Un robot che corre e nuota come una salamandra
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0:01 - 0:03Questo è Pleurobot.
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0:03 - 0:07Pleurobot è stato progettato per imitare
una specie di salamandra -
0:07 - 0:08detta Pleurodeles waltl.
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0:09 - 0:11Pleurobot cammina, come potete vedere,
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0:12 - 0:14e come vedremo dopo, sa anche nuotare.
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0:14 - 0:16Vi chiederete
perché l'abbiamo progettato? -
0:17 - 0:21In realtà è stato progettato
come strumento per le neuroscienze. -
0:21 - 0:24Infatti abbiamo lavorato
con dei neurobiologi -
0:24 - 0:26per capire come si muovono gli animali
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0:26 - 0:29e specialmente come la spina dorsale
controlla i movimenti. -
0:30 - 0:31Ma più lavoro in biorobotica,
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0:31 - 0:34più la locomozione degli animali
mi stupisce. -
0:34 - 0:38Se pensate ad un delfino che nuota
o ad un gatto che corre o salta, -
0:38 - 0:40o persino a noi umani,
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0:40 - 0:42quando corriamo o giochiamo a tennis,
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0:42 - 0:43facciamo cose straordinarie.
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0:44 - 0:48Il nostro sistema nervoso risolve
un problema di controllo molto complesso. -
0:48 - 0:51Deve coordinare perfettamente
più o meno 200 muscoli, -
0:51 - 0:55e se la coordinazione non è buona
cadiamo o ci spostiamo male. -
0:56 - 0:58Il mio obiettivo è capire
come tutto questo funziona. -
0:59 - 1:02Sono quattro le componenti principali
della locomozione animale. -
1:03 - 1:05La prima componente è soltanto il corpo,
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1:05 - 1:07e non dovremmo mai sottovalutare
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1:07 - 1:10fino a che punto la biomeccanica
semplifichi già la locomozione animale. -
1:11 - 1:12Poi c'è la spina dorsale,
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1:12 - 1:14e lì troviamo i riflessi,
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1:14 - 1:18riflessi multipli che creano
un circuito coordinativo sensorimotorio -
1:18 - 1:21tra l'attività neurale nella spina dorsale
e l'attività meccanica. -
1:22 - 1:25Infine ci sono
i generatori centrali di configurazione. -
1:25 - 1:29Sono circuiti molto interessanti
nella spina dorsale dei vertebrati -
1:29 - 1:31che possono generare da soli
-
1:31 - 1:33configurazioni ritmiche di attività
molto coordinate -
1:33 - 1:36ricevendo solo input
molto semplici. -
1:36 - 1:37E questi input
-
1:37 - 1:40provenienti dalla modulazione discendente
da parti più alte del cervello, -
1:40 - 1:43come la corteccia motoria,
il cervelletto, il ganglio basale -
1:43 - 1:45regolano tutti l'attività
della spina dorsale -
1:45 - 1:46mentre ci muoviamo.
-
1:46 - 1:50La cosa interessante è come
una componente di basso livello, -
1:50 - 1:52la spina dorsale, assieme al corpo,
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1:52 - 1:54risolvono già una gran parte
della locomozione. -
1:54 - 1:57Forse lo sapete per il fatto
che se si taglia la testa ad un pollo -
1:57 - 1:58questo può correre per un po',
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1:58 - 2:01dimostrando che la parte inferiore,
spina dorsale e corpo, -
2:01 - 2:03risolve gran parte della locomozione.
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2:03 - 2:06Ora, capire come ciò avviene
è molto complesso, -
2:06 - 2:07perché prima di tutto,
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2:07 - 2:10registrare l'attività nella spina dorsale
è molto difficile. -
2:10 - 2:13È più facile impiantare elettrodi
nella corteccia motoria -
2:13 - 2:16che nella spina dorsale,
perché è protetta dalle vertebre. -
2:16 - 2:18Specialmente negli umani.
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2:18 - 2:21Una seconda difficoltà è che il movimento
è dovuto ad una interazione -
2:21 - 2:24molto complessa e dinamica
tra queste quattro componenti. -
2:24 - 2:28Quindi è molto difficile scoprire
che ruolo abbia ognuna nel tempo. -
2:29 - 2:33È qui che i biorobot come Pleurobot
e modelli matematici -
2:33 - 2:34possono davvero aiutare.
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2:35 - 2:37Allora cos'è la biorobotica?
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2:37 - 2:39È un campo molto attivo
della ricerca in robotica -
2:40 - 2:42in cui si vuole
prendere ispirazione dagli animali -
2:42 - 2:44per fare robot che vadano all'esterno,
-
2:44 - 2:47come robot di servizio
o robot di ricerca e soccorso -
2:47 - 2:48o robot sul campo.
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2:49 - 2:52L'obiettivo qui
è prendere ispirazione dagli animali -
2:52 - 2:54per fare robot che se la cavino
su terreni difficili -- -
2:54 - 2:56scale, montagne, foreste,
-
2:56 - 2:58luoghi in cui i robot
fanno ancora fatica -
2:58 - 3:00e in cui gli animali
riescono molto meglio. -
3:00 - 3:02Il robot può anche essere
uno strumento scientifico fantastico. -
3:02 - 3:05Ci sono progetti molto belli
in cui i robot sono usati, -
3:05 - 3:09come strumento per le neuroscienze,
per la biomeccanica o per l'idrodinamica. -
3:09 - 3:11E questo è esattamente
lo scopo di Pleurobot. -
3:12 - 3:15Quindi nel mio laboratorio si collabora
con neurobiologi -
3:15 - 3:18come Jean-Marie Cabulguen,
un neurobiologo a Bordeaux in Francia, -
3:18 - 3:22e vogliamo fare modelli di spina dorsale
e convalidarli sui robot. -
3:22 - 3:24E per iniziare in modo semplice
-
3:24 - 3:26è meglio iniziare con animali semplici
-
3:26 - 3:28come le lamprede,
pesci molto primitivi, -
3:28 - 3:31per poi passare
a una locomozione più complessa, -
3:31 - 3:32come nelle salamandre,
-
3:32 - 3:34ma anche nei gatti e negli umani,
-
3:34 - 3:35nei mammiferi.
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3:36 - 3:38E qui un robot diventa
uno strumento interessante -
3:38 - 3:40per convalidare i nostri modelli.
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3:40 - 3:43E in effetti, per me, Pleurobot
è un sogno diventato realtà. -
3:43 - 3:47Circa 20 anni fa
stavo già lavorando su un computer -
3:47 - 3:49su simulazioni di locomozione
delle lamprede e delle salamandre -
3:49 - 3:51durante il mio dottorato.
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3:51 - 3:54Ma ho sempre saputo che le mie simulazioni
erano solo approssimazioni. -
3:54 - 3:58Come simulare la fisica in acqua
o con fango o terreni difficili, -
3:58 - 4:01è molto difficile simularli
correttamente al computer. -
4:01 - 4:03Perché non un robot
e una fisica veri? -
4:04 - 4:07Quindi tra tutti questi animali,
uno dei miei preferiti è la salamandra. -
4:07 - 4:10Vi chiederete perché.
Il motivo è che in quanto anfibio, -
4:10 - 4:13è un animale chiave
da un punto di vista evoluzionistico. -
4:13 - 4:15È un collegamento fantastico
tra il nuoto, -
4:15 - 4:17come nelle anguille o nei pesci,
-
4:17 - 4:21e la locomozione dei quadrupedi,
come i mammiferi, i gatti e gli umani. -
4:22 - 4:24In effetti, la salamandra moderna
-
4:24 - 4:26è molto simile al primo
vertebrato terrestre, -
4:26 - 4:28è quasi un fossile vivente,
-
4:28 - 4:30che ci dà accesso ai nostri antenati,
-
4:30 - 4:33antenati di tutti i tetrapodi terrestri.
-
4:33 - 4:35Quindi la salamandra nuota
-
4:35 - 4:37con un'andatura natatoria
detta anguilliforme, -
4:37 - 4:41e propagano un'ondata
di attività muscolare da testa a coda. -
4:41 - 4:44E se si mette
la salamandra a terra, -
4:44 - 4:46si converte all'andatura
detta al passo e trotto. -
4:46 - 4:49In questo caso, c'è un'attivazione
periodica degli arti -
4:49 - 4:50che si coordinano con armonia
-
4:51 - 4:53con quest'ondulazione del corpo
ad onda statica, -
4:53 - 4:57ed è esattamente l'andatura
che state vedendo ora su Pleurobot. -
4:57 - 5:00Una cosa veramente sorprendente
e affascinante -
5:00 - 5:04è che tutto questo può essere generato
solo dalla spina dorsale e dal corpo. -
5:04 - 5:06Quindi se si prende
un animale decerebrato - -
5:06 - 5:08non è bello
ma se si rimuove la testa - -
5:08 - 5:11e se si stimola
elettricamente la spina dorsale, -
5:11 - 5:14ad una bassa stimolazione
verrà indotta una sorta di andatura. -
5:14 - 5:17Se si stimola un po' di più,
l'andatura accelera. -
5:17 - 5:18E ad un certo punto c'è un limite,
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5:18 - 5:21e automaticamente,
l'animale inizia a nuotare. -
5:21 - 5:22È fantastico.
-
5:22 - 5:24Si cambia la trasmissione,
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5:24 - 5:26come se premendo l'acceleratore
-
5:26 - 5:28della modulazione discendente
alla spina dorsale, -
5:28 - 5:31ci fosse un cambio completo
tra due andature molto diverse. -
5:32 - 5:35In realtà, la stessa cosa
è stata osservata nei gatti. -
5:35 - 5:37Stimolando la spina dorsale di un gatto,
-
5:37 - 5:39si può cambiare
tra passo, trotto e galoppo. -
5:39 - 5:42O negli uccelli, si può cambiare
tra camminare, -
5:42 - 5:44ad una bassa stimolazione,
-
5:44 - 5:46e sbattere le ali
ad un'alta stimolazione. -
5:46 - 5:48Questo dimostra che la spina dorsale
-
5:48 - 5:51controlla la locomozione
in modo molto sofisticato. -
5:51 - 5:53Abbiamo studiato il movimento
della salamandra nei dettagli, -
5:53 - 5:56abbiamo avuto accesso
ad una macchina a raggi X -
5:56 - 6:00del Prof. Martin Fischer
dell'Università di Jena in Germania. -
6:00 - 6:03E grazie a quella,
abbiamo una macchina fantastica -
6:03 - 6:05per registrare tutti i movimenti ossei
in dettaglio. -
6:05 - 6:06Ecco cos'abbiamo fatto.
-
6:06 - 6:10In pratica abbiamo scoperto
quali ossa erano importanti per noi -
6:10 - 6:13e registrato il loro movimento in 3D.
-
6:13 - 6:15Abbiamo raccolto
un intero database di movimenti, -
6:15 - 6:17sia su terra che in acqua,
-
6:17 - 6:20per raccogliere un database
di comportamenti motori -
6:20 - 6:21che un animale può fare.
-
6:21 - 6:24Il nostro lavoro di robotici
è stato replicarli nel nostro robot. -
6:24 - 6:27È stato fatto un processo di ottimizzazione
per trovare la struttura giusta, -
6:27 - 6:30dove posizionare i motori,
come connetterli tra di loro, -
6:30 - 6:33per poter ripetere
i movimenti il meglio possibile. -
6:34 - 6:36Ed è così che è nato Pleurobot.
-
6:37 - 6:40Vediamo quanto è simile
all'animale vero. -
6:41 - 6:43Quello che vedete
è quasi un paragone diretto -
6:43 - 6:46tra la camminata
dell'animale e Pleurobot. -
6:46 - 6:49Potete vedere che c'è
una ripetizione quasi identica -
6:49 - 6:50della camminata.
-
6:50 - 6:53Andando indietro al rallentatore
si vede anche meglio. -
6:56 - 6:58Ma ancora meglio è il nuoto.
-
6:58 - 7:01Abbiamo una muta
che mettiamo addosso al robot -- -
7:01 - 7:02(Risate)
-
7:02 - 7:05possiamo andare in acqua
e riprodurre l'andatura natatoria. -
7:05 - 7:09Qui siamo stati molto contenti,
perché questo era difficile da fare. -
7:09 - 7:11La fisica dell'interazione è complessa.
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7:11 - 7:13Il nostro robot è molto più grande
di un piccolo animale, -
7:13 - 7:16perciò siamo ricorsi
all'ingrandimento dinamico delle frequenze -
7:16 - 7:19per ottenere
la stessa fisica delle interazioni. -
7:19 - 7:21Ma alla fine vedete
una buona corrispondenza, -
7:21 - 7:23ed eravamo davvero contenti.
-
7:23 - 7:26Passiamo alla spina dorsale.
-
7:26 - 7:28Quello che abbiamo fatto
con Jean-Marie Cabelguen -
7:28 - 7:30è stato modellare i circuiti della colonna.
-
7:31 - 7:33La cosa interessante
è che la salamandra -
7:33 - 7:35ha un circuito molto primitivo,
-
7:35 - 7:37molto simile
a quello della lampreda, -
7:38 - 7:40questo pesce primitivo
simile all'anguilla, -
7:40 - 7:41e sembra in evoluzione,
-
7:41 - 7:44abbiamo aggiunto oscillatori neurali
per controllare gli arti, -
7:44 - 7:46per il movimento delle zampe.
-
7:46 - 7:48E sappiamo dove si trovano
questi oscillatori -
7:48 - 7:50ma noi abbiamo fatto
un modello matematico -
7:50 - 7:52per vedere come accoppiarli
-
7:52 - 7:55per permettere il passaggio
tra due andature molto diverse. -
7:55 - 7:57E l'abbiamo testato su un robot.
-
7:58 - 7:59Ecco il risultato.
-
8:07 - 8:10Quello che vedete
è una versione precedente di Pleurobot -
8:10 - 8:13completamente controllata
dal nostro modello di spina dorsale -
8:13 - 8:15programmata sul robot.
-
8:15 - 8:16L'unica cosa che facciamo
-
8:17 - 8:19è mandare al robot
tramite un telecomando -
8:19 - 8:21i due segnali discendenti
che di solito riceve -
8:21 - 8:23dalla parte superiore del cervello.
-
8:23 - 8:26La cosa interessante è che,
giocando con questi segnali, -
8:26 - 8:29possiamo controllare
velocità, direzione e tipo di andatura. -
8:30 - 8:31Per esempio,
-
8:31 - 8:34Quando lo stimolo è a livello inferiore,
otteniamo una camminata, -
8:34 - 8:36e ad un certo punto, se stimoliamo molto,
-
8:36 - 8:39cambia rapidamente
nell'andatura natatoria. -
8:39 - 8:42Infine, possiamo anche
girare molto bene -
8:42 - 8:45solo stimolando di più un lato
della spina dorsale rispetto all'altro. -
8:46 - 8:48Penso sia bellissimo
-
8:48 - 8:50come la natura
abbia distribuito il controllo -
8:50 - 8:53per dare davvero molta responsabilità
alla spina dorsale -
8:53 - 8:57così che la parte superiore del cervello
non si deve preoccupare di ogni muscolo. -
8:57 - 9:00Si deve solo preoccupare
della modulazione ad alto livello, -
9:00 - 9:03ed è la spina dorsale
a dover coordinare tutti i muscoli. -
9:03 - 9:06Passiamo alla locomozione dei gatti
e all'importanza della biomeccanica. -
9:07 - 9:08Questo è un altro progetto
-
9:08 - 9:11in cui abbiamo studiato
la biomeccanica dei gatti, -
9:11 - 9:15per vedere quanto
la morfologia aiuti la locomozione. -
9:15 - 9:18Abbiamo trovato tre criteri
importanti nelle proprietà, -
9:18 - 9:20in pratica, degli arti.
-
9:20 - 9:22Il primo è che l'arto di un gatto
-
9:22 - 9:25ha una struttura più o meno
simile al pantografo. -
9:25 - 9:27Un pantografo è una struttura meccanica
-
9:27 - 9:31che mantiene il segmento superiore
sempre parallelo a quello inferiore. -
9:32 - 9:35Quindi un semplice sistema geometrico
che coordina un po' -
9:35 - 9:37i movimenti interni dei segmenti.
-
9:37 - 9:40La seconda proptità degli arti
è che sono molto leggeri. -
9:40 - 9:42La maggior parte dei muscoli
è nel busto, -
9:42 - 9:44che è una buona idea,
così gli arti hanno una bassa inerzia -
9:44 - 9:46e possono muoversi rapidamente.
-
9:46 - 9:50L'ultima importante proprietà
è questa grande elasticità dell'arto, -
9:50 - 9:53per sopportare urti e forze.
-
9:53 - 9:55È così che abbiamo progettato Cheetah-Cub.
-
9:55 - 9:57Invitiamo Cheeta-Cub sul palco.
-
10:02 - 10:06Questo è Peter Eckert,
che fa il dottorato su questo robot, -
10:06 - 10:08e come vedete è un grazioso robottino.
-
10:08 - 10:09Sembra un giocattolo,
-
10:09 - 10:11ma è stato usato
come strumento scientifico -
10:11 - 10:15per studiare queste proprietà
delle gambe dei gatti. -
10:15 - 10:17Vedete, è molto adattabile,
molto leggero, -
10:17 - 10:18e anche molto elastico,
-
10:19 - 10:21lo sì può facilmente schiacciare
e non si rompe. -
10:21 - 10:23In effetti, fa solo un salto.
-
10:23 - 10:26E questa proprietà così elastica
è anche molto importante. -
10:27 - 10:29E si vedono anche un po' le proprietà
-
10:29 - 10:31di questi tre segmenti
delle gambe come pantografo. -
10:32 - 10:35Ora, l'interessante è
che quest'andatura così dinamica -
10:35 - 10:37è ottenuta semplicemente
a circuito aperto -
10:37 - 10:40cioè senza sensori,
senza complessi circuiti di feedback. -
10:40 - 10:43Ed è interessante perché significa
-
10:43 - 10:47che solo la meccanica
stabilizza già quest'andatura rapida, -
10:47 - 10:51e che la meccanica veramente buona
semplifica la locomozione già alla base. -
10:51 - 10:54Al punto che possiamo persino
disturbare un po' la locomozione, -
10:54 - 10:56come vedremo nel prossimo video,
-
10:56 - 11:00dove per esempio possiamo fare esercizi
in cui il robot scende uno scalino, -
11:00 - 11:01senza che il robot cada,
-
11:01 - 11:03che per noi è stata una sorpresa.
-
11:03 - 11:04Questo è un piccolo turbamento.
-
11:04 - 11:07Mi aspettavo che il robot
si ribaltasse immediatamente, -
11:07 - 11:10perché non ci sono sensori,
o circuiti di feedback veloce. -
11:10 - 11:12Ma no, la sola meccanica
ha stabilizzato l'andatura, -
11:12 - 11:13e il robot non si ribalta.
-
11:13 - 11:16Ovviamente, se si fa un passo più lungo,
e in presenza di ostacoli, -
11:16 - 11:20c'è bisogno di ogni circuito di controllo
e dei riflessi, eccetera. -
11:20 - 11:23Ma la cosa importante è
che solo per un piccolo turbamento -
11:23 - 11:24la meccanica è corretta.
-
11:24 - 11:27Penso che sia
un messaggio molto importante -
11:27 - 11:29da biomeccanica e robotica
a neuroscienza, -
11:29 - 11:33che dice di non sottovalutare quanto
il corpo aiuti già la locomozione. -
11:35 - 11:38Ora, cosa c'entra questo
con la locomozione umana? -
11:38 - 11:42La locomozione umana è più complessa
di quella dei gatti e delle salamandre, -
11:42 - 11:45ma allo stesso tempo il sistema nervoso
umano è molto simile -
11:46 - 11:47a quello degli altri vertebrati.
-
11:47 - 11:49Specialmente la spina dorsale
-
11:49 - 11:51è la chiave per il controllo
della locomozione umana. -
11:52 - 11:54Ecco perché se c'è una lesione
della spina dorsale -
11:54 - 11:56le conseguenze sono drammatiche.
-
11:56 - 11:58La persona può diventare
paraplegica o tetraplegica. -
11:59 - 12:01Questo perché il cervello
perde la comunicazione -
12:01 - 12:02con la spina dorsale.
-
12:02 - 12:05In particolare, perde questa
modulazione discendente -
12:05 - 12:07per indurre e modulare la locomozione.
-
12:08 - 12:10Quindi un obiettivo della neuroprotesi
-
12:10 - 12:12è riuscire a riattivare
quella comunicazione -
12:12 - 12:14usando stimolazioni elettriche o chimiche.
-
12:15 - 12:18Ci sono vari team
nel mondo che fanno proprio questo, -
12:18 - 12:19specialmente a EPFL.
-
12:19 - 12:22Il miei colleghi Grégoire Courtine
e Silvestro Micera, -
12:22 - 12:23con i quali collaboro.
-
12:24 - 12:27Ma per farlo come si deve,
è molto importante capire -
12:27 - 12:29come funziona la spina dorsale,
-
12:29 - 12:31come interagisce con il corpo,
-
12:31 - 12:33e come il cervello
comunica con la spina dorsale. -
12:34 - 12:37Questo è dove i robot
e i modelli che ho presentato oggi -
12:37 - 12:39giocheranno forse un ruolo chiave
-
12:39 - 12:41verso questo obiettivo molto importante.
-
12:41 - 12:43Grazie.
-
12:43 - 12:47(Applausi)
-
12:52 - 12:55Bruno Giussani: Auke, ho visto
altri robot nel tuo laboratorio -
12:55 - 12:57che fanno cose come nuotare
nell'inquinamento -
12:57 - 13:00misurando l'inquinamento mentre nuotano.
-
13:00 - 13:01Ma questo qui,
-
13:01 - 13:04l'hai detto nella presentazione,
come progetto parallelo, -
13:06 - 13:07ricerca e soccorso,
-
13:07 - 13:09ha una videocamera sul naso.
-
13:09 - 13:12Auke Ijspeert: Certo. Dunque il robot --
-
13:12 - 13:13abbiamo dei progetti spin-off
-
13:13 - 13:16in cui vorremmo usare i robot
per fare ispezioni di ricerca e soccorso -- -
13:17 - 13:18ora questo robot ti vede.
-
13:18 - 13:21E il sogno è,
se c'è una situazione difficile -
13:21 - 13:25come un edificio crollato
o un edificio inondato, -
13:25 - 13:28molto pericolosa per una squadra di soccorso
o persino per i cani, -
13:28 - 13:31perché non mandare un robot
che può strisciare, nuotare, camminare -
13:31 - 13:35con una videocamera per fare
ispezioni e identifica resopravvissuti -
13:35 - 13:37e magari comunicazre
con il sopravvissuto. -
13:37 - 13:41BG: Certo, supponendo che i sopravvissuti
non si spaventino della sua forma. -
13:41 - 13:44AI: Sì, forse dovremmo cambiarne
un po' l'aspetto, -
13:44 - 13:47perché penso che il sopravvissuto
potrebbe morire di infarto -
13:47 - 13:50solo pensando
che si possa nutrire di lui. -
13:50 - 13:52Ma cambiando l'apparenza
e rendendolo più robusto, -
13:52 - 13:54sono sicuro che si possa
farne un buono strumento. -
13:55 - 13:57BG: Grazie mille.
Grazie a te a al tuo team.
- Title:
- Un robot che corre e nuota come una salamandra
- Speaker:
- Auke Ijspeert
- Description:
-
Auke Ijspert progetta biorobots, macchine modellate su animali reali in grado di gestire terreni difficili e che potrebbero apparire tra le pagine di un romanzo di fantascienza. Il processo di creazione di questi robot porterebbe ad automi migliori da usare per il lavoro nei campi, per il servizio e per ricerca e soccorso. Ma questi robot non imitano soltanto il mondo naturale: ci aiutano a capire meglio la nostra biologia, rivelando segreti sconosciuti della spina dorsale.
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 14:10
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Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for A robot that runs and swims like a salamander | |
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Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for A robot that runs and swims like a salamander | |
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Anna Cristiana Minoli accepted Italian subtitles for A robot that runs and swims like a salamander | |
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Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for A robot that runs and swims like a salamander | |
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Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for A robot that runs and swims like a salamander | |
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Filomena Pelosi edited Italian subtitles for A robot that runs and swims like a salamander | |
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Filomena Pelosi edited Italian subtitles for A robot that runs and swims like a salamander | |
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