-
[Musica]
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Chi vi ha insegnato a odiare il colore della vostra pelle?
-
Chi vi ha insegnato a odiare la fibra dei vostri capelli?
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Chi vi ha insegnato a odiare la forma del vostro naso e delle vostre labbra?
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Chi vi ha insegnato a odiarvi dalla testa ai piedi?
-
Chi vi ha insegnato a odiare la vostra stessa natura?
-
Chi vi ha insegnato a odiare la vostra razza di appartenenza
-
così tanto da evitare di incontrarvi?
-
Sapete, prima di venire a chiedere se Muhammad predicasse l'odio, dovreste chiedervi
-
chi vi abbia insegnato a odiare il modo in cui Dio vi ha creati.
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La maggior parte di noi neri, o negri come ci chiamava,
-
pensava davvero di essere libero,
-
senza rendersi conto che nel nostro subconscio, tutte quelle catene che pensavamo fossero state spezzate erano ancora lì
-
e c'erano molte situazioni in cui ciò che realmente ci motivava
-
era il nostro desiderio di essere amati dall'uomo bianco.
-
Malcolm intendeva colpire al cuore quel senso di inferiorità.
-
Sapeva che sarebbe stato doloroso.
-
Sapeva che la gente l'avrebbe potuto ammazzare per questo,
-
ma osò correre quel rischio.
-
Malcolm X diceva qualcosa che andava ben oltre ciò che diceva qualunque altro leader dell'epoca.
-
Mentre gli altri leader supplicavano di entrare nella casa del loro oppressore,
-
lui vi diceva di costruire la vostra casa.
-
Eliminò la paura per gli afroamericani.
-
Disse: "Dirò ad alta voce ciò che pensate"
-
e aggiunse "Vedrete, la gente ascolterà, e non per forza ci farà qualcosa, ok?
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Ma non parlerò per le masse."
-
Quando lo disse in modo così forte, in modo così virile:
-
"Io non ho paura di dire quello che pensate da tutti questi anni,"
-
ecco perché l'amavamo.
-
Lo disse ad alta voce, non a porte chiuse,
-
Ha affrontato l'America per noi.
-
E io, come musulmano, credo che l'uomo bianco sia abbastanza intelligente.
-
Se gli si facesse capire come ci sentiamo realmente noi neri
-
e quanto siamo stufi senza usare quelle vecchie paroline dolci accomodanti
-
Perché siete voi stessi a complicarvi le cose.
-
L'uomo bianco vi crede quando lo riempite di quelle vecchie paroline dolci
-
perché gli avete parlato in maniera dolce sin da quando vi ha portato qui
-
Smettetela di adularlo!
-
Ditegli come vi sentite!
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Ditegli in che razza di inferno vi sentite intrappolati, e fategli sapere che se non è disposto a pulirsi la casa, se non è disposto a pulirsi la casa,
-
non dovrebbe avercela una casa. [folla: Giusto!] Dovrebbe prendere fuoco e venire distrutta...
-
[applauso]
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[tamburi e musica]
-
In questi angoli delle strade di Harlem, per la maggior parte di questo secolo, i neri hanno celebrato la loro cultura,
-
e discusso il problema razziale in America.
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È qui che Malcolm si è unito per la prima volta ai predicatori di strada che davano voce alla speranza di Harlem, e alla sua rabbia.
-
Ho insegnato il nazionalismo e ciò significa che voglio andarmene da questo Paese di bianchi perché l'integrazione non avverrà mai.
-
Voi non verrette mai, finché vivrete,
-
integrati nel sistema dell'uomo bianco.
-
La 125esima strada e la Seventh Avenue sono state
-
il centro dell'attività degli oratori neri di strada.
-
Quando Malcolm arrivò, tecnicamente non aveva uno spazio.
-
Allora costituì la sua base, potremmo dire, di fronte alla libreria di Elder Michaux.
-
Quando Malcolm salì sul piccolo palco, per i primi 4, 5 minuti non poté parlare.
-
La gente lo acclamava a gran voce
-
e lui rimase lì, a prendersi ciò che meriava
-
e poi aprì la bocca.
-
Definirono il Signor Muhammad un insegnante di odio
-
perché vi fece odiare la droga e l'alcool.
-
Definirono il Signor Muhammad come la supremazia nera
-
perché insegnava a voi e a me non solo che siamo buoni come lo sono i bianchi,
-
ma che siamo meglio dei bianchi.
-
Sì, meglio dei bianchi.
-
Voi siete meglio dei bianchi
-
e non c'è nulla da aggiungere.
-
Nemmeno da dirlo, voi lo sapete che siamo come lui.
-
Lui a chi è uguale?
-
Guardate la vostra pelle.
-
Non potete paragonare la vostra pelle con la sua
-
perché la vostra pelle sembra oro in confronto alla sua.
-
C'è stato un tempo in cui sbavavamp per l'uomo bianco.
-
Pensavamo che fossero belli perché eravamo ciechi e stupidi.
-
Non riuscivamo a vederli come realmente sono.
-
ma quando l'onorevole Elijah Muhammad è arrivato e ci ha insegnato la religione dell'Islam.
-
che ci ha puliti, ci ha fatto vedere noi stessi
-
e ora vediamo quella vecchia creatura pallida esattamente per quello che è,
-
nient'altro che una vecchia creatura pallida.
-
Me ne sono andato da quel comizio con la sensazione che
-
una volta che lo si sente parlare,
-
non si torna più quelli che si era prima.
-
Dovete, anche mantenendo la vostra posizione, ripensarla.
-
Non eravamo abituati a sentirci dire che eravamo diavoli
-
e che eravamo degli oppressori, qui nella nostre bellissime città del nord.
-
Stava parlando per una massa silenziosa di neri
-
e gridò dall'etere degli stessi diavoli. Si trattava di un atto di guerra.
-
Quando scese dal palco, saltai dall'isola,
-
camminai verso di lui e ovviamente quando arrivai da lui le guardie del corpo
-
mi si pararono davanti e lui li spinse via.
-
Io andai di fronte a lui, gli allungai la mano
-
e gli dissi: "Mi piacciono alcune della cose che lei dice. Non sono d'accordo su tutto, ma su alcune cose sì.
-
Lui mi guardò, mi strinse la mano gentilmente e disse:
-
"Un giorno lo sarai, sorella. Un giorno lo sarai" e sorrise.
-
Per rendere più chiaro il suo messaggio, Malcolm ha usato la sua propria vita come una lezione ai neri americani.
-
Predicò con fiabe e parabole
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e più tardi, scrivendo la sua autobiografia con Alex Haley,
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cercò di controllare come la sua vita sarebbe stata interpretata in futuro.
-
Fui colpita in particolare da un'affermazione che aveva fatto su di sé.
-
Aveva detto: "Sono una parte di tutto quello che ho incontrato"
-
e ciò significa che tutto quello che aveva fatto da giovane lo aveva messo di frtonte a delle cose
-
e gli aveva insegnato abilità di diversa natura e
-
ognuna di queste avevano portato Malcolm a diventare il portavoce della Nazione dell'Islam.
-
Sei nata ad Omaha, giusto?
-
si, signore.
-
E tu e la tua famiglia avete lasciato Omaha quando avevi circa un anno?
-
Penso di aver avuto circa un anno.
-
Perchè andarono via da Omaha?
-
Beh', da quello che ho capito, il Ku Klux Klan aveva bruciato ona delle loro case ad Omaha
-
Il Ku Klux Klan era diffuso.
-
Sono sicuro che abbiano reso la tua famiglia molto triste.
-
se non infelice, sicuramente insicura.
-
Perciò avrai dei pregiudizi,
-
un punto di vista personale pregiudizievole.
-
In altre parole, non puoi avere un punto di vista aperto, accademico, giusto?
-
Penso non sia corretto perché nonostante quello che è successo ad Omaha
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e benché una volta trasferiti a Lansing, in Michigan, ci bruciarono nuovamente la casa
-
e nonostante mio padre sia stato ucciso dal Ku Klux Klan,
-
nonostante tutto questo, nessuno era più integrato con i bianchi di me.
-
Nessuno ha vissuto di più nella società dei bianchi di me.
-
eravamo gli unici bambini bianchi del quartiere,
-
ma dietro casa nostra avevamo un pezzo di bosco
-
e così i bambini bianchi venivano tutti a casa nostra e poi andavano a giocare nel bosco.
-
Allora Malcolm diceva "Ok, andiamo a giocare a Robin Hood?"
-
E allora andavamo dietro casa a giocare a Robin Hood
-
e Robin Hood era Malcolm
-
e i bambini bianchi erano d'accordo.
-
Malcolm diceva di essere quello ad avere la pelle più chiara tra i sette figli nati a Earl e Louise Little,
-
ricordo, diceva, dell'uomo bianco che aveva violentato la madre di sua madre.
-
Nel 1929, quando Malcolm aveva 4 anni, suo padre, un carpentiere e predicatore,
-
trasferì la famiglia a Lansing, nel Michigan.
-
Lansing era una piccola cittadina e la zona est era quella in cui vivevano i neri.
-
Malcolm e la sua famiglia vivevano fuori dalla città
-
e avevano un terreno di quattro acri che ospitava una piccola casa,
-
quindi erano considerati dei contadini.
-
Tre mesi dopo l'arrivo dei Little, i vicini bianchi intrapresero un'azione legale per farli sfrattare.
-
Un giudice della Contea decise che soltanto i bianchi potessero possedere una proprietà agricola,
-
ma Earl Little si rifiutò di andarsene.
-
Qui nel Michigan, il Ku Klux Klan aveva almeno 70.000 membri, cinque volte di più che in Mississipi.
-
Per la famiglia di Malcolm, l'ostilità dei bianchi era un fatto.
-
Eravamo tutti a casa e stavamo dormendo quando improvvisamente sentimmo un'esplosione.
-
Quando ci svegliammo, c'era fuoco ovunque e tutti correvano da una stanza all'altra.
-
Tutto ciò che ricordo è mia madre che ci diceva:
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"Sveglia, sveglia, sveglia, la casa sta bruciando" e di scappare fuori. questo è ciò che ricordo.
-
Sentivo mia madre e mio padre che urlavano.
-
E intanto si assicurarono di averci radunati e poratti fuori.
-
La casa era distrutta. Non arrivarono i pompieri, nulla e noi eravamo distrutti.
-
Il padre di Malcolm, Earl Little, accusò i bianchi del posto di aver appiccato il fuoco.
-
La polizia accusò Earl e lo arrestò per incendio doloso. Più tardi le accuse vennero ritirate.
-
nella città in cui siamo cresciuti, i bianchi ci definivano "quei negri boriosi" o
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"quei negri scaltri che vivono nel sud della città".
-
In quei giorni, tutte le volte in cui un bianco si riferiva a te dicendo 'scaltro negro',era un modo per dire "Questo è un negro fa tenere d'occhio perché non è scemo".
-
Mio padre era indipendente. Non voleva che nessuno gli facesse l'elemosina.
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Voleva coltivare il suo cibo. Non voleva che nessuno esercitasse un'autorità sui suoi figli.
-
Voleva essere lui ad esercitare l'autorità e lo fece.
-
Parlava sempre secondo il modo di pensare di Marcus Garvey e cercava di spingere i neri a organizzarsi,
-
non per creare problemi, ma per lavorare tutti insieme
-
ad un miglioramento delle loro condizioni.
-
Ma in quel periodo, chi lo faceva veniva ancora considerato un agitatore.
-
Negli anni '20 Marcus Garvey,
-
un nazionalista di colore, predicò che gli Americani di colore dovessero costruire una nazione indipendente da quella dei bianchi.
-
Con centinaia di migliaia di membri, la Universal Negro Improvement Association, cercava legami più stretti con i Paesi africani.
-
La UNIA aveva la sua bandiera, il suo inno nazionale e una legione africana impegnata a difendere i neri nel Paese e all'estero.
-
L'Ufficio di Investigazione americano etichettò Garvey 'uno dei principali agitatori neri'.
-
Il Governo federale lo deportò nel 1927, ma i genitori di Garvey rimasero suoi seguaci.
-
Earl recrutò nuovi membri.
-
Luoise scriveva per il giornale di Garvey.
-
Era mia madre che ci leggeva il giornale di Garvey, 'The Negro World'
-
ed era lei che ci diceva di essere indipendenti,
-
che non avremmo dovuto definirci 'negri', eravamo neri
-
e dovevamo essere orgogliosi di definirci neri.
-
Qual'è il tuo vero nome?
-
Malcolm. Malcolm X.
-
E' il tuo nome legale?
-
Per quanto mi riguarda, è il mio vero nome.
-
Ti dispiace dirmi qual'era il cognome di tuo padre?
-
Mio padre non conosceva il suo cognome.
-
Mio padre ottenne il suo cognome da suo nonno, che a sua volta lo ottenne da suo nonno, che, a sua volta, lo ottenne dal suo schiavista.
-
I cognomi veri della nostra gente sono andati perduti.
-
Ma la schiavitù non
-
può durare per sempre.
-
C'è un punto nell'albero genealogico della tua famiglia in cui si è riusciti a trovare un cognome? E se sì, qual'era?
-
Il cognome dei miei avi.
-
Sì?
-
Gli venne tolto quando furono portati in America e ridotti in schiavitù
-
e poi gli fu dato il cognome dello schiavista che abbiamo rifiutato e continuaimo a rifiutare.
-
Vuoi dire che non mi vuoi dire qual'era il cognome di tuo padre o quale quello che gli anno dato?
-
Non l'ho mai riconosciuto.
-
Nel settembre del 1931,
-
Malcolm aveva sei anni quando sua madre ebbe una premonizione.
-
Eravamo tutti a casa e mangiammo insieme.
-
Mia madre stava dando da mangiare a Wesley, mio fratello più piccolo,
-
probabilmente lo stava allattando perché era seduta a tavola e si addormentò,
-
con il braccio il bambino che stava allettando.
-
Mio padre si era alzato, era andato in camera da letto rassettare e per andare in città a prelevare dei soldi.
-
Lei si svegliò e disse: "Earl, Earl, non andare in città.
-
Se ci vai, non tornerai."
-
Quella notte, intorno alle 23, Earl Little fu trovato in una zona isolata fuori da Lansing,
-
con il corpo quasi tagliato in due dalle ruote di un tram.
-
La polizia fece passare la morte di Earl Little come un incidente.
-
C'erano molte aspetti poco chiari su questo caso,
-
perché sembrava che più che aver subito un incidente, Earl Little fosse stato spinto sotto il tram.
-
Nei fatti,
-
mi ricordo di aver sentito solo questo,
-
che era stato probabilmente spinto sotto le ruote del tram.
-
La morte di mio padre fu un
-
enorme shock per la mia famiglia
-
perché lui rappresentava il potere.
-
Lui era la forza.
-
Eravamo organizzati,
-
eravamo una famiglia strutturata.
-
Quando uscivo da scuola,
-
quando tutti noi uscivamo da scuola, io e i miei fratelli e le mie sorelle,
-
andavamo dritti a casa a lavorare
-
in giardino, a pulire il pollaio. Poi ci preparavamo per andare a dormire,
-
ci alzavamo il mattino e ricominciavamo.
-
Pompavamo l'acqua e la portavamo in casa.
-
Questo quando papà era vivo,
-
perché non farlo significava essere frustati.
-
Perciò eravamo disciplinati.
-
E quando mio padre fu ucciso,
-
mia madre non era in grado di correre veloce quanto me o Malcolm
-
e questo ci permise di passarla liscia,
-
cosa che non avremmo mai provato a fare.
-
E diventammo sempre più deboli.
-
Negli anni della Grande Depressione, Louise Little lottò per crescere i suoi sette figli
-
Arrivò a non avere più nemmeno un'entrata.
-
Ci provò e trovò un lavoro.
-
Era una donna orgogliosa.
-
Era molto orgogliosa.
-
Vendeva. Faceva guanti all'uncinetto da vendere.
-
Faceva molte cose per non dover dipendere solo dal sussidio.
-
Non le piaceva che le si dicesse ciò che doveva o non doveva fare.
-
E questa fu una delle cose che la devastò di più.
-
Più il tempo passava e più si consumava.
-
[Music]
-
In sette anni, mentre Malcolm diventava adolescente,
-
sua madre abbandonava lentamente la sua famiglia.
-
Due giorni prima del Natale del 1938,
-
a Louise Little fu diagnosticata la sindrome una sindrome paranoide e venne mandata all'Ospedale pubblico Kalamazoo
-
e quando un giorno tornai da scuola e non la trovai,
-
mi ricordo di essermi sentito vuoto perché mia madre non ci aveva mai lasciati.
-
E ho sentito il dolore della sua assenza ogni giorno
-
e sarebbe stato solo per un paio di settimane,
-
sai.
-
Sarebbe stata meglio e sarebbe tornata a casa subito.
-
E passarono anni.
-
Louise Little sarebbe rimasta al Kalamazoo per 26 anni.
-
Malcolm aveva 13 anni e assistette alla decisione della Corte di spaccare la sua famiglia,
-
di affidare i bambini più piccoli a famiglie adottive a Lansing
-
e di spedirlo in una comunità bianca a 10 miglia di distanza.
-
In passato,
-
l'arma principale dell'uomo bianco è stata quella di dividere e conquistare.
-
Se prendo la mia mano e ti dò uno schiaffo,
-
non lo senti nemmeno.
-
Forse ti pungerò perché queste dita sono separate,
-
ma tutto ciò che devo fare per metterti al tuo posto è avvicinare le dita.
-
Era un uomo che alle medie in Michigan,
-
una scuola in cui penso fosse l'unico nero nella sua classe e uno dei pochissimi in tutta la scuola
-
si comportò in modo eccezionale.
-
Uno studente
-
che è stato rappresentante di classe,
-
in mezzo a tutti quei bianchi.
-
Ovviamente, doveva essere eccezionale per raggiungere tali obiettivi.
-
E poi c'è il Malcolm che ha abbandonato la scuola e che è andato a Roxbury, in Massachusetts,
-
dove si mostrò, per la prima volta, per quello che genericamente chiamiamo 'agitatore'.
-
[Music]
-
In quei giorni, mi definivo il piccolo agitatore di Roxbury.
-
E quel particolare giorno,
-
Malcolm X era venuto a Boston e indossava un abito da uomo, un cappello a tesa larga,
-
un cappotto a tre quarti, con la catenella che scendeva fino alle caviglie.
-
Non lo so, l'ultima volta che mi ricordo, quell'abbigliamento era stato usato da Cab Callowy durante le sue performance.
-
Quando Malcolm lasciò Lansing,
-
non aveva altro che un vecchio vestito a quadretti,
-
'un vestito da bianco',
-
come lo chiamavo.
-
Quando tornò da Boston, oh Dio,
-
Malcolm indossava un abito da uomo, un cappello a tesa larga
-
e una catenella che dal suo cappello andava fino al bavero
-
e fu sulla bocca di tutti.
-
Tutti parlavano di Malcolm.
-
[Musica]
-
E poi mentre ballava sulla pista e girava,
-
quei pantaloni sembravano un pallone galleggiante
-
con..quella giacca sembrava un'ala.
-
Il modo in cui ballava e fluttuava con quel grande cappello sulla testa e la catenella che si muoveva
-
mandava in estasi le ragazze.
-
[Musica e canti]
-
A Boston, lo chiamavano 'il rosso di New York'.
-
A New York lo chiamavano 'il rosso di Detroit'.
-
I suoi capelli erano 'lisciati'.
-
Era comunista e aveva delle fotografie di sé con Billie Holiday
-
e con gente che a quei tempi il mondo nero aveva appena cominciato a conoscere.
-
Malcolm lavorò in una cucina sulla New Haven Railroad, tra Boston, New York e Washington D.C.
-
Nel 1942, all'età di 17 anni, si trasferì ad Harlem e iniziò un viaggio in un mondo fatto di locali da after-hour e piccoli agitatori.
-
Arrivò a un punto in cui disse:
-
"Non ce la farai mai con questo lavoro da usciere, vendendo panini su questi treni e lucidando scarpe o cose così."
-
Disse: "Non andrai da nessuna parte".
-
Aveva la fama di essere un agitatore. Era una persona di strada,
-
ma non un agitatore.
-
Era un imbroglione, sì, genio della truffa.
-
Lo definivano artista.
-
Quando i bianchi uscivano di notte e volevano donne bianche,
-
poteva fargliele avere.
-
Se volevano whiskey di contrabbando, sapeva dove trovarlo.
-
Se volevano droga, sapeva dove prenderla.
-
Fece in modo di sapere cosa volevano e sapeva come ottenerlo
-
e c'era sempre quando si poteva ottenere dei profitti.
-
Ed è così che iniziò.
-
Guardando indietro a quei momenti,
-
Malcolm disse che c'erano soltanto tre cose che lo preoccupavano:
-
il carcere, un lavoro e l'esercito.
-
Per evitare di partecipare alla Seconda Guerra Mondiale,
-
disse al suo reclutatore che voleva spingere i soldati neri a uccidere i bianchi.
-
Fu giudicato inabile alle armi.
-
La vita notturna ad Harlem, il gioco d'azzardo e la droga erano costosi per Malcolm.
-
Era già stato arrestato due volte per reati minori.
-
Quando, nel 1945, tornò a Boston,
-
organizzò una banda per svaligiare le case di ricche famiglie.
-
Tra gli altri membri della banda c'era anche il suo amico Malcolm Jarvis,
-
la sua fidanzata bianca, Bea e altre due donne bianche.
-
Questa ragazza sapeva che quella gente erain Florida in quel periodo dell'anno
-
e che a casa non c'era nessuno.
-
Quindi entrammo in casa e rubammo alcune cose di valore ed era Malcolm
-
a prendersi la maggior parte delle cose, le impegnava e ci guadagnava dei soldi
-
per il suo gioco d'azzardo.
-
Dopo due settimane così,
-
fece un errore.
-
Andò al banco dei pegni per riprendere un orologio che valeva migliaia di dollari e che proveniva
-
da una di quelle case e così fu arrestato da tre poliziotti.
-
Malcolm Little, Malcolm Jarvis e le tre donne furono incriminati per furto con scasso.
-
In tribunale la vera questione diventò che due uomini neri erano insieme
-
a delle donne bianche.
-
Malcolm era coinvolto con due donne binache e fu questo che rese il caso così poderoso.
-
Così oltraggioso.
-
Le donne testimoniarono che Malcolm le aveva obbligate a partecipare alle rapine.
-
I due uomini vennero condannati ad una pena durissima: dagli otto ai dieci anni in una prigione di Stato.
-
Quando ci condannarono, andai fuori di me.
-
Mi alzai, mi aggrappai alle sbarre della gabbia e le feci tremare, tanto che quasi le feci cadere a terra,
-
urlai contro il giudice, dicendo:
-
" Uccidetemi, invece di darmi dieci anni di galera"
-
Sì, ero quello che chiamate un pazzo negro, sì, lo ero.
-
E sapevo che ciò che avevo visto
-
era vero.
-
Sapevo che tra le risa stavano pensando. "Guarda che abbiamo fatto, l'abbiamo fatta al negro."
-
E poi, prima che le ragazze venissero fatte uscire, ebbero il coraggio di chiedere alle ragazze di accusarci di
-
stupro. Le ragazze non lo fecero.
-
Malcolm Little aveva 20 anni e doveva scontare dagli 8 ai 10 anni in una progione di Stato.
-
Si era allontanato dall'orgoglio di cui parlava Garvey e dall'indipendenza che predicavano i suoi genitori.
-
Ora era il prigioniero numero 22843.
-
Commettere un reato una volta non è una disgrazia,
-
ma continuare a commetterli sì, lo è.
-
In passato sono stato un criminale. Sono stato in prigione.
-
Non me ne vergogno. Non potreste mai usare questo contro di me
-
e lui sta usando il bastone sbagliato. Non sento quel bastone.
-
[Acclamazioni e applausi]
-
Hanno accusato Gesù di sedizione.Non è così?
-
Hanno detto che era contro Cesare. Gli hanno detto di essere stato discriminante per aver detto ai suoi discepoli:
-
"Non andare fra i gentili, andate fra le pecore smarrite. Andate fra coloro che non sanno chi sono,
-
che hanno consapevolezza di sè e che sono stranieri in una terra che non è la loro. Andate fra questa gente. Andate
-
fra gli schiavi. Andate fra i cittadini di seconda classe. Andate fra chi sta soffrendo le conseguenze delle brutalità di Cesare."
-
E se Gesù fosse qui in America oggi, non andrebbe fra l'uomo bianco. L'uomo bianco è l'oppressore.
-
Lui andrebbe fra gli oppressi. Andrebbe fra gli umili. Andrebbe fra i semplici.
-
Andrebbe fra i reietti e i disprezzati.
-
Andrebbe fra i cosiddetti negri americani.
-
Dietro le mura della prigione, Malcolm organizzò scommesse, nutrì la sua dipendenza dalla droga e argomentò contro Dio.
-
Gli uomini in carcere lo chiamavano Satana.
-
Ma allo stesso tempo, incoraggiato da un compagno nero più anziano, Malcolm iniziò a leggere e a prendere lezioni di inglese.
-
Malcolm ha descritto la vita in prigione in modo vivido, parlando della solitudine e della limitatezza, ma aveva dei progetti
-
per i quali leggeva molto per cui, sicuramente,
-
scriveva molto,
-
perchè penso ci fossero dei periodi in cui mi scriveva probabilmente tutti i giorni.
-
Durante il secondo anno di prigione, i suoi fratelli e le sue sorelle gli scrissero relativamente a quello che loro chiamavano
-
la religione naturale dei neri,
-
una religione che insegnava che i neri eranoil popolo autentico, che Dio era nero e che
-
si chiamava Allah.
-
Dissero a Malcolm che ora erano membri della Nazione dell'Islam, seguaci dell'onorevole
-
Elijah Mohammad, il messaggero di Allah.
-
Penso che, per la nostra gente in America, l'Islam sia una delle più grandi religioni di tutti i tempi. I cosiddetti negri Americani
-
devono essere completamente rieducati e l'Islam dà loro l'abilitazione ad essere orgogliosi e
-
a non vergognarsi di essere chiamati neri.
-
Sono entrato nel Movimento musulmano nel 1947 e
-
poi ho iniziato a portarci i miei fratelli e le mie sorelle.
-
Noi eravamo già stati indottrinati con la filosofia di Marcus Garvey, perciò
-
non era necessario che ci convincessero che eravamo neri
-
e che dovessimo andarne fieri.
-
Lo eravamo già quando entrammo nel Movimento.
-
Perciò scrissi a Malcolm e gli dissi
-
che se avesse avuto fede in Allah, sarebbe uscito di prigione. Scrissi solo questo perché so
-
che era molto poco tollerante nei confronti della religione e io non volevo che lui perdesso quel poco di tolleranza che aveva..
-
I fratelli e le sorelle di Malcolm scrissero al giovane prigioniero che i neri in America
-
erano membri di una tribù perduta, da spedire presto oltre il confine.
-
E i bianchi, secondo Elijah Mohammad, era una razza di demoni la cui dominazione dulla Terra
-
stava finendo.
-
Prima di tutto, gli piaceva tutto di quel discorso, tranne una cosa che non riusciva a capire e cioè la parte in cui veniva loro insegnato
-
che l'uomo bianco era un demone.
-
Malcolm scrisse a Elijah Mohammad. Elijah Mohammad
-
rispose e quando lo fece, citò una parte delle scritture.
-
E poi gli diede la chiave. Disse che la chiave...tutto ciò che accade nella Bibbia
-
è su questa Terra.
-
Quindi non si deve morire per andare all'inferno, potete trovare l'inferno vivendo. E l'uomo bianco è colui che
-
vi ha mandato all'inferno. E' una teoria interessante, soprattutto se si usa la storia
-
dell'uomo bianco per corroborarla.
-
Malcolm iniziò a leggere la storia, la filosofia e la religione. Gli scritti di W.E.B. Du Bois,
-
Shakespeare, Socrate, le favole di Esopo, l'autobiografia di Gandhi e di Nat Turner.
-
E trovò tutta la storia del linciaggio dei cristiani neri da parte dei cristiani bianchi. I cristiani bianchi erano
-
invischiati nel commercio degli schiavi - i cosiddetti cristiani.
-
Malcolm iniziò, quindi, a studiare da solo e avvalorò la tesi per cui se esisteva qualcosa di veramente demoniaco
-
su questa terra, doveva essere l'uomo bianco.
-
Elijah Mohammad disse a malcolm di arrendersi ad Allah.
-
Ci volle una settimana prima che riuscisse ad obbligare se stesso pregare.
-
Più tardi, per diffondere gli insegnamenti di Elijah Mohammad, Malcolm si unì al gruppo di discussione del carcere, competendo
-
con gruppi di universitari in visita da Harvard e dal MIT.
-
Fu allora che il nome e la fama di Malcolm iniziò a diffondersi
-
tra la popolazione carceraria e fu allora che
-
i carcerati iniziarono a partcipare sempre più numerosi ai dibattiti. La maggior parte
-
dei suoi compagni venivano spinti dalla curiosità di sentirlo parlare.
-
Nel 1950, Malcolm scrisse al governatore chiedendo il diritto di praticare la religione musulmana in prigione.
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Più tardi, le sue lettere finiranno negli archivi dell'FBI. L'ufficio stava attenzionando la Nazione dell'Islam
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dalla fine degli anni '30. A Malcolm, considerato un agitatore, fu negato in rilascio anticipato sulla parola.
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Quella volta non fu dichiarato idoneo ad uscire dal carcere perché sarebbe stato un pericolo per la società.
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Lo consideravano pericoloso, un saggio impudente o, una religioso impudente. Non era una mela marcia
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in un cestino con altre migliaia. Ne avrebbe corrotti molti.
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Il 7 agosto 1952, dopo sei anni e mezzo in carcere, Malcolm fu rilasciato. In un mese, fu accolto
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nella Nazione dell'Islam. Malcolm Little era diventato Malcolm X.
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Come sei riuscito ad unirti al movimento musulmano?
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Ero in prigione. Ero un criminale focoso, primitivo, sgrammaticato, ignorante e qualsiasi altra caratteristica negativa a cui puoi pensare...
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ero questo fino a quando non ho ascoltato gli insegnamenti dell'onorevole Elijah Mohammad. E fu l'impatto che ebbe
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su di me a infondermi il desiderio di cambiare me stesso e di riabilitarmi per la prima volta nella mia vita. E anche quello di
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essere in grado di vedere l'effetto che questo aveva sugli altri, questa fu la ragione per cui accettai. E notai che ascoltare
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gli insegnamenti religiosi dell'onorabile Elijah Mohammad, mi aveva instillato un livello così alto di
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orgoglio e di dignità razziale che volevo essere qualcuno e capii che non sarei potuto essere nessuno se avessi elemosinato ciò
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che aveva l'uomo bianco e che sarei dovuto uscire da questa condizione e fare qualcosa per me stesso o per gli altri.
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La prima volta in cui mi ricordo di aver visto Malcolm fu a casa di mio padre, Elijah Mohammad. Vidi un uomo magro, alto,giovane,
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con il viso rossastro. Se lo si incontrava per la prima volta, la prima cosa che si notava era il suo sorriso.
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Dissi: "Sono Wallace" e gli ho sorriso.
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Ero felice di vederlo perché avevo sentito molto parlare di lui e disse: "Il messaggio del figlio, il messaggio del figlio."
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Ed era davvero tanto emozionato per il messaggero e non era solo per aver visto Wallace. Fu bello vedere
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il figlio del messaggero
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Quando Malcolm uscì, era pieno di entusiasmo. Era così appassionato che uscì nel momento giusto e nel posto
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giusto da potersi esprimere. Venne a Detroit e rimase sorpreso di trovare così poche persone ad ascoltare il forte insegnamento che lui aveva in mente.
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E disse: "Sono sorpreso di vedere che siete seduti qui e che ci siano così tante sedie vuote". Disse: "Ogni volta che venite qui,
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questo posto dovrebbe essere pieno".
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E questo entusiasmò il venerabile Elijah Mohammad.
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Nei primi anni '50, la Nazione dell'Islam era sconosciuta dalla maggior parte delle comunità nere. Si pensava che i membri totali
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fossero non più di 400.
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Malcolm fu mandato a diffondere il messaggio per le strade.
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In due anni, aiutò ad organizzare templi a Boston, Hartford e a Filadelfia.
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Elijah Mohammad nominò Malcolm ministro del più importante tempio dell'East Coast,
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il tempio numero 7 ad Harlem.
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Il Signor Mohammad sapeva che Malcolm aveva l'esperienza,
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conosceva New York e sapeva anche che fosse l'uomo
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giusto, per colore della pelle, altezza, oratoria e portamento. Tutto doveva essere preso in considerazione nella selezione di un uomo
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da mandare davanti alla gente. In più questa è una città internazionale.
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Bisogna avere il meglio a New York ed ecco perché
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il Signor Mohammad lo scelse.
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[Applausi leggeri]
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Nel 1955, quando Elijah Mohammad fece visita al tempio di New York, fu per controllare il lavoro
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dell'ambizioso e del convincente giovane ministro che aveva trasformato piccoli negozi della East Coast in una congregazione di migliaia di persone.
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Il messaggio di Malcolm X ed Elijah Mohammad fece sentire di nuovo bene molte persone, li fece sentire ancora esseri umani,
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alcuni di essi scoprirono a dare un nuovo significato al loro
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essere uomini e donne. Se Elijah Mohammad
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avesse provato a introdurre una forma ortodossa di un Islam arabo-orientato, dubito che avrebbe attratto 500 persone.
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Invece introdusse una forma di Islam che poteva comunicare con le persone a cui si rivolgeva.
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Era il re di chi non aveva alcun re ed era il Messia di quelli che pensavano di non essere degni
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di un Messia.
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Gli insegnamenti del venerabile Elijah Mohammad sono come nessun'altra cosa io abbia mai provato, sono una medicina.
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Vero, è vero.
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State vedendo la medicina che mi ha curato da tutte le mie malattie.
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E' vero.
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Perchè ero malato
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e quando ho abbracciato gli insegnamenti del venerabile Elijah Mohammad, questi insegnamenti mi hanno guarito da tutte le malattie.
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ora sono sano e mi sento bene.
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Giusto, finché resterai col dottore, starai bene.
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Sì, signore.
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E tu, fratello? Cosa pensi del venerabile Elijah Mohammad?
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Il venerabile Elijah Mohammad sta cercando di far capire al nostro popolo che è malato. Il venerabile Elijah
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Mohammad sta cercando di risvegliarlo.
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[Musica]
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Nei templi musulmani, i bianchi non potevano entrare.
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I suoi membri lavoravano per costruire una comunità auto sufficiente fondata su regole rigide e in assoluta obbedienza.
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La Nazione creò delle scuole musulmane per i propri figli, dove si insegnava matematica, scienze, storia e arabo.
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[Tutti in coro] Siamo l'uomo originale. L'uomo originale è l'uomo nero,
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[Indistinto] sul pianeta Terra.
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Le donne musulmane studiavano alimentazione, educazione dei bambini e linee guida su come prendersi cura dei propri mariti.
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Gli uomini musulmani studiavano responsabilità genitoriale, storia e religione.
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Il gruppo d'élite, il Frutto dell'Islam, veniva addestrato al combattimento corpo-a-corpo e avevano il ruolo di proteggere
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i templi e di punire qualsiasi membro si esprimesse contro il messaggero.
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Mi sorpresi quando mi imbattei in un paio di famiglie musulmane. Mi colpì la fede che avevano
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in Elijah Mohammad e in Malcolm...Chiesi a un padre: "metti che tuo figlio, un giorno, tornasse a casa e ti dicesse
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di voler rinunciare alla religione musulmana".
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Io risposi: " Gli direi di andarsene. Non gli permetterei mai più di mettere piedi in casa mia.
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Poi chiesi a Malcolm il suo parere e lui disse: "Lo dice davvero. e lo farebbe."
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Io dissi: "Senza preoccuparsi di ciò che accadrebbe a suo figlio?"
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"No, non se ne preoccuperebbe. Lui è fedele ad Elijah Mohammad."
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Per contribuire all'espansione della Nazione dell'Islam, Malcolm creò un giornale, il Muhammad Speaks
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e persuase altri giornali neri di dedicare settimanalmente una colonna al messaggero.
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La sua forza era che, se credeva in qualcosa, ci metteva tutto quello che aveva, tutte le sue energie.
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Lavorava sempre, diventò uno stacanovista.
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Lavorava giorno e notte.
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Chiedeva solo 4 ore libere per dormire e molte volte nemmeno quelle. E non si riusciva a comprendere
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come riuscisse a sopportare quei ritmi? Nonostante questo, lo faceva,
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giorno e notte. E in più, leggeva. Leggeva i giornali, sempre attento alle notizie,
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è una persona talmente tanto in sintonia con la vita da
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non perdere molto di essa.
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All'età di 32 anni, dopo cinque anni passati a costruire con devozione la Nazione, ottenne l'apporvazione da parte di Elijah Mohammad di sposare
-
sorella Betty X, un una laureata membro del tempio numero 7 di Harlem.
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Negli anni successivi, le richieste del suo ministero gli permisero di dedicare un pò di tempo alla sua famiglia, che si stava allargando.
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A volte, se riuscivo a prenderlo, leggeva ai suoi figli. Volevano sempre che lui leggesse loro la storia di nuovo
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e quindi aspettavano che lui arrivasse all'ultima pagina per dirgli: "Rileggilo,
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leggilo ancora, ancora". E così iniziò a dare ai libri finali diversi.
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Aveva uno straordinario senso dell'umorismo, specialmente quando mi prendeva in giro sul maiale, mi dava una botta sulla schiena
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e mi diceva: "Sei un brav'uomo, storico intelligente. Come essere umano ti dò 99 e
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se smetti di mangiare maiale ti dò 100."
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Aveva uno straordinario senso dell'umorismo e, inoltre, se lo si conosceva bene, si capiva che era timido.
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[Musica jazz]
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Ora Malcolm rivestiva un ruolo centrale nella Nazione dell'Islam,
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il rappresentante più conosciuto di Elijah Mohammad.
-
Si era guadagnato la fiducia del Messaggero e la lealtà
-
di migliaia di musulmani.
-
In un certo senso, Malcolm aveva trovato un padre.
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Elijah Mohammad aveva trovato un altro figlio.
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[Sirene che si allontanano]
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In una notte d'aprile del 1957,
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un Fratello musulmano fu picchiato dalla polizia di New York.
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Johnson Hinton, con la testa spaccata, giaceva nella stanza sul retro
-
della stazione di polizia di Harlem.
-
Quando si diffuse la notizia che Hinton stava morendo,
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Malcolm ordinò ai musulmani di scendere per le strade.
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Altri abitanti di Harlem si unirono.
-
La comunità aveva sopportato una lunga storia di brutalità da parte della polizia;
-
molti consideravano la polizia una forza occupante.
-
28th Precinct era fomoso per i suoi pregiudizi.
-
Certamente, quando la gente ci vide arrivare,
-
era la prima volta che qualcuno marciava
-
nel 28th precinct protestando per qualcosa
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che consideravano sbagliato.
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Non so cosa sarebbe successo ad Harlem
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quella notte, perché l'atmosfera non era...
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credo che la parola che usarono fu 'carica'.
-
Beh', l'atmosfera era esplosiva.
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Malcolm chiedeva cure mediche per Hinton.
-
Dopo una lunga negoziazione, la polizia acconsentì
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a mandare il prigioniero all'ospedale di Harlem.
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Ma anche allora, i musulmani rifiutarono di sgombrare.
-
Arrivò un sergente e provò a braccare i musulmani
-
che erano in strada.
-
E Malcolm gli disse: "Non puoi farlo".
-
Lui disse: "Non si faranno convincere da te."
-
Malcolm disse: "me ne sbarazzerò...li manderò via".
-
Uscì davanti alla stazione, sul primo gradino, agitò la mano
-
e la gente se ne andò.
-
Un commissario di polizia presente notò:
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"E' troppo tutto quel potere per un uomo solo!"
-
Più tardi Malcolm citò in giudizio la città di New York e vinse sul più grande insediamento di poliziotti brutali della storiadella città.
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Capirono che un uomo che, senza parlare e solo agitando la mano, riesce a sgomberare
-
un gran numero di persone, poteva, nello stesso modo,
-
solo agitando la mano, creare tumulti, se lo voleva.
-
Credo che da quel momento, il dipartimento di polizia e
-
i politici di New York iniziarono a rendersi conto
-
di avere a che fare con una forza considerevole in città.
-
Buonasera, sono Mike Wallace. La scorsa settimana a Newsbeat,
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alle 6.30 nel notiziario su Channel 13, abbiamo trasmesso una serie in cinque parti che abbiamo chiamato
-
"L'odio che ha prodotto l'odio", uno studio sull'aumento del razzismo
-
e sulla richiesta della supremazia nera da parte di una piccola, ma crescente parte della popolazione afroamericana.
-
MALCOLM X: "Siamo venuti ad ascoltare e a vedere il più grande, saggio e...".
-
Questo documentario del 1959 fu il primo ritratto televisivo delle attività interne della Nazione dell'Islam.
-
Malcolm vedeva il programma televisivo come un'opportunità.
-
Elijah Muhammad era contrario.
-
Il Signor Muhammad disse di no a Malcolm, che non avrebbe portato a niente di buono.
-
Ci avrebbe danneggiato, nel nostro lavoro, in ciò che stavamo cercando di fare.
-
Malcolm non era soddisfatto.
-
Non insistette, ma continuò a chiedere al Signor Muhammad
-
la possibilità di farlo. Il Signor Muhammad acconsentì con riluttanza.
-
MALCOLM X: "Ho accusato l'uomo bianco di essere il più grande bugiardo della terra.
-
Accuso l'uomo bianco, le donne e i signori della Giuria,
-
di essere i peggiori assassini della terra.
-
Ho accusato l'uomo bianco di essere il più grande adultero della terra".
-
Nell'auditorium c'erano
-
migliaia di persone, di un'organizzazione.
-
Ne sapevo qualcosa?
-
Feci fatica a crederci quando lo vidi.
-
E sicuramente, quando lo mandammo in onda,
-
i newyorchesi, perchè erano loro ad averlo visto, eravamo sconvolti del fatto che...
-
c'era un'organizzazione, i Musulmani neri, di cui
-
i newyorchesi bianchi non sapevano nulla!
-
Il Ministro Malcolm X, come si presentò ad un pubblico di non musulmani.
-
MALCOLM X: "Com'è possibile che così pochi uomini bianchi possano comandare su molti neri?"
-
Questo è quello che dovreste voler sapere.
-
Com'è possibile? Oggi l'uomo bianco ti direbbe che migliaia di anni fa
-
l'uomo nero in Africa viveva nei palazzi,
-
mentre l'uomo nero vestiva di seta
-
l'uomo nero in Africa cucinava e condiva il suo cibo.
-
In Africa, l'uomo nero ha dominato le arti e le scienze.
-
Conosceva il percorso delle stelle nell'universo
-
prima che in Europa l'uomo scoprisse che la Terra non è piatta.
-
E' vero o no?".
-
Ero sconvolto dalla sua capacità comunicativa
-
e dall'estrema onestà con cui
-
esprimeva i suoi sentimenti sui neri e sui bianchi.
-
Mi spaventò e sono sicuro che fosse sua intenzione,
-
ma sicuramente dopo averlo visto in "L'odio che ha prodotto l'odio",
-
sapevo che non avrei mai dimenticato quell'uomo.
-
Quando vidi per la prima volta Malcolm in televisione, spaventò anche me.
-
La mia famiglia mi disse immediatamente "Spegni quella televisione
-
Quell'uomo sta dicendo cose che tu non dovresti sentire",
-
ma ovviamente non era vero!
-
Ma come sempre, hai presente quando il sole entra dalla finestra
-
e tu salti per prenderlo, per chiudere le persiane e spegnere i colori,
-
ma prima di farlo, il sole riesce ad entrare?
-
Ecco, prima che spegnevamo la televisione, entrava un piccolo sole.
-
Benché il documentario aiutò a creare nuovi convertiti,
-
le visioni della nazione dell'Islam scioccarono l'uomo bianco americano
-
e molti della comunità nera.
-
Predicava che l'odio razziale, la supremazia razziale e l'ipocrisia fossero una cosa detestabile sia che fosse nera o bianca.
-
Per anni, il NAACP si era opposto
-
agli estremisti bianchi che predicavano l'odio nei confronti dei neri
-
e, nello stesso modo, agli estremisti neri
-
che predicavano contro i bianchi, semplicemente per amore del bianco.
-
Molti nel movimento dei diritti civili credevano che
-
l'integrazione fosse il modo di risolvere i problemi raziali dell'America,
-
ma Malcolm predicava che i neri
-
fossero in grado di risolvere i loro problemi senza l'aiuto dei bianchi.
-
In un momento in cui i neri americani iniziavano a identificarsi con i movimenti di liberazione in Africa e in America latina,
-
Malcolm creò allenze con i leader rivoluzionari di tutto il mondo.
-
Incoraggiava i neri americani a vedere se stessi non come una minoranza, ma come parte di una maggioranza mondiale.
-
La crescita delle nazioni americane
-
coincideva con la diffusione della Nazione dell'islam e il movimento dei diritti civili
-
diede ai neri americani una scarica aggiuntiva di orgoglio e sicuramente
-
qualcosa che non ricevevano dal declino di Marcus Garvey.
-
MALCOLM X: "Stiamo facendo passare il cestino tra la folla
-
e penso che tutti i presenti debbano mettere un dollaro nel cestino.
-
Non pensate? Certo!
-
Questi sono i dollari della libertà, Fratello!
-
Non vi stiamo chiedendo di darci soldi per farci arricchire.
-
Abbiamo messo i nostri soldi, il Venerabile Elijah Muhammad ha creato più aziende di qualsiasi altro nero in America".
-
La Nazione dell'Islam, con le sue aziende interconnesse,
-
era ora considerato il più grande impero commerciale posseduto dai neri negli Stati Uniti.
-
Nei primi anni '60, la Nazione dell'Islam
-
stava forse vivendo i suoi giorni più belli.
-
Stavamo aprendo ristoranti e drogherie
-
e sembrava che il giornale di Muhammad 'Speak' compete con altri giornali per i neri.
-
Guardavamo malcolm in televisione piuttosto spesso.
-
Eravamo orgogliosi di lui. Secondo noi, stava rappresentando
-
il Venerabile Elijah Muhammad e la Nazione dell'Islam al meglio.
-
Adesso stavamo vedendo il 'Frutto dell'Islam'
-
e non stavamo solo facendo esercizi in piccole infrastrutture,
-
ma li vedevamo numerosissimi,
-
centinaia di loro nelle strade di una grande città come Chicago, New York e Los Angeles.
-
Personalmente pensavo che il 'Frutto dell'Islam' fossero assolutamente i più brutti e onesti fratelli che avessi visto in vita mia.
-
Avevano il sangue cattivo, capisci?
-
Cioè, non fare casino con i FOI! Quando arrivavano in strada, la gente diceva: "uh, er, sì, uh-huh."
-
La crescente presenza dei 'Frutto dell'Islam' attirò l'attenzione della polizia.
-
Aumentò il numero di scontri e arresti.
-
Malcolm avvisò che i membri del FOI avrebbero sempre rispettato la legge,
-
ma che, se attaccati, si sarebbero difesi.
-
Le agenzie di polizia erano determinati a contenere i Musulmani neri in tutta l'America.
-
Le due forze sarebbero entrate di nuovo in collisione, era solo una questione di tempo.
-
Los Angeles, California.
-
In una notte di primavera del 1962, un altro scontro.
-
Si iniziarono a fermare e a interrogare musulmani che consegnavano gli abiti della tintoria.
-
Si finì con un assalto della polizia al tempio musulmano.
-
Stavolta otto uomini furono uccisi a colpi di pistola, un ufficiale di polizia e sette musulmani.
-
Il Segretario del tempio Ronald Stokes, morì.
-
Arrivai alla moschea di Los Angeles dopo la sparatoria
-
ed erano tutti molto tristi, sai...
-
Malcolm camminava su e giù e scuoteva la testa dicendo:
-
"Pagheranno per questo, la pagheranno,
-
la pagheranno, la pagheranno per questo!"
-
Se qualcuno facesse irruzione nei nostri templi, avevamo il dovere di difenderlo con la vita.
-
Il tempio è sacro e questi fratelli fecero quello che gli era stato insegnato.
-
E sono sicuro che chiunque avesse visto un poliziotto irrompere in una chiesa, si sarebbe sentito oltraggiato.
-
maggiore SAM YORTY, Los Angeles:
-
"Non ci sorprese che opponevano resistenza
-
agli ufficiali di polizia e che creassero problemi, perché avevamo osservato questo gruppo per molto tempo
-
e mi sembra che il Comandante Parker ci avesse avvisato tempo fa che ci avrebbero potuto creare problemi."
-
Il Los Angeles Times descrisse l'incidente come di una sommossa da parte di musulmani e di una 'sparatoria selvaggia',
-
ma non fu mai provato che le pistole appartenessero ai musulmani.
-
Malcolm chiese alle chiese e alle organizzazioni per i diritti civili di unirsi in un fronte unitario
-
con i musulmani contro la brutalità della polizia.
-
MALCOLM X: " Lasciate che vi ricordi che non veniamo brutalizzati perché siamo Battisti.
-
Non veniamo brutalizzati perché siamo Metodisti.
-
Non veniamo brutalizzati perché siamo musulmani.
-
Non siamo brutalizzati perché siamo cattolici.
-
Siamo brutalizzati perché siamo neri, in America."
-
Vi sto dicendo che sono usciti da quelle auto
-
e abbiamo testimoni sufficienti per impiccarli
-
con le loro pistole fumanti.
-
Il Comandante parker lo sa, il Maggiore Yorty lo sanno
-
e ogni poliziotto di questa città lo sa!
-
Non hanno sparato dei colpi di avvertimento in aria.
-
Hanno sparato colpi di avvertimento a bruciapelo a neri innocenti e indifesi.
-
Come dicevo, due fratelli sono stati colpiti alla schiena.
-
Un altro fu colpito alla spalla.
-
Un altro, due di essi, vennero colpiti,
-
scusate l'espressione, al pene.
-
Lasciate che vi dica una cosa e vi dirò perché dite che odiamo i bianchi.
-
Noi non odiamo nessuno.
-
Amiamo la nostra gente esattamente quanto essi pensano che odiamo quelli che ci stanno infliggendo ingiustizie."
-
L'agente Donald Weese, il poliziotto che ha ucciso Ronald Stokes, ha testimoniato
-
di sapere che Stokes era disarmato, ma che Stokes ha alzato la mano in modo minaccioso.
-
Il medico legale della Giuria, composta da tutti membri bianchi,deliberò in 23 minuti e decise che la morte era da considerarsi avvenuta per legittima difesa.
-
Quattordici musulmani furono, poi, obbligati a subire un processo per aggressione.
-
Undici di loro furono giudicati colpevoli e mandati in prigione.
-
Noi eravamo quelli che dicevano: "Mai aggredire,
-
ma se qualcuno ti attacca, non ti insegnamo a porgere l'altra guancia."
-
C'erano musulmani che non venivano dall'East Coast,
-
ma da altre parti del Paese, che erano pronti per andare lì
-
e uccidere quegli ufficiali di polizia,
-
anche rischiando la propria vita.
-
Ecco quant'era forte la reazione dei musulmani contro i fratelli uccisi in quel modo.
-
Il conflitto avvenuto alla moschea di Los Angeles portò in superficie
-
le crescenti differenze tra Malcolm X ed Elijah Muhammad.
-
Il Messaggero insisteva nel dire che Allah avrebbe vendicato la morte di Stoke,
-
invece malcolm chiedeva giustizia nei tribunali.
-
MALCOLM X: "Se fosse loro possibile avere un processo equo,
-
non ci sarebbe bisogno di processi.
-
Queste sono le vittime dei proiettili dei poliziotti
-
e voi non giudicherete in tribunale la vittima come un criminale.
-
Giudichereste quello che ha sparato alla vittima.
-
E dovrebbe essere la polizia ad essere giudicata in tribunale, qui, a los Angeles."
-
Malcolm iniziò a dire sempre meno spesso che Dio si stava per sbarazzare dei caucasici
-
e iniziò a parlare del fatto che che Dio sarebbe riuscito a
-
consegnarli alla giustizia e a farli condannare e che:
-
"Secondo la legge della Terra, loro sono colpevoli", ma non era questo il discorso che facevamo.
-
Noi dicevamo di essere un popolo divino, che sarebbe stato protetto
-
e, alla fine, mandato, insignito di autorità da Allah.
-
A quel tempo questo era il nostro insegnamento!
-
Per evitare ulteriori scontri con le autorità cittadine,
-
Elijah Muhammad convocò Malcolm ad un incontro a casa del Messaggero.
-
Ed Elijah Muhammad gli disse con fermezza:
-
"Se avessi reagito nel modo in cui avresti dovuto,
-
se avessi più fede in Allah, Ronald Stokes sarebbe vivo."
-
E fu così.
-
Lo rimproverò parecchio.
-
E Malcolm non gli disse nulla del tipo, "Beh', non potevamo fare nulla,"
-
o cose di questo tipo. Si limitò ad ascoltare.
-
Il Signor Muhammad gli disse:
-
"Abbiamo perso un uomo."
-
" Non ti ho mai detto che non avremmo perso nessuno,
-
ma è quello che accade quando si costruisce una nazione."
-
Disse:" Si sbagliavano, ma se mando là fuori i miei seguaci
-
per battersi con quella gente a Los Angeles,
-
sotto copertura o in prima fila,
-
sarebbero massacrati e io non lo permetterò."
-
E a Malcolm non piaceva.
-
Malcolm ha sempre detto: "I musulmani non indietreggeranno".
-
Ora dovevamo spiegare ad harlem ciò che era successo a los Angeles.
-
MALCOLM X: "Ronald Stoke non era l'ultimo
-
dei seguaci del Venerabile Elijah Muhammad,
-
era uno dei più in vista. Era Segretario della nostra moschea di los Angeles
-
e come abbiamo spiegato nel comizio che si è tenuto a maggio, molti di voi hanno pensato
-
che dovessimo andare dritti per la nostra strada e dichiarare guerra all'uomo bianco.
-
Lo volevate voi stessi, no?"
-
PUBBLICO: "Sì!"
-
MALCOLM X: "No?"
-
PUBBLICO: "Sì!"
-
MALCOLM X: "Volete i fatti adesso, no?"
-
PUBBLICO: "Sì!"
-
MALCOLM X: "Perché non vi piace l'idea che i bianchi sparino ai neri, no?"
-
PUBBLICO: "No!"
-
MALCOLM X: "E siete pronti a fare qualcosa per evitarlo, vero?"
-
PUBBLICO: "Sì!"
-
MALCOLM X: "Sappiamo che lo siete e l'uomo bianco dovrebbe essere grato
-
che Dio abbia dato al Venerabile Elijah Muhammad il controllo sui suoi seguaci
-
cosicché giochino bene,
-
con calma e tutti insieme e lasciarlo nelle mani di Dio."
-
Nei mesi successivi all'incidente di Los Angeles,
-
la fede di Malcolm nel Messaggero fu messa ulteriormente alla prova
-
dalle voci che circolavano sulla vita privata di Elijah Muhammad.
-
Una volta al mese, andava a Chicago a prendere i soldi da Elijah Muhammad
-
ed entrava sempre dalla porta laterale.
-
Quel particolare giorno, quando raggiunse la porta laterale,
-
c'erano tre giovani donne che bussavano e battevano contro la porta:
-
"Apri la porta, apri la porta. Abbiamo bisogno di soldi per il cibo. I nostri figli non hanno nulla."
-
Sentì immediatamente, prima di tutto, che non apparteneva a quel luogo.
-
Malcolm aveva a lungo ignorato le voci che raccontavano che Elijah Muhammad
-
era padre di otto figli che aveva avuto da sei delle sue segretarie."
-
A questo punto interpellò il figlio del Messaggero, Wallace, perché gli confermasse ciò che aveva visto.
-
Lui gli rispose di sì. Dissi:
-
"Lo so."
-
Dissi" Puoi vedere delle cose, ma decidere di non volerle vedere
-
e allora semplicemente le cancelli dalla tua mente".
-
Dissi, "Sapevo che le donne che erano lì con i loro bambini
-
avevano una relazione con mio padre".
-
Dissi: "L'ho visto con quei bambini e da qualche parte stavo diventando cosciente
-
che quella era la sua famiglia,
-
ma nella mia testa non ho mai voluto accettarlo.
-
Non l'ho mai accettato nella mia testa.
-
Gli ufficiali nella nazione accusarono wallace Muhammad di aver messo in giro quei pettegolezzi e di aver cospirato contro suo padre.
-
L'accusa di aver dato a Malcolm le informazioni sulla situazione privata di mio padre è fondata,
-
ma solo dopo che Malcolm mi ha detto cosa aveva visto."
-
MALCOLM X: "E' un vero piacere, un onore e un privilegio presentarvi
-
il Messaggero di Allah, il vostro e il mio amato leader e insegnante,
-
il Più Venerabile e Umile Elijah Muhammad."
-
Malcolm si è affidato a Elijah Muhammad
-
come sua guida spirituale e non provò mai a vedere nient'altro.
-
E le cose che lui stesso ha provato a mettere in pratica,
-
ha pensato che fossero messe in pratica anche dal suo leader.
-
E quando scoprì che le cose non stavano così,
-
si sentì umiliato."
-
In pubblico, i due uomini continuavano ad abbracciarsi.
-
In privato, il sospetto aveva preso il posto della fede.
-
La loro relazione fu ulteriormente complicata dalla salute carente di Elijah Muhammad.
-
La popolarità di Malcolm cresceva in modo naturale.
-
Numero uno, il Signor Muhammad era malato, aveva la bronchite
-
e quindi il Signor Muhammad andava agli incontri col grande pubblico forse solo una volta, due volte all'anno.
-
E basta. Nel frattempo, Malcolm andava ovunque.
-
Nel paese, era Malcolm a dare impulso alla crescita della Nazione.
-
Era molto richiesto.
-
Nessuno chiedeva che Elijah Muhammad parlasse, tutti chiedevano a malcolm di parlare.
-
E naturalmente, Malcolm si impegnò di più nella lotta ai diritti civili
-
e le sue argomentazioni sembravano essere diventate più quelle che ci si sarebbe aspettati da qualcuno
-
che si batte per i diritti civili, piuttosto che da un seguace del venerabile Elijah Muhammad.
-
Gli anni '60 ci hanno dato l'immagine dell'uomo bianco che la Nazione dell'Islam gli ha dato,
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l'immagine di una persona brutale, sai, che scaglia i cani contro i dimostranti,
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usando gli idranti.
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Tutto questo ha supportato l'accusa della Nazione dell'Islam contro la razza bianca
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e rese possibile al portavoce della Nazione dell'Islam, per il portavoce di E. Muhammad, Malcolm X,
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di attrarre a sé la stampa, le telecamere
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e di affermare ciò in cui aveva fiducia, in ciò che riteneva fosse un'alternativa e si trattava di separazione.
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Come musulmani, pensiamo che la separazione sia il modo migliore e l'unico modo ragionevole
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e non l'integrazione,
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ma dall'altra parte, quando vediamo che il nostro popolo viene violentatp da ipocriti bianchi, razzisti bianchi,
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pensiamo che siano dei fessi
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a farsi picchiare e brutalizzare
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senza fare nulla per proteggersi.
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Se un cane morde un nero, questo lo dovrebbe uccidere,
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sia che il cane sia un cane poliziotto, un bane da caccia o qualsiasi altro tipo di cane.
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Se un cane attacca un uomo nero anche se lui non sta facendo nulla,
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provando ad approfittare di ciò che il governo dice che dovrebbe essere il suo vataggio,
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allora il nero dovrebbe uccidere il cane o
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qualunque bipede che ordina al cane di attaccarlo.
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Quando Malcolm parla, tutti i ministri musulmani parlano,
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parlano per tutti i neri che li ascoltano,
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in nome di tutte le loro sofferenze,
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le sofferenze che, in questo Paese, sono state a lungo negate.
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Questa è il grande potere che ha Malcolm sul pubblico.
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Lui rafforza la loro realtà.
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Avevo circa 14 anni
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e stavo partecipando ad una manifestazione in questo cantiere.
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La comunità stava chiedendo integrazione per la forza lavoro.
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Ci accorgemmo che Malcolm era venuto a vedere la manifestazione.
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Quando mi spostai, attraversai la strada per parlare con Malcolm.
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Discutemmo quella mattina
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e lui provò a spiegarmi cosa c'era di sbagliato
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nel mio stare sdraiato a terra di fronte a un camion di cemento.
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E Malcolm disse: "Se queste sono persone che potrebbero linciare i neri,
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uccidere bambini neri, asservire la gente, perché mai non potrebbero correre anche dietro uno
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con un camion? E lui disse:
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"Oh, direbbero che si è trattato di un incidente!".
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Direbbe: "Oops, mi è scivolato il piede, ma sembravi morto."
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E quando se ne andò e io mi preparai ad attraversare di nuovo la strada,
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tornai indietro e raggiunsi il cordone degli scioperanti,
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ma non mi sedetti mai più a terra davanti ad un camion di cemento.
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Eravamo seduti seduti per strada in Shabazz Frosti Kreem e
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stavamo parlando di relazioni razziali in America
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e ad un certo punto Malcolm ha detto: "Ok, qual'è la tua soluzione?"
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E non so...non mi stava chiedendo un consiglio,
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stava...penso che volesse solo mettermi in difficoltà.
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A quel tempo ero incantato dal dottor King
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e dal suo concetto di una società amata che non distingue i colori
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e in cui il colore della pelle non è una disabilità per nessuno,
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scompare e non è una disabilità.
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Malcolm mi guardò e mi disse:
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"Tu sogni. Io non ho tempo per i sogni."
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KENNETH CLARKE: "L'obiettivo del dott.King è la piena uguaglianza".
-
MALCOLM X: "No!"
-
KENNETH CLARKE: " ..e pieni diritti di cittadinanza per i neri."
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MALCOLM X: "L'obiettivo del dott. Martin Luther King è quello di dare ai neri una possibilità
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di stare seduti in un ristorante solo per bianchi seduti di fianco agli stessi bianchi che li hanno trattati come animali per 400 anni.
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Il suo obiettivo è quello di convincere i neri
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a perdonare quegli stessi uomini
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cullandoli nel sonno e facendo loro dimenticare quello che i bianchi hanno fatto loro.
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Ma le masse di neri in america, oggi, non ascoltano quello che Martin Luther King dice.
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Come avete detto voi in uno dei vosrti articoli, è psicologimante insicuro
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o qualcosa del genere, adesso non ricordo come avete scritto.
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Ma non avete avvallato quello che Martin Luther King vi sta facendo."
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KENNETH CLARKE: " Io non rifiuto i suoi obiettivi di piena integrazione e di parità di diritti per i cittadini americani.
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Tu li rifiuti?"
-
MALCOLM X: "Se pensate che non sia sulla giusta strada,
-
credo che pensiate che non arriverà nel posto giusto!"
-
Eravamo coscienti del fatto che fosse in qualche modo pericoloso essere troppo vicini a Malcolm.
-
Diceva cose piuttosto violente, soprattutto sui bianchi
-
e quelli di noi che volevano mantenere la pace con il mondo dei bianchi, molti di noi avevano
-
un lavoro nella comunità bianca, non volevano proprio essere troppo vicini a Malcolm.
-
KENNETH CLARKE: "E' stato anche detto che questo movimento predichi un messaggio violento, che..."
-
MALCOLM X: "No, è la gente di colore di questo Paese ad aver subìto violenza
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per mano dell'uomo bianco per 400 anni
-
ed ascoltando le prediche dei negri ignoranti,
-
abbiamo pensato che Dio volesse che noi porgessimo l'altra guancia ai bruti che ci hanno trattati come animali.
-
E oggi il Venerabile Elijah Muhammad sta mostrando ai neri di questo Paese
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che proprio come i bianchi, ogni altro uomo su questa Terra gode di diritti che gli sono stati dati da Dio,
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diritti naturali, diritti civili e tutti gli altri diritti che riguardano la difesa di sé,
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diritti che i neri dovrebbero avere...dovremmo avere anche il diritto di difenderci."
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Nell'agosto del 1963, 250.000 americani si unirono per la marcia su Washington.
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Malcolm venne da noi e ci raccontò la storia della marcia su Washington.
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E se c'è una cosa che posso dire si Malcolm è che ogni volta che ci raccontava qualcosa, era in grado di essere convincente.
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Aveva portato un articolo e
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disse: " Voglio che sappiate che so di cosa sto parlando."
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Disse: "Chi paga il prezzo per l'ottenimento dei diritti civili?"
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E poi: "Gli angeli sono bianchi".
-
E quello che disse dopo fu: "Dovete combattere le vostre battaglie
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cominciando dalla strada.
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ma una volta che lasciate che diventino parte integrante, diventa bellissimo."
-
E poi lo paragonò ad una tazza di caffé caldo, ma che appena... l'acqua...
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ci si aggiunge il latte, si raffredda.
-
Le analogie che usava Malcolm erano, a volte, divertenti,
-
ma raggiungevano l'obiettivo.
-
GLORIA RICHARDSON, Leader dei Diritti civili del Sud:
-
"Molte delle persone con cui lavoravamo avevano ascoltato Malcolm X,
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lo rispettavano e lo ascoltavano.
-
E, sapete, ogni volta che appariva in pubblico,
-
si sforzavano di ascoltare quei discorsi
-
e sentivano che lui davvero capiva i loro problemi e che era necessario risolverli e,
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credo, non sempre con la non-violenza.
-
Diciannove giorni dopo la marcia su Washington,
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una bomba devastò la scuola di catechismo della Chiesa Battista della Sedicesima Strada
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a Birmingham, in Alabama.
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Venti persone rimasero ferite. Quattro bambine morirono.
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Si sta parlando di mettere una bomba in una chiesa e di uccidere quattro bambine
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e mi ricordo che la sensazione di rabbia e di impotenza
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era tremenda.
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Molti di noi iniziarono a sentirsi insoddisfatti
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perché, e Malcolm era davvero molto insoddisfatto,
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non parlò mai del fatto
-
che non stavamo facendo nulla per aiutare...
-
la nostra gente che era stata brutalizzata dai bianchi
-
e dalla polizia in durante le manifestazioni per i diritti civili.
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Sentivamo che saremmo dovuti essere coinvolti.
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MALCOLM X: "Un uomo bianco, Lincoln, con la guerra civili avrebbe dovuto battersi
-
per risolvere il problema razziale e, invece, il problema esiste ancora.
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E poi un altro uomo bianco, Kennedy, si è presentato
-
per diventare Presidente e ha detto ai neri tutto quello che avrebbe fatto per loro
-
se avessero votato per lui. L'80% di loro votò per lui,
-
è in carica da tre anni e il problema persiste.
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Quando i cani poliziotto morsero donne e bambini neri
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a Birmingham, in Alabama,
-
quel Kennedy disse ciò che non poteva fare perché non era stata violata nessuna legge federale
-
e appena i neri decisero di ribellarsi e iniziarono a proteggere se stessi,
-
con il supporto dei migliori poveracci di Birmingham,
-
Kennedy mandò le forze dell'ordine.
-
E non c'era...diceva...
-
non aveva approvato nessuna nuova legge quando mandò le forze dell'ordine,
-
la rivolta dei neri era scoppiata mentre stava scoppiando quella dei bianchi.
-
Perciò abbiamo il diritto e siamo
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giustificati quando esprimiamo dei dubbi sulla capacità dei bianchi
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di risolvere i nostri problemi e quando dubitiamo della loro integrità,
-
della loro sincerità, perchè dovreste ammettere
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che il problema esiste da molto tempo
-
e che i bianchi ci dicono le stesse cose da 100 anni
-
e oggi non siamo più vicini alla soluzione di quanto non lo fossimo cento anni fa.
-
Era cambiato,
-
era passato dai discorsi religiosi a quelli nazionalistici al punto tale che gli dissi
-
(a Malcolm) che dai suoi primi discorsi
-
a quelli attuali, avevo sentito un cambiamento.
-
Disse: "Che cosa intendi per cambiamento?"
-
Dissi: "Sai, quando hai iniziato
-
mi venivano i brividi a sentirti parlare perché dicevi delle verità.
-
Oggi, però, non li sento più."
-
Mi rispose: "Beh'", disse
-
"forse hai perso la tua religione o il tuo spirito."
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Dissi: "Forse, ma ti sto semplicemente comunicando cosa sento."
-
Dopo un pò, cominciammo a notare che nella famiglia c'erano dei problemi,
-
nella famiglia di Elijah Muhammad.
-
Ogni tanto venivano detto delle cose
-
che dimostravano che la famiglia aveva un problema rispetto al fatto che Malcolm stesse ottenendo grande consenso di pubblico,
-
perché tutti stavano iniziando a riconoscerlo come il portavoce.
-
Ok, il portavoce poteva andare bene, ma allo stesso tempo
-
era sulla bocca di tutti i media.
-
Tutti parlavano di Malcolm X, Malcolm X, Malcolm X, Malcolm X
-
e il nome di Elijah Muhammed si sentiva sempre meno.
-
Malcolm credeva di riuscire a gestire le gelosie nate in seno alla Nazione dell'Islam,
-
ma le tensioni tra lui e il Messaggero raggiunsero l'apice alla fine di novembre 1963.
-
Eravamo seduti in un ristorante a bere un caffé,
-
in un meeting quando il comandante della moschea, Joseph,
-
ricevette una telefonata dalla moglie.
-
Joseph si alzò, andò verso la cabina telefonica, prese la chiamata e tornò al tavolo visibilmente sconvolto.
-
Disse che sua moglie gli aveva appena comunicato che avevano sparato a Kennedy.
-
Malcolm mandò qualcuno a tirare fuori la radio dal retro, la sintonizzammo e
-
sentimmo l'annunciatore che diceva:
-
"Ripetiamo: confermiamo che hanno sparato al Presidente a Dallas, in Texas
-
e che in questo momento non sappiamo se sia grave."
-
E Malcolm disse, immediatamente: "Quel diavolo è morto."
-
John F. Kennedy era stato assassinato.
-
Il Signor Muhammad fece chiamare Malcolm da suo figlio.
-
Disse: "Fratello Ministro Malcolm, mio padre mi ha detto di dirti
-
e parliamo a nome di tutta nazione,
-
che John F. Kennedy è stato assassinato e che noi non dobbiamo dire nulla
-
di offensivo a riguardo
-
perché si tratta del Presidente degli Stati Uniti e la gente lo ama."
-
I musulmani hanno organizzato un comizio al Manhattan Center a New York.
-
Il giorno del comizio, il Messaggero chiamò malcolm per ricordargli di insegnare l'aspetto spirituale
-
e di evitare di parlare della morte del Presidente.
-
Ma era evidentemente preoccupato di quello che avrebbe potuto dire!
-
Lesse da un discorso scritto,
-
non nominò mai Kennedy in modo specifico,
-
ma poi
-
diede spazio alle domande.
-
Di solito non dava spazio a domande e risposte, ma quel giorno lo fece!
-
E continuò con questa litania, paragonandosi ad altri leader nel mondo
-
che avevano in qualche modo sufferto per mano del governo degli Stati Uniti o dei suoi agenti di polizia
-
e facendo paragoni con quello che era appena successo a Kennedy.
-
E disse: "Patrice Lumumba è morto e sua moglie è diventata vedova.
-
Il suo popolo aveva deposto il suo leader"
-
e il governo degli Stati Uniti era coinvolto.
-
E continuò su questa linea,
-
parlando continuamente di casi in cui il governo degli Stati Uniti è stato implicato.
-
Alla fine, quando fai cose di questo tipo in tutto il mondo, crei una situazione, un'atmosfera, un ambiente nel mondo
-
e prima o poi quei polli vengono a casa a fare il nido.
-
Quando rispose, rimasi davvero, davvero confuso! Non lo capii!
-
E lui rispose alla domanda. Disse solo:
-
"Bene", disse, "so che mi sto mettendo nei guai,
-
ma per quanto mi riguarda, è un caso di polli che tornano a casa a fare il nido.
-
In realtà, John Ali, Segretario nazionale, era lì
-
ed è per questo che il Signor Muhammad seppe la notizia così in fretta.
-
JOHN ALI, Segretario nazionale della Nazione dell'Islam:
-
"Questa affermazione è del Messaggero Elijah Muhammad, leader dei musulmani in America.
-
Il Ministro Malcolm Shabazz, durante il comizio pubblico che ha tenuto al Manhattan Center a New York domenica, 1 dicembre
-
non ha parlato a nome dei musulmani quando ha commentato la morte del Presidente
-
John F. kennedy.
-
Parlava a titolo personale e non per i musulmani in generale.
-
Per il momento, il Ministro Malcolm è stato sospeso dai comizi pubblici.
-
Mentre la Nazione dell'Islam si amreggiava pubblicamente per il Presidente assassinato,
-
la dirigenza annunciò 90 giorni di silenzio per Malcolm.
-
Non avrebbe potuto tenere discorsi e avere contatti con la stampa.
-
Beh', stavamo parlando tantissimo di Kennedy e sarebbe stata poca cosa
-
parlare della sospensione di Malcolm.
-
Avrei dovuto alzare il telefono,
-
chiedere un suo commento e sarebbe stato sufficiente.
-
In questo caso, mi tenne al telefono più a lungo di quanto mi sarei aspettato.
-
Sembrava arrabbiato, preoccupato
-
ed era la prima volta che percepivo la vulnerabilità di quel ragazzo
-
che ero sempre stato abituato a considerare un uomo molto forte.
-
I giornali predissero una lotta di potere all'interno della nazione dell'Islam.
-
Si seppe più tardi che l'FBI avevano dato impasto ai giornalisti locali notizie false
-
nel tentativo di acuire i contrasti tra Malcolm ed Elijah Muhammad.
-
Malcolm, isolato e stanco, accettò l'invito a Miami
-
dove un giovane peso massimo Cassius Clay si stava allenando per il suo scontro in campionato contro Sonny Liston.
-
Benché non fosse un membro della Nazione,
-
Clay faceva visita ai templi musulmani da due anni
-
e aveva chiesto a malcolm di aiutarlo a prepararsi mentalmente alla gara contro Liston.
-
ATTALLA SHABAZZ, figlia:
-
"Per la mia famiglia andare in Florida significava andare in luna di miele,
-
i miei genitori la definirono così.
-
Certamente, per loro aveva un significato molto più grande e importanza andarci come famiglia.
-
Per noi, era solo un'opportunità di stare insieme,
-
ma da come ne parlavano sia mia madre che mio padre,
-
era la prima volta da quando di erano sposati che si prendevano del tempo per se stessi.
-
Malcolm offrì a Cassius Clay di entrare nella Nazione dell'Islam in cambio del suo reintegro,
-
ma la gerarchia della Nazione ignorò la sua offerta.
-
Come molti americani, consideravano il giovane boxer un chiacchierone con poche possibilità di battere Liston.
-
Mentre Malcolm guardava da bordo ring, il giovane Clay stese il vecchio campione.
-
All'inizio del settimo round, un provato Liston non riuscì ad uscire dall'angolo.
-
Clay era diventato il nuovo campione del mondo dei pesi massimi.
-
OK, dicci la poesia del numero 7.
-
Voleva andare in Paradiso/ Così l'ho portato al sette.
-
L'hai portato al sette.
-
CASSIUS CLAY: Sono il re del mondo!
-
"Aspetta, aspetta, aspetta."
-
CASSIUS CLAY: "Sono più carino". GIORNALISTA: "Aspetta, non sei così carino."
-
"Ho sconvolto il mondo! Ho sconvolto il mondo!"
-
"Cosa pensi della vittoria di Cassius a Miami?"
-
"Penso che sia stata una grande vittoria. Ha provato di essere il migliore!"
-
" E dov'eri durante il match?"
-
"Ero nell'auditorium e lo stavo guardando".
-
"Proprio a bordo ring?"
-
"Proprio a bordo ring. Ero al posto 7."
-
La dirigenza della Nazione bypassò Malcolm e chiamo direttamente Clay.
-
Accettarono il giovane campione nella Nazione dell'Islam
-
e annunciarono il suo nuovo nome, Muhammad Ali, alla convention annuale nel Giorno dei Saggi.
-
Malcolm non fu invitato.
-
Al suo posto, a presentare Elijah Muhammad,
-
fu l'ex protetto di Malcolm X, Ministro di Boston, Louis X.
-
"E ho incontrato l'uomo per il quale ho vissuto, lottato e smaniato per tutta la vita!"
-
Il Ministro Malcolm era onesto.
-
Era sincero. Si dedicava anima e corpo al miglioramento della condizione del popolo afro-americano.
-
E poi c'era un altro gruppo di persone che erano ufficiali a Chicago e che erano
-
dedicati al miglioramento della loro condizione.
-
Li accusò di sottrarre soldi, comprare gioielli costosi, acquistare pellicce.
-
Li accusò di aver trasformato la Nazione dell'Islam in un'organizzazione criminale.
-
Molte delle persone che avevano posizioni di tutto rispetto, erano state formate da Malcolm.
-
Alcuni di loro erano stati migliorati da Malcolm.
-
A loro piacevano le loro piccole posizioni di potere
-
e nella Nazione c'erano altre persone che aspiravano al posto di numero uno.
-
E se Elijah Muhammad fosse morte e se Malcolm X gli fosse subentrato alla guida della Nazione,
-
la prima cosa che avrebbe dovuto fare, sarebbe dovuta essere una profonda pulizia.
-
Avrebbe cacciato i cambiavalute fuori dal tempio.
-
Quindi si voleva sbarazzarsi di lui PRIMA della morte dell'anziano capo.
-
L'8 marzo 1964, Malcolm annunciò che avrebbe lasciato la Nazione dell'Islam.
-
Costituì una nuova organizzazione religiosa che si chiamava la 'Muslim Mosque, Inc',
-
per chi lo seguì fuori dalla Nazione,
-
ma Malcolm sapeva che una moschea rivale sarebbe stata vista come una sfida diretta a Elijah Muhammad.
-
Arrivò proprio in questa stanza, si sedette là e gli parlammo.
-
Ci disse, prima di tutto, che era arrivato in anticipo e quindi
-
aveva girato in auto intorno all'isolato un paio di volte.
-
Voleva arrivare all'ora esatta e così fu.
-
Ci sedemmo e ascoltammo. Non avevamo domande.
-
Sapevamo a cos'era dovuta quell'angoscia.
-
Sapevamo cosa stava succedendo.
-
Sembrava solo che avesse bisogno di orecchie amiche e quindi lo lasciammo parlare.
-
E parlò del periodo passato in carcere.
-
Parlò della prima volta in cui sentì Elijah Muhammad e di come cambiò la sua vita.
-
Ci confessò il dolore profondo che aveva provato quando suo padre lo aveva respinto.
-
E mentre era lì seduto, era evidente che se Elijah Muhammad lo avesse fatto in quel momento,
-
qualunque differenza esistesse tra loro due, Malcolm sarebbe stato lontano, correndo.
-
Malcolm era senz'altro il figlio amato della comunità di Harlem e la gente era interessata alla sua versione della storia.
-
Elijah Muhammad era qualcuno in una foto sul muro, qualcuno di cui si diceva il nome,
-
ma Harlem non lo conosceva.
-
Conosceva Malcolm, lo amava e gli rimase fedele per lungo tempo dopo la divisione.
-
MALCOLM X: "Perciò quello che io e voi dobbiamo fare è impegnarci!
-
Voi e io dobbiamo stare proprio qui a respirare nella loro gola!
-
Ogni volta che si guarderanno dietro le spalle, voglio che ci vedano.
-
Vogliamo obbligarli ad approvare la più imponente legge sui diritti civili mai approvata,
-
perché sappiamo che anche dopo la sua approvazione, potranno non rafforzarla.
-
Per fare questo, inizieremo una campagna di registrazione dei votanti,
-
dobbiamo fare in modo che tutta harlem si registri,
-
non come democratici o repubblicani, ma come indipendenti.
-
Se non avete senso di responsabilità sufficiente per registrarvi, vi butteremo fuori dalla città.
-
Malcolm richiedeva un piano aggressivo,
-
non solo per guadagnare potere politico,
-
ma per spingere i neri verso il controllo totale della loro comunità.
-
MALCOLM X: "Sarà un ballottaggio o una pallottola.
-
Altri gruppi etnici, altri gruppi etnici e gruppi raziali sono entrati nella nostra comunità e hanno comprato i negozi.
-
Gestiscono le scuole. I supermercati. I cinema.
-
Posseggono i...sapete, i...praticamente tutto quello che produce reddito nella nostra comunità è in mano a degli estranei."
-
MALCOLM X: "La mia personale filosofia economica si basa anche sul nazionalismo dei neri,
-
il che significa che i neri dovrebbero avere il controllo dell'economia della cosiddetta comunità nera,
-
dovrebbe sviluppare una conoscenza tale da permettergli di possedere e gestire le attività commerciali
-
ed essere in grado di creare occupazione per la propria gente, per i propri simili.
-
E anche la filosofia sociale è il nazionalismo dei neri,
-
il che significa che, invece di sforzarsi di entrare nella società dei bianchi,
-
i neri dovrebbero provare a cancellare dalla loro società
-
le malattie e i difetti ed essere piacevoli e socievoli tra loro.
-
Tutta l'agenda di Malcolm era diversa. Lui era per l'indipendenza totale,
-
l'auto determinazione, l'autosufficienza, la difesa personale quando necessaria
-
e, ovviamente, stava continuando a lottare per la stessa cosa per cui gli altri lottavano prima: la giustizia.
-
E così sentii che volevo seguire Malcolm.
-
La crescente popolarità del nuovo movimento di Malcolm sfidava quelli che erano rimasti fedeli a Elijah Muhammad.
-
Non penso che mi sarei sentito un buon fedele dell'Islam se me ne fossi andato solo
-
perchè mio fratello o chiunque altro lo aveva fatto.
-
Non ero quel genere di seguace.
-
Già.
-
Non avrei mai cercato di persuadere Malcolm a tornare, ma allo stesso tempo,
-
avrei continuato ad insegnare perché stavo aiutando la gente a ripulirsi
-
e stavo trasformando la gente indecente in decente e mi piaceva.
-
[Trasmissione radio].e adesso il Ministro PHILBERT...
-
Normalmente, non non suggerirei di esprimere le differenze tra fratelli e estranei
-
e soprattutto attraverso un mezzo lasso,
-
ma a causa delle gravi conseguenze dei recenti eventi, ho deciso si utilizzare questo mezzo di comunicazione.
-
Poiché io, Philbert X, Ministro della moschea di Muhammad di Lansing, Grand Rapids, Flint e Muskegon e Michigan,
-
amo l'Islam, il nostro maestro, il Venerabile Elijah Muhammad e tutti i suoi seguaci,
-
penso che qualcuno debba intervenire contro le azioni del mio fratello di sangue Malcolm.
-
Lo scopo di questa dichiarazione era quello di rafforzare i musulmani. Volevo parlare con i musulmani di questo
-
ed è per questo che sono stato mandato a Chicago,
-
per fare una dichiarazione che rafforzasse i musulmani.
-
Allora continuai a parlare dell'Islam...la mia solita lezione.
-
ma quando ero pronto a fare la mia dichiarazione,
-
John Ali mi mise davanti un foglio e mi disse che l'avrei dovuto leggere,
-
che era stato preparato perché lo leggessi.
-
Poiché avevo assistito ed ero stato testimone del passaggio di Malcolm
-
dal ruolo di nessuno a una posizione d'onore e di rispetto in tutto il mond,
-
grazie alla regia di Muhammad;
-
e perché adesso vedo il mio fratello intraprendere una strada pericolosa
-
che è parallela a quella precedentemente intrapresa da Giuda, bruto e Benedict Arnold e altri
-
che tradirono l'onore e la relazione di fiducia tra loro e i loro maestri;
-
perché sono consapevole della malattia mentale che, purtroppo, colpisce molti americani
-
e che ha colpito [sigh] mia madre, che amo
-
e molti degli altri miei fratelli
-
e che adesso potrebbe aver colpito un'altra vittima, mio fratello Malcolm...
-
E se l'avessi letto, non l'avrei letto via etere.
-
Se l'avessi guardato, non l'avrei letto via etere.
-
E ne chiesi conto a John Ali.
-
E lui disse: "Oh, è solo una dichiarazione che è stata preparata perché tu la leggessi".
-
Lui disse: "Sono sicuro che il Messaggero sarà molto felice del modo in cui l'hai letta",
-
e così fu.
-
Parlai con Malcolm di ciò che aveva detto Philbert e lui disse di non essere sorpreso.
-
Disse che sapeva che avrebbero usato chiunque
-
e sapevano di poter usare Philbert e che l'avrebbero fatto.
-
Disse di non essere rimasto sorpreso delle cose che Philbert aveva letto in quel foglio
-
e che era arrabbiato che philbert lo avesse fatto, ma che non era sorpreso di questo.
-
vedi, secondo l'Islamismo, quando vieni considerato un ipocrita,
-
e molto diverso dire un ipocrita nel Cristianesimo o un ipocrita che si è atteggiato ad amico.
-
Per l'Islamismo, quando vieni accusato di essere un ipocrita,
-
a volte la tua vita può essere messa a rischio.
-
Ricordo di aver visto alcune di queste carte
-
e una di quelle che ricordo molto bene è l'immagine in cui Malcolm era rappresentato con le corna sulla testa
-
e la sua testa era divisa in due
-
e lo definivano un Giuda.
-
E ricordo di aver letto in quel foglio il linguaggio dei ministri.
-
Non dirò Farrakhan, ma so che era uno di quelli,
-
ma c'erano anche altri ministri.
-
E ricordo di aver letto quel linguaggio e di aver pensato:
-
"Stanno cercando di farlo uccidere. Lo vogliono morto."
-
Nell'aprile del 1964, Malcolm fece un viaggio in Arabia Saudita.
-
Da un pò di tempo, stava studiando l'Islam ortodosso.
-
ora era arrivato a Jeddah, che era sul punto di eseguire l'Haji,
-
un pellegrinaggio obbligatorio per tutti i musulmani.
-
I membri della famiglia reale saudita lo aiutarono a entrare nella città santa de La Mecca.
-
MOHMAED AL-FAYSAL, Principe dell'Arabia saudita:
-
"La mia prima impressione fu una rivelazione,
-
perché vidi una persona totalmente diversa. Non vidi la bestia...che sputa fuoco...
-
vidi un uomo un uomo molto timido.
-
Quando una persona fa un Haji, ci sono dei rituali che deve seguire.
-
Tutti devono vestire nello stesso modo semplice e perciò
-
durante l'Haji non è possibile distinguere nessuno dal suo status o
-
dalla sue origini.
-
E' una dimostrazione di fratellanza umana.
-
Siccome tutti hanno un abito bianco,
-
il ricco, il povero, il potente, il debole, il malato, tutti
-
sono mescolati.
-
E penso che questo abbia avuto un impatto profondo su Malcolm.
-
[Leggendo una cartolina]: "Un saluto dalla più santa e sacra città sulla terra.
-
Penso spesso alla calorosa cordialità della tua splendida famiglia. Fratello Malcolm."
-
"Un saluto dall'antia terra dell'Arabia.
-
Allah mi ha benedetto nella visita della città santa de La Mecca dove ho visto pellegrini di tutti i colori"
-
e la parola 'tutti i colori' è sottolineata
-
"e provenienti da tutte le parti della terra mostrando uno spirito di unione
-
e di fratellanza che non avevo mai visto prima. E' certamente una scena da ricordare."
-
El Haj Malik El Shabazz.
-
E forse pensava che io non sapessi chi era e quindi tra parentesi aveva scritto 'Malcolm X'.
-
Le lettere di Malcolm ai suoi seguaci fecero notizia in America e sollevarono la domanda:
-
"Ha cambiato la sua posizione nei confronti del tema della razza?
-
Parla di fratellanza, fratellanza di tutte le razze in terra santa e così via.
-
Dice: "C'erano decine di migliaia di pellegrini da tutto il mondo.
-
Erano di tutti i colori, dai biondi con gli occhi azzurri agli africani con la pelle nera,
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ma tutti partecipavano allo stesso rituale, mostrando uno spirito di unione e di fratellanza
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che le mie esperienze in America mi avevano portato a credere
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non potessero mai esistere tra i bianchi e non.
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Ma se dice così, significa che ha arretrato un pò dalla posizione secondo la quale tutti i bianchi sono demoni!"
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Non direi che...
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...rispetto a...
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Non direi che aveva ritrattato.
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Uno può aggiustare la mira senza per questo fare marcia indietro.
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Il dire che ha ritrattato,
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sembra significare che tu avresti preferito che chiamasse i bianchi demoni
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e non di chiamarli demoni, che stia andando nella direzione sbagliata!
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A nessuno piace essere definito un demone.
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Ok, quindi...tu non lo considereresti un tornare sui propri passi
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se smettesse di chiamare i bianchi diavoli, è così?
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No.
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dopo il suo pellegrinaggio, Malcolm trascorse tre settimane in Africa.
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il 21 maggio, due giorni dopo il suo trentanovesimo compleanno, tornò a New York.
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Malcolm, nella tua esperienza con i musulmani di pelle bianca in Africa e in Medio Oriente,
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hai percepito la relazione tra i neri e i bianchi non musulmani come qualcosa di possibile?
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Quando ero in pellegrinaggio,
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ho incontrato personalmente dei musulmani la cui pelle, in america, sarebbe classificata bianca
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e musulmani che si sarebbero loro stessi classificati bianchi in America,
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ma questi musulmani non definivano se stessi bianchi.
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Vedevano se stessi come esseri umani, come parte della famiglia umana
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e perciò vedevano tutti gli altri elementi della famiglia umana come parte della stessa famiglia.
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Beh'm ha questo...
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Avevano un aspetto e un'aria diversi
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o una diversa attitudine che riflette
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l'attitudine dell'uomo americano che definisce se stesso bianco.
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Ho perciò detto che se l'islam ha fatto questo
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per loro,
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forse, se l'uomo bianco in America studiasse l'Islam,
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forse deciderebbe di fare le stesse cose per sé.
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A questo punto sei pronto a presentarti alle Nazioni Unite
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e chiedere che gli Stati Uniti siano condannati per il trattamento che hanno riservato ai neri americani?
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Oh, sì, certo. [Il pubblico applaude]
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Il pubblico deve calmarsi.
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Sì, le...come ho detto quando ero in...durante il mio viaggio, le nazioni sembrano...
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le nazioni africane, quelle asiatiche e quelle latino americane sono ipercritiche
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quando si ribellano alle Nazioni Unite,
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condannando le pratiche razziste del Sud Africa
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che è anche quello che fanno Portogallo e Angola
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e non dicono nulla nelle Nazioni Unite sulle pratiche razziste
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che sono perpetrate tutti i giorni contro i neri di questa società.
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Quando l'attenzione dei media si focalizzò sempre più su Malcolm,
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la Nazione dell'Islam incrementò i suoi attacchi
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e archiviò i documenti di sfratto per obbligarlo a lasciare la sua casa.
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Nella primavera e all'inizio dell'estate del 1964, Malcolm
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aveva rapporti pessimi con la Nazione dell'Islam
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e l'unica arma che gli era rimasta era il fatto che fosse a conoscenza delle indiscrezioni del Messaggero
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con molte donne che lavoravano per lui come segretarie.
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Chiamo un ragazzo che lavorava al The New York Herald Tribune e provò a solleticare in lui l'interesse per questa storia.
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Lo consideravano un atto diffamatorio e quindi decisero di non farne nulla.
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Quando Malcolm si presentò in tribunale per contestare il procedimento di sfratto,
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usò il processo per rivelare fli affari privati di Elijah Muhammad.
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Perché stanno minacciando la tua vita?
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Beh', prima di tutto perché hanno paura che io dica le vere ragioni per cui sono stati...
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per cui io sono fuori dal Movimento dei musulmani neri, cose che non ho mai detto, che ho tenuto per me.
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ma la vera ragione è che Elijah Muhammad, la testa del movimento,
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è padre di otto figli che ha avuto da sei diversi giovani ragazze, sei diverse giovani ragazze
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che erano le sue segretarie personali.
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Questa era una cosa seria, la cosa più seria
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e accusare il Venerabile Elijah Muhammad
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con questo...sarebbe davvero prendere la tua vita,
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prendere la tua vita nelle tue mani, sai.
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Rischieresti la tua vita!
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Questa è la verità.
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Sarò chiaro e diretto con te. Significherebbe davvero che tu...
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qualcuno della Nazione dell'Islam potrebbe ucciderti.
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Non hai paura di quello che ti potrebbe succedere
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in seguito alle tue rivelazioni?
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Oh, sì. Probabilmente sono già un uomo morto che cammina!
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Cosa intendi?
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Beh', quando comprendi il trucco del movimento musulmano
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e la sua psicologia
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finché loro...
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Il stesso, se avessi fiducia nel leader del movimento musulmano
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e qualcuno venisse da me e io non avessi idea di ciò che è accaduto
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e mi dicesse quello che io sto dicendo qui, lo ucciderei! Anche io lo farei.
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Non ucciderei una persona che mi dice una cosa simile
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solo se fosse in grado di dimostrarmi che ciò che racconta è la verità.
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Ora, se da me fosse venuto qualcun altro, invece del figlio di Muhammad,
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non gli avrei mai creduto, nemmeno se l'avessi visto con i miei occhi,
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ma gli ero così vicino e avevo degli indizi
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della realtà della situazione, ma la mia onestà religiosa mi chiari di questa realtà, ma la mia onestà religiosa mi impediva di accettarlo.
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Nella sala da ballo Audubon di Harlem,
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Malcolm annunciò la formazione di un gruppo politico
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nato sul modello dell'organizzazione dell'unità africana d'oltremare.
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Fratello Malcolm istituì l'Organizzazione dell'unità Afro-americana
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per coloro che erano interessati ai suoi programmi politici, economici e culturali.
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Penso che sapesse che c'erano persone là fuori, sai,
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dai suoi viaggi...che c'erano persone là fuori che volevano lavorare con lui,
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ma che per farlo non erano pronti a diventare musulmani.
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Una delle prime cose che fecero le nazioni africane indipendenti
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fu creare un'organizzazione chiamata Organizzazione dell'unità africana.
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Questa organizzazione, che ha gli stessi obiettivi e scopi...
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di combattere chiunque le metta i bastoni fra le ruote,
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di portare la quasi completa indipendenza al popolo africano qui, nell'emisfero occidentale
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e prima di tutto qui, negli Stati Uniti! E dare la libertà a questa genete, con ogni mezzo possiible.
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Nel giugno 1964, Malcolm fu invitato a unirsi ai capi di Stato africani e del Medio Oriente
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alla conferenza dell'Organizzazione dell'Unità africana a Il Cairo, in Egitto.
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Malcolm X non vedeva una contraddizione tra la battaglia degli Africani e quella
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dei neri americani negli Stati Uniti.
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Pensava che una fosse un'estensione dell'altra,
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che lui potesse usare l'appoggio di uno per poter arricchire l'altro.
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Nel 1960, gli africani erano molto sospettosi rispetto alla politica estera degli americani in Africa
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perchè purtroppo a quei tempi, la politica estera americana
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supportava le politiche coloniali di Paesi come il Belgio.
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E l'unico che dava voce alle aspirazioni degli africani negli Stati Uniti era Malcolm.
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E furono molti gli americani ceh vennero, ma nessuno, NESSUNO, senza eccezione
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ebbe lo stesso impatto di Malcolm.
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L'uomo di un messaggio e il messaggio non era solo una cosa americana.
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Malcolm quali sono i tuoi propositi?
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Beh', il mio proposito è quello di ricordare ai capi di Stato africani
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che in America ci sono 22 milioni di noi
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che sono anch'essi di origine africana
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e che noi siamo le vittime del colonialismo americano o dell'imperialismo americano
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e che il nostro non è un problema americano,
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è piuttosto un problema dell'essere umano.
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Non si tratta del problema di un nero, ma è il problema di tutta l'umanità.
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Non è una questione di diritti civili, ma una questione di diritti umani.
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Malcolm viaggiò in 14 stati africani e incontrò 11 capi di Stato.
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I servizi segreti statunitensi lo seguirono da uno Stato all'altro.
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in Nigeria, gli fu dato il nome di Omowale, 'il figlio che ritorna'.
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Quando mio padre era all'estero, tenevamo un mappamondo sulla parete del soggiorno
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e ogni volta in cui avevamo nostalgia e ci chiedevamo dove fosse papà, correvamo alla mappa
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e: "Dov'è adesso?".
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E' a Il Cairo, la capitale dell'Egitto
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ed è qui con Nkrumah ed è qui...perciò c'era un diverso tipo di tramite
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che mantenevamo quando lui era all'estero.
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Malcolm tornò alla fine di novembre del 1964.
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Continuava i suoi comizi del OAAU settimanali alla sala da ballo Audubon
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e proseguì la sua collaborazione con Alex haley sulla sua autobiografia.
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Disse: "Sai, sto scrivendo questo libro e non so davvero come si fa a scriverlo".
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Aveva qualche problema con la famiglia che doveva affidarsi a
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cosa...alle cose che lui avrebbe detto!
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Dissi: "Malcolm, posso dirti una cosa?"
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Nessuno di noi ha mai dato valore a niente fino a quando non abbiamo incontrato tua madre fuori da kalamazoo.
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Avevo pregato alla mia mente per anni e non ne avevo parlato, ma si stava corrodendo.
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Mi guardò come a dire: "Sono felice tu ma l'abbia detto perché stava mettendo in agitazione anche me."
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E disse: "Vonnie. Te lo prometto. Farò qualcosa a riguardo." E poi...
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Malcolm non tornò più da me.
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Quello che so è che poi ricevetti una chiamata. Mia madre era a Lansing, da mio fratello Philbert.
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Più tardi mi confidò che erano anni che il pensiero lo torturava.
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Non aveva voluto pensarci.
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Sicuramente non voleva parlarne perché la cosa lo faceva stare male,
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ma si sentì così felice quando lui e suo fratello andarono insieme a prendere la madre che veniva dimessa.
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nel dicembre 1964, Malcolm tenne un dibattito alla Oxford Union in Inghilterra.
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Una volta lessi di sfuggita di un uomo che si chiamava Shakespeare.
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Ho letto di lui solo di sfuggita,
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ma mi ricordo di una cosa che aveva scritto e che mi commosse.
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Credo lo fece dire ad Amleto ed era:
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"Essere o non essere." Aveva il dubbio di qualcosa!
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se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna,
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o prender l'armi
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contro un mare di triboli e combattendo disperderli.
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Io scelsi questo.
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Se prendi le armi, morirai,
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ma se ti siede e aspetti colui che ha il potere
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per convincerlo a cambiare idea spiegandogli che potrebbe morire,
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dovrai aspettare molto a lungo.
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E secondo me, la giovane generazione di bianchi, neri, mulatti e qualsiasi altro colore,
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state vivendo in un periodo di estremismo, un tempo di rivoluzione,
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un tempo in cui è necessario un cambiamento.
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la gente che ha il potere non lo utilizza
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e ora è necessario un cambiamento e deve essere costruito un mondo migliore
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e l'unico modo per farlo è utilizzare metodi estremi.
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E io mi unirò a chiunque
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Non mi interessa il colore della tua pelle!...Finché vorrai cambiare questa condizione miserevole
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che esiste sulla terra.
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Grazie.
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Malcolm era sempre coinvolto, in qualche modo, nella lotta e mi ricordo che
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nel gennaio del 1965, Juanita Poitier organizzò un meeting a casa sua
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perché i leader regolari dei diritti civili
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inocntrassero Malcolm X per scoprire le differenze tra noi
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cosicché si potesse uscire da qull'incontro con un programma comune.
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Ancora una volta, c'erano A.Phillip Randolph, Withney Young, Dorothy Height...
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e Malcolm X. E molti altr. Martin Luther King non riuscì a partecipare,
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ma mandò un suo rappresentante.
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E trascorremmo quella giornata discutendo delle idee di Malcolm,
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degli errori che aveva commesso, di ciò che voleva fare adesso
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e come potesse unirsi alle battaglie che la gente stava portando avanti in quel momento.
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Nel suo sforzo di sostenere un fronte nero unito,
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Malcolm accettò l'invito del SNCC,
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il Comitato di Coordinamento degli Studenti Non violenti, a paralre a Selma, in Alabama.
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Era la prima volta che si recava al sud per lavorare con il movimento per i diritti civili.
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MALCOLM X: "E penso che le persone in questa parte del mondo farebbero bene
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ad ascoltare il dott.Martin Luther king e a dargli ciò che chiede
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e a darglielo in fretta, prima che entrino in campo altre fazioni
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che provino a farlo in un altro modo."
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La settimana successiva a Malcolm fu negato l'ingresso in Francia
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sostenendo che la sua presenza avrebbe creato problemi di ordine pubblico.
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Da quel momento, Malcolm iniziò a pensare che
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le forze scatenate contro di lui fossero più potenti della sola nazione dell'Islam,
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ma continuò a mantenere la calma.
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Da un punto di vista di bambino, tutte le volte che vedevo mio padre in pubblico, sai,
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all'aeroporto...c'era un'invasione. Sai, stai andando a prendere papà all'aeroporto
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e c'è una massa di fotografi e di altre persone e tu non lo vedi da due o tre settimane
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e tutto ciò che desideri è ricevere il suo abbraccio.
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Sapevo ovviamente che la nostra famiglia era pedinata,
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che l'atmosfera che circondava la casa,
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le macchine parcheggiate, visi che una volta mi erano familiari
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avevano cambiato il loro comportamento.
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la notte in cui Malcolm tornò dall'Europa, la sua famiglia fu bombardata di proiettili.
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Addormentati in casa c'erano Malcolm, sua moglie, incinta e i loro 4 figli.
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Fuggirono, disarmati.
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E fu questo che lo turbò probabilmente di più
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perché dava un''immagine diversa rispetto a quella del temibile e l'indomito Malcolm X.
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La notizia arrivò al padre e al marito della sorella betty e alle sue figlie.
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Mi aveva detto in passato di aver subito dei fastidi.
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Puoi darci un'idea di alcune delle cose che sono successe?
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beh', a giugno, in ospedale, quando stavo per dare alla luce il mio ultimo bambino,
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le mie tre figlie hanno quasi assistito alla morte del loro padre, mentre attraversava la strada e...
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Che significa che hanno quasi assistito alla morte?
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beh', alcuni...lui era in auto e alcuni uomini si avventarono sui due lati dell'auto.
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Lui riuscì a scappare.
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Avete ricevuto alcune minacce... o cose del genere?
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Alcune minacce? Non abbiamo fatto altro!!!
-
Non ricevo meno di sei, sette telefonate di minacce ogni giorno.
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Sono rimasta stupita nel sapere che la cosa era stata combardata,
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ma non del fatto che i colpevoli fossero musulmani,
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perché io so che è così che combattono.
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Lo so...si dà il caso che non sarebbe potuto accadere senza Yusuf Shah...
-
non sarebbe potuto accadere.
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Non sarebbe potuto succedere senon per opera dei musulmani che vivono a New York!
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La Nazione dell'Islam ha accusato Malcolm di essersi bombardato la casa da solo,
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piuttosto che lasciarla, come deciso dalla Corte.
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Più tardi, quel giorno, il rappresentante della nazione, il Capitano Joseph, aveva ispezionato la scena.
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Chi ha bombardato la sua casa?
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Non lo sappiamo. Tutto ciò che sappiamo è che è andata in fiamme.
-
Malcolm lo sa?
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Non lo so. Non ce l'ha mai detto
-
e se l'avesse fatto, sai, li avrebbe dovuti...li avrebbe dovuri portare di fronte alla giustizia.
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C'erano notizie che raccontavano che qualcuno mimacciava la sua vita.
-
La sua vita era davvero in pericolo?
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Forse. Lui diceva di sì. Diceva di sì.
-
Oggi pensi che nella Nazione ci fosse un clima tale che metteva in pericolo la sua vita?
-
beh', come sai, nella Nazione
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ci sono tutti i generi di persona che hanno pensieri diversi.
-
Hai dei simpatizzanti.
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Si hanno idee diverse, sai.
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E tu hai la gente, non sono nemmeno attaccati alla comunità
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alla quale piace quello che ascolta, ma semplicemente non riescono avivere la loro vita.
-
Tutto può succedere. E questo fa paura!