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Già ottantenne il Buddha
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un giorno era molto malato
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e sapeva che non sarebbe vissuto a lungo
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Si trovava nelle vicinanze della città di Vaisali,
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situata a nord del Gange,
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passava il suo tempo visitando
gruppi di discepoli
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nelle città vicine
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dando dei discorsi di Dharma
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molto brevi e semplici
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e suggerendo pratiche,
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in uno di questi disse "Miei cari amici
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non dovremmo rifugiarci in null'altro
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che in noi, in noi stessi.
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C’è un’isola
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molto sicura e piena di pace
dentro ognuno di noi,
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e dovremmo ritornare a noi stessi
e prendere rifugio in quell'isola.
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Non prendete rifugio in nient'altro
e in nessun altro.
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Tornare a casa a noi stessi
e prendere rifugio nella nostra isola.
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E il Buddha ripeté questo insegnamento
in molti altri brevi discorsi di Dharma
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Sapeva che i suoi discepoli
si appoggiavano troppo su di lui
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e che ci sarebbe stato un giorno
in cui il suo corpo,
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la sua presenza fisica,
non sarebbe più stata disponibile
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e i suoi discepoli si sarebbero sentiti persi
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se avessero continuato a contare
troppo su di lui.
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Quindi diede quell'insegnamento
affinché i suoi studenti
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imparassero come affidarsi al Buddha,
al Dharma, al Sangha
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in se stessi e non attraverso altri.
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Quindi il Buddha, il Dharma e il Sangha
sono disponibili
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ed è possibile in contatto con loro
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se si torna a casa nell’isola dentro di sé.
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Nel canone cinese
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troviamo tre parole
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'đơn tự châu'
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Tu, mio amico, dovresti
prendere rifugio nell'isola del sé
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Perché c’è un isola molto sicura dentro te
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e devi imparare a tornarci e prendere rifugio.
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Nel canone pali è 'Attadīpā saranam.'
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'Atta' significa sé,
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'dīpā' è isola,
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è saranam’è prendere rifugio.
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'Attadīpā saranam.'
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Ed è per questo che abbiamo la gatha ispirata
da questo insegnamento.
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"Come un isola per me, c’è un'isola in me" .
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La prima strofa è per un'inspirazione
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la seconda strofa per un'espirazione
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dopo si inspiri ed espiri ancora.
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Il Buddha
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è consapevolezza
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che fa luce sulla via.
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Ovunque trovo me stesso,
il Buddha è lì come una luce
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come energia che mi mostra la via.
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Perché la mindfulness è l'energia che ti aiuta
ad essere pienamente presente
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capendo cosa sta succedendo nel tuo corpo,
e nelle tue emozioni,
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aiutandoti a sapere cosa fare
e cosa non fare
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Illuminando la via.
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e quando pratichi l'inspirazione
e l'espirazione in questo modo
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generi l'energia della mindfulness,
concentrazione,
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che sono il vero Buddha.
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Non il Budhha fatto di rame
o pietra ma quello reale.
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Un Buddha fatto di mindfulness
concentrazione e intuito.
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perché la mindfulness porta sempre con sé
concentrazione ed intuito.
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Non so se abbiamo o meno
la traduzione in francese ma possiamo dire
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"C'e un'isola in me."
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Ritorno all'isola in me.
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Il Buddha è consapevolezza
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che rischiara il mio corpo
e il mio spirito.
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Sono libero.
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Sono libero.
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Sono libero significa sono libero
dall'inconsapevolezza,
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dalla paura,
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dalla confusione,
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perché sono protetto dal Buddha.
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So dove andare.
Cosa fare e cosa non fare.
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Sono libero dalla confusione, dalla paura.
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Quando sai dove andare non hai più paura.
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Sono libero perché c’è
un'inspirazione e un'espirazione
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In-spirazione, esp-irazione, dentro fuori,
dentro fuori, dentro fuori, dentro fuori.
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E puoi praticare con la musica.
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Qualcuno può suonare il violino
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e tu pratichi con la musica
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Nelle lingue monosillabiche come il Vietnamita
e il Cinese è molto semplice
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In Vietnamita abbiamo 'quay về nương tựa,
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hải đảo tự thân'
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Forse è una buona idea per i nostri
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amici Europei imparare
la versione Vietnamita e praticare.
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Ritorno e prendo rifugio nell'isola in me.
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E quando cammini puoi prendere rifugio.
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Inspirando, fai due passi
'quay về,'
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Inspirando,altri due passi,
'nương tựa.'
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'Quay... về... nương... tựa.'
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è come, C’è... un'isola... in... me,
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come un isola... un'isola... per... me.'
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Puoi praticare anche camminando
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Ricordo che tantissimi anni fa forse
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25 0 30 , anni fà
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quando praticavo
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la meditazione camminata ho visto
che due passi non erano abbastanza
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Volevo camminare un po’ più veloce,
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più velocemente, così ho aggiunto una parola.
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'CON quay về VÀ nương tựa
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NƠI hải đảo CỦA tự thân.
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Torno
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e prendo rifugio
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nell'isola
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in me
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Cosi possiamo avere 1,2,3 per l'inspirazioni
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1,2,3 per l'espirazioni.
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E se vuoi puoi farla con 4 parole
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Chánh niệm này [Questa Mindfulness]
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chính là Bụt [e'il Buddha stesso]
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đang soi sáng [splendente]
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khắp xa gần [vicino e lontano
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Questa mindfulness è il Buddha stesso
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che splende vicino e lontano.
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E' davvero una bella traduzione.
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Così ti nutri della tua inspirazione ed espirazione
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generando l'energia della mindfulness,
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e in quel momento sei sotto la protezione
del Buddha
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quello reale,
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Mindfulness, concentrazione.
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e poi ritorni.
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c’è un isola per me, come un'isola in me
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e continui,
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Dharma è il mio respiro
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che custodisce il mio spirito e il mio corpo.
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Sono libero.
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E poi ripeti
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la prima strofa
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sangha è
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e' i 5 skandhas
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che convivono in armonia
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Sono libero.
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Due volte.
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e conosci il resto della gatha.
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Il resto della gatha è:
Inspirando, espirando ,
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fiorisco come un fiore,
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Sono fresco come la rugiada
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Sono solido come un monte
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E così via.
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Questo è uno strumento meraviglioso,
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un testo meraviglioso con cui praticare
e in cui prendere rifugio.
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Quando non hai nessun problema,
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praticare questa gatha porta molta solidità,
freschezza, felicità
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e questo aiuta a coltivare più mindfulness,
concentrazione ed intuito.
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Quando hai problemi come confusione,
paura, rabbia
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rifugiandoti avrai sollievo immediato
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E Thay pur praticando questa gatha
già da molte decadi
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continua a trovarla meravigliosa.
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Ed è per questo che vuole che i suoi amici
facciano lo stesso.
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è una delle più belle gatha che
abbiamo a disposizione.
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La cantiamo insieme?
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Come un isola per me
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c’è un'isola in me
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Buddha è consapevolezza
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che fa luce sulla via
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Dharma è... [sorrisi]
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Sangha è i cinque skandhas
che convivono in armonia.
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mi rifugio in me
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io ritorno in me
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sono libero
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Credo che dovremmo cantare
sono libero
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inspirando prima
e poi continuiamo a cantare
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perché Thầy pratica in Vietnamita
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Quando inspiri non puoi dire
sto espirando.
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Devi dire sto inspirando
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mi rifugio in me, ritorno in me,
sono libero
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e dovrebbe esserci una pausa per permetterti
di espirare
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e dopo, inspirando, espirando
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fiorisco come un fiore
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Dovunque andiamo, portiamo con noi
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il nostro cellulare o il nostro computer etc.,
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perché queste cose ci aiutano a risolvere
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i problemi.
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Ma il tuo computer potrebbe essere rubato,
il tuo portatile perso.
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Ma la pratica che porti con te
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nessuno può rubarla.
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Dovunque vai puoi portare la tua pratica
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perché sei un praticante.
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Se vai in aeroporto o in stazione
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o se prendi la macchina.
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O se vai al mercato o alle poste,
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porta con te la tua pratica.
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Se non hai nessun problema
la pratica ti aiuterà a vivere
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profondamente ogni singolo momento
della tua giornata
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e praticando coltivi
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la solidità, la libertà, la compassione e l'intuito.
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E sei hai un problema?
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Va bene,
la pratica ti aiuterà a risolverlo.
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Quando hai confusione, paura, rabbia,
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è quel tipo di pratica
che ti aiuterà a venirne fuori