Che cos'è l'inclusione?

Un breve video prodotto da Down Syndrome Queensland in collaborazione con Griffith Film School e Pullenvale State School. Il video di 4 minuti mostra la differenza tra integrazione, inclusione percepita e vera inclusione in una classe.
Le vignette sono messe in scena per dimostrare le differenze tra integrazione, inclusione percepita e vera inclusione. La stessa Pullenvale State School è sulla buona strada verso la vera inclusione e ha gentilmente partecipato a questo video per sensibilizzare le scuole su questo teme e per ciò per cui dovrebbero lottare.

Per ulteriori informazioni e risorse dal supporto educativo per la sindrome di Down, visitare https://www.downsyndromeqld.org.au/education-support-1

[Cos'è l'inclusione?]

[Integrazione]

Non capisco perché sono seduta
in fondo alla classe.

Vorrei essere trattata come gli altri,

voglio fare quello che fanno
i miei compagni.

Ma eccomi qui, sono sempre
a fare gli stessi esercizi

e a guardare i miei compagni
che imparano cose diverse.

Non sanno che così non mi aiutano?

Non sanno che il mio futuro è
nelle loro mani?

Voglio partecipare alla lezione,

imparare quello che stanno imparando
i miei compagni

e fare le loro stesse attività.

Ma eccomi qui, in fondo alla classe,

a causa delle basse aspettative
che hanno su di me.

Avere un'insegnante di sostegno
che mi educa a fare affidamento su di lei

mi porta a ricevere meno considerazione

dall'insegnante che sta facendo lezione.

Non mi sento inclusa nella classe:
sono nella stessa stanza

ma separata dai miei compagni

seduta di lato o in fondo,
lavorando su cose diverse

che mi fanno perdere la lezione.

Voglio essere libera di imparare
insieme ai miei amici,

arrivare al massimo delle mie capacità
ed essere vista come tutti gli altri.

Ho bisogno che cambi qualcosa.

[Inclusione percepita]

Vi starete domandando cosa c'è di
sbagliato nell'immagine che state vedendo.

Sono in classe con i miei compagni,
seduta al mio posto

mentre sto imparando le cose come
tutti gli altri.

Potreste pensare che
questa sia integrazione, ma non lo è.

Mi sento soffocare, mi sento limitata

e mi sembra di non riuscire
a dare il massimo.

Voglio bene alla mia insegnante
di sostegno

ma non mi fa pensare con la mia testa.

Infatti, il più delle volte,
lo fa lei per me

tipo sussurrarmi la risposta all'orecchio
quando la conosco già.

Più è insieme a me

più mi rendo conto che non ha senso
che io pensi con la mia testa

perché lei mi darà sempre e
comunque la risposta.

Sono certa che ci siano altri bambini
che hanno bisogno del suo aiuto.

Ha bisogno di stare con me?

Non può aiutare gli altri?

Sicuramente se ho bisogno di aiuto

posso alzare la mano e chiederlo
all'insegnante come fanno i miei amici.

Imiei compagni vogliono aiutarmi

ma non possono se ho qualcuno
seduto accanto a me.

Ho bisogno di imparare dai miei compagni,

di essere in grado di fare un lavoro
di gruppo

e di essere messa alla prova.

Voglio poter aver il diritto di sbagliare
o di avere successo e imparare da ciò.

Ho bisogno che qualcosa cambi.

[Inclusione]

Riuscite a riconoscermi in mezzo
agli altri?

Inclusione è più di una parola,
è una cultura, è un modo di pensare

è la speranza che tutti possono imparare
ed avere successo.

So che può essere impegnativo
inserirmi in una lezione,

potrei avere bisogno di un aiuto in più
e di informazioni extra

ma è l'opportunità migliore per imparare
dai miei compagni e dai miei insegnanti

che mi permettono di crescere e
di mettermi alla prova.

Voglio apprendere le stesse cose
come i miei compagni

e che, all'occhio dei miei docenti,

io abbia le stesse opportunità
dei miei amici.

Il mio metodo di apprendimento
potrebbe aver bisogno di essere rivisto

ma voglio ancora avere la possibilità
di mostrare a tutti cosa posso fare

e non focalizzarmi sulle cose
che non posso fare.

Trattatemi come qualsiasi altro studente
e lasciatemi spiccare il volo.

Affronterò e supererò questa sfida
riguardo le aspettative che avete su di me

Siete davvero pronti ad integrarmi?

Sottotitoli in italiano
di Serena Gherarducci

Revisione a cura di Chiara Rossini