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La pandemia scorre sulle autostrade dell’inquinamento | Leonardo Setti | TEDxMantova

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    [Azione chiama, genera,
    crea, ispira azione]
  • 0:04 - 0:06
    [Il conto alla rovescia
    non lascia scampo]
  • 0:06 - 0:08
    [Possiamo fermare
    il cambiamento climatico]
  • 0:13 - 0:14
    Salve a tutti.
  • 0:14 - 0:16
    Come state, tutto bene?
  • 0:17 - 0:20
    Io sto bene, in questo momento
    abbastanza particolare, no?
  • 0:21 - 0:23
    Anche perché vi vedo tutti
    con le mascherine...
  • 0:23 - 0:25
    Io non tanto,
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    perché tre giorni fa sono stato infettato.
  • 0:30 - 0:33
    E oggi sono ammalato di Covid.
  • 0:33 - 0:36
    Però tranquilli, eh:
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    vedo nelle vostre espressioni
    un attimo di paura -
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    no, tranquilli, perché siamo
    a oltre due metri di distanza,
  • 0:43 - 0:47
    siamo abbastanza distanti tra di noi
    e quindi siamo sicuri.
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    Cioè, tenendo le distanze,
    come in questo caso,
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    la mia capacità di infettarvi
    è praticamente zero.
  • 0:57 - 1:03
    Cioè l'indice di infezione, l'R0,
    è sostanzialmente zero.
  • 1:03 - 1:05
    Ora supponiamo, invece,
  • 1:05 - 1:10
    di prendere questa pallina
    che chiamerò PM 10,
  • 1:10 - 1:12
    come le polveri che abbiamo nell'aria,
  • 1:12 - 1:14
    e che sono legate
    all'inquinamento, insomma.
  • 1:15 - 1:18
    Come stai, PM10, tutto bene?
  • 1:18 - 1:20
    Etcì.
  • 1:21 - 1:23
    Ho infettato il PM10.
  • 1:23 - 1:28
    Scusatemi: adesso non posso più fare
    la presentazione che pensano di fare.
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    Devo cambiare necessariamente
    la PM10, ma non posso tenerla qui.
  • 1:32 - 1:38
    C'è qualcuno che vuole prendere
    la mia PM 10? C'è qualcuno? Nessuno?
  • 1:38 - 1:41
    Scusa, potresti prendere
    la mia PM 10, ti dispiace?
  • 1:41 - 1:42
    Ecco, grazie.
  • 1:42 - 1:43
    Grazie mille, grazie.
  • 1:43 - 1:46
    Non è riuscita a prenderla.
  • 1:46 - 1:47
    È mia moglie.
  • 1:47 - 1:50
    Siamo congiunti da molto tempo,
    quindi non ci sono problemi.
  • 1:52 - 1:55
    Ecco: banalmente, con questo gesto,
  • 1:55 - 2:00
    io ho infettato una persona
    a una distanza superiore a due metri,
  • 2:00 - 2:02
    cioè quella distanza di sicurezza
  • 2:02 - 2:03
    a cui io sono in questo momento
  • 2:03 - 2:06
    in realtà non è proprio
    così esattamente sicura,
  • 2:06 - 2:08
    perché ci possono essere
    elementi ambientali
  • 2:08 - 2:12
    che mi portano a contaminare una persona
    anche a distanze più lunghe.
  • 2:12 - 2:16
    Il mio R0 è passato da zero a uno.
  • 2:18 - 2:20
    Ora supponiamo, invece,
  • 2:20 - 2:23
    di prendere casualmente
    questo cestino di PM10.
  • 2:23 - 2:27
    Non è tanto casuale, in realtà,
    questo cestino di PM10.
  • 2:27 - 2:30
    Come state PM10, tutto bene?
  • 2:30 - 2:33
    Mi accompagnano sempre,
    perché le PM accompagnano un po' tutti.
  • 2:33 - 2:34
    Etciù!
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    Ecco, adesso ho un piccolo problema:
    ho contaminato tutte le mie PM10.
  • 2:41 - 2:47
    Ora capite che se io, in questo momento,
    gettassi le PM10 su di voi,
  • 2:48 - 2:53
    io potrei rischiare di contaminare
    molte persone contemporaneamente,
  • 2:53 - 2:54
    più di una.
  • 2:54 - 3:00
    Quindi il mio R0 è passato
    da uno a tre, quattro.
  • 3:00 - 3:05
    Ora supponiamo, invece,
    di mettere un ostacolo tra me e voi.
  • 3:05 - 3:06
    Per esempio un albero, una pianta.
  • 3:07 - 3:10
    Se io, a questo punto,
    facessi lo stesso gesto,
  • 3:10 - 3:13
    cioè gettassi le mie PM10,
  • 3:13 - 3:18
    vedete che l'albero
    tratterrebbe le mie PM10
  • 3:18 - 3:21
    e le farebbe ricadere
    nella mia prossimità.
  • 3:21 - 3:24
    Cioè quello che noi facciamo
    quando non ci sono gli alberi
  • 3:24 - 3:26
    e ci mettiamo, per esempio,
    una mascherina.
  • 3:26 - 3:30
    La mascherina ha lo stesso effetto
    che dovrebbe avere una pianta, un albero.
  • 3:30 - 3:35
    Questo succede perché i virus,
    nel loro serbatoio naturale,
  • 3:35 - 3:37
    stanno proprio nelle foreste,
  • 3:37 - 3:41
    dove abbiamo i pipistrelli, i pangolini
    e tutti gli animali selvatici.
  • 3:41 - 3:44
    Si scambiano nelle foreste,
    gli animali, questi virus;
  • 3:44 - 3:49
    e noi, per poter entrare
    in contatto con questi virus,
  • 3:49 - 3:54
    dobbiamo necessariamente entrare
    in questi serbatoi naturali.
  • 3:54 - 3:59
    Oppure, lasciare che gli animali selvatici
    possano uscire dai loro serbatoi naturali
  • 3:59 - 4:01
    e venire in contatto con noi,
  • 4:01 - 4:04
    come probabilmente è successo
    nell'ultima epidemia.
  • 4:04 - 4:06
    E quindi diciamo che il serbatoio naturale
  • 4:06 - 4:09
    è estremamente importante,
    cioè va preservato
  • 4:09 - 4:10
    perché se no il rischio
  • 4:10 - 4:14
    è che il numero di pandemie
    possa aumentare nel tempo.
  • 4:14 - 4:19
    Ora, circa 100 anni fa è iniziata
    la Seconda Rivoluzione Industriale.
  • 4:19 - 4:21
    La Seconda Rivoluzione Industriale,
    nella storia dell'uomo,
  • 4:21 - 4:24
    è quando abbiamo cominciato
    a utilizzare il petrolio e il gas
  • 4:24 - 4:26
    in grandissime quantità.
  • 4:26 - 4:28
    Considerate che la nostra astronave,
  • 4:28 - 4:29
    100 anni fa,
  • 4:29 - 4:33
    aveva il serbatoio pieno
    di combustibili fossili:
  • 4:33 - 4:35
    una quantità di energia illimitata,
  • 4:35 - 4:38
    per il miliardo di persone
    che c'erano in quel momento.
  • 4:38 - 4:42
    La temperatura della nostra astronave
    era perfetta, intorno a 14 gradi,
  • 4:42 - 4:43
    come doveva essere;
  • 4:43 - 4:47
    e la pressione del manometro
    dell'anidride carbonica nell'aria
  • 4:47 - 4:50
    anch'esso era assolutamente normale:
  • 4:50 - 4:52
    attorno a 270 parti per milione,
  • 4:52 - 4:56
    che vuol dire 270 milligrammi
    per mille litri d'aria.
  • 4:57 - 4:59
    Quindi, diciamo che era
    una condizione ideale;
  • 4:59 - 5:03
    ma era anche una condizione ideale
    per cominciare a svilupparci,
  • 5:03 - 5:06
    e infatti attorno agli anni '60
  • 5:06 - 5:08
    abbiamo avuto quello che si chiama
    il boom economico.
  • 5:08 - 5:10
    Cioè abbiamo cominciato a utilizzare
  • 5:10 - 5:13
    tutta questa quantità di energia
    che avevamo nel serbatoio
  • 5:13 - 5:18
    proprio per vendere auto -
    la Cinquecento, per esempio, in Italia -
  • 5:18 - 5:20
    riscaldare le nostre case
  • 5:20 - 5:24
    e cominciare a costruire oggetti,
    dispositivi, elettrodomestici
  • 5:24 - 5:26
    che abbiamo portato ovunque;
  • 5:26 - 5:28
    e abbiamo realizzato
    anche tutte le imprese
  • 5:28 - 5:31
    in grado di produrre questi dispositivi.
  • 5:31 - 5:34
    Cioè abbiamo proprio avuto un'esplosione.
  • 5:34 - 5:37
    Ora siamo passati
    da un miliardo di persone
  • 5:37 - 5:38
    a quattro, cinque miliardi.
  • 5:38 - 5:43
    Fino al 2010 in cui
    siamo diventati oltre sette miliardi!
  • 5:43 - 5:46
    Cioè anche l'uomo, con tutta
    questa energia a disposizione,
  • 5:46 - 5:49
    è proprio cresciuto, si è sviluppato;
  • 5:49 - 5:52
    e sviluppandosi, ha dovuto cominciare
    a occupare il territorio.
  • 5:52 - 5:55
    E infatti, noi abbiamo cominciato
    a occupare il territorio.
  • 5:55 - 5:59
    Vedete: nella prima fotografia
    è la provincia di Padova negli anni '60;
  • 5:59 - 6:00
    nella seconda fotografia
  • 6:00 - 6:03
    è la stessa provincia di Padova nel 2010.
  • 6:03 - 6:06
    Cioè siamo proprio andati
    a invadere le nicchie naturali,
  • 6:06 - 6:12
    perché era necessario
    per poter ospitare tutti gli uomini.
  • 6:12 - 6:15
    Ora, quello che abbiamo fatto
    negli ultimi 100 anni
  • 6:15 - 6:18
    è uno sfruttamento
    indiscriminato delle risorse.
  • 6:18 - 6:21
    Abbiamo proprio prosciugato il serbatoio:
  • 6:21 - 6:24
    e lì dove abbiamo estratto
    le risorse, abbiamo inquinato.
  • 6:25 - 6:28
    Questo inquinamento l'abbiamo anche
    portato nelle nostre città.
  • 6:29 - 6:33
    Attraverso i dispositivi
    con cui noi abitiamo le nostre città:
  • 6:33 - 6:35
    le auto, il riscaldamento;
  • 6:35 - 6:37
    fuori dalle città
    abbiamo anche le industrie.
  • 6:37 - 6:41
    Cioè abbiamo proprio creato
    una condizione quasi ideale,
  • 6:41 - 6:47
    e nello stesso tempo siamo andati
    proprio a invadere i serbatoi naturali.
  • 6:48 - 6:51
    Questa, per esempio,
    è la deforestazione del Borneo.
  • 6:51 - 6:56
    Ormai il Borneo l'abbiamo
    deforestato a oltre il 50%,
  • 6:56 - 6:59
    cioè quella foresta pluviale
    l'abbiamo abbattuta
  • 6:59 - 7:03
    per andare a coltivare palme
    per produrre olio di palma;
  • 7:03 - 7:05
    e noi, attraverso l'olio di palma,
  • 7:05 - 7:08
    ci alimentiamo per esempio
    le automobili, per il biodiesel,
  • 7:08 - 7:11
    oltre che a metterlo, in parte,
    anche nell'alimentare;
  • 7:11 - 7:12
    ma in buona parte, adesso,
  • 7:12 - 7:15
    finisce proprio nel biodiesel
    per alimentare le automobili.
  • 7:16 - 7:18
    Oppure siamo andati
    a deforestare l'Amazzonia,
  • 7:18 - 7:21
    perché siamo cresciuti tanto:
  • 7:21 - 7:24
    siamo carnivori, ci piace la carne,
  • 7:24 - 7:28
    abbiamo bisogno di allevare bestiame
    a livello mondiale.
  • 7:28 - 7:32
    E quindi abbiamo deforestato l'Amazzonia
    per... realizzare pascoli!
  • 7:33 - 7:36
    Sì, l'uomo ha fatto anche questo.
  • 7:36 - 7:39
    E cosa è successo?
  • 7:39 - 7:42
    Ogni volta che noi facciamo
    un'operazione di questo tipo,
  • 7:42 - 7:45
    e distruggiamo quel serbatoio naturale,
    quella nicchia naturale,
  • 7:45 - 7:48
    gli animali a quel punto escono.
  • 7:50 - 7:52
    Con la loro dote di virus.
  • 7:52 - 7:55
    Infatti i virus stanno via via aumentando;
  • 7:55 - 7:58
    e poi i virus entrano
    in contatto con l'uomo,
  • 7:58 - 7:59
    perché a quel punto si sono -
  • 7:59 - 8:01
    abbiamo tolto le barriere,
  • 8:01 - 8:06
    e abbiamo quello che si chiama, appunto,
    lo spillover, oppure passaggio di specie.
  • 8:07 - 8:10
    O anche la zoonosi,
    come si chiama tecnicamente,
  • 8:10 - 8:13
    cioè quando il virus passa
    dall'animale all'uomo.
  • 8:13 - 8:19
    Ora, passando dall'animale all'uomo
    questo virus viene poi trasportato,
  • 8:19 - 8:21
    attraverso gli uomini
    e i loro dispositivi,
  • 8:21 - 8:25
    in tutto il mondo: aeroplani, navi, auto.
  • 8:26 - 8:30
    Oggi noi possiamo portare un virus
    da una parte all'altra del mondo
  • 8:30 - 8:31
    in 12 ore:
  • 8:31 - 8:36
    una persona contaminata può contaminare
    un continente in 12 ore.
  • 8:37 - 8:39
    Capite che è una cosa straordinaria?
  • 8:39 - 8:42
    Dopodiché, il virus entra
    nelle nostre città.
  • 8:43 - 8:49
    E trova proprio una condizione ideale:
    quegli assembramenti che lui vuole.
  • 8:49 - 8:56
    Eh sì, perché il cinema,
    le sale come queste, gli stadi.
  • 8:57 - 9:01
    Oppure qualsiasi altro - i supermercati.
  • 9:03 - 9:04
    Tutto è un assembramento:
  • 9:04 - 9:08
    e il virus a quel punto,
    a neanche due metri di distanza
  • 9:08 - 9:12
    può trasferirsi a velocità fotonica.
  • 9:13 - 9:17
    Non solo: lui entra nelle nostre città,
  • 9:17 - 9:21
    e noi, quando respiriamo,
    respiriamo in mezzo alle PM10.
  • 9:22 - 9:24
    Eh sì, perché le generiamo, le creiamo;
  • 9:24 - 9:27
    e quindi lui si trova
    un bellissimo veicolo,
  • 9:27 - 9:30
    come abbiamo visto prima,
    per poter andare più distante.
  • 9:32 - 9:33
    Eh già.
  • 9:33 - 9:37
    Dopodiché, la conseguenza
    è l'ultima fotografia che voi vedete lì.
  • 9:37 - 9:40
    La conseguenza è che abbiamo un'epidemia.
  • 9:41 - 9:44
    E la conseguenza dell'epidemia
    è che finiamo all'ospedale,
  • 9:44 - 9:47
    e molti di noi, da quell'ospedale,
    non riescono più a uscire.
  • 9:49 - 9:51
    Questo è un fenomeno
    assolutamente naturale,
  • 9:51 - 9:55
    che però noi tendenzialmente favoriamo.
  • 9:55 - 9:58
    Ora, qual è la velocità
    di diffusione di un virus?
  • 9:58 - 10:01
    Beh, la velocità di diffusione
    di un virus è un po' subdola,
  • 10:01 - 10:03
    perché non è proprio la stessa velocità
  • 10:03 - 10:06
    con cui noi gestiamo i tempi
    nelle nostre società
  • 10:06 - 10:10
    o nella nostra vita,
    che è tendenzialmente lineare.
  • 10:10 - 10:12
    Il virus ha un'altra
    tipologia di andamento,
  • 10:12 - 10:15
    che è quello molto naturale,
    di tutti gli eventi naturali.
  • 10:15 - 10:20
    La prima settimana
    il virus si può diffondere,
  • 10:20 - 10:24
    e può contaminare
    400 persone, 500 persone.
  • 10:24 - 10:28
    La seconda settimana,
    da 500 persone è passata a 1600 persone;
  • 10:29 - 10:32
    la terza settimana,
    da 1600 sono diventate 3.500,
  • 10:32 - 10:35
    e noi cominciamo leggermente
    a preoccuparci,
  • 10:35 - 10:37
    perché nella prima settimana si diceva:
  • 10:37 - 10:40
    vabbè sarà un'influenzina,
    ma non sarà poi così grave;
  • 10:40 - 10:42
    e poi c'è qualcuno
    che è infettato, ma insomma -
  • 10:44 - 10:46
    Magari non facciamo
    abbastanza tamponi.
  • 10:47 - 10:50
    La quarta settimana,
    gli infettati diventano 10.000.
  • 10:53 - 10:54
    Al giorno, magari.
  • 10:55 - 10:58
    E la quinta settimana diventano 100.000,
  • 10:59 - 11:01
    ed è quando diventano 100.000
  • 11:01 - 11:03
    che cominciamo a vedere
    le terapie intensive piene,
  • 11:03 - 11:05
    le persone portate all'ospedale.
  • 11:05 - 11:06
    E ci prendiamo paura:
  • 11:06 - 11:10
    ci prendiamo talmente paura
    che chiudiamo tutto.
  • 11:12 - 11:14
    Ci separiamo, ci distanziamo,
  • 11:15 - 11:20
    e il nostro R0, da quattro, cinque
    che era, torna uno, zero.
  • 11:22 - 11:23
    Ci mettiamo la mascherina,
  • 11:23 - 11:28
    e il nostro R0, da quattro, cinque
    torna a diventare uno.
  • 11:28 - 11:30
    Cioè facciamo tutte quelle
    operazioni di adattamento
  • 11:30 - 11:36
    che ci servono per salvaguardare
    la nostra vita e quella degli altri.
  • 11:37 - 11:38
    Però il professore è un burlone.
  • 11:39 - 11:41
    Lo dico con me stesso.
  • 11:41 - 11:42
    È un burlone,
  • 11:42 - 11:44
    perché è quello che voi
    vedete qui non è il virus.
  • 11:46 - 11:48
    Eh, troppo facile dire che è un virus.
  • 11:48 - 11:50
    Eh, però sembra uguale!
  • 11:50 - 11:51
    È iniziato in Italia,
  • 11:51 - 11:54
    poi dopo comincia a estendersi
    negli altri paesi, poi -
  • 11:54 - 11:55
    non è il virus.
  • 11:55 - 11:59
    Perché quello che voi
    vedete qui, in realtà,
  • 11:59 - 12:02
    è l'effetto dei cambiamenti climatici.
  • 12:03 - 12:05
    Sono gli eventi estremi che noi abbiamo.
  • 12:06 - 12:09
    E gli eventi estremi sono
    le tempeste, gli uragani, i tornado,
  • 12:09 - 12:12
    le bombe d'acqua, le inondazioni.
  • 12:12 - 12:17
    Guardate: tra il 1970 e il 1980
    erano circa 462, sono stati;
  • 12:17 - 12:19
    cioè 46 all'anno.
  • 12:19 - 12:23
    Tra il 1980 e il 1990
    erano già 160 all'anno.
  • 12:24 - 12:31
    Tra il 1990 e il 2000
    erano già diventati oltre 300 - 350.
  • 12:32 - 12:36
    Tra il 2000 e il 2010
    erano diventati oltre un migliaio,
  • 12:36 - 12:38
    gli eventi estremi.
  • 12:39 - 12:44
    Nell'ultimo decennio,
    sono stati oltre 10.000 all'anno.
  • 12:45 - 12:47
    E infatti ci sorprendiamo, oggi,
  • 12:47 - 12:51
    che ogni volta che viene a piovere
    c'è qualche città che va sotto,
  • 12:51 - 12:56
    c'è qualche fiume che esonda,
    e quasi ci sorprendiamo, no?
  • 12:57 - 13:02
    È tra quei 10.000 all'anno lì, eh!:
    questo non succedeva, negli anni '70.
  • 13:02 - 13:06
    Questi sono proprio quegli effetti
    legati al cambiamento climatico,
  • 13:06 - 13:12
    che ci dice che ogni cinque anni
    gli eventi estremi raddoppiano.
  • 13:12 - 13:17
    Vuol dire che nel 2025
    saranno 20.000 all'anno;
  • 13:17 - 13:20
    nel 2030 saranno 40.000 all'anno.
  • 13:20 - 13:22
    E allora avremo talmente paura
  • 13:22 - 13:25
    per gli effetti che avranno
    i cambiamenti climatici,
  • 13:25 - 13:28
    che andremo in "lockdown ambientale".
  • 13:28 - 13:31
    Ma il lockdown ambientale
    è leggermente diverso
  • 13:31 - 13:33
    perché il lockdown ambientale
  • 13:33 - 13:36
    non è mettersi una mascherina,
    non è distanziamento.
  • 13:36 - 13:40
    Vuol dire rinforzare tutto,
    bloccare tutto;
  • 13:40 - 13:45
    e questo è quello che succede,
    perché oggi si è accesa una lampadina.
  • 13:45 - 13:48
    Oggi siamo qui perché si è accesa
    una lampadina, un warning,
  • 13:48 - 13:51
    che dice: il nostro serbatoio è vuoto.
  • 13:52 - 13:55
    Non abbiamo più energia per tutti.
  • 13:56 - 14:00
    La temperatura della nostra astronave
    è salita a 15 gradi.
  • 14:02 - 14:07
    La pressione, il manometro della CO2,
    ha superato 400 parti per milione.
  • 14:07 - 14:09
    Qualsiasi ingegnere di processo,
  • 14:09 - 14:14
    di fronte a un impianto che è
    ad alta temperatura e ad alta pressione,
  • 14:14 - 14:18
    senza la possibilità di controllarlo
    da un punto di vista energetico,
  • 14:18 - 14:20
    ha due sole possibilità.
  • 14:21 - 14:26
    O scappa, come hanno fatto a Chernobyl:
    sono scappati, a un certo punto.
  • 14:27 - 14:28
    Troppo pericoloso.
  • 14:29 - 14:33
    Oppure, se è coraggioso,
    si attacca alla manopola di emergenza
  • 14:33 - 14:37
    e tira giù la manopola,
    per mettere in sicurezza l'impianto.
  • 14:37 - 14:40
    Ora, questo è cosa si può fare.
  • 14:40 - 14:43
    Bene: questo che dobbiamo fare è semplice.
  • 14:43 - 14:46
    È la call to action: ne abbiamo parlato,
    oggi, quasi dappertutto.
  • 14:47 - 14:50
    Se la conseguenza
    di quello che stiamo vivendo
  • 14:50 - 14:53
    è dovuta alla Seconda
    Rivoluzione Industriale,
  • 14:53 - 14:55
    ed è dovuta ai combustibili fossili,
  • 14:55 - 14:59
    l'unica altra alternativa che abbiamo,
    senza se e senza ma,
  • 14:59 - 15:03
    è che dobbiamo abbandonare
    i combustibili fossili.
  • 15:03 - 15:07
    Cioè dobbiamo abbandonare
    il petrolio, il gas ed il carbone.
  • 15:07 - 15:08
    Non c'è niente da fare.
  • 15:11 - 15:13
    L'alternativa ai combustibili fossili
  • 15:13 - 15:16
    è quella che voi vedete
    in questa immagine qua: il Sole.
  • 15:16 - 15:19
    Il Sole ci dà 15.000 volte
    l'energia necessaria:
  • 15:19 - 15:20
    è il più grande serbatoio che abbiamo,
  • 15:20 - 15:24
    possiamo riempire di nuovo
    il serbatoio della nostra astronave.
  • 15:25 - 15:28
    Durerà quattro miliardi di anni:
    è molto sostenibile.
  • 15:28 - 15:31
    Abbiamo tutte le tecnologie
    per poterlo prendere;
  • 15:31 - 15:34
    ma diventa scomodo, perché
    dobbiamo cambiare i dispositivi.
  • 15:35 - 15:39
    Auto elettriche, case elettriche -
    tante volte non siamo pronti.
  • 15:39 - 15:42
    Questo vuol dire
    che abbiamo due possibilità.
  • 15:42 - 15:46
    O cambiamo, come farebbero i virus
    per cercare di sopravvivere:
  • 15:46 - 15:49
    mutano, senza uccidere l'ospite;
  • 15:49 - 15:52
    oppure cambiamo pianeta.
  • 15:53 - 15:57
    Ma credo che sia più semplice cambiare,
    che cambiare pianeta.
  • 15:58 - 16:00
    Grazie.
  • 16:00 - 16:03
    (Applausi)
Title:
La pandemia scorre sulle autostrade dell’inquinamento | Leonardo Setti | TEDxMantova
Description:

La proliferazione del COVID 19 è alimentata dall’inquinamento da polveri sottili. Leonardo Setti lo ha provato scientificamente e spiega come avviene questa diffusione. La soluzione più efficace? La rinuncia all’uso di energia da fonti fossili.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.

Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
Italian
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
16:09

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