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Sono il Dr. Moses deGraft Johnson.

Il termine "tecnologia assistiva" è

secondo l'Organizzazione Mondiale
della Salute,

un termine ombrello che include

sistemi e servizi collegati

alla consegna di prodotti
e servizi

assistivi, e l'obiettivo generale
di tutto ciò

è il soccorrere gli individui garantendo

loro l'autonomia e favorendo il loro

benessere generale.

Ora, così come i miei colleghi ci
hanno appena mostrato

alcune innovazioni molto interessanti,

alcune innovazioni con le quali abbiamo

una certa familiarità sono quelle
più semplici,

come apparecchi acustici,

sedie a rotelle e protesi.

Anche cose molto semplici come
i portapillole,

perché sono qualcosa che anche le persone

senza una vera disabilità, utilizzano,

sapete? Mia madre usa dei portapillole.

Abbiamo scoperto che ci sono

alcune tecnologie assistive

che anche individui che non presentano

vere disabilità, usano quotidianamente.

E ne stiamo vedendo sempre più

in tutto il mondo; più di

un miliardo di persone

ha bisogno di uno o più

prodotti assistivi.

Ora,questo è l'argomento
che mi interessa davvero approfondire

perché rivela quello che
faccio per vivere,

e di recente ciò che abbiamo visto

è che l'Organizzazione
Mondiale della Salute

ha reso pubblici alcuni dati,
e quello che vediamo è un aumento

delle malattie non trasmissibili

che stanno provocando
disabilità alle persone.

E una delle più comuni
che è stata citata

è il diabete.

Inoltre, insieme al diabete,
figuravano ipertensione

e iperlipidimia, anche
conosciute semplicemente

come colesterolo alto, obesità e fumo.

Ciò che è interessante
è che queste cinque variabili

sono anche note
nella medicina cardiovascolare

come i cinque maggiori fattori di rischio

per un problema cardiovascolare grave.

Essi portano a qualcosa
chiamata placca ateromasica.

La formazione di questa placca avviene

nei vasi sanguigni. Questo è un esempio

di un'arteria coronaria sana presente
nel cuore,

e come vediamo, con il passare
del tempo subisce danni,

coaguli, e alla fine abbiamo
una carenza di perfusione,

o mancanza di pressione sanguigna.

E questo è quello che alla fine porta ad

infarti, ictus e scarsa circolazione,

conosciuta comunemente come "A-O-P".

Ora,presso l'Heart and
Vascular Institute,

ciò che abbiamo fatto è stato fondare

un'iniziativa chiamata
"Save a Limb Initiative".

Uno degli elementi che costituivano
il mio obbiettivo era

almeno limitare il numero delle
amputazioni

che si stavano verificando
in quella comunità.

Quando visitiamo pazienti che hanno

questo tipo di problemi, la prima cosa

che facciamo dopo aver effettuato
le analisi si chiama

ischemia acuta agli arti. Li portiamo

in sala operatoria e utilizziamo

un software GE chiamato C-ARM.

Questo effettua
esami a raggi X che riproducono

immagini delle gambe dall'ombellico

fino ai piedi.

Usiamo un liquido di contrasto
da iniettare

nei pazienti in modo da ottenere

un'immagine, più o meno simile a questa.

Questa prima immagine... chiaramente

non ci vuole un medico per vedere

che c'è un problema serio.

Questa è l'arteria superficiale femorale.

è un grande vaso che si trova

tra l'anca e il ginocchio.

È come un'autostrada non completata

perché manca qualcosa

esattamente al centro.

Quindi, questo individuo ha sviluppato

un'ostruzione in quel vaso sanguigno

che ha definitivamente causato
un'occlusione totale

del flusso sanguigno che scorre attraverso
questa zona,

il quale proviene dall'area ombellicale

e prosegue giù fino al ginocchio.

Quindi, una volta che abbiamo
l'immagine con il software GE

posso vedere da dove inizia,

e proprio qui posso,esattamente come

fa un idraulico, stappare le tubature.

Qui vedete una rete idrica specifica

che uso per attraversare l'arteria.

E dopo aver attraversato la rete idrica,

da questa parte... sto
per mostrarvi quest'immagine...

uso un sistema chiamato

dispositivo per aterectomia a
flusso idrico

Ora, questo sistema è stato ideato

da una compagnia conosciuta come
Boston Scientific.

La Boston Scientific è una compagnia

di dispositivi medici che ha sede a

Maple Grove Minneapolis,
in Minnesota.

Ed è per questo che solitamente usiamo
questo dispositivo,

è come un sistema di perforazione.

Proprio come nei campi petroliferi,
si perfora

il terreno. Noi usiamo questo stratagemma
attraverso

quel cavo che ho inserito nel sistema e

siamo in grado di procedere via cavo e di

rimuovere le placche che si sono formate.

Una volta che la placca è stata rimossa,

usiamo un sistema a palloni per allargare

i vasi sanguigni, dandogli un'ampia

apertura, e qualche volta qualcuno
resta aperto;

se rimane aperto va bene, ma

se non rimane aperto, tende a

restringersi nuovamente, ed è qui

che noi tendiamo a inserire uno stent per

tenerlo aperto. Quindi in questa immagine

,in questo diagramma, potete vedere che

stavamo aprendo con successo questa
occlusione totale,

e aprendola stavamo ripristinando il

flusso sanguigno verso l'arto.

Questa è una vera fotografia di uno dei

miei pazienti. Sfortunatamente, questo

era un signore a cui non siamo riusciti

a salvare la gamba. Quindi questa è sei

settimane dopo l'amputazione.

Questa è chiamata Transtibiale,
un'amputazione

sotto al ginocchio. Ed io dico spesso che

se non sei abbastanza fortunato da
salvare l'arto,

è sempre meglio sottoporsi ad

un'amputazione sotto al ginocchio
piuttosto che

ad un'amputazione sopra al ginocchio,
perchè

è meglio per l'individuo a livello

funzionale, perchè in quel caso siamo
in grado

di applicare una protesi di ottima qualità

in modo tale da potergli permettere di

camminare come se non fosse mai
successo nulla.

Ma una volta arrivati sopra al ginocchio,

diventa una sfida molto impegnativa.

È molto difficile trovare buone
protesi che si adattino a qualcuno

e per loro è difficile portare quel peso.

Noi la chiamiamo la "linea moncherino".

E spesso capita di avere molti crolli

su questa linea moncherino.

Quindi rende le cose un po' più

difficili. Quindi, sfortunatamente, non
fui

in grado di salvare la gamba di
quest'uomo visto

che è stata necessaria l'operazione, e
questi sono lui

e sua moglie dopo l'intervento.

Quindi questo è il genere di tecnologia
assistiva

che siamo abituati a vedere.

E in passato, devo ammetterlo,

devo essere onesto e sincero con voi,

non ho mai prestato davvero attenzione a
tutta questa roba

finchè non ho incontrato Chet Cooper.

Quello è stato il momento in cui ho
cominciato a concentrarmi e

a prestare attenzione a queste cose.

Sono proprio davanti a noi,intorno a noi,

ma siamo così occupati con le nostre vite

che non facciamo attenzione alle cose

che succedono.

Ma questo ora è un grande problema ed è

parte di ciò che faccio.

Quindi una volta che abbiamo salvato
l'arto,

la domanda è come evitare di finire

come questo signore.