Michael Pollan: dal punto di vista delle piante
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0:00 - 0:02È un'idea semplice che riguarda la natura
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0:02 - 0:04e vorrei parlare di natura
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0:04 - 0:06perché non ne abbiamo parlato abbastanza negli ultimi due giorni.
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0:06 - 0:11Vorrei dire qualcosa a favore del suolo e delle api e delle piante e degli animali.
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0:11 - 0:16E raccontarvi di uno strumento, uno strumento molto semplice che ho trovato.
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0:16 - 0:21Per quanto esso non sia niente di più che un concetto - non è una tecnologia -
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0:21 - 0:27è molto potente per cambiare il nostro rapporto con il mondo naturale
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0:27 - 0:30e con le altre specie da cui dipendiamo.
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0:30 - 0:33E questo strumento è, semplicemente, come Gesù ha suggerito,
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0:33 - 0:38è guardare noi stessi e il mondo dal punto di vista delle piante o degli animali.
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0:38 - 0:42Non è un'idea mia, l'hanno avuta altri,
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0:42 - 0:45ma io ho cercato di espanderla in ambiti diversi.
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0:46 - 0:48Lasciate che vi spieghi come è andata
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0:48 - 0:51Come molte delle mie idee, come molti degli strumenti che uso,
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0:51 - 0:55l'ho trovata in giardino. Sono un giardiniere appassionato
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0:55 - 0:59E un giorno, sette anni fa circa, stavo piantando patate.
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0:59 - 1:01Era la prima settimana di maggio.
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1:01 - 1:06Nel New England è il momento in cui gli alberi di mele esplodono di fiori.
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1:06 - 1:08Diventano praticamente nuvole bianche.
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1:08 - 1:11Ero lì che piantavo le mie patate,
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1:11 - 1:13le tagliavo e piantavo i pezzetti.
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1:13 - 1:16E le api stavano lavorando su questo albero.
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1:16 - 1:18Erano bombi e rendevano tutto vibrante.
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1:18 - 1:21Una delle cose che amo davvero del giardinaggio
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1:21 - 1:24è che non richiede concentrazione totale.
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1:24 - 1:26Non ti puoi veramente far male come nei lavori di falegnameria.
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1:26 - 1:30E così hai tutto il modo di pensare.
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1:30 - 1:34La domanda che mi sono fatto quel pomeriggio nell'orto era -
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1:34 - 1:37mentre lavoravo insieme alle grosse api -
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1:37 - 1:41Cosa abbiamo in comune io e questi insetti?
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1:41 - 1:45Cosa distingue il nostro ruolo in questo giardino?
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1:45 - 1:47E ho capito che in effetti avevamo parecchio in comune.
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1:47 - 1:53Entrambi stavamo disseminando i geni di una specie e non di un'altra.
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1:53 - 1:58E entrambi probabilmente, se riesco a immaginare il punto di vista di un'ape,
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1:58 - 2:00eravamo convinti di guidare il gioco a nostro piacimento.
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2:00 - 2:04Io avevo deciso che tipo di patata piantare.
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2:04 - 2:08Io avevo scelto le mie Yukon Gold o Yellow Finn, o quello che era.
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2:08 - 2:13E sempre io avevo raccolto qui quei geni da un catalogo di sementi di tutto il paese,
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2:13 - 2:15li avevo fatti arrivare e li stavo piantando.
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2:15 - 2:19Anche quel bombo, senza dubbio, riteneva di avere deciso,
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2:19 - 2:22"scelgo quell'albero di mele, quel fiore,
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2:22 - 2:25mi bevo il nettare e poi me ne vado."
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2:25 - 2:30Abbiamo delle regole che ci suggeriscono chi siamo,
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2:30 - 2:35che in natura siamo soggetti sovrani, sia io che l'ape,
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2:35 - 2:41Io pianto le patate, tolgo le erbacce, addomestico le speci.
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2:41 - 2:43Però quel giorno mi è venuto mente
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2:43 - 2:46"...e se questa convinzione non fosse altro che un concetto autoreferenziale?"
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2:46 - 2:50Perché, certamente, anche lui, il bombo, (o lei) pensa di avere il controllo della situazione.
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2:50 - 2:52Ma noi umani abbiamo più informazioni.
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2:52 - 2:56Sappiamo che quello che sta succedendo tra l'ape e il fiore
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2:56 - 3:00è che l'ape viene abilmente manipolata da quel fiore.
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3:00 - 3:03E quando dico manipolata, lo dico in senso darwiniano, capite?
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3:03 - 3:06Intendo dire che si è sviluppata una serie di caratteristiche molto specifiche -
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3:06 - 3:11colore, profumo, sapore, aspetto - che ha attirato quell'ape.
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3:11 - 3:15Quell'ape è stata abilmente indotta a prendere il nettare,
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3:15 - 3:18e anche a raccogliere un po' di polline con le sue zampette,
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3:18 - 3:20per poi andare sul fiore successivo.
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3:20 - 3:23Non è l'ape che comanda il gioco.
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3:23 - 3:25E mi sono reso conto allora, che nemmeno io lo stavo facendo.
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3:25 - 3:28Ero stato sedotto da quella patata, e non da un'altra,
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3:28 - 3:33affinché la piantassi - diffondessi i suoi geni, fornendole così un habitat più esteso.
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3:33 - 3:37Ed è allora che ho avuto l'idea: cioè, come sarebbe -- cosa succederebbe
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3:37 - 3:40se ci guardassimo dal punto di vista di una di queste specie che ci stanno usando?
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3:40 - 3:45L'agricoltura improvvisamente non mi è apparsa come un'invenzione, come una tecnologia umana,
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3:45 - 3:47ma come uno sviluppo coevolutivo
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3:47 - 3:53in cui un gruppo di specie molto intelligenti, per la maggior parte erbe commestibili, ci ha sfruttato,
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3:53 - 3:58ha scoperto come fare in modo che noi, essenzialmente, deforestassimo il mondo.
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3:58 - 4:01La competizione dei vegetali, chiaro?
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4:01 - 4:03E subito tutto mi è sembrato diverso.
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4:03 - 4:07E improvvisamente quel giorno falciare il prato è diventata un'esperienza completamente diversa.
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4:07 - 4:10Ho sempre pensato e, di fatto, ho scritto nel mio primo libro -
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4:10 - 4:11(che era un libro di giardinaggio)
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4:11 - 4:16che i prati all'inglese rappresentassero la natura schiacciata dallo stivale della cultura.
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4:16 - 4:18Che si trattasse di paesaggi totalitari.
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4:18 - 4:22E che falciarle significasse sopprimere le specie in modo crudele
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4:22 - 4:26e impedire alle piante di spargere semi, o morire, o fare sesso.
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4:26 - 4:28E che quella fosse l'essenza del prato all'inglese.
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4:28 - 4:32Ma poi ho capito, "No, questo è esattamente ciò che l'erba vuole farci fare.
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4:32 - 4:39io sono una vittima, una vittima del prato, il cui obiettivo nella vita è quello di sconfiggere gli alberi
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4:39 - 4:42con i quali si trova in competizione - in competizione per la luce solare"
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4:42 - 4:46E così, inducendoci a falciare, impediamo agli alberi di insediarsi nuovamente,
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4:46 - 4:49cosa che nel New England avviene molto, molto velocemente.
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4:49 - 4:52Quindi ho cominciato a guardare le cose in questo modo
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4:52 - 4:54e ho scritto un intero libro su questo principio, intitolato "La Botanica del Desiderio"
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4:54 - 4:58Ho capito che nello stesso modo si può osservare un fiore
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4:58 - 5:03e dedurne un sacco di idee interessanti sui gusti e sul desiderio delle api,
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5:03 - 5:09- cioè, che loro amano la dolcezza, che amano questo colore e non quello, che amano la simmetria -
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5:09 - 5:12quindi cosa potremmo scoprire su noi stessi applicando lo stesso metodo?
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5:12 - 5:15Che un certo tipo di patata, una certa specie di droga,
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5:15 - 5:21un ibrido di Cannabis Sativa e Indica, hanno qualcosa da insegnarci su di noi.
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5:21 - 5:26Non sarebbe questo un modo interessante di guardare il mondo?
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5:26 - 5:30Il banco di prova di ogni idea -- ho detto che era un concetto letterario --
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5:30 - 5:33è dove ci porta?
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5:33 - 5:37Visto che si parla della natura, che è il mio principale soggetto come scrittore,
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5:37 - 5:40-- si soddisfa il test di Aldo Leopold?
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5:40 - 5:44Cioè, ci rende un cittadino migliore della comunità biotica?
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5:44 - 5:51Ci porta a fare cose che conducano al mantenimento e alla perpetuazione della ricchezza biologica
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5:51 - 5:52piuttosto che alla sua distruzione?
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5:52 - 5:54E direi che questa idea fa proprio questo.
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5:54 - 5:57Quindi lasciatemi spiegare cosa si ottiene guardando al mondo in questo modo,
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5:57 - 6:02oltre ad un quadro divertente dei desideri umani.
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6:02 - 6:09Dal punto di vista intellettuale, guardare al mondo dal punto di vista di altre specie
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6:09 - 6:12ci aiuta a rapportarci con la bizzarra anomalia -
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6:12 - 6:16che è - e qui entriamo nel regno della storia intellettuale -
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6:16 - 6:21che è il fatto di avere avuto questa rivoluzione darwiniana 150 anni fa --
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6:21 - 6:24insomma
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6:26 - 6:32c'è stata questa rivoluzione intellettuale darwiniana durante la quale, grazie a Darwin,
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6:32 - 6:34ci siamo resi conto di essere semplicemente una specie in mezzo a molte altre.
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6:34 - 6:38L'evoluzione agisce su di noi nello stesso modo in cui lo fa su tutte le altre.
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6:38 - 6:40Oltre ad agire, siamo l'oggetto dell'azione.
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6:40 - 6:44Siamo davvero parte del tessuto della vita.
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6:44 - 6:48Ma la cosa strana è che non abbiamo ancora capito questa lezione dopo 150 anni
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6:48 - 6:50Nessuno di noi crede veramente a questa cosa.
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6:50 - 6:55Siamo ancora cartesiani -- figli di René Descartes --
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6:55 - 7:00che credeva che la soggettività, la consapevolezza, ci rendesse diversi.
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7:00 - 7:03Che il mondo fosse diviso in soggetti e oggetti.
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7:03 - 7:06Che ci fosse la natura da un lato e la cultura dall'altra.
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7:06 - 7:11Nel momento in cui si cominciano a osservare le cose dal punto di vista delle piante o degli animali,
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7:11 - 7:15si capisce che il vero concetto letterario è questo.
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7:15 - 7:19È questo -- l'idea che la natura sia opposta alla cultura.
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7:19 - 7:23L'idea che la consapevolezza sia tutto.
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7:23 - 7:26E un'altra cosa molto importante:
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7:26 - 7:29Guardare il mondo dal punto di vista di altre specie
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7:29 - 7:33è una cura per la malattia dell'egocentrismo umano.
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7:33 - 7:38Improvvisamente si capisce che la consapevolezza,
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7:38 - 7:42che si valuta e si ritene essere il coronamento --
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7:42 - 7:44il punto di arrivo della natura,
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7:44 - 7:49-- questa consapevolezza umana in realtà non è altro che una diversa serie di strumenti per cavarsela nel mondo.
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7:49 - 7:53È abbastanza naturale che noi riteniamo che questo sia lo strumento migliore.
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7:53 - 7:55Ma, sapete, c'è un comico che ha detto,
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7:55 - 7:59"Bene, chi lo dice che la consapevolezza è così positiva e così importante?
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7:59 - 8:01Beh, la consapevolezza stessa."
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8:01 - 8:05Quindi quando osserviamo le piante, ci accorgiamo che esistono altri strumenti,
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8:05 - 8:07e sono egualmente interessanti.
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8:07 - 8:11Vi faccio due esempi, sempre dal mio giardino.
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8:11 - 8:16Il fagiolo di Lima (Phaseolus lunatus). Sapete cosa fa il fagiolo di Lima quando viene attaccato dagli acari?
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8:16 - 8:19Rilascia una sostanza chimica volatile che si spande in giro
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8:19 - 8:22e attrae un'altra specie di acaro
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8:22 - 8:26che arriva e attacca quelli presenti, difendendo i fagioli.
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8:26 - 8:32Quindi, mentre noi abbiamo la consapevolezza, la capacità di costruire utensili, il linguaggio,
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8:32 - 8:34le piante hanno la biochimica.
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8:34 - 8:39E l'hanno portata a un livello di gran lunga superiore a ciò che possiamo immaginare.
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8:39 - 8:44E la loro complessità e sofisticazione è qualcosa di cui meravigliarsi davvero.
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8:44 - 8:46E credo che questo sia lo scandalo del Progetto Genoma Umano.
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8:46 - 8:51Lo sapete, lo abbiamo cominciato immaginando di trovare 40 o 50mila geni umani.
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8:51 - 8:55E ci siamo accorti che erano solo 23mila.
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8:55 - 9:03Giusto per darvi un termine di paragone, il riso: 35mila geni.
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9:03 - 9:06Quindi qual è la specie più sofisticata?
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9:06 - 9:07Beh, siamo tutti ugualmente complessi.
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9:07 - 9:10Ci siamo evoluti -- evoluti contemporaneamente
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9:10 - 9:12ma percorrendo strade diverse.
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9:13 - 9:21Quindi, una cura per il nostro egocentrismo, un modo per farci comprendere l'idea di Darwin.
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9:21 - 9:24Questo è quello che faccio come scrittore, come narratore,
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9:24 - 9:31cerco di fare comprendere alla gente quello che sappiamo e di raccontare storie che
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9:31 - 9:32ci aiutino a pensare in modo ecologico.
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9:32 - 9:34Ora, l'altro uso di tutto questo è di tipo pratico.
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9:34 - 9:36E voglio parlarvi -- voglio portarvi in una fattoria, proprio adesso.
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9:36 - 9:40Perché ho usato questa idea per sviluppare la mia visione del sistema alimentare
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9:40 - 9:45e quello che ho capito, in effetti, è che oggi il mais sta manovrando tutti noi.
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9:45 - 9:50E la conferenza che avete ascoltato oggi sull'etanolo,
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9:50 - 9:55secondo me è il trionfo finale del mais sul buon senso. (Risate)
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9:55 - 10:03È una parte - (Applausi) della piano orchestrato dal mais per conquistare il mondo.
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10:03 - 10:04(Risate)
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10:04 - 10:08E vedrete che la quantità di mais piantato quest'anno aumenterà decisamente rispetto all'anno scorso,
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10:08 - 10:10e sarà diffuso su uno spazio tanto più esteso,
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10:10 - 10:12perché abbiamo deciso che l'etanolo ci sarà d'aiuto.
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10:12 - 10:16Quindi, permettetemi, mi ha aiutato a capire l'agricoltura industriale,
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10:16 - 10:18che ovviamente è un sistema cartesiano.
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10:18 - 10:21È basata sull'idea dell'uomo che piega le altre specie al suo volere,
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10:21 - 10:24che comanda, che crea queste fabbriche,
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10:24 - 10:27e a partire da queste risorse tecnologiche ricava cibo,
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10:27 - 10:29o carburante, o qualsiasi altra cosa voglia.
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10:30 - 10:32Lasciate che vi porti in un tipo di fattoria molto diversa.
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10:32 - 10:35È una fattoria nella Shenandoah Valley in Virginia (USA).
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10:35 - 10:38Ho cercato una fattoria in cui questo concetto
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10:38 - 10:42di guardare le cose dal punto di vista delle altre specie fosse veramente messo in pratica.
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10:42 - 10:44L'ho trovato in un uomo, un agricoltore che si chiama Joel Salatin,
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10:44 - 10:47e ho passato una settimana come apprendista nella sua fattoria.
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10:47 - 10:53Le informazioni sul rapporto con la natura che ho raccolto qui sono tra le più promettenti
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10:53 - 10:56che mi sia capitato di incontrare nei 25 anni che ho passato a scrivere di natura.
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10:56 - 10:57Si tratta di questo.
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10:57 - 11:00La fattoria si chiama Polyface. Che significa --
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11:00 - 11:04l'idea è di avere sei differenti specie di animali, oltre a diverse piante,
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11:04 - 11:07che crescono in un rapporto simbiotico molto complesso.
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11:07 - 11:09Si tratta di Permacultura, per quelli di voi che ne sanno qualcosa,
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11:09 - 11:17cioè mucche e maiali e pecore e tacchini e...
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11:17 - 11:19che altro ha ancora?
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11:19 - 11:21Tutte le sei diverse specie-- ecco, i conigli--
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11:21 - 11:24rendono un servizio ecologico alle altre,
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11:24 - 11:27come, ad esempio, le feci di una diventano il cibo per un'altra
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11:27 - 11:29o vicendevolmente tengono sotto controllo i parassiti.
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11:29 - 11:32Non sono in grado , dato che si tratta di una danza veramente complessa e meravigliosa,
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11:32 - 11:35ma proverò a darvi una immagine di una porzione di tutto questo.
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11:35 - 11:41In particolare della relazione tra le sue mucche e le galline, le sue galline ovaiole.
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11:41 - 11:46E vi mostrerò cosa si ottiene se si usa questo approccio, ok?
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11:46 - 11:48Vedrete che si tratta di qualcosa di più che produrre cibo.
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11:48 - 11:50È un modo diverso di pensare alla natura,
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11:50 - 11:54un modo per uscire dalla logica del bilancio a zero, cioè
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11:54 - 11:57l'idea cartesiana che vince la natura oppure vinciamo noi --
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11:57 - 12:00e che, per ottenere quello che vogliamo, la natura debba farne le spese.
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12:01 - 12:03Quindi, il bestiame nel suo appezzamento...
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12:03 - 12:06La sola tecnologia in questione in questo caso è un economico recinto elettrico,
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12:06 - 12:08relativamente nuovo, collegato a una batteria d'automobile.
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12:08 - 12:12Persino io sarei in grado di trasportare un recinto da un quarto di acro e installarlo in 15 minuti.
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12:12 - 12:16Le mucche pascolano per una giornata. Poi si spostano, ok?
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12:16 - 12:18Brucano tutto in modo intensivo.
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12:18 - 12:20Poi lui aspetta 3 giorni.
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12:20 - 12:23Poi porta una cosa chiamata "la ovomobile" (eggmobile)
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12:23 - 12:26La Ovomobile è un marchingegno davvero sgangherato
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12:26 - 12:29Assomiglia a un battello a vapore fatto di compensato
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12:29 - 12:31ma contiene 350 galline.
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12:31 - 12:37Lui la porta nel recinto 3 giorni dopo e apre la rampa di accesso,
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12:37 - 12:41la tira giù e 350 polli fluiscono giù dalla rampa --
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12:41 - 12:43rumoreggiando come solo le galline sanno fare.
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12:43 - 12:47E si dirigono, come fossero api, verso gli escrementi di mucca.
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12:48 - 12:50E ciò che fanno è davvero interessante
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12:50 - 12:52Scavano nel letame delle mucche
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12:52 - 12:56in cerca di bachi, vermi, larve di mosca.
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12:56 - 12:58E la ragione per cui ha aspettato tre giorni
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12:58 - 13:03è che sa che nel quarto o quinto giorno quelle larve si sarebbero sviluppate,
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13:03 - 13:05e avrebbe avuto un enorme problema di mosche.
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13:05 - 13:11Ma lui aspetta abbastanza per farle diventare il più grosse, succose e saporite possibile
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13:11 - 13:14perché sono la forma di proteina preferita dalle galline.
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13:14 - 13:16E così i polli fanno una loro specie di breakdance,
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13:16 - 13:20e spargono il letame in giro per prendere tutte le larve,
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13:20 - 13:23e durante questo processo, distribuiscono il letame.
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13:23 - 13:27Molto utile. È il secondo servizio fornito all'ecosistema.
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13:27 - 13:30E il terzo, mentre sono nel recinto,
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13:30 - 13:33naturalmente defecano come matte
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13:33 - 13:39e le loro feci molto ricche di azoto fertilizzano il campo.
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13:39 - 13:41Poi passano a quello successivo,
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13:41 - 13:49e nel corso di alcune settimane l'erba ricresce vigorosamente.
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13:49 - 13:51E entro quattro o cinque settimane, si può ricominciare tutto da capo.
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13:51 - 13:54Si può brucare, falciare, e introdurre un'altra specie,
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13:54 - 13:59come gli agnelli, o ricavare foraggio per l'inverno.
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13:59 - 14:03E adesso vorrei che voi consideraste molto attentamente quello che è successo qui.
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14:03 - 14:04Evidentemente è un sistema molto produttivo.
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14:04 - 14:06E quello che devo dirvi è che da 100 acri
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14:06 - 14:11ricava 18.000 kg di carne bovina, 13.500 di maiale, 25.000 dozzine di uova,
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14:11 - 14:1420,000 galletti, 1.000 tacchini, 1.000 conigli --
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14:14 - 14:16un'immensa quantità di cibo.
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14:16 - 14:18E sapete, quando sentite: "Può il biologico nutrire il mondo?"
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14:18 - 14:23Bhe, guardate quanto cibo si può produrre in 100 acri facendo questo tipo --
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14:23 - 14:26di nuovo -- fornendo a ogni specie ciò che vuole.
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14:26 - 14:30Lasciamo che realizzino i propri desideri, le proprie caratteristiche fisiologiche.
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14:30 - 14:32Facciamolo funzionare.
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14:32 - 14:35Ma guardando la cosa dal punto di vista dell'erba, ora.
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14:35 - 14:37Che succede all'erba se si agisce così?
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14:37 - 14:43Quando un ruminante bruca l'erba, l'erba è tagliata da questa altezza a questa.
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14:43 - 14:45E immediatamente succede qualcosa di molto interessante.
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14:45 - 14:49Quelli di voi che fanno giardinaggio sanno che c'è una cosa chiamata rapporto tra radici e parte aerea.
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14:49 - 14:53Le piante per essere felici hanno bisogno di mantenere la massa delle radici
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14:53 - 14:56in una certa proporzione rispetto alla massa del fogliame
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14:56 - 15:00Quindi quando perdono una grande parte della massa di foglie, riducono le radici.
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15:00 - 15:03È come se le cauterizzassero, e le radici muoiono.
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15:03 - 15:06Così le specie del suolo si mettono al lavoro,
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15:06 - 15:10sostanzialmente masticando quelle radici, decomponendole --
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15:10 - 15:16i vermi, i funghi, i batteri -- e il risultato è nuovo suolo.
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15:16 - 15:19Questo è il modo in cui si produce il terreno.
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15:19 - 15:20Si crea dal basso verso l'alto.
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15:20 - 15:22È così che sono nate le praterie,
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15:22 - 15:24dalla relazione tra erba e bisonti.
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15:25 - 15:28E quello che ho realizzato quando ho capito questo --
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15:28 - 15:32e se chiedete a Joel Slatin che cosa fa, vi dirà che non è un allevatore di polli,
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15:32 - 15:37o di pecore, o di bestiame, ma un coltivatore di erba,
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15:37 - 15:41perché l'erba è davvero l'elemento fondamentale di questo tipo di sistemi --
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15:41 - 15:50è che se ci pensate, tutto ciò contraddice completamente l'idea tragica della natura che abbiamo in testa,
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15:50 - 15:56cioè che per ottenere ciò che vogliamo, la natura viene impoverita.
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15:56 - 15:58Più ce n'è per noi, meno per la natura.
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15:58 - 16:03Qui, tutto questo cibo viene prodotto da questa fattoria, e alla fine della stagione,
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16:03 - 16:09c'è in effetti più terreno, più fertilità e più biodiversità.
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16:10 - 16:13È una cosa profondamente promettente.
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16:13 - 16:15Ci sono molti agricoltori che stanno facendo questo oggi.
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16:15 - 16:18Questo va molto oltre l'agricoltura biologica,
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16:18 - 16:21che rimane comunque un sistema cartesiano, più o meno.
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16:21 - 16:27E significa che se cominciate a tenere conto delle altre specie,
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16:27 - 16:34a tener conto del terreno, del fatto che con niente di più che questa idea --
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16:34 - 16:38perché l'unica tecnologia che serve qui sono quelle barriere,
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16:38 - 16:43che sono, sapete, sono così economiche che si potrebbero fornire in un attimo a tutta l'Africa --
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16:43 - 16:47che potete, che possiamo ottenere il cibo che ci serve dalla Terra,
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16:47 - 16:51riuscendo veramente a curare la Terra nel corso del processo.
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16:52 - 16:54Questo è un modo per rianimare il mondo.
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16:54 - 16:56Ecco cosa c'è di così eccitante in questa prospettiva.
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16:56 - 17:00Quando cominciamo veramente a sentire i concetti di Darwin nelle ossa,
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17:00 - 17:05le cose che possiamo fare armati solamente di queste idee
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17:05 - 17:07sono qualcosa in cui sperare davvero.
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17:07 - 17:08Molte grazie.
- Title:
- Michael Pollan: dal punto di vista delle piante
- Speaker:
- Michael Pollan
- Description:
-
E se la coscienza umana non fosse il fine e il tutto del darwinismo? E se fossimo semplicemente pedine nell'intelligente strategia del mais per la conquista del pianeta? L'autore Michael Pollan ci chiede di guardare il mondo dal punto di vista delle piante.
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 17:08