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Rick Warren: vivere con uno scopo

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    Spesso mi viene chiesto:
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    cosa ti sorprende del libro?
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    E io rispondo: il fatto di averlo scritto.
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    Non lo avrei mai immaginato,
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    nemmeno dando libero sfogo alla mia fantasia,
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    in realtà non mi considero nemmeno un autore.
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    Spesso mi chiedono anche:
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    perché credi che così tante persone l'abbiano letto?
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    Se ne vendono ancora milioni di copie ogni mese.
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    Credo si debba al fatto che il vuoto spirituale
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    sia una malattia universale.
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    Credo che arrivi un giorno in cui poggiamo la testa sul cuscino e fra noi pensiamo:
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    "La vita dev'essere più di questo."
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    Svegliarsi al mattino, andare a lavoro, tornare a casa e guardare la tv,
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    andare a letto, svegliarsi la mattina, andare a lavorare, tornare a casa, guardare la tv, andare a letto,
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    andare alle feste durante il fine settimana.
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    Molta gente dice: "Vivo." No, questo non è vivere, ma solo esistere.
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    Solo esistere.
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    Credo ci sia davvero un desiderio interiore.
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    Credo davvero in ciò che ha detto Cristo. Credo che voi non siate un errore.
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    I vostri genitori potrebbero non avervi pianificato, ma Dio sì.
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    Credo si possa diventare genitori per sbaglio, non c'è dubbio.
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    Ma non credo si nasca per sbaglio.
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    E credo che voi siate importanti.
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    Credo che voi siate importanti per Dio, per la storia,
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    credo siate importanti per l'universo.
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    Penso che la differenza fra
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    ciò che io definisco una vita di sopravvivenza, una vita di successo
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    e una vita dotata di senso sia
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    nel chiedersi: perché diamine sono qui?
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    Incontro molte persone davvero intelligenti
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    che si chiedono: "Ma perché non riesco a risolvere i miei problemi?"
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    Incontro anche molte persone di grande successo
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    che mi chiedono: "Perché non mi sento più appagato?
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    Perché mi sento falso?
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    Perché sento come se
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    dovessi fingere di essere più di ciò che sono?"
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    Credo dipenda dal problema legato al senso, al significato, allo scopo.
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    Credo dipenda dal chiedersi:
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    perché sono qui? Per quale ragione? Dove sto andando?
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    Non è un problema religioso questo
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    è un problema umano.
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    Volevo dire a Michael, prima che parlasse,
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    che apprezzo davvero ciò che fa,
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    perché rende il mio lavoro molto più facile.
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    Come pastore, incontro molte persone stravaganti.
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    Ho imparato che ci sono persone bizzarre in ogni ambito della vita.
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    La religione non ha
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    il monopolio al riguardo, ma ci sono molti folli religiosi.
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    Esistono pazzi laici, pazzi furbi, pazzi stupidi.
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    Ci sono persone - una signora è venuta da me l'altro giorno,
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    ed aveva un pezzo di carta bianco - Michael questa ti piacerà -
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    e ha detto: "Cosa ci vedi?"
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    Ho guardato e ho risposto: "Oh, non vedo nulla."
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    E lei: "Beh, io vedo Gesù", ha iniziato a piangere e se n'è andata.
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    E io: "Ok. Bene.
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    Umh.
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    Buon per te."
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    Quando il libro è diventato il più venduto al mondo degli ultimi tre anni,
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    ho avuto la mia piccola crisi.
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    Mi chiedevo: qual è lo scopo di tutto ciò?
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    Perché ha portato enormi quantità di denaro.
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    Quando scrivi il libro più venduto al mondo,
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    vuol dire fiumi e fiumi di soldi.
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    Ed ha significato essere sotto i riflettori. Non volevo nessuna delle due cose.
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    Quando fondai Saddleback Church avevo 25 anni.
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    Le detti vita insieme ad un'altra famiglia nel 1980.
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    Decisi che non sarei mai andato in TV,
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    perché non volevo essere una star,
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    non volevo essere, e cito: "un evangelista, televangelista",
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    non fa per me.
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    E di colpo, mi ritrovo con un fiume di denaro e sotto i riflettori.
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    Non credo...
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    è il mio punto di vista e lo condivido con voi, ognuno ne ha uno.
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    Ognuno scommette la propria vita su qualcosa.
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    Voi state scommettendo la vostra vita su qualcosa
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    e fareste semplicemente meglio a sapere su cosa.
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    Dunque, tutti scommettono la propria vita su qualcosa.
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    e la mia scommessa era quella di credere
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    che Gesù fosse chi diceva di essere.
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    Ma ognuno, ed io credo in una società pluralista,
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    ognuno sta puntando su qualcosa.
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    Quando ho fondato la chiesa,
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    sapete, non avevo intenzione di fare ciò che faccio oggi.
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    Poi ho scritto questo libro
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    e di colpo è semplicemente
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    decollato,
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    e io ho iniziato a chiedermi: "Qual è lo scopo di tutto ciò?"
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    Perché, come dicevo,
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    io non credo che i soldi o il successo arrivino
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    per l'orgoglio personale, mai.
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    Non ci credo.
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    E quando scrivi un libro la cui prima frase è:
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    "Non si tratta di te",
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    e, di colpo,
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    diventa il libro più venduto della storia,
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    dovete capire, beh, che io pensi che non dipenda da me.
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    E' una domanda davvero ovvia:
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    allora, qual è la ragione?
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    Allora iniziai a pensare a quella che io chiamo l'amministrazione delle ricchezze
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    e l'amministrazione del potere.
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    Fondamentalmente penso che essere un leader significhi amministrare.
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    Se sei un leader in un qualsiasi settore -
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    negli affari, nella politica, nello sport, nell'arte,
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    all'università, in qualunque settore -
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    non possiedi nulla,
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    lo stai solo amministrando.
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    Per esempio, ecco perché credo nella tutela dell'ambiente.
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    Questo pianeta non è mio. Non era mio prima che nascessi.
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    Non sarà mio dopo la mia morte.
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    Sono qui solo per circa 80 anni, tutto qui.
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    L'altro giorno ero ospite ad un talk show
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    e uno dei presenti mi ha chiesto in tono provocatorio:
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    "Cosa fa un pastore per tutelare l'ambiente?"
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    Allora io gli ho chiesto: "Beh, non credi
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    che agli esserei umani spetti il compito
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    di rendere il mondo leggermente migliore per le generazioni future?
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    Non credi che dovremmo essere degli amministratori di tutto questo,
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    di prendere l'ambiente con serietà?"
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    E lui ha detto: "No."
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    E io: "No?" E ho continuato: "Chiariamo questo punto.
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    Non credi che come esseri umani - e non parlo di religione qui -
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    non credi che come esseri umani siamo responsabili
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    di prenderci cura di questo pianeta e renderlo appena un po' migliore per la prossima generazione?"
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    "No" ha detto.
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    "Non più di qualsiasi altra specie".
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    Dicendo la parole 'specie' ha svelato la sua visione del mondo.
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    Ha detto ancora: "Non sono più responsabile
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    di quanto non lo sia una papera."
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    Beh, so che spesso ci comportiamo come delle papere,
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    ma tu non sei una papera.
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    Non sei una papera.
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    E tu sei responsabile - questo è il mio punto di vista.
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    Quindi, devi capire cos'è il tuo mondo, qual è la tua visione del mondo.
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    Il problema è che la maggior parte delle persone non ci si sofferma mai.
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    Non si mettono mai
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    a codificarlo, qualificarlo, quantificarlo,
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    per dire: "Questo è ciò in cui io credo.
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    Questa è la ragione per la quale credo in ciò che credo."
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    Personalmente non ho abbastanza fede per essere ateo.
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    Ma voi forse sì, forse sì.
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    La vostra visione del mondo determina tutto il resto nella vostra vita,
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    perché determina le vostre scelte,
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    i vostri rapporti,
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    determina quanto credete in voi stessi.
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    Decide davvero tutto nella vostra vita.
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    Ciò in cui credete, ovviamente,
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    e lo sapete, determina il vostro comportamento,
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    e il nostro comportamento determina ciò che diventiamo nella vita.
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    Quindi quando iniziarono a piovere tutti questi soldi,
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    insieme a tutta questa fama,
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    mi sono chiesto: cosa ne farò?
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    Io e mia moglie abbiamo deciso che con i soldi avremmo fatto 5 cose.
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    Abbiamo detto: "Per prima cosa,
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    non li useremo per noi."
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    Non sono andato a comprare una casa più grande.
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    Non ho una pensione.
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    Ho ancora la stessa Ford di quattro anni fa.
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    Abbiamo deciso che non li avremmo usati per noi.
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    In secondo luogo
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    abbiamo deciso di smettere di ricevere uno stipendio per la chiesa di cui sono pastore.
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    La terza decisione fu quella di sommare tutti i soldi che la chiesa mi aveva dato in 25 anni
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    e restituirli.
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    E li restituii perché non volevo che qualcuno pensasse
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    che ciò che faccio lo faccio per soldi - non è così.
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    Infatti, personalmente, non ho mai incontrato
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    un prete o un pastore o un ministro della chiesa che lo facesse per denaro.
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    So che si tratta di un luogo comune. Io non ne ho mai incontrato uno.
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    Credetemi, ci sono modi molto più semplici di far soldi.
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    I pastori sono reperibili 24 ore su 24. Come i dottori.
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    Ieri sono partito tardi. Speravo di poter essere qui,
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    ma mio suocero è probabilmente nelle sue ultime 48 ore
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    di vita a causa di un tumore.
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    Ero lì e guardavo quest'uomo che ha vissuto la sua vita
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    ed ha oggi 85 anni
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    e sta morendo in pace. Sapete, la vostra visione del mondo viene testata
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    non su come reagite quando tutto va bene.
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    La visione del mondo di una persona viene messa alla prova al suo funerale.
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    Avendo assistito letteralmente a centinaia, se non migliaia, di funerali,
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    [dico che] fa la differenza.
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    Ciò in cui si crede fa la differenza.
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    Insomma, decidemmo di restituire tutto
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    e in seguito abbiamo dato vita a tre fondazioni,
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    concentrandoci su tre fra i maggiori problemi del mondo:
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    analfabetismo, povertà, pandemie - in particolare l'aids -
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    ed in queste tre fondazioni
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    abbiamo investito i soldi.
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    L'ultima cosa che abbiamo realizzato è stata quella che io chiamo 'la decima al contrario'.
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    Vale a dire: quando io e mia moglie ci siamo sposati
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    30 anni fa,
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    abbiamo iniziato a pagare la decima.
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    C'è un principio nella Bibbia
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    secondo il quale bisogna dare il 10 per cento di ciò che si guadagna in beneficenza,
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    per aiutare gli altri.
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    Iniziammo a farlo ed ogni anno abbiamo aumentato la decima dell'un per cento.
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    Così dopo il primo anno di matrimonio offrimmo l'11 per cento,
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    il secondo il 12 per cento,
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    il terzo il 13,
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    e così via. Perché lo abbiamo fatto?
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    Perché ogni volta che dono,
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    allento la presa del materialismo sulla mia vita.
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    Materialismo significa prendere - prendi, prendi, prendi, prendi più che puoi,
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    mettilo via, siediti sulla cassaforte e usa il resto.
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    E' avere di più.
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    Associamo la bella vita all'essere belli.
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    Ecco la cosa più importante: essere belli,
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    sentirsi bene e avere i soldi.
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    Ma questa non è la bella vita.
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    Incontro ogni giorno persone che hanno tutto questo,
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    e non sono necessariamente felici.
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    Se i soldi rendessero davvero felici,
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    allora le persone più ricche della terra sarebbero anche le più felici.
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    Personalmente, so che non è così.
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    Non è così.
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    Quindi essere felici non viene dall'essere belli, dal sentirsi bene o dall'avere i soldi,
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    ma dall'essere buoni e dal fare il bene.
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    Dall'offrire la propria vita.
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    Il senso della vita non viene dallo status,
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    perché ci sarà sempre qualcuno che avrà più di te.
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    Non viene dal sesso.
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    Non viene dallo stipendio.
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    Ma dal servire.
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    E' offrendo la nostra vita che troviamo il senso,
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    il significato.
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    E' così che siamo stati concepiti, (da Dio, secondo me).
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    Così iniziammo a donare,
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    e oggi, a distanza di 30 anni,
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    io e mia moglie paghiamo una decima al contrario - nel senso che doniamo il 90 per cento e viviamo del dieci.
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    Questa in realtà è stata la parte facile.
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    La parte difficile è stata capire cosa avrei fatto dell'attenzione che avevo addosso.
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    Perché iniziai a ricevere ogni tipo di invito.
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    Vengo da una serie conferenze che per quasi un mese
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    mi hanno condotto in tre diversi continenti,
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    ma non mi addentrerò nel tema,
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    anche se è stato magnifico.
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    Così mi chiedevo: cosa farò
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    della fama portata dal libro?
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    Essendo un pastore, mi misi a leggere la Bibbia.
  • 12:11 - 12:14
    C'è un capitolo chiamato Salmo 72,
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    e contiene la preghiera di Salomone che chiede di divenire più influente.
  • 12:18 - 12:20
    Quando leggete questa preghiera
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    suona incredibilmente egoista, egocentrica.
  • 12:22 - 12:24
    Sembra che egli chieda:
  • 12:24 - 12:26
    "Signore, voglio essere più famoso."
  • 12:26 - 12:28
    Questo è ciò che chiede.
  • 12:28 - 12:30
    Dice: "Voglio che tu mi renda più famoso.
  • 12:30 - 12:32
    Voglio che tu diffonda il mio nome in ogni terra,
  • 12:32 - 12:35
    voglio che tu mi dia potere,
  • 12:35 - 12:37
    voglio che tu mi renda conosciuto.
  • 12:37 - 12:39
    Voglio che tu mi renda più influente."
  • 12:40 - 12:42
    Sembra dunque la richiesta più egoista che si possa fare
  • 12:42 - 12:44
    attraverso una preghiera.
  • 12:45 - 12:48
    Almeno fino a quando non si legge l'intero salmo, l'intero capitolo.
  • 12:48 - 12:50
    Dove egli dice: "Così che il re"
  • 12:50 - 12:55
    - [Salomone] era re d'Israele al tempo e al culmine del suo potere -
  • 12:55 - 12:59
    "così che il re possa prendersi cura della vedova e dell'orfano,
  • 12:59 - 13:03
    sostenere gli afflitti, difendere gli indifesi, prendersi cura dei malati,
  • 13:03 - 13:07
    assistere i poveri, parlare in difesa degli stranieri,
  • 13:07 - 13:09
    dei prigionieri."
  • 13:09 - 13:11
    In pratica sta parlando degli emarginati.
  • 13:12 - 13:14
    E per come l'ho letto io
  • 13:14 - 13:18
    l'ho interpretato e pensato,
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    ciò che si dice qui è che lo scopo del potere è poter parlare a nome
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    di coloro che ne sono privi.
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    Lo scopo del potere non è innalzare il proprio ego,
  • 13:30 - 13:32
    o la stima dei vostri beni.
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    E, per inciso,la stima dei vostri beni è cosa diversa dalla
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    stima per voi stessi.
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    La vostra ricchezza non dipende dalle vostre 'ricchezze'
  • 13:41 - 13:43
    ma è basata su una serie di cose.
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    Dunque lo scopo del potere è quello di parlare in difesa
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    di coloro che non ne hanno.
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    E dovetti riconoscere
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    che non sapevo quando fosse stata l'ultima volta che ho pensato alle vedove e agli orfani.
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    Non sono nel mio raggio d'azione.
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    Sono il pastore di una chiesa situata in una delle zone più ricche d'America,
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    un insieme di strutture residenziali con la sbarra all'ingresso.
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    La mia chiesa è piena di dirigenti aziendali e scienziati.
  • 14:05 - 14:10
    Potrei non vedere mai, e dico mai, un senzatetto per 5 anni di fila.
  • 14:10 - 14:12
    Non sono sulla mia strada.
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    Infatti stanno 13 miglia a nord, nella zona di Santa Ana.
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    Così mi dissi, "Va bene,
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    Userò tutto il potere e l'influenza che ho
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    per aiutare coloro che non hanno né l'una né l'altro."
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    Sapete, nella Bibbia c'è una storia su Mosè.
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    Che ci crediate o meno,
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    per me non fa differenza.
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    Se avete visto il film 'I dieci comandamenti',
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    c'è la scenda di Mosè che si rivolge a Dio accanto al roveto ardente.
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    E Dio dice: "Mosè,
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    cos'hai in mano?"
  • 14:45 - 14:48
    Credo sia una delle domande più importanti che vi possano fare.
  • 14:48 - 14:50
    Cos'hai in mano?
  • 14:51 - 14:54
    Mosè risponde: "Un bastone.
  • 14:54 - 14:56
    Un bastone da pastore."
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    E Dio dice: "Gettalo a terra."
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    Se avete visto il film ricorderete che, gettato a terra, [il bastone] diventa un serpente.
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    E allora Dio dice: "Raccoglilo."
  • 15:07 - 15:09
    [Mosè] Lo raccoglie
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    e diventa di nuovo un bastone.
  • 15:12 - 15:15
    Letta questa storia mi chiesi: cosa significa?
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    Cosa significa? Beh, io so un paio di cose.
  • 15:19 - 15:22
    Primo: Dio non fa mai miracoli per mettersi in mostra.
  • 15:23 - 15:25
    Come per dire: "Forte, eh?"
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    E, per inciso, il mio Dio non ha bisogno di manifestarsi su una fetta di pane.
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    Sapete, se Dio decide di manifestarsi,
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    non lo farà su una fetta di pane.
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    (Risate)
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    Capito? Ecco perché adoro ciò che fa Michael,
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    perché è lui a occuparsi di ciò, così non lo devo fare io.
  • 15:42 - 15:45
    Ma Dio - il mio Dio - non ha bisogno di mostrarsi sulla foto di un irrigatore.
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    Ha modi più efficaci di questi
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    per fare ciò che vuole fare.
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    Ma non fa miracoli solo per mettersi in mostra.
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    Secondo, se Dio vi fa una domanda
  • 15:55 - 15:57
    conosce già la risposta.
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    Ovviamente, se è Dio, ciò significa che
  • 16:00 - 16:03
    quando vi fa una domanda lo fa per il vostro bene, non per il Suo.
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    Quindi chiese: "Cos'hai in mano."
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    Cos'aveva in mano Mosè?
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    Un bastone da pastore. Seguitemi.
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    Questo bastone rappresentava tre cose nella vita di Mosè.
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    Primo, la sua identità.
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    Era un pastore. Era il simbolo del suo lavoro.
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    Era un pastore e quello era il simbolo della sua identità, della sua posizione, del suo lavoro.
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    Secondo, era il simbolo non solo della sua identità,
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    ma del suo reddito, perché tutti i suoi beni erano legati alla pastorizia.
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    A quei tempi nessuno aveva il conto in banca,
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    o l'American Express card, o fondi di investimento.
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    I beni di ciascuno dipendevano dal gregge.
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    Era quindi simbolo della sua identità e del suo reddito.
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    Terzo: era il simbolo del suo potere.
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    A cosa serve un bastone da pastore?
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    A spostare le pecore da un punto all'altro,
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    con le buone o con le cattive.
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    Si possono trascinare o spingere, una delle due.
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    Quindi Lui dice:
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    "Spogliati della tua identità.
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    Cos'hai in mano? La tua identità, il tuo reddito, il tuo potere.
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    Cos'hai in mano?"
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    Lui dice: "Se ti spogli della tua identità, io le darò vita.
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    Ne farò cose che non puoi nemmeno credere possibili."
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    E se avete visto il film 'I dieci comandamenti',
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    sapete che tutti i miracoli che avvengono in Egitto
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    vengono realizzati attraverso quel bastone.
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    L'anno scorso sono stato invitato a parlare in occasione dell'incontro NBA All-stars.
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    Ho poi parlato con i giocatori,
  • 17:35 - 17:39
    perché la maggior parte dei giocatori NBA, NFL e di altre squadre
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    ha seguito i '40 giorni con uno scopo' descritti nel libro.
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    Ho chiesto loro: "Cosa avete in mano?
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    Cosa avete in mano?" Aggiungendo: "Una palla da basket,
  • 17:51 - 17:55
    e quella palla rappresenta la vostra identità, chi siete.
  • 17:55 - 17:58
    Siete giocatori dell'NBA. Rappresenta il vostro reddito.
  • 17:58 - 18:00
    Guadagnate molti soldi grazie a quella palla.
  • 18:01 - 18:03
    Rappresenta la vostra influenza.
  • 18:04 - 18:07
    Anche se giocherete nell'NBA solo per qualche anno,
  • 18:07 - 18:09
    sarete dei giocatori NBA per tutta la vita.
  • 18:09 - 18:11
    Cosa che vi dà un potere enorme.
  • 18:12 - 18:15
    Cosa farete, dunque, di ciò che vi è stato dato?"
  • 18:16 - 18:21
    Credo questo sia anche il motivo principale per cui io sono qui oggi,
  • 18:21 - 18:24
    per chiedere a tutti voi, brillanti oratori del TED,
  • 18:24 - 18:27
    'Cosa avete in mano?"
  • 18:28 - 18:32
    Cos'è che vi è stato donato?
  • 18:33 - 18:35
    Talento, formazione, istruzione,
  • 18:36 - 18:40
    libertà, contatti, opportunità,
  • 18:40 - 18:43
    ricchezza, idee, creatività.
  • 18:44 - 18:46
    Cosa state facendo
  • 18:46 - 18:48
    con ciò che vi è stato dato?
  • 18:48 - 18:52
    Questa per me è la domanda cruciale nella vita.
  • 18:52 - 18:55
    Ecco cosa significa, per me, essere guidati da uno scopo.
  • 18:56 - 19:00
    Nel libro parlo del modo in cui siete stati congegnati, plasmati, per fare certe cose.
  • 19:00 - 19:03
    Questa piccola croce porta doni spirituali, cuore,
  • 19:03 - 19:05
    abilità, personalità ed esperienze.
  • 19:05 - 19:07
    Queste cose vi plasmano.
  • 19:07 - 19:09
    Se volete sapere cosa dovete fare nella vostra vita,
  • 19:09 - 19:12
    dovete osservare come siete fatti. Per cosa sono stato pensato?
  • 19:13 - 19:15
    Perché Dio avrebbe dovuto rendervi capaci di fare una cosa
  • 19:15 - 19:16
    e poi impedirvi di farla?
  • 19:16 - 19:19
    Se siete nati per fare l'antropologo, farete l'antropologo.
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    Se siete nati per fare l'esploratore marino,
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    farete l'esploratore marino.
  • 19:23 - 19:25
    Se siete nati per fare affari, farete affari.
  • 19:25 - 19:27
    Se siete nati per dipingere, dipingerete.
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    Sapete che Dio sorride quando siete voi stessi?
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    Quando i miei ragazzi erano piccoli -
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    ora sono cresciuti, sono nonno -
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    mi andavo a sedere sul bordo dei loro letti,
  • 19:38 - 19:41
    e li guardavo dormire.
  • 19:42 - 19:46
    Guardavo i loro corpicini alzarsi ed abbassarsi,
  • 19:46 - 19:48
    alzarsi ed abbassarsi.
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    Li guardavo [e pensavo] questo non è un errore.
  • 19:50 - 19:52
    Alzarsi ed abbassarsi.
  • 19:53 - 19:57
    Ero felice solo guardandoli.
  • 19:59 - 20:02
    Alcuni hanno l'idea sbagliata per cui Dio è felice
  • 20:02 - 20:04
    quando facciamo 'cose spirituali',
  • 20:04 - 20:07
    come andare in chiesa o aiutare i bisognosi,
  • 20:07 - 20:11
    o, che so, confessarci o cose di questo tipo.
  • 20:11 - 20:16
    La verità è che Dio è felice quando vi guarda essere voi stessi. Perché?
  • 20:16 - 20:20
    Vi ha creati lui. E quando fate ciò per cui siete stati creati
  • 20:20 - 20:22
    lui dice. "Questo è il mio ragazzo.
  • 20:22 - 20:24
    Questa è la mia ragazza.
  • 20:24 - 20:27
    State usando il talento e l'abilità che io vi ho dato."
  • 20:28 - 20:30
    Dunque il consiglio che vi do è
  • 20:30 - 20:32
    di guardare a cosa avete in mano -
  • 20:32 - 20:36
    la vostra identità, il vostro potere, il vostro reddito -
  • 20:36 - 20:39
    e dire "Non è per me.
  • 20:39 - 20:42
    Serve a rendere il mondo un posto migliore."
  • 20:42 - 20:43
    Grazie.
Title:
Rick Warren: vivere con uno scopo
Speaker:
Rick Warren
Description:

Il pastore Rick Warren, autore de 'La vita con uno scopo', riflette sulla personale perdita di uno scopo a seguito dell'incredibile successo del libro. E' convinto che Dio voglia vedere ciascuno di noi usare il proprio talento e il proprio potere per fare il bene.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
20:45
Elisa Boccanera added a translation

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