La mia discesa nel movimento neonazista americano - e come l'ho abbandonato
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0:01 - 0:04Il mio allontanamento
dall'estremismo violento -
0:04 - 0:05è iniziato 22 anni fa,
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0:06 - 0:08quando denunciai il razzismo
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0:08 - 0:11e lasciai quel movimento skinhead
americano per la supremazia ariana -
0:11 - 0:13che avevo aiutato a costruire.
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0:13 - 0:18(Applausi)
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0:19 - 0:21All'epoca avevo solo 22 anni,
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0:21 - 0:25ma già da otto anni,
quindi da quando ne avevo 14, -
0:25 - 0:29ero uno dei primi e più giovani membri
- e dei leader, alla fine - -
0:29 - 0:33del più violento movimento in America.
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0:33 - 0:36Ma non ero nato in un clima d'odio;
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0:36 - 0:39anzi, fu esattamente l'opposto.
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0:40 - 0:43Ho avuto un'infanzia abbastanza normale.
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0:43 - 0:45I miei genitori erano immigrati italiani,
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0:45 - 0:49arrivati negli Stati Uniti
a metà degli anni Sessanta, -
0:49 - 0:51che si stabilirono
nella periferia sud di Chicago, -
0:51 - 0:53dove si sono conosciuti
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0:53 - 0:56e hanno aperto una piccola
bottega di parrucchiere. -
0:57 - 1:00Dopo la mia nascita, le cose
si sono un po' complicate. -
1:00 - 1:04Lottavano per tirare avanti e far crescere
una giovane famiglia e la nuova attività, -
1:04 - 1:07spesso lavoravano sette giorni su sette,
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1:07 - 1:0914 ore al giorno,
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1:09 - 1:13facendo due o tre lavori
solo per sopravvivere. -
1:13 - 1:17Il tempo di qualità trascorso coi miei
era quasi inesistente. -
1:17 - 1:20Anche se sapevo
che mi volevano molto bene, -
1:20 - 1:22crescendo mi sono sentito abbandonato.
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1:23 - 1:26Ero solitario, e ho iniziato a isolarmi,
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1:27 - 1:29e dopo ho cominciato
a incolpare i miei genitori, -
1:29 - 1:31e a provare molta rabbia.
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1:33 - 1:37Crescendo, durante l'adolescenza,
iniziai a comportarmi male -
1:37 - 1:40per attirare l'attenzione
dei miei genitori. -
1:41 - 1:44Un giorno, quando avevo 14 anni,
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1:44 - 1:47mi trovavo in un vicolo,
fumando una canna, -
1:48 - 1:53e un uomo con il doppio dei miei anni,
la testa rasata e gli anfibi alti e neri, -
1:53 - 1:55mi si avvicinò,
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1:55 - 1:58e mi strappò la canna dalle labbra.
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1:59 - 2:02Mi appoggiò la mano sulla spalla,
mi guardò dritto negli occhi, -
2:03 - 2:04e mi disse,
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2:05 - 2:08"Questo è ciò che comunisti ed ebrei
vogliono che tu faccia, -
2:08 - 2:09per mantenerti docile".
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2:11 - 2:12Avevo 14 anni,
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2:12 - 2:15scambiavo le figurine del baseball
e guardavo "Happy Days". -
2:15 - 2:17Non sapevo nemmeno cosa fosse, un ebreo.
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2:17 - 2:19(Risate)
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2:19 - 2:20È vero.
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2:20 - 2:22E l'unico comunista che conoscevo
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2:22 - 2:26era il russo cattivo
del mio film di Rocky preferito. -
2:26 - 2:29(Risate)
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2:29 - 2:31E dato che sono qui
per mettere a nudo la mia anima, -
2:31 - 2:35voglio rivelarvi che non sapevo neanche
cosa significasse la parola "docile". -
2:35 - 2:37(Risate)
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2:37 - 2:38Ve lo giuro.
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2:39 - 2:43Ma era come se quell'uomo in quel vicolo
mi avesse offerto un'ancora di salvezza. -
2:43 - 2:48Per 14 anni mi ero sentito
emarginato e bullizzato. -
2:48 - 2:50Avevo scarsa autostima.
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2:51 - 2:54E sinceramente, non sapevo chi fossi,
quale fosse il mio posto, -
2:54 - 2:56né quale fosse il mio scopo.
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2:56 - 2:58Mi sentivo perso.
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2:58 - 2:59E da un giorno all'altro,
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2:59 - 3:02dato che quest'uomo
si era interessato a me, -
3:03 - 3:05mi sono aggrappato
a quell'ancora di salvezza -
3:05 - 3:07con ogni fibra del mio essere.
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3:08 - 3:11Dal fan di "Happy Days" che ero
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3:12 - 3:14diventai un nazista da manuale.
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3:15 - 3:16Da un giorno all'altro.
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3:18 - 3:21Iniziai ad ascoltare la loro retorica,
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3:21 - 3:22e a crederci.
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3:23 - 3:27Iniziai a osservare molto da vicino
come i leader di questa organizzazione -
3:27 - 3:32puntavano giovani vulnerabili,
che si sentivano emarginati, -
3:32 - 3:34e li trascinavano dentro
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3:34 - 3:38promettendogli, invano, il paradiso.
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3:40 - 3:42Poi ho iniziato io a reclutarli.
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3:43 - 3:47Iniziai facendo musica white-power.
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3:48 - 3:54E presto diventai il leader
di quella organizzazione criminale, -
3:54 - 3:56prima capeggiata dall'uomo del vicolo
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3:56 - 3:58che mi aveva reclutato,
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3:58 - 4:01che è stato il primo skinhead
neonazista americano -
4:01 - 4:03e mi aveva radicalizzato.
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4:03 - 4:06Per gli otto anni successivi,
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4:06 - 4:09ho creduto a tutte le bugie
che mi avevano propinato. -
4:09 - 4:13E benché non avessi prove di alcun tipo,
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4:13 - 4:17non mi facevo problemi
a dare la colpa a tutti gli ebrei -
4:17 - 4:21per quello che credevo un genocidio
di bianchi di origine europea, -
4:21 - 4:25che promuovevano attraverso
un programma multiculturalista. -
4:27 - 4:29Davo la colpa alle persone di colore
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4:29 - 4:33per i crimini, la violenza
e le droghe presenti in città, -
4:34 - 4:38tralasciando completamente il fatto
che io stesso commettevo atti violenti, -
4:38 - 4:39quotidianamente,
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4:40 - 4:43e che spesso erano proprio
i suprematisti bianchi -
4:43 - 4:45a far girare la droga nei centri urbani.
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4:47 - 4:49E me la prendevo con gli immigrati
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4:49 - 4:53perché rubavano il lavoro
agli americani bianchi -
4:53 - 4:58tralasciando completamente il fatto
che i miei genitori erano immigrati -
4:58 - 5:01che lavoravano sodo
e tiravano avanti a fatica -
5:01 - 5:04senza ricevere l'aiuto di nessuno.
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5:06 - 5:07Per gli otto anni successivi,
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5:08 - 5:10ho visto amici morire,
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5:11 - 5:13altri finire in prigione
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5:13 - 5:18e infliggere dolore inimmaginabile
su moltissime vittime e le loro famiglie. -
5:20 - 5:23Ho sentito storie orribili
di giovani donne nel movimento, -
5:23 - 5:28brutalmente stuprate dagli stessi uomini
di cui erano state manipolate a fidarsi, -
5:30 - 5:33e anche io ho commesso atti
di violenza contro molte persone, -
5:33 - 5:36solo per il colore della loro pelle,
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5:36 - 5:37per la persona che amavano,
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5:37 - 5:40o per il dio che pregavano.
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5:41 - 5:45Immagazzinavo armi per una guerra razziale
che pensavo fosse imminente. -
5:45 - 5:47Ho frequentato sei scuole superiori,
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5:47 - 5:49mi hanno buttato fuori da quattro.
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5:49 - 5:51Da una di queste, ben due volte.
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5:52 - 5:5725 anni fa scrivevo
e suonavo musica razzista -
5:58 - 6:01che si diffuse su Internet decenni dopo
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6:01 - 6:04e contribuì a ispirare
un giovane nazionalista bianco -
6:04 - 6:09che un giorno entrò in una chiesa
a Charleston, nella Carolina del Sud, -
6:09 - 6:13e massacrò senza un motivo
nove persone innocenti. -
6:16 - 6:18Ma poi la mia vita cambiò.
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6:20 - 6:24A 19 anni incontrai una ragazza
che non faceva parte del movimento, -
6:24 - 6:27non c'era assolutamente
niente di razzista in lei, -
6:28 - 6:29e me ne innamorai.
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6:30 - 6:32A 19 anni ci siamo sposati,
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6:33 - 6:35e nacque il nostro primo figlio.
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6:36 - 6:40Quando quel giorno, in sala parto,
ho preso mio figlio tra le braccia, -
6:41 - 6:47non soltanto ho ritrovato l'innocenza
che avevo perduto all'età di 14 anni, -
6:48 - 6:50ma ho anche cominciato a ridiscutere
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6:50 - 6:54le questioni fondamentali
che mi avevano attirato nel movimento: -
6:54 - 6:56identità, comunità e scopo,
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6:56 - 7:00le cose con cui avevo un problema,
quando ero adolescente. -
7:00 - 7:05E ora ero tornato a chiedermi
chi fossi davvero. -
7:05 - 7:10Ero un neonazista carico d'odio,
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7:11 - 7:13o un padre e marito amorevole?
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7:15 - 7:19La mia comunità era quella
che avevo costruito intorno a me -
7:19 - 7:20per aumentare il mio ego,
-
7:21 - 7:25perché provavo odio per me stesso
e volevo proiettarlo sugli altri, -
7:27 - 7:31o era quella a cui fisicamente
avevo dato la vita? -
7:32 - 7:35Il mio scopo era bruciare la Terra
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7:36 - 7:40oppure costruire un posto migliore
per la mia famiglia? -
7:41 - 7:42Improvvisamente,
-
7:42 - 7:45come se tonnellate
di mattoni mi colpissero, -
7:45 - 7:47cominciai a perdere le mie certezze
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7:47 - 7:50sugli ultimi otto anni della mia vita.
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7:52 - 7:55Se fossi stato abbastanza coraggioso
da andare via in quel momento, -
7:55 - 8:01da capire la mia lotta interiore,
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8:02 - 8:05forse avrei potuto evitare la tragedia.
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8:05 - 8:08Invece scelsi il compromesso.
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8:08 - 8:11Mi tolsi dalla strada
per il bene della mia famiglia, -
8:11 - 8:15perché ero preoccupato
di finire in prigione o farmi ammazzare, -
8:15 - 8:18lasciandoli soli a badare a se stessi.
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8:18 - 8:20Rinunciai al mio posto di leader,
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8:20 - 8:22e invece aprii un negozio di dischi
-
8:23 - 8:27che naturalmente avrebbe venduto
musica white power, -
8:27 - 8:29perché la stavo importando dall'Europa.
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8:30 - 8:35Ma sapevo che, se in negozio
avessi venduto solo musica razzista, -
8:35 - 8:37la comunità mi avrebbe fatto chiudere.
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8:38 - 8:42Quindi decisi di mettere
anche altri generi sugli scaffali, -
8:42 - 8:46come punk rock,
heavy metal e hip hop. -
8:47 - 8:49La musica white-power che vendevo
-
8:49 - 8:52costituiva il 75% dei miei ricavi lordi,
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8:52 - 8:55perché le persone arrivavano
da tutto il paese per comprarla -
8:55 - 8:57nell'unico negozio che la vendeva.
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8:58 - 9:03Ma avevo anche clienti
che compravano gli altri generi musicali. -
9:03 - 9:06E a un certo punto,
iniziarono a parlare con me. -
9:07 - 9:12Un giorno entrò un ragazzo nero,
di neanche vent'anni, -
9:12 - 9:14ed era visibilmente turbato.
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9:15 - 9:17Decisi di chiedergli qual era il problema.
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9:18 - 9:22Mi disse che a sua madre
era stato diagnosticato un cancro al seno. -
9:23 - 9:26Improvvisamente,
con questo giovane ragazzo nero, -
9:27 - 9:31con cui non avevo mai parlato
o avuto un'interazione significativa, -
9:31 - 9:33ero riuscito a comunicare con lui,
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9:33 - 9:37perché anche mia madre aveva avuto
una diagnosi di cancro al seno -
9:37 - 9:40e potevo capire cosa provasse.
-
9:41 - 9:44In un'altra occasione,
entrò una coppia gay con il figlio -
9:44 - 9:49e per me era evidente
che amassero il loro figlio -
9:49 - 9:53tanto profondamente
quanto io amavo il mio. -
9:54 - 9:59Non potevo più razionalizzare
o giustificare il pregiudizio -
9:59 - 10:01che avevo nella mia testa.
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10:02 - 10:05Decisi di togliere
la musica white-power dal catalogo -
10:05 - 10:08quando provai troppo imbarazzo
a venderla di fronte ai miei nuovi amici. -
10:09 - 10:11Ovviamente, il negozio
non riuscì più a tirare avanti, -
10:11 - 10:13e fui costretto a chiuderlo.
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10:13 - 10:18Nello stesso tempo,
persi quasi tutto ciò che avevo. -
10:18 - 10:20Decisi di sfruttare l'occasione
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10:20 - 10:24per uscire dal movimento
in cui ero stato per otto anni, -
10:24 - 10:28la sola identità, comunità e scopo
che avevo conosciuto nella mia vita. -
10:29 - 10:31Non avevo più nessuno.
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10:32 - 10:34Non avevo di che mantenermi,
perché avevo chiuso il negozio. -
10:34 - 10:38Non avevo un gran rapporto con i miei,
anche se loro ci avevano provato. -
10:39 - 10:41Mia moglie e i miei figli mi lasciarono
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10:41 - 10:45perché non avevo lasciato
fin da subito il movimento. -
10:46 - 10:47All'improvviso,
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10:49 - 10:51non sapevo di nuovo chi fossi,
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10:51 - 10:52quale fosse la mia comunità,
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10:53 - 10:55quale fosse il mio scopo.
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10:56 - 10:58Mi sentivo depresso,
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10:59 - 11:02e spesso mi svegliavo la mattina
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11:02 - 11:04desiderando di morire.
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11:06 - 11:07Dopo aver passato così cinque anni,
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11:07 - 11:11una delle poche amiche rimaste
era preoccupata della mia salute, -
11:11 - 11:13venne da me e mi disse:
-
11:13 - 11:16"Devi fare qualcosa,
perché non voglio vederti morire". -
11:18 - 11:22Mi suggerì di fare domanda per un lavoro
nella società dove lei lavorava, -
11:22 - 11:23una società chiamata IBM.
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11:25 - 11:27Sì, anch'io ho pensato che era folle.
-
11:27 - 11:29(Risate)
-
11:29 - 11:33Eccomi, un dissidente ex-nazista
ricoperto di tatuaggi d'odio. -
11:33 - 11:35Non ho frequentato l'università.
-
11:35 - 11:39Sono stato buttato fuori
più volte da più scuole. -
11:40 - 11:42Non avevo neanche un computer.
-
11:43 - 11:45Ma ci andai,
-
11:45 - 11:48e in un modo o nell'altro,
miracolosamente, ho avuto il posto. -
11:50 - 11:51Ero felicissimo.
-
11:52 - 11:55E poi appresi con terrore
-
11:55 - 11:58che stavano per mandarmi
nella mia vecchia scuola superiore, -
11:58 - 12:01la stessa da cui ero stato
buttato fuori due volte, -
12:02 - 12:03ad installare i loro computer.
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12:04 - 12:08Questa era una scuola in cui
avevo commesso molti atti di violenza -
12:08 - 12:10contro studenti, contro docenti;
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12:10 - 12:15dove avevo protestato fuori dalla scuola
per la parità dei diritti dei bianchi -
12:15 - 12:18e avevo fatto anche un sit-in in mensa
-
12:18 - 12:21per promuovere e richiedere
un sindacato di studenti bianchi. -
12:22 - 12:25Naturalmente, il mio karma fece sì
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12:25 - 12:27che nel giro delle prime due ore
-
12:28 - 12:32incontrassi il signor Johnny Holmes,
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12:32 - 12:36l’integerrimo addetto alla sicurezza
di colore con cui avevo fatto a pugni, -
12:36 - 12:38che mi sbatté fuori la seconda volta
-
12:38 - 12:40e mi portò in manette fuori dalla scuola.
-
12:42 - 12:43Non mi aveva riconosciuto,
-
12:44 - 12:45ma io l'avevo visto,
-
12:46 - 12:48e non sapevo cosa fare, ero paralizzato.
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12:48 - 12:51Ormai ero cresciuto,
lontano anni luce dal movimento, -
12:51 - 12:54e stavo sudando e tremando.
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12:55 - 12:57Ma decisi che dovevo fare qualcosa.
-
12:58 - 13:02E decisi che dovevo venire a patti
con il peso del mio passato, -
13:02 - 13:04perché per cinque anni
avevo cercato di eluderlo. -
13:05 - 13:08Avevo cercato di fare nuove amicizie
e coprire i tatuaggi come potevo, -
13:08 - 13:10e non l'avrei mai ammesso
-
13:10 - 13:12perché avevo paura di essere giudicato
-
13:12 - 13:14come io avevo giudicato le altre persone.
-
13:15 - 13:19Decisi di seguire il signor Holmes
fuori nel parcheggio. -
13:19 - 13:21Ripensandoci, non è stata una grande idea.
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13:21 - 13:23(Risate)
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13:23 - 13:25Ma quando lo trovai,
stava entrando nella sua auto -
13:25 - 13:27e gli appoggiai una mano sulla spalla.
-
13:27 - 13:30Quando si girò e mi riconobbe,
-
13:30 - 13:33fece un passo indietro perché aveva paura.
-
13:35 - 13:37Io non sapevo cosa dire.
-
13:38 - 13:42Alla fine le parole mi uscirono di bocca
e tutto quello che riuscii a dire era: -
13:42 - 13:43"Mi dispiace".
-
13:44 - 13:46Lui mi abbracciò,
-
13:46 - 13:48mi perdonò,
-
13:50 - 13:53e mi incoraggiò a perdonare me stesso.
-
13:54 - 14:00Lui capì che non era la storia
di un ragazzino fallito e senza futuro -
14:00 - 14:03destinato a unirsi a una banda
e finire in prigione. -
14:03 - 14:08Sapeva che la mia era la storia
di ogni giovane vulnerabile, -
14:08 - 14:11che cerca la sua identità,
una comunità e uno scopo -
14:11 - 14:14poi trova un ostacolo insuperabile
-
14:14 - 14:16e prende una strada pericolosa.
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14:17 - 14:19Mi fece promettere una cosa,
-
14:19 - 14:23che avrei raccontato la mia storia
a chiunque avesse voluto ascoltarla. -
14:23 - 14:24Questo è successo 18 anni fa,
-
14:24 - 14:26ed è quello che faccio da allora.
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14:27 - 14:32(Applausi)
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14:37 - 14:39Forse adesso vi starete chiedendo:
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14:39 - 14:42Come ha fatto un bravo ragazzo,
figlio di immigrati che lavoravano duro, -
14:42 - 14:45a scivolare in un sentiero così oscuro?
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14:45 - 14:48Una parola: buche.
-
14:49 - 14:50Esatto: buche.
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14:50 - 14:53Da piccolo ho preso molte "buche".
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14:54 - 14:55Succede a tutti.
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14:55 - 14:58Sono quelle cose
che incontriamo nella vita, -
14:58 - 15:01e invariabilmente ci allontanano
dal nostro cammino, -
15:01 - 15:03e se rimangono irrisolte,
-
15:03 - 15:05o non vengono curate,
-
15:06 - 15:07o non le affrontiamo,
-
15:08 - 15:12a volte possiamo sbandare,
e prendere strade pericolose. -
15:12 - 15:14Le nostre "buche" possono essere traumi,
-
15:14 - 15:17abusi, disoccupazione,
-
15:18 - 15:19rifiuti,
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15:20 - 15:22malattie mentali non curate,
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15:22 - 15:23persino privilegi.
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15:24 - 15:27E se nel viaggio della vita
incontriamo una strada molto sconnessa -
15:28 - 15:30e non abbiamo le risorse, o l’aiuto,
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15:30 - 15:33per aggirare le sue buche,
o per tirarcene fuori, -
15:34 - 15:37a volte anche brave persone
finiscono per fare pessime cose. -
15:40 - 15:43Una persona che ha preso
diverse buche è Darrell. -
15:43 - 15:45Darrell viene dallo stato di New York.
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15:45 - 15:48Aveva letto la mia autobiografia,
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15:48 - 15:50ed era davvero irritato dal finale.
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15:50 - 15:52Perché io sono uscito dal movimento,
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15:52 - 15:54mentre lui ne faceva ancora parte.
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15:54 - 15:57Mi ha scritto una e-mail dicendo:
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15:57 - 16:00"Non mi piace il modo in cui è finita".
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16:00 - 16:02E ho risposto: "Bene, mi dispiace".
-
16:02 - 16:03(Risate)
-
16:03 - 16:06"Ma se vuoi parlare di questo,
non ho alcun problema". -
16:06 - 16:09E dopo un paio di settimane
di tira e molla con Darrel, -
16:09 - 16:15ho saputo che era un veterano
di 31 anni che era stato ferito -
16:15 - 16:16ed era molto arrabbiato
-
16:16 - 16:20perché non poteva tornare
in Afghanistan a uccidere i musulmani. -
16:21 - 16:22Un giorno al telefono,
-
16:22 - 16:26mi ha detto di aver visto al parco
un musulmano che pregava -
16:26 - 16:30e l’unica cosa che voleva fare
era prenderlo a calci in faccia. -
16:31 - 16:33Il giorno dopo ero a Buffalo,
-
16:34 - 16:36seduto di fianco a Darrell,
-
16:37 - 16:38e gli ho chiesto:
-
16:38 - 16:42"Hai mai incontrato
un musulmano prima d'ora?" -
16:42 - 16:44Mi ha detto: "No!
-
16:44 - 16:45Perché diavolo dovrei volerlo fare?
-
16:45 - 16:48Sono il male, non voglio avere
nulla a che fare con loro". -
16:49 - 16:50Ho detto: "Ok".
-
16:51 - 16:53Ho chiesto scusa, sono andato in bagno
-
16:53 - 16:55e ho tirato fuori il cellulare
-
16:55 - 16:57per cercare su Google la moschea locale.
-
16:58 - 17:00Li ho chiamati
bisbigliando dalla toilette. -
17:00 - 17:04Dissi: "Mi scusi, imam,
ho bisogno di un favore. -
17:04 - 17:05Ho un amico cristiano
-
17:05 - 17:08a cui piacerebbe conoscere
meglio la vostra religione". -
17:08 - 17:11(Risate)
-
17:11 - 17:13"Vi dispiace se passiamo da voi?"
-
17:14 - 17:17C'è voluto un po'
per convincere Darrell ad andare, -
17:17 - 17:19ma alla fine ci siamo andati.
-
17:19 - 17:21E dopo aver bussato alla porta,
-
17:21 - 17:24l’imam ha detto che poteva
dedicarci solo 15 minuti, -
17:24 - 17:26perché si stava preparando
per la preghiera. -
17:26 - 17:28Ho detto: "Per noi va bene".
-
17:28 - 17:29Siamo entrati,
-
17:29 - 17:35e due ore e mezza dopo
siamo usciti tra abbracci e pianti -
17:35 - 17:39e, cosa molto strana,
parlando di Chuck Norris, chissà perché. -
17:39 - 17:40(Risate)
-
17:40 - 17:43Non so come siamo finiti in argomento,
ma è andata così. -
17:44 - 17:48E sono felice di dirvi
che Darrell e l’Imam -
17:48 - 17:50si possono incontrare spesso
al chiosco di falafel, -
17:50 - 17:52mentre pranzano insieme.
-
17:52 - 17:55(Applausi)
-
18:00 - 18:03Il punto è che siamo
sconnessi l'uno dall'altro. -
18:03 - 18:05L'odio è figlio dell'ignoranza.
-
18:05 - 18:09La paura è il padre,
e l'isolamento è la madre. -
18:09 - 18:13Quando non capiamo qualcosa,
tendiamo ad averne paura. -
18:13 - 18:15E se ce ne teniamo lontani,
-
18:15 - 18:18quella paura cresce
e talvolta si trasforma in odio. -
18:19 - 18:22Da quando ho lasciato il movimento,
ho aiutato più di cento persone -
18:22 - 18:25a uscire dai movimenti estremisti,
e dai gruppi suprematisti bianchi. -
18:25 - 18:29(Applausi)
-
18:34 - 18:36Perfino dai gruppi jihadisti.
-
18:36 - 18:38Riesco a farlo
-
18:38 - 18:40perché non mi metto
a litigare con loro, -
18:40 - 18:42non mi infervoro,
-
18:42 - 18:44non provo neanche a dire che si sbagliano,
-
18:44 - 18:46anche se qualche volta
vorrei davvero farlo. -
18:47 - 18:48Non lo faccio.
-
18:48 - 18:51Non li allontano.
-
18:51 - 18:53Li faccio avvicinare.
-
18:53 - 18:56E ascoltandoli, cerco di intuire
-
18:56 - 18:57quali siano state
le "buche" della loro vita, -
18:58 - 19:00e dopo comincio a chiuderle.
-
19:01 - 19:03Cerco di rendere
le persone più resilienti, -
19:03 - 19:04più sicure di sé,
-
19:05 - 19:09più consapevoli di avere capacità
per competere nel mercato -
19:09 - 19:12così non devono incolpare qualcun altro,
-
19:13 - 19:15qualcuno che magari
non hanno mai incontrato. -
19:16 - 19:20Vorrei concludere con un'ultima cosa.
-
19:21 - 19:24Tutte le persone con cui ho lavorato
vi diranno tutti la stessa cosa. -
19:24 - 19:28Primo, sono diventati estremisti
-
19:28 - 19:32perché cercavano una comunità,
non per l’ideologia o il dogma. -
19:33 - 19:35Secondo, quello che li ha portati fuori
-
19:36 - 19:38è stato ricevere compassione
-
19:38 - 19:41dalle persone da cui non se la meritavano,
-
19:41 - 19:43quando meno se la meritavano.
-
19:43 - 19:45(Applausi)
-
19:45 - 19:47Vorrei lasciarvi con una sfida:
-
19:48 - 19:51uscite oggi, domani e spero ogni giorno,
-
19:52 - 19:57trovate qualcuno che pensate
non meriti la vostra compassione -
19:57 - 19:58e mostrategli compassione.
-
19:59 - 20:00Perché, ve lo garantisco,
-
20:00 - 20:02sono quelli che ne hanno più bisogno.
-
20:03 - 20:04Vi ringrazio molto.
-
20:04 - 20:06(Applausi)
- Title:
- La mia discesa nel movimento neonazista americano - e come l'ho abbandonato
- Speaker:
- Christian Picciolini
- Description:
-
All'età di 14 anni Christian Picciolini si trasforma dall'ingenuo teenager che era in un suprematista bianco, diventando presto il leader del primo gruppo neonazista skinhead degli Stati Uniti. Come è stato radicalizzato, e come è riuscito, alla fine, a uscire dal movimento? In questo talk coraggioso, Picciolini condivide la sua soluzione sorprendente, e controintuitiva, all'odio in tutte le sue forme.
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 20:18
Michele Gianella approved Italian subtitles for My descent into America's neo-Nazi movement -- and how I got out | ||
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Eleonora Cavallo accepted Italian subtitles for My descent into America's neo-Nazi movement -- and how I got out | ||
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