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Quante cose si possono imparare dagli uccelli? | Mikus Āboliņš-Ābols | TEDxRiga

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    Io studio gli uccelli.
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    Sono un ornitolgo.
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    E di solito quando lo dico alle persone,
    iniziano a pensare
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    che io sia uno di quei matti
    che si svegliano nel cuore della notte
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    e se ne vanno in giro in cerca
    di qualche uccello raro.
  • 0:32 - 0:33
    E hanno ragione.
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    (Risate)
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    Ne ho fatte di cose,
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    che molti di voi non farebbero
    nemmeno per un familiare.
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    Sono salpato su una nave, d'inverno,
    nel bel mezzo di una tempesta
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    per contare i gabbiani.
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    Sono rimasto mesi su uno scoglio
    a contare uccelli marini.
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    Quante estati mi sono svegliato
    alle 5.00 del mattino
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    per ammirare
    quei meravigliosi passerotti.
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    E tutto questo perché veramente
    adoro gli uccelli.
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    Li trovo bellissimi
    e anche divertenti.
  • 1:01 - 1:03
    Tuttavia, con il tempo,
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    ho imparato ad apprezzarli
    da molti punti di vista,
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    che vanno ben oltre
    il senso della meraviglia.
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    Perché quando si osserva
    un uccello un po' più da vicino
  • 1:13 - 1:14
    e ci si sofferma qualche secondo in più
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    a osservare lo stesso esemplare,
    la stessa specie,
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    si intravedono delle straordinarie
    similitudini tra noi e gli uccelli.
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    Si scopre come lo studio
    degli uccelli fornisca risposte
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    a importanti quesiti
    sul nostro modo di agire,
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    quesiti che noi stessi ci poniamo.
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    Ed è importante, perché
    ci poniamo così tante domande
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    sul nostro modo di fare,
    sul modo in cui siamo stati creati,
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    che da soli non potremmo
    rispondere a tutto
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    sia per una difficoltà logica
    che per una difficoltà etica.
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    E allora, ricorriamo
    a organismi-modello.
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    Ad esempio, per scoprire in che modo
    opera il cancro, ci serviamo dei topi
  • 1:52 - 1:56
    poiché le loro cellule,
    così come i loro organi,
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    funzionano allo stesso modo
    di quelle degli uomini.
  • 1:58 - 2:04
    Ma se lo studio dei topi aiuta a scovare
    rimedi per la nostra salute,
  • 2:04 - 2:07
    non ci permette di conoscere
    tutto sull'essere umano.
  • 2:07 - 2:13
    E allora oggi vi presenterò gli uccelli
    come un grande modello di riferimento
  • 2:13 - 2:17
    per aspetti relativi al nostro
    comportamento e alla fisiologia.
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    Il loro studio è ideale
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    poiché il loro sistema sociale
    è molto simile al nostro.
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    Il 90% degli uccelli si accoppia
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    e dà vita a un qualcosa
    di simile alla famiglia.
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    Nell'85% delle specie volatili,
    gli adulti si occupano dei propri piccoli,
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    proprio come fanno gli esseri umani,
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    e questo rende gli uccelli più simili
    a noi rispetto a tanti altri mammiferi,
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    non essendo comune al regno animale
    il coinvolgimento di entrambi i genitori.
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    Gli uccelli hanno personalità.
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    Variano terribilmente
    dall'essere aggressivi,
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    socievoli, audaci,
  • 2:53 - 2:55
    proprio come noi.
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    Sono perfetti per lo studio
    della fisiologia umana,
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    difatti i loro ormoni
    e quelli dell'uomo sono molto simili,
  • 3:02 - 3:04
    e il nostro sistema nervoso
    funziona allo stesso modo.
  • 3:04 - 3:07
    E per dimostrarvi questo
  • 3:07 - 3:09
    vi racconterò tre storie
  • 3:09 - 3:11
    tratte da ricerche personali
    e da altri colleghi,
  • 3:11 - 3:14
    per mostrarvi come gli uccelli aiutano
  • 3:14 - 3:21
    a comprendere meglio fenomeni
    quali l'empatia, il sesso e lo stress.
  • 3:21 - 3:24
    L'empatia è un grande
    sentimento umano,
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    ovvero è l'abilità di sapersi mettere
    nei panni degli altri
  • 3:27 - 3:30
    e comprendere situazioni
    attraverso una prospettiva diversa.
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    L'empatia ci rende le persone
    che siamo, ci permette di perdonare.
  • 3:35 - 3:38
    Vi siete mai chiesti per quale motivo
    siamo dotati di empatia
  • 3:38 - 3:39
    e ci preoccupiamo degli altri?
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    Se il principio della selezione naturale
  • 3:42 - 3:44
    sembra suggerire
    di pensare solo a noi stessi
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    e di non pensare agli altri,
    perché poi ce ne occupiamo lo stesso?
  • 3:47 - 3:49
    Perché?
  • 3:49 - 3:52
    Potremmo chiederlo agli uccelli,
  • 3:52 - 3:54
    osservarli quando fanno "mobbing"
  • 3:54 - 3:58
    ovvero quando si soccorrono a vicenda
    per depistare i predatori.
  • 3:58 - 4:02
    La Balia Nera, ad esempio,
    quel tenero passerotto,
  • 4:02 - 4:03
    aiuta i suoi compagni
  • 4:03 - 4:07
    a scacciare i predatori quando questi
    ne attaccano i nidi.
  • 4:07 - 4:09
    Ma sono anche dei gran calcolatori:
  • 4:09 - 4:13
    le Balie Nere vengono in soccorso
    solo se ricevono lo stesso aiuto.
  • 4:13 - 4:17
    Cosa molto comune
    nella teoria dei giochi
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    e si chiama "pan per focaccia".
  • 4:19 - 4:24
    È una strategia vulnerabile
    che può portare anche allo scatafascio
  • 4:24 - 4:27
    quando uno dei membri,
    seppur per sbaglio,
  • 4:27 - 4:28
    smette di collaborare,
  • 4:28 - 4:31
    facendo sì che questa grande
    cooperazione cessi di esistere.
  • 4:31 - 4:33
    Eppure non cedono facilmente.
  • 4:33 - 4:35
    E in che modo?
  • 4:35 - 4:38
    Io e il prof. lettone
    Indrikis Krams scoprimmo
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    che i passeri sono molto collaborativi
  • 4:41 - 4:44
    perché capaci di comprendere
    le circostanze altrui.
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    Dimostrano empatia.
  • 4:46 - 4:48
    Vediamo come.
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    Quando un uccello viene attaccato,
    ha bisogno d'aiuto.
  • 4:52 - 4:54
    I compagni accorrono,
    e tutto si risolve
  • 4:54 - 4:56
    quando, in seguito all'accaduto,
    l'uccello farà lo stesso.
  • 4:56 - 4:59
    Tuttavia, a volte l'aiuto non arriva.
  • 4:59 - 5:02
    E se si diventa parecchio
    inflessibili,
  • 5:02 - 5:04
    non ci si scambierà più
    nessun aiuto
  • 5:04 - 5:08
    perché quell'esemplare non si rivolgerà
    più a nessuno dei suoi compagni.
  • 5:08 - 5:12
    Eppure in certi casi, questi passeri,
    rompono anche queste regole,
  • 5:12 - 5:14
    perdonando gli uccelli che non hanno
    soccorso gli altri,
  • 5:14 - 5:17
    per esempio, se questi si trovavano
    nei propri nidi.
  • 5:17 - 5:19
    Ma non collaborano
  • 5:19 - 5:23
    con quelli che non hanno dato il loro
    aiuto pur avendo potuto.
  • 5:23 - 5:26
    Sicché l'empatia, l'abilità di perdonare
    qualcosa, ma non tutto,
  • 5:26 - 5:30
    rende questi uccelli
    particolarmente collaborativi.
  • 5:30 - 5:34
    E anche se l'empatia umana risulta
    sicuramente molto più complicata,
  • 5:34 - 5:37
    questo è un comportamento
    sicuramente ben radicato
  • 5:37 - 5:41
    sia tra gli uomini che tra gli uccelli,
  • 5:41 - 5:45
    e che si è poi evoluto a favore
    del concetto dell'aiuto reciproco.
  • 5:45 - 5:48
    Gli uccelli ci danno lezioni
    sul comportamento sessuale.
  • 5:48 - 5:51
    Come gli esseri umani,
    anche gli uccelli appaiono monogami,
  • 5:51 - 5:54
    ovvero si accoppiano,
    creano una sorta di famiglia,
  • 5:54 - 5:58
    ma tradiscono. Capita di continuo
    che facciano sesso con altri esemplari,
  • 5:58 - 6:01
    succede circa il 30% delle volte.
  • 6:02 - 6:04
    E quindi perché?
  • 6:04 - 6:08
    Perché entrambi tradiamo?
  • 6:08 - 6:09
    (Risata)
  • 6:09 - 6:12
    In termini di evoluzione, la risposta
    è più immediata per i maschi,
  • 6:12 - 6:16
    in quanto più si tradisce,
    più femmine si fecondano,
  • 6:16 - 6:17
    e maggiore è la procreazione,
  • 6:17 - 6:22
    e si assicura che il proprio gene venga
    tramandato nelle generazioni future.
  • 6:22 - 6:25
    Ma per le femmine,
    la risposta non è poi così immediata.
  • 6:25 - 6:29
    In molte specie, il numero di neonati
    che una femmina può partorire è limitato
  • 6:29 - 6:31
    fino a un certo numero.
  • 6:31 - 6:33
    Quindi, perché sprecare tempo
    ed energie
  • 6:33 - 6:36
    cercando di trovare padri diversi
    per i propri piccoli
  • 6:36 - 6:39
    quando a casa c'è un partner
    perfettamente disponibile?
  • 6:40 - 6:41
    Immaginate
  • 6:41 - 6:46
    quanto sia difficile analizzare
    lo stesso fenomeno tra gli esseri umani!
  • 6:46 - 6:50
    Ora, dall'America, cosideriamo la vasta
    popolazione di questo passero grigio
  • 6:50 - 6:52
    il "junco occhiscuri".
  • 6:52 - 6:54
    Questi uccelli tradiscono
  • 6:54 - 6:56
    quasi alla pari
    degli esseri umani:
  • 6:56 - 6:58
    prendiamo in esame il loro DNA
  • 6:58 - 7:00
    conforntiamolo con quello
  • 7:00 - 7:04
    delle mamme, dei neonati
    e di tutti i maschi della popolazione
  • 7:04 - 7:07
    anno dopo anno e così via.
  • 7:07 - 7:10
    Ne seguiamo i piccoli e i loro successori.
  • 7:10 - 7:12
    Fare lo stesso con gli esseri umani
  • 7:12 - 7:17
    con un'intera popolazione,
    implicherebbe 200 anni di studio:
  • 7:17 - 7:19
    un compito alquanto arduo, direi.
  • 7:20 - 7:21
    Ma attraverso questa tecnica,
  • 7:21 - 7:24
    la prof.ssa Ellen Ketterson
    e il Dr. Nicole Gerlach,
  • 7:24 - 7:28
    con cui ho avuto il piacere di lavorare
    alla Indiana University,
  • 7:28 - 7:32
    hanno dimostrato che il tradimento
    può avere conseguenze vantaggiose.
  • 7:32 - 7:34
    Gli uccelli che tradiscono
    sono quelli più evolutivi.
  • 7:35 - 7:37
    Ecco il perché.
  • 7:37 - 7:39
    Immaginate due femmine:
  • 7:39 - 7:42
    una femmina fedele,
    fa sesso solo con il proprio partner,
  • 7:42 - 7:44
    l'altra, quella promiscua,
  • 7:44 - 7:48
    fa sesso con il proprio partner
    e con altri esemplari attraenti,
  • 7:48 - 7:54
    e attraente in questa specie significa
    più anziano, più robusto e più dotato.
  • 7:54 - 7:58
    Entrambe possono deporre
    solo fino a quattro uova.
  • 7:58 - 8:02
    Ma la femmina promiscua possiede,
    a differenza di quella fedele,
  • 8:02 - 8:05
    un figlio concepito
    dal rapporto promiscuo,
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    che cresce per diventare
    come suo padre:
  • 8:08 - 8:13
    facendo sesso con molte più femmine
    e procreando sempre di più.
  • 8:13 - 8:16
    E il risultato di tutto questo
    è che la femmina promiscua
  • 8:16 - 8:20
    ha molti più eredi
    di quanti ne abbia quella fedele.
  • 8:20 - 8:22
    Questo è quello che si chiama
    ipotesi del gene buono.
  • 8:22 - 8:27
    E dimostra che il tradimento
    può favorire l'evoluzione
  • 8:27 - 8:30
    e che può essere considerato
    un comportamento evolutivo.
  • 8:30 - 8:33
    Non sto dicendo di tradire
    il vostro partner,
  • 8:33 - 8:34
    ci mancherebbe!
  • 8:34 - 8:38
    Ma se lo faceste potreste finire
    col dare alla luce una bella creatura.
  • 8:38 - 8:41
    (Risate)
  • 8:41 - 8:44
    Sicché il desiderio sessuale
    non è mai fine a se stesso,
  • 8:44 - 8:47
    ci sono molte ragioni
    che lo influenzano
  • 8:47 - 8:49
    e una di queste è lo stress.
  • 8:49 - 8:51
    Fardello delle nostre vite.
  • 8:51 - 8:54
    Io quando sono stressato,
    come prima di tenere questo TEDx,
  • 8:54 - 8:59
    non mi sento euforico,
    non ho voglia di fare sesso
  • 8:59 - 9:02
    e sono certo che molte persone
    su questo palco e in questo studio
  • 9:02 - 9:04
    la pensino allo stesso modo.
  • 9:04 - 9:07
    E quindi come fa lo stress
    a incidere sui desideri sessuali?
  • 9:07 - 9:09
    Perché succede?
  • 9:10 - 9:12
    Potremmo chiederlo agli uccelli.
  • 9:12 - 9:14
    Potremmo chiedergli
  • 9:14 - 9:17
    per quale motivo così tanti
    aspetti relativi al sesso e allo stress
  • 9:17 - 9:19
    sono regolati dagli ormoni,
  • 9:19 - 9:23
    essendo sia quelli degli uccelli
    che quelli degli uomini quasi identici.
  • 9:23 - 9:27
    Entrambi siamo dotati di testosterone,
    che, prodotto nelle gonadi,
  • 9:27 - 9:32
    regola, nei maschi e nelle femmine,
    comportamento ed evoluzione sessuale.
  • 9:32 - 9:34
    Entrambi possediamo glucocorticoidi,
  • 9:34 - 9:37
    ormoni dello stress prodotti
    qui nelle ghiandole surrenali.
  • 9:37 - 9:43
    Abbiamo poi in comune estrogeno,
    progesterone, ossitocina e adrenalina,
  • 9:43 - 9:45
    e si potrebbe continuare per le lunghe,
  • 9:45 - 9:50
    sicché i nostri ormoni, questi sistemi
    tanto complicati, appaiono quasi identici.
  • 9:51 - 9:54
    Peraltro sono così remoti che chissà
    fossero già presenti nei dinosauri.
  • 9:55 - 9:59
    Ebbene, attraverso l'uso di questi
    parallelismi e di queste similitudini
  • 9:59 - 10:02
    riusciamo a chiarire in che modo
  • 10:02 - 10:05
    lo stress agisce sui rapporti sessuali.
  • 10:05 - 10:09
    Uno dei principali responsabili
    è il testosterone,
  • 10:09 - 10:12
    perché il testosterone
    è molto importante per la procreazione.
  • 10:12 - 10:17
    Osservai questi esemplari per capire
    quanto lo stress agisse sul testosterone
  • 10:17 - 10:18
    E l'effetto fu enorme.
  • 10:18 - 10:21
    Quando questi uccelli vengono stressati,
    messi in pericolo,
  • 10:21 - 10:24
    o avvertono che la loro vita
    viene minacciata,
  • 10:24 - 10:27
    gli uccelli riducono i livelli
    di testosterone e saltellano via.
  • 10:27 - 10:29
    Il che potrebbe anche essere
    un evento positivo:
  • 10:29 - 10:34
    chissà non sia meglio concentrare
    l'energia per far fronte allo stress
  • 10:34 - 10:36
    piuttosto che essere disorientati
    da impulsi sessuali.
  • 10:36 - 10:39
    Ma, per alcuni di noi,
    lo stress non è un episodio sporadico,
  • 10:39 - 10:43
    è un fenomeno piuttosto costante, siamo
    sempre più stressati giorno dopo giorno.
  • 10:43 - 10:46
    E allora cosa succede
    al nostro testosterone?
  • 10:47 - 10:51
    Ho osservato questi uccelli,
    e ho scoperto che quando si cresce
  • 10:51 - 10:54
    in un ambiente fortemente traumatico
    e snervante,
  • 10:54 - 10:57
    da un lato si raggiungono bassi livelli
    di testosterone,
  • 10:57 - 11:03
    e dall'altro si risulta meno sensibili
    allo stress, e questa è una cosa buona.
  • 11:03 - 11:07
    Sicché è dimostrato
    che lo stress durante la crescita
  • 11:07 - 11:10
    può avere pesanti conseguenze
    sul testosterone.
  • 11:10 - 11:13
    E capendo questi meccanismi,
  • 11:13 - 11:17
    in che modo lo stress incide
    sulle nostre vite e sui rapporti sessuali,
  • 11:17 - 11:22
    possiamo individuare cure e soluzioni
    a molti problemi che ci affliggono,
  • 11:22 - 11:25
    problemi e anche malattie.
  • 11:25 - 11:29
    Insomma gli uccelli ci insegnano
  • 11:29 - 11:32
    a gestire lo stress, ma di certo
    non ogni altra cosa.
  • 11:32 - 11:34
    Che senso avrebbe
    studiarli per il cancro
  • 11:34 - 11:37
    essendo i loro organi
    abbastanza diversi dai nostri?
  • 11:37 - 11:42
    Ma poiché il loro sistema psicologico
    e nervoso è molto simile al nostro,
  • 11:43 - 11:45
    poiché il loro comportamento sociale
  • 11:45 - 11:46
    è parecchio simile al nostro,
  • 11:46 - 11:48
    ricorriamo ad essi per questioni basiche
  • 11:48 - 11:55
    circa l'empatia, la collaborazione,
    lo stress, il sesso e altro ancora.
  • 11:55 - 12:00
    E non finisce qui, essi si prestano
    anche per lo studio delle personalità.
  • 12:00 - 12:03
    Perché ci sono così tante personalità?
    Da dove nascono?
  • 12:03 - 12:04
    Chiariscono poi
  • 12:04 - 12:09
    in che modo l'idea di città influenzi
    i nostri comportamenti e gli ormoni.
  • 12:09 - 12:12
    Oppure in che modo
    funzionano i rapporti familiari,
  • 12:12 - 12:13
    essendo poche le specie animali
  • 12:13 - 12:15
    in cui i due genitori
    si occupano dei piccoli.
  • 12:16 - 12:18
    Questa copertina appartiene
    alla rivista "Science",
  • 12:18 - 12:22
    una delle più famose e influenti
    riviste di scienze tutto il mondo.
  • 12:22 - 12:24
    In questa edizione, si dimostra
  • 12:24 - 12:28
    che possiamo imparare dagli uccelli
    a migliorare le nostri doti oratorie
  • 12:28 - 12:33
    poiché le canzoni che essi producono
    e i discorsi reotorici degli esseri umani
  • 12:33 - 12:37
    condividono numerosi punti in comune
    a livello psicologico.
  • 12:37 - 12:40
    Dunque, oltre al loro aspetto,
    c'è molto di più da sapere su di loro.
  • 12:41 - 12:45
    Ecco perché noi ornitologi
    - che siamo persone un po' matte -
  • 12:45 - 12:49
    ci svegliamo alle 5.00 del mattino
    e ce ne andiamo in girò per la città,
  • 12:49 - 12:52
    non solo per il gusto di osservarli
  • 12:52 - 12:55
    in tutta la loro bellezza,
    o nella loro spettacolarità
  • 12:55 - 13:00
    ma anche per scoprire
    importanti verità sulla nostra esistenza,
  • 13:00 - 13:03
    la nostra natura e il modo
    in cui l'evoluzione funziona.
  • 13:04 - 13:07
    Infatti, una delle specie che più rivela
    dettagli circa noi stessi
  • 13:07 - 13:11
    è il passero grigio americano,
    apparentemente insignificante.
  • 13:11 - 13:15
    Sicché quando lo si osserva
    per un tempo un po' più prolungato
  • 13:15 - 13:18
    si capisce quanto si possa imparare.
  • 13:18 - 13:23
    E per questo la prossima volta
    che vedrete un uccello, chiedetevi:
  • 13:23 - 13:26
    "Posso imparare qualcosa da te?"
  • 13:26 - 13:27
    Grazie.
  • 13:27 - 13:29
    (Applausi)
Title:
Quante cose si possono imparare dagli uccelli? | Mikus Āboliņš-Ābols | TEDxRiga
Description:

Questa conferenza è stata registrata durante l'emissione di un TEDtalk, presieduta secondo regolamento e riarrangiata dalla comunità locale.
Per maggiori informazioni visita il sito: http://ted.com/tedx

Per quale motivo tradiamo? E perché poi perdoniamo? Che cos'è che ci rende stressati? Quando lo studio dell'uomo non è sufficiente a rispondere a simili domande, ecco che ci si rivolge ad altri esseri viventi.
Gli uccelli, ad esempio, potrebbero dirci qualcosa in più ...

Mikus Āboliņš-Ābols studia gli uccelli per capire in che modo gli animali reagiscono alle difficoltà sociali e ambientali. È convinto che le sue ricerche possano spiegare alcuni dei motivi per cui lo stress e il rischio incidono sui comportamenti sociali e sugli istinti sessuali dell'uomo.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
13:30
  • Sottotitoli in Italiano realizzati da: Ester Borretti / Italian subtitles made by: Ester Borretti
    Revisione a cura di Elena Montrasio / Review edited by Elena Montrasio

Italian subtitles

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