Una rete per il bene comune: Gordon Brown
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0:01 - 0:05Posso dirvi quanto mi fa piacere essere lontano
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0:05 - 0:08dalla calma di Westminster e Whitehall?
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0:10 - 0:14Questa é Kim, la bambina Vietnamita di nove anni
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0:14 - 0:19con la schiena rovinata dal napalm,
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0:19 - 0:23che ha risvegliato la coscienza degli Americani
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0:23 - 0:26spingendoli a chiedere la fine delle ostilità in Vietnam.
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0:26 - 0:31Questa é Birhan, la ragazza Etiope
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0:31 - 0:35che ha lanciato Live AID negli anni '80,
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0:35 - 0:38quando fu salvata, a 15 minuti dalla morte
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0:38 - 0:42e l' immagine del suo salvataggio fece il giro del mondo.
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0:43 - 0:46Questa é Piazza Tiananmen.
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0:46 - 0:50Un uomo di fronte ad un carro armato: un'immagine
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0:50 - 0:54che divenne un simbolo della resistenza per il mondo intero.
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0:54 - 0:58Questa invece é una bambina Sudanese,
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0:58 - 1:01a pochi istanti dalla morte,
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1:01 - 1:04un avvoltoio già nei paraggi.
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1:04 - 1:07Un'altra immagine che ha fatto il giro del mondo
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1:07 - 1:10e ha fatto prendere iniziative per contrastare la poverta'
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1:11 - 1:14Lei é Neda, la ragazza Iraniana uccisa
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1:14 - 1:18durante una manifestazione in Iran, cui era andata con suo padre
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1:18 - 1:23solo poche settimane fa, e adesso é al centro dell'attenzione, giustamente,
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1:23 - 1:26della generazione di YouTube.
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1:26 - 1:31Cos'hanno in comune tutte queste immagini ed eventi?
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1:31 - 1:34Quel che hanno in comune e' che
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1:34 - 1:37quel che vediamo mette in luce cio' che non vediamo
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1:37 - 1:42Quel che vediamo sblocca gli invisibili
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1:42 - 1:45legami di simpatia che ci spingono
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1:45 - 1:49a formare una comunità.
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1:50 - 1:53Queste immagini dimostrano quanto
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1:53 - 1:55sentiamo il dolore degli altri,
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1:55 - 1:57per distanti che siano.
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1:57 - 2:00A mio avviso, queste immagini dimostrano
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2:00 - 2:04che crediamo in qualcosa che e' più grande di noi stessi.
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2:04 - 2:07Queste immagini dimostrano l'esistenza
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2:07 - 2:12di una morale che attraversa tutte le religioni, tutte le fedi,
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2:12 - 2:16tutti i continenti -- un sentimento per cui
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2:16 - 2:18non solo condividiamo il dolore degli altri,
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2:18 - 2:20e crediamo in qualcosa di più grande di noi stessi,
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2:20 - 2:22ma sentiamo il dovere di agire quando vediamo
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2:22 - 2:24ingiustizie cui porre fine,
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2:24 - 2:26ferite da rimarginare,
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2:26 - 2:29problemi da risolvere.
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2:30 - 2:34C'é una storia su Olof Palme, il Primo Ministro Svedese,
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2:34 - 2:37in visita da Ronald Reagan, in America, negli anni '80.
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2:37 - 2:39Prima che arrivasse, Ronald Reagan disse
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2:39 - 2:41(ed era il Primo Ministro Svedese, Socialdemocratico):
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2:41 - 2:43"Quest'uomo é un comunista?"
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2:44 - 2:48La risposta fu, "No, Signor Presidente, é un anti-comunista."
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2:48 - 2:51E Ronald Reagan disse, "Non mi importa che tipo di comunista sia!"
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2:51 - 2:53(Risate)
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2:53 - 2:56Ronald Reagan chiese ad Olof Palme,
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2:56 - 2:59il Primo Ministro Socialdemocratico Svedese:
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2:59 - 3:03"Beh, in cosa crede lei? Vuole forse una società senza ricchi?"
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3:03 - 3:06E lui disse: "No, voglio una società senza poveri."
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3:06 - 3:09La nostra responsabilità é di far si che ognuno abbia la possibilità
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3:09 - 3:12di realizzare appieno il proprio potenziale.
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3:13 - 3:17Credo esista un senso morale, ed un'etica globale,
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3:17 - 3:20che richiede l'attenzione di persone di ogni religione
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3:20 - 3:23e fede, e delle persone senza fede.
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3:24 - 3:28La novità, a mio avviso, é che ora abbiamo la possibilità
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3:28 - 3:30di comunicare istantaneamente al di là
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3:30 - 3:33di ogni frontiera in tutto il mondo.
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3:33 - 3:35Ora abbiamo la capacità di trovare un terreno comune
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3:35 - 3:37tra persone che non si incontreranno mai
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3:37 - 3:42se non su Internet e attraverso
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3:42 - 3:44tutti i moderni mezzi di comunicazione.
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3:44 - 3:46Ora abbiamo la capacità di organizzarci
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3:46 - 3:49ed intraprendere insieme azioni collettive
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3:49 - 3:52per affrontare un problema o un' ingiustizia
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3:52 - 3:54dei quali ci vogliamo occupare
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3:54 - 3:57e credo che questo renda la nostra era unica nella storia
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3:57 - 4:00ed é l'inizio di ciò che chiamerei
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4:00 - 4:04la creazione di una società veramente globale.
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4:04 - 4:07200 anni fa la tratta di schiavi era
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4:07 - 4:11contrastata da William Wilberforce ed altri contestatori.
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4:12 - 4:14Protestarono in tutta l' Inghilterra
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4:14 - 4:17e col tempo portarono l'opinione pubblica dalla loro parte.
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4:17 - 4:21Ma ci vollero 24 anni prima che la campagna avesse successo.
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4:21 - 4:24Cosa avrebbero potuto ottenere se avessero potuto mostrare delle immagini
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4:24 - 4:28se avessero potuto usare i moderni mezzi di comunicazione
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4:28 - 4:30per convincere la gente?
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4:30 - 4:32Oppure, prendete Eglantyne Jebb,
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4:32 - 4:35la donna che ha creato Save the Children, 90 anni fa.
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4:35 - 4:39Era tanto costernata da ciò che stava succedendo in Austria
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4:39 - 4:43a causa della Prima Guerra Mondiale e ciò che stava succedendo ai bambini
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4:43 - 4:47delle famiglie dell' Austria sconfitta,
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4:47 - 4:49che decise di passare all'azione in Inghilterra.
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4:49 - 4:51Dovette andare casa per casa,
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4:51 - 4:54dare un volantino dopo l'altro,
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4:54 - 4:57perché la gente si riunisse alla Royal Albert Hall
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4:57 - 5:00per un comizio che diede origine alla associazione Save the Children,
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5:00 - 5:03un'organizzazione internazionale ora pienamente riconosciuta
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5:03 - 5:07come una delle grandi istituzioni nel nostro paese e nel mondo.
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5:07 - 5:09Ma quante più cose avrebbe potuto fare
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5:09 - 5:12se le fossero stati disponibili i moderni mezzi di comunicazione
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5:12 - 5:15per convincere che di quell'ingiustizia
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5:15 - 5:17ce ne si doveva occupare immediatamente?
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5:17 - 5:20Guardiamo cos'é successo negli ultimi 10 anni.
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5:20 - 5:23Nelle Filippine, nel 2001, ai tempi del presidente Estrada,
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5:23 - 5:28un milione di persone si scambiarono messaggi sulla corruzione di quel regime,
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5:28 - 5:33alla fine lo rovesciarono, e quell'evento fu chiamato il "coup de text."
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5:34 - 5:39Poi, un anno fa, nello Zimbabwe, vi fu la prima elezione sotto Robert Mugabe.
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5:39 - 5:42Poiché la gente poteva scattare, col cellulare, le foto
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5:42 - 5:45di ciò che stava accadendo ai seggi elettorali, gli fu impossibile
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5:45 - 5:49truccare le elezioni nel modo che voleva.
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5:49 - 5:53Oppure prendete la Birmania ed i blog dei suoi monaci:
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5:53 - 5:57un paese di cui nessuno sapeva nulla, finché questi blog
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5:57 - 5:59non hanno raccontato al mondo che c'era una repressione in atto,
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5:59 - 6:01cioè che persone venivano uccise
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6:01 - 6:04e perseguitate e che Aung San Suu Kyi,
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6:04 - 6:08uno dei più famosi prigionieri politici del mondo, meritava ascolto.
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6:08 - 6:10uno dei più famosi prigionieri politici del mondo, meritava ascolto.
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6:10 - 6:14Poi prendete lo stesso Iran, e ciò che la gente sta' facendo
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6:14 - 6:17dopo quello che é successo a Neda.
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6:17 - 6:23C'e' gente che impedisce che le forze dell'ordine Iraniane trovino i blogger
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6:23 - 6:26C'e' gente che impedisce che le forze dell'ordine Iraniane trovino i blogger
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6:26 - 6:29cambiando i loro indirizzi in Teheran, Iran,
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6:29 - 6:31rendendo così difficile, per gli agenti, rintracciarli.
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6:31 - 6:35Prendete, quindi, ciò di cui la moderna tecnologia é capace:
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6:35 - 6:42il potere del nostro senso morale unito al potere della comunicazione
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6:42 - 6:45ed alla nostra capacità di organizzarci internazionalmente.
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6:45 - 6:49Questo, a mio avviso, ci da' per la prima volta la possibilità, come comunità,
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6:49 - 6:53di cambiare radicalmente il mondo.
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6:53 - 6:56La politica estera non sarà più la stessa. Non può essere fatta solo dalle élites,
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6:56 - 7:01sarà fatta ascoltando l'opinione pubblica dei blogger,
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7:01 - 7:04che comunicano l'uno con l'altro nel mondo.
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7:04 - 7:07200 anni fa, il problema da risolvere era la schiavitù.
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7:08 - 7:12150 anni fa, suppongo, il problema da risolvere in una nazione come la nostra,
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7:12 - 7:15era decidere come dare l' educazione alla gente
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7:15 - 7:20100 anni fa, nella maggior parte delle nazioni Europee, la lotta era per l'accesso al voto.
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7:20 - 7:2550 anni fa, la lotta era per il diritto alla pensione ed al welfare.
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7:25 - 7:31Negli ultimi 50-60 anni, abbiamo visto fascismo, anti-Semitismo, razzismo
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7:31 - 7:36apartheid, discriminazioni a causa del sesso e dell' orientamento sessuale;
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7:36 - 7:38tutte queste cause sono attivamente dibattute
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7:38 - 7:42grazie alle campagne fatte dalla gente per cambiare il mondo.
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7:42 - 7:46Ero con Mandela un anno fa, quando venne a Londra.
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7:46 - 7:51Ero ad un concerto cui era presente per celebrare il suo compleanno
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7:51 - 7:56e per chiedere nuove risorse per la sua fondazione.
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7:56 - 8:00Ebbi l'onore di sedergli vicino
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8:00 - 8:03quando Amy Winehouse salì sul palco.
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8:03 - 8:07Nelson Mandela era davvero sorpreso della comparsa della cantante,
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8:07 - 8:11e così gli spiegai chi fosse.
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8:12 - 8:18Amy Winehouse disse: "Nelson Mandela ed io abbiamo molto in comune.
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8:18 - 8:23Anche mio marito é stato a lungo in prigione."
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8:23 - 8:26(Risate)
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8:26 - 8:30Poi Nelson Mandela salì sul palco
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8:30 - 8:33e sintetizzò la sfida che attende tutti noi.
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8:33 - 8:37Disse che nella sua vita aveva scalato una grande montagna, la montagna
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8:37 - 8:41dello sfidare e sconfiggere l'oppressione razziale e l'apartheid.
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8:41 - 8:44Disse che ci attendeva una sfida ancora più grande,
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8:44 - 8:48la sfida della povertà, del cambiamento del clima, sfide globali
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8:48 - 8:50che richiedevano soluzioni globali
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8:50 - 8:54e la creazione di una società veramente globale.
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8:54 - 8:58Siamo la prima generazione che si trova nella posizione di farlo.
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8:58 - 9:01Combinate la forza di un'etica globale
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9:01 - 9:06con quella della nostra capacita' di comunicare
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9:06 - 9:10ed organizzarci globalmente con le sfide che stiamo affrontando,
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9:10 - 9:13molte delle quali hanno una natura globale.
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9:13 - 9:16Il cambiamento climatico non può essere risolto da una nazione:
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9:16 - 9:19serve che il mondo intero collabori.
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9:19 - 9:21Una crisi finanziaria come quella che stiamo attraversando, non può essere risolta
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9:21 - 9:23dalla sola America o dalla sola Europa;
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9:23 - 9:25serve che il mondo intero collabori.
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9:25 - 9:28Prendete i problemi della sicurezza e del terrorismo e, allo stesso livello,
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9:28 - 9:30il problema dello sviluppo e dei diritti umani:
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9:30 - 9:32non possono essere risolti dall' Africa da sola,
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9:32 - 9:36o dall' America o dall' Europa da sole.
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9:36 - 9:39Non possiamo risolvere questi problemi senza lavorare insieme.
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9:39 - 9:42Pertanto, credo che il grande progetto della nostra generazione
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9:42 - 9:45sia quello di costruire per la prima volta, forti di un'etica globale
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9:45 - 9:47e della nostra abilità di comunicare e di organizzarci globalmente
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9:47 - 9:50di costituire una società veramente globale
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9:50 - 9:54fondata su quell'etica ma con istituzioni
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9:54 - 9:58che possano servire quella società globale e creare un futuro diverso.
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9:58 - 10:03Siamo la prima generazione, oggi, che ha il potere di farlo.
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10:03 - 10:05Prendete il cambiamento climatico. Non é assolutamente scandalosa questa situazione,
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10:05 - 10:07Prendete il cambiamento climatico. Non é assolutamente scandalosa questa situazione,
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10:07 - 10:11sappiamo che esiste un problema di mutamento del clima,
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10:11 - 10:14sappiamo anche che questo significherà dover dare più risorse
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10:14 - 10:16alle nazioni più povere perche' affrontino il problema,
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10:16 - 10:19vogliamo creare un mercato mondiale delle emissioni di carbonio
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10:19 - 10:21ma non é stata creata un'istituzione globale riconosciuta da tutti
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10:21 - 10:23ma non é stata creata un'istituzione globale riconosciuta da tutti
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10:23 - 10:25che si occupi di questo problema
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10:25 - 10:28Una delle cose che Copenhagen deve produrre nei prossimi mesi
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10:28 - 10:30é un accordo per creare un'istituzione ambientale globale
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10:30 - 10:32é un accordo per creare un'istituzione ambientale globale
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10:32 - 10:34che possa farsi carico di persuadere il mondo intero
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10:34 - 10:37che possa farsi carico di persuadere il mondo intero
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10:37 - 10:39di seguire una strategia a proposito del cambiamento del clima.
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10:40 - 10:45(Applausi)
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10:46 - 10:51Una delle ragioni per cui un'istituzione non é di per sé sufficiente
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10:51 - 10:53é che dobbiamo anche persuadere tutta la gente al mondo
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10:53 - 10:55a cambiare il loro comportamento,
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10:55 - 10:58perciò serve un' etica globale di correttezza e responsabilità
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10:58 - 11:00fra tutte le generazioni
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11:00 - 11:02Prendete la crisi finanziaria.
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11:02 - 11:08Persone in nazioni più povere possono essere colpite da una crisi che inizia a New York
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11:08 - 11:12o nel mercato americano dei sub-prime,
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11:12 - 11:14Se un prodotto sub-prime e' passato da varie nazioni
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11:14 - 11:16Se un prodotto sub-prime e' passato da varie nazioni
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11:16 - 11:18molte, molte volte, fino a finire nelle banche Islandesi
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11:18 - 11:20o in Gran Bretagna,
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11:20 - 11:23colpendo i risparmi ordinari della gente,
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11:23 - 11:26si capisce come un sistema di supervisione nazionale non sia più sufficiente.
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11:26 - 11:29Nel lungo periodo, per la stabilità, la crescita economica,
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11:29 - 11:32l' occupazione, per la stabilità finanziaria,
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11:32 - 11:35servono istituzioni economiche globali che assicurino
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11:35 - 11:37che la crescita, per sostenersi, sia condivisa,
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11:37 - 11:39e che siano fondate sul principio
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11:39 - 11:42che la prosperità a questo mondo sia una sola per tutti
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11:42 - 11:45Pertanto un altra sfida per la nostra generazione é di creare istituzioni globali
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11:45 - 11:49che riflettano le nostre idee di correttezza e responsabilità,
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11:49 - 11:51non le idee alla base dell'ultima fase di sviluppo finanziario degli anni recenti.
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11:51 - 11:56non le idee alla base dell'ultima fase di sviluppo finanziario degli anni recenti.
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11:56 - 12:00Prendete poi lo sviluppo e la solidarieta' di cui hanno bisogno le nostre due nazioni
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12:00 - 12:05ed il resto del mondo, la parte più povera del mondo.
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12:05 - 12:09Ancora non abbiamo le basi per una futura associazione,
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12:09 - 12:12e tuttavia, forti del desiderio popolare per un'etica globale
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12:12 - 12:15e una socetà globale, possiamo realizzarla.
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12:15 - 12:18Ho appena parlato con il Presidente della Sierra Leone.
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12:18 - 12:21E' una nazione di sei milioni e mezzo di persone,
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12:21 - 12:25ma ha solo 80 dottori, 200 infermieri,120 ostetriche.
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12:25 - 12:28ma ha solo 80 dottori, 200 infermieri,120 ostetriche.
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12:28 - 12:32Non si può fondare un sistema sanitario per sei milioni di persone
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12:32 - 12:35con risorse tanto limitate.
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12:35 - 12:37Oppure, prendete la bambina che ho incontrato in Tanzania, di nome Miriam.
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12:37 - 12:39Oppure, prendete la bambina che ho incontrato in Tanzania, di nome Miriam.
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12:39 - 12:43Aveva 11 anni, entrambi i suoi genitori erano morti di AIDS,
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12:43 - 12:45prima la madre poi il padre.
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12:45 - 12:48Era un'orfana dell'AIDS, della quale
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12:48 - 12:51si prendevano cura diverse famiglie.
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12:51 - 12:53Lei stessa soffriva di HIV e di tubercolosi.
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12:53 - 12:55Lei stessa soffriva di HIV e di tubercolosi.
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12:55 - 12:59L'ho incontrata in un campo, era cenciosa e scalza.
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12:59 - 13:02In ogni bambina di undici anni, quando la si guarda negli occhi,
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13:02 - 13:05si vede la voglia di crescere.
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13:05 - 13:09Ma c'era una tristezza senza fine negli occhi di quella bambina,
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13:09 - 13:14se avessi potuto trasmetterlo al resto del mondo solo per un istante,
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13:14 - 13:18credo che tutto il lavoro fatto per il fondo globale per l' HIV/AIDS
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13:18 - 13:21sarebbe stato ricompensato da persone pronte a fare donazioni.
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13:21 - 13:25Dobbiamo poi stabilire un rapporto adeguato tra paesi ricchi e poveri
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13:25 - 13:27Dobbiamo poi stabilire un rapporto adeguato tra paesi ricchi e poveri
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13:27 - 13:30ispirato dal nostro desiderio di renderli autosufficienti
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13:30 - 13:33con i necessari investimenti per la loro agricoltura,
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13:33 - 13:37in modo che l'Africa cominci ad esportare cibo, invece di importarlo.
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13:37 - 13:39Prendete i problemi dei diritti umani e della sicurezza
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13:39 - 13:42che interessano così tanti paesi del mondo.
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13:42 - 13:47La Birmania é in catene, lo Zimbabwe é una tragedia umana,
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13:47 - 13:50in Sudan migliaia di persone sono morte inutilmente
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13:50 - 13:53in conflitti evitabili.
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13:53 - 13:56Nel museo dei bambini del Ruanda c'é la foto di un ragazzino di 10 anni
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13:56 - 14:00Nel museo dei bambini del Ruanda c'é la foto di un ragazzino di 10 anni
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14:00 - 14:06il museo commemora il milione di vite perse nel genocidio Ruandese
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14:06 - 14:10il museo commemora il milione di vite perse nel genocidio Ruandese
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14:10 - 14:13il ragazzino della foto si chiamava David.
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14:13 - 14:17Vicino alla foto ci sono informazioni sulla sua vita
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14:17 - 14:20che dicono: "David, 10 anni."
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14:20 - 14:23Obiettivo: diventare un dottore.
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14:23 - 14:27Sport preferito: il calcio. Cosa preferiva in assoluto?
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14:27 - 14:30Far ridere la gente.
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14:30 - 14:33Come é morto?
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14:33 - 14:35Torturato a morte.
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14:35 - 14:40Ultime parole dette alla madre, anche lei torturata a morte:
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14:40 - 14:44"Non preoccuparti. Le Nazioni Unite stanno arrivando."
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14:44 - 14:47E non lo abbiamo mai fatto.
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14:47 - 14:49Quel ragazzino ha creduto alle nostre promesse
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14:49 - 14:52che avremmo aiutato la gente in difficoltà in Ruanda,
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14:52 - 14:54e non lo abbiamo mai fatto.
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14:54 - 14:56Quindi dobbiamo creare
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14:56 - 14:58istituzioni per il mantenimento della pace,
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14:59 - 15:02l'aiuto umanitario ma anche per la ricostruzione e la sicurezza
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15:02 - 15:05in alcuni degli stati del mondo oggi in guerra.
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15:05 - 15:08La mia tesi attuale é sostanzialmente questa:
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15:08 - 15:11abbiamo i mezzi coi quali poter creare una società davvero globale.
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15:11 - 15:17Le istituzioni di questa società globale possono essere create se ci impegnamo.
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15:17 - 15:21Un etica globale può infondere il senso di correttezza e responsabilità
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15:21 - 15:24necessarie a far funzionare queste istituzioni,
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15:24 - 15:27ma non dovremmo perdere l'occasione, in questa generazione,
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15:27 - 15:31in questo decennio in particolare, col presidente Obama in America,
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15:31 - 15:34con altra gente che lavora con noi nel mondo,
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15:34 - 15:36di creare istituzioni ambientaliste e finanziarie globali,
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15:36 - 15:38di creare istituzioni ambientaliste e finanziarie globali,
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15:38 - 15:40per la sicurezza e per lo sviluppo,
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15:40 - 15:43istituzioni che diano un senso alla nostra responsabilita' verso gli altri,
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15:43 - 15:46al nostro desiderio di unificare il mondo,
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15:46 - 15:50e al nostro desiderio di affrontare problemi che tutti sanno esistere.
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15:50 - 15:55Si dice che nell'Antica Roma, quando Cicerone si rivolgeva al pubblico,
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15:55 - 16:01la gente si guardava e diceva: "Gran bel discorso."
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16:01 - 16:03Ma si dice anche che nell'Antica Grecia,
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16:03 - 16:06quando era Demostene a parlare al suo pubblico,
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16:06 - 16:09la gente si guardava e non diceva: "Gran bel discorso."
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16:09 - 16:11ma "Mettiamoci in marcia."
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16:11 - 16:14Dovremmo metterci in marcia anche noi verso una società globale.
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16:14 - 16:15Grazie.
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16:15 - 16:21(Applausi)
- Title:
- Una rete per il bene comune: Gordon Brown
- Speaker:
- Gordon Brown
- Description:
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Questo é un momento unico nella Storia, sostiene il Primo Ministro Inglese Gordon Brown: possiamo infatti mettere a frutto l' interconnessione tipica della nostra era per sviluppare un'etica globale condivisibile - e lavorare insieme per affrontare le sfide della povertà, della sicurezza, del cambiamento del clima e dell'economia.
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 16:21