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Come capire ciò che vuoi davvero | Ashley Stahl | TEDxLeidenUniversity

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    Erano le 14:45
  • 0:07 - 0:09
    di un piovoso venerdì a Los Angeles.
  • 0:10 - 0:14
    Mio padre preparava il caffè in cucina
  • 0:15 - 0:18
    e ha risposto a un numero sconosciuto.
  • 0:20 - 0:25
    Gli si è gelato il sangue:
    dall'altra parte una donna
  • 0:25 - 0:27
    piangeva e urlava disperatamente.
  • 0:28 - 0:32
    Poi a seguire una potente voce maschile.
  • 0:33 - 0:35
    E ha detto a mio padre:
  • 0:36 - 0:37
    "Abbiamo tua figlia,
  • 0:38 - 0:42
    e se non ascolti ogni singola parola
  • 0:43 - 0:45
    la uccidiamo."
  • 0:46 - 0:48
    Mio padre si è bloccato,
  • 0:48 - 0:50
    per un attimo ha perso il respiro,
  • 0:51 - 0:53
    poi è riuscito a chiedere:
  • 0:53 - 0:55
    "Posso parlare con lei?"
  • 0:55 - 0:57
    "Vuoi che le spezziamo un braccio?"
  • 0:57 - 0:59
    Lo sbeffeggiavano.
  • 1:00 - 1:04
    Dovete sapere, aveva due figlie,
  • 1:04 - 1:05
    e purtroppo
  • 1:05 - 1:09
    solo sei mesi prima di questa telefonata,
  • 1:09 - 1:13
    avevamo staccato la spina
    a mia sorella maggiore.
  • 1:14 - 1:17
    Non dimenticherò mai
    il giorno della sua morte.
  • 1:18 - 1:21
    Mio padre mi ha guardato con un dolore,
    con uno strazio...
  • 1:21 - 1:25
    ...più grande del cielo,
  • 1:25 - 1:26
    e continuava a ripetermi:
  • 1:26 - 1:30
    "Ora mi è rimasta una sola figlia."
  • 1:31 - 1:36
    Come fa chiunque sia spaventato,
    ha perso ogni potere
  • 1:36 - 1:38
    e ha detto disperatamente
    ai sequestratori:
  • 1:38 - 1:42
    "È l'unica figlia che ho;
    farò tutto ciò che volete."
  • 1:43 - 1:45
    "Sei solo?"
    gli hanno chiesto.
  • 1:45 - 1:49
    In quel momento ha incrociato lo sguardo
    di mia madre in cucina,
  • 1:49 - 1:54
    si è messo un dito sulle labbra
    pregandola in silenzio di non fare rumore.
  • 1:54 - 1:58
    E ha risposto: "Sì, sono solo",
    mentre scriveva su un tovagliolo.
  • 1:59 - 2:00
    Ha scritto:
  • 2:00 - 2:06
    "Silenzio, esci, chiama il 911.
    Hanno rapito Ashley."
  • 2:07 - 2:10
    La mia povera mamma è corsa fuori
    con le mani tremanti
  • 2:10 - 2:13
    ed è riuscita a chiamare il 911.
  • 2:13 - 2:14
    Nel frattempo
  • 2:14 - 2:17
    mio padre riceveva gli ordini
    dai rapitori.
  • 2:17 - 2:19
    "Prendi la macchina", gli hanno detto.
  • 2:20 - 2:21
    "Andrai in banca,
  • 2:21 - 2:23
    restando al telefono,
  • 2:23 - 2:24
    e pagherai il riscatto.
  • 2:24 - 2:25
    E se non cooperi
  • 2:25 - 2:29
    te la rimanderemo a pezzi."
  • 2:30 - 2:33
    Mia madre ha detto alla polizia
    di raggiungerla in banca
  • 2:33 - 2:37
    ed è salita in macchina in punta di piedi
    per non farsi sentire.
  • 2:37 - 2:40
    La conversazione verso la banca
    era folle.
  • 2:40 - 2:43
    Prima chiedevano a mio padre come stava,
  • 2:43 - 2:46
    e un minuto dopo
    minacciavano di stuprarmi.
  • 2:47 - 2:48
    Si sono fermati in banca,
  • 2:48 - 2:51
    e mia madre ha raggiunto
    l'agente di polizia,
  • 2:51 - 2:54
    mentre mio padre irrigidito
    entrava in banca
  • 2:54 - 2:57
    con il cellulare in tasca come promesso
  • 2:57 - 3:01
    perché i sequestratori sentissero
    che raccoglieva i risparmi.
  • 3:02 - 3:06
    Nel frattempo,
    mentre succedeva tutto questo,
  • 3:07 - 3:11
    io me ne stavo seduta nel mio piccolo,
    pittoresco ufficio di Beverly Hills,
  • 3:12 - 3:14
    a condurre un'intervista per un podcast.
  • 3:15 - 3:17
    Ricordo, durante la conversazione
    con il mio ospite,
  • 3:17 - 3:19
    di aver intravisto il cellulare accendersi
  • 3:19 - 3:21
    alla scrivania
    e lasciarlo perdere.
  • 3:21 - 3:25
    Solo quando l'ospite se n'è andato
    ho visto una valanga di chiamate perse.
  • 3:25 - 3:26
    E soprattutto,
  • 3:26 - 3:30
    ho letto un messaggio
    che non dimenticherò mai.
  • 3:30 - 3:32
    Diceva: "È la polizia.
  • 3:33 - 3:36
    Siamo con la tua famiglia.
    Per favore chiamaci."
  • 3:37 - 3:39
    Da ventenne
  • 3:39 - 3:42
    lavoravo nel contro-terrorismo
    al Pentagono,
  • 3:42 - 3:47
    perciò credetemi: la mia immaginazione
    su cosa può andare storto
  • 3:47 - 3:50
    è davvero vivace.
  • 3:51 - 3:54
    Ma non avevo mai ricevuto
    un messaggio del genere
  • 3:54 - 3:58
    pensando che forse dall'altra parte,
    qualsiasi cosa fosse,
  • 3:58 - 3:59
    stava per rovinarmi la vita.
  • 4:00 - 4:04
    Sono rimasta seduta, finché
    ho trovato la forza di chiamare.
  • 4:04 - 4:07
    "Agente Johnson. È Ashley?"
    "Sì"
  • 4:07 - 4:09
    "Confermi il suo nome per favore."
  • 4:09 - 4:12
    "Ashley Michelle Stahl.
    La mia famiglia sta bene?"
  • 4:12 - 4:14
    Subito dopo mi arrivano
    suoni confusi.
  • 4:14 - 4:16
    Ha urlato in banca a mio padre:
  • 4:16 - 4:18
    "Signor Stahl, chiuda la chiamata!"
  • 4:19 - 4:21
    È al telefono; è una truffa!"
  • 4:23 - 4:24
    Sento una gran confusione,
  • 4:24 - 4:27
    e poi mio padre
    prende il telefono dall'agente.
  • 4:28 - 4:30
    E mi parla
  • 4:30 - 4:34
    con la voce più fragile
    che gli abbia mai sentito.
  • 4:35 - 4:38
    Mi ha detto solo: "Sei tu?"
  • 4:39 - 4:41
    "Sì, sono io."
  • 4:41 - 4:47
    E per la prima volta
    ho sentito mio padre scoppiare a piangere.
  • 4:49 - 4:51
    Non piangeva così quand'ero piccola.
  • 4:51 - 4:53
    Una volta un suo affare
    era andato male
  • 4:53 - 4:56
    e la mia famiglia ha passato
    un periodo davvero difficile
  • 4:57 - 4:59
    e lui non piangeva così.
  • 4:59 - 5:01
    Un giorno, facevo le medie,
    d ritorno da scuola,
  • 5:01 - 5:03
    mi aveva detto di avere il cancro
    al terzo stadio.
  • 5:04 - 5:08
    Né aveva pianto così
    il giorno in cui era morta mia sorella.
  • 5:09 - 5:10
    Mai.
  • 5:10 - 5:12
    Continuava a chiedermi se ero io,
  • 5:12 - 5:15
    e mi è sembrato di doverlo dimostrare,
  • 5:15 - 5:17
    perciò ho detto:
    "Sì, papà, sono io.
  • 5:17 - 5:21
    Ci siamo vestito da hotdog ad Halloween.
  • 5:21 - 5:23
    Adori la cheesecake.
  • 5:23 - 5:24
    Ho firmato il contratto
    per il mio libro...
  • 5:24 - 5:25
    Sono io, papà."
  • 5:26 - 5:28
    E lui mi ha accolto con una domanda.
  • 5:28 - 5:31
    "Puoi tornare a casa per favore?"
  • 5:31 - 5:32
    E così ho fatto.
  • 5:32 - 5:35
    Ero davanti alla porta di casa
    dei miei genitori
  • 5:35 - 5:38
    e mio padre mi è corso incontro,
    ci siamo abbracciati stretti.
  • 5:39 - 5:44
    e ho sentito il suo dolore come
    non mi è mai successo con nessun altro.
  • 5:45 - 5:47
    E in quel momento mi sono resa conto
  • 5:47 - 5:50
    che i genitori non hanno superpoteri,
  • 5:51 - 5:55
    che sono come tutti gli altri -
    come voi, come me -
  • 5:55 - 5:57
    e cercano di dare il massimo.
  • 5:58 - 6:01
    Mi ha raccontato la telefonata
    dall'inizio alla fine,
  • 6:01 - 6:02
    e non riuscivo a credere
  • 6:02 - 6:06
    che per due ore filate
    lui viveva una realtà
  • 6:06 - 6:09
    mentre io ne vivevo una
    completamente diversa.
  • 6:09 - 6:14
    Ma, sapendo che la verità
    lascia sempre delle tracce,
  • 6:15 - 6:17
    non ho potuto fare a meno di chiedermi
  • 6:17 - 6:22
    com'erano riusciti a raggirare
    mio padre, così sveglio.
  • 6:23 - 6:27
    La voce della donna
    che urlava mi somigliava, almeno?
  • 6:28 - 6:32
    Come aveva potuto rinunciare
    così presto a farsi valere
  • 6:32 - 6:34
    contro un gruppo di estranei?
  • 6:35 - 6:36
    E alla fine gli ho chiesto:
  • 6:36 - 6:40
    "Non ti è venuto un dubbio?"
  • 6:40 - 6:43
    La sua risposta è stata quella
    che tutti noi diamo
  • 6:43 - 6:47
    quando la vita ci mette alle strette
    e la paura ha la meglio.
  • 6:48 - 6:49
    Mi ha detto:
  • 6:49 - 6:54
    "Non ho pensato ci fosse
    un'altra possibilità."
  • 6:55 - 6:56
    E ripensandoci, ha continuato,
  • 6:56 - 7:00
    su come arriviamo a spaventarci così tanto
  • 7:00 - 7:02
    e su come qualcuno urlava al telefono
  • 7:02 - 7:04
    e non hai il tempo di pensarci.
  • 7:04 - 7:06
    Non faceva una piega.
  • 7:06 - 7:08
    Ma per tutta la notte,
  • 7:08 - 7:11
    sono rimasta lì, piena di tristezza
    e un po' di rabbia
  • 7:11 - 7:13
    a pensare al trauma subito -
  • 7:13 - 7:15
    non avevo mai visto mio padre,
    di 75 anni,
  • 7:15 - 7:17
    così traumatizzato -
  • 7:18 - 7:22
    a chiedermi come si può fare
    una cosa simile a un'altra persona?
  • 7:23 - 7:24
    Ed è stato allora
  • 7:24 - 7:28
    che mi ha invaso qualcosa
    di assolutamente inaspettato.
  • 7:28 - 7:30
    La compassione.
  • 7:30 - 7:35
    Non solo per mio padre,
    ma per i finti rapitori.
  • 7:36 - 7:37
    Mi sono chiesta,
  • 7:37 - 7:40
    perché scegliere una strada
    che ti porta a spaventare gli altri
  • 7:40 - 7:44
    e a rubargli i risparmi di una vita?
  • 7:44 - 7:46
    L'unica risposta
    che sono riuscita a darmi
  • 7:46 - 7:49
    è che forse non pensavano
    di avere un'opzione migliore
  • 7:50 - 7:53
    o che forse questo è ciò
    che i loro genitori avevano insegnato loro
  • 7:53 - 7:58
    come i miei mi avevano insegnato
    le mie opzioni per una carriera,
  • 7:58 - 8:01
    o forse non erano consapevoli
    che c'è un'altra strada.
  • 8:02 - 8:06
    In breve, pensavano
    di non poter fare di meglio
  • 8:06 - 8:10
    per tirare avanti, sopravvivere,
    e soddisfare i loro bisogni,
  • 8:10 - 8:12
    e pagare le tasse.
  • 8:13 - 8:19
    Spesso sequestriamo noi stessi
    dalla vita che vorremmo
  • 8:19 - 8:21
    perché pensiamo che un'altra strada
  • 8:21 - 8:25
    ci aiuterà a sopravvivere, a tirare
    avanti, a pagare le tasse,
  • 8:25 - 8:27
    o a soddisfare i nostri bisogni.
  • 8:28 - 8:33
    Ho preso il mio diario
    e ho scritto all'inizio:
  • 8:33 - 8:36
    "Sono la sequestratrice di me stessa."
  • 8:37 - 8:40
    Ho elencato tutti i modi in cui,
    nel corso degli anni,
  • 8:40 - 8:42
    avevo zittito i miei veri desideri,
  • 8:42 - 8:45
    che ero stata prigioniera di me stessa
  • 8:45 - 8:49
    in percorsi avvilenti
    che non volevo fare.
  • 8:49 - 8:53
    A come molti di noi scelgono
    università o lavori
  • 8:53 - 8:54
    che non desiderano affatto,
  • 8:54 - 8:56
    perché pensano ci aiuterà
    a sopravvivere,
  • 8:56 - 9:00
    a tirare avanti,
    a soddisfare i nostri bisogni.
  • 9:01 - 9:04
    Ma non dev'essere così.
  • 9:04 - 9:06
    Voglio spronarvi a chiedervi:
  • 9:07 - 9:13
    "In cosa sto sequestrando me stesso
    dalla vita che voglio davvero?"
  • 9:16 - 9:20
    "In cosa sto cedendo, spaventato,
  • 9:20 - 9:22
    solo per soddisfare le mie necessità?"
  • 9:23 - 9:25
    Dando spazio alla paura,
    cediamo i nostri poteri
  • 9:25 - 9:30
    e ci distacchiamo da ciò che siamo
    e da ciò che vogliamo davvero.
  • 9:30 - 9:32
    Ma, da coach del lavoro,
    ho capito
  • 9:32 - 9:35
    che ci sono tre passi chiave
    che potete fare da subito
  • 9:35 - 9:38
    per quella che mi piace chiamare
    "una svolta"
  • 9:38 - 9:42
    cioè la scelta di uscire dalla paura
    e tornare da se stessi.
  • 9:43 - 9:47
    Il primo passo è un'auto-verifica.
  • 9:47 - 9:48
    Chiedetevi davvero:
  • 9:48 - 9:52
    "In cosa sono prigioniero di me stesso?"
  • 9:52 - 9:55
    Questo significa essere onesti
    con se stessi
  • 9:55 - 9:59
    su dove siete, cosa funziona per voi,
    e cosa no.
  • 9:59 - 10:02
    Pensateci: veniamo al mondo,
  • 10:02 - 10:05
    il nostro stato naturale è
    l'amore, la creatività -
  • 10:05 - 10:07
    pensate ai bambini:
    pieni di ispirazione -
  • 10:07 - 10:10
    eppure nel tempo ci insegnano
    ad avere paura.
  • 10:10 - 10:12
    E la paura è un sistema interiore
    di allarme necessario
  • 10:12 - 10:15
    che ci serve a sopravvivere
    nel mondo fisico.
  • 10:16 - 10:17
    Pensateci.
  • 10:17 - 10:20
    Impariamo a guardare a destra
    e a sinistra prima di attraversare.
  • 10:20 - 10:23
    Impariamo a non toccare i fornelli
    quando sono caldi.
  • 10:23 - 10:26
    Impariamo a non parlare agli sconosciuti.
  • 10:26 - 10:29
    Ma, col tempo, si resta feriti.
  • 10:29 - 10:32
    La vita ci mette in difficoltà.
  • 10:32 - 10:36
    Impariamo a non rischiare più
    e ad avere paura.
  • 10:38 - 10:41
    Abbiamo paura di metterci in gioco.
  • 10:41 - 10:43
    Cominciamo a chiamarci
    "pratici" o "realistici"
  • 10:43 - 10:46
    per scelte che sembrano "responsabili"
  • 10:46 - 10:51
    mentre siamo solo molto spaventati
    dalle critiche.
  • 10:51 - 10:54
    E se siamo davvero onesti
    con noi stessi,
  • 10:54 - 10:57
    chi si definisce realista
    è spesso solo un sognatore
  • 10:57 - 11:01
    che a un certo punto è stato
    ferito nell'intimo.
  • 11:03 - 11:05
    Allora come dare la svolta?
  • 11:06 - 11:08
    Si fa un'auto-verifica.
  • 11:08 - 11:11
    Si torna a casa da se stessi.
  • 11:11 - 11:14
    Ecco perché
    una delle mie domande preferite è:
  • 11:14 - 11:18
    "Cosa sai
    e preferiresti non sapere?"
  • 11:20 - 11:25
    "Cosa sai
    e preferiresti non sapere?"
  • 11:25 - 11:29
    Forse qualcuno di voi sa
    di nascondersi dalla verità.
  • 11:29 - 11:33
    Nel profondo, sapete
    di nascondervi dalla verità.
  • 11:33 - 11:36
    Forse vi nascondete dal fatto
    che odiate il vostro lavoro
  • 11:36 - 11:38
    ma non volete ammetterlo per paura
  • 11:38 - 11:40
    e non sapete come altro muovervi.
  • 11:40 - 11:44
    O forse vi nascondete dal fatto
    di aver sposato la persona sbagliata,
  • 11:44 - 11:48
    ma avete paura di ammetterlo
    perché divorziare
  • 11:48 - 11:49
    manderebbe a rotoli la vostra vita.
  • 11:50 - 11:54
    O forse sapete che c'è qualcosa
    che non va con il vostro corpo,
  • 11:55 - 11:57
    ma avete paura di andare da un medico
  • 11:57 - 12:00
    perché non volete ascoltare la diagnosi.
  • 12:00 - 12:05
    Qualunque cosa sia,
    scavate nella vostra verità più profonda,
  • 12:05 - 12:08
    guardate le cose come stanno -
  • 12:08 - 12:11
    non peggio di come sono,
    non meglio di come sono,
  • 12:11 - 12:13
    ma così come sono effettivamente.
  • 12:13 - 12:15
    Per capire cosa volete davvero,
  • 12:15 - 12:18
    dovete vedere la verità
    nel punto in cui siete.
  • 12:19 - 12:22
    E forse per ora vi fa male
    ribollire internamente
  • 12:22 - 12:25
    mentre poggiate lo sguardo
    su ciò che per voi è vero.
  • 12:25 - 12:27
    Ma sappiate questo:
  • 12:27 - 12:29
    il dolore speso è un trampolino
  • 12:29 - 12:32
    che ci lancia nello stadio
    successivo della nostra vita
  • 12:32 - 12:34
    se glielo lasciamo fare.
  • 12:35 - 12:39
    Il secondo passo
    è seguire la vostra libertà.
  • 12:40 - 12:42
    Seguite la vostra libertà.
  • 12:42 - 12:45
    Fate caso
    a ciò che sentite giusto
  • 12:45 - 12:49
    per potervi finalmente liberare.
  • 12:49 - 12:51
    Forse ora vi state chiedendo:
  • 12:51 - 12:52
    "Okay, Ashley,
  • 12:52 - 12:55
    come faccio a sapere cosa sento giusto?
  • 12:55 - 12:56
    Giusta domanda.
  • 12:56 - 12:58
    Oggi viviamo in un mondo
  • 12:58 - 13:01
    di troll sul web e tweet e messaggi,
  • 13:01 - 13:03
    e i dati sono ufficiali:
  • 13:03 - 13:04
    siamo così connessi
  • 13:04 - 13:07
    che, in un certo senso,
    secondo le ricerche,
  • 13:07 - 13:09
    siamo più disconnessi che mai.
  • 13:10 - 13:15
    Solo negli USA, il 71% della forza lavoro
    è alla ricerca di un lavoro.
  • 13:15 - 13:17
    E credo, come esperta del lavoro,
  • 13:17 - 13:20
    che il motivo è che non siamo felici
    della nostra posizione.
  • 13:20 - 13:24
    Più del 70% degli americani
    prende farmaci,
  • 13:24 - 13:29
    e più di metà dei matrimoni
    finisce con un divorzio.
  • 13:29 - 13:31
    Sono storie che abbiamo già sentito.
  • 13:31 - 13:35
    "Fa' ciò che ti piace,
    e i soldi seguiranno."
  • 13:35 - 13:37
    O, il consiglio peggiore secondo me,
  • 13:37 - 13:39
    "Segui la tua passione."
  • 13:39 - 13:43
    Questi brevi frasi spesso sono
    una corsia preferenziale verso il nulla.
  • 13:43 - 13:48
    Ma quando imparate davvero a seguire ciò
    che vi sembra giusto,
  • 13:48 - 13:51
    spesso il vostro obiettivo
    è o di fronte a voi
  • 13:51 - 13:53
    o nelle immediate vicinanze.
  • 13:53 - 13:55
    Forse vi state chiedendo:
  • 13:55 - 13:57
    "Come connettermi davvero
    con il mio corpo?
  • 13:57 - 13:58
    Come sento ciò che è giusto?"
  • 13:58 - 14:00
    Siete ancora su questa domanda.
  • 14:00 - 14:03
    Lo capisco perfettamente.
  • 14:03 - 14:04
    Oggi la scienza
  • 14:04 - 14:06
    chiama la pancia
    "il nostro secondo cervello",
  • 14:06 - 14:08
    e forse conoscete le ricerche
  • 14:08 - 14:12
    secondo cui ci sono più
    di 200 milioni di neuroni nell'intestino,
  • 14:12 - 14:16
    equivalenti al cervello
    di un gatto o di un cane.
  • 14:16 - 14:18
    Cosa significa?
  • 14:18 - 14:20
    Che se nel vostro sistema nervoso
  • 14:20 - 14:23
    sentite una qualche forma di ansia
    o sconnessione,
  • 14:24 - 14:26
    nervosismo, qualcosa che non va,
  • 14:26 - 14:28
    dategli retta,
    perché il corpo è un messaggero
  • 14:28 - 14:31
    e vi dà costantemente un feedback.
  • 14:32 - 14:33
    Quando avevo 20 anni,
  • 14:33 - 14:37
    e mi trasferii a Washington
    per lavorare nel contro-terrorismo,
  • 14:37 - 14:41
    non sapevo se quella sarebbe stata
    la mia carriera definitiva.
  • 14:41 - 14:43
    Ma aveva qualcosa che mi sembrava giusta.
  • 14:43 - 14:46
    E cos'è successo
    nelle immediate vicinanze?
  • 14:46 - 14:48
    Sono riuscita nel mio lavoro.
  • 14:48 - 14:50
    Ho imparato a gestire
    la ricerca lavorativa.
  • 14:50 - 14:52
    E sono diventata un'esperta del lavoro.
  • 14:52 - 14:55
    E che succede nelle immediate vicinanze?
  • 14:55 - 14:59
    Sono diventata un'autrice,
    il mio sogno più grande.
  • 15:00 - 15:03
    In un mondo di arrampicatori
    della scala corporativa,
  • 15:03 - 15:06
    piani quinquennali,
    e titoli inutili,
  • 15:06 - 15:10
    ci battiamo tutti per qualcosa
    che è così irrealistico...
  • 15:10 - 15:12
    La perfezione.
  • 15:13 - 15:18
    Ma a 30 anni sarai diverso
    da come sei a 25,
  • 15:18 - 15:23
    e a maggior ragione a 40.
  • 15:23 - 15:28
    E per questo vi invito a vedere
    la vostra carriera come un esperimento
  • 15:28 - 15:30
    che vi permetta di esprimere voi stessi -
  • 15:30 - 15:34
    un veicolo per esprimere voi stessi.
  • 15:35 - 15:38
    Potete cominciare annotando
    tutte le vostre idee
  • 15:38 - 15:41
    e controllandole con il corpo,
    per sentire che sensazione danno.
  • 15:41 - 15:45
    Provate gioia? O paura?
  • 15:45 - 15:49
    Crescita? O contrazione?
  • 15:49 - 15:53
    Provate liberazione? O soffocamento?
  • 15:54 - 15:57
    Uno dei miei strumenti preferiti
    che raccomando di usare
  • 15:57 - 15:59
    è il "diario della gioia".
  • 15:59 - 16:01
    Quando vi sentite sconnessi,
  • 16:01 - 16:03
    per 30 giorni, prendetevi il tempo
    di scrivere
  • 16:03 - 16:07
    ogni singolo momento
    che vi ha acceso di più
  • 16:07 - 16:08
    ogni singolo giorno.
  • 16:08 - 16:09
    E non importa
  • 16:09 - 16:12
    che sia la donna che vi ha parlato
    nella fila per la toilette al club
  • 16:12 - 16:15
    o l'incontro che avete diretto a lavoro.
  • 16:15 - 16:16
    Fate attenzione.
  • 16:16 - 16:18
    E alla fine dei 30 giorni,
  • 16:18 - 16:22
    fate caso agli schemi
    in ciò che vi ispira.
  • 16:22 - 16:24
    Chiedetevi davvero:
  • 16:24 - 16:28
    "Che capacità uso
    quando sono più ispirato?"
  • 16:28 - 16:31
    Perché quando siete ispirati
  • 16:31 - 16:35
    la paura non vi segue né vi rapisce.
  • 16:36 - 16:39
    E il terzo passo è mettersi in gioco.
  • 16:42 - 16:44
    Inutile dirlo: col vostro bel
    diario della gioia
  • 16:44 - 16:48
    non otterrete l'amore
    su cui vi struggete
  • 16:48 - 16:50
    né il lavoro dei sogni
    che tanto vorreste.
  • 16:50 - 16:51
    Solo l'azione può farlo.
  • 16:51 - 16:54
    Ma il perfezionismo
    è il nemico dell'azione.
  • 16:54 - 17:00
    E spesso vedo che il perfezionismo
    è la maschera che tutti noi indossiamo
  • 17:00 - 17:03
    quando abbiamo paura di fallire.
  • 17:03 - 17:07
    Quindi chiedetevi:
    "Sono un perfezionista?"
  • 17:07 - 17:09
    Perché questa è la verità.
  • 17:09 - 17:14
    La chiarezza viene dal mettersi in gioco,
    e non dal pensiero.
  • 17:14 - 17:17
    Il limbo non ha potere.
  • 17:17 - 17:20
    Se volete essere potenti
    guardate la vostra lista,
  • 17:20 - 17:22
    scegliete qualcosa che sentite giusto.
  • 17:22 - 17:25
    Fatevi sotto, guardate che risposta
    vi dà l'universo,
  • 17:25 - 17:27
    prendete un impegno,
  • 17:27 - 17:29
    sapendo che potrete correggerlo
  • 17:29 - 17:31
    strada facendo.
  • 17:33 - 17:37
    Se ripenso all'incidente
    del finto rapimento,
  • 17:37 - 17:39
    penso molto a mio padre
  • 17:39 - 17:42
    e a tutto il trauma che ha vissuto
    quel giorno,
  • 17:42 - 17:47
    pronto a ritirare i risparmi di una vita
    per uno sconosciuto al telefono.
  • 17:47 - 17:52
    Penso a come la verità
    lascia sempre una traccia.
  • 17:52 - 17:55
    Come aveva pensato di chiedere se ero io
    o se poteva parlare con me -
  • 17:56 - 17:59
    perché all'inizio, nella conversazione,
  • 17:59 - 18:00
    voleva parlarmi per essere sicuro.
  • 18:00 - 18:02
    Una parte di lui sapeva.
  • 18:02 - 18:07
    Penso ha come ha rinunciato al suo potere
    nella disperazione e nella paura,
  • 18:07 - 18:09
    come succede a tutti noi.
  • 18:10 - 18:11
    E soprattutto,
  • 18:12 - 18:15
    ho pensato alla mia compassione
    per i rapitori,
  • 18:15 - 18:18
    e a tutte le lezioni
    che ho appreso davvero.
  • 18:19 - 18:23
    Abbiamo tutti l'opportunità di liberarci.
  • 18:23 - 18:27
    E comincia tutto dal dare uno sguardo
  • 18:27 - 18:28
    a chi siete.
  • 18:28 - 18:30
    Fare un'auto-verifica.
  • 18:30 - 18:32
    Seguire ciò che sentite giusto.
  • 18:32 - 18:34
    E agire.
  • 18:34 - 18:37
    Non importa dove siete ora
    nella vostra vita:
  • 18:37 - 18:40
    avete l'opportunità di dare
    una svolta.
  • 18:40 - 18:42
    Ovvero connettervi alla verità.
  • 18:42 - 18:44
    Connettervi al vostro corpo.
  • 18:44 - 18:46
    Connettervi alla vostra gioia.
  • 18:47 - 18:52
    E più di tutto, dare la vostra
    svolta per voi.
  • 18:52 - 18:53
    Grazie.
  • 18:53 - 18:56
    (Applausi)
Title:
Come capire ciò che vuoi davvero | Ashley Stahl | TEDxLeidenUniversity
Description:

Vi siete mai chiesti cos'è che volete davvero? Seguite Ashley Stahl - consulente del lavoro, autrice, in passato impegnata nel contro-terrorismo e intervistatrice per podcast -, che vi spiegherà i tre passi chiave per aiutarvi a connettervi allo scopo della vostra vita, a scoprire il percorso lavorativo ideale, e a ottenere ciò che lei chiama una "svolta per te", la decisione di abbandonare la paura e ottenere dalla vita ciò che davvero desiderate. Ogni settimana Ashley accoglie ospiti fonte di ispirazione nel suo show, "The You Turn Podcast", con l'intento di aiutare i suoi ascoltatori a promuoverne la mentalità in campo sia lavorativo che sentimentale, e raggiungere il lavoro dei propri sogni.

Ashley è stata inserita tra i "99 leader di politica estera sotto i 33 anni" dal Diplomatic Courier Magazine and Young Professionals in Foreign Policy. Ha una rubrica su Forbes, e i suoi lavori sono comparsi su Wall Strett Journal, CBS, SELF, Washington Post, Chicago Tribune e altri.

Ashley è laureata in Relazioni Internazionali al King's College di Londra, e ha conseguito un Master in Psicologia Spirituale all'Università di Santa Monica. Ha inoltre una laurea in governo, storia e francese all'Università di Redlands.

Questa talk è avvenuta all'interno di un evento TEDx utilizzando il formato delle conferenze TED, ma è stata organizzata indipendentemente da una comunità locale. Per saperne di più: https://www.ted.com/tedx

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
19:00

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