Keltie Ferris Spray Paints in Solitude | "New York Close Up" | Art21

In che modo un' artista comunica con il mondo mentre lavora da solo? In questo film, l'artista Keltie Ferris inizia una nuova serie di dipinti astratti nel suo studio a Bushwick, Brooklyn. Dipingendo in solitudine, Ferris racconta delle soddisfazioni e delle peoccupazioni nel lavorare da soli. Durante il film, Ferris spiega la sua connessione con il mondo dal suo studio, considera la risposta del pubblico ai suoi lavori, trovando ispirazione sia nei libri che nell'ambiente urbano, situando i sui dipinti nella nella tradizione della storia dell'arte Applicando il colore a olio con varie tecniche - pennello, spatola, e pistola a spruzzo - Ferris crea in diverse settimane vari strati di marchi in forme e strutture complesse. Afferma che l'astrazione è "cercare di disfarsi delle cose nominabili nella vita", così Ferris descrive i suoi dipinti come "vedere attraverso l'altro mondo"

Keltie Ferris (nata il 1977, Louisville, Kentucky, USA) vive e lavora a Brooklyn, New York.

CREDITS | "New York Close Up" Created & Produced by: Wesley Miller & Nick Ravich. Editor: Joaquin Perez & Mary Ann Toman. Cinematography: Rafael Moreno Salazar & Ava Wiland. Sound: Nicholas Lindner, Wesley Miller & Ava Wiland. Associate Producer: Ian Forster. Production Assistant: Paulina V. Ahlstrom, Don Edler & Maren Miller. Design & Grahics: Crux Studio & Open. Artwork: Keltie Ferris. An Art21 Workshop Production. © Art21, Inc. 2011. All rights reserved.

"New York Close Up" is supported, in part, by public funds from the New York City Department of Cultural Affairs in partnership with the City Council. Additional support provided by The 1896 Studios & Stages.

Per maggiori info: http://www.art21.org/newyorkcloseup

[Musica]

♪oh ♪oh oooh♫ the Lord, the Lord ♪

[la musica continua]

È un po' come "Karate Kid".

[ride]

Dipingere è davvero un'attività solitaria.

Una delle cose con cui ho lottato era capire se potevo realmente fare questo nella mia vita

non sapevo se sarei riuscita a stare sola tanto tempo.

È stata davvero dura per me quando ho lasciato la scuola e ho iniziato a dipingere da sola e a tempo pieno.

Vivevo a casa e lavoravo a casa. Perciò non avevo alcuna ragione di uscire.

Tipo andare a comprare il latte, e chiacchierare con il venditore, per [ride]

troppo tempo.

"Possiamo guardare dentro?"

"Certo!"

[ride]

Credo che sia così che dipingono le macchine.

Ma non usano colori a olio, usano smalto.

Penso che ci si senta un po' in colpa a essere un artista di questi tempi,

quando si potrebbe fare qualcosa di più proattivo e positivo direttamente nel mondo.

È difficile fare qualcosa che non è giustificato da niente.

Non so se ci sono realmente riuscita, ma questo è l'obbiettivo.

[Rumore di spray]

C'è qualcosa di appagante nella pittura.

La mia creatività individuale eiacula sulla superficie così che possiate ammirare il mio marchio unico

nel fare sbavature del cazzo.

Lotto con questo, non sempre, ma occasionalmente lotto con quello che faccio nella mia vita.

[sbuffa]

È una brutta,

brutta fase nella pittura.[ride] Mio Dio non posso credere che ve lo stia facendo vedere.

È orribile.

[sospira] Non lo so.

Penso che ci dovrò mettere più viola. Non mi piace, sembra un calamaro di fronte a un edificio.

Molte persone hanno detto che i miei dipinti ricordano i graffiti sui muri,

o mappe e griglie in qualche senso letterale

All'inizio quando la gente diceva che sembravo ispirata dalla città, dicevo: "No, è così banale..." e "...non è vero."

Poi ho realizzato di avere questa vista di Manhattan dal mio studio.

È la cosa che guardo di più quando non sto osservando i miei dipinti e guardo dalla finestra.

I miei dipinti riguardano, penso, il fatto di vedere attraverso l'altro mondo,

come nascondere ed esporre un sistema stradale su uno metropolitano, sotto un sistema di controllo di traffico aereo.

Questa è l'astrazione, non riguarda cose nominabili,

è come disfarsi delle cose nominabili nella vita.

Questo è quello che sto guardando, Bernard, Albert Allen, ho appena trovato...ritrovato questi dipinti gialli di Albert,

... gialli e grigi, bianchi.

[sospira] "Dio!"

Ammazzami!

[ride]

Il colore è troppo bello. Cosa? È come vomito di arancione e giallo

Dipingere è una delle cose più vecchie del mondo.

Cioè, non solo è una delle cose più vecchie del mondo, ma quando fai un dipinto

non hai idea di quanto durerà.

Potrebbe durare, molto molto tempo. Oppure no, potrebbe finire nel cassonetto domani.

Magari tra centinaia di anni la gente guarderà i miei dipinti.

Magari anche solo come quelle opere che fanno le persone idiote di New York a un certo punto.

Penso che la bellezza della pittura sia sentirsi parte del mondo almeno per un momento.

Ci si sente un po' meno soli nel mondo, il che è fantastico.

[musica]