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Siete mai stati appassionati di una causa, ma insicuri su come dare voce ai vostri ideali?
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volete passare all'azione, ma non sapete come? Bene, condividerò con voi come
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Ho gestito quelle stesse difficoltà nel mio percorso
per diventare un'attivista digitale.
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Ciao, sono Emily di Bite Size Vegan e benvenuti in un altro vegan nugget. Se avete familiarità
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col mio canale, saprete che la maggior parte dei miei video tende ad essere in un formato di circa 5 minuti.
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Questo video è un'eccezione, che faccio solo in casi speciali, come quando ho postato
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il discorso illuminante di Gary Yourofksy e la sessione di "Domande&Risposte" sul mio canale. Il seguente filmato
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è tratto dal mio discorso al VegFest di Orlando. Un paio di note tecniche: durante il discorso mostro
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alcuni dei video di Bite Size Vegan e li ho inclusi all'interno del video per
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darvi la piena esperienza della presentazione. Comunque se volete saltare quei video,
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potete farlo cliccando sui segnalibri che sono indicati nella descrizione del video qui sotto...
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Questa presentazione, e la sua registrazione, è tutt'altro che perfetta.
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Ma lo condividerò con voi con tutte le sue imperfezioni e digressioni e la mia estremamente evidente, ma
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spero accattivante, goffaggine. Perchè, come dico nel discorso, il messaggio non
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deve essere perfetto, deve solo essere detto. Così siate pazienti coi singhiozzi e
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spero che vi godiate questa insolitamente grande porzione di vegan nugget, e forse che prendiate da essa
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del coraggio e della motivazione per cominciare il vostro viaggio attraverso l'attivismo.
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Quindi sono già stata presentata, ma il mio nome è Emily Moran Barwick e sono
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la creatrice di Bite Size Vegan, che è una serie di video educativi vegan.
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Mi sentite? Così va meglio? Quindi, il mio canale è una risorsa di informazioni vegan di ogni tipo,
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e oggi condividerò con voi qualcosina sullo sviluppo di Bite Size
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Vegan e il mio percorso per diventare un'attivista digitale e per parlare dell'efficacia
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del video come mezzo per far passare un messaggio. Parte del quale è già stato detto nella mia presentazione,
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così adesso la sentirete di nuovo, ed è che in quest'epoca la gente è connessa principalmente attraverso
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mezzi digitali e social media. Siamo una cultura visiva con una capacità di attenzione in calo. La mia speranza
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è che condividendo la mia esperienza, forse qualcuno di voi là fuori troverà la propria voce
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e passerà all'azione. Anche se parlerò nello specifico di attivismo vegan,
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credo che la mia storia possa parlare a chiunque sia cercando di trovare la propria voce e parlare per una
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causa a cui si sono appassionati. Credetemi: se posso farlo io, chiunque può farlo. Sono una persona
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abbastanza inadatta a parlare di attivismo, lasciando stare il mezzo digitale, di cui, se non ve ne foste
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già accorti dal miei passi falsi tecnologici, parlerò meglio più tardi.
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E non preoccupatevi, non sarà solo un'ora di me che sto qui a parlarvi
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con i miei abbaglianti PowerPoint: vi mostrerò anche alcuni
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video di Bite Size Vegan, in cui parlo usando dei PowerPoint. Dovete
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perdonarmi se sono un po'a disagio qui su...quando parlo a migliaia
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di persone 2-3 volte a settimana sul mio canale YouTube è attraverso la lente di una videocamera e nel
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mio studio....che in realtà è il mio ripostiglio.
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Prima di cominciare la mia storia, inzierò col cosìddetto trailer
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del mio canale. Questo non è stato il primo video che abbia mai creato, ma vi darà un assaggio
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di ciò di cui parla il canale... e notate che era all'inizio della mia esperienza con
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la tecnologia, e la qualità del video lo dimostra.
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Ciao, e benvenuti a Bite Size Vegan dove potete trovare divertimento, informazioni amichevoli sul veganismo
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in meno di 5 minuti alla volta. Volete sapere di più sullo stile di vita vegan, ma
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avete le capacità attentive di un bambino? Avete domande sul veganismo, ma siete sopraffatti
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dai risultati della vostra ricerca di Google? Siete curiosi sulla dieta vegan ma completamente
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traumatizzati dal Tofurky? (è successo a tutti). Avete mai voluto fare una domanda ad un vegano
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ma avete paura di ricevere un pugno in faccia perchè non siete vegan?
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Pensate che per essere vegan, si debba pensare in un certo modo, votare in un certo modo,
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cambiare praticamente tutto di se stessi e sviluppare una relazione intima con gli alberi?
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Lo...lo penso solo io? Ok. La vostra unica interazione con i vegani vi ha lasciati con
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l'impressione di un esclusivo, elitista club di coglioni? Se avete risposto sì a qualcuna di queste
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domande, o semplicemente avete completamente smesso di ascoltarmi, avete trovato
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il canale giusto. Sono Emily, la vostra "resident vegan". E questo è Ubi. E insieme siamo
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qui per offrire video brevi, digeribili e accessibili su diversi aspetti del veganismo. Per
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persone di ogni background e di ogni convinzione alimentare. Ogni informazione è mantenuta
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breve di proposito per la vostra moderna capacità di attenzione. Da qui il nome Bite Size Vegan.
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si riferisce non solo alla breve durata dei video, ma è anche un riferimento colorito
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alla mia statura minuta è al mio stato vegan. Ho pensato fosse una cosa intelligente... Quindi sentitevi
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liberi di fare domande, lasciare commenti, e dare un'occhiata a BiteSizeVegan.com per ulteriori informazioni.
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Sto sempre lavorando sul prossimo video, così assicuratevi di iscrivervi al canale, in modo da
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non perdervi il prossimo. Così sia che siate già vegan, curiosi, o non abbiate
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alcun interesse verso il veganismo, ma vi piaccia l'adorabile bulldog e il contenuto del video
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condito da sarcasmo pungente, siete venuti nel posto giusto. Quindi sedetevi, rilassatevi, e
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godetevi dei video divertenti, veloci e pieni di informazioni e fatti che vi colpiranno dritti nelle "nuggets".
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Dunque questo era il mio video introduttivo. Sono molto più fluida nei video perchè posso editare le cose. Voi
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mi vedete quassù ad armeggiare. Perchè sì, dietro le quinte, devo fare
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un sacco di modifiche ai miei video. Comunque, questo è l'obiettivo di Bite Size Vegan
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di offrire educazione vegan che sia accessibile e divertente, mescolando fatti pesanti con
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sarcasmo ed umorismo e condensando argomenti molto complessi in video di circa 5 minuti di lunghezza.
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Nonostante l'editing di quel video, questo non era un concetto che ho semplicemente messo assieme. Mi ci sono voluti
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anni per trovare la mia voce ed è qualcosa che sto ancora sviluppando.
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Vi dirò del mio percorso personale e potrebbe sembrare che io stia divagando
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un po'ma metterò tutto insieme alla fine. Fin dalla più tenera età sono stata un po' un'attivista.
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Non sono stata cresciuta come vegan, ma mia madre dice che ho iniziato a rifiutare la carne dall'età
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di 4 anni. Diceva che se capivo che era stata viva, non l'avrei mangiata, una politica che seguo ancora.
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Andavo ogni estate ad un campo sulla natura e tornavo a casa e tappezzavo i muri della mia
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stanza con foto di specie in via d'estinzione. Ero membro della Diane Fossey Foundation
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all'età di sette anni e andavo porta a porta a raccontare ai miei perplessi vicini della tragica situazione
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dei gorilla di montagna. Ero molto appassionata, molto seria, e molto dura. Non riuscivo
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a capire come l'umanità potesse essere così crudele e indifferente. E onestamente, non ero troppo
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affezionata alla mia specie. Non c'è bisogno di dire che ero una bambina piuttosto intensa.
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Davvero la mia frustrazione e la rabbia provenivano da
il fatto che volevo fare la differenza
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ma mi sentivo così sopraffatta da tutte le sofferenze
nel mondo . Mi sentivo piccola e impotente nell'
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aiutare gli animali. Avevo il cuore spezzato per loro. Nei miei anni di formazione ho continuato
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a lottare per trovare la mia voce. Parte del problema era il mio perfezionismo e la mia paura
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non volevo iniziare una discussione sui diritti animali o sul veganismo e non sapere
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come rispondere alle affermazioni di qualcuno. Le mie emozioni avrebbero preso il sopravvento e sarei impietrita o avrei
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urlato o mi sarei tirata indietro, sentendo sempre di aver tradito gli animali.
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Così sono diventata più grande, ma non più alta, e sono stata consumata dalla scuola, dal lavoro e dai problemi di famiglia,
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praticamente le distrazioni della vita. Ma ho sempre sentito questo fastidioso dubbio su come
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parlare efficacemente dei miei ideali.
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Un giorno ho visto un video di un attivista vegan chiamato Gary Yourofsky e il modo in cui parlava
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mi ha atterrata. Era calmo, razionale e centrato. Parlava di fatti e non diventava emotivamente
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sopraffatto rimanendo emotivamente coinvolto...Era efficace e potente e mi cambiò
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la mente. A questo punto ero all'ultimo anno della scuola d'arte e stavo
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scrivendo la mia e installando il mio spettacolo alla galleria.
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Ma la scintilla di attivismo dentro di me era stata riaccesa. Un paio di mesi prima del diploma,
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mi imbattei in un video di tre attivisti vegan in Israele che venivano marchiati con un ferro da bestiame
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in una pubblica piazza di Tel Aviv. Era l'inizio del movimento 269. Questi ativisti
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avevano incontrato un vitello in una fattoria con assegnato il numero 269 e stavano mettendo in scena
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questo evento per dare un volto ai miliari di vittime senza volto dell'industria dei prodotti animali.
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Fui commossa da questo spettacolo e decisi di farne parte. Lo vedevo come la naturale
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unione della mia arte e del mio desiderio di attivismo. Spesi i successivi 4 mesi pianificando l'evento,
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facendo sopralluoghi, leggendo della marchiatura su pelle umana, trovando persone per filmare e partecipare.
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trovai molti ostacoli, inclusa la stampa che seppe dell'evento e la
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protesta pubblica risultante per farmi buttare fuori dalla proprietà dove volevo mettere in scena lo spettacolo
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nonostante l'approvazione precedente. Poi il giorno arrivò e c'era una pioggia gelida. Era in Iowa,
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per la cronaca. La pioggia gelata è qualcosa che capita lì. Nonostante tutti i singhiozzi
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e le crisi, finalmente lo misi insieme. Questa fu la mia prima incursione nel videoattivismo.
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Questa è stata anche la mia prima incursione nel trovare reazioni piuttosto negative al mio attivismo.
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La cosa che ho sentito più e più volte è stato quanto estremo sia stato l'evento. E a me, non è
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sembrato affatto estremo. Prima che accadesse, ho risposto a questa critica in un editoriale
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per il giornale locale e ho detto (sì, sto per citare me stessa qui): "trovo le realtà
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che sto portando alla luce scioccanti ed estreme; comunque le mie azioni sono piuttosto banali
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in confronto. Guardiamo la performance di domenica, ad esempio.
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Sarò marchiata con un ferro per bestiame, volontariamente, consapevolmente, e con il mio pieno consenso.
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Eseguirò un'azione attentamente pianificata, frutto di ricerche durante la quale sperimenterò
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dolore, quasi sicuramente estremo. Riceverò cure mediche per la mia ustione.
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Ritornerò a casa in sicurezza. Questa azione volontaria potrebbe sembrare scioccante
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ed estrema ad alcuni; tuttavia, la realtà sulla quale spero di portare luce ha certamente
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entrambe le caratteristiche. Se siamo così oltraggiati, così sconvolti dalla mia scelta volontaria di farmi marchiare,
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perchè siamo d'accordo con la schiavitù non consenziente, la tortura e l'assassinio di altri animali? In che modo
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il mio atto di momentaneo disagio è più offensivo del quotidiano assassinio di milioni?"
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Allora questo mi sembrava perfettamente razionale a ancora seguo questo ragionamento. Ma
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non ero del tutto sicura che la marchiatura avrebbe raggiunto molti non-vegani perchè,
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nonostante il mio eloquente articolo, fu facilmente bollato come estremo e messo da parte.
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Ciò nonostante, aveva messo in luce il problema. E' stato attraverso questa performance di marchiatura e
-
il discorso di Gary Yourofsky che ho iniziato a vedere i risultati dell'attivismo online,
-
in particolar modo con l'utilizzo di video. Avevo solo bisogno
di affinare il mio approccio
-
E qualcosa che Gary aveva detto mentre era con me - vegani che parlano ai vegani del perchè
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si dovrebbe essere vegan non stava creando nessun cambiamento. E volevo un cambiamento. Provai a pensare a tutte
-
le cose che bloccano qualcuno dall'imparare qualcosa sul veganismo. Una cosa che personalmente ho trovato
-
difficile quando provavo ad informarmi su nuovi argomenti era la quantità di informazioni là fuori
-
confrontate con il tempo che avevo nella mia giornata. La maggior parte di noi ha a malapena un momento da perdere di questi
-
tempi, per non parlare di pagine e pagine di ricerche e ricerche su Google senza fine. Volevo
-
prendere i tempi complessi attorno al veganismo e in qualche modo offrirli in un format condensato
-
e coinvolgente. Ed è nata l'idea del Bite Size Vegan nugget.
-
Un altro problema che potenzialmente poteva allontanare i non-vegan dall'imparare di più sul veganismo
-
era...i vegani. Mi dispiace, ma alcuni di noi possono essere un po'scoraggianti, a volte. Lo so
-
perchè nella mia intera infanzia, adolescenza, e una buona parte dell'età adulta, sono stata (e
-
a volte sono ancora) quella persona. Sapere la verità su ciò a cui vanno incontro gli animali può essere
-
così esasperante e straziante da perdere la pazienza quando ti confronti con qualcuno
-
che non vede tutto ciò. Ma ho capito che l'aggressione, esclusione, ed elitismo non erano efficaci
-
strumenti di insegnamento. Ero determinata a rendere Bite Size Vegan riconoscibile e accessibile e
-
anche a prendere in giro gli stereotipi vegan.
-
Questo porta alla luce un altro punto. C'è quest'idea che per essere vegan devi
-
essere liberale, o della classe alta, o un hippy, o uno della miriade di stereotipi che ci sono.
-
Così un altro obiettivo è diventato mostrare che il veganismo non è uno stile di vista esclusivo ed è raggiungibile
-
a tutti. Non c'è un rituale di iniziazione ufficiale per farne parte. Un altro dei miei primi video
-
era indirizzato a questo problema. E ancora una volta, preparatevi per un video di altissimo livello. Questo
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video farà riferimento anche ad alcuni dei video precedenti sulle ragioni del veganismo ma
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potrete comunque capirci qualcosa senza averli visti. Inoltre, quand'ero all'inizio,
-
mi sedevo troppo vicino alla videocamera, me ne scuso. I miei primi video sono una testa gigante.
-
Alcune persone sembrano pensare che quando diventi vegan devi cambiare tutto di
-
te stesso, come se fossimo una setta alla quale devi essere iniziato con una specie di sacrificio di lattuga...tofu....melone
-
Sono qui per dirvi, che non è così. Intendo...andiamo...non è che
-
vi deruberemo della vostra identità rasandovi la testa e marchiandovi come uno
-
di noi. Ok, era un brutto esempio ma in tutta onestà non dovete cambiare...
-
la vostra religione, film preferiti, la musica che vi piace, i libri che vi piace leggere,
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le vostre attività preferite, schieramento politico, cosa fate nel tempo libero, il vostro senso
-
dell'umorismo, il vostro lavoro, la parte di strada su cui guidate - francamente, non suggerirei
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di cambiarlo, comunque. Prendiamo le ragioni per diventare vegan di cui abbiamo parlato
-
fin'ora: per primo l'ambiente. Magari non vi interessa dell'ambiente. Indovinate?
-
Potete essere vegan e guidare comunque il vostro SUV e farvi lunghe docce. Diventare
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vegan non significa che dovrete istantaneamente girare con del compost in tasca e usare un cellulare
-
ad energia solare. Adesso la seconda ragione, la salute. Forse non siete dei salutisti. Preparatevi
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ad abbracciare il vero significato di "couch potato". C'è un vasto assortimento di cibo spazzatura vegano
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là fuori così potete diventare vegan, avere una dieta cruelty free e comunque mandare a quel paese la salute.
-
Questo ci porta alla terza ragione, la morale. Magari non vi interessa della sofferenza
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degli animali. Anzi, magari gli animali non vi piacciono proprio. Il veganismo è il miglior modo per
-
non avere assolutamente niente a che fare con gli animali - non dovete mangiarli,
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non dovete usarli, non dovete affatto interagire con loro! Così, se
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odiate gli animali...dovete diventare vegan. Per quanto riguarda la fame nel mondo, il debito
-
pubblico e il vostro colon - se non volete fermare il dissanguamento delle
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finanze nazionali o aiutare i bambini affamati nel mondo -- VOI -- potreste essere
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degli stronzi...il che significa che la salute del colon potrebbe essere la ragione più importante per voi
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per diventare vegan. Anche quelli di noi che sono dei grandissimi stronzi, hanno bisogno di prendersi cura di quei buchi
-
nel migliore dei modi e niente lo fa meglio di una salutare dieta vegan. Infine, alcune persone
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pensano che il veganismo non vada a braccetto con alcune cose come - "non posso essere vegan perchè
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sono un atleta, intendo...ho bisogno di energia e resistenza e tutti sanno che i vegani sono
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deboli, non puoi essere forte senza carne...voglio avere i muscoli - intendo, veri muscoli
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voglio sembrare una bestia assoluta e so che devo mangiare carne per
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farlo...l'unico modo per diventare grossi è fare il pieno di proteine animali e i vegani di sicuro
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non sanno saltare. Non posso diventare vegan, sono un tipo simpatico...I vengani si prendono sempre
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troppo sul serio e non hanno assolutamente senso dell'umorismo, non sono divertenti
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per nulla. Non posso essere vegan perchè suono in una band, sono un cantante, un chitarrista, un bassista, un
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musicista...tutti sanno che un musicista figo non può essere vegan ed è stato scientificamente
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provato che il talento musicale è direttamente collegato al consumo di carne, latticini e uova.
-
Voglio fare l'attore e, a parte recitare la parte di un vegan, non credo che sia qualcosa
-
che posso fare. Beh sono uno scienziato, un chimico, un imprenditore, uno scrittore, un fisico, un
-
ballerino, un leader per i diritti civili...ma amo Gesù...non posso essere vegan sono pigro voglio
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che la parte più difficile della mia giornata sia decidere quando sdraiarmi". Quindi, come potete vedere, non
-
c'è un vegano tipico. Tenetevi tutte le vostre opinioni, la vostra personalità, semplicemente smettete
-
di fare gli stronzi con gli animali - non dovete diventare uno di noi. Venite con me la prossima volta
-
quando parlerò della stretta di mano segreta dei vegani, della password di questo mese e della nuova sede
-
del nostro quartier generale.
-
Ora, prima di mostrare questo video ho fatto un altro
commento sprezzante sulla qualità del video.
-
E questa in verità è una grande parte della mia storia - non sono una persona tecnologica. Anzi sono
-
tecnofobica. Praticamente ho tormentato il povero gentiluomo che si è occupato degli aspetti tecnologici
-
del discorso, chiamandolo diverse volte per assicurarmi che le cose avrebbero funzionato
-
e il mio computer avrebbe riprodotto i video. La tecnologia mi spaventa e vince sempre. Alla fine mi sono presa
-
recentemente un smartphone e ho aperto di malavoglia un account di twitter e instagram per Bite Size
-
Vegan, ero spaventata tutto il tempo. Ma questo è il punto chiave. Per essere efficaci nell'attivismo,
-
sapevo di dover usare qualsiasi piattaforma che potesse raggiungere la maggior parte delle persone. E internet
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era questa piattaforma. Così nonostante la mia paura e il mio perfezionismo paralizzante, che mi fa ancora
-
fare cose tipo introdurre i miei video con un avviso sulla loro cattiva qualità, mi ci sono tuffata
-
completamente. Ho iniziato a fare video prima di sapere cosa stessi facendo. La parte
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importante era che stavo agendo. E non lo dico per mostrare quanto fossi fantastica
-
perchè onestamente, ho fatto molta fatica e continuo a farne ancora. Dico questo per enfatizzare
-
che non dovete aspettare di essere perfetti e lucidati per agire.
-
Anche con il mio inizio difficile e la totale mancanza di
competenze tecniche, ho iniziato a ricevere delle risposte,
-
che mi ha fatto andare avanti e cercare di migliorare.
Nei primi giorni facevo un video al mese
-
perchè mi ci voleva così tanto tempo a produrre un video di 2-5 minuti. Il mio impatto era molto piccolo,
-
ma ero agganciata. Stavo sempre lavorando sul mio prossimo video e ne pensavo costantemente il
-
contenuto nella mia testa.
-
Ho iniziato ad occuparmi di tematiche più difficili come il significato reale delle etichette umano,
-
a terra e senza gabbia, il vero costo ambientale dei prodotti animali e il loro effetto sulla
-
fame nel mondo, e i fondamenti morali e filosofici dietro il veganismo. Onestamente, ero
-
abbastanza spaventata dall'affrontare questi argomenti e potevo già immaginare gli argomenti
-
di confutazione. Ero ossessionata da come colpire ogni possibile critica che qualcuno potesse
-
muovere.
-
Oggi so che ci sarà sempre qualcosa che qualcuno da qualche parte potrebbe trovare sbagliata
-
o mancante nei miei video. Ma in realtà è una cosa buona perchè mi aiuta a crescere e
-
cambiare il mio modo di proporre le cose e di presentare le informazioni. Tornando ai vegani che parlano
-
coi vegani dell'essere vegan - se avessi parlato soltanto a persone che sorridevano e annuivano
-
tutto il tempo, cosa sarebbe cambiato? Così accolgo le critiche e i feedback perchè iniziare
-
un dialogo è la cosa importante.
-
Un feedback che ho ricevuto riguardava il mio uso di filmati espliciti realizzati sotto copertura nei
-
video. E questo era qualcosa su cui io stessa avevo avuto dei dubbi. Mentre mi preoccupavo che
-
la gente si sarebbe semplicemente rifiutata di guardare il resto del video una volta visto il filmato, sentivo
-
anche che gli animali si meritassero che la loro storia venisse raccontata. Le atrocità che succedono
-
agli animali nella nostra industria del cibo, della moda e medica, accadono sempre a porte chiuse.
-
Non vogliamo vedere da dove vengono il nostro cibo o altri prodotti. Il che allontana la realtà.
-
I filmati sotto copertura sono un'opportunità per quelli che hanno sofferto e sono morti in silenzio per
-
far sentire la propria voce. E per quella ragione uso materiale esplicito. Comunque ne ho adattato
-
l'uso nel corso del tempo. Questo è il video in cui rispondo alla domanda se la lana sia vegan.
-
Contiene un filmato disturbante, ma c'è un ampio avviso per chi vuole
-
evitare di guardare. Niente vi prenderà di sorpresa, ve lo prometto.
-
La lana è vegan? E che problema c'è, in ogni caso? Non è semplicemente come radersi
-
le gambe o sistemarsi la barba? Beh, preparatevi a farvi togliere la lana da davanti gli
-
occhi! (vedete cos'ho fatto...sono orgogliosa di questa battuta)
-
Ciao, sono Emily di Bite Size Vegan e benvenuti in un altro vegan nugget. Oggi
-
parleremo della lana. Questa è una domanda comune sul veganismo e penso
-
che sia un argomento importante da affrontare. Recentemente mi è stato chiesto da Vegan Jen "perchè alcuni
-
vegani non usano la lana? I miei genitori avevano delle pecore, e mia madre filava la lana, e
-
le pecore sembravano davvero godersi il taglio di capelli. Me lo sono sempre chiesta ma non
-
conosco personalmente nessun vegano a cui chiederlo."
-
Quindi la ragione principale per cui la gente si chiede se la lana sia vegan è che la pecora non muore quando viene
-
tosata. Vorrei innanzitutto indirizzarmi verso questa preoccupazione. Il veganismo, in generale,
-
si oppone all'uso degli animali per il nostro guadagno personale, in ogni forma. Così anche assumendo che
-
niente di male accada alle pecore quando vengono usate per la lana, le stiamo comunque usando per
-
i nostri propositi. E questo a prescindere da quanto bene le pecore siano trattate.
-
Ora, a parte i rari individui che tosano le proprie pecore, esiste l'industria
-
della lana, che è tutto tranne che idilliaca e umana. Come le industrie del latte e delle uova implicitamente
-
supportano l'industria della carne rifornendola di vitelli, bovini da latte
-
"consumati" e galline ovaiole per la carne, e attraverso la pratica di tritare vivi i pulcini maschi, così
-
accade con l'industria della lana. Quando le pecore invecchiano, smettono di produrre molta lana e
-
vengono mandate al macello perchè non sono più viste come fonte di guadagno.
-
Comunque, anche la vita prima del macello è inumana per le pecore nell'industria della lana. La tosatura
-
regolare causa tagli e abrasioni, e per evitare che le mosche ne siano eccessivamente attratte
-
infestandoli di larve, l'industria della lana pratica il "mulesing".
-
E' una procedura crudele in cui parte della carne della pecora viene tagliata dalle sue zampe posteriori
-
senza anestesia. La più folle parte di questa pratica è che è usata per prevenire
-
l'infestazione di larve, ma la ferita causata adlla procedura può essa stessa
-
attrarre larve e mosche e causare infezioni mortali.
-
La ragione per cui le infestazioni di larve sono un problema nell'industria della lana è dovuta alle pratiche
-
dell'industria stessa. Le pecore sono selezionate per avere una pelle rugosa in modo da avere
-
più pelle e quindi produrre più lana. Questo è più redditizio per l'industria, ma deleterio
-
per le pecore. Questo è il marchio di fabbrica dello sfruttamento - manipolare un altro essere
-
per soddisfare i propri bisogni, specialmente quando fare questo porta alla sofferenza e morte
-
di quell'essere. Succede così con ogni industria di prodotti animali: manipoliamo
-
le vite, le condizioni di vita, e anche i geni di questi animali perchè si adattino meglio ai nostri bisogni.
-
E ciò avviene sempre al prezzo della loro qualità di vita e, infine, della loro vita stessa.
-
Soltanto una nota veloce, alcuni dei filmati che mostrerò potrebbero essere disturbanti. Vi suggerisco
-
di non voltare lo sguardo in modo che questi animali possano essere ascoltati e la loro storia
-
possa essere raccontata. Ma, se così avete deciso, potete ascoltare l'audio. Riprodurrò questo
-
suono [suono] quando il filmato starà per iniziare e questo suono [suono più alto] quando il
-
filmato è finito così saprete quando potrete guardare di nuovo. Ma di nuovo, specialmente se avete scelto
-
di indossare lana, vorrei che guardaste. Il processo di tosatura di per sè
-
è terrificante per le pecore. Durante la tosatura, le pecore sono immobilizzate a terra e, quando resistono
-
o lottano, i tosatori le colpiscono e calpestano e salgono sulla loro testa per tenerle
-
ferme. La maggior parte dei lavoratori che tosano le pecore sono pagati a capo e non a ora. Hanno fretta
-
durante il lavoro, spesso feriscono o recidono completamente orecchie, code e pezzi di pelle
-
durante il processo. Queste ferite aperte sono poi
ricucite senza l'uso di anestetici.
-
Quindi ditemi, ne vale davvero la pena per un maglione?
-
Quindi, quando guardiamo davvero all'industria della lana, è facile vedere perchè la lana non sia considerata
-
vegan. Non c'è modo di usare altri esseri a nostro beneficio senze mettere i nostri bisogni
-
al di sopra dei loro, e così compromettere le loro vite. E questo è sfruttamento, puro e
-
semplice.
-
Fortunatamente viviamo in un'epoca in cui ci sono tantissimi tessuti alternativi alla
-
lana, inclusi alcuni che sono uguali alla vista e al tatto. Oggi abbiamo alternative ecologiche
-
come fibra di bamboo, di banano, canapa, lino, cotone biologico, tencel, e plastica
-
riciclata.
-
Il vostro stile e la vostra comodità non devono costare la vita ad altri. Quindi spero
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che questo abbia aiutato a chiarire la questione della lana. Per favore condividete il video insieme agli altri bites
-
size vegan nuggets in modo da diffondere il messaggio vegan. E mi piacerebbe che vi iscriveste
-
al canale. Ora diventare vegan e ci vediamo presto!
-
Questo video porta alla luce il secondo aspetto del mio attivismo. Mentre Bite Size Vegan cresceva mi accorgevo
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che molti dei miei spettatori erano, in realtà, vegani. E sorprendentemente, mi dicevano che stavano imparando
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dai miei video. Questo video sul fatto che la lana non sia vegan e specialmente il mio video sul fatto
-
che il miele non sia vegan (non è uno spoiler) sono sfociati in messaggi su messaggi di persone vegane
-
che dicevano di non avere idea delle realtà dell'industria della lana e del miele. Quindi anche se i vegani
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che parlano ai vegani dell'essere vegan potrebbe non portare da nessuna parte, i vegani che parlano ai vegani dei
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più profondi aspetti del veganismo invece potrebbe. Inoltre, persone vegan mi hanno fatto sapere che i miei
-
video le hanno incoraggiare a parlare dei propri ideali. Questi messaggi in particolare
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sono stati molto toccanti per me perchè improvvisamente stavo ricevendo il finale della mia stessa storia -
-
sentire di vegani con ideali appassionati ma nessuna idea di come dar loro voce. Quindi, mentre i vegani
-
che parlano ai vegani dell'essere vegan non porta molto lontano, i vegani che parlano ai vegani
-
di come parlare meglio del veganismo a chi non è vegan può funzionare egregiamente. Questa è
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l'ultima volta che lo faccio, promesso. Quindi Bite Size Vegan ha un duplice obiettivo.
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Veganizzare i non vegan e armare i vegani con gli strumenti di cui hanno bisogno per veganizzare
-
ulteriormente se stessi e gli altri.
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Una grande parte del mio percorso è stata trovare un equilibrio. Equilibrio tra parlare ai vegani e
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ai non vegani. Equilibrio nell'usare filmati espliciti. E, più interessante di tutti, equlibrio
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tra umorismo e verità scioccanti. Mentre di solito cerco di mettere un po'di entrambi in ogni
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video, a volte mi sposto più su uno dei due, come in questo video. (Solo un avvertimento
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c'è una parolaccia nel titolo, anche se non è pronunciata e ci sono allusioni
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a materiale per adulti).
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Non potrei mai essere vegan. Vedi, sono preoccupato della mancanza di proteine e dei problemi nutrizionali.
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Solo...non....mi sembra....salutare. [grosso rutto]
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Lo porto sempre con me ovunque e lo amo così tanto! Mammina ti vuole tanto bene!
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Oddio, l'altro giorno, è arrivato un uomo e gli ha urlato e ha spaventato Mr.Willikers
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e non ci potevo credere! Penso di essere un'amante degli animali molto sensibile. Sì,
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vorrei l'agnello, per favore. Grazie!
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E le piante, allora? Le piante hanno sentimenti e tu le mangi.
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L'allattamento al seno è vegan? Lo sperma è vegan? Se sei lesbica e vegan, puoi leccare la f----?
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Ora dimmi, cosa c'è davvero in quelle carni e formaggi finti? Mi preoccupano quegli ingredienti
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innaturali.
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E questa sono io con un leone che ho ucciso. E un rinoceronte che ho ucciso. E un leopardo che ho ucciso, e
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un bufalo che ho ucciso e un ippopotamo che ho ucciso, e un elefante che ho ucciso, e una zebra, e uno gnu,
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e un puma. Oh, e questo e solo sedato. Stavo aiutando un veterinario della fauna
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selvatica mentre curava il rinoceronte. Vedi, sono davvero una conservazionista.
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Oh, una conservazionista? Lascia che te lo dica chiaramente. Posso uscire domani e uccidere 40 bambini
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ma dare al 41esimo un leccalecca e invece di essere un serial killer, sarei
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un difensore dei bambini, supporterei i bambini! E' questo che stai dicendo?
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Che mi dici dei leoni? Mangiano carne, perchè io non posso? Vuoi venirmi a dire che vuoi far mangiare il tofu ai leoni?
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I leoni cagano anche a terra in pieno giorno e uccidono i figli dei loro rivali.
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Vai a fare una cagata nel cortile dei vicini, uccidi il loro figlio e poi potrai mangiare un po'di carne.
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Sono stata vegan per un giorno ed è stata così dura.
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Non hai sempre fame?
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E se l'unico modo per salvare la vita di una persona fosse mangiare un pezzo di carne. Lo
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faresti?
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E se mordessi un pezzo di un veggie burger e ti accorgessi che è un vero hamburger?
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E se fossi bloccato su un'isola deserta? E il miele? E la pelle? E
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la lanna? E la seta? E i cuscini? E se sei cattolico e vegan
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e pensi davvero che l'eucarestia sia la carne e il sangue di Gesù Cristo...la puoi
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mangiare?
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A volte usare l'umorismo per argomenti così seri come i diritti degli animali può sembrare controintuitivo,
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ma trovo l'umorismo uno strumento educativo molto efficace. L'umorismo è coinvolgente e
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disarmante e dà a tutti un po'di spazio per respirare mentre si confronta con contenuti intensi.
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Così anche nei miei video seri, quasi sempre includo un po'di umorismo. Ma mai a spese
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del messaggio stesso. Non nascondo la verità perchè so di non aver mai imparato nulla
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dalle mezze verità.
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Questa politica mi ha portato ad alcune controversie. Uno dei primi video a portare al più
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accesso dibattito e stato quando ho esaminato il concetto di mangiare animali come scelta personale. Questo
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video contiene anche dei filmati disturbanti ma c'è un avviso.
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Potete pestare i piedi a qualcuno, spingerli in coda, diamine potete anche lanciare loro
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le vostre feci e comunque non li farete mai innervosite e stare sulla difensiva come
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succede quando dite loro cosa mangiare.
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Ciao, sono Emily di Bite Size Vegan e benvenuti in un altro vegan nugget. Oggi voglio parlare
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di scelte alimentari. Molte conversazioni sul veganismo arrivano al punto in cui qualcuno
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dice "Beh, non puoi dire a qualcuno cosa mangiare - è una loro scelta personale." Questo
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viene detto spesso insieme alla frase: "Io rispetto il tuo diritto ad essere vegan, tu dovresti rispettare il mio diritto
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a non esserlo."
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Adesso non sono qui per calpestare i diritti personali - al contrario. Voglio chiedervi
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quando il nostro diritto di fare delle scelte alimentari inizia ad infrangersi contro i
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diritti degli altri, quali diritti hanno la precedenza? Vedete che ciò che scegliamo di mangiare ha un grosso impatto
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sul mondo in una varietà di modi, inclusi quelli ambientali, sociali e morali.
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L'industria dei prodotti animali è la forza più distruttiva per il pianeta che esista. E la nostra scelta
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di mangiare carne, latticini e uova non coinvolge solo il nostro stomaco. Abbatte foreste,
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usa incredibili quantità di acqua, crea enorme inquinamento, e riserva più dell' 80% dell'agricoltura
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del mondo al bestiame, raccolti che potrebbero altrimenti facilmente sfamare la fame nel mondo. Quindi mentre
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rispettare la vostra scelta di mangiare prodotti animali può sembrare importante per la libertà personale,
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cosa ne dite di rispettare l'ambiente e le future generazioni che devono vivere
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sulla scia della nostra distruzione? Che ne dite di rispettare tutte le persone che non possono mettere
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del cibo in pancia perchè il vostro diritto a mangiare prodotti animali ha la precedenza?
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Può sembrare un'effetto piuttosto indiretto della scelta alimentare, ma i collegamenti sono chiari
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quando li si cerca. Il modo in cui oggi viviamo ci allontana così tanto dall'origine del
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nostro cibo e dall'impatto che esso ha. Andiamo in un negozio e agguantiamo qualcosa o
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andiamo al drive senza pensare un secondo da dove viene il cibo, da chi
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viene, e a quale costo.
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Parliamo di scelte personali e rispetto mentre gli animali vengono uccisi per mano
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del nostro appetito. Quindi dirò questo: se decidete di mangiare prodotti animali, allora dovreste
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essere a conoscenza di ciò che queste scelte implicano. Vi esorto a non voltare lo sguardo di fronte al filmato
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che segue. Se pensate di non poterlo guardare, allora vi faccio una domanda: "Se non è
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abbastanza buono per i vostri occhi, perchè è abbastanza buono per il vostro stomaco?" Questa è la scelta
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che chiedete agli altri di rispettare.
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Quindi quali diritti sono più validi: il nostro diritto a mangiare latticini o il diritto di una mucca
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a non veder portare via il suo piccolo dal suo fianco, per essere mandato al macello? Quando scegliete di mangiare latticini,
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supportate l'industria dei vitelli, condannate le mucche ad una vita di gravidanze forzate,
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mungiture ed infezioni infinite, culminanti con il loro corpo che cede 20 anni prima della
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loro naturale durata di vita e l'invio al macello per farne carne a buon mercato.
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Quando scegliete di mangiare uova, il vostro diritto alla colazione ha il prezzo di innumerevoli
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vite. I pulcini maschi vengono sepolti vivi perchè non sono utili all'industria delle uova.
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Le galline ovaiole sono tenute in capannoni angusti, una sopra l'altra anche nei cosiddetti stabilimenti
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a terra o free range. I loro becchi sensibili sono tagliati senza anestesia.
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Quando scegliete di mangiare carne, state letteralmente mettendo il vostro diritto di scelta al di sopra della vita
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di qualcun altro. Potreste dire "ma questi sono solo animali". Vi chiedo di guardare nei loro
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occhi e dirmi. Non è paura? Non soffrono? Sanno cosa sta per succedere quando
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camminano lungo la passerella diretta al macello. Sentono i rumori. L'odore del sangue. Quindi
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per favore, ditemi di nuovo cosa dovrei rispettare?
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E' importante che iniziamo a vivere come se fossimo interconnessi tra noi, con
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gli animali, col pianeta. Perchè lo siamo. Quello che scelgo di mettere nel mio corpo si ripercuote
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non solo su di me. Non sto dicendo che i diritti personali non siano importanti. Infatti sto dicendo
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proprio l'opposto. Ma i miei diritti finiscono dove iniziano quelli dell'altro. Così come i miei diritti
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non si estendono a permettermi di picchiare qualcuno, così il mio diritto di scegliere cosa
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mangiare non estende questo diritto a scelte che sono devastanti per l'ambiente, rubano il cibo agli affamati, e
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torturano e uccidono altre creature. Questo è l'opposto dei diritti personali della libertà.
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Questa è ingiustizia. E non è una cosa che rispetterò.
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Grazie per l'attenzione e per favore condividete questo video il più possibile per raggiungere il mondo.
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Se siete nuovi, mi piacerebbe avervi tra gli iscritti al canale. Ora
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vivete vegan e ci vediamo presto.
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Con tutta questa sofferenza nel mondo, è facile sentirsi sopraffatti e disperati.
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A volte mi sento come se fossi tornata a quando avevo 5 anni, e piangevo in camera mia perchè mi sentivo
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senza speranza. Ma so che attraverso questo percorso di attivismo, ho sono cambiata immensamente
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e ho visto anche gli altri cambiare. E devo tener duro e ricordare che
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anche il più piccolo cambiamento fà la differenza e anche una sola vita salvata è una vittoria.
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Voglio raccontarvi una storia. E' una storia che parla della lotta contro ogni disuguaglianza. Di sfuggire
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a morte certa. Questa è una storia di sopravvivenza.
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Ciao sono Emily di Bite Size Vegan e benvenuti ad un altro vegan nugget. Oggi voglio parlare
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un po' dell'importanza dei santuari per gli animali da fattoria e condividere le storie incredibili
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di alcuni abitanti dei santuari. Molti dei miei video si focalizzano sugli orrori dell'industria
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dei prodotti animali, e non dobbiamo mai perdere di vista tali atrocità. Macelliamo oltre
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150 miliardi di animali ogni anno; sono più di 5.000 uccisioni al secondo.
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Ma ci sono dei superstiti. Sono pochi e miracolosi. Sono rifugiati provenienti
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dalla più feroce, più lunga, più sanguinosa guerra che
il nostro pianeta abbia mai visto. Questi pochi che riescono
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a fuggire hanno bisogno di santuari - posti dove vivere la propria vita liberi dallo sfruttamento che
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hanno a stento evitato. Questo è il ruolo delle fattorie-santuario: sono case sicure per
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i rifugiati, forniscono riparo, cibo, acqua e, soprattutto, libertà.
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Io stessa ho visitato e fatto volontariato al SASHA Farm animal sanctuary a Manchester (MI) e
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vedere gli animali lì pianta il seme della speranza che, un giorno, ogni animale
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possa vivere libero. Vorrei presentarvi alcuni di questi sopravvissuti.
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Vi presento Jefferson. Jefferson è stato cresciuto in una fattori e destinato al macello. E' stato venduto a
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peso e caricato su un camion diretto ad un macello di Detroit. Ma Jefferson,
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come ogni essere vivente, non voleva morire. In qualche modo è fuggì e corse. Corse letteralmente
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per salvarsi la vita lungo Jafferson Avenue a Detroit, guadagnandosi l'attenzione dei media
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portando alla luce l'ovvio fatto che gli animali non vogliono diventare il nostro cibo. Jefferson
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è stato poi catturato e attraverso intensi negoziati e pubbliche proteste, il mattatoio infine
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ha acconsentito a lasciare libero Jefferson. E' arrivato alla fattoria SASHA e ora vive coi suoi fratelli bovini
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in pace.
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Uno dei compagni di Jefferson ha una storia di evasione simile. Circa dieci anni
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dopo la fuga di Jefferson, Fargo, di 3 anni,
veniva tenuto in un recinto in un impianto di lavorazione
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della carne nel North Dakota. Qualche minuto prima della macellazione, Fargo fuggì dalla recinzione e corse per
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la libertà. Un tempo destinato a morire a tre anni, ora potrà vivere 20 anni o più,
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questo la durata di vita naturale delle mucche, che difficilmente riescono a raggiungere.
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Lo scorso settembre, la fattoria SASHA ha recuperato 100 galline di batteria da un gruppo di 3000 che erano state salvate
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dalla camera a gas in una fattoria in California. Queste galline non avevano mai calpestato il suolo, mai
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visto il cielo, mai avuto la possibilità di sgranchirsi le ali. Avevano vissuto la loro intera
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vita strette in batterie di gabbie accatastate l'una all'altra.
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Queste sono solo due delle centinaia di storie di sopravvissuti. Ed è importante che siano
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raccontate. Con la loro stessa esistenza, questi rifugiati portano l'attenzione sulla guerra in corso.
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Per ciascuno che scappa, milioni non possono farlo. Questi pochi non sono più proprietà di nessuno,
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non più qualcosa da possedere, ma individui liberi di vivere.
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Se volete sapere quale sia una causa che vale la pena di supportare, è un santuario come la fattoria SASHA. Fanno affidamento
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completamente sulle donazioni, per continuare il loro lavoro. SASHA è stata fondata da Dorothy Davies e Monte
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Jackson, che lavorano ogni giorno per occuparsi degli abitanti. Dorothy, come riportato da VegNews,
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"C'è bisogno di molti più rifugi che possano occuparsi di animali di grandi dimensioni [dicendo
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questo] oltre a dare agli animali più grandi le cure di cui hanno bisogno, questi santuari offrongo
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grandi opportunità educative. Crede che il modo più veloce di creare un nuovo vegano sia
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di farlo entrare in contatto con un animale, e ce ne vuole uno solo per cambiare
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la tua vita. Ricordando Dr.Martin Luther King
Jr., dice che combattere contro una cultura
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carnista è una lotta che possiamo vincere - accettando però che potremmo non essere qui quando ciò avverrà."
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I santuari sono estremamente vitali per i movimenti sui diritti degli animali. Questi sopravvissuti meritano un
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posto dove vivere senza sfruttamento. Questo sta succedendo a livello internazionale, con gli attivisti del 269
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di Israele che recentemente hanno fondato il loro santuario. Hanno appena iniziato e
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già hanno una comunità crescente di animali che hanno finalmente trovato la libertà.
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Quindi raccontate queste storie e date un volto ai miliardi di animali uccisi ogni anno.
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Il numero è così insondabile e le vittime
così intangibili che è facile per la gente ignorare
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la macellazione. Ma quando guardate negli occhi di qualcuno che è sfuggito a questa guerra,
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vi raccontano che è una cosa reale. Come dice Dorothy, ce ne vuole davvero uno solo, per cambiarti
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la vita.
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Ho inscluso il link alla SASHA e alla fattoria 269 nella descrizione del video. Se mai
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c'è stata una causa meritevole di essere supportata, è quelle dei santuari. Per favore prendete in considerazione una donazione
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e condividete il video per dare una voce ai sopravvissuti e a quelli che non ce l'hanno fatta.
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Date un pollice in su al video se siete stati toccati da queste storie e se siete nuovi sarei
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felice se vi iscriveste. Adesso vivete vegan e ci vediamo presto.
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Quindi vi lascio così: potete fare la differenza. La lotta sarà lunga e
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dura ma il cambiamento è possibile. Fino a quando chi ha voce parlerà per quelli che
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non ce l'hanno. Non dobbiamo essere perfetti, tirati a lucido e sicuri. Dobbiamo solo aprire
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la bocca e dire la nostra verità. Grazie per avermi ascoltata.
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Spero che il discorso vi sia piaciuto e grazie per avermi sopportato nelle mie imperfezioni.
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Come ho detto, credo onestamente e sul serio che possiate fare la differenza. Più voci
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abbiamo che parlano per gli animali, più potente può essere il nostro impatto. Ognuno di noi
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può offrire qualcosa che nessun altro può - e più il nostro messaggio è vario, più aumenta
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la possibilità di raggiungere persone di ogni tipo.
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Per mantenere questo messaggio attivo e dare animo ad altri potenziali attivisti, per favore condividete questo video.
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E se volete percorrere la via del video attivismo attraverso la piattaforma
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di YouTube ma non sapete come iniziare ed essere efficaci, guardate la
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pagina "Lavora con me" su BiteSizeVegan.com dove offro YouTube coaching. Se siete
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nuovi, cliccate il bel bottone rosso "iscriviti" che è lì sotto - sarei felice di avervi
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nella famiglia di Bite Size Vegan. E per supportare messaggi come questo, cliccate l'icona per unirvi all'
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esercito dei nugget nella battaglia per gli animali - col vostro aiuto, posso continuare a diffondere il messaggio vegan
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attraverso l'attivismo video. Adesso vivete vegan, passate all'azione, cambiate il mondo, e ci vediamo
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presto.