< Return to Video

From the Life of the Marionettes (1980) [MultiSub] [Film] - (Ingmar Bergman)

  • 0:21 - 0:23
    Sono molto stanco.
  • 0:31 - 0:33
    Vieni a stenderti un po'.
  • 1:04 - 1:06
    No!
  • 1:33 - 1:34
    Vieni...
  • 3:31 - 3:36
    Credo che fossero circa le cinque.
    Mi ero alzato e andavo
  • 3:36 - 3:39
    a prendere il giornale nel corridoio.
    Sono mattiniero, io.
  • 3:39 - 3:43
    Quando suonō il telefono,
    ricordo che mi arrabbiai:
  • 3:43 - 3:47
    avevo dimenticato di nuovo di
    staccarlo la sera precedente.
  • 3:47 - 3:51
    Accade spesso che nella
    notte i pazienti mi chiamino.
  • 3:51 - 3:53
    Prima lo ignorai, poi risposi.
  • 3:53 - 3:58
    Non volevo svegliasse
    mia moglie nella camera accanto.
  • 3:58 - 4:03
    Era Peter Egermann al telefono.
    Era molto calmo...
  • 4:04 - 4:07
    controllava perfettamente la voce.
    Mi chiese...
  • 4:07 - 4:09
    di raggiungerlo
    ad un certo indirizzo.
  • 4:10 - 4:14
    Dovevo entrare nell'edificio,
    arrivare in fondo all'atrio
  • 4:14 - 4:17
    e cercare una porta metallica situata
    a sinistra della scala principale.
  • 4:18 - 4:21
    Disse di aver trovato una chiave
    e di aver lasciato la porta aperta.
  • 4:22 - 4:27
    Dopo 20 minuti ero lā.
    Erano circa le 5.30.
  • 4:27 - 4:31
    Aprii quella porta e trovai una scala
    che portava a un seminterrato.
  • 4:31 - 4:33
    Le stanze erano
    illuminate a giorno,
  • 4:33 - 4:36
    un registratore
    faceva un chiasso infernale.
  • 4:53 - 4:57
    La ragazza giaceva reclinata su
    una specie di palcoscenico.
  • 4:57 - 5:00
    Sul suo corpo c'era una
    grossa coperta di broccato.
  • 5:00 - 5:02
    Aveva le gambe divaricate.
  • 5:03 - 5:07
    Il volto insanguinato,
    gonfio e pallido.
  • 5:08 - 5:12
    Per ulteriori dettagli rimando
    al referto optottico.
  • 5:13 - 5:16
    Egermann dichiarō
    di avere ucciso la ragazza
  • 5:16 - 5:18
    e di aver sottoposto
    la morta a sodomia.
  • 5:21 - 5:24
    Ad essere sincero...
  • 5:24 - 5:28
    sono profondamente scioccato,
    conosco Egermann da 20 anni.
  • 5:28 - 5:32
    Un uomo dotato, conscio
    dei propri doveri, sempre amabile
  • 5:32 - 5:34
    e credo benvoluto da tutti.
  • 5:35 - 5:39
    Sposato con una donna
    d'affari assai efficiente.
  • 5:39 - 5:42
    Una larga cerchia di conoscenze...
  • 5:42 - 5:45
    Una vita facile, comoda
    ma senza pretese.
  • 5:45 - 5:49
    - Una madre famosa...
    - Cordelia Egermann, l'attrice.
  • 5:49 - 5:54
    Il padre č morto da poco.
    La famiglia non ha problemi.
  • 5:54 - 5:55
    Il fratello č ambasciatore a Vienna,
  • 5:55 - 5:58
    la sorella č sposata
    a un noto uomo d'affari.
  • 5:58 - 6:01
    Qualche tendenza ereditaria
    a depressioni o altri disturbi?
  • 6:01 - 6:03
    Non per quanto ne so io.
  • 6:03 - 6:06
    Peter e Katarina l'hanno mai
    consultata per qualche disturbo?
  • 6:07 - 6:10
    Cose da niente che richiedevano
    del Valium o del mogano.
  • 6:21 - 6:25
    Di recente ho esagerato nel bere
    e nel restare alzato la notte.
  • 6:25 - 6:30
    A parte ciō, sono sempre pių
    conscio del tempo che passa.
  • 6:30 - 6:32
    Ecco...
  • 6:37 - 6:39
    Voglio dirti senza parafrasi
    ciō che mi pesa sul cuore.
  • 6:41 - 6:45
    Tutti gli uomini hanno qualcosa
    che li preoccupa, non credi?
  • 6:46 - 6:48
    Ma la mia preoccupazione
    č piuttosto particolare.
  • 6:49 - 6:51
    Per questo vengo da te.
  • 6:52 - 6:56
    Tu trovi che io mi dilungo troppo.
    Hai ragione.
  • 6:57 - 7:00
    Forse perché esito a raccontarti
    ciō che mi angoscia.
  • 7:02 - 7:04
    Finché non la esprimerō a parole,
  • 7:04 - 7:07
    la mia angoscia sarā irreale,
    come un sogno.
  • 7:07 - 7:14
    Quando l'avrō espressa a parole,
    allora sarā una realtā.
  • 7:19 - 7:22
    Sono terrorizzato
    dalla voglia di uccidere.
  • 7:25 - 7:28
    Sono terrorizzato dalla voglia
    di uccidere una persona.
  • 7:30 - 7:31
    Sono terrorizzato.
  • 7:36 - 7:38
    La persona č mia moglie.
  • 7:40 - 7:42
    La voglio uccidere.
  • 7:44 - 7:48
    Sono 2 anni che vivo con la
    convinzione di ucciderla.
  • 7:52 - 7:56
    Katarina mi ha tradito e io l'ho
    tradita. Ma questo non c'entra.
  • 7:56 - 8:01
    Abbiamo un rapporto
    sessuale fantastico.
  • 8:01 - 8:05
    Ci amiamo - come devo dire? -
    senza sentimento.
  • 8:05 - 8:10
    Voglio dire, senza pensare a
    ciō che proviamo a vicenda.
  • 8:12 - 8:16
    Non sono abituato a descrivere
    le complicazioni sentimentali.
  • 8:17 - 8:21
    Penso sia inutile dirti quello
    che forse hai giā capito.
  • 8:22 - 8:28
    Noi amiamo il nostro piacere. O forse
    ognuno gode del piacere dell'altro.
  • 8:29 - 8:34
    Il migliore accordo c'č stato quando
    uno di noi ha tradito l'altro.
  • 8:36 - 8:39
    Uso la parola 'tradire'
    ma č sbagliata.
  • 8:39 - 8:44
    Ha un peso morale negativo
    che per noi due non esiste.
  • 8:44 - 8:47
    'Scambievole libertā sessuale'
    credo che sia pių esatto.
  • 8:49 - 8:54
    Sė, chiacchiero.
    Sono proprio senza speranza.
  • 8:56 - 8:58
    A voi strizzacervelli
    interessano i sogni.
  • 8:58 - 9:02
    Ma i miei sogni sono
    banali, noiosi...
  • 9:09 - 9:12
    Voglio che tu mi dica che la mia
    fissazione di uccidere Katarina
  • 9:12 - 9:14
    č solo una disfunzione ormonale.
  • 9:16 - 9:18
    Forse voglio che mi ipnotizzi.
  • 9:18 - 9:20
    Sarebbe una soluzione.
  • 9:24 - 9:27
    - Non dici niente?
    - Perché sei venuto da me?
  • 9:28 - 9:30
    Neanche tu credi alle tue angosce.
  • 9:31 - 9:35
    Peter, le persone come te non credono
    nell'esistenza dell'anima.
  • 9:35 - 9:37
    - Quindi non comprendo la tua visita.
    - Sei arrabbiato?
  • 9:37 - 9:43
    Certo. Perché tu non hai mai dato
    importanza alle tue paure.
  • 9:44 - 9:47
    Potresti comunque
    consigliarmi un tranquillante.
  • 9:47 - 9:49
    Ti consiglio una bella passeggiata.
  • 9:49 - 9:53
    Č un rimedio indicato per
    depressioni e pensieri conturbanti.
  • 9:53 - 9:58
    Poi bevi del caffč forte, un paio di
    cognac e ti sentirai un altro uomo.
  • 9:58 - 10:00
    Grazie, Mogens,
    mi hai aiutato molto.
  • 10:00 - 10:02
    Arrivederci.
  • 10:11 - 10:13
    Non posso.
  • 10:17 - 10:18
    Siediti.
  • 10:21 - 10:23
    Credo di essermi un po' affaticato.
  • 10:26 - 10:29
    Quante volte si dice di odiare.
  • 10:30 - 10:35
    O di desiderare che l'altro
    sia morto. Ci si picchia.
  • 10:35 - 10:39
    Ci si umilia, si inveisce,
    ci si provoca.
  • 10:39 - 10:44
    Ci si sputa addosso, ci si tengono
    le braccia, si lotta, si strilla.
  • 10:44 - 10:49
    Poi scorre un po' di sangue. Uno
    dei due trionfa, l'altro č sconfitto
  • 10:49 - 10:52
    e sta sulla porta del bagno
    e chiede perdono.
  • 10:54 - 10:57
    - Questo č poco pericoloso, vero?
    - Pochissimo pericoloso.
  • 10:57 - 11:00
    Č tutto come una commedia,
  • 11:00 - 11:05
    con diverse repliche, pause,
    sorprese. Le uscite sono preparate.
  • 11:07 - 11:10
    La mancanza di pubblico
    č senz'altro fatale.
  • 11:10 - 11:14
    Ma normalmente non č
    difficile porvi rimedio.
  • 11:16 - 11:19
    - E questo non č...
    - Questo non č altro...
  • 11:19 - 11:22
    ...che una parte ben nota della
    nostra vita in comune.
  • 11:22 - 11:24
    Io credo...
  • 11:28 - 11:30
    No, neanche questo č giusto.
  • 11:33 - 11:34
    Non č giusto?
  • 11:35 - 11:39
    C'č una stupida teoria che afferma
    che alcuni idioti amano le risse
  • 11:39 - 11:42
    e le umiliazioni reciproche...
  • 11:42 - 11:46
    Forse questa č una particolare ed
    insolita forma di contatto tra loro.
  • 11:46 - 11:50
    Io prendo un pugno sul naso.
    Urrā, picchiamoci!
  • 11:54 - 11:56
    Altro che divorzio!
  • 11:58 - 12:01
    Come pensi di ucciderla?
  • 12:02 - 12:05
    L'appartamento
    č in perfetto silenzio.
  • 12:06 - 12:08
    Lo rischiara la forte luce del sole.
  • 12:10 - 12:16
    Siamo stati per giorni abbandonati
    a noi stessi, forse anche di pių.
  • 12:16 - 12:20
    Non abbiamo avuto un diverbio,
    c'č un gran silenzio.
  • 12:20 - 12:24
    Forse č mattina presto.
    La strada č vuota e silenziosa.
  • 12:24 - 12:27
    Ho una sensazione di pace,
  • 12:28 - 12:31
    tutto č molto lontano.
  • 12:31 - 12:36
    Voglio dire, il lavoro, la vita
    quotidiana, le voci, le convenzioni.
  • 12:37 - 12:40
    Non provo né emozione, né paura.
  • 12:43 - 12:47
    Posso vedere come lei si muove
    nella stanza da bagno,
  • 12:47 - 12:50
    inondata dalla luce
    quasi incredibile del sole.
  • 12:52 - 12:54
    Si sta pettinando.
  • 12:55 - 12:58
    Ho sempre amato
    osservare Katarina.
  • 12:58 - 13:03
    Anche quando ci siamo odiati,
    o quando era ubriaca,
  • 13:03 - 13:08
    ammalata o arrabbiata.
    Ho sempre goduto dei suoi gesti,
  • 13:08 - 13:12
    il suo profumo, la sua presenza.
  • 13:13 - 13:16
    Ora si č voltata
    verso il grande specchio.
  • 13:16 - 13:18
    Mi vede riflesso nello specchio.
  • 13:18 - 13:22
    Č profondamente assorta e
    respira profondamente.
  • 13:22 - 13:26
    Io sono in piedi dietro
    di lei, vicinissimo.
  • 13:26 - 13:29
    Nella mano destra
    ho un rasoio aperto.
  • 13:29 - 13:34
    Per tutto il tempo mi guarda.
    Ma ora finalmente mi vede.
  • 13:36 - 13:40
    E le labbra le si aprono in un
    sorriso appena percettibile.
  • 13:42 - 13:47
    Sento un suo leggero movimento,
    e al collo una piccola pulsazione.
  • 13:47 - 13:51
    Sai che un essere umano ha
    una grande quantitā di sangue?
  • 13:52 - 13:53
    Se recidi la carotide,
  • 13:53 - 13:57
    il sangue schizza ovunque,
    persino sulle pareti e su di te.
  • 13:58 - 14:00
    Ha un odore forte ed č appiccicoso.
  • 14:01 - 14:06
    La tua vittima non muore subito, ci
    mette minuti per perdere conoscenza.
  • 14:06 - 14:09
    Č probabile che abbiate il
    tempo di pensare a tante cose.
  • 14:10 - 14:12
    Sai, forse ti penti.
  • 14:12 - 14:18
    Non era come credevi. Non hai avuto
    l'avventura strabiliante che volevi.
  • 14:18 - 14:22
    C'č solo Katarina
    per terra in bagno
  • 14:22 - 14:25
    con una ferita al collo
    da cui sprizza il sangue.
  • 14:25 - 14:28
    - Sei ironico, non č vero?
    - No.
  • 14:29 - 14:32
    Se vuoi, posso farti ricoverare
    subito nella mia clinica.
  • 14:32 - 14:36
    Ti facciamo tutti i tipi d'iniezioni
    finché per te č indifferente...
  • 14:37 - 14:39
    se sei Peter Egermann
    o l'imperatore della Cina.
  • 14:40 - 14:45
    Non temere, siamo fenomenali
    nell'annullare la personalitā altrui.
  • 14:45 - 14:50
    Senza lo, non c'č paura.
    Fantastico, vero?
  • 14:51 - 14:55
    Ho letto che le nuove cure per
    i malati di mente sono forti.
  • 14:55 - 14:58
    Ti ho detto che
    ti prendo sul serio, Peter.
  • 14:59 - 15:04
    - Ti sto trattenendo.
    - Un po', sto aspettando visite.
  • 15:04 - 15:09
    - Allora tolgo il disturbo. - Giovedė
    alle 4 parleremo per un paio d'ore.
  • 15:09 - 15:12
    - Non ho pazienti nel pomeriggio.
    - Molto gentile.
  • 15:12 - 15:14
    - Ma ti pare.
    - Dovrei dire a Katarina?
  • 15:15 - 15:19
    Arrivederci, Peter Egermann.
    Abbi cura di te.
  • 15:19 - 15:21
    Ciao, Mogens.
  • 15:23 - 15:25
    Ti faccio tanti auguri.
  • 15:26 - 15:29
    - Che vuoi dire?
    - Per la tua visita.
  • 15:30 - 15:31
    Trovi la strada?
  • 15:33 - 15:35
    Ma certo.
  • 16:05 - 16:08
    La signora Egermann?
    C'č la signora Egermann?
  • 16:09 - 16:11
    Sė, č molto importante.
  • 16:12 - 16:14
    Il professor Jensen.
  • 16:14 - 16:17
    Sė, aspetto...
  • 16:17 - 16:20
    Katarina?
  • 16:20 - 16:22
    Peter č stato qui.
  • 16:22 - 16:25
    No, č appena andato via.
  • 16:25 - 16:29
    Puoi venire?
    Ti lascio la porta aperta.
  • 16:30 - 16:32
    Sė...
  • 16:39 - 16:41
    Scusa se ho fatto tardi. Ho dovuto
    parcheggiare un po' distante...
  • 16:42 - 16:45
    Poi l'ultimo pezzo ho corso,
    fa un freddo cane.
  • 16:47 - 16:50
    Come stai? Fatti guardare.
  • 16:50 - 16:55
    Ti trovo in forma.
    Hai qualcosa di bevibile?
  • 16:56 - 17:00
    - Come si prospetta la tua sfilata?
    - Andrā bene. Ci vieni?
  • 17:00 - 17:02
    Ci verrā Fanny, io non posso.
  • 17:02 - 17:06
    Terrō una conferenza alla Societā
    medica, devo fare i compiti a casa.
  • 17:06 - 17:08
    - Poi parti per la Tunisia?
    - Sė, venerdė.
  • 17:09 - 17:11
    - Quanto tempo ci rimani?
    - Sei settimane.
  • 17:11 - 17:13
    - Da solo?
    - Naturalmente.
  • 17:17 - 17:18
    Questo vino č stupendo.
  • 17:19 - 17:20
    E tua moglie?
  • 17:21 - 17:24
    - Facciamo vacanze separate da
    7 anni. - Me lo avevi detto.
  • 17:24 - 17:27
    - Vieni con me.
    - In Tunisia?
  • 17:27 - 17:29
    - Perché no?
    - E Peter?
  • 17:29 - 17:32
    Penso che lo troverā molto pratico.
  • 17:33 - 17:36
    Con tutta la tua saggezza non hai
    ancora capito che amo mio marito.
  • 17:36 - 17:39
    - Non hai mai?
    - Spesso.
  • 17:39 - 17:43
    - Troppo spesso, ma questo non
    c'entra. - Non capisco.
  • 17:43 - 17:48
    - Non ha importanza.
    - Comunque, sono curioso.
  • 17:48 - 17:51
    Io ti trovo attraente.
  • 17:51 - 17:55
    Credo perfino che ci
    divertiremmo molto insieme.
  • 17:56 - 17:58
    Ma viaggiare č un'altra cosa.
  • 17:59 - 18:00
    E adesso?
  • 18:01 - 18:05
    Non sono venuta qui per fare l'amore,
    ma per parlare di Peter.
  • 18:06 - 18:10
    - Inoltre, ho anche le mie cose.
    - Sono 2 patetiche scuse.
  • 18:14 - 18:18
    - In ogni caso, qui non possiamo
    stare. - Hai ragione, non qui.
  • 18:18 - 18:20
    Č una proposta?
  • 18:21 - 18:25
    - Lė dentro.
    - Non č la prima volta, vero?
  • 18:25 - 18:28
    Questo č coperto
    dal segreto professionale.
  • 18:28 - 18:30
    Dov'č il bagno?
  • 18:37 - 18:39
    Accomodati.
  • 19:30 - 19:33
    Mi spiace, ma non posso.
  • 19:35 - 19:38
    Sarebbe molto divertente,
    ma non posso.
  • 19:40 - 19:44
    - Č per Peter?
    - Sė, č per lui.
  • 19:44 - 19:45
    Commovente...
  • 19:46 - 19:50
    - Perché questa ironia?
    - Non era ironia, te l'assicuro.
  • 20:00 - 20:02
    Peter voleva parlarmi.
  • 20:02 - 20:06
    Afferma di essere ossessionato
    da una precisa idea fissa.
  • 20:06 - 20:10
    - Un'idea fissa?
    - Un pensiero sempre ricorrente.
  • 20:10 - 20:12
    Lo ha sul serio?
  • 20:12 - 20:14
    Molti esagerano
    il significato dei propri disturbi.
  • 20:14 - 20:18
    Si spaventano, e la paura č forse
    anche peggiore delle loro fantasie.
  • 20:18 - 20:20
    Quali fantasie?
  • 20:20 - 20:25
    Di suicidio, di omicidio, di morte,
    violenza, azioni violente.
  • 20:25 - 20:30
    Non so bene. Tornerā da me giovedė.
    Cercherō di vederci pių chiaro.
  • 20:30 - 20:33
    - C'č pericolo che lui?
    - Č probabile che non sia grave.
  • 20:34 - 20:36
    Che posso fare io?
  • 20:37 - 20:40
    Dovresti andare via
    per un po', forse.
  • 20:40 - 20:43
    Nel bel mezzo della stagione?
    Sciocchezze.
  • 20:43 - 20:47
    E poi perché dovrei? Se Peter
    č malato, ha bisogno di me.
  • 20:47 - 20:54
    Č possibile che la situazione possa
    diventare un po' pericolosa per te.
  • 20:54 - 20:57
    - Che vuoi dire? Che Peter?
    - Sė.
  • 20:58 - 21:02
    - Ti ha detto che?
    - Beh, allusivamente.
  • 21:04 - 21:07
    Mi sembra del tutto privo di senso.
  • 21:07 - 21:11
    - Allora non puoi partire?
    - No, dovresti capirlo.
  • 21:11 - 21:16
    - Non puoi prendere qualcuno in casa?
    - No, Peter si opporrebbe.
  • 21:16 - 21:21
    - Avete 2 nipoti, no?
    - Uno di 6 e uno di 8, č impossibile.
  • 21:22 - 21:25
    - E lui non puō partire per un po'
    - No, č pieno di lavoro.
  • 21:25 - 21:29
    Poi devono definire un paio
    di trattative complicate.
  • 21:29 - 21:31
    Potrei prescrivergli
    qualche mese di riposo.
  • 21:32 - 21:34
    Č molto poco realistico.
  • 21:34 - 21:38
    Per ora, non mi viene in
    mente niente di meglio.
  • 21:40 - 21:44
    Sei molto pių preoccupato
    di quanto non vuoi ammettere.
  • 21:44 - 21:48
    Esaminati razionalmente, credo
    che i rischi siano minimi.
  • 21:48 - 21:51
    Comportiamoci con raziocinio allora.
  • 21:51 - 21:56
    Non so. La mia intuizione mi fa
    essere piuttosto preoccupato.
  • 21:57 - 21:59
    E la tua intuizione non sbaglia?
  • 22:00 - 22:01
    Molto raramente.
  • 22:03 - 22:05
    Io pure ho un'intuizione.
  • 22:06 - 22:08
    E cosa dice?
  • 22:08 - 22:11
    Che consciamente o inconsciamente,
  • 22:11 - 22:15
    stai cercando di svelare qualcosa
    di pių del rapporto fra Peter e me.
  • 22:16 - 22:20
    - Per quale motivo?
    - Questo non lo so.
  • 22:21 - 22:24
    Forse sei fatto cosė.
  • 22:25 - 22:31
    - Sono stupito.
    - Mi hai sempre fatto paura.
  • 22:31 - 22:34
    - Ma non solo paura.
    - Peter č una parte di me.
  • 22:34 - 22:36
    Non lo capisci?
  • 22:37 - 22:40
    Lo porto sempre con me,
    dovunque vado.
  • 22:41 - 22:42
    Ora č qui dentro.
  • 22:42 - 22:45
    Č una cosa che non ho mai
    provato con nessun altro.
  • 22:46 - 22:48
    Se avessimo dei figli,
    sarebbe diverso.
  • 22:48 - 22:50
    Cosė ognuno di noi
    č figlio dell'altro.
  • 22:50 - 22:52
    No, non č esatto.
  • 22:53 - 22:55
    Nessuno di noi due vuole essere
    pių saggio o pių maturo.
  • 22:57 - 23:00
    Ecco perché litighiamo,
    ci picchiamo e piangiamo.
  • 23:01 - 23:03
    Nessuno di noi due
    vuol essere adulto.
  • 23:05 - 23:08
    Ma abbiamo una circolazione
    sanguigna comune.
  • 23:09 - 23:13
    I nostri fasci nervosi sono cresciuti
    insieme per qualche oscuro motivo.
  • 23:15 - 23:17
    Vuoi capirlo questo?
  • 23:18 - 23:21
    Se Peter sta male,
    subito sto male anch'io.
  • 23:23 - 23:27
    E voglio correre a casa da Peter,
    tenerlo stretto e dirgli: "Ora...
  • 23:29 - 23:33
    e d'ora in poi, capisco tutto
    ciō che dici, che pensi.
  • 23:34 - 23:36
    Tutto ciō che provi."
  • 23:37 - 23:40
    Voglio stringerlo finché lui non mi
    dirā che cosa c'impedisce
  • 23:40 - 23:43
    di vederci a vicenda,
  • 23:43 - 23:45
    nonostante viviamo
    cosė strettamente insieme...
  • 23:45 - 23:46
    e sappiamo tutto l'uno dell'altro.
  • 23:59 - 24:01
    Sono cosė affranta.
  • 24:02 - 24:04
    Cosa vuole sapere?
  • 24:04 - 24:07
    Le sarō grato per tutte
    le informazioni che potrā darmi.
  • 24:11 - 24:14
    Peter era un figlio desiderato.
  • 24:14 - 24:16
    Eravamo cosė felici.
  • 24:17 - 24:22
    La sua infanzia č stata felice. Forse
    fin troppo protetta, non so.
  • 24:23 - 24:27
    Era piuttosto pauroso.
    Aveva paura del buio.
  • 24:27 - 24:31
    Voleva sempre la luce accesa
    fuori dalla sua camera.
  • 24:31 - 24:35
    Aveva paura soprattutto dei cani,
    dei cavalli, dei grossi uccelli.
  • 24:36 - 24:41
    I suoi fratelli erano pių robusti.
    Lui somigliava a me.
  • 24:42 - 24:47
    Da bambina anch'io ero
    un po' cagionevole, malaticcia.
  • 24:47 - 24:50
    Soffrivo di asma e
    di improvvise allergie.
  • 24:51 - 24:57
    Ricordo che si mangiava sempre
    le unghie. Non era bello a vedersi.
  • 24:58 - 25:02
    Giocava molto con la sorella
    di 3 anni pių giovane.
  • 25:02 - 25:07
    Sempre con le bambole e
    il teatro dei burattini.
  • 25:08 - 25:13
    A scuola non aveva difficoltā,
    aveva sempre i voti migliori.
  • 25:13 - 25:16
    Aveva molto pių talento
    dei suoi fratelli.
  • 25:21 - 25:25
    A 20 anni, conobbe una
    ragazza davvero adorabile.
  • 25:25 - 25:29
    S'innamorarono e volevano
    sposarsi a studi ultimati.
  • 25:30 - 25:35
    Poi incontrō Katarina e
    si innamorō pazzamente.
  • 25:36 - 25:40
    Lei ebbe subito una grande influenza
    su di lui, era lei la prescelta.
  • 25:41 - 25:46
    Ciō che pensavano o dicevano
    i genitori di Peter
  • 25:46 - 25:49
    non aveva importanza ormai.
  • 25:51 - 25:54
    Chissā, forse dev'essere cosė.
  • 25:57 - 26:01
    Io non so niente, non capisco niente.
  • 26:04 - 26:07
    E come potrei d'altronde?
  • 26:11 - 26:16
    Prima del matrimonio facevo teatro.
    Poi mi dedicai tutta ai figli.
  • 26:16 - 26:21
    Mio marito non voleva che lavorassi.
    Io non ho mai avuto rimpianti.
  • 26:22 - 26:27
    La mia vita č stata buona e felice.
  • 26:30 - 26:34
    Qualche giorno fa, Peter č
    venuto a farmi una breve visita.
  • 26:34 - 26:38
    Aveva una lista di
    riparazioni da fare in casa.
  • 26:38 - 26:40
    Scorremmo insieme la lista.
  • 26:40 - 26:44
    Lui avrebbe parlato con
    l'architetto e l'impresa edile.
  • 26:44 - 26:48
    Č solo una vecchia casa cadente.
  • 26:48 - 26:51
    E il parco č un po' poco curato.
  • 26:51 - 26:53
    In alcuni angoli,
    il tetto č cosė male isolato
  • 26:54 - 26:56
    che, a neve sciolta,
    l'umiditā entra in tutta la casa.
  • 26:56 - 27:02
    Abbiamo parlato di tutti quei lavori.
    Avevamo un po' di fretta entrambi.
  • 27:02 - 27:07
    Io avevo ospiti a cena e Peter
    andava a una conferenza.
  • 27:08 - 27:13
    Non notai in lui niente d'insolito.
    Mi disse solo d'essere un po' stanco,
  • 27:13 - 27:16
    che era stato raffreddato.
    Katarina era a Parigi,
  • 27:16 - 27:19
    sarebbe rientrata a metā settimana.
  • 27:20 - 27:25
    Scherzammo su quelle riparazioni
    e sul progetto dell'architetto.
  • 27:25 - 27:31
    Fu davvero divertente. Peter pensava
    che vivevo in una catapecchia.
  • 27:31 - 27:34
    Ma io amo la mia vecchia casa.
  • 27:35 - 27:37
    E non me ne andrō mai via.
  • 28:02 - 28:06
    Se vuoi accendere la luce
    e leggere, fai pure.
  • 28:07 - 28:09
    Io dormo lo stesso.
  • 28:10 - 28:13
    Credo che mi alzerō per un po'.
  • 28:13 - 28:17
    - Vuoi che ti scaldi del latte?
    - No, grazie.
  • 28:20 - 28:24
    - Apriamo il riscaldamento?
    - Per me no.
  • 28:30 - 28:32
    Come va il tuo raffreddore?
  • 28:36 - 28:39
    - La gola non mi fa pių male.
    - Bene...
  • 30:28 - 30:30
    Neanch'io posso dormire.
  • 30:31 - 30:35
    Sarā il cambiamento del
    tempo o la luna piena.
  • 30:36 - 30:41
    O quella orribile cena che Oscar ci
    ha voluto per forza preparare.
  • 30:41 - 30:44
    - Che bevi?
    - Cognac.
  • 30:44 - 30:48
    - Bevo anch'io qualcosa. - Il
    tuo schifoso liquore č a sinistra.
  • 30:49 - 30:54
    Che?! Un liquore alle 3 di mattino?
    Berrō solo un po' di whisky.
  • 30:54 - 30:58
    - Č tranquillante e non fa male.
    - Non dovresti bere cosė tanto.
  • 30:58 - 31:03
    Bevo quanto mi pare, amore mio.
    Io non perdo mai l'autocontrollo.
  • 31:03 - 31:07
    Ieri sera eri
    piuttosto insopportabile...
  • 31:07 - 31:09
    Figurati se non lo so.
  • 31:09 - 31:13
    Hai bevuto troppo e sei
    diventata insopportabile.
  • 31:13 - 31:17
    - No, l'ho fatto apposta.
    - Ah, č cosė, brava!
  • 31:17 - 31:22
    - Mi piace imbarazzare Martin.
    - Ti č riuscito alla perfezione.
  • 31:23 - 31:27
    Lui ha iniziato a palpeggiarmi
    di nascosto.
  • 31:27 - 31:32
    Io ho iniziato a bere e l'ho
    palpeggiato. Sfacciatamente.
  • 31:32 - 31:36
    Č un modo raffinato di
    vendicarsi, capisci, piccolo Peter?
  • 31:36 - 31:41
    - Parlavi forte di cose confuse senza
    farlo apposta. - Secondo te.
  • 31:42 - 31:44
    Ma gli altri mi hanno
    trovata molto carina.
  • 31:49 - 31:53
    - Al diavolo queste maledette cene.
    - La settimana prossima cinque.
  • 31:53 - 31:56
    - Tu ti diverti.
    - Anche tu.
  • 31:56 - 31:57
    Non pių adesso.
  • 31:58 - 32:01
    Domani dobbiamo andare
    a colazione da tua madre.
  • 32:01 - 32:03
    - Beh, č importante.
    - Per te, non per me.
  • 32:03 - 32:07
    - Č una colazione d'affari.
    - Io non ho tempo.
  • 32:07 - 32:09
    Katarina, me l'avevi promesso.
  • 32:09 - 32:12
    I tuoi grandi soci in affari
    ritengono che sia un onore
  • 32:12 - 32:16
    quando gli viene data una schifezza
    dalla tua vecchia e orribile madre.
  • 32:17 - 32:20
    E in quella catapecchia...
    Davvero inconcepibile.
  • 32:20 - 32:24
    - Mamma č un monumento.
    - Sė, un vecchio monumento diroccato
  • 32:24 - 32:28
    di un impero oppressivo fondato
    tanto tempo fa da tuo padre.
  • 32:29 - 32:35
    Ora Katarina va a dormire.
    Devo alzarmi alle 6.45.
  • 32:35 - 32:38
    Io vado a sdraiarmi nello studio.
  • 32:38 - 32:42
    - Stamattina non giochi a tennis?
    - Ad Harry fa male un braccio.
  • 32:42 - 32:46
    - Fuma troppo. - Il dolore non gli
    č venuto per il troppo fumo.
  • 32:46 - 32:48
    Se si fumano
    70 sigarette al giorno,
  • 32:48 - 32:51
    i muscoli e la circolazione
    ne risentono.
  • 32:51 - 32:55
    - Sė, certo...
    - Č una cosa evidente.
  • 32:55 - 32:58
    Sė, č una cosa evidente
    che č una cosa evidente.
  • 33:00 - 33:03
    Allora non devo svegliarti
    prima di uscire?
  • 33:03 - 33:06
    - A che ora esci?
    - Verso le 8.
  • 33:06 - 33:10
    - Allora svegliami verso le 8.
    - Buonanotte, amore mio.
  • 33:11 - 33:13
    Buonanotte, tesoro.
  • 33:15 - 33:17
    Peter?
  • 33:20 - 33:22
    Sė?
  • 33:22 - 33:25
    Vuoi dirmi perché sei cosė infelice?
  • 33:26 - 33:31
    Non sono né felice né infelice.
    Parole di merda tra l'altro.
  • 33:31 - 33:34
    - Sei preoccupato?
    - Al contrario.
  • 33:34 - 33:38
    Gli affari vanno benissimo,
    se č questo ciō che pensi.
  • 33:38 - 33:41
    No, non pensavo a quello.
  • 33:44 - 33:46
    Tutte le strade sono chiuse.
  • 33:49 - 33:51
    Se capisci cosa voglio dire.
  • 33:51 - 33:53
    - No.
    - No?
  • 33:54 - 33:58
    - Fammi un esempio.
    - La noia.
  • 33:58 - 34:02
    Noia? Non so neanche cosa sia.
  • 34:02 - 34:06
    Una delle componenti
    tipiche della noia
  • 34:06 - 34:11
    č il fatto che generalmente
    si prova una noia mortale
  • 34:11 - 34:14
    quando si deve far capire a
    qualcuno che cos'č la noia.
  • 34:17 - 34:21
    Ti racconto una cosa che non
    avevo intenzione di raccontarti.
  • 34:21 - 34:23
    Ma non č niente di speciale.
  • 34:24 - 34:27
    - Solo una sensazione.
    - Sė...
  • 34:28 - 34:30
    Č successo ieri mattina presto.
  • 34:31 - 34:37
    Ero in bagno e mi strofinavo con
    l'asciugamano ruvido, appena lavato
  • 34:37 - 34:39
    e profumato...
  • 34:41 - 34:46
    Improvvisamente ho avuto qualcosa
    come... una visione, non so.
  • 34:47 - 34:51
    Guardavo queste cose conosciute
    che mi circondavano e sapevo...
  • 34:51 - 34:54
    che non mi sarebbero
    appartenute a lungo.
  • 34:56 - 34:59
    Che mi sarebbe stato tolto tutto.
  • 35:01 - 35:04
    Niente di ciō che vedevo
    sarebbe stato mio.
  • 35:07 - 35:12
    Un minuto non me ne ricordavo pių,
    ma ieri sera mi č capitato di nuovo.
  • 35:12 - 35:15
    Sono stanco, Katarina.
  • 35:17 - 35:21
    - Credi che ora riuscirai a
    dormire? - Ho preso un Nembutal.
  • 35:26 - 35:29
    Vieni, andiamo a dormire.
  • 35:37 - 35:40
    - Che ore sono?
    - Quasi le 4.
  • 35:44 - 35:47
    Ora inizieranno a passare i
    camion sull'autostrada.
  • 36:54 - 36:56
    Nuovo paragrafo.
  • 37:00 - 37:01
    Sė, nuovo paragrafo...
  • 40:01 - 40:04
    Dev'essere cosė, Tim.
    Domani lo cambi, vero?
  • 40:04 - 40:07
    Non mi costa niente.
    Hai parlato con Milano?
  • 40:07 - 40:10
    Telefono ad Arianna oggi
    pomeriggio. Tu hai parlato con Paul?
  • 40:10 - 40:13
    10 minuti fa. Č dalle 8 di stamattina
    che č alla dogana all'aeroporto.
  • 40:13 - 40:18
    - Nessuno ha visto il nostro aereo.
    - Comunque, non mandiamo soldi.
  • 40:18 - 40:24
    Dio, giā cosė tardi? Aspetti da
    molto? Qui c'č una confusione!
  • 40:24 - 40:27
    Un quarto della collezione non č
    ancora arrivato. Fantastico, vero?
  • 40:28 - 40:31
    - Se ne va? - Sė, un noioso
    pranzo dalla madre di Peter.
  • 40:31 - 40:32
    E siamo giā in ritardo.
  • 40:33 - 40:37
    Appena posso torno.
    Addio, tesoro. Andiamo.
  • 40:43 - 40:45
    - Ho bisogno di un drink.
    - Arriveremo troppo tardi.
  • 40:46 - 40:49
    - Io ho bisogno di un drink.
    - Berrai qualcosa quando saremo lė.
  • 40:49 - 40:53
    Qualcosa di forte per sopportare
    tua madre e i tuoi ospiti. Ti prego.
  • 40:53 - 40:56
    Ci fermiamo un istante in un bar.
    Ci vogliono 2 minuti.
  • 41:00 - 41:04
    Ne vorrei un altro, Jack.
    Ora sei terribilmente irritato.
  • 41:04 - 41:07
    - Sė, lo sono.
    - Diventi pių bello.
  • 41:07 - 41:10
    Gli occhi diventano scuri
    e ti si colorano le guance.
  • 41:10 - 41:12
    - Mi piaci cosė.
    - Sono solo stanco.
  • 41:12 - 41:17
    - Tu hai acconsentito a questo
    pranzo. - Prima ho chiesto a te.
  • 41:17 - 41:21
    - Solo quando avevi giā accettato.
    - Sai che č un pranzo importante.
  • 41:22 - 41:27
    Arrabbiati quanto vuoi, ma ho
    bisogno di un altro drink. Jack...
  • 41:27 - 41:30
    Ok, ti lascio qui, dirō alla mamma
    che non avevi tempo.
  • 41:30 - 41:32
    Idea eccellente.
  • 41:46 - 41:49
    - Desidera altro?
    - No, grazie.
  • 41:59 - 42:02
    Non sei pių andata a
    pranzo dalla madre di Peter?
  • 42:04 - 42:07
    - Come va lassų? - Tutto ok,
    facciamo una pausa fino alle 4,
  • 42:08 - 42:12
    - se non hai niente in contrario.
    - No, affatto.
  • 42:17 - 42:20
    - Hai mangiato qualcosa?
    - Non credo...
  • 42:21 - 42:24
    Avrei una fantastica idea.
    Vieni a casa mia per un paio d'ore.
  • 42:25 - 42:28
    Prima fai un bagno, poi ti stendi
    mentre io ti preparo un'insalata.
  • 42:28 - 42:33
    - Mi riposo qui dove sono.
    - Dai, fa bene uscire un po'.
  • 42:34 - 42:37
    - Ho degli scrupoli di coscienza.
    - Per via di Peter?
  • 42:37 - 42:41
    - Che stupide idee!
    - Dai, Katarina...
  • 42:44 - 42:50
    Martin era davvero un'ottima persona.
    Eravamo affezionati uno all'altro.
  • 42:50 - 42:56
    Come tu sai, la fedeltā non esiste.
  • 42:57 - 42:59
    Parlo della vera fedeltā.
  • 42:59 - 43:02
    Un omosessuale č anche infedele.
  • 43:03 - 43:07
    A causa della triste realtā
    che non possiamo avere figli.
  • 43:07 - 43:11
    - E non li possiamo adottare.
    - Neanche Peter e io abbiamo figli.
  • 43:11 - 43:17
    Mi sono sempre piaciuti i bambini.
    Sarei stato un'ottima madre.
  • 43:17 - 43:20
    - Non credi?
    - Certo.
  • 43:21 - 43:25
    Martin un giorno s'innamorō
    pazzamente di uno scolaretto.
  • 43:25 - 43:30
    I genitori erano disperati.
    Č stato quasi uno scandalo.
  • 43:31 - 43:37
    Naturalmente, mi sono sentito
    abbandonato ed ero molto afflitto.
  • 43:38 - 43:42
    Ho ricevuto
    l'appartamento per consolarmi.
  • 43:42 - 43:45
    Martin veniva spesso qui.
  • 43:45 - 43:50
    Si sedeva su questa
    poltrona dove sei ora.
  • 43:50 - 43:52
    A volte si metteva a piangere.
  • 43:53 - 43:56
    Č stata dura, molto dura.
  • 43:59 - 44:02
    Quel ragazzo era un vero demonio.
  • 44:03 - 44:07
    Ma l'appartamento č proprio carino.
  • 44:07 - 44:08
    Sė, molto.
  • 44:11 - 44:16
    - Č bello essere con te.
    - Da quanto ci conosciamo?
  • 44:16 - 44:19
    - Da 15 anni.
    - Mio Dio!
  • 44:19 - 44:23
    Sė, e sono 12 anni
    che lavoriamo insieme.
  • 44:23 - 44:27
    - Sei triste?
    - Ti do questa impressione?
  • 44:28 - 44:33
    Tu sei sempre cosė cortese,
    cosė efficiente... cosė calma...
  • 44:34 - 44:38
    E ad un tratto mi č venuta l'idea
    che tu sia terribilmente triste.
  • 44:39 - 44:42
    Perdonami, Katarina. Non
    volevo metterti a disagio.
  • 44:43 - 44:46
    - Forse vorrei piangere.
    - Devi piangere se ne hai bisogno.
  • 44:46 - 44:48
    Non mi imbarazzerebbe.
  • 44:49 - 44:53
    Anzi, la considererei una tua
    dimostrazione di fiducia.
  • 44:54 - 44:57
    La maggior parte degli omosessuali
    ama le donne.
  • 44:57 - 45:01
    Non perché siamo noi stessi
    particolarmente femminili.
  • 45:01 - 45:06
    Ma perché sentiamo un maggior
    contatto con i nostri sentimenti.
  • 45:07 - 45:09
    Non mi č venuto in mente da solo,
  • 45:09 - 45:11
    č Martin che l'ha detto.
    Ma puō essere vero lo stesso.
  • 45:11 - 45:15
    Ho una tristezza infinita,
    capisci, Tim? Non l'ho mai io.
  • 45:17 - 45:21
    Forse non č tristezza,
    ma una sorta di furore.
  • 45:22 - 45:26
    Persone come me hanno
    sempre trascurato l'anima.
  • 45:26 - 45:31
    E lo capiscono quando l'anima
    inizia a soffrire. Capisci?
  • 45:31 - 45:33
    Sė, capisco.
  • 45:34 - 45:36
    Forse si comincerā piangendo.
  • 45:36 - 45:39
    Un pianto sempre cosė strano
    quando prorompe.
  • 45:41 - 45:46
    Poi ci saranno dei gemiti terribili
    di disperazione e scoraggiamento.
  • 45:47 - 45:50
    Poi grida disperate,
  • 45:51 - 45:53
    ripetute all'infinito...
  • 45:53 - 45:56
    A tutti capita di crollare
    di quando in quando.
  • 45:57 - 46:00
    Nella vita mi č
    capitato un paio di volte.
  • 46:01 - 46:06
    Chissā se sono particolarmente triste
    per i miei fallimenti... non credo.
  • 46:06 - 46:09
    Spesso l'amore ne era la causa.
  • 46:09 - 46:14
    Io dipendo morbosamente
    dalla vicinanza di una persona.
  • 46:14 - 46:18
    E quando dico vicinanza,
    parlo sul serio.
  • 46:19 - 46:24
    Sempre la stessa storia.
    A volte il corpo č d'impaccio,
  • 46:24 - 46:26
    a volte č l'anima.
  • 46:26 - 46:33
    Quando ci si basa su speranze
    e illusioni, compromessi, allora...
  • 46:33 - 46:35
    Mio Dio, comincio a
    teorizzare ora.
  • 46:37 - 46:40
    - Ho un regalo per te.
    - Un regalo?
  • 46:40 - 46:42
    Aspetta, ora lo vedrai.
  • 46:43 - 46:46
    - Tieni.
    - Ma, cara Katarina...
  • 46:46 - 46:51
    Beh, era destinato a Peter. Ma si č
    comportato da stupido, non lo avrā.
  • 46:51 - 46:54
    - Č molto carino.
    - L'ho comprato a Milano.
  • 46:54 - 46:58
    Penso che ti stia bene. Ho notato
    che a volte porti questo colore...
  • 46:58 - 47:00
    Che ne dici?
  • 47:02 - 47:06
    - Non m'invecchia?
    - Rifiuti d'invecchiare, eh?
  • 47:07 - 47:12
    Non m'importa delle rughe.
    Č questa bruttezza che mi affligge.
  • 47:12 - 47:18
    La pelle č secca e ruvida, anche
    se la copri con un palmo di crema.
  • 47:20 - 47:24
    Questa profonda ruga
    intorno alla bocca...
  • 47:25 - 47:29
    Un giorno mi sono svegliato e
    mi sono guardato allo specchio.
  • 47:29 - 47:30
    All'improvviso era lā.
  • 47:32 - 47:34
    Ho temuto di avere
    un leggero infarto.
  • 47:35 - 47:39
    Il collo va ancora bene e il contorno
    occhi non č ancora una catastrofe.
  • 47:39 - 47:44
    Ma le mani sono terribili. Ho chiesto
    a 3 medici cosa potevo fare.
  • 47:44 - 47:50
    Queste macchie possono farle sparire,
    ma non le vene e le rughe.
  • 47:52 - 47:56
    Mi guardo la bocca e le mani...
  • 47:56 - 47:59
    e ancora non posso crederci.
  • 47:59 - 48:04
    Eppure sono un ragazzo.
    O forse invece non lo sono pių.
  • 48:04 - 48:08
    Il tempo č un concetto
    di cui non capisco niente.
  • 48:08 - 48:13
    Gli esperti dicono che sicuramente
    non esiste. E lo trovo giusto.
  • 48:13 - 48:17
    Quando chiudo gli occhi, mi sento
    ancora come se avessi 10 anni.
  • 48:17 - 48:21
    Persino nel fisico.
    Poi riapro gli occhi...
  • 48:23 - 48:25
    ...e vedo nello specchio
  • 48:26 - 48:28
    questo vecchio devastato.
  • 48:30 - 48:34
    Un vecchio bambino.
    Non č fantastico?
  • 48:34 - 48:38
    Un vecchio bambino e nient'altro.
  • 48:39 - 48:42
    No, c'č anche dell'altro invece.
  • 48:47 - 48:49
    Che cosa, Tim?
  • 48:54 - 48:58
    - Si diventa cosė.
    - Non capisco.
  • 48:58 - 49:00
    Si diventa semplicemente cosė.
  • 49:11 - 49:14
    La storia della vicinanza
    č solo un sogno.
  • 49:22 - 49:24
    Tutto č grettezza e porcherie.
  • 49:26 - 49:31
    Molto spesso devo andare in certi
    luoghi e lā scelgo i tipi peggiori.
  • 49:31 - 49:33
    Non riusciresti
    a credere ai tuoi occhi.
  • 49:34 - 49:38
    Godimento, frenesia,
    orrore e porcherie...
  • 49:38 - 49:40
    Tutto in una selvaggia confusione.
  • 49:41 - 49:46
    Č la vita affettiva del tuo
    vecchietto. Altro che vicinanza...
  • 49:47 - 49:51
    E un giorno verrō assassinato. Beh,
    anche questo ha il suo fascino.
  • 49:53 - 49:56
    Sono guidato da forze che
    eludono il mio controllo.
  • 49:57 - 50:01
    Dottori, amanti...
  • 50:02 - 50:05
    ...pillole, droghe...
  • 50:06 - 50:10
    ...alcool, lavoro...
  • 50:12 - 50:14
    Non servono a niente.
  • 50:15 - 50:22
    Sono forze segrete. E come
    si chiamano? lo non lo so.
  • 50:25 - 50:29
    Forse č la vecchiaia stessa.
    Lo sfacelo.
  • 50:29 - 50:31
    Non lo so.
  • 50:32 - 50:35
    Sono forze di
    cui non sono padrone.
  • 50:37 - 50:42
    Mi chino verso lo specchio e
    guardo la mia faccia riflessa
  • 50:42 - 50:45
    che mi č abbastanza nota.
  • 50:45 - 50:50
    Mi rendo conto che in questa
    combinazione di sangue, carne...
  • 50:50 - 50:55
    nervi ed ossicini, due cose
    sono inconciliabili.
  • 50:57 - 51:00
    Non so neanche definirle.
  • 51:01 - 51:04
    Due cose inconciliabili.
  • 51:06 - 51:11
    Il sogno della vicinanza,
    della vita in comune...
  • 51:11 - 51:15
    della capacitā di dimenticare se
    stessi e ciō che vive intorno a noi.
  • 51:16 - 51:21
    E poi la violenza, le porcherie,
    il terrore della morte che incombe.
  • 51:24 - 51:30
    Molto spesso penso che le due
    cose abbiano un'origine comune.
  • 51:32 - 51:34
    Non lo so.
  • 51:36 - 51:38
    E come potrei saperlo?
  • 51:42 - 51:45
    I miei sogni erano
    un po' troppo belli forse.
  • 51:46 - 51:48
    E per castigarti...
  • 51:49 - 51:53
    la vita ti colpisce
    quando meno te l'aspetti.
  • 51:53 - 51:56
    Per castigo,
    hai il tuo agognato orgasmo
  • 51:56 - 52:00
    con il naso cosė affondato nella
    merda che quasi ti soffoca.
  • 52:11 - 52:14
    Katarina, guardami.
  • 52:20 - 52:23
    Ti prego, prendimi la mano.
  • 52:26 - 52:28
    Accarezzati delicatamente la guancia.
  • 52:35 - 52:36
    Senti la mia mano?
  • 52:41 - 52:43
    Lo senti che č la mia?
  • 52:44 - 52:46
    Che sono io?
  • 53:11 - 53:14
    Per favore, il suo nome
    anagrafico completo.
  • 53:14 - 53:15
    Tim. T-l-M.
  • 53:16 - 53:19
    Questo č il suo nome d'arte.
    Il suo pseudonimo, o cose del genere.
  • 53:19 - 53:23
    - Vorremmo le sue generalitā.
    - Il mio nome č solo Tim.
  • 53:23 - 53:25
    In Europa e America
    mi chiamano cosė.
  • 53:25 - 53:28
    Secondo i documenti,
    lei si chiama...
  • 53:28 - 53:33
    ...Tomas lsidor Mandelbaum.
    - Se lo sa, perché me lo chiede?
  • 53:33 - 53:38
    Č la nostra routine. Lo facciamo per
    non confonderla con altre persone.
  • 53:39 - 53:40
    Impossibile.
  • 53:41 - 53:46
    - Č solo un colloquio informale.
    - Allora spenga il registratore.
  • 53:46 - 53:50
    - La disturba?
    - Certo, se no non l'avrei chiesto.
  • 53:50 - 53:53
    - Ora č spento.
    - La ringrazio molto.
  • 53:54 - 53:57
    Posso offrirle del caffč,
    del vino o una sigaretta?
  • 53:58 - 54:01
    - No, grazie.
    - Forse dell'acqua o del tč?
  • 54:01 - 54:03
    Purtroppo qui non siamo
    molto attrezzati.
  • 54:03 - 54:05
    No, grazie.
  • 54:06 - 54:11
    - Allora possiamo iniziare,
    signor Tim. - La prego.
  • 54:11 - 54:15
    - Sia certo, non le creerō disagio.
    - Ne sono convinto anch'io.
  • 54:18 - 54:22
    Ho chiesto questo colloquio perché
    lei č un amico di famiglia.
  • 54:22 - 54:26
    Sono il pių stretto collaboratore
    di Katarina da 10... no, 12 anni.
  • 54:26 - 54:29
    Negli ultimi 10 anni
    siamo stati soci,
  • 54:29 - 54:30
    invece nei primi due
    impiegati da altri.
  • 54:30 - 54:33
    - Lei conosce Peter Egermann?
    - Ma certo.
  • 54:33 - 54:36
    - Com'era il rapporto tra i coniugi?
    - Buono.
  • 54:37 - 54:41
    Dal colloquio con la madre di Peter
    ho avuta tutt'altra impressione.
  • 54:41 - 54:44
    Ha avuto 2 impressioni contrastanti.
    Non č incredibilmente interessante?
  • 54:44 - 54:47
    Lei aveva una relazione
    con Peter Egermann?
  • 54:48 - 54:49
    No.
  • 54:51 - 54:54
    - Perché ha esitato? - Non ho
    mai avuto rapporti con Peter.
  • 54:54 - 54:59
    Non ci siamo mai toccati. Ci saremo
    dati la mano o abbracciati...
  • 54:59 - 55:02
    - ma solo da buoni amici.
    - Mi scusi per la mia franchezza.
  • 55:02 - 55:04
    Ci sono abituato.
  • 55:05 - 55:08
    - Lei conosceva la ragazza
    assassinata? - Sė.
  • 55:08 - 55:09
    La conosceva bene?
  • 55:09 - 55:15
    - Eravamo buoni amici. - Come mai
    era buon amico di una prostituta?
  • 55:15 - 55:18
    Non so come classificare la
    sua domanda, signor commissario.
  • 55:19 - 55:22
    Non so se č maligna,
    insinuante o ingenua.
  • 55:23 - 55:27
    Non mi piace. Non c'entra
    con un colloquio informale.
  • 55:27 - 55:29
    Non aveva lo scopo di ferirla.
  • 55:29 - 55:31
    Mi sforzerō di crederle.
  • 55:33 - 55:34
    Lei vive da solo?
  • 55:35 - 55:37
    Sė, vivo da solo.
  • 55:39 - 55:42
    Lei procurava incontri
    occasionali alla sua amica?
  • 55:42 - 55:47
    - Sė, a volte. - Allora lei ha fatto
    incontrare Peter e Katarina Krafft
  • 55:47 - 55:50
    - o "Ka" com'č comunemente nota?
    - Sė, ha indovinato.
  • 55:50 - 55:55
    - Come sono andate le cose?
    - Era una domenica l'autunno scorso.
  • 55:55 - 55:58
    - Ero alla stazione.
    - Doveva partire?
  • 55:58 - 56:01
    Lė si incontrano giovani
    di diverse nazionalitā
  • 56:01 - 56:04
    che si guadagnano
    qualcosa la domenica.
  • 56:04 - 56:09
    Per caso, incontrai Peter. Era
    all'edicola dei giornali stranieri
  • 56:09 - 56:11
    dove aveva comprato alcuni giornali.
  • 56:12 - 56:15
    Abbiamo preso...
    una tazza di caffč insieme.
  • 56:15 - 56:20
    Non so perché gli raccontai come
    mai mi trovavo alla stazione.
  • 56:20 - 56:25
    Peter mi sembrō interessato.
    Poi mi disse che lui...
  • 56:25 - 56:28
    non era mai stato
    con una prostituta.
  • 56:29 - 56:32
    Gli raccomandai Katarina Krafft,
    gli diedi l'indirizzo...
  • 56:32 - 56:37
    e gli promisi che gli avrei parlato.
    Questa č tutta la storia.
  • 56:38 - 56:42
    Questa č la veritā. Ma nello stesso
    tempo una mezza veritā.
  • 56:43 - 56:45
    Ero molto arrabbiato
    con Katarina Egermann.
  • 56:45 - 56:51
    Ho sempre avuto rabbia verso di lei,
    anche se allo stesso tempo mi piace.
  • 56:51 - 56:56
    Mi piaceva l'idea che Peter
    la tradisse con una prostituta.
  • 56:56 - 56:59
    Anche questa č una mezza veritā.
  • 56:59 - 57:02
    Gli uomini deboli
    seguono vie stravaganti.
  • 57:02 - 57:04
    Dovrebbe saperlo,
    signor commissario.
  • 57:05 - 57:11
    Mi deprime che sia stato io a far
    incontrare l'assassino e la vittima.
  • 57:11 - 57:13
    Scusi se parlo
    in modo cosė drammatico.
  • 57:14 - 57:16
    Io avevo la coscienza
    sporca purtroppo.
  • 57:17 - 57:20
    Colpa della mia
    omosessualitā, penso.
  • 57:20 - 57:22
    Anche questa č
    solo una mezza veritā.
  • 57:23 - 57:27
    E qui inizia a diventare una
    cosa interessante, non crede?
  • 57:44 - 57:47
    La veritā č che volevo avere
    Peter per me stesso.
  • 57:49 - 57:52
    Ma purtroppo non l'avevo capito.
  • 57:52 - 57:55
    Desideravo che avessimo
    un segreto comune.
  • 57:57 - 58:03
    Volevo allontanarlo a
    poco a poco da sua moglie.
  • 58:03 - 58:07
    Sapevo che non c'era
    amore nella sua unione.
  • 58:07 - 58:12
    Ed ero ossessionato dall'idea che
    un giorno si sarebbe rivolto a me.
  • 58:13 - 58:15
    Che infine mi avrebbe scoperto.
  • 58:16 - 58:22
    Che avrebbe capito...
    che lo amavo in segreto.
  • 58:22 - 58:27
    Sentimentalmente, Peter
    era in punto di morte.
  • 58:27 - 58:30
    Come si puō esserlo per fame,
    sete o dissanguamento.
  • 58:32 - 58:35
    Io sapevo che avrei potuto salvarlo.
  • 58:36 - 58:39
    Speravo cercasse il mio aiuto.
  • 58:40 - 58:42
    E la mia vicinanza.
  • 58:49 - 58:52
    Non credo di sbagliarmi.
  • 58:52 - 58:56
    Le persone del mio genere hanno
    un intuito per queste cose.
  • 58:56 - 59:01
    Anche quello che le ho raccontato
    finora forse non č la veritā.
  • 59:01 - 59:05
    Alcune sagge persone affermano
    che la cecitā č totale.
  • 59:05 - 59:07
    Che ci comportiamo
    secondo un modello previsto.
  • 59:07 - 59:12
    E che siamo vincolati od oppressi
    fin dalla nostra nascita.
  • 59:15 - 59:18
    Ma questo č del tutto indifferente,
    d'altronde.
  • 59:20 - 59:20
    Non trova?
  • 59:26 - 59:28
    Caro Mogens...
  • 59:29 - 59:32
    ciō che ora intendo descrivere non
    č un sogno propriamente detto,
  • 59:33 - 59:39
    anche se tutto č successo di notte
    sotto effetto di sonniferi e alcool.
  • 59:39 - 59:43
    Se affermassi che tutto appariva
    pių vero e terrificante
  • 59:43 - 59:46
    di quanto non sia nella triste realtā
    della mia vita di ogni giorno,
  • 59:47 - 59:49
    sarebbe una banalitā.
  • 59:50 - 59:52
    Getta tutto nel portaimmondizie.
  • 59:52 - 59:56
    Non scrivo per essere divertente, ma
    solo perché mi ci sento costretto.
  • 59:57 - 59:59
    Sognavo di dormire.
  • 60:01 - 60:04
    Sognavo di sognare.
  • 60:07 - 60:09
    Tutto era molto sensuale.
  • 60:10 - 60:13
    Intendo in un senso pių ampio,
    non solo erotico.
  • 60:15 - 60:20
    Ma in qualche modo c'era una chiara
    relazione tra il mio basso ventre...
  • 60:21 - 60:26
    e un buon profumo intenso
    del calore di una donna.
  • 60:27 - 60:29
    Sudore...
  • 60:29 - 60:31
    saliva...
  • 60:32 - 60:35
    l'odore fresco di folti capelli.
  • 60:37 - 60:44
    Mi muovevo con gli occhi chiusi su
    una superficie vasta e scintillante.
  • 60:46 - 60:48
    E tutto era un silenzio.
  • 60:50 - 60:53
    La mia soddisfazione era totale.
  • 60:53 - 60:57
    Sentivo un ridicolo bisogno di
    raccontare una storia divertente.
  • 60:57 - 61:00
    Perō non potevo parlare.
  • 61:00 - 61:02
    Il che non mi affliggeva
    minimamente.
  • 61:03 - 61:08
    Al contrario, sentivo che tale
    contrasto era legato al mio silenzio.
  • 61:08 - 61:12
    E che il mio cervello era concentrato
    intensamente sulle mie mani.
  • 61:12 - 61:15
    O meglio sulla punta delle dita.
  • 61:17 - 61:21
    Su ogni dito avevo
    un piccolo occhio...
  • 61:23 - 61:25
    che con entusiasmo
    ammiccante registrava
  • 61:25 - 61:29
    questo scintillante biancore
    e quel preciso contrasto.
  • 61:33 - 61:35
    Cosė andava bene.
  • 61:38 - 61:40
    Cosė poteva continuare.
  • 61:45 - 61:46
    Io pensavo...
  • 61:49 - 61:51
    No, in realtā non pensavo affatto.
  • 61:51 - 61:55
    Mi fluiva come un nastro
    variopinto tra le labbra.
  • 61:56 - 62:02
    "Se tu sei la mia morte,
    sii la benvenuta, o morte.
  • 62:04 - 62:06
    Se tu sei la mia vita,
  • 62:07 - 62:10
    sii la benvenuta, o vita."
  • 62:13 - 62:18
    Mi trovo in un ambiente chiuso
    senza porte né finestre,
  • 62:18 - 62:20
    ma anche senza tetto o pareti.
  • 62:20 - 62:24
    Probabilmente ero chiuso in
    una sfera o in un ellissoide.
  • 62:24 - 62:29
    Non so. Non ho mai pensato di
    cercare i confini di questo ambiente.
  • 62:30 - 62:35
    Sognavo di svegliarmi
    da un sonno profondo.
  • 62:36 - 62:40
    Ero sdraiato sul pavimento che era
    morbido come uno spesso tappeto.
  • 62:40 - 62:43
    Mi sentivo piacevolmente
    caldo e soddisfatto.
  • 62:45 - 62:51
    Katarina giaceva accanto
    a me, ancora immobile. Dormiva.
  • 62:51 - 62:55
    Io sapevo che questo
    era tutto un sogno.
  • 62:55 - 62:59
    Dicevo a me stesso a mezza
    voce che non dovevo avere paura.
  • 63:00 - 63:03
    L'unico pericolo č avere paura.
  • 63:03 - 63:07
    Essere presi dal panico,
    cercare di uscirne,
  • 63:08 - 63:12
    piangere o strillare, o
    battere i pugni sulle pareti.
  • 63:13 - 63:16
    Decisi di mantenere la calma.
  • 63:18 - 63:21
    Katarina si stava
    lentamente svegliando.
  • 63:23 - 63:25
    Io cercavo di parlarle.
  • 63:27 - 63:30
    Ma non ci riuscivo.
  • 63:30 - 63:34
    Lei si comportava come se
    non notasse la mia presenza.
  • 63:35 - 63:41
    Era morbida e indifferente
    in maniera eccitante.
  • 63:41 - 63:44
    E io volevo fare l'amore.
  • 63:44 - 63:48
    Ma lei mi sfuggiva e non mi
    riusciva di penetrare in lei.
  • 63:49 - 63:53
    Mi guardava attraverso le
    palpebre socchiuse e sorrideva.
  • 63:53 - 63:57
    Mi prese una tale rabbia che dovetti
    trattenermi per non ucciderla.
  • 63:58 - 64:01
    Quasi soffocavo dalla
    rabbia e dallo spavento.
  • 64:02 - 64:04
    Avrei dovuto stare calmo
  • 64:04 - 64:06
    e non avere paura.
  • 64:07 - 64:10
    Essere controllato,
    non imprevedibile.
  • 64:12 - 64:15
    Avevo fallito in pieno.
  • 65:03 - 65:06
    Ma ci fu anche
    un momento di tenerezza.
  • 65:07 - 65:09
    Di completo silenzio.
  • 65:11 - 65:15
    Ed č difficile descrivere
    proprio questo momento.
  • 65:16 - 65:19
    L'aria era cambiata,
  • 65:19 - 65:22
    era divenuta pių mite
    e leggera da respirare.
  • 65:23 - 65:26
    La luce grigia era sparita,
  • 65:26 - 65:31
    lasciando il posto a un'alba
    morbida e soffusa
  • 65:32 - 65:36
    che era come una mano amica
    che carezzava i nostri corpi feriti.
  • 65:37 - 65:43
    Ci incontrammo in un'improvvisa
    interioritā, senza riserve.
  • 65:46 - 65:48
    Qui sopravvenne
    qualcosa di orrendo.
  • 65:50 - 65:55
    Qualcosa d'impensabile,
    d'irrevocabile e fatale.
  • 65:58 - 66:01
    Katarina improvvisamente era morta.
  • 66:02 - 66:04
    Sapevo di averla uccisa io
    in modo orribile
  • 66:04 - 66:07
    e straziante.
  • 66:08 - 66:10
    Mi svegliai di nuovo
    e mi sedetti sul letto.
  • 66:12 - 66:16
    Fuori, sull'accesso all'autostrada
    si era creato un forte traffico.
  • 66:16 - 66:18
    Tutto era normale.
  • 66:19 - 66:23
    Katarina dormiva accanto a
    me e respirava tranquillamente.
  • 66:26 - 66:28
    Puoi aiutarmi forse?
  • 66:30 - 66:33
    Esiste un aiuto poi?
  • 66:35 - 66:37
    Vivrō ancora molto?
  • 66:39 - 66:41
    Ma vivrō veramente?
  • 66:43 - 66:49
    Oppure il sogno era il mio unico
    fugace momento di vita?
  • 66:51 - 66:54
    Di realtā veramente
    vissuta e conquistata?
  • 67:08 - 67:12
    Mi scusi se telefono cosė presto,
    posso parlare col professor Jensen?
  • 67:14 - 67:16
    No, grazie, mi scusi.
  • 67:28 - 67:31
    Grazie di essere venuto,
    non sapevo che fare.
  • 67:31 - 67:32
    Perché non provi a parlargli?
  • 67:33 - 67:37
    - Č di sopra in terrazza.
    - Sė.
  • 67:50 - 67:55
    Saltare di sotto č onorevole ma
    č inumano straziare i propri simili.
  • 68:02 - 68:06
    Se qualcuno ti vede,
    avverte subito la polizia.
  • 68:07 - 68:08
    Hai freddo?
  • 68:10 - 68:14
    - Vado a prenderti la pelliccia,
    se vuoi. - Ti ringrazio molto.
  • 68:21 - 68:26
    - Katarina, mi dai la sua pelliccia?
    - Vado a prenderla.
  • 68:45 - 68:47
    - Peter...
    - Lasciami.
  • 68:50 - 68:55
    - Tanti cari saluti da Marta.
    - Povera Marta, l'abbiamo disturbata.
  • 68:55 - 68:58
    No, usciva presto per un'operazione
    alla clinica pediatrica.
  • 69:01 - 69:03
    Esagera sempre lei...
  • 69:05 - 69:10
    - Vieni, siediti accanto a me.
    - Sto bene qui per terra.
  • 69:12 - 69:14
    Siamo stati per un drink
    da Johann e Marianne.
  • 69:14 - 69:20
    Poi siamo finiti in quel nuovo
    ristorante italiano vicino al teatro.
  • 69:21 - 69:24
    Lā abbiamo trovato Melkers
    insieme alla moglie.
  • 69:24 - 69:27
    Hanno insistito perché
    andassimo a casa loro.
  • 69:28 - 69:29
    Mi dai una sigaretta?
  • 69:31 - 69:34
    - Grazie.
    - Cos'hai qui al collo?
  • 69:34 - 69:37
    - Le si č rotta la collana.
    - Ah sė?
  • 69:37 - 69:39
    Sė, mi ci sono impigliato
    e la collana si č rotta.
  • 69:40 - 69:43
    Stai attenta che
    la ferita non s'infetti.
  • 69:43 - 69:44
    Katarina dice che mi vuole lasciare.
  • 69:44 - 69:47
    Allora io dico: "Benissimo.
    Sarebbe un'ottima azione."
  • 69:47 - 69:50
    Allora lei dice che senza
    di me non sa cavarsela.
  • 69:50 - 69:53
    E io dico che me la
    cavo meglio senza di lei.
  • 69:53 - 69:54
    Lei dice che sono impotente.
  • 69:54 - 69:58
    - Il tracollo č stato al ristorante.
    - Sono impotente solo con lei.
  • 69:59 - 70:03
    All'inizio abbiamo riso ma poi
    ha iniziato a rifarmi il verso.
  • 70:03 - 70:08
    - Una cosa penosa, ho pianto.
    - Katarina sa quando piangere.
  • 70:08 - 70:12
    - Ti dico perché abbiamo litigato.
    - Alle signore il pezzo forte.
  • 70:12 - 70:15
    Sta' un attimo zitto, Peter. La tua
    comparsa in scena l'hai giā fatta.
  • 70:15 - 70:18
    Quando siamo tornati a casa, Peter
    era eccitato, voleva scopare.
  • 70:18 - 70:21
    Io ero stanca e pensavo dentro
    di me: "Basta che duri poco."
  • 70:21 - 70:24
    Ma Peter aveva intenzione di fare
    una prestazione eccezionale.
  • 70:24 - 70:29
    Mi sono detta: "Puoi ancora farcela.
    L'ho fatto cosė tante volte."
  • 70:29 - 70:34
    Ha provato a scoparmi da dietro,
    ma non riusciva ad infilarmelo.
  • 70:35 - 70:38
    Probabilmente era troppo ubriaco.
  • 70:41 - 70:43
    Io ho iniziato...
  • 70:43 - 70:45
    ...ho iniziato a ridere!
  • 70:46 - 70:49
    Lui si č arrabbiato e ha iniziato
    a rimproverarmi gridando.
  • 70:49 - 70:54
    Ma io non riuscivo a smettere
    di ridere. Non potevo trattenermi.
  • 70:55 - 70:58
    Allora gli ho suggerito un pompino
    perché so che gli piace un sacco.
  • 70:58 - 71:03
    Lui ha preso la collana e ha iniziato
    a torcerla, quasi mi ha soffocata.
  • 71:03 - 71:07
    Io riesco a soddisfarti. Ho il mezzo
    sicuro per sfinire Katarina.
  • 71:07 - 71:10
    - Devo dirti come si fa?
    - In questi 10 anni in comune...
  • 71:10 - 71:14
    mi hai procurato
    di certo 832 orgasmi.
  • 71:14 - 71:16
    513 volte ho recitato,
  • 71:16 - 71:19
    poi sono stata costretta a chiudermi
    in bagno per aiutarmi da sola.
  • 71:19 - 71:23
    Ma in tutte le occasioni ho avuto
    un misero piccolo spasimo.
  • 71:24 - 71:27
    E di questo ti sono molto grata.
  • 71:27 - 71:31
    Peter Egermann mi ha
    portato a farmi sentire donna.
  • 71:36 - 71:39
    Maledetto stupido Peter, mi fai pena.
  • 71:40 - 71:42
    Mi fai tanta pena.
  • 71:42 - 71:45
    Ora ascolterai il disco della
    fedeltā perversa di Katarina.
  • 71:45 - 71:48
    Intratteniamo il nostro amico
    con un altro dei nostri numeri.
  • 71:48 - 71:50
    Sentila, la linguaccia
    gli funziona ancora.
  • 71:51 - 71:53
    Č che ha paura di stare zitto.
  • 71:55 - 71:57
    In silenzio si ascolta la veritā.
  • 71:57 - 72:00
    Quella di Katarina.
    Io non ne possiedo.
  • 72:00 - 72:06
    Katarina ha un contratto a vita
    con autentiche veritā universali.
  • 72:06 - 72:09
    In parte perché č donna,
  • 72:09 - 72:12
    e quindi ha diritto a una
    particolare visione delle cose.
  • 72:12 - 72:14
    In parte perché lei č Katarina,
  • 72:14 - 72:18
    scelta e creata da Dio in un
    momento particolarmente felice.
  • 72:20 - 72:22
    Credo che mi dovrō
    stendere per un po'.
  • 72:23 - 72:26
    - A che ora dobbiamo essere
    dai Bauer? - Alle 10.
  • 72:26 - 72:31
    Hai tempo di riposare un'ora e di
    farti una bella doccia calda.
  • 72:32 - 72:36
    - Devo aiutarti?
    - Grazie per l'offerta.
  • 72:36 - 72:41
    Ce la faccio da solo. Grazie
    d'essere venuto, caro Arthur.
  • 72:41 - 72:46
    Sei un vero amico. Quando
    vedo te e Katarina insieme,
  • 72:46 - 72:51
    improvvisamente mi rendo conto
    di che coppia straordinaria sareste.
  • 72:51 - 72:55
    Come disse Cristo sulla croce:
    "Madre, guarda tuo figlio.
  • 72:55 - 72:57
    Figlio, guarda tua madre."
  • 73:04 - 73:07
    Mi sono comportata
    come un'oca isterica.
  • 73:11 - 73:13
    A cosa stai pensando?
  • 73:13 - 73:19
    Che metterai il disco col refrain:
    "Č colpa mia. Scusami, amore mio."
  • 73:19 - 73:22
    Chi mette per primo questo disco
    fa la parte generosa di solito.
  • 73:22 - 73:26
    Se penso di essermi comportata come
    un'oca isterica, non dovrei dirlo?
  • 73:26 - 73:27
    No.
  • 73:30 - 73:33
    - Che devo fare allora?
    - Niente.
  • 73:34 - 73:39
    Come vuoi, Peter.
  • 73:39 - 73:42
    Puoi restare qui,
    basta che stai zitta.
  • 73:44 - 73:47
    - Peter.
    - Smettila, non serve a niente.
  • 73:55 - 73:59
    - Ti prego, parliamone.
    - No.
  • 74:00 - 74:02
    Non potremmo provare almeno?
  • 74:03 - 74:06
    Ci abbiamo provato 100
    volte prima d'ora.
  • 74:06 - 74:10
    Al primo litigio usiamo come
    arma tutto quello che ci siamo detti.
  • 74:12 - 74:15
    Ricordi all'inizio del matrimonio
    come ci impegnavamo?
  • 74:15 - 74:17
    Avevamo un capitale.
  • 74:19 - 74:22
    Un capitale d'amore, se preferisci.
  • 74:22 - 74:23
    Lo abbiamo buttato via
  • 74:23 - 74:25
    senza procurarci
    niente di nuovo, sai perché?
  • 74:26 - 74:30
    Noi accettiamo le regole del gioco
    senza saper giocare.
  • 74:30 - 74:32
    E subiamo l'imbroglio.
  • 74:33 - 74:35
    Sai cosa mi fa pių paura?
  • 74:35 - 74:37
    Quando non posso andare a lavorare,
  • 74:37 - 74:42
    leggere il giornale o
    mangiare a orari regolari.
  • 74:42 - 74:47
    Soffrire d'insonnia, di stitichezza,
    avere l'auto in avaria,
  • 74:47 - 74:50
    essere ammalato, avere mal di denti.
  • 74:50 - 74:55
    Ogni pericolo allarma il sistema di
    sicurezza che ho a lungo escogitato.
  • 74:57 - 75:00
    Se č come dici, dovresti
    fare a meno di bere.
  • 75:00 - 75:03
    Bevo per avere il coraggio di
    mettere fuori uso il mio sistema.
  • 75:03 - 75:05
    Che ci guadagni a questo modo?
  • 75:06 - 75:09
    Mi faccio saltare
    in aria a brandelli.
  • 75:11 - 75:13
    E cosa rimane poi?
  • 75:13 - 75:16
    Un groviglio di sangue,
    di carne e di nervi.
  • 75:19 - 75:21
    E dici che č meglio questo?
  • 75:24 - 75:27
    Almeno mi adeguo di
    pių alla realtā che mi circonda.
  • 76:05 - 76:09
    Sto seduta qui, tutta sola
    nella mia grande casa.
  • 76:09 - 76:13
    Non ho nessuna voglia
    di vedere gente.
  • 76:13 - 76:17
    - E neanche di uscire. - Dovresti
    viaggiare per un paio di mesi.
  • 76:17 - 76:20
    Sė, mia sorella mi ha chiesto
    di andare a trovarla a Parigi.
  • 76:21 - 76:22
    Penso che dovresti farlo.
  • 76:24 - 76:28
    - E se Peter vuole che vada da lui?
    - Ci sei giā andata?
  • 76:29 - 76:32
    No, non ci riesco.
  • 76:33 - 76:34
    Non ancora.
  • 76:38 - 76:41
    - Io ci sono stata ieri.
    - Ah sė?
  • 76:42 - 76:44
    Non sembrava essere molto in sé.
  • 76:45 - 76:47
    Pensi che si tormenti?
  • 76:47 - 76:50
    Per il professor Jensen le iniezioni
    lo aiutano a non tormentarsi.
  • 76:50 - 76:53
    Anch'io mi sarei fatta un'iniezione
    per fuggire da questo inferno.
  • 76:53 - 76:55
    Perché č un vero inferno.
  • 76:56 - 76:58
    Vado su e gių
    da sola tutto il giorno.
  • 76:59 - 77:02
    Mi metto la pelliccia per fare
    una passeggiata nel parco.
  • 77:03 - 77:07
    Ma non riesco a uscire.
    Non so cosa devo fare.
  • 77:08 - 77:14
    Forse dovrei consultare un medico,
    il buon Jacobi č cosė vecchio.
  • 77:14 - 77:18
    Dirō al professor Jensen di mettersi
    in contatto con te.
  • 77:19 - 77:22
    - Sė, forse mi sarā utile.
    - Domattina lo chiamerō.
  • 77:24 - 77:27
    Sono sola, Katarina.
  • 77:27 - 77:29
    Se vuoi, verrō
    a trovarti tutti i giorni.
  • 77:30 - 77:34
    - Hai giā tante preoccupazioni.
    - Tutti ne abbiamo.
  • 77:36 - 77:42
    Č della madre la colpa, dirai tu.
    Sei sempre stata critica
  • 77:42 - 77:44
    verso il mio rapporto con Peter.
  • 77:44 - 77:47
    Anche tu verso il nostro matrimonio.
  • 77:47 - 77:52
    Ma io sono sua madre, Katarina.
    Gli sono pių vicina di tutti voi.
  • 77:52 - 77:58
    Io l'ho partorito e cresciuto.
    Lui č una parte della mia vita.
  • 77:58 - 78:03
    Tu non hai figli. Non puoi capire
    i sentimenti di una madre.
  • 78:05 - 78:07
    La responsabilitā...
  • 78:09 - 78:10
    Le colpe...
  • 78:10 - 78:14
    - La vergogna.
    - Hai ragione. Non posso comprendere.
  • 78:15 - 78:19
    - Scusa, non volevo farti del male.
    - Non mi hai fatto del male.
  • 78:20 - 78:23
    - Mi fai solo pena.
    - Non credo che lo pensi davvero.
  • 78:23 - 78:28
    Ormai sono qui da pių di 20 minuti e
    hai parlato solo dei tuoi sentimenti.
  • 78:29 - 78:32
    Delle tue difficoltā, delle
    tue colpe, della vergogna.
  • 78:32 - 78:37
    Perdonami, Katarina. Credevo fossi
    venuta per parlare con me.
  • 78:38 - 78:39
    Credevo che avremmo parlato...
  • 78:39 - 78:42
    di ciō che proviamo.
  • 78:44 - 78:48
    - Io non so cosa mi ero immaginata.
    - Io ho pensato anche a te.
  • 78:49 - 78:51
    Ogni ora del giorno.
  • 78:51 - 78:53
    Sono molto sola anch'io.
  • 78:55 - 78:56
    Giā.
  • 78:57 - 79:00
    Con grande stupore guardo
    indietro alla nostra vita,
  • 79:01 - 79:06
    alla nostra realtā precedente, e
    dico che forse abbiamo sognato.
  • 79:06 - 79:10
    Recitato o cos'altro diavolo
    abbiamo fatto mai.
  • 79:12 - 79:15
    Questa č la vera realtā
    ed č insopportabile.
  • 79:15 - 79:20
    Io parlo, rispondo, rifletto,
    mi vesto... dormo e mangio.
  • 79:20 - 79:25
    Č un quotidiano costringimento.
    Un'esterioritā strana e insensibile.
  • 79:25 - 79:29
    Ma dietro questa maschera
    io piango continuamente.
  • 79:30 - 79:33
    Piango per me stessa.
  • 79:35 - 79:38
    Per non poter essere
    mai pių come prima.
  • 79:40 - 79:45
    Ciō che č stato, non tornerā pių,
    č finito per sempre, distrutto...
  • 79:45 - 79:46
    Come un sogno.
  • 79:49 - 79:51
    E piango per Peter.
  • 79:53 - 79:57
    Non sono mai riuscita a mettermi
    nei pensieri e sentimenti altrui.
  • 79:59 - 80:05
    Ma ad un tratto penso di capire
    ciō che Peter pensa e sente.
  • 80:05 - 80:10
    Capisco che č solo e indifeso e che
    solo la sua paura gli fa compagnia.
  • 80:10 - 80:12
    Cosė solo.
  • 80:14 - 80:19
    Sė č allontanato per sempre, per
    quanto lo si chiami non tornerā pių.
  • 80:22 - 80:25
    Ma la cosa pių brutta...
  • 80:25 - 80:30
    pių orrenda, di cui non riesco quasi
    a parlare č quella povera ragazza.
  • 80:30 - 80:35
    Mi ripeto che forse ha avuto paura
    solo per un breve momento,
  • 80:36 - 80:39
    che non ha capito
    che cosa le succedeva.
  • 80:41 - 80:42
    Non serve a niente.
  • 80:46 - 80:47
    Non serve a niente.
  • 82:33 - 82:36
    - Buonasera.
    - Buonasera.
  • 82:38 - 82:42
    Si chiude! Basta per oggi!
  • 82:42 - 82:46
    Fate fagotto, si chiude!
  • 82:47 - 82:49
    Basta per oggi!
  • 82:54 - 82:55
    Salve.
  • 82:58 - 83:01
    - Dice che č disposta a restare
    fino alle 6. - Grazie.
  • 83:01 - 83:06
    Sarebbe proibito per l'assicurazione
    contro gli incendi... - Sė, grazie.
  • 83:07 - 83:12
    Alle 6 deve andarsene. La
    mattina c'č la visita della polizia.
  • 83:12 - 83:18
    Gli agenti notturni vogliono
    divertirsi un po' e bere un caffč.
  • 83:18 - 83:21
    Nei rapporti della polizia si
    chiama "controllo di routine".
  • 83:25 - 83:27
    Accomodati, ho quasi fatto.
  • 83:43 - 83:45
    Vuoi un bicchiere di vino?
  • 84:06 - 84:10
    - Preferirei che tu fossi truccata.
    - Come vuoi.
  • 84:10 - 84:13
    - Se non č troppa fatica.
    - No, affatto.
  • 84:13 - 84:15
    Se posso fare
    a meno delle ciglia finte...
  • 84:15 - 84:20
    - Sė, certo.
    - C'č un'aria pesante qui, vero?
  • 84:20 - 84:21
    Sė, un po'.
  • 84:22 - 84:26
    Hanno scordato la ventilazione quando
    hanno trasformato gli ambienti.
  • 84:26 - 84:27
    Non abbiamo finestre.
  • 84:27 - 84:30
    Se vogliamo aria, dobbiamo
    aprire la porta sulla cantina.
  • 84:31 - 84:36
    Č stupido, perché capitano
    strani ospiti. Togliti il cappotto...
  • 84:36 - 84:39
    Scusate, ho scordato il mio giornale,
    devo portarmelo via.
  • 84:39 - 84:43
    L'ho comprato stamattina
    e ora č cosė tardi...
  • 84:43 - 84:46
    - Non si dimentichi: alle 6.
    - D'accordo.
  • 84:48 - 84:50
    Ti č piaciuto il mio numero?
  • 84:52 - 84:54
    Non eccessivamente.
  • 84:57 - 85:00
    - Č molto che lavori qui?
    - 3 anni.
  • 85:01 - 85:04
    Ho cominciato qui
    quand'era ancora nuovo.
  • 85:05 - 85:07
    - Guadagni bene?
    - Non posso lamentarmi.
  • 85:11 - 85:12
    Hai ancora un po' di vino?
  • 85:14 - 85:17
    Le bottiglie sono sullo
    scaffale vicino al frigo.
  • 85:22 - 85:23
    Ti trovo un po' buffo...
  • 85:31 - 85:35
    Trovo in te qualcosa di buffo.
  • 85:36 - 85:40
    - Hai combinato qualcosa?
    - Non credo proprio.
  • 85:40 - 85:43
    Una delle altre ragazze voleva
    restare qui a fare la guardia.
  • 85:44 - 85:47
    Forse sono stata stupida
    a mandarla via.
  • 85:47 - 85:49
    Non preoccuparti.
  • 85:50 - 85:52
    Qualcosa c'č perō.
  • 85:54 - 85:56
    Sė, qualcosa c'č...
  • 86:00 - 86:02
    Hai paura, per caso?
  • 86:03 - 86:07
    - Esperta di uomini.
    - Sei anche ironico?
  • 86:07 - 86:11
    Sono sempre ironico. Č una
    specie di malattia la mia.
  • 86:13 - 86:16
    Oh, i ragazzi... Insopportabili.
  • 86:18 - 86:21
    Senti, qui č piuttosto scomodo.
  • 86:22 - 86:25
    Non trovi? Potremmo andare
    in una delle altre stanze.
  • 86:26 - 86:28
    Dai, vieni.
  • 86:37 - 86:39
    Entra...
  • 86:43 - 86:47
    - Questa č la tua stanza?
    - Č qui che ricevo i clienti.
  • 86:49 - 86:51
    Fa un caldo bestiale.
    Posso aprire la finestra?
  • 86:52 - 86:55
    Non ci sono finestre.
  • 86:56 - 87:00
    - Qui non resisto.
    - Allora andiamo sul palcoscenico.
  • 87:01 - 87:05
    C'č molto pių spazio ed
    č anche molto carino.
  • 87:05 - 87:07
    Dai, vieni.
  • 87:33 - 87:35
    - Come ti chiami?
    - Ka.
  • 87:36 - 87:40
    Per la veritā, mi chiamo Katarina.
  • 87:40 - 87:44
    - Hai lo stesso nome di mia moglie.
    - Questo č buffo.
  • 87:44 - 87:46
    Volevi dire qualcosa?
  • 87:48 - 87:51
    Mi sono espresso male prima.
  • 87:51 - 87:54
    Ho trovato il tuo numero ingenuo
    e piuttosto noioso.
  • 87:55 - 87:58
    Te, al contrario, ti
    trovo molto attraente.
  • 87:59 - 88:00
    Attraente...
  • 88:12 - 88:16
    Siediti, cosė ti posso guardare.
  • 88:23 - 88:24
    Va bene cosė?
  • 88:25 - 88:28
    Meglio se ti alzi in piedi.
  • 88:35 - 88:37
    Cosė č meglio?
  • 88:38 - 88:39
    Guardami.
  • 88:41 - 88:42
    Beh?
  • 88:44 - 88:47
    Non ti chiedono mai gli altri uomini
    di fare cose sgradevoli?
  • 88:47 - 88:49
    Questo č peggio.
  • 89:00 - 89:02
    Tutte le strade sono chiuse.
  • 89:23 - 89:24
    Vuoi andare via?
  • 89:29 - 89:32
    - Tutte le strade sono chiuse.
    - Perché dici delle cose cosė buffe?
  • 89:32 - 89:34
    Vieni.
  • 90:15 - 90:19
    Te l'avevo giā detto che dobbiamo
    tenere chiuse tutte le porte.
  • 90:22 - 90:23
    Devi rimanere qui.
  • 90:30 - 90:32
    Ti faccio un caffč?
  • 90:39 - 90:43
    La luce č troppo forte.
    Non si potrebbe spegnere?
  • 90:43 - 90:47
    Abbiamo giā reclamato, ma
    figurati se ci stanno a sentire.
  • 90:54 - 90:57
    - Che cos'č questo odore?
    - Odore?
  • 90:58 - 91:02
    - Sė, sento un odore... - Qui c'č
    sempre odore di polvere, sudore
  • 91:02 - 91:05
    profumo, fumo di sigarette...
  • 91:07 - 91:09
    Quando il gabinetto č otturato,
    odore di merda.
  • 91:09 - 91:11
    Senti odore di qualcos'altro?
  • 91:11 - 91:16
    - Forse č solo la mia immaginazione.
    - Io non li sento pių i profumi.
  • 91:16 - 91:19
    Non sento pių niente.
  • 91:22 - 91:27
    Da bambina, mia madre mi ha portato
    dai suoi genitori in Danimarca.
  • 91:28 - 91:32
    - Ricordo che profumo hanno
    lė le stagioni. - Le stagioni?
  • 91:32 - 91:36
    Giā. L'inverno...
  • 91:36 - 91:41
    L'inverno odora di neve,
    di stufe a carbone e guanti umidi.
  • 91:41 - 91:45
    Invece api e formicai
    č l'odore dell'estate.
  • 91:46 - 91:50
    In primavera c'č il profumo del
    ghiaccio che si scioglie nei fossi
  • 91:50 - 91:54
    e di uova pasquali appena
    rotte, e di pioggia.
  • 91:54 - 91:57
    Ma l'autunno č il pių bello.
  • 92:07 - 92:09
    Non stavo dormendo.
  • 92:09 - 92:13
    Quando ti decidi a toglierti
    questo stupido cappotto?
  • 92:13 - 92:16
    Fa piuttosto caldo qui, non ti pare?
  • 92:17 - 92:18
    Certo.
  • 92:42 - 92:44
    Sono molto stanco.
  • 93:00 - 93:04
    Riguardo al paziente, abbiamo come
    risultato una madre dominante...
  • 93:05 - 93:10
    e un pessimo rapporto col padre
    causa di una latente omosessualitā,
  • 93:10 - 93:13
    della quale Peter Egermann deve
    essere stato appena conscio,
  • 93:13 - 93:17
    che ha agito in modo disturbante
    nei suoi rapporti con la moglie
  • 93:17 - 93:20
    e con le altre donne con cui
    egli ha avuto dei contatti.
  • 93:22 - 93:27
    Questi fatti, come pure un istinto
    di paura e di aggressivitā
  • 93:27 - 93:32
    contro la madre dominante non hanno
    trovato alcuna valvola di sfogo
  • 93:32 - 93:34
    nell'ambiente sociale in cui
    viveva Peter Egermann...
  • 93:35 - 93:39
    poiché in quell'ambiente ogni scoppio
    emotivo viene visto quasi come...
  • 93:39 - 93:43
    qualcosa di vergognoso e di osceno.
  • 93:43 - 93:49
    Perciō, il paziente ha iniziato ad
    ignorare i sentimenti pių intimi.
  • 93:49 - 93:52
    Invece di essere se stesso,
    egli ha assunto degli atteggiamenti
  • 93:52 - 93:58
    interpretando il ruolo che educazione
    e ambiente gli avevano dato.
  • 93:59 - 94:01
    Mi scusi, professore.
    Non sapevo che era ancora qui.
  • 94:01 - 94:03
    Volevo solo prendere alcune anamnesi.
  • 94:03 - 94:06
    Ne ho ancora per un
    paio di minuti. Buonanotte.
  • 94:16 - 94:19
    Un senso del dovere molto sviluppato
  • 94:20 - 94:23
    e un'autodisciplina esercitata
    fin dall'infanzia,
  • 94:23 - 94:27
    aventi come obiettivo il successo
    sociale, hanno impedito al paziente
  • 94:27 - 94:31
    qualsiasi forma di sfogo
    naturale degli istinti.
  • 94:32 - 94:37
    Egermann era anche molto attaccato
    alla moglie, che come la madre...
  • 94:37 - 94:42
    ha una personalitā altamente
    volitiva e possessiva.
  • 94:44 - 94:48
    Una paura ingiustificata e l'angoscia
    associata a questa paura
  • 94:48 - 94:52
    vengono ritualizzate in
    un modello sociale chiuso,
  • 94:53 - 94:57
    nel quale un notevole consumo
    di narcotici e di alcool
  • 94:57 - 95:02
    sono una valvola di sicurezza
    accettata, a volte raccomandata.
  • 95:02 - 95:04
    Oso affermare che
    nulla sarebbe successo,
  • 95:04 - 95:06
    se fosse rimasto nel suo ambiente.
  • 95:06 - 95:12
    La catastrofe avviene quando ha luogo
    il suo contatto con una prostituta.
  • 95:12 - 95:14
    All'improvviso tutto č possibile.
  • 95:14 - 95:18
    L'impulso scatenante puō
    essere stata una piccolezza.
  • 95:18 - 95:21
    Una parola, un gesto,
    un tono di voce...
  • 95:21 - 95:27
    La ragazza viene uccisa in un momento
    di cortocircuito emotivo.
  • 95:29 - 95:32
    E in un momento
    probabilmente estatico,
  • 95:32 - 95:36
    Egermann compie
    l'atto sessuale con la morta.
  • 95:39 - 95:43
    La slavina degli istinti
    č entrata in movimento.
  • 95:44 - 95:49
    Solo colui che uccide possiede,
    o meglio domina completamente.
  • 95:49 - 95:54
    Il paziente ha infranto
    le barriere sociali ed emotive
  • 95:54 - 95:57
    e da quel momento
    č un potenziale suicida,
  • 95:57 - 96:01
    secondo la stessa norma
    che ho appena formulato:
  • 96:03 - 96:08
    solo colui che si uccide possiede
    completamente se stesso.
  • 96:16 - 96:17
    Dopo essersi alzato,
  • 96:18 - 96:20
    dopo aver fatto colazione
    e aver rifatto il letto
  • 96:21 - 96:22
    - si alza prima di tutti gli altri -
  • 96:23 - 96:25
    si siede per una partita
    a scacchi contro il computer.
  • 96:26 - 96:29
    Lo mette ad un
    alto grado di difficoltā
  • 96:29 - 96:32
    e gioca per diversi giorni.
  • 96:33 - 96:35
    Con il personale
    č esteriormente gentile,
  • 96:35 - 96:37
    ma allo stesso tempo
    poco affabile.
  • 96:37 - 96:40
    Nella cura del corpo č accurato,
  • 96:40 - 96:43
    pulisce la sua stanza
    almeno una volta al giorno.
  • 96:44 - 96:47
    Nel rifare il suo letto
    č estremamente scrupoloso.
  • 96:47 - 96:52
    Impiega un quarto d'ora a renderlo
    spianato e ordinato come vuole lui.
  • 96:54 - 96:56
    Non legge libri, né giornali.
  • 96:56 - 96:59
    Non ascolta la radio,
    né guarda la TV.
  • 97:00 - 97:03
    A volte soffre di crisi di panico.
  • 97:03 - 97:07
    Ma si rifiuta di accettare aiuto e
    i nostri tentativi di contatto.
  • 97:09 - 97:13
    La notte ha vicino a sé
    un vecchio e logoro orsacchiotto,
  • 97:14 - 97:17
    probabilmente
    un ricordo dell'infanzia.
  • 97:24 - 97:30
    Un mondo di marionette
    Un film di Ingmar Bergman
Title:
From the Life of the Marionettes (1980) [MultiSub] [Film] - (Ingmar Bergman)
Description:

more » « less
Duration:
01:39:27

Italian subtitles

Revisions