegetali che da prodotti animali".
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    Ma non abbiamo realmente bisogno di studi che ci dicano che mangiare animali richiede un apporto maggiore di energia
  • 26:13 - 26:19
    e che crea più rifiuti rispetto al consumare piante. Come potrebbe essere il contrario?
  • 26:19 - 26:23
    Mangiare animali è incredibilmente inefficiente. Stiamo filtrando i nostri nutrienti, la nostra acqua,
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    le nostre risorse, attraverso il corpo di qualcun altro. In termini globali, stiamo nutrendo gli animali allevati a scopo alimentare
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    con il 40% dei nostri cereali. Come può questo non essere peggio per l'ambiente che mangiare semplicemente
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    noi le piante? Solo gli Stati Uniti potrebbero sfamare 800 milioni di persone con
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    i cereali che usiamo per nutrire il bestiame. Si tratta d più degli stimati 795 milioni di persone che
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    soffrono la fame nel mondo oggi. Il 98% dell'imponente impatto idrico per l'agricoltura animale che
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    abbiamo appena visto, va a far crescere colture da mangime per gli animali che noi mangiamo.
  • 26:59 - 27:04
    Non sto suggerendo che una transizione globale verso il veganesimo risulterebbe automaticamente
  • 27:04 - 27:10
    nell'adeguata distribuzione dei raccolti verso chi ne ha bisogno, e nemmeno affronterò la questione dell'inutile
  • 27:10 - 27:17
    spreco di cibo, ma è l'unico modo che abbiamo per avere abbastanza cibo per dar da mangiare a tutti.
  • 27:17 - 27:22
    Questo è il punto in cui molte persone indicano le piccole fattorie locali, le pratiche sostenibili. Come
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    il manzo che è stato nutrito d'erba. O le uova di galline in libertà.
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    Il fatto è che non abbiamo terra. Non c'è semplicemente abbastanza terra per il numero di animali che
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    mangiamo ogni anno. La quantità di suolo necessario per produrre 37.000 libbre [n.d.t. 16782.918 kg] di mangime
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    a base vegetale renderebbe per sole 375 libbre [n.d.t. 170 kg] di carne.
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    La terra necessaria per nutrire un vegano per un anno è 1/6 di acro [n.d.t. 674 m²]. Ci vogliono tre volte tanto per
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    un vegetariano, ovvero qualcuno che consuma prodotti caseari e uova ma non carne, e 18 volte tanto
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    per chi consuma carne.
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    Si possono coltivare 15 volte tante proteine in ogni appezzamento di terreno sostituendo le piante agli animali.
  • 28:05 - 28:13
    Oltretutto, le ricerche dimostrano che le mucche cresciute al pascolo emettono il 40/50% di gas serra in più che
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    quelle nutrite con i cereali.
  • 28:13 - 28:19
    Potrei parlare dei costi ambientali dell'agricoltura animale tutto il giorno e
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    inizieremmo solo a scalfire la superficie della questione.
  • 28:21 - 28:27
    Voglio parlare brevemente della pesca e della salute degli oceani prima di proseguire. Ho prodotto
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    un video d 17 minuti che riporta interamente le ricerche più recenti sullo stato dei nostri oceani,
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    che saranno anch'esse nella vostra pagina di risorse, dunque cercherò di riassumere alcuni punti principali.
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    Si che mangiate o meno il pesce o altri animali marini, questa faccenda riguarda tutti noi. L'oceano
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    o piuttosto il fitoplancton in esso, fornisce tra il 50 e l'80% del nostro
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    ossigeno e gli ecosistemi oceanici immagazzinano carbonio in grandi quantità.
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    Dato che tendiamo a prendere i pesci grandi per primi, restano solo il 10% delle specie ittiche di predatori,
  • 29:01 - 29:06
    il che potrebbe lasciare le specie incontrollate a cibarsi di della vegetazione oceanica rilasciando
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    il carbonio immagazzinato. Perdendo solamente 1% di questi ecosistemi di carbonio blu equivarrebbe alle
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    emissioni annuali di gas serra dell'Australia.
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    Estraiamo 90-100 milioni di tonnellate di pesce dagli oceani ogni anni con alcune fonti
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    che stimano tale cifra sulle 150 milioni di tonnellate. Non c'è modo per le popolazioni marittime di
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    reintegrarsi.
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    I nostri metodi industriali di pesca sono incredibilmente inefficienti, con alcune operazioni che gettano a mare
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    il 98% di ciò che pescano, morto, non trattandosi di specie target.
  • 29:41 - 29:48
    Come ho detto precedentemente, l'allevamento degli animali sulla terra è una delle principali cause delle zone morte degli oceani,
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    che sono zone dell'oceano in cui c'è una tale penuria di ossigeno tale da portare al soffocamento e alla morte della fauna marittima.
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    Quindi gli animali che facciamo crescere come cibo sulla terra stanno uccidendo quelli che stiamo strappando
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    agli oceani. E per aggiungere un ulteriore livello di perversità, stiamo dando i pesci che
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    prendiamo alle mucche, ai maiali, alle galline, e ad altri animali sulla terra e ai pesci che alleviamo.
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    E le persone pensano che il veganesimo sia estremo? Quando l'umanità sta decimando gli habitat,
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    consumando il suolo e le risorse, inquinando gli oceani, distruggendo le foreste pluviali, portando specie
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    dopo specie all'estinzione, dar da mangiare piante che potremmo mangiare noi agli animali e dare altri
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    animali da mangiare ad animali che non dovrebbero mangiare animali, tutto perché noi possiamo alla fine
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    mangiare gli animali.
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    Ma chiaramente come consumatori, noi non vediamo questa scia. Vediamo il pacchetto carino e
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    e l'elegante pubblicità. Vediamo questi ordinari, innocenti, prodotti di tutti i giorni. E troviamo
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    conforto nel fatto che la maggior parte delle persone mangi nel modo in cui mangiamo noi; che la maggior parte delle persone non sembri
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    essere preoccupata. E continuiamo a credere alla menzogna per cui così deve
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    essere.
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    Etica a parte, a livello ambientale abbiamo raggiunto il punto al di là della scelta personale--il punto del "voi
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    mangiate come volete e io mangerò come voglio". Questa è una crisi globale
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    e non riguarda più voi e me.
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    Diciamo che i bambini sono il futuro ma che futuro possono avere quando gli stiamo mangiando
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    il pianeta a morte? Il mondo non può sostenere la produzione di carne, prodotti caseari e uova. Semplicemente
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    non può. Dobbiamo iniziare ad allineare le nostre azioni con i nostri valori.
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    Ora parlerò molto brevemente dell'impatto che il consumo di animali ha sulla nostra salute.
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    Prendiamo carichi di medicine, ci sottoponiamo a pericolosi interventi chirurgici, spendiamo miliardi di dollari per la sanità
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    ogni anno, nel nostro rifiuto ostinato di ammettere il semplice fatto che la dieta è la
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    causa numero uno di problemi di salute e morte prematura. Che la grande maggioranza delle morti
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    negli Stati Uniti sono interamente prevenibili se cambiassimo semplicemente il nostro modo di mangiare.
  • 32:09 - 32:16
    La negazione di questa verità è così pervasiva, il nostro desiderio di mantenere il sistema che
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    abbiamo costruito è così forte, che solamente un quarto delle scuole di medicina negli Stati Uniti insegnano
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    anche un solo corso in nutrizione. I dottori nelle mani dei quali mettiamo davvero le nostre vite non sono
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    nemmeno istruiti sulla causa numero uno delle malattie e della morte nel nostro paese.
  • 32:36 - 32:41
    Malattie cardiache, il killer numero uno negli Stati Uniti, è una malattia legata alla dieta il cui corso può essere
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    ed è stato invertito con una dieta vegana. Ma invece prendiamo farmaci a piene mani
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    e ci facciamo aprire il torace dai dottori per spurgarci le arterie piuttosto che smettere di
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    mangiare animali. Dopo tutto, una dieta vegana è troppo estrema, giusto?
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    Una volta che lo osserviamo obiettivamente, dal di fuori, il nostro comportamento è sconcertante.
  • 33:07 - 33:12
    Serviamo carne, prodotti caseari e uova alle conferenze sul cambiamento climatico, supportando e consumando la
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    vera fonte del problema per cui la conferenza era stata organizzata.
  • 33:17 - 33:24
    Formiamo i medici per salvare le nostre vite con anni di costosa istruzione che comprenda ogni medicina
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    sul mercato mentre non ci occupiamo mai della vera causa della malattia.
  • 33:29 - 33:34
    Facciamo passare le nostre risorse e il nostro nutrimento attraverso il corpo di qualcun altro, sperperando astronomiche
  • 33:34 - 33:40
    quantità di cibo e di acqua per creare una sorprendente quantità di rifiuti.
  • 33:40 - 33:46
    Modifichiamo geneticamente, alleviamo, confiniamo, abusiamo, stupriamo, torturiamo, denigriamo, meccanizziamo,
  • 33:46 - 33:53
    e uccidiamo individui senzienti sotto i nostri codici di condotta auto-prodotti che portano conforto
  • 33:53 - 33:56
    ai consumatori.
  • 33:56 - 34:03
    Tutto per evitare di affrontare il fatto che stiamo vivendo nella più grande menzogna mai detta.
  • 34:03 - 34:13
    Ma c'è una buona notizia. Abbiamo il potere di aprire gli occhi. Abbiamo la scelta di rompere
  • 34:13 - 34:18
    il ciclo e rifiutare di vendere questa menzogna alla prossima generazione.
  • 34:18 - 34:24
    Di realizzare che il veganesimo, lontano dall'essere uno stile di vita estremo, è il più sano e razionale
  • 34:24 - 34:30
    modo di vivere. Il più potente strumento che abbiamo per salvare il nostro pianeta, per migliorare
  • 34:30 - 34:36
    la nostra salute quando mangiamo con coscienza di ciò che è sano, e per riacquisire la nostra compassione- per diventare
  • 34:36 - 34:42
    le persone che crediamo di essere: brave persone.
  • 34:42 - 34:47
    E le brave persone non distruggono il pianeta, lasciando i figli senza un futuro. Le brave
  • 34:47 - 34:53
    persone non gettano piccoli appena nati nelle macine. Le brave persone non strappano i piccoli di pochi giorni via
  • 34:53 - 35:00
    dalle loro madri. Le brave persone non stuprano, torturano e uccidono. Eppure "brave persone"
  • 35:00 - 35:05
    ovunque stanno facendo tutte queste cose ad ogni morso del loro pasto.
  • 35:05 - 35:13
    Ma è qui che sta il bello. Non dovete più prendere per buona questa menzogna. Voi decidete ciò
  • 35:13 - 35:20
    che va a finire nel vostro corpo. Voi decidete se continuare a far sì che altri uccidano per voi.
  • 35:20 - 35:26
    Siete voi a decidere se voltete continuare a consumare morte, terrore e lo strazio. Voi avete le
  • 35:26 - 35:35
    informazioni davanti a voi. La responsabilità ora è nelle vostre mani. Decidete voi. E la mia
  • 35:35 - 35:38
    speranza è, che scegliate di diventare vegani.
  • 35:55 - 35:58
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