< Return to Video

Freni mentali per evitare crolli mentali | Steven Hayes | TEDxDavidsonAcademy

  • 0:29 - 0:33
    Gli esseri umani hanno l'equivalente
    biologico di un'automobile sportiva
  • 0:34 - 0:35
    in mezzo alle orecchie.
  • 0:36 - 0:39
    Ed è meraviglioso
    possedere questo dispositivo.
  • 0:39 - 0:42
    La nostra capacità di ragionare
    e risolvere problemi,
  • 0:42 - 0:45
    pianificare, prevedere,
    valutare, astrarre o creare,
  • 0:46 - 0:49
    appare invidiabile
    al resto degli esseri viventi.
  • 0:50 - 0:54
    Ma non saltereste a bordo
    di una potente auto sportiva
  • 0:54 - 0:58
    premendo sull'acceleratore
    se qualcuno non vi avesse detto prima
  • 0:58 - 1:02
    dove sono i freni e come utilizzarli.
  • 1:03 - 1:09
    Ma questa nostra mente, a volte,
    ci porta nella direzione sbagliata.
  • 1:09 - 1:10
    E quando lo fa,
  • 1:10 - 1:16
    dobbiamo sapere come rallentarla
    e metterle dei freni.
  • 1:17 - 1:20
    Ma non è ovvio dove si trovino.
  • 1:20 - 1:25
    La nostra tentazione è di mettere
    i freni spingendo sull’acceleratore
  • 1:25 - 1:28
    e sbandando avanti e indietro
    molto velocemente.
  • 1:28 - 1:32
    Ma a quanto pare i freni si trovano
    in una zona completamente diversa.
  • 1:33 - 1:37
    Sto tenendo questo discorso in un TEDx
    sponsorizzato dalla Davidson Academy,
  • 1:38 - 1:42
    che è uno dei tesori degli Stati Uniti,
  • 1:42 - 1:46
    una scuola per dotati e talentuosi,
    in cui vengono istruiti giovani
  • 1:46 - 1:52
    che possiedono un QI pari al 99.9°
    percentile o superiore.
  • 1:53 - 1:57
    E quindi so che ho davanti persone
    che, nel corso dei prossimi anni,
  • 1:57 - 2:02
    faranno, molto probabilmente,
    una profonda differenza per la società.
  • 2:02 - 2:05
    Ma sono anche uno psicologo clinico,
  • 2:05 - 2:08
    e so che ho davanti
    persone che soffriranno.
  • 2:09 - 2:10
    So che ho davanti persone
  • 2:10 - 2:14
    che avranno pensieri
    che verranno molto vicini, quali:
  • 2:15 - 2:18
    "Non sei amabile", oppure,
    "La vita non ha senso".
  • 2:19 - 2:22
    Come, "C'è qualcosa di sbagliato in te".
  • 2:22 - 2:26
    "Nel profondo sei cattivo"
    o "Sei malvagio", "Dovresti vergognarti".
  • 2:27 - 2:33
    Oppure "Hai bisogno di trovare
    un modo per fuggire da quel rifiuto
  • 2:33 - 2:37
    o da quel tradimento doloroso o da quel
    fatto traumatico che ti è successo".
  • 2:37 - 2:40
    E quando ciò accade, non importa
    quanto voi siate intelligenti,
  • 2:40 - 2:45
    avrete bisogno di sapere
    come mettere i freni mentali.
  • 2:45 - 2:48
    E quello che voglio condividere
    con voi è la sorprendente scienza
  • 2:48 - 2:50
    che rivela dove tali freni si trovino.
  • 2:52 - 2:54
    Negli ultimi 30 anni,
    io e i miei colleghi
  • 2:54 - 2:57
    abbiamo studiato il linguaggio
    e la cognizione umana attraverso il filtro,
  • 2:57 - 3:02
    attraverso la lente, di una teoria
    chiamata Relational Frame Theory o RFT,
  • 3:02 - 3:05
    una prospettiva
    che ho sviluppato decenni fa,
  • 3:05 - 3:10
    e la sua estensione applicata in ACT,
    Acceptance and Commitment Therapy,
  • 3:10 - 3:12
    un insieme di metodi che usiamo
  • 3:12 - 3:17
    in molti ambiti differenti
    della sofferenza umana.
  • 3:18 - 3:23
    Voglio spiegarvi cosa sono
    il linguaggio e la cognizione,
  • 3:23 - 3:26
    perché quello che stiamo facendo
    qui in questo momento è diverso
  • 3:26 - 3:29
    da quello che sta facendo
    l'uccellino fuori dalla finestra.
  • 3:29 - 3:32
    Perché quando lo capirete,
    saprete
  • 3:32 - 3:34
    come premere ancor più sull'acceleratore.
  • 3:34 - 3:36
    Questo non è lo scopo del mio discorso.
  • 3:37 - 3:39
    Ma saprete anche perché
    non si può fare affidamento
  • 3:39 - 3:44
    su quella parte della vostra mente solo
    quando è necessario rallentare,
  • 3:45 - 3:48
    quando si sta prendendo
    la direzione sbagliata.
  • 3:49 - 3:52
    Quindi potrei riassumere 30 anni
    di lavoro in una filastrocca,
  • 3:52 - 3:56
    è un po' umiliante,
    ma potete farlo.
  • 3:56 - 3:58
    È questa:
  • 3:58 - 4:00
    "Imparalo prima, derivalo poi,
  • 4:01 - 4:05
    mettilo in relazione
    che cambiano ciò che fai".
  • 4:05 - 4:06
    Questi sono 30 anni di lavoro.
  • 4:06 - 4:09
    (Risate)
  • 4:10 - 4:12
    E quindi voglio spiegare
    che cosa significa
  • 4:12 - 4:16
    e perché siamo diversi
    da quell'uccellino fuori dalla finestra.
  • 4:16 - 4:21
    Prendiamo le prime due frasi:
    "Imparalo prima, derivalo poi".
  • 4:21 - 4:25
    Prendete la più semplice delle cose,
    il nome di un oggetto.
  • 4:25 - 4:29
    I bambini molto piccoli, i neonati,
    imparano che se qualcosa ha un nome,
  • 4:29 - 4:33
    se chiamassi questo "boo-boo",
    e poi dicessi, "Dov'è il boo-boo?"
  • 4:33 - 4:37
    il bambino molto presto
    cercherebbe di trovarlo.
  • 4:38 - 4:40
    Noi siamo le uniche creature
    a fare questo.
  • 4:41 - 4:43
    Gli scimpanzé linguisticamente
    addestrati non lo fanno.
  • 4:43 - 4:45
    Nella ricerca controllata non lo fanno.
  • 4:45 - 4:47
    E comunque, per favore
    non inviatemi e-mail
  • 4:47 - 4:50
    su quanto siano intelligenti
    i vostri cani e i vostri gatti.
  • 4:50 - 4:52
    So che li avete, ne ho uno anch'io.
  • 4:52 - 4:55
    E non lo fanno.
  • 4:56 - 4:58
    Ma noi sì.
  • 4:58 - 5:04
    Se sapeste che, ad esempio, la cosa
    rossa e rotonda è chiamata "mela",
  • 5:05 - 5:08
    se dovessi dire a un bambino
  • 5:08 - 5:11
    che è stato esposto sufficientemente
    a una comunità verbale normale
  • 5:11 - 5:14
    e ha uno sviluppo regolare,
    all'età di circa 12 mesi,
  • 5:15 - 5:19
    "Dov’è la mela?" il bambino la cercherà.
  • 5:19 - 5:22
    E allora potete inserirla
    in network relazionali
  • 5:22 - 5:24
    che cambiano davvero
    quello che facciamo.
  • 5:24 - 5:28
    Se sapeste che il nome
    della mela è anche "jabuka"
  • 5:29 - 5:34
    e poi, quando avete molta sete,
    vi chiedessi di immaginare
  • 5:34 - 5:35
    di andare verso il frigorifero
  • 5:35 - 5:39
    e tirar fuori una bottiglia
    fresca di succo di jabuka
  • 5:39 - 5:43
    e versarlo in un bicchiere,
    e poi immaginate di sollevare
  • 5:43 - 5:49
    il succo di jabuka e annusare
    il profumo del succo di jabuka,
  • 5:49 - 5:53
    e poi di bere un paio di grandi,
    dolci sorsi di succo di jabuka.
  • 5:54 - 5:55
    Potete immaginarlo?
  • 5:56 - 5:59
    Se voi aveste del cotone in bocca,
    sputandolo, molti di voi
  • 5:59 - 6:02
    lo troverebbero più pesante, perché
    state salivando per il succo jabuka.
  • 6:03 - 6:06
    E a meno che non abbiate vissuto
    in Croazia dove le mele sono jabuka,
  • 6:07 - 6:11
    non lo avevate mai sentito prima, finché
    questo signore calvo ve l'ha detto.
  • 6:11 - 6:14
    Ecco quanto velocemente succede.
  • 6:15 - 6:18
    Ed è meraviglioso come iniziamo
    a imparare altre relazioni
  • 6:18 - 6:20
    diverse dai semplici nomi,
    come "prima" e "dopo",
  • 6:20 - 6:23
    "causa" ed "effetto",
    "più grande" e "più piccolo",
  • 6:23 - 6:27
    e i bambini si liberano
    dalle proprietà formali degli eventi.
  • 6:27 - 6:28
    Un bambino piccolo pensa
  • 6:28 - 6:31
    che un nickel (0.05 $)
    sia più grande di un dime (0.10 $),
  • 6:31 - 6:34
    ma uno di quattro, cinque o sei anni,
    sa che un dime è più grande di un nickel.
  • 6:35 - 6:36
    Ma aspettate un attimo.
  • 6:36 - 6:38
    Se un dime può essere
    più grande di un nickel,
  • 6:39 - 6:43
    allora non conta il vostro successo,
    forse non è grande abbastanza.
  • 6:44 - 6:47
    Avresti dovuto essere molto di più.
  • 6:48 - 6:52
    Questo stesso strumento
    di problem solving che abbiamo
  • 6:52 - 6:56
    ci si potrebbe rivoltare contro, e lo fa.
  • 6:56 - 6:59
    E cosa avete intenzione
    di fare quando lo fa?
  • 6:59 - 7:01
    Permettetemi solo di mostrarvi
    alcuni dei problemi
  • 7:01 - 7:06
    del fare affidamento sul problem solving
    solo per mettere i freni.
  • 7:06 - 7:08
    Facciamo un esempio di questo tipo:
  • 7:08 - 7:13
    non voglio che pensiate alle ciambelle
    con ripieno alla crema.
  • 7:14 - 7:17
    Quando il pensiero vi viene in mente
    o guardate quest'immagine e la vedete,
  • 7:17 - 7:20
    non voglio che ci pensiate;
    non ci pensate, è una cosa brutta.
  • 7:20 - 7:22
    È importante che non ci pensiate.
  • 7:22 - 7:26
    Quello che vi suggerisco è di pensare
    che siano invece dei cappelli.
  • 7:26 - 7:29
    Quindi quando pensate
    alle ciambelle, pensate ai cappelli.
  • 7:29 - 7:31
    Cappelli, ricordate cappelli.
  • 7:31 - 7:33
    Pensate alle ciambelle,
    pensate ai cappelli.
  • 7:33 - 7:34
    Cappelli, cappelli.
  • 7:34 - 7:36
    Avete capito? Ci siete riusciti?
  • 7:37 - 7:40
    È vero che nel momento
    in cui state pensando ai cappelli,
  • 7:40 - 7:43
    sembra che funzioni.
  • 7:44 - 7:47
    È da qui che nasce il disturbo
    ossessivo-compulsivo,
  • 7:47 - 7:50
    quando lo spingiamo via,
    lo spingiamo via, lo spingiamo via.
  • 7:50 - 7:52
    Ma posso dimostrarvi che ciò non è reale.
  • 7:52 - 7:54
    Quella sensazione
    di averlo sotto controllo ora,
  • 7:54 - 7:57
    questa modalità logica
    di problem solving della mente
  • 7:57 - 8:00
    ha eliminato quella brutta ciambella,
  • 8:01 - 8:03
    ma vi mostrerò che non è vero.
  • 8:03 - 8:05
    Cosa vi viene in mente se dico questo?
  • 8:05 - 8:08
    Nero...bianco, giusto?
  • 8:08 - 8:11
    Caldo...freddo, giusto?
  • 8:11 - 8:14
    Cappelli...
  • 8:14 - 8:16
    (Risate)
  • 8:16 - 8:18
    Ciambelle.
  • 8:18 - 8:20
    (Risate)
  • 8:20 - 8:22
    Ecco quanto succede velocemente.
  • 8:23 - 8:28
    "Imparalo prima, derivalo poi,
    mettilo in relazione".
  • 8:28 - 8:30
    Il network relazionale è ora più ampio,
  • 8:30 - 8:34
    e solo perché si dice "non è un"
    non significa che non sia correlato.
  • 8:34 - 8:38
    Contrario è una relazione,
    differente è una relazione.
  • 8:39 - 8:41
    E così il network relazionale
    è diventato più grande.
  • 8:41 - 8:44
    E ora cappelli vi ricorderà ciambelle.
  • 8:45 - 8:47
    Ora ve l'ho messo in testa.
  • 8:47 - 8:49
    (Risate)
  • 8:49 - 8:51
    E altre persone stanno
    mettendovi cose in testa.
  • 8:51 - 8:55
    Non sarebbe poi così male
    se tutto ciò che c'è nella nostra testa
  • 8:55 - 8:57
    ce lo avessimo messo noi,
    ma non è così.
  • 8:57 - 9:01
    La televisione, un vostro parente,
    un genitore quando sono arrabbiati
  • 9:01 - 9:04
    e criticano voi, o ciò che vi capita,
  • 9:04 - 9:05
    le cose vi entrano in testa.
  • 9:05 - 9:07
    E una volta entrate, è un problema.
  • 9:07 - 9:09
    Supponiamo che io dicessi,
  • 9:09 - 9:11
    - questo è per vedere quanto
    succede velocemente -
  • 9:11 - 9:13
    ho tre numeri che vorrei
    che vi ricordaste.
  • 9:13 - 9:17
    E lo staff del TED Talk in collaborazione
    con la Davidson Academy,
  • 9:17 - 9:19
    forse gli stessi Davidson,
  • 9:19 - 9:22
    mi hanno concesso una somma
    di denaro tale che quando vi chiederò
  • 9:22 - 9:24
    quali sono i numeri che sto per darvi,
  • 9:24 - 9:27
    se fra una settimana li ricorderete,
    vi regalerò $10.000,
  • 9:27 - 9:28
    quindi è veramente importante.
  • 9:28 - 9:29
    Ecco i numeri:
  • 9:29 - 9:31
    Uno, due, tre.
  • 9:32 - 9:33
    Ora non dimenticateli.
  • 9:33 - 9:35
    Diecimila dollari in gioco.
  • 9:35 - 9:38
    Quindi se vi bussassi sulla spalla
    fra una settimana e vi dicessi,
  • 9:38 - 9:40
    "Quali sono i numeri?"
    voi mi rispondereste...
  • 9:40 - 9:43
    Uno, due, tre; bene, non dimenticatelo,
    è molto importante.
  • 9:44 - 9:47
    Ho mentito. Non ci sono soldi.
  • 9:47 - 9:49
    (Risate)
  • 9:49 - 9:53
    Ma non credete che se vi chiedessi,
    fra una settimana:
  • 9:53 - 9:55
    "Quali sono i numeri?"
    voi sapreste dirmeli?
  • 9:56 - 9:59
    Quante persone pensate
    che non sarebbero in grado di dirmelo?
  • 9:59 - 10:01
    E [se ve lo chiedessi] fra un mese?
  • 10:01 - 10:04
    Ci sono persone qui
    che sono abbastanza strane
  • 10:04 - 10:07
    da utilizzare la loro materia
    grigia e bianca,
  • 10:07 - 10:10
    e fra un mese avere uno, due, tre
    in testa? Veramente?
  • 10:10 - 10:12
    E fra un anno a partire da adesso?
  • 10:12 - 10:14
    C'è qualcuno qui fra un anno...
  • 10:14 - 10:18
    E in punto di morte con un signore
    molto anziano [che vi dice]:
  • 10:18 - 10:20
    "Quali sono i numeri?"
  • 10:20 - 10:21
    (Risate)
  • 10:21 - 10:23
    Perché?
  • 10:24 - 10:28
    Solo perché l'ho detto io, è sufficiente.
  • 10:28 - 10:31
    Perché questo è il modo in cui funziona
    il sistema nervoso umano
  • 10:31 - 10:35
    È come avere una calcolatrice
    dove non c'è il tasto "meno"
  • 10:35 - 10:41
    e non c'è il tasto "cancella",
    solo "più", "uguale" e "moltiplica".
  • 10:41 - 10:43
    Una volta dentro, ci rimane.
  • 10:43 - 10:44
    Posso dirvi, da psicologo,
  • 10:44 - 10:48
    che non esiste un processo in psicologia
    chiamato "disapprendimento".
  • 10:49 - 10:51
    Esiste l'estinzione, eccetera,
    ma è inibizione.
  • 10:51 - 10:52
    Non è disapprendimento.
  • 10:52 - 10:55
    Potreste reimpararlo
    più in fretta la prossima volta,
  • 10:55 - 10:56
    anche lo se avete dimenticato,
  • 10:56 - 10:59
    il che significa che deve essere lì
    da qualche parte.
  • 10:59 - 11:04
    Uno, due, tre, li avrete in testa
    per il resto della vostra vita.
  • 11:04 - 11:06
    (Risate)
  • 11:06 - 11:09
    Ma supponiamo si tratti
    di qualcosa di veramente doloroso.
  • 11:10 - 11:13
    Supponiamo si tratti della vostra ragazza
    che vi ha detto: "Io non ti voglio".
  • 11:15 - 11:19
    Supponiamo che siate stati traditi
    in modo profondo.
  • 11:20 - 11:23
    Non c'è altro posto
    in cui ciò possa andare.
  • 11:23 - 11:25
    E quando vi arriva vicino,
  • 11:25 - 11:28
    quando quella voce inizia a dire
    che non avete senso,
  • 11:29 - 11:31
    che non siete amabili
    e che la vita non ha senso,
  • 11:32 - 11:35
    quando questo accade,
    avrete bisogno di mettere i freni.
  • 11:35 - 11:39
    E questa filastrocca ci orienta
    verso tale direzione.
  • 11:39 - 11:43
    Non è la parte dell'"imparalo prima,
    derivalo poi, mettilo in relazione".
  • 11:43 - 11:46
    Quando discutete con voi stessi state
    già costruendo network relazionali.
  • 11:46 - 11:49
    È vero, se non avete informazioni,
    allora, ottenete le informazioni.
  • 11:49 - 11:52
    Se avete solo bisogno di pensare
    in modo più flessibile, va bene.
  • 11:52 - 11:55
    Ma per la maggior parte delle cose
    contro cui lottiamo veramente,
  • 11:55 - 11:57
    pensiamo di trovare una gomma,
  • 11:57 - 11:59
    un tasto "cancella", ma ciò non esiste.
  • 11:59 - 12:01
    Ma l'ultima riga ci dice
    cosa possiamo fare:
  • 12:01 - 12:03
    cambiare quello che facciamo.
  • 12:03 - 12:07
    Esistono modi per cambiare
    il funzionamento dei vostri pensieri
  • 12:07 - 12:09
    e come operano quando si presentano.
  • 12:11 - 12:12
    Quali sono i numeri?
  • 12:12 - 12:14
    (Risate)
  • 12:14 - 12:18
    Abbiamo cavalcato questa tigre
    del linguaggio e della cognizione
  • 12:18 - 12:22
    da quando esistono l'homo sapiens
    e, presumibilmente,
  • 12:22 - 12:25
    sulla base delle dimensioni del cervello,
    alcuni dei primi ominidi.
  • 12:25 - 12:26
    Probabilmente 400.000 anni fa.
  • 12:26 - 12:29
    Siamo a conoscenza che non sono
    più di 2,8 milioni di anni
  • 12:29 - 12:31
    perché gli scimpanzé non lo fanno.
  • 12:32 - 12:33
    Ma noi sì.
  • 12:33 - 12:36
    Abbiamo cavalcato questa tigre
    e abbiamo cercato di capirlo.
  • 12:36 - 12:39
    E, in realtà, se si vuole
    scegliere un territorio
  • 12:39 - 12:41
    in cui poter trovare alcune
    idee su che cosa fare,
  • 12:41 - 12:45
    non sarà nell'attitudine
    al problem solving della nostra cultura,
  • 12:45 - 12:47
    sarà nelle tradizioni di saggezza.
  • 12:47 - 12:50
    Sarà nelle nostre tradizioni
    spirituali e religiose.
  • 12:50 - 12:53
    Che ci aiuteranno a orientarci
    su cosa sia questo processo.
  • 12:53 - 12:55
    Come cambiamo ciò che facciamo?
  • 12:55 - 12:58
    E una volta compreso,
    potreste vedere che ci sono altri modi
  • 12:59 - 13:01
    al di fuori di tali tradizioni.
  • 13:01 - 13:04
    Li abbiamo elaborati nel lavoro sulla RFT e sull'ACT e li abbiamo verificati.
  • 13:04 - 13:06
    Tutto quello che sto per raccontarvi
  • 13:06 - 13:08
    è stato esaminato
    in molteplici studi scientifici,
  • 13:08 - 13:14
    letteralmente centinaia di studi
    sulla RFT e quasi 1.000 sull'ACT.
  • 13:14 - 13:16
    Prendiamo questo primo esempio
  • 13:16 - 13:19
    che nasce direttamente dalle
    tradizioni spirituali e religiose,
  • 13:19 - 13:22
    ed è consapevolezza mindful
    dei pensieri,
  • 13:22 - 13:24
    perché ci aiuterà a capire il principio.
  • 13:24 - 13:27
    Se c'è qualcuno qui
    che pratica la meditazione,
  • 13:27 - 13:30
    sa che il suo lavoro consiste solamente
    nel guardare il susseguirsi dei pensieri
  • 13:30 - 13:34
    come un processo con un senso
    di osservazione imparziale.
  • 13:35 - 13:38
    Non è necessario metterci un grande
    coinvolgimento religioso per farlo.
  • 13:38 - 13:40
    Chiunque di voi qui potrebbe farlo.
  • 13:40 - 13:43
    Potete farlo semplicemente guardando
    le nuvole che attraversano il cielo,
  • 13:43 - 13:46
    e ogni volta che si presenta un pensiero,
    mettetelo in un nuvola.
  • 13:46 - 13:49
    Non spingetelo via, la nuvola
    viaggia alla propria velocità.
  • 13:49 - 13:52
    Non vi ci aggrappate,
    non state controllando le nuvole.
  • 13:52 - 13:56
    Mettetelo lì e lasciatelo andare
    e se ritorna, mettetelo in un'altra.
  • 13:56 - 13:58
    O scegliete magari le automobili
    che passano in autostrada
  • 13:58 - 14:00
    o le foglie che galleggiano sul ruscello,
  • 14:00 - 14:02
    fate pratica, e ne coglierete il senso.
  • 14:02 - 14:03
    E qual è il senso?
  • 14:03 - 14:04
    Qui c'è il freno.
  • 14:04 - 14:08
    Ecco qual è il senso: guardare
    la vostra mente fare il proprio lavoro
  • 14:08 - 14:13
    con un senso di distanza
    e di spassionata curiosità.
  • 14:14 - 14:17
    Non prendere per buoni i pensieri
    e guardare il mondo attraverso di essi,
  • 14:17 - 14:21
    ma guardare il processo
    di pensiero in corso,
  • 14:21 - 14:25
    e questo è ciò che fate quando
    contemplate e meditate.
  • 14:26 - 14:29
    Questo mette i freni.
  • 14:30 - 14:34
    È come guardare un ragno tessere
    una tela, una piccola rete cognitiva.
  • 14:35 - 14:36
    Guardate.
  • 14:36 - 14:38
    Non è interessante?
  • 14:38 - 14:40
    Questo mette i freni.
  • 14:40 - 14:44
    E se è questo ciò che succede qui,
    sì, naturalmente la pratica contemplativa,
  • 14:44 - 14:47
    la suggerisco a tutti,
    è una bella cosa da fare.
  • 14:47 - 14:49
    Ma ho intenzione di fornirvi alcuni spunti
  • 14:49 - 14:52
    che sembreranno anche sciocchi,
    che sembreranno strani,
  • 14:52 - 14:55
    ma che la ricerca scientifica
    ha dimostrato essere di qualche aiuto.
  • 14:56 - 15:00
    Il mio primo suggerimento:
    date alla vostra mente un nome.
  • 15:02 - 15:04
    Se ha un nome, è diversa da voi,
  • 15:04 - 15:07
    potete ascoltarla con un senso
    di distanza e guardarla chiacchierare
  • 15:07 - 15:11
    e fare alcune scelte.
    Avete intenzione di farvi guidare da lei?
  • 15:11 - 15:13
    A volte dà buoni consigli,
    a volte cattivi consigli.
  • 15:13 - 15:15
    Non è necessario discuterci.
  • 15:15 - 15:17
    Non è necessario
    farla smettere di parlare,
  • 15:17 - 15:20
    né farle cambiare opinione.
    Basta dire: "Va bene, grazie George.
  • 15:20 - 15:23
    Che altro hai da dire?
    Ah, va bene. Grazie".
  • 15:24 - 15:26
    Io chiamo la mia mente "George".
  • 15:26 - 15:29
    Se non vi piace George,
    scegliete voi un nome.
  • 15:29 - 15:31
    Se non ne avete uno
    che vi venga in mente,
  • 15:31 - 15:33
    potreste scegliere
    Signor Mente o Signora Mente
  • 15:33 - 15:36
    e ottenere davvero un po' di distacco.
  • 15:36 - 15:39
    Quando state avendo quel pensiero
    doloroso, riconoscete che si tratta
  • 15:39 - 15:43
    della vostra mente che vi parla.
    Alcune possono essere cose di cui siete
  • 15:43 - 15:46
    venuti a conoscenza in tutta onestà, cose
    che avete sentito. Quali sono i numeri?
  • 15:46 - 15:49
    Non è necessariamente qualcosa
    con cui dovete avere a che fare.
  • 15:50 - 15:54
    Se avete un pensiero che vi cattura
    e avete bisogno di farlo uscire,
  • 15:54 - 15:55
    non per farlo andare via,
  • 15:55 - 15:57
    ma semplicemente per vederlo
    per quello che è
  • 15:57 - 15:59
    invece di vedere il mondo
    attraverso di esso.
  • 15:59 - 16:01
    Stessa cosa con un pensiero.
  • 16:02 - 16:04
    Se avete un pensiero,
    un pensiero archetipico negativo,
  • 16:04 - 16:06
    come: "Sono cattivo, sono molto cattivo",
  • 16:06 - 16:09
    e vi sentite veramente giù
    di morale con voi stessi,
  • 16:09 - 16:12
    vi suggerisco di cantare quel pensiero.
  • 16:13 - 16:17
    In assenza di qualsiasi altra proposta,
    che ne dite di "Buon Compleanno"?
  • 16:18 - 16:21
    (Canta il motivo di "Buon Compleanno")
    "Sono molto, molto, molto cattivo.
  • 16:21 - 16:23
    Sono molto, molto, molto cattivo.
  • 16:24 - 16:30
    Sono molto, molto, molto, molto, molto
    sono molto, molto, molto cattivo".
  • 16:30 - 16:31
    (Termina di cantare)
  • 16:31 - 16:31
    (Risate)
  • 16:31 - 16:33
    Grazie, George.
  • 16:33 - 16:35
    (Risate)
  • 16:35 - 16:38
    Ciò non vuole ridicolizzare
    la vostra mente. Non lo sto facendo.
  • 16:38 - 16:42
    È solo per ricordarvi che si tratta
    semplicemente di una voce che parla.
  • 16:42 - 16:43
    E se lo fate,
  • 16:43 - 16:46
    fatelo sulla base del vostro cuore
    e dei vostri valori
  • 16:46 - 16:48
    e di ciò che funziona
    in quella situazione,
  • 16:48 - 16:50
    non solo sul pilota automatico,
    sul tira e molla,
  • 16:50 - 16:54
    click-click dell'apprendilo prima
    in una direzione, derivalo poi,
  • 16:54 - 16:57
    e mettilo in network relazionali.
    Non potete confidare sul fatto
  • 16:57 - 17:00
    che la modalità di problem solving
    vi dia la risposta giusta.
  • 17:00 - 17:02
    Eccone uno, e chiederò
    un po' la partecipazione del pubblico.
  • 17:02 - 17:06
    Dovrete aiutarmi o finirò
    col sembrare molto, molto stupido.
  • 17:06 - 17:08
    Questo è stato inventato da Titchener,
  • 17:08 - 17:11
    un padre della psicologia americana,
    più di 100 anni fa,
  • 17:11 - 17:14
    o in realtà, esattamente 100 anni fa.
  • 17:14 - 17:17
    Titchener aveva una teoria
    del linguaggio e della cognizione
  • 17:17 - 17:19
    orientata verso che cosa?
    Verso l'idea che, se si prendesse
  • 17:19 - 17:23
    il linguaggio al di fuori del contesto,
    perderebbe il suo significato.
  • 17:23 - 17:26
    E il modo in cui l'ha fatto, in conferenze
    e dimostrazioni pubbliche,
  • 17:26 - 17:30
    prevedeva che si ripetesse una parola
    ad alta voce molto velocemente.
  • 17:30 - 17:31
    Abbiamo fatto ricerche su questo.
  • 17:31 - 17:34
    Si ottiene una diminuzione
    di distress psicologico,
  • 17:34 - 17:36
    una diminuzione di credibilità
    in circa 30 secondi.
  • 17:36 - 17:40
    E quindi ho intenzione di farlo solo
    in 20, perché ne possiate capire il senso,
  • 17:40 - 17:42
    e non voglio far impazzire
    la gente su YouTube.
  • 17:42 - 17:46
    Quello che vi sto chiedendo di fare
    è prendere una parola: "latte".
  • 17:46 - 17:49
    Perché? Perché la maggior parte di noi
    sa cosa vuol dire.
  • 17:49 - 17:52
    E prendetevi solo un minuto
    per pensare a come è il latte,
  • 17:52 - 17:55
    che sapore ha, che odore ha,
    che aspetto ha.
  • 17:56 - 18:00
    Latte freddo, latte bianco,
    le funzioni percettive.
  • 18:00 - 18:03
    E poi la cosa che vi chiederò
    di fare con me,
  • 18:03 - 18:07
    io lo farò con voi,
    quindi sarò folle quanto voi,
  • 18:07 - 18:11
    è quella di ripetere "latte" ad alta voce,
    velocemente, per 20 secondi.
  • 18:11 - 18:15
    Poi osservate cosa accade a quella
    roba bianca, fredda, cremosa, glu-glu.
  • 18:15 - 18:20
    Siete disposti a sembrare dei completi
    idioti per 20 secondi?
  • 18:20 - 18:21
    Datemi una mano.
  • 18:21 - 18:22
    Siete disposti?
    Bene.
  • 18:22 - 18:24
    Pronti, attenti, via.
  • 18:24 - 18:25
    Forte.
  • 18:25 - 18:30
    [Tutti ripetono "latte" per 20 secondi.]
  • 18:30 - 18:31
    Un po' più forte.
  • 18:35 - 18:36
    Un po' più veloce.
  • 18:39 - 18:43
    Okay. I 20 secondi più lunghi
    di tutto il discorso.
  • 18:43 - 18:45
    (Risate)
  • 18:45 - 18:49
    Cosa è successo alla sostanza bianca,
    cremosa, fredda, glu-glu?
  • 18:49 - 18:52
    Ha iniziato a sparire,
    ha iniziato a sparire.
  • 18:52 - 18:53
    E altre cose sono apparse,
  • 18:53 - 18:56
    come quanto sia difficile dire
    quella parola più e più volte.
  • 18:56 - 18:58
    La vostra bocca ha cominciato
    a stancarsi.
  • 18:58 - 19:01
    E quel suono strano,
    non trovate fosse un suono strano?
  • 19:01 - 19:04
    Alcuni di questi pensieri difficili
    sono semplicemente programmati,
  • 19:04 - 19:06
    come, quali sono i numeri?
    Uno, due, tre.
  • 19:06 - 19:10
    A un certo livello
    non sono altro che suoni.
  • 19:10 - 19:12
    Avete intenzione di sconvolgere
    la vostra vita per questo?
  • 19:13 - 19:14
    Veramente?
  • 19:14 - 19:15
    Non è sicuro.
  • 19:15 - 19:17
    Mettete i freni.
  • 19:18 - 19:21
    Quindi se avete "cattivo" in testa,
    ripetete per 30 secondi,
  • 19:21 - 19:25
    pare che 30 sia più corretto,
    molto velocemente "cattivo".
  • 19:26 - 19:30
    Ho tenuto un discorso a Stanford
    per un grande, prestigioso gruppo.
  • 19:30 - 19:33
    E stavo parlando della quantità
    di denaro che abbiamo speso
  • 19:33 - 19:36
    per i sonniferi e di come
    tale somma sia aumentata di circa
  • 19:37 - 19:38
    -bene, la diapositiva diceva tre-
  • 19:38 - 19:41
    e quello che avrei dovuto dire era:
    "di tre billioni di dollari",
  • 19:41 - 19:44
    e invece dissi:
    "è aumentata di tre trilioni di dollari".
  • 19:44 - 19:45
    (Risate)
  • 19:45 - 19:49
    Poi tornai in hotel e andai a dormire.
  • 19:49 - 19:52
    E alle 3:00 del mattino
    mi svegliai di soprassalto e dissi:
  • 19:52 - 19:55
    "Tre trilioni di dollari, idiota!
  • 19:55 - 19:57
    (Risate)
  • 19:57 - 19:59
    Non è giusto".
  • 19:59 - 20:01
    Saltai fuori dal letto,
    camminavo avanti e indietro.
  • 20:01 - 20:04
    "Probabilmente l'hanno registrato.
    L'ho fatto a Stanford".
  • 20:04 - 20:06
    (Risate)
  • 20:07 - 20:10
    Dissi: "Sei uno stupido,
    quanto hai potuto essere stupido?".
  • 20:10 - 20:14
    E allora mi ricordai
    della ripetizione delle parole.
  • 20:14 - 20:17
    Se avete appena detto "Quanto puoi
    essere stupido?" più e più volte,
  • 20:17 - 20:20
    c'è un intervallo sufficiente
    da mantenerne il significato.
  • 20:20 - 20:22
    E invece mi sono seduto sul letto
    e molto velocemente
  • 20:22 - 20:24
    ho ripetuto da solo, ad alta voce,
  • 20:24 - 20:27
    "Stupido, stupido, stupido,
    stupido, stupido, stupido,
  • 20:27 - 20:28
    stupido, stupido, stupido, stupido".
  • 20:28 - 20:30
    E poi sono andato a dormire.
  • 20:30 - 20:32
    (Risate)
  • 20:32 - 20:35
    Ve lo consiglio, è un freno.
  • 20:36 - 20:41
    Caspita, eccone uno
    che sembra molto, molto sciocco,
  • 20:41 - 20:43
    ma fa una differenza sostanziale.
  • 20:44 - 20:47
    Se avete un pensiero difficile
    che vi cattura, ditelo con voci differenti,
  • 20:47 - 20:50
    magari con quella del politico
    che vi piace meno.
  • 20:51 - 20:52
    Non voglio indovinare chi possa essere.
  • 20:52 - 20:54
    (Risate)
  • 20:54 - 20:58
    E se ciò non vi piace, cosa ne dite
    di un personaggio dei cartoni animati?
  • 20:58 - 21:02
    Se prendessimo quel pensiero tipo:
    "Sono cattivo. Sono molto, molto cattivo",
  • 21:02 - 21:04
    vi garantisco che vi sembrerà
    un po' diverso se direte:
  • 21:04 - 21:08
    (Imitando la voce di Donald Duck)
    "Sono cattivo. Molto, molto cattivo".
  • 21:08 - 21:10
    (Risate)
  • 21:10 - 21:14
    Ma attenzione, non vi sto dicendo
    di ridicolizzare la vostra mente.
  • 21:14 - 21:18
    Poi vi spiegherò un modo per assicurarci
    che la cosa prenda forma.
  • 21:18 - 21:22
    Si tratta di ottenere un po' di distacco,
    di far entrare un po' d'aria nella stanza.
  • 21:23 - 21:24
    Rallentate,
  • 21:24 - 21:26
    in modo da poter fare delle scelte.
  • 21:26 - 21:29
    Se avete già svolto il lavoro
    e siete veramente stanchi,
  • 21:29 - 21:33
    ne avete le tasche piene di una certa
    autocritica o di un'autovalutazione
  • 21:33 - 21:34
    e siete pronti a lasciarla andare
  • 21:34 - 21:37
    non fatelo fino a quando non avrete
    completato ciò che va fatto,
  • 21:37 - 21:40
    perché il passo finale è una specie
    di dichiarazione pubblica
  • 21:40 - 21:44
    per prendere quel profondo, oscuro
    segreto e condividerlo con gli altri,
  • 21:44 - 21:50
    perché alla fine, il colmo,
    è che tutti abbiamo gli stessi segreti.
  • 21:51 - 21:53
    Scrivetelo su un post-it
    e mettetevelo sul petto,
  • 21:53 - 21:56
    o se proprio volete, fatevelo
    stampare su una maglietta.
  • 21:56 - 21:58
    E vedete quello che succede.
  • 21:58 - 22:00
    Semplicemente, indossatelo in pubblico.
  • 22:00 - 22:03
    E vi garantisco che questo
    farà scaricare l'energia,
  • 22:03 - 22:05
    ogni minuto che passa.
  • 22:06 - 22:09
    Robyn Walser,
    una personalità ACT di Palo Alto,
  • 22:09 - 22:11
    elaborò questa idea
    lavorando con i veterani
  • 22:11 - 22:15
    che devono affrontare pensieri
    veramente difficili.
  • 22:15 - 22:17
    Chiediamo ai nostri soldati
    di fare cose davvero dure.
  • 22:17 - 22:21
    Loro portano scritte come
    "assassino" sul petto.
  • 22:22 - 22:27
    E mio Dio, sapete,
    non ho intenzione di permettere
  • 22:27 - 22:30
    a questa cosa di controllare
    ancora la mia vita.
  • 22:30 - 22:34
    Li indossavano quasi come fossero
    distintivi dei Boy Scout, sapete?
  • 22:34 - 22:38
    La prima volta che lo feci
    quando sentii che Robyn lo praticava,
  • 22:38 - 22:41
    tenevo un workshop a un campeggio
    della chiesa a Lake Tahoe,
  • 22:41 - 22:43
    e scrissi la parola "malvagio".
  • 22:43 - 22:46
    Ebbi il ricordo di
    essere stato scoperto
  • 22:46 - 22:51
    quando a circa sei anni, con una lente
    d'ingrandimento a El Cajon, in California,
  • 22:51 - 22:53
    cercavo di capire quanto vanno veloci
    le tarantole
  • 22:53 - 22:55
    se riscaldi molto il loro posteriore.
  • 22:55 - 22:57
    (Risate)
  • 22:57 - 22:59
    E ricordo ancora lo sguardo
    sul volto di mia madre...
  • 22:59 - 23:01
    (Smorfia)
  • 23:01 - 23:02
    "Sono molto cattivo".
  • 23:02 - 23:05
    Sapete, questo è il genere
    di cose strane che fanno i ragazzini.
  • 23:06 - 23:09
    E, sì, non avrei dovuto fare
    questo ai ragni, lo capisco.
  • 23:09 - 23:14
    Ma eccomi qua a 60 anni,
    o 50 a quel tempo,
  • 23:14 - 23:17
    ad andarmene con "sono malvagio"
    per il resto della mia vita.
  • 23:17 - 23:18
    Seriamente?
  • 23:18 - 23:20
    Così lo attaccai al petto.
  • 23:20 - 23:22
    Ma era così difficile.
  • 23:22 - 23:23
    Durante una pausa
  • 23:23 - 23:27
    andai dal cuoco del campeggio
    della chiesa a prendere un caffè,
  • 23:27 - 23:29
    andai così, in modo
    che lui non lo vedesse.
  • 23:29 - 23:30
    (Risate)
  • 23:31 - 23:34
    E ora è completamente sparito;
    capisco di avere dei precedenti.
  • 23:34 - 23:35
    Va bene.
  • 23:35 - 23:37
    Ma non sono malvagio.
  • 23:37 - 23:41
    Non voglio scappare dall'essere
    malvagio per il resto della mia vita.
  • 23:42 - 23:45
    Un modo più semplice per farlo,
    una versione ridotta di questo,
  • 23:45 - 23:48
    è metterlo sul vostro screensaver,
    uno di quelli che hanno piccole parole
  • 23:48 - 23:52
    che escono fuori. I pensieri difficili,
    metteteli sullo screensaver.
  • 23:52 - 23:55
    Datevi occasioni periodiche
    per notare quei pensieri e chiedetevi:
  • 23:55 - 23:57
    devono davvero gestire la vostra vita?
  • 23:57 - 24:01
    I miei studenti, lo so, sono stati loro,
    si sono intrufolati nel mio ufficio.
  • 24:01 - 24:05
    E sono sicuro che lo hanno fatto,
    perché ero lì per una riunione.
  • 24:05 - 24:06
    Guardo il mio computer.
  • 24:06 - 24:10
    E leggo, "In fondo,
    c'è qualcosa di sbagliato in te".
  • 24:10 - 24:12
    (Risate)
  • 24:12 - 24:14
    Prima o poi scoprirò chi è stato,
  • 24:14 - 24:16
    non credete che non lo farò.
  • 24:16 - 24:18
    Qualcuno è entrato di nascosto.
  • 24:19 - 24:23
    Ho detto che avrei cercato di ottenere
    del coinvolgimento emotivo per questo,
  • 24:23 - 24:27
    e voglio finire il mio ultimo esempio
    delle centinaia che abbiamo sviluppato.
  • 24:27 - 24:30
    È possibile accedervi grazie a libri
    di auto-aiuto e altre risorse sull'ACT.
  • 24:32 - 24:35
    Se avete davvero in mente
    qualcosa di questo genere
  • 24:35 - 24:37
    che ha un precedente
    che risale a molto tempo fa,
  • 24:38 - 24:41
    immaginate voi stessi
    più giovani che potete
  • 24:41 - 24:43
    mentre avete un pensiero
    di quel tipo o cose simili.
  • 24:44 - 24:47
    E prendete del tempo per immaginare
    che aspetto avevate a quell'età:
  • 24:47 - 24:50
    come erano i vostri capelli,
    come eravate vestiti.
  • 24:51 - 24:54
    E poi immaginate quelle parole
  • 24:54 - 24:57
    uscire con la voce di quel bambino,
  • 24:57 - 25:00
    di quel bambino con la voce di bambino.
  • 25:02 - 25:04
    E vi garantisco,
    sarà una pugnalata al cuore.
  • 25:04 - 25:07
    Ascoltare alcune delle cose
    che diciamo a noi stessi,
  • 25:07 - 25:09
    quando le sentiamo uscire
    dalla bocca di un bambino.
  • 25:09 - 25:11
    E farà emergere in voi
  • 25:11 - 25:14
    il genere di atteggiamento gentile
    e compassionevole con voi stessi
  • 25:14 - 25:16
    che è lo scopo di questa
    tipologia di metodi.
  • 25:16 - 25:18
    Non stiamo parlando
    di mettere in ridicolo.
  • 25:19 - 25:23
    Stiamo parlando di imparare
    a trattare con una tigre del linguaggio
  • 25:24 - 25:29
    e di guidarla, senza
    che vi getti giù dal burrone.
  • 25:30 - 25:32
    Pertanto vi sto solo
    fornendo alcuni spunti
  • 25:32 - 25:36
    sulla sorprendente scienza
    di dove si trovano i freni mentali.
  • 25:37 - 25:38
    Non solo permettono di comprenderlo
  • 25:38 - 25:41
    e valutarlo e fare sì
    che i vostri pensieri cambino,
  • 25:41 - 25:45
    ma di assumere un atteggiamento
    compassionevole e gentile con se stessi
  • 25:45 - 25:48
    e di guardare quel piccolo
    ragno mentale fare il suo lavoro
  • 25:48 - 25:52
    con un'attitudine
    di curiosità spassionata.
  • 25:52 - 25:55
    Lasciate che la vostra mente
    faccia ciò che fa,
  • 25:55 - 25:58
    ma quando vi sta spingendo
    nella direzione sbagliata
  • 25:58 - 26:00
    capite come mettere i freni mentali.
  • 26:01 - 26:03
    Avrete bisogno di questa abilità,
    noi tutti ne abbiamo.
  • 26:04 - 26:07
    E i freni mentali evitano
    i crolli mentali.
  • 26:07 - 26:09
    Spero di esservi stato utile.
  • 26:09 - 26:10
    Grazie.
  • 26:10 - 26:12
    (Applausi)
Title:
Freni mentali per evitare crolli mentali | Steven Hayes | TEDxDavidsonAcademy
Description:

Come possiamo gestire al meglio pensieri difficili o negativi? Il Dr. Steven Hayes esamina il linguaggio, la cognizione e la scienza che sta alla base dell'attivazione dei freni mentali.

Steven C. Hayes è Nevada Foundation Professor presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università del Nevada. Ha dimostrato nelle sue ricerche come il linguaggio e il pensiero portino alla sofferenza umana e ha sviluppato l’"Acceptance and Commitment Therapy" un potente approccio terapeutico che risulta utile in un’ampia varietà di ambiti.

Questo discorso si è tenuto ad un evento TEDx che ha utilizzato il format TED conference ma è stato organizzato in modo indipendente da una comunità locale. Per ulteriori informazioni http://ted.com/tedx

more » « less
Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
26:22

Italian subtitles

Revisions Compare revisions