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La vita oltre la paura | Karina Hollekim | TEDxBucharest

  • 0:14 - 0:19
    (Video e musica)
  • 1:01 - 1:03
    Quella ero io.
  • 1:05 - 1:08
    Non ero una ragazza straordinaria,
  • 1:08 - 1:11
    ma ho fatto delle cose straordinarie.
  • 1:11 - 1:16
    Non tutti riescono ad immedesimarsi
    con i BASE jumpers,
  • 1:16 - 1:19
    ma l'energia interiore
  • 1:19 - 1:23
    che ci fa inseguire i nostri sogni
    e tiene in vita il bambino che c'è in noi
  • 1:23 - 1:27
    credo che esista in tutti noi.
  • 1:27 - 1:31
    Ho vissuto una vita
    un po' fuori dagli schemi,
  • 1:31 - 1:34
    ma la mia storia è universale.
  • 1:34 - 1:38
    Riguarda il trovare la passione
    della propria vita,
  • 1:38 - 1:41
    scegliere la vita che si vuole vivere,
  • 1:41 - 1:44
    e poi non arrendersi mai.
  • 1:44 - 1:47
    Quand'ero alle elementari
  • 1:47 - 1:51
    la mia maestra mi chiese
    di raccontarle dei miei sogni.
  • 1:51 - 1:55
    Le spiegai come sognassi
    di volare come gli uccelli.
  • 1:55 - 2:00
    Pensavo che gli uccelli
    fossero le creature più felici del mondo.
  • 2:00 - 2:06
    Ammiravo la loro capacità
    di giocare nell'aria e la loro libertà.
  • 2:07 - 2:10
    La maestra mi disse che era un bel sogno,
  • 2:10 - 2:15
    ma che dovevo imparare
    ad essere più realistica nella vita,
  • 2:15 - 2:19
    perché le persone non possono volare.
  • 2:20 - 2:24
    Ma non ho mai abbandonato
    quel sogno dell'infanzia
  • 2:24 - 2:28
    e nonostante tutto
    ho imparato a volare.
  • 2:29 - 2:34
    Il BASE jumping
    ha un tasso di mortalità allarmante,
  • 2:34 - 2:38
    e per difendere il nostro sport
  • 2:38 - 2:42
    usavamo spesso lo humor macabro.
  • 2:42 - 2:46
    Ogni volta che eravamo stressati
    o nervosi per il possibile esito
  • 2:46 - 2:51
    ci chiedevamo:
    "Cosa può andare storto?"
  • 2:52 - 2:56
    Era il nostro meccanismo di difesa
    e di sopravvivenza
  • 2:56 - 3:00
    ogni volta che eravamo stressati,
    e in un certo senso funzionava.
  • 3:00 - 3:05
    Vivevo in un mondo da sogno,
    come BASE jumper e free skier.
  • 3:05 - 3:09
    La mia vita era piena
    di riprese e servizi fotografici,
  • 3:09 - 3:12
    elicotteri e aerei privati.
  • 3:12 - 3:15
    Ero sponsorizzata da alcuni
    dei nomi più importanti del settore.
  • 3:15 - 3:17
    Ero irrefrenabile.
  • 3:17 - 3:20
    E quella era la mia quotidianità.
  • 3:20 - 3:22
    (Musica)
  • 3:24 - 3:26
    (Video)
  • 3:49 - 3:50
    (Applausi)
  • 3:50 - 3:52
    Grazie.
  • 3:52 - 3:53
    (Applausi)
  • 3:56 - 3:58
    Ero alla coppa del mondo di parapendio.
  • 3:58 - 4:00
    Era uno spettacolo enorme,
  • 4:00 - 4:04
    ed ero stata invitata per saltare
    e intrattenere durante le pause.
  • 4:04 - 4:09
    L'atmosfera dentro l'aereo era leggera,
  • 4:09 - 4:11
    e l'ultimo giorno arrivò senza fatica.
  • 4:11 - 4:16
    Non eravamo né preoccupati né nervosi.
    L'avevamo fatto centinaia di volte.
  • 4:16 - 4:18
    Saltammo dall'aereo.
  • 4:18 - 4:22
    Avevo una macchina fotografica
    sull'elmetto e filmavo gli altri.
  • 4:22 - 4:27
    Volavamo fianco a fianco, con giri a S
    sopra e sotto gli altri,
  • 4:27 - 4:29
    e il fumo
    fissato alla nostra gamba
  • 4:29 - 4:34
    seguiva ogni nostro movimento e creava
    un bellissimo disegno nel cielo.
  • 4:34 - 4:36
    Era il momento di aprire il paracadute
  • 4:36 - 4:41
    e atterrare in maniera sicura sul prato
    di fronte agli spettatori.
  • 4:41 - 4:46
    E mentre tiravo il paracadute,
    potevo sentire gli applausi
  • 4:46 - 4:49
    e le grida delle migliaia
    di persone sotto di me.
  • 4:49 - 4:53
    Lanciai un urlo
    di felicità pura: "Oooh!"
  • 4:54 - 4:59
    poi mi resi conto
    che qualcosa era andato storto.
  • 5:02 - 5:04
    (Video)
  • 5:32 - 5:36
    All'apice della mia carriera,
    il mio sogno si infranse.
  • 5:36 - 5:41
    In dieci secondi
    sono passata dal paradiso all'inferno.
  • 5:42 - 5:47
    Il mio paracadute stava precipitando
    verso il suolo in maniera incontrollabile.
  • 5:47 - 5:51
    Un nodo di tensione
    aveva ingarbugliato le mie funi.
  • 5:51 - 5:54
    Il mio primo pensiero fu: "Lo sistemerò."
  • 5:54 - 5:58
    Ma in un attimo, la velocità di rotazione
    oltrepassò i 100 km all'ora,
  • 5:58 - 6:01
    e il nodo era enorme.
  • 6:03 - 6:06
    Avevo perso degli amici
    nello stesso modo,
  • 6:06 - 6:11
    e capii
    che anch'io sarei morta così.
  • 6:12 - 6:15
    Mi sembrava stupido.
  • 6:15 - 6:18
    Avavo fatto tante cose pericolose
    nella mia vita,
  • 6:18 - 6:21
    ed ora sarei morta così?
  • 6:21 - 6:24
    In un lancio di routine da un aereo?
  • 6:26 - 6:30
    Non vidi la vita
    passarmi davanti agli occhi.
  • 6:30 - 6:33
    La morte non mi spaventava.
    Semplicemente, non volevo morire.
  • 6:33 - 6:35
    Amavo la mia vita.
  • 6:39 - 6:43
    Gli unici pensieri
    che mi attraversarono la mente
  • 6:43 - 6:48
    in quell'ultimo paio di secondi
    furono: "Risolvi il problema.
  • 6:48 - 6:51
    Devi risolvere il problema.
  • 6:51 - 6:53
    Puoi farlo!"
  • 6:53 - 6:57
    Poi incrociai le braccia
    per affrontare l'impatto.
  • 6:57 - 7:01
    Mi schiantai al suolo,
    e tutto diventò nero.
  • 7:02 - 7:05
    Ad oltre 100 km all'ora,
  • 7:05 - 7:10
    quando raggiunsi il suolo
    urtai contro una grossa roccia.
  • 7:10 - 7:15
    Mi ruppi qualsiasi cosa
    dai fianchi in giù.
  • 7:15 - 7:19
    Riportai quattro fratture
    al femore destro,
  • 7:19 - 7:21
    due ginocchia rotte,
  • 7:21 - 7:27
    e 21 fratture aperte
    sul lato destro.
  • 7:27 - 7:31
    Ma quella roccia mi risparmiò la schiena,
  • 7:31 - 7:33
    e la testa
  • 7:33 - 7:37
    e, soprattutto, ero ancora viva.
  • 7:39 - 7:45
    Mi svegliai due giorni dopo in ospedale,
  • 7:45 - 7:51
    e il medico che mi stava a fianco di certo
    non riempiva la mia stanza di luce,
  • 7:53 - 7:57
    nonostante enfatizzasse
    quanto fossi stata fortunata.
  • 7:57 - 8:02
    Continuò a parlare
    delle infezioni nel mio corpo,
  • 8:02 - 8:07
    e di come fossero riusciti a mantenere
    la mia gamba destra, per il momento.
  • 8:07 - 8:11
    "Per il momento? Cosa intende dire?"
  • 8:13 - 8:17
    E poi concluse:
  • 8:17 - 8:21
    ero così compromessa
    che non avrei camminato mai più.
  • 8:23 - 8:27
    Ero talmente scioccata
    da non riuscire a parlare.
  • 8:27 - 8:29
    Mi si seccò la gola.
  • 8:29 - 8:33
    Sentivo le lacrime bagnarmi
    gli occhi, ma non riuscivo a piangere.
  • 8:33 - 8:35
    Non riuscivo a dire una parola.
  • 8:35 - 8:39
    Non gli feci neanche una domanda.
  • 8:39 - 8:44
    Poi il medico si girò, e vidi solo
    la parte posteriore del camice bianco,
  • 8:44 - 8:48
    mentre già si dirigeva
    verso il paziente successivo.
  • 8:48 - 8:54
    Il rumore della porta che sbatteva
    echeggiò nella mia stanza.
  • 8:56 - 8:59
    Piansi ogni giorno, per una settimana.
  • 8:59 - 9:02
    Mi sentivo impotente,
    avevo paura del futuro,
  • 9:02 - 9:06
    e non riuscivo a vedere
    la luce alla fine del tunnel.
  • 9:06 - 9:10
    Pensieri e domande senza risposta
    mi attraversavano la mente.
  • 9:10 - 9:12
    Cosa avrei fatto per vivere?
  • 9:12 - 9:14
    Quello era il mio lavoro!
  • 9:14 - 9:18
    Ma soprattutto, era la mia identità.
  • 9:18 - 9:22
    Sarei mai stata in grado
    di avere la mia famiglia?
  • 9:22 - 9:24
    Ero frustrata, e triste,
  • 9:24 - 9:29
    ed ero legata ad una sedia a rotelle
    per un periodo di tempo indefinito.
  • 9:29 - 9:31
    Cosa fare quindi?
  • 9:32 - 9:36
    Rimasi quattro mesi in quell'ospedale.
  • 9:36 - 9:38
    Fui sottoposta a 20 interventi
  • 9:38 - 9:43
    e i medici rimossero
    12 cm del mio femore,
  • 9:43 - 9:47
    perché era marcito a causa dei batteri.
  • 9:47 - 9:50
    L'amputazione era l'unica soluzione
    a quel punto.
  • 9:51 - 9:56
    Mi svegliai nel reparto postoperatorio
    dopo l'ultimo intervento,
  • 9:56 - 9:59
    e un medico sorridente
    mi diede il benvenuto.
  • 9:59 - 10:02
    Avevo passato
    quattro mesi in ospedale.
  • 10:02 - 10:06
    Non avevo mai visto
    un medico sorridente.
  • 10:06 - 10:11
    Mi dissero che avevano trovato
    un pezzo d'erba e della sporcizia
  • 10:11 - 10:16
    nella mia gamba,
    nascosti tra l'acciaio.
  • 10:16 - 10:19
    Ora che avevano rimosso l'erba,
  • 10:19 - 10:23
    finalmente era finita.
  • 10:23 - 10:25
    Da quel momento,
  • 10:25 - 10:29
    decisi di eliminare
    tutte le energie negative.
  • 10:29 - 10:31
    Persino quando vivevo
    una vita da sogno
  • 10:31 - 10:36
    avevo passato tante ore
    a non sentirmi all'altezza,
  • 10:36 - 10:38
    in una continua lotta
    per quel che sarebbe successo,
  • 10:38 - 10:42
    invece di apprezzare il momento presente.
  • 10:43 - 10:48
    Dopotutto, mi era stata data
    una seconda occcasione.
  • 10:48 - 10:53
    Di solito non andiamo in giro
    apprezzando il fatto di essere vivi,
  • 10:53 - 10:54
    e neanch'io lo faccio,
  • 10:55 - 11:00
    ma quegli ultimi secondi
    di volo verso il suolo
  • 11:00 - 11:03
    mi fecero vedere le cose
    sotto una nuova prospettiva.
  • 11:03 - 11:08
    Mi fecero rendere conto del fatto
    che il mio tempo sulla Terra è limitato.
  • 11:08 - 11:14
    E che un giorno
    forse sarebbe stato troppo tardi.
  • 11:14 - 11:16
    Quindi, se avessi voluto fare qualcosa,
  • 11:16 - 11:20
    avrei dovuto farlo in quel momento.
  • 11:21 - 11:26
    In quel momento pesavo 42 chili.
  • 11:26 - 11:29
    È un tantino meno di quel che peso ora.
  • 11:29 - 11:33
    Ma il mio obiettivo non era
    imparare di nuovo a camminare.
  • 11:33 - 11:35
    Avevo bisogno di qualcosa di più grande.
  • 11:35 - 11:38
    Qualcosa che risvegliasse
    le mie emozioni,
  • 11:38 - 11:40
    che mi desse un motivo
    per svegliarmi la mattina.
  • 11:40 - 11:42
    Avevo bisogno di un sogno.
  • 11:42 - 11:45
    Il mio sogno era quello di tornare
  • 11:45 - 11:50
    sulle mie montagne,
    al mio sci fuoripista.
  • 11:51 - 11:55
    Mi son spinta oltre ogni limite
    fin da quand'ero bambina.
  • 11:55 - 12:00
    Ho lasciato il lavoro di programmatrice
    per inseguire il mio sogno.
  • 12:00 - 12:05
    Sono stata la prima ragazza al mondo
    a fare ski base.
  • 12:05 - 12:07
    Adesso dovevo affrontare questo,
  • 12:07 - 12:12
    e trasformare il mio letto d'ospedale
    nel mio nuovo punto di partenza.
  • 12:13 - 12:16
    Non era facile.
  • 12:16 - 12:18
    Non era mai stato facile,
  • 12:18 - 12:21
    ed era ancora più difficile ora,
  • 12:21 - 12:24
    ma come eravamo soliti dire,
  • 12:24 - 12:26
    "Cosa può andare storto?"
  • 12:27 - 12:32
    Ma per la prima volta in vita mia
    dipendevo da altre persone.
  • 12:33 - 12:37
    Non mi ero mai sentita così vulnerabile,
  • 12:37 - 12:39
    così indifesa.
  • 12:39 - 12:44
    Quel che avevo bisogno di imparare
    erano le capacità di base,
  • 12:44 - 12:46
    quelle di un bambino di due anni:
  • 12:46 - 12:50
    la capacità di imparare a camminare.
  • 12:51 - 12:54
    È ironico.
  • 12:54 - 12:59
    Avevo passato tutta la vita
    a cercare di essere speciale,
  • 12:59 - 13:01
    di essere diversa,
  • 13:01 - 13:06
    e ora, tutto ciò che volevo
    era essere normale.
  • 13:08 - 13:12
    In quel momento, non avevo il potere
    per fare grossi cambiamenti.
  • 13:12 - 13:16
    Avevo bisogno di usare le mie energie
    lì dove potesse fare la differenza.
  • 13:16 - 13:20
    Realizzai quanto fossero importanti
    i piccoli cambiamenti,
  • 13:20 - 13:24
    e come potessero fare la differenza
    nel lungo termine.
  • 13:26 - 13:30
    In quale momento scelsi la mia vita?
  • 13:30 - 13:32
    In quale momento decisi di lottare?
  • 13:33 - 13:38
    Fu il giorno in cui mi svegliai
    dopo l'incidente?
  • 13:38 - 13:43
    O il giorno in cui il medico mi disse
    che non avrei più camminato?
  • 13:43 - 13:45
    O il giorno successivo?
  • 13:46 - 13:51
    La verità è che feci questa scelta
    ogni giorno,
  • 13:51 - 13:54
    ogni mattina quando mi svegliavo,
    ogni giorno che vivevo,
  • 13:54 - 13:57
    e ogni notte prima di andare a dormire.
  • 13:57 - 14:02
    Non è semplicemente successo.
    L'ho scelto.
  • 14:03 - 14:07
    La cosa positiva del realizzare
    che sono io quella che decide
  • 14:07 - 14:10
    è che ora sono responsabile.
  • 14:10 - 14:15
    Non posso scegliere
    gli avvenimenti che mi capitano,
  • 14:15 - 14:19
    ma posso scegliere
    come relazionarmi ad essi.
  • 14:19 - 14:22
    E semplicemente sapere
    che ho la facoltà di scelta
  • 14:22 - 14:26
    mi fa sentire molto meglio.
  • 14:28 - 14:32
    Mi ci son voluti sei mesi
  • 14:33 - 14:36
    per imparare a mettermi le calze.
  • 14:37 - 14:42
    Mi ci son voluti tre anni
    per imparare di nuovo a camminare.
  • 14:43 - 14:47
    Mi ci sono voluti quattro anni
    per tornare sui pendii,
  • 14:47 - 14:51
    ma sei anni
    prima che potessi di nuovo goderne.
  • 14:52 - 14:57
    Due anni fa mi ritrovai in Norvegia
    sulla cima di un'alta montagna.
  • 14:57 - 15:00
    Mi ci son voluti cinque anni
    per arrivare lì,
  • 15:00 - 15:05
    cinque anni di allenamento,
    di incertezza,
  • 15:05 - 15:09
    e paura di fallire, per arrivare lì,
  • 15:09 - 15:13
    ma la gioia di tornare,
  • 15:13 - 15:16
    quella mi ha resa di nuovo
    una persona completa.
  • 15:17 - 15:18
    (Musica)
  • 15:22 - 15:25
    (Video)
  • 15:56 - 15:57
    (Applausi)
  • 16:09 - 16:11
    Grazie.
  • 16:11 - 16:12
    (Applausi)
  • 16:17 - 16:19
    Mi è stato fatto un regalo.
  • 16:20 - 16:25
    Mi è stato fatto il regalo
    di vedere il futuro,
  • 16:25 - 16:28
    e di tornare
    a vivere la mia vita in modo diverso.
  • 16:29 - 16:33
    Come cambiereste
    se questo succedesse a voi?
  • 16:34 - 16:36
    Ho scelto la mia vita,
  • 16:36 - 16:40
    e anche se avessi dovuto
    passare il resto della mia vita
  • 16:40 - 16:45
    in quella sedia a rotelle,
    non avrei avuto rimpianti.
  • 16:45 - 16:51
    Certamente aiuta, ma non è necessario
    schiantarsi facendo skydiving
  • 16:51 - 16:55
    per intrapredere delle azioni
    nella vostra vita.
  • 16:55 - 17:01
    Ricordate solo che il nostro tempo
    qui sulla Terra è limitato.
  • 17:01 - 17:04
    Perciò è meglio che iniziate
    a realizzare i vostri sogni,
  • 17:04 - 17:09
    perché alla fine
    ciò che mi spaventa veramente
  • 17:09 - 17:12
    è la paura di fallire,
  • 17:12 - 17:16
    e l'unico fallimento che mi può capitare
  • 17:16 - 17:18
    è non averci mai provato.
  • 17:18 - 17:25
    E se potessi dire una cosa
    al mio bambino
  • 17:26 - 17:30
    sarebbe: "Hai una vita.
  • 17:30 - 17:35
    Vivila, perché
    cosa può andare storto?"
  • 17:35 - 17:37
    Grazie mille.
  • 17:37 - 17:38
    (Applausi)
  • 17:40 - 17:41
    Grazie.
  • 17:41 - 17:42
    (Applausi)
  • 17:44 - 17:45
    Grazie. Ciao.
  • 17:45 - 17:46
    (Applausi)
Title:
La vita oltre la paura | Karina Hollekim | TEDxBucharest
Description:

Questo intervento è stato realizzato durante un evento TEDx locale, prodotto indipendentemente dalle conferenze TED.
Karima Hollekim, la prima atleta donna a completare uno ski base, è sopravvissuta ad un terribile incidente ed è tornata da vincitrice. In questo intervento condivide una storia che parla di quei momenti che possono cambiare la nostra vita per sempre, della forza di volontà e della passione.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
17:48

Italian subtitles

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